Resume of the different methodolgies able to assess the value of firm's economic capital. Has been reported the theoretical bases for each method, including asset-based method, financial methods and mixed methods, with their formulas.
La valutazione delle imprese in crisi e del congruo canone di affitto di aziendaFrancesco Bavagnoli
Intervento al convegno Il trasferimento delle imprese in crisi a Roma 24 luglio 2015.
Si tratta delle peculiarità della valutazione delle imprese in crisi e di un modello per la stima del congruo canone di affitto di azienda.
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La valutazione delle imprese in crisi e del congruo canone di affitto di aziendaFrancesco Bavagnoli
Intervento al convegno Il trasferimento delle imprese in crisi a Roma 24 luglio 2015.
Si tratta delle peculiarità della valutazione delle imprese in crisi e di un modello per la stima del congruo canone di affitto di azienda.
OBBIETTIVI DELL’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Serve per accertare se l’azienda:
E’ SOLIDA: equilibrato rapporto fonti / impieghi
HA PRODOTTO LIQUIDITÀ’: capacità di far fronte economicamente agli impegni assunti
E’ IN GRADO DI RINNOVARSI: recupero degli investimenti durevoli ed ha la capacità di adeguarsi al mercato
HA UNA REDDITIVITÀ SODDISFACENTE: differenziale positivo fra ricavi e costi
E’ EFFICIENTE: utilizza in modo ottimale le risorse
Al centro della dinamica monetaria aziendale si pone la liquidità: l’insieme di valori monetari che entrano ed escono dall’impresa a seguito dell’effettuazione di scambi con l’esterno.
Analisi di bilancio: conoscere com'è composta, a cosa serve, quale tipologia di documenti è necessaria per avere un'analisi dettagliata. Cofi può darti il supporto necessario nei cavilli più tecnici.
Alcune Slide di Contabilità Analitica e controllo degli Sprechi - "Controllo...Patrizio Gatti
Alcune Slide del corso di formazione alla portata di tutti sul controllo di gestione semplice, efficace ,veloce ed essenziale.
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Il Videocorso " Controllo di Gestione Turbo " con quale puoi Scoprire anche i 7 segreti vincenti del Controllo di Gestione per ridurre gli sprechi e migliorare la gestione economica e finanziaria in azienda.
Il videocorso è adatto a chi vuole affrontare il controllo di gestione aziendale in un modo pratico, efficace ,veloce ed essenziale.
A CHI È RIVOLTO
Sia a chi è già pratico , sia a chi deve imparare quali sono le cose principali per chi fa impresa o per chi vuole controllare l’impresa.
• Agli imprenditori che vogliono vedere l’efficienza aziendale
• A chi vuole utilizzare le tecniche essenziali per controllare e guidare un’impresa
• Ai neo laureati che vogliono approfondire come mettere sul campo un sistema di controllo direzionale
• Ai dirigenti che vogliono verificare se il loro sistema di guida aziendale può essere integrato
• A chi stà cercando di trovare uno dei lavori più richiesti del momento nelle imprese ” il controller”
Ogni settimana troverai articoli ,spunti , idee e materiali vari che ti forniranno ispirazione per raggiungere il tuo successo nel controllo aziendale
==========================
http://www.controllodigestioneturbo.it/
Obiettivo della presentazione è offrire una panoramica sull’importanza della gestione del rischio in tutto il ciclo di vita del cliente. Il documento non entra nel dettaglio delle tecniche esposte, e si limita al processo di prevenzione e protezione nel ciclo Lead to Cash.
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HA UNA REDDITIVITÀ SODDISFACENTE: differenziale positivo fra ricavi e costi
E’ EFFICIENTE: utilizza in modo ottimale le risorse
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Quali indicatori utilizzare prima di comprare un'azione?Gémino Di Giuliano
La domanda che gli investitori spesso ci pongono è: "come posso valutare un'azione"? In realtà un'azione non è altro che un pezzetto del capitale di un'azienda, quindi la domanda corretta da porsi è: "da dove inizio a valutare un'azienda?" Scoprilo nella presentazione
Abbinare l'analisi di bilancio comparata e la raccolta di informazioni dal mercato per lo sviluppo delle scelte strategiche aziendali. Un agile percorso per sviluppare scelte strategiche valutando i modelli di business maggiormente premianti che operano sul mercato.
