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Elettricità da Biogas prodotto
da Rifiuti Solidi Urbani
Produzione di energia da Biogas
L’utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili per la produzione
di elettricità è incentivato
da normativa europea e
nazionale, come alternativa
alle fonti fossili, oltre a fornire
una riduzione delle emissioni
di CO2 e agenti inquinanti.
Candidato: Adriano Cirasole
Produzione di energia da Biogas
Le soluzioni di recupero energetico possono essere con
produzione di calore e/o produzione di elettricità. La
produzione combinata fornisce maggiori rendimenti
intorno a 85% di cui 35% come elettricità e 50% sotto forma
di calore di raffreddamento (acqua riscaldata a 90°)
 L’energia elettrica è ceduta alla rete a tariffe incentivate
 Parte del calore recuperato viene autoconsumato per il
processo, mentre la restante quota è resa disponibile ad
eventuali utenze mediante rete di teleriscaldamento.
Candidato: Adriano Cirasole
Produzione di energia da Biogas
Candidato: Adriano Cirasole
Produzione di energia da Biogas
In conclusione è possibile sottolineare come la produzione di
biogas comporti un duplice effetto positivo legato alla riduzione
di utilizzo di combustibili fossili, con conseguente riduzione di
CO2 emessa, e all’utilizzo di rifiuti per ottenere energia elettrica
incentivata, è quindi evidente un vantaggio non solo
ambientale, gestionale ma anche di tipo economico.
La Frazione Organica putrescibile da Rifiuti Solidi Urbani, o
FORSU, acquisisce delle caratteristiche che risultano non più
idonee a trattamenti come incenerimento o compostaggio, a
causa dell’elevato contenuto di acqua (80-90%).
Candidato: Adriano Cirasole
Biogas da Rifiuti Solidi Urbani
Il biogas, costituito da una miscela principalmente
costituita da anidride carbonica e metano, nasce dalla
digestione anaerobica di diverse matrici organiche,
individuate per legge al fine della produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili, tra cui: frazione organica dei
rifiuti solidi urbani (FORSU), fanghi di depurazione, deiezioni
animali, scarti di macellazione, scarti organici
agroindustriali, residui colturali e colture energetiche.
Candidato: Adriano Cirasole
Digestione anaerobica 1
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
 Digestione anaerobica: Trattamento biologico volte al
recupero del materiale organico biodegradabile,
presente all’interno del rifiuto stesso.
 Obbiettivo: Stabilizzazione della sostanza organica
tramite la mineralizzazione delle componenti organiche
più facilmente degradabili, il conseguimento
dell’igienizzazione della massa e la riduzione di volume
e massa dei materiali trattati.
 Indice Energetico:
𝑬𝒏𝒆𝒓𝒈𝒊𝒂 𝑷𝒓𝒐𝒅𝒐𝒕𝒕𝒂
𝑬𝒏𝒆𝒓𝒈𝒊𝒂 𝑼𝒕𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒂
𝟑,𝟖 𝒌𝑾𝒉 𝑷𝑹𝑶𝑫𝑶𝑻𝑻𝑶
𝒌𝑾𝒉 𝑪𝑶𝑵𝑺𝑼𝑴𝑨𝑻𝑶
Digestione anaerobica 2
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
Stabilizzazione di una matrice organica putrescibile, in uno
o più bioreattori in assenza di ossigeno, attraverso una
sequenza di processi biologici:
 Idrolisi 4H2 + CO2 CH4 + 2H2O
 metanogenesi 4HCOOH CH4 + 2H2O + 3CO2
 acidogenesi CH3COOH CH4 + CO2
Tabella 3 allegata alla Legge Finanziaria
2008, così come modificata dalla Legge 99
del 23/07/2009
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
 Tariffe di incentivazione di 28 €cent/kWh per l’energia da:
Biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli
oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e
di controllo previsto dal regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del
19 gennaio 2009
 DM 06/07/2012 Pacchetto Clima-Energia:
Obiettivo fonti rinnovabili al 17% del consumo complessivo energia
(26% - 35% elettrica). Prezzi vantaggiosi dell’elettricità rispetto al
mercato, indipendente da fattori esterni (2011, costo 142 cent/kWh)
Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n.
