L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
Una struttura metodologica investigativa, applicabile in tutti i casi di incendi confinati, rappresenta un potenziale ausilio per le attivita di Fire Investigation.
Tale struttura, nella presentazione di queste slides, è stata concepita in cinque fasi distinte, ad ognuna delle quali sono state associate determinate operazioni investigative che dovrebbero consentire, al termine delle fasi, di definire le cause
dell’incendio (conclusion and report).
L’esigenza di codificare le operazioni è molto sentita negli ambienti di polizia scientifica, ove l’utente che viene interessato a condurre delle indagini investigative, spesso non possiede un chiaro quadro complessivo delle operazioni e controlli da
svolgere sulla scena con il rischio di by‐passare determinate verifiche e quindi non repertare tracce peculiari in ambito forense.
Tale schematizzazione potrebbe portare ad una nuova progettualità investigativa che nasce principalmente dal recepimento delle informazioni iniziali, per poi passare al
repertamento della scena, sia esterno che interno alla struttura e finire con i necessari controlli e simulazioni dell’incendio.
Lezione del 15 dicembre 2015 dell'Ing. Marco Lucidi, Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert, al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegenria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 16 novembre 2016 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Il presente corso vuole introdurre in maniera elementare i concetti, i metodi e gli strumenti della ingegneria forense nei casi riguardanti le strutture, facendo riferimento a casi concreti e specifici.
http://www.cism.it/courses/I1701/
L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
Una struttura metodologica investigativa, applicabile in tutti i casi di incendi confinati, rappresenta un potenziale ausilio per le attivita di Fire Investigation.
Tale struttura, nella presentazione di queste slides, è stata concepita in cinque fasi distinte, ad ognuna delle quali sono state associate determinate operazioni investigative che dovrebbero consentire, al termine delle fasi, di definire le cause
dell’incendio (conclusion and report).
L’esigenza di codificare le operazioni è molto sentita negli ambienti di polizia scientifica, ove l’utente che viene interessato a condurre delle indagini investigative, spesso non possiede un chiaro quadro complessivo delle operazioni e controlli da
svolgere sulla scena con il rischio di by‐passare determinate verifiche e quindi non repertare tracce peculiari in ambito forense.
Tale schematizzazione potrebbe portare ad una nuova progettualità investigativa che nasce principalmente dal recepimento delle informazioni iniziali, per poi passare al
repertamento della scena, sia esterno che interno alla struttura e finire con i necessari controlli e simulazioni dell’incendio.
Lezione del 15 dicembre 2015 dell'Ing. Marco Lucidi, Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert, al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegenria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 16 novembre 2016 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Il presente corso vuole introdurre in maniera elementare i concetti, i metodi e gli strumenti della ingegneria forense nei casi riguardanti le strutture, facendo riferimento a casi concreti e specifici.
http://www.cism.it/courses/I1701/
Lezione del 16 novembre 2016 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 9 dicembre 2015 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi alla Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Lezione del 14 dicembre 2016 dell'Ing. Marco Lucidi al corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi presso la Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Unversita' degli Studi di Roma La Sapienza
Esercitazione 11 novembre 2015 - Ing. Marcello Mangione
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
L’analisi limite è uno strumento essenziale per determinare in maniera rapida ed efficace il carico di collasso di un’ampia gamma di strutture. In questo seminario si tratteranno gli aspetti teorici alla base del teorema statico e cinematico, con applicazioni pratiche su strutture semplici e complesse. In particolare, verranno analizzati i fondamenti della teoria della plasticità, illustrando i principali legami costitutivi e domini di rottura usualmente impiegati per i materiali da costruzione tradizionali. Saranno successivamente introdotti i teoremi dell’analisi limite, con richiami alla cinematica dei corpi rigidi, sia per costruzioni in materiale generico sia per costruzioni in muratura. Il modello di Heyman e il modello di Mohr-Coulomb saranno discussi nel dettaglio, mostrandone le differenti implicazioni e campi di impiego. Si illustrerà infine l’applicazione degli aspetti dell’analisi limite per strutture intelaiate generiche, nonché quella del teorema cinematico sul modello attritivo che recentemente è stato acquisito come modello di riferimento dalla nuova normativa sulle costruzioni.