La stima del fabbisogno attuale e prospettico di finanziamento. Un'introduzione alle dinamiche finanziarie dell'imprese per non specialisti di analisi del bilancio, dedicata alla composizione del capitale investito netto e alla sua copertura attraverso le fonti di finanziamento.
Alcuni esempi descrivono le situazioni più tipiche nella vita delle imprese che hanno un impatto sul loro fabbisogno finanziario. Questa presentazione è stata realizzata per il seminario del 4 ottobre 2017, organizzato da Bergamo Sviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Bergamo, su iniziativa del Comitato per la Promozione dell'Imprenditorialità Femminile, in collaborazione con il sistema associativo locale, nell'ambito del ciclo di 4 incontri dedicati agli "Strumenti per comprendere le dinamiche finanziarie collegate al ciclo di vita aziendale".
Un approccio volutamente intuitivo e non contabile, che intende avvicinare a questi temi privilegiando una prospettiva sostanziale e finanziaria.
Un'introduzione che mi auguro possa incuriosire il lettore e orientare quindi verso ulteriori approfondimenti.
Il presente lavoro ha il duplice obiettivo di fornire una panoramica generale di mercato ed illustrare le principali strategie di gestione e valutazione degli NPL (Non Performing Loans). L’elaborato, nella prima fase, ripercorre il framework normativo, successivamente l’attenzione è posta sulle principali strategie di recupero crediti, declinandone tipologia, perimetro di applicabilità e scopo finale quale massimizzazione degli incassi e sostenibilità dei costi e connessi tempi di recupero. In tale fase, sono approfondite, altresì, le principali metodologie di valutazione di un portafoglio NPL, dalla fase di segmentazione alla fase di definizione del valore recuperabile in ottica disposal. Nella fase finale, sono illustrate le assumption ed i risultati derivanti dall'applicazione di un modello di pricing basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa netti, mediante la predisposizione del business plan ed un'analisi di sensitivity sui prezzi e tassi di rendimento previsti dall’investitore.
Come presentarsi agli istituti di credito per chiedere finanziamentiGestioneRischiaziend
Quando una nuova azienda nasce può ricorrere a diverse forme di finanziamento tra cui quella bancaria, essendo costituita da poco non avrà uno storico di bilancio pertanto deve convincere l'istituto bancario a farsi concedere il finanziamento mediante un business plan.
Non basta più presentare il classico b.plan, bisogna dare tutte le informazioni sulle incognite e minacce future che generano perdite inattese per i finanziatori che concedono il credito, solo con un processo di analisi del rischio si riescono ad individuare le incertezze dell'intero progetto, tenendo sotto controllo la volatilità del merito creditizio per la durata del finanziamento.
Vi facciamo vedere quali sono i punti essenziali da un punto di vista bancario:
Sappiamo che il principale obiettivo del CEO e del CFO è massimizzare il valore di mercato dell’azienda, che è il «fair value» della firma. Sebbene i contabili ritengano che il bilancio con il suo stato patrimoniale dovrebbe rappresentare il valore di mercato dell’impresa, sappiamo che i valori dei libri contabili sono di gran lunga diversi ai valori di mercato del capitale sociale e del debito. Inoltre le attività sono riportate a costo storico anche se i manager hanno l’incentivo di rivalutarle per l’importanza del collaterale di garanzia e rivalsa per i creditori.
Vediamo che nel caso di MSFT il rapporto fra prezzo di mercato delle azioni e il loro prezzo nei libri contabili (Market-to-Book Ratio) è di circa 12 volte. Infatti la capitalizzazione di mercato corrispondente al prezzo di mercato dell’azione (= $330 per azione) per il numero di azioni circolanti (= flottante = 7.446.000.000 azioni) è di 2.457.180.000.000 dollari. Mentre il valore contabile dell’equity è di 206.223.000.000.
Il valore di mercato dell’impresa è dato dalla somma della capitalizzazione di mercato più il debito netto: 2.457.780.000.000 + 12.533.000.000 = 2.469.713.000.000 dollari
Il prospetto dei flussi di cassa. il metodo diretto ed la gestione della teso...InRete Business Srl
E' un lavoro completato ad agosto del 2014. Tuttora attuale.