387
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
Gli impianti per generare energia elettrica da biogas sono disciplinate
da procedure amministrative semplificate e per potenza istallata
inferiore a 250kWh non richiede alcuna autorizzazione.
 Art. 1: «..finalizzato a promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche
rinnovabili alla produzione di elettricità ..»
 Art. 12 comma 5: «All'installazione degli impianti di fonte rinnovabile di cui all'articolo
2, comma 1, lettere b) e c) per i quali non è previsto il rilascio di alcuna
autorizzazione, non si applicano le procedure di cui ai commi 3 e 4. Ai medesimi
impianti, quando la capacità di generazione sia inferiore alle soglie individuate dalla
tabella A allegata (Biogas 250 kW) al presente decreto, con riferimento alla specifica
fonte, si applica la disciplina della denuncia di inizio attività di cui agli articoli 22 e 23
del testo unico di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni.»
Waste Framework Directive's 50 %
 50% Municipal waste recycling target in 2020 – EEA Report 2013
 HORIZON 2020
 Call – Waste: A Resource to Recycle, Reuse and Recover Raw Materials (WASTE-
5-2014); Research and Innovation Action, co-finanziate sino al 100% dei costi
ammissibili; Innovation Action co-finanziate sino al 70% dei costi sostenuti
 HORIZON EUROPE 2021-2027
 Raggiungere gli obbiettivi dell’UE in materia di ambiente e azione per il clima
(LIFE 2021)
 Azioni: miglioramento dell’efficienza energetica nella raccolta dei rifiuti e
incentivazione delle attività di recupero, riciclo e riuso dei rifiuti, riduzione
emissioni
Candidato: Adriano Cirasole
FRAZIONE ORGANICA RICICLATA PER RIFIUTI
URBANI IN EUROPA – FONTE EUROSTAT
Candidato: Adriano Cirasole
Rifiuti Solid Urbani
Matera
Fonte Istat
2016
FORSU Recupero
Riutilizzo
Riciclo
Discarica TOTALE
RSU
Rifiuti Solidi
Urbani %
12 25,7 74,3 100
Rifiuti Solidi
Urbani ton
3606 7718 22344* 30062
Emissioni
t GHG / t RSU
0,21* 0,21* 0,21* 0,21*
Emissioni
GHG ton
757* 1621* 4692* 6313*
Candidato: Adriano Cirasole
* Stima sulla base di dati ISTAT e BEI Matera 2014
Integrazione in Linea Depurazione
Acque
L’esempio di Treviso* mostra che l’integrazione del trattamento della
FORSU in un impianto di depurazione di acque reflue è da considerarsi
un approccio sostenibile in quanto:
 è reale la possibilità di implementare il processo di codigestione
anaerobica senza significativi cambiamenti delle opere nel caso di
disponibilità di digestori non pienamente sfruttati
 si ottiene una migliore efficienza di rimozione dei nutrienti grazie
alla presenza di substrati carboniosi rapidamente disponibili
provenienti dal trattamento della frazione organica
 è possibile creare all’interno dell’impianto un’area per il
conferimento ed il trattamento a basso consumo del FORSU
*«Tecnologie di digestione anaerobica per il recupero di energia dalla frazione umida dei rifiuti urbani», F. Cecchi
Candidato: Adriano Cirasole
Impianti KOMPOGAS/CTU
Candidato: Adriano Cirasole
 Sistema che chiude in modo completo il ciclo di riutilizzo dei Rifiuti Solidi Urbani
trattati. Infatti, i “prodotti” finali di questo procedimento sono:
 biogas (energia rinnovabile CO2 neutrale),
 compost ed una frazione liquida eventualmente utilizzabile in agricoltura a
seconda della qualità dei materiali in ingresso.
 Consistono in una o più unità modulari compatte per capacità di trattamento totale
da 5.000 ad oltre 100.000 tonnellate di rifiuti l’anno. La scelta della modularità
permette la realizzazione di impianti adatti alle più varie esigenze.