Rewind lezione di OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE, giugno 2016, Corso di Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza, Prof. Ing. Franco Bontempi
Videoregistrazioni:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLgH8tGwhJSdDzGP5W80eqOyJ9pHnc_D4H
Materiale addizionale:
https://drive.google.com/file/d/1mjXK7RJmZehpi_TnsRQhVmlYHUrNIsWf/view?usp=sharing
L’Ingegneria Forense applica i principi e i metodi scientifici dell’Ingegneria alla soluzione dei problemi tecnici in ambito giudiziario. Il seminario è dedicato agli aspetti strutturali di tale
disciplina. Nello specifico si presenteranno una serie di esempi di indagini post-crollo e/o danno strutturale. Il significato della parola “causa” nel Codice Penale Italiano, parzialmente
differente e più vasto di quello assegnato alla medesima parola dagli ingegneri civili, rende necessario l’utilizzo di un approccio multidisciplinare. In tutti i casi analizzati, le attività di
ricerca hanno riguardato la descrizione della sequenza di collasso e della geometria delle parti sopravvissute al crollo delle costruzioni, le proprietà dei materiali, i carichi effettivamente agenti. Le analisi numeriche sono eseguite con un duplice scopo: si verifica il rispetto delle
prescrizioni delle Norme pro-tempore vigenti del progetto originale e degli eventuali interventi successivi e si determinano le proprietà strutturali, tutto ciò in termini di back-analysis. Le
“cause” del collasso e le responsabilità penali correlate possono essere investigate grazie anche all’analisi della storia della costruzione e dei documenti (tecnici e amministrativi) ad essa
correlati, alla luce delle leggi in vigore all’epoca. Vengono presentate, per i casi in cui si è avuto un procedimento giudiziario concluso, le ragioni delle condanne e delle assoluzioni.
Esercitazione dell'Ing. Marcello Mangione al
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio - Prof. Ing. Franco Bontempi.
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Elaborato di Riccardo Giorgi per il Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del prof. ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Sapienza Universita' di Roma, A.A. 2015/16.
Thedynamicbehaviourofastructureiscloselyrelatedtoitsnaturalfrequenciesand
correspondingmodeshapes. Awellknownphenomenonisthatwhenastructureissubjectedto
asinusoidalforceandtheforcingfrequencyapproachesoneofthenaturalfrequenciesofthe
structure,theresponseofthestructurewillbecomedynamicallyamplifiedi.e.resonanceoccurs.
Naturalfrequenciesandtheircorrespondingmodeshapesarerelateddirectlytothestructure’s
massandstiffnessdistribution(foranundampedsystem).
Aneigenvalueproblemallowsthecalculationofthe(undamped)naturalfrequenciesandmode
shapesofastructure. Aconcerninthedesignofstructuressubjecttodynamicloadingistoavoid
orcopewiththeeffectsofresonance.
Anotherimportantaspectofaneigenvaluesolutionisinitsmathematicalsignificance-thatis,it
formsthebasisofthetechniqueofmodesuperposition(aneffectivesolutionstrategytodecouple
acoupleddynamicmatrixequationsystem). Themodeshapematrixisusedasatransformation
matrixtoconverttheproblemfromaphysicalcoordinatesystemtoageneralizedcoordinate
system( modes pace).
In general for an FE model, there can be any number of natural frequencies and corresponding
mode shapes. In practice only a few of the lowest frequencies and mode shapes may be required.