Il lavoro si basa sullo studio dei principi contabili americani US GAAP, sempre molto attenti alla sostanza più che alla forma.E' un lavoro che è un po la sintesi delle mie passioni: studio ed applicazione pratica. Spero vi sia utile.
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Aspetti fiscali della digital economy
Breve intervento a latere del Digital Hubs Contest organizzato dal Gruppo Giovani Confindustria di Venezia il 31 maggio 2016
2. L’INVESTIMENTO COME DILEMMA
- Risorse oggi
+ Risorse domani
Conviene?
Per quanto tempo?
Come posso quantificare le risorse?
PRINCIPIO DELLA CREAZIONE DEL VALORE
- Maggiori ricavi (efficacia)
- Minori costi (efficienza)
- Flussi di cassa netti positivi
3. I PRINCIPI DEL CODICE CIVILE: AMMINISTRAZIONE
ART. 2392 C.C. (DUTY OF CARE)
Gli amministratori devono adempiere i doveri ad essi imposti dalla
legge e dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura
dell'incarico e dalle loro specifiche competenze.
Tale articolo indica uno standard astratto di comportamento,
richiamando esplicitamente l'art. 1176, comma 2, c.c. e
confermando che trattasi di un'obbligazione di mezzi e non di
risultato.
4. Natura dell'incarico: il riferimento è
• alle caratteristiche oggettive dell'impresa (dimensioni,
organizzazione, settore di attività, struttura dell'azionariato,
maggiore o minore prevalenza del capitale sul lavoro) ==>
"natura";
• alle funzioni concretamente espletate da ciascuna
amministratore (presidente, consigliere, delegato, membro del
comitato) ==> "incarico".
Specifiche competenze: livello di istruzione, esperienze
lavorative (curriculum). Chi è munito di maggiori competenze dovrà
osservare un obbligo di diligenza più intenso.
I PRINCIPI DEL CODICE CIVILE: AMMINISTRAZIONE
5. I PRINCIPI DEL CODICE CIVILE: AMMINISTRAZIONE
In dottrina una corrente ritiene che il concetto di "diligenza"
comprenda anche quello di perizia, intesa possesso di adeguata
cultura d'impresa (che si deve tradurre in comportamenti prudenti e
avveduti).
Relazione al D.Lgs. 6/2003:
non significa che gli amministratori debbano necessariamente
essere periti in contabilità, in materia finanziaria e in ogni settore
della gestione e dell'amministrazione dell'impresa sociale, ma
significa che le loro scelte devono essere informate e meditate,
basate sulle rispettive conoscenze e frutto di un rischio calcolato, e
non di irresponsabile o negligente improvvisazione.
6. I PRINCIPI DEL CODICE CIVILE: AMMINISTRAZIONE
Il generale dovere di diligenza si esplica altresì nel dovere di agire in
modo informato, che il legislatore ha formalizzato
ART. 2381, COMMA 3, C.C.
[il consiglio di amministrazione] sulla base delle informazioni ricevute
valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e
contabile della società; quando elaborati, esamina i piani strategici,
industriali e finanziari della società; valuta sulla base della relazione
degli organi delegati, il generale andamento della gestione.
ART. 2381, COMMA 5, C.C.
Gli organi delegati [...] riferiscono al consiglio di amministrazione [...]
sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile
evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo [...]
ART. 2381, COMMA 6, C.C.
Gli amministratori sono tenuti ad agire in modo informato; ciascun
amministratore può chiedere agli organi delegati che in consiglio siano
fornite informazioni relative alla gestione della società.
7. I PRINCIPI DEL CODICE CIVILE: AMMINISTRAZIONE
Il GIudice, trattandosi di obbligazione di mezzi, non può mai
sindacare il merito delle decisioni degli amministratori (principio
della c.d. business judgement rule).
CASS. 28/04/1997 N. 3652
Il giudizio sulla diligenza non può mai investire le scelte di gestione
degli amministratori, ma tutt'al più il modo in cui esse sono state
compiute. Non senza aggiungere che, ovviamente, un tale giudizio
[...] costituisce una tipica valutazione di merito, come tale non
sindacabile in cassazione se non per eventuali vizi di motivazione
[...]. La perdita dell'esercizio e l'indebitamento della società, per le
ragioni che già prima sono state illustrate, non sono adducibili
come causa di responsabilità degli amministratori, non potendo
tale responsabilità derivare dal solo fatto che le scelte
imprenditoriali compiute non si siano rivelate felici né fortunate.