 L’impianto di Ottenbach, costruito tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, è operativo
dalla primavera del 2006. Esso ha sostituito la funzione di un impianto di
compostaggio tradizionale apportando l’ulteriore vantaggio della produzione di
energia elettrica e termica.*
 Serve 80000 abitanti, lavora 16000 t/a di rifiuti, reattore da 1300 m3 e produce
energia per 2400 MWh/a
* Da «L’impianto di digestione anaerobica di Ottenbach», M. Caviezel e A. Iannotti
Alternative progettuali per Sistemi
stabilizzazione a digestione anaerobica
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
 Sistema Wet
Bio-gas 100-150 m3/t rifiuti
Tempo 10-30 gg
Solidi Totali < 10%
 Vantaggi: mitigare
picchi di inquinante
per diluizione, vasto
know-how
 Svantaggi:
pretrattamenti
complessi,
separazione di fasi
 Sistema Semi-Dry
Bio-gas 90-150 m3/t rifiuti
Tempo 10-30 gg
Solidi Totali > 20%
 Vantaggi: elevati
carichi organici,
resistenza a picchi o
sostanze tossiche, ridotti
volumi reattore.
 Svantaggi: costi iniziali
di impianto
 Sistema Dry
Bio-gas 100-150 m3/t rifiuti
Tempo 10-15 gg
Solidi Totali =10-20%
 Vantaggi: mitigare
picchi di inquinante
per diluizione, no
pretrattamenti
 Svantaggi: elevati
volumi reattori, costi
iniziali impianto
Fonte: MTD, 2007
Sistema misto
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
La miscela di rifiuti da destinare viene formata con pala meccanica
ed è costituita da:
 FORSU (Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani) triturata, in quanto
non sono richiesti particolari pretrattamenti con rifiuti provenienti da
raccolta differenziata;
 Digestato in uscita dal digestore al 40-60%, per inoculo di
microrganismi batterici responsabili della degradazione della
sostanza organica.
MISCELATORE
DIGESTORE ANAEROBICO
Rifiuto
organico
Calore
Acqua di
rete
Inerti
Compostaggio
Trattamento acque
Disidratazione
Biogas
Ricircolo acqua di processo
Ricircolo
inoculo
Schiuma
Nel progetto si considera una
tecnologia che richiede 25 giorni
di trattamento anaerobico e 14
giorni di biossidazione aerobica
per ottenere un compost di qualità.
Schema impianto
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
Nel caso di rifiuti indifferenziati può essere necessaria una selezione
meccanica, tramite deferrizzazione e vagliatura a tamburo rotante, a
basso consumo di energia (Sistema Treviso) prima della stabilizzazione.
Il processo di digestione anaerobica è condotto ad una temperatura
media di circa 37°C, durante la quale il biogas prodotto si dispone nella
parte superiore del reattore da dove viene prelevato e inviato all’impianto
di generazione dove viene:
 Deumidificato tramite filtri a carboni attivi
 Compresso alla pressione richiesta in ingresso al generatore (100 mBar)
 inviato al motore endotermico da 200 kW
La frazione organica stabilizzata viene igienizzata e sottoposta a
ossidazione naturale 14 giorni per ottenere Compost di qualità ad usi
agricoli
Schema impianto
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
RIFIUTI SOLIDI URBANI
ton/anno
FORSU ton/anno VOLUME DIGESTORE m3
SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 1 SCENARIO 2
30062 65026 3606 7800 650 3250
BILANCIO
ENERGETICO
DRY
BIOGAS
PRODOTTO
m3/giorno
ENERGIA
DISPONIBIE
kWh/giorno
ELETTRICITA’
PRODOTTA
kWh/giorno
CALORE
PRODOTTO
kWh/giorno
AUTO
CONSUMO
kWh/giorno
RIDUZIONE EMISSIONI
kg/anno
NO2 CO2 PM10
SCENARIO 1 692 3804 1331 1902 311 69 234649 3
SCENARIO 2 1496 8227 2879 4149 649 184 507553 7
Rendimento 70 N m3/t 385 kWh/t 35% 50% 9,6-9,3% 41,7% 100% 34,3%
SCENARIO 1 1383 8299 2905 4149 311 292 512137 7
SCENARIO 2 2992 17951 6283 8975 649 401 1107661 15
Rendimento 140 Nm3/t 840 kWh/t 35% 50% 4,4 - 4,2% 41,7% 100% 34,3%
1514 t CO2 riduzione emissioni
1000 MWh/anno energia elettrica
3000 MWh/anno risparmio energetico
3606 t/anno rifiuti organici trattati
Candidato: Adriano Cirasole
Università Alma Mater Studiorum di Bologna
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Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbani

  • 1. Elettricità da Biogas prodotto da Rifiuti Solidi Urbani
  • 2. Produzione di energia da Biogas L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per la produzione di elettricità è incentivato da normativa europea e nazionale, come alternativa alle fonti fossili, oltre a fornire una riduzione delle emissioni di CO2 e agenti inquinanti. Candidato: Adriano Cirasole