Lezione del 16 novembre 2016 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 9 dicembre 2015 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi alla Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Lezione del 14 dicembre 2016 dell'Ing. Marco Lucidi al corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi presso la Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Unversita' degli Studi di Roma La Sapienza
Esercitazione 11 novembre 2015 - Ing. Marcello Mangione
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
L’analisi limite è uno strumento essenziale per determinare in maniera rapida ed efficace il carico di collasso di un’ampia gamma di strutture. In questo seminario si tratteranno gli aspetti teorici alla base del teorema statico e cinematico, con applicazioni pratiche su strutture semplici e complesse. In particolare, verranno analizzati i fondamenti della teoria della plasticità, illustrando i principali legami costitutivi e domini di rottura usualmente impiegati per i materiali da costruzione tradizionali. Saranno successivamente introdotti i teoremi dell’analisi limite, con richiami alla cinematica dei corpi rigidi, sia per costruzioni in materiale generico sia per costruzioni in muratura. Il modello di Heyman e il modello di Mohr-Coulomb saranno discussi nel dettaglio, mostrandone le differenti implicazioni e campi di impiego. Si illustrerà infine l’applicazione degli aspetti dell’analisi limite per strutture intelaiate generiche, nonché quella del teorema cinematico sul modello attritivo che recentemente è stato acquisito come modello di riferimento dalla nuova normativa sulle costruzioni.
Rewind lezione di OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE, giugno 2016, Corso di Dottorato in Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza, Prof. Ing. Franco Bontempi
Videoregistrazioni:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLgH8tGwhJSdDzGP5W80eqOyJ9pHnc_D4H
Materiale addizionale:
https://drive.google.com/file/d/1mjXK7RJmZehpi_TnsRQhVmlYHUrNIsWf/view?usp=sharing
L’Ingegneria Forense applica i principi e i metodi scientifici dell’Ingegneria alla soluzione dei problemi tecnici in ambito giudiziario. Il seminario è dedicato agli aspetti strutturali di tale
disciplina. Nello specifico si presenteranno una serie di esempi di indagini post-crollo e/o danno strutturale. Il significato della parola “causa” nel Codice Penale Italiano, parzialmente
differente e più vasto di quello assegnato alla medesima parola dagli ingegneri civili, rende necessario l’utilizzo di un approccio multidisciplinare. In tutti i casi analizzati, le attività di
ricerca hanno riguardato la descrizione della sequenza di collasso e della geometria delle parti sopravvissute al crollo delle costruzioni, le proprietà dei materiali, i carichi effettivamente agenti. Le analisi numeriche sono eseguite con un duplice scopo: si verifica il rispetto delle
prescrizioni delle Norme pro-tempore vigenti del progetto originale e degli eventuali interventi successivi e si determinano le proprietà strutturali, tutto ciò in termini di back-analysis. Le
“cause” del collasso e le responsabilità penali correlate possono essere investigate grazie anche all’analisi della storia della costruzione e dei documenti (tecnici e amministrativi) ad essa
correlati, alla luce delle leggi in vigore all’epoca. Vengono presentate, per i casi in cui si è avuto un procedimento giudiziario concluso, le ragioni delle condanne e delle assoluzioni.
Esercitazione dell'Ing. Marcello Mangione al
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio - Prof. Ing. Franco Bontempi.
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Elaborato di Riccardo Giorgi per il Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del prof. ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Sapienza Universita' di Roma, A.A. 2015/16.
Thedynamicbehaviourofastructureiscloselyrelatedtoitsnaturalfrequenciesand
correspondingmodeshapes. Awellknownphenomenonisthatwhenastructureissubjectedto
asinusoidalforceandtheforcingfrequencyapproachesoneofthenaturalfrequenciesofthe
structure,theresponseofthestructurewillbecomedynamicallyamplifiedi.e.resonanceoccurs.
Naturalfrequenciesandtheircorrespondingmodeshapesarerelateddirectlytothestructure’s
massandstiffnessdistribution(foranundampedsystem).
Aneigenvalueproblemallowsthecalculationofthe(undamped)naturalfrequenciesandmode
shapesofastructure. Aconcerninthedesignofstructuressubjecttodynamicloadingistoavoid
orcopewiththeeffectsofresonance.