8. I PRINCIPI DEL CODICE CIVILE: COLLEGIO SINDACALE
Art. 2403, comma 1, c.c.:
Il collegio sindacale vigila
- sull’osservanza della legge e dello statuto;
- sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
- sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e
contabile e sul suo concreto funzionamento.
9. SOGGETTIVITA’ DELL’INVESTIMENTO
Diverse configurazioni di valore:
- Valore intrinseco
- Valore di mercato
- Valore di investimento
Diversi livelli di valutazione:
- Redditività dell’investimento (aspetti economici)
- Capacità di generare flussi di cassa positivi (aspetti monetari)
- Aumento del valore di asset (aspetti patrimoniali)
10. VALUTAZIONE REDDITUALE
ROI =
Reddito operativo medio annuo
Capitale investito
- non considera “moneta spendibile”, ma il reddito
- non considera il valore dei flussi nel tempo (rischio e inflazione)
- risente dei principi contabili (determinazione convenzionale)
- molto utile per fissare obiettivi a livello contrattuale o di budget e
per l’analisi comparativa
11. VALUTAZIONE TEMPORALE
PAYBACK PERIOD (PBP)
Numero di periodi necessari affinché i flussi di cassa eguaglino
l’investimento iniziale
INVESTIMENTO CF 201X CF 201X+1 CF 201X+2 CF 201X+3 CF 201X+4 PBP
A -1.000 1.000 0 0 0 1
B -1.000 500 500 0 0 2
C -1.000 100 250 650 0 3
D -1.000 250 250 250 250 4
E -1.000 0 0 0 1.000 4
- maggiore PBP è maggiore livello di rischio (ma è vero?)
- utile per fissare un cut off period
- vale più come indicatore di rischio che come indicatore di
rendimento (da abbinare ad un ROI)
12. VALUTAZIONE FINANZIARIA
VALORE ATTUALE NETTO (VAN) – NET PRESENT VALUE (NPV)
𝑉𝐴𝑁 = 8
𝐶𝐹;
1 + 𝑘 ;
± 𝑇𝑉 − 𝐶
B
;CD
- Se il VAN è positivo, si crea valore, ossia i flussi di cassa generati sono
superiori all’esborso iniziale
- Il tasso “k” è pari al WACC (weighted average cost of capital)
- In excel si possono utilizzare le formule:
- VA, se la periodicità dei flussi e l’ammontare dei flussi sono costanti
- VAN, se la periodicità dei flussi è costante e l’ammontare non lo è
- VAN.X, se la periodicità dei flussi e l’ammontare dei flussi non sono
costanti
- In excel può essere utile utilizzare la funzione ”RICERCA OBIETTIVO”,
fissando un VAN di un investimento minimo e comprendere quale sia il
tasso di sconto (wacc) correlato
13. CALCOLO DEL WACC
𝑤𝑎𝑐𝑐 =
𝐸
𝐸 + 𝐷
×𝐾L +
𝐷
𝐸 + 𝐷
×𝐾M× 1 − 𝑡
Dove:
- E = capitalizzazione
- D = indebitamento
- 𝐾L= costo del capitale di rischio
- 𝐾M= costo del debito
- t = tax rate
14. NOTE IN MERITO ALLE COMPONENTI DEL WACC
- per i valori “D” ed “E” non bisogna fare riferimento ai valori contabili
(non si tratta di “PFN” e “PN”), ma di valori di mercato;
- se ci si dovesse riferire a imprese quotate è possibile fare riferimento
al valore di mercato del titolo;
- se esiste una struttura finanziaria target può essere utilizzata;
- Indice D/E medio di settore dei comparables (Bloomberg, Capital IQ,
Damodaran, Yahoo! Finance)
15. NOTE IN MERITO ALLE COMPONENTI DEL WACC
𝐾L = 𝑅Q + 𝛽×𝐸𝑅𝑃 = 𝑅Q + 𝛽 𝑅T − 𝑅Q
𝑅T − 𝑅Q = ERP
Differenza tra il Market Risk Premium ed il Free Risk Rate
- Pablo Fernandez, Discount rate survey
- Aswath Damodaran, Stern University (AAA all’incidenza del CRP)
- Principali indici globali di rendimento di borsa (FTSE MIB index)
𝑅Q = rendimento titoli di Stato del paese dell’investimento con orizzonte
temporale similare (si suggerisce di non superare i 10 anni perché i titoli
diventano illiquidi).