  • 3. Produzione di energia da Biogas Le soluzioni di recupero energetico possono essere con produzione di calore e/o produzione di elettricità. La produzione combinata fornisce maggiori rendimenti intorno a 85% di cui 35% come elettricità e 50% sotto forma di calore di raffreddamento (acqua riscaldata a 90°)  L’energia elettrica è ceduta alla rete a tariffe incentivate  Parte del calore recuperato viene autoconsumato per il processo, mentre la restante quota è resa disponibile ad eventuali utenze mediante rete di teleriscaldamento. Candidato: Adriano Cirasole
  • 4. Produzione di energia da Biogas Candidato: Adriano Cirasole
  • 5. Produzione di energia da Biogas In conclusione è possibile sottolineare come la produzione di biogas comporti un duplice effetto positivo legato alla riduzione di utilizzo di combustibili fossili, con conseguente riduzione di CO2 emessa, e all’utilizzo di rifiuti per ottenere energia elettrica incentivata, è quindi evidente un vantaggio non solo ambientale, gestionale ma anche di tipo economico. La Frazione Organica putrescibile da Rifiuti Solidi Urbani, o FORSU, acquisisce delle caratteristiche che risultano non più idonee a trattamenti come incenerimento o compostaggio, a causa dell’elevato contenuto di acqua (80-90%). Candidato: Adriano Cirasole
  • 6. Biogas da Rifiuti Solidi Urbani Il biogas, costituito da una miscela principalmente costituita da anidride carbonica e metano, nasce dalla digestione anaerobica di diverse matrici organiche, individuate per legge al fine della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, tra cui: frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU), fanghi di depurazione, deiezioni animali, scarti di macellazione, scarti organici agroindustriali, residui colturali e colture energetiche. Candidato: Adriano Cirasole
  • 7. Digestione anaerobica 1 Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna  Digestione anaerobica: Trattamento biologico volte al recupero del materiale organico biodegradabile, presente all’interno del rifiuto stesso.  Obbiettivo: Stabilizzazione della sostanza organica tramite la mineralizzazione delle componenti organiche più facilmente degradabili, il conseguimento dell’igienizzazione della massa e la riduzione di volume e massa dei materiali trattati.  Indice Energetico: 𝑬𝒏𝒆𝒓𝒈𝒊𝒂 𝑷𝒓𝒐𝒅𝒐𝒕𝒕𝒂 𝑬𝒏𝒆𝒓𝒈𝒊𝒂 𝑼𝒕𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒕𝒂 𝟑,𝟖 𝒌𝑾𝒉 𝑷𝑹𝑶𝑫𝑶𝑻𝑻𝑶 𝒌𝑾𝒉 𝑪𝑶𝑵𝑺𝑼𝑴𝑨𝑻𝑶
  • 8. Digestione anaerobica 2 Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna Stabilizzazione di una matrice organica putrescibile, in uno o più bioreattori in assenza di ossigeno, attraverso una sequenza di processi biologici:  Idrolisi 4H2 + CO2 CH4 + 2H2O  metanogenesi 4HCOOH CH4 + 2H2O + 3CO2  acidogenesi CH3COOH CH4 + CO2
  • 9. Tabella 3 allegata alla Legge Finanziaria 2008, così come modificata dalla Legge 99 del 23/07/2009 Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna  Tariffe di incentivazione di 28 €cent/kWh per l’energia da: Biogas e biomasse, esclusi i biocombustibili liquidi ad eccezione degli oli vegetali puri tracciabili attraverso il sistema integrato di gestione e di controllo previsto dal regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009  DM 06/07/2012 Pacchetto Clima-Energia: Obiettivo fonti rinnovabili al 17% del consumo complessivo energia (26% - 35% elettrica). Prezzi vantaggiosi dell’elettricità rispetto al mercato, indipendente da fattori esterni (2011, costo 142 cent/kWh)
  • 10. Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna Gli impianti per generare energia elettrica da biogas sono disciplinate da procedure amministrative semplificate e per potenza istallata inferiore a 250kWh non richiede alcuna autorizzazione.  Art. 1: «..finalizzato a promuovere un maggior contributo delle fonti energetiche rinnovabili alla produzione di elettricità ..»  Art. 12 comma 5: «All'installazione degli impianti di fonte rinnovabile di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c) per i quali non è previsto il rilascio di alcuna autorizzazione, non si applicano le procedure di cui ai commi 3 e 4. Ai medesimi impianti, quando la capacità di generazione sia inferiore alle soglie individuate dalla tabella A allegata (Biogas 250 kW) al presente decreto, con riferimento alla specifica fonte, si applica la disciplina della denuncia di inizio attività di cui agli articoli 22 e 23 del testo unico di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni.»