Anotherimportantaspectofaneigenvaluesolutionisinitsmathematicalsignificance-thatis,it
formsthebasisofthetechniqueofmodesuperposition(aneffectivesolutionstrategytodecouple
acoupleddynamicmatrixequationsystem). Themodeshapematrixisusedasatransformation
matrixtoconverttheproblemfromaphysicalcoordinatesystemtoageneralizedcoordinate
system( modes pace).
In general for an FE model, there can be any number of natural frequencies and corresponding
mode shapes. In practice only a few of the lowest frequencies and mode shapes may be required.
Libro "La valutazione dei rischi di incendio" L. Fiorentini (TECSA S.p.A.), L...lucafiore1
Norme e standard internazionali di riferimento, metodi e tecniche di analisi, definizione della strategia antincendio, gestione del rischio nel tempo, casi studio ed esempi applicativi
Nel cd rom allegato il software F.R.A.M.E. (Fire Risk Assessment Method for Engineering) tradotto in italiano e corredato da 76 esempi completi.
L’opera si prefigge la diffusione delle tecniche di analisi per stimare il rischio di incendio connesso con le attività produttive, industriali e civili oppure, anche nell’ambito di un approccio prestazionale della sicurezza antincendio (‘FSE’) per individuare gli scenari di incendio da assoggettare ad un approfondimento di tipo deterministico. Previa illustrazione del corpo normativo italiano di riferimento vengono forniti:
• una panoramica delle definizioni, degli standard e delle metodologie di analisi, valutazione, gestione del rischio di incendio maggiormente diffuse a livello internazionale;
• i concetti chiave del fenomeno di incendio e della trasmissione del calore che l'analista è chiamato a conoscere per meglio individuare le sequenze incidentali associate ai pericoli di incendio;
• una serie di casi studio sviluppati secondo metodologie di analisi differenti riconosciute ed attuali.
Il Cd-Rom allegato al libro contiene lo strumento F.R.A.M.E. Fire Risk Assessment Method for Engineering, del Prof. E. De Smet (Belgio), già utilizzato in più di 70 Paesi, tradotto in lingua italiana e corredato da 76 esempi completi. L’opera contiene la traduzione autorizzata ed inedita di standard e pubblicazioni internazionali NFPA, SFPE, ASTM, HSE, VTT, BSI, ELSEVIER. Sono inoltre presenti significativi contributi professionali dell’Ing. Salvatore Tafaro e dell’Ing. Vincenzo Puccia dei Vigili del Fuoco e le prefazioni di Raffaele Guariniello (magistrato), Morgan Hurley (direttore SFPE), David Yung (esperto internazionale), Stefano Converso (Università di Roma Tre).
RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE c/o Ordine degli Ingegneri della Provinci...Franco Bontempi
Lezioni del corso di formazione dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone sulla RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE, 30 e 31 maggio 2014.
La Fire safety engineering (“Ingegneria della sicurezza antincendio” o “Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”) è una disciplina complessa, che affronta con metodi scientifici il problema della scelta delle misure di sicurezza più adeguate e finalizzate alla protezione delle persone, dei beni e dell'ambiente dagli effetti dell’incendio.
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6 febbraio 2014 - Si è svolta presso l’Università della Calabria di Arcavacata di Rende (Cs) la giornata di studio sulla “ Resistenza al fuoco delle strutture”, organizzata dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco e dall’Università della Calabria, con il Patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, e rivolta ai professionisti che operano nel settore dell’antincendio.
http://www.vigilfuococalabria.com/territorio/direzione/291-unical-giornata-di-studio-resistenza-al-fuoco-delle-strutture-2.html
Lezione dell'Ing. Chiara Crosti al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
Sicurezza antincendio negli edifici storici: problematiche legate all’evacuaz...Marcello Gatto
E' la presentazione del mio studio di tesi triennale in Ingegneria Civile.
L’obiettivo di tale studio è duplice: da un lato si vuole analizzare la fruibilità in termini di sicurezza antincendio di uno spazio pubblico siffatto, prendendo come test case il castello di Giurdignano (LE), dall’altro si vuole contribuire alla letteratura in materia raccogliendo dati che resteranno a disposizione di future ricerche, analisi e applicazioni. Per far ciò, si ricorre all’utilizzo degli strumenti propri della Fire Safety Engineering (FSE).
