Vendere l' azienda: le fasi del processo di vendita e la gestione dei momenti...Carlo Serroni
Prende in considerazione il processo di vendita partendo dalle considerazioni preliminari del venditore, il processo di vendita, le attività preparatorie, la valutazione d'azienda, la struttura dell'operazione.
Vendere l' azienda: le fasi del processo di vendita e la gestione dei momenti...Carlo Serroni
Prende in considerazione il processo di vendita partendo dalle considerazioni preliminari del venditore, il processo di vendita, le attività preparatorie, la valutazione d'azienda, la struttura dell'operazione.
Governare correttamente la crescita aziendale.
L’intensità dei processi di crescita nell'impresa condiziona sia le variabili reddituali che quelle patrimoniali e finanziarie e, dunque, incide sia sulle condizioni di redditività che di solvibilità.
Resume of the different methodolgies able to assess the value of firm's economic capital. Has been reported the theoretical bases for each method, including asset-based method, financial methods and mixed methods, with their formulas.
Calcolare e saper analizzare le componenti è fondamentale per comprendere la capacità di un'azienda di remunerare tutti i fattori produttivi, compreso il profitto spettante all'imprenditore.
Corso sul controllo di gestione per imprese alberghiere. Tre giornate di formazione per scopire le tecniche della programmazione e del controllo applicate al settore alberghiero.
Estratto del corso.
Per scaricare le dispense complete, accedere alla pagina http://www.direzionebp.com/scarica-dispense-corso-gestione-alberghi/
Un format atipico con un albergatore ed un commercialista a discutere di vendite e costi di stratagemmi per disintermediare e consigli per risparmiare. Come misurare le performance e tener d'occhio la redditività dei vari reparti. Revenue Management e Cost Control è anche una foto della situazione attuale della ricettività italiana.
2012 valutazione d`azienda metodi diretti basati su multipliPietro Rocchegiani
I metodi diretti fondano la loro valutazione su dati di mercato e deducono il valore direttamente dalla applicazione di parametri ed indicatori a determinate grandezze aziendali.
Tra i metodi diretti viene normalmente ricompreso il metodo che valuta l’azienda in base alla quotazione di borsa dei titoli azionari.
Analisi sul mercato italiano 2014 dell’informal venture capital (angel inves...Associazione IBAN
Survey IBAN 2014, gli investimenti angel prendono il volo:
+ 45% SUL 2013 A € 46 MILIONI
• 135 operazioni di investimento in start up su un campione di 279 business angel
• Il 30% degli investimenti supera i € 300.000, il 45% è stato inferiore ai € 100.000
• 180 nuovi posti di lavoro creati nelle start up investite
• ICT, Terziario avanzato, Commercio, Distribuzione i settori privilegiati
Governare correttamente la crescita aziendale.
L’intensità dei processi di crescita nell'impresa condiziona sia le variabili reddituali che quelle patrimoniali e finanziarie e, dunque, incide sia sulle condizioni di redditività che di solvibilità.
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Calcolare e saper analizzare le componenti è fondamentale per comprendere la capacità di un'azienda di remunerare tutti i fattori produttivi, compreso il profitto spettante all'imprenditore.
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Tra i metodi diretti viene normalmente ricompreso il metodo che valuta l’azienda in base alla quotazione di borsa dei titoli azionari.
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Studio nuova remunerazione 19 ottobre 2012 - Studio FarmadataFelice Guerriero
Qui potete trovare il video commento delle slide fatto dal Prof. Nicola Guerriero - http://bit.ly/VeqJUa
Per scrivere direttamente al Prof. Nicola Guerriero - http://bit.ly/nicolaguerriero
Relazione per il Project Work realizzato da Luca Coralli, Carlo Falzone, Martina Fuscaldo, Chiara Pedretti e Pietro Spongano per l'esame di Amministrazione e Controllo del 4 marzo 2010 presso l'Alma Graduate School di Bologna.
Obiettivo della presentazione è offrire una panoramica sull’importanza della gestione del rischio in tutto il ciclo di vita del cliente. Il documento non entra nel dettaglio delle tecniche esposte, e si limita al processo di prevenzione e protezione nel ciclo Lead to Cash.
Controllo di Gestione, Studi di Fattibilità - Carlo Vigo - Seminario Sophia G...Salvatore Carlo Vigo
Seminario Controllo di Gestione, Studi di Fattibilità di Carlo Vigo, consulenza e coaching aziendale nel settore turistico alberghiero e della ristorazione.
Seminario Sophia Group / NH Hotels - NH Jolly President, Milano 9/10 Febbraio 2010
Coopup 2017_ metriche, numeri e benchmarkingKilowatt
Terzo incontro di formazione di CoopUP Bologna, il percorso di formazione e networking di Confcooperative e Kilowatt, con Emil Banca e Irecoop, su piano dei conti e analisi benchmark
Le basi della pianificazione: budget di previsione e analisi degli scostamentiCentoCinquanta srl
Together per le imprese: Finanza - Garanzia - Controllo.