  • 11. Waste Framework Directive's 50 %  50% Municipal waste recycling target in 2020 – EEA Report 2013  HORIZON 2020  Call – Waste: A Resource to Recycle, Reuse and Recover Raw Materials (WASTE- 5-2014); Research and Innovation Action, co-finanziate sino al 100% dei costi ammissibili; Innovation Action co-finanziate sino al 70% dei costi sostenuti  HORIZON EUROPE 2021-2027  Raggiungere gli obbiettivi dell’UE in materia di ambiente e azione per il clima (LIFE 2021)  Azioni: miglioramento dell’efficienza energetica nella raccolta dei rifiuti e incentivazione delle attività di recupero, riciclo e riuso dei rifiuti, riduzione emissioni Candidato: Adriano Cirasole
  • 12. FRAZIONE ORGANICA RICICLATA PER RIFIUTI URBANI IN EUROPA – FONTE EUROSTAT Candidato: Adriano Cirasole
  • 13. Rifiuti Solid Urbani Matera Fonte Istat 2016 FORSU Recupero Riutilizzo Riciclo Discarica TOTALE RSU Rifiuti Solidi Urbani % 12 25,7 74,3 100 Rifiuti Solidi Urbani ton 3606 7718 22344* 30062 Emissioni t GHG / t RSU 0,21* 0,21* 0,21* 0,21* Emissioni GHG ton 757* 1621* 4692* 6313* Candidato: Adriano Cirasole * Stima sulla base di dati ISTAT e BEI Matera 2014
  • 14. Integrazione in Linea Depurazione Acque L’esempio di Treviso* mostra che l’integrazione del trattamento della FORSU in un impianto di depurazione di acque reflue è da considerarsi un approccio sostenibile in quanto:  è reale la possibilità di implementare il processo di codigestione anaerobica senza significativi cambiamenti delle opere nel caso di disponibilità di digestori non pienamente sfruttati  si ottiene una migliore efficienza di rimozione dei nutrienti grazie alla presenza di substrati carboniosi rapidamente disponibili provenienti dal trattamento della frazione organica  è possibile creare all’interno dell’impianto un’area per il conferimento ed il trattamento a basso consumo del FORSU *«Tecnologie di digestione anaerobica per il recupero di energia dalla frazione umida dei rifiuti urbani», F. Cecchi Candidato: Adriano Cirasole
  • 15. Impianti KOMPOGAS/CTU Candidato: Adriano Cirasole  Sistema che chiude in modo completo il ciclo di riutilizzo dei Rifiuti Solidi Urbani trattati. Infatti, i “prodotti” finali di questo procedimento sono:  biogas (energia rinnovabile CO2 neutrale),  compost ed una frazione liquida eventualmente utilizzabile in agricoltura a seconda della qualità dei materiali in ingresso.  Consistono in una o più unità modulari compatte per capacità di trattamento totale da 5.000 ad oltre 100.000 tonnellate di rifiuti l’anno. La scelta della modularità permette la realizzazione di impianti adatti alle più varie esigenze.  L’impianto di Ottenbach, costruito tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006, è operativo dalla primavera del 2006. Esso ha sostituito la funzione di un impianto di compostaggio tradizionale apportando l’ulteriore vantaggio della produzione di energia elettrica e termica.*  Serve 80000 abitanti, lavora 16000 t/a di rifiuti, reattore da 1300 m3 e produce energia per 2400 MWh/a * Da «L’impianto di digestione anaerobica di Ottenbach», M. Caviezel e A. Iannotti