16. NOTE IN MERITO ALLE COMPONENTI DEL WACC
Beta index
Misura il rischio dell’investimento di una specifica azienda come
sensibilità del rendimento di un titolo al variare del rendimento del
portafoglio di mercato (-1 < > 1)
𝛽U =
𝐶𝑜𝑣 𝑅T, 𝑅U
𝑉𝑎𝑟 𝑅T
Può essere misurato puntualmente oppure ci si può basare su quanto
esposto nel sito del prof. Damodaran (AAA rischio Black box)
17. NOTE IN MERITO ALLE COMPONENTI DEL WACC
Esempio calcolo Beta di Intesa Sanpaolo s.p.a.
In excel è possibile usare
alternativamente:
- La formula “pendenza” (“slope”);
- Gli strumenti aggiuntivi per
monitorare anche l’R2 adjusted che
permette di capire quanto esista
un’effettiva correlazione fra
l’andamento del titolo e l’andamento
del mercato di riferimento
18. NOTE IN MERITO ALLE COMPONENTI DEL WACC
- il Beta che si ottiene attraverso i comparabili è tuttavia influenzato
dalla struttura finanziaria (l’indice misura infatti sia il rischio di
business che il rischio finanziario);
- È necessario, quindi, calcolare il Beta unlevered per misurare
esclusivamente il rischio sistematico (gestionale e strategico), che deve
essere utilizzato per la valutazione degli investimenti (estranei a
logiche finanziarie);
- Si utilizza la formula di Hamada oppure si ricorre alle stime del prof.
Aswath Damodaran.
20. VALUTAZIONE FINANZIARIA
TASSO INTERNO DI RENDIMENTO (TIR) – INTERNAL RATE RETURN (IRR)
- Il TIR di fatto è quel tasso che rende i flussi di cassa attualizzati pari
all’investimento iniziale;
- Ha l’enorme limite di non indicare quale sia il valore creato da un
investimento.
- Va adattato e può essere un ottimo indice di creazione del valore
secondo la seguente formula:
TIR – wacc x CI
21. VALUTAZIONE FINANZIARIA
INDICE DI RENDIMENTO ATTUALIZZATO (IRA)
𝐼𝑅𝐴 =
∑ 𝐶𝐹;× 1 + 𝑘 ]DB
;CD
𝐶𝐹^
- Rapporto tra i flussi di cassa attualizzati e l’investimento iniziale;
- Di fatto è un misuratore dell’efficienza;
- Molto utile laddove vi siano investimenti di pari VAN, ma si registri
carenza di disponibilità liquide;
22. CASE HISTORY: VALUTAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
- L’impresa Green s.p.a. decide nel 2011 di investire in un impianto
fotovoltaico da 100 Kwp;
- Il costo dell’impianto ammonta ad euro 375.112;
- L’impresa Green s.p.a. ottiene un contributo pubblico in conto
impianto di euro 79.400 per la realizzazione dell’impianto;
- Il valore dell’investimento netto è quindi pari a 295.712 euro;
- L’impianto viene realizzato su un fondo di proprietà della società
stessa, il cui canone di affitto annuale figurativo ammonta a 230,77
euro;
- La vita utile dell’impianto è pari a 20 anni;
- Si ritiene che la capacità produttiva di energia terminale dell’impianto
(dal ventunesimo anno in poi) sia pari al costo di smaltimento dello
stesso, sicché non viene considerato alcun terminal value nel piano dei
flussi di cassa.
29. CASE HISTORY: VALUTAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
VAN 79.709,99
TIR 3,58%
IRA 1,29
ROI 5 anni 7,60%
ROI 10 anni 8,15%
ROI 15 anni 8,91%
ROI 20 anni 17,30%
PBP 13
Se il CdA proponesse di finanziare l’operazione sarebbe una
scelta economicamente corretta?
30. Vi ringrazio per l’attenzione
dott. Giovanni Rubin
via Cappuccina 36 – Venezia (VE)
viale Trieste 18/d – San Stino di Livenza (VE)
rubin@ungdc.it