20 marzo alle 17.30 presso la sede di UniCredit, via Sant'Euplio 9, Catania.
Affronteremo alcune tematiche di gestione e i relativi processi aziendali utili ad implementare un modello di controllo di gestione.
In particolare: di cosa si occupano normalmente i C.F.O. o i consulenti gestionali ?
Valutare l’andamento dell’impresa attraverso un’analisi della situazione corrente e misurandone le performance; valutare i fabbisogni finanziari dell’impresa nel breve periodo, sviluppare strategie finanziarie di lungo periodo, attraverso la pianificazione e l’implementazione dei budget economico e finanziario.
La lettura del bilancio aziendale, deve tener conto dell’analisi di performance e distinguere tra il risultato della gestione finanziaria e quella economica. Il possibile divario tra il risultato economico e risultato finanziario è dovuto al diverso significato assunto dalle due misurazioni e al diverso principio alla base della loro determinazione. Al fine di valutare meglio la performance dell’azienda, risulta opportuno determinare, oltre al reddito finale, alcuni risultati reddituali intermedi, in grado di esprimere il contributo delle diverse aree gestionali alla formazione dell’utile
o della perdita.
La consulenza strategica finalizzata alla ristrutturazione delle aziende in c...Vincenzo Presutto
Modello di analisi aziendale e interventi per migliorare la capacità competitiva dell’impresa. Valutazione del piano strategico, organizzativo, gestionale e delle risorse umane di un’impresa.
AD Studio_ L'analisi di bilancio. Criteri introduttiviAndrea Castagnotti
AD Credit Solution introduce i propri criteri di analisi del bilancio di esercizio per illustrare concretamente come un approccio analitico e professionale eseguito da esperti possa fare la differenza nell'analisi della solvibilità aziendale.
Analisi Tecnica vs Analisi Fondamentale: il valore predittivo della nuova bu...Stefano Carrara
“L’investitore compra un titolo che ritiene possa aumentare di valore, il trader compra un titolo che spera di poter vendere a qualcun altro ad un prezzo maggiore oppure vende un titolo che spera di poter comprare da qualcun altro ad un prezzo minore.“
2. Metodologie di valutazione
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE
PREMESSE
METODI DI VALUTAZIONE
Metodo patrimoniale
Metodo reddituale
Metodi misti
Metodo finanziario
Metodi innovativi (es. EVA)
Metodo Moltiplicatori
Esempi metodo EBITDA
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3. Premesse
Il processo di valutazione viene sintetizzato in (almeno) quattro fasi ritenute essenziali:
1) Definizione dell’obiettivo della valutazione
2) Raccolta ed analisi delle informazioni (non solo economico finanziarie!!!)
3) Scelta ed applicazione del metodo di stima
4) Stesura della relazione sulla valutazione
Devono sussistere le seguenti condizioni
RAZIONALITÀ: Deve derivare da un processo logico, chiaro e convincente e dunque
condivisibile. (= rigore metodologico)
DIMOSTRABILITÀ: I dati che entrano nel processo di calcolo e le formule devono essere
controllabili e replicabili (trasparenza)
NEUTRALITÀ: Devono essere escluse scelte meramente soggettive, arbitrariamente
immotivate e perciò influenzanti il risultato finale
STABILITÀ: Evitare oscillazioni di valore legate a fatti contingenti o a variazioni di
prospettive determinate da opinioni
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4. Metodo patrimoniale
Metodo patrimoniale semplice
Tale metodo è senza dubbio il meno complesso nella sua applicazione pratica, consente,
infatti, di valutare l’azienda riesprimendo le poste attive e passive, di bilancio, da valori
contabili in valori correnti. Sarà, in proposito, necessario procedere ad analizzare ogni
singola componente, attiva e passiva, dello stato patrimoniale ed operare un adeguato
intervento di revisione contabile e quindi di rettifica dei valori.
La valutazione dell’azienda con il metodo patrimoniale è una valutazione meno soggettiva
di quella ottenuta con altri metodi, in quanto richiede l’applicazione di un minor numero di
ipotesi e la rilevazione di un minor numero di competenze soggettive.
È un metodo adatto alle aziende con forte patrimonializzazione, cioè dotate di ingenti
attività immobilizzate (holding pure, società immobiliari, …).