  • 16. Alternative progettuali per Sistemi stabilizzazione a digestione anaerobica Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna  Sistema Wet Bio-gas 100-150 m3/t rifiuti Tempo 10-30 gg Solidi Totali < 10%  Vantaggi: mitigare picchi di inquinante per diluizione, vasto know-how  Svantaggi: pretrattamenti complessi, separazione di fasi  Sistema Semi-Dry Bio-gas 90-150 m3/t rifiuti Tempo 10-30 gg Solidi Totali > 20%  Vantaggi: elevati carichi organici, resistenza a picchi o sostanze tossiche, ridotti volumi reattore.  Svantaggi: costi iniziali di impianto  Sistema Dry Bio-gas 100-150 m3/t rifiuti Tempo 10-15 gg Solidi Totali =10-20%  Vantaggi: mitigare picchi di inquinante per diluizione, no pretrattamenti  Svantaggi: elevati volumi reattori, costi iniziali impianto Fonte: MTD, 2007
  • 17. Sistema misto Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna La miscela di rifiuti da destinare viene formata con pala meccanica ed è costituita da:  FORSU (Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani) triturata, in quanto non sono richiesti particolari pretrattamenti con rifiuti provenienti da raccolta differenziata;  Digestato in uscita dal digestore al 40-60%, per inoculo di microrganismi batterici responsabili della degradazione della sostanza organica. MISCELATORE DIGESTORE ANAEROBICO Rifiuto organico Calore Acqua di rete Inerti Compostaggio Trattamento acque Disidratazione Biogas Ricircolo acqua di processo Ricircolo inoculo Schiuma Nel progetto si considera una tecnologia che richiede 25 giorni di trattamento anaerobico e 14 giorni di biossidazione aerobica per ottenere un compost di qualità.
  • 18. Schema impianto Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna Nel caso di rifiuti indifferenziati può essere necessaria una selezione meccanica, tramite deferrizzazione e vagliatura a tamburo rotante, a basso consumo di energia (Sistema Treviso) prima della stabilizzazione. Il processo di digestione anaerobica è condotto ad una temperatura media di circa 37°C, durante la quale il biogas prodotto si dispone nella parte superiore del reattore da dove viene prelevato e inviato all’impianto di generazione dove viene:  Deumidificato tramite filtri a carboni attivi  Compresso alla pressione richiesta in ingresso al generatore (100 mBar)  inviato al motore endotermico da 200 kW La frazione organica stabilizzata viene igienizzata e sottoposta a ossidazione naturale 14 giorni per ottenere Compost di qualità ad usi agricoli
  • 19. Schema impianto Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna RIFIUTI SOLIDI URBANI ton/anno FORSU ton/anno VOLUME DIGESTORE m3 SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 1 SCENARIO 2 SCENARIO 1 SCENARIO 2 30062 65026 3606 7800 650 3250 BILANCIO ENERGETICO DRY BIOGAS PRODOTTO m3/giorno ENERGIA DISPONIBIE kWh/giorno ELETTRICITA’ PRODOTTA kWh/giorno CALORE PRODOTTO kWh/giorno AUTO CONSUMO kWh/giorno RIDUZIONE EMISSIONI kg/anno NO2 CO2 PM10 SCENARIO 1 692 3804 1331 1902 311 69 234649 3 SCENARIO 2 1496 8227 2879 4149 649 184 507553 7 Rendimento 70 N m3/t 385 kWh/t 35% 50% 9,6-9,3% 41,7% 100% 34,3% SCENARIO 1 1383 8299 2905 4149 311 292 512137 7 SCENARIO 2 2992 17951 6283 8975 649 401 1107661 15 Rendimento 140 Nm3/t 840 kWh/t 35% 50% 4,4 - 4,2% 41,7% 100% 34,3%
  • 20. 1514 t CO2 riduzione emissioni 1000 MWh/anno energia elettrica 3000 MWh/anno risparmio energetico 3606 t/anno rifiuti organici trattati Candidato: Adriano Cirasole Università Alma Mater Studiorum di Bologna RISULTATI ATTESI