Limiti: Il valore dell’azienda viene determinato sulla base del saldo algebrico tra attività e
passività e quindi su dati storici, ponendo in secondo piano la capacità di generazione
futura di reddito o di flussi di cassa; Inattendibile per aziende a basso capitale fisso (soc.
consulenza)
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5. Metodo patrimoniale
Metodo patrimoniale complesso
Questa metodologia valutativa si discosta da quella appena esaminata per il fatto che
vengono stimate le grandezze immateriali di durata pluriennale (quali ad esempio, marchi,
brevetti, diritti d’autore) e la cui cessione possa avvenire anche separatamente rispetto agli
altri beni e che, eventualmente, non siano stati inseriti in contabilità.
Quantifica il valore economico del capitale dell’azienda rettificando il valore del patrimonio
netto e includendo le risorse “intangibili”.
V=K+I
Dove: V= valore dell’azienda, K= valore patrimoniale rettificato, I = valore degli elementi
immateriali
Ogni bene immateriale deve avere le seguenti caratteristiche:
Deve originare utilità differite nel tempo; Deve essere trasferibile; Deve essere misurabile.
Per molte valutazioni obbligatorie è insostituibile, e serve in ogni caso come metodo di
controllo
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6. Metodo reddituale
Con questo metodo l’azienda è considerata quale complesso unitario organizzato e il suo
valore è posto in funzione del reddito che la stessa è in grado di generare.
Il valore dell’azienda può essere stimato con riferimento ad un arco temporale illimitato e in
questo caso, la formula di riferimento è la seguente:
W=R/i
In cui R, corrisponde al reddito medio prospettico normalizzato;
i = tasso di valutazione;
I beni accessori, cioè gli investimenti non inerenti la gestione caratteristica vengono, anche per
il metodo reddituale, valutati a parte. Un risultato economico non “ depurato” dai valori
extraoperativi rende più inattendibile il risultato della valutazione stessa.
Il reddito deve essere, in primo luogo, “ normalizzato” , cioè depurato dalle componenti
reddituali straordinarie (positive e negative), quali plusvalenze e minusvalenze, sopravvenienze
attive e passive, rivalutazioni e svalutazioni, al netto degli oneri finanziari e delle imposte.
La scelta del tasso è un elemento soggettivo di valutazione che può creare effetti distorsivi
notevoli sul risultato della valutazione stessa.
Il tasso di attualizzazione deve considerare in aggiunta al rendimento delle attività prive di
rischio un premio per l’investimento in attività d’impresa, che possiede un rischio intrinseco ed
un rischio di mercato.
I limiti di tale modello sono nella scelta del tasso, la mancata valutazione di riserve latenti e le
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ipotesi sul risultato medio
7. Metodo misto
Con il metodo misto, nella configurazione con stima autonoma dell’avviamento, il valore
dell’azienda dato dal valore del patrimonio rettificato e dal valore dell’avviamento, il
quale crea, rispetto al reddito “ normale”, un surplus di reddito (o profitto), calcolato
attualizzando i “ sovra-redditi” dei vari esercizi.
V=K +A dove:
V= valore dell’azienda
K= valore patrimonio rettificato
A= valore dell’avviamento
Un’altra metodologia prevede l’applicazione del metodo patrimoniale e quello ottenuto con il
metodo reddituale.
Il “ metodo del valore medio” è di semplice rappresentazione ed è dato dalla seguente
formula:
W = (K + R/i)/2
in cui:
W = valore dell’azienda
K = valore patrimoniale rettificato
R = reddito medio prospettico
i = tasso di valutazione
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8. Metodo finanziario
Tra i vari metodi per determinare il valore dell’impresa quelli più diffusi sono rappresentati
dai metodi finanziari; per essi il valore dell’impresa deriva dal valore attualizzato dei flussi di
cassa attesi .
Il metodo finanziario di valutazione, basato sul principio dell’attualizzazione dei flussi di
cassa dell’azienda (incassi operativi - esborsi per investimenti +/- generazioni/assorbimenti
di cassa derivanti dalla gestione del CCN (capitale circolante netto) - aliquota pro-forma
d'imposta), tiene conto dei due elementi critici di ogni analisi finanziaria:
- il tempo: preso in considerazione nel processo di attualizzazione.
- l’incertezza: il fattore rischio viene preso in considerazione nel processo di determinazione
del tasso di sconto (WACC: Weighted Average Cost Of Capital) il quale, rappresentando la
remunerazione attesa da chi finanzia l’impresa, viene commisurato al grado di rischio
offerto da quest’ultima (maggiore è il rischio maggiore deve essere il rendimento richiesto).
Il processo di valutazione del capitale economico dell’impresa prevede la determinazione
del valore del debito finanziario che viene sottratto
Limiti: elevate ipotesi soggettive sui redditi futuri, complessità
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9. Metodi innovativi
EVA (acronimo di Economic Value Added) è sempre più maggiormente utilizzato per la
valutazione dell'operato del management e più in generale anche dell'azienda.
EVA è basato su un concetto relativamente semplice: se una società ottiene un ritorno
maggiore di quello aspettato, allora è stato creato valore. EVA non è altro, quindi, che la
differenza tra il ritorno attuale e quello aspettato, moltiplicata per il capitale investito.
A livello pratico, la formula utilizzata per il calcolo dell'EVA è la seguente:
EVA = NOPAT – WACC * CI
in cui:
NOPAT = reddito operativo netto d’imposta normalizzato
WACC = costo medio ponderato del capitale investito
CI = capitale investito (capitale proprio + debiti finanziari + accantonamenti)
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10. Metodo moltiplicatori
Il valore dell’azienda è il risultato di una stima effettuata considerando dati del mercato
azionario o di operazioni Merger and Acquisition (M&A), espressi sotto forma di coefficienti o,
più correttamente, di MULTIPLI o MOLTIPLICATORI. Ci sono essenzialmente due approcci:
APPROCCIO DELLE SOCIETA’ COMPARABILI
Il valore di un’azienda è calcolato sulla base di moltiplicatori riferiti ad un campione di società
quotate operanti nello stesso settore e giudicate “OMOGENEE” (Il principio di omogeneità
implica che la scelta sia orientata verso aziende che abbiano caratteristiche simili all’azienda
da valutare).
APPROCCIO DELLE TRANSAZIONI COMPARABILI
I multipli vengono calcolati con riferimento ad operazioni di M&A che sono avvenute sul
mercato coinvolgendo società simili a quella oggetto di valutazione.
Vantaggi, Facilità di applicazione, presenza di un gran numero di dati finanziari per le Public
Companies oggetto di quotazione, I prezzi di mercato sono rappresentativi, essendo il risultato
delle negoziazioni di un gran numero di compratori e venditori
Limiti: Difficoltà nel trovare società quotate che siano veramente omogenee rispetto all’azienda
da valutare (soprattutto se di ridotte dimensioni), Difficoltà di interpretazione dei dati di mercato,
Variabilità a cui sono soggette le quotazioni borsistiche, Disaccordo sull’applicabilità
dell’approccio nella valutazione di quote di controllo del capitale 10
11. Metodo moltiplicatori
Questi i principali Moltiplicatori di Mercato utilizzati nella valutazione d’azienda:
Multiplo del fatturato = Valore di Mercato del Capitale azionario + posizione finanziaria netta /
Fatturato
Multiplo del reddito operativo = Valore di Mercato del Capitale azionario + posizione finanziaria
netta / Utile prima delle tasse e oneri finanziari
Multiplo del margine operativo lordo = Valore di Mercato del Capitale azionario + posizione
finanziaria netta / Mol o EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization
Oggi sul mercato il moltiplicatore dell’EBITDA è il piu’ utilizzato e i vantaggi sono che non risente
della struttura finanziaria, fiscale e della politica degli investimenti dell’azienda
Per le società quotate si utilizza il multiplo dell’utile netto (P/E = Price/Earning)
Sono spesso utilizzati multipli legati a grandezze non contabili ad esempio:
•Valore azienda/numero passeggeri; Valore azienda/ Tonnellate capacità installata
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12. Esempio valutazione con
moltiplicatore EBITDA
CONTO ECONOMICO EBITDA 1.900
R icavi di vendita 20.000 Partite da correggere per ottenere l'EBITDA normalizzato
Altri proventi 100 + sovra prezzo spese 200
Totale Proventi 20.100 + rate di leasing 100
Variazione rimanenz e 1.000 EBITDA Normalizzato 2.200
Merci conto acquis ti 15.000 MOLTIPLICATORE 6,0
Margine lordo 6.100 Valore azienda (EV=Enterprise value) 13.200
Margine lordo % 30% Posizione finanziaria netta (PFN)
S alari e s tipendi 2.000 - Debiti a medio termine - 2.000
G odimento beni di terz i 100 - Debiti a breve termine - 3.000
C os ti per s erviz i 2.000 + Cassa e liquidità 100
C os ti divers i di ges tione 100 - Debiti per Rate di Leasing residue - 300
Margine operativo Lordo / EBITDA 1.900 Totale Posizione Finanziaria Netta (PFN) - 5.200
Margine operativo Lordo / EBITDA % 10% Valore del patrimonio netto (EV-PFN) 8.000
Ammortamenti 1.000 PLUSVALENZA IMMOBILIARE 5.000
Risultato operativo 900 TOTALE VALORE 13.000
O neri bancari e finanz iari 400
O neri e proventi s traordinari -
Utile Lordo 500
Utile Lordo % 3%
Impos te e tas s e 300
Utile netto 200
ATTENZIONE!!!! Il diavolo è nei dettagli!!!! Ogni singola voce può essere
rivista con fortissime differenze sulla valutazione finale
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