Il tutto è realizzato con il Software Cfast, erogato gratuitamente dal NIST, tra i più semplici codici di modellazione dell'incendio, alla portata di tutti i professionisti.
Introduzione ai metodi della Fire Safety Engineering nello studio della resis...Lorenzo Vallini
In questa presentazione creata per HSH Italia, si introduce il confronto tra approccio prescrittivo e applicazione della fire safety engineering nell'indagine della resistenza strutturale degli elementi in calcestruzzo coinvolti in un incendio. Il riferimento ad un caso pratico è di aiuto per apprezzare le differenze tra gli approcci progettuali possibili. La presentazione proposta costituisce un'introduzione allo studio della resistenza al fuoco delle strutture in calcestruzzo, il quale argomento raccoglie problematiche e richiede nozioni ben più vaste di quelle contenute nell'elaborato.
Introduzione all’investigazione sugli incendi: teoria, pratica e aspetti fore...Franco Bontempi
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano le strutture hanno rivoluzionato, da una parte, molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie gestionali più efficaci e stanno, dall’altra, portando ad affinare procedure investigative codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni durante le indagini.
Lo scopo di questo seminario è quello di esporre dei casi investigativi, anche sotto il profilo forense, volti ad individuare le cause scatenanti e pregresse che hanno determinato l’incendio.
Attraverso l’audizione dei vari relatori con competenze specialistiche differenti ci si pone l’obiettivo di trasmettere le complesse operazioni di repertamento e modellazione di scenari d’incendio accidentali o dolosi.
Lezione di Progettazione Strutturale Antincendio del 25 novembre 2017_Ing. Ma...Marco Lucidi
Il giorno sabato 25 Novembre 2017 dalle 9.00 alle 14.00 si è tenuta una lezione alla Facoltà di Ingegneria de La Sapienza per l'insegnamento di Progettazione Strutturale Antincendio, cattedra del docente Prof. Ing. Franco Bontempi, nell'aula 7 dell'edificio principale con accesso da Via Eudossiana, 18 al piano primo.
Previa sua autorizzazione, ha concesso l'apertura alla partecipazione dei colleghi della Security e Ingegneri che siano interessati alla tematica trattata, oltre agli studenti della Laurea Magistrale. L'accesso è stato libero.
A seguire gli argomenti dei n.5 moduli da 50 minuti circa ciascuno e 10 minuti di pausa a seguire, con le figure professionali che ne potevano essere interessate.
MODULO 1
"Dinamica delle Esplosioni ed Effetti sulle Strutture: Incendio a seguito di Esplosione e Esplosioni a seguito di Incendi"
Interessati: Ingegneri Forensi (CTP, CTU), Ingegneri Civili
MODULO 2
"Impiego dell'Esplosivo in Ingegneria Civile: Demolizioni Controllate e Costruzioni in Sotterraneo"
Interessati: Ingegneri Civili
MODULO 3
"Azione Accidentale Esplosiva Colposa e Dolosa: Fuga di Gas e Attentato Terroristico"
Interessati: Security, Ingegneri Civili, Ingegneri Forensi (CTP, CTU)
MODULO 4
"Studi di Protezione da Attentati Bomba: Blast Vulnerability Assessment"
Interessati: Security, Ingegneri della Sicurezza e Protezione Civile
MODULO 5
"Studi di Mitigazione degli Effetti Esplosivi: Bonifica Ordigni Bellici"
Interessati: Ingegneri Civili, Ingegneri della Sicurezza e Protezione Civile
Corso di formazione: Progettazione strutturale attraverso casi critici 2016Franco Bontempi
Corso di Formazione - 7 e 8 luglio 2016,
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Il presente corso vuole illustrare i concetti, i metodi e gli strumenti della progettazione strutturale e della ottimizzazione strutturale attraverso l’illustrazione di casi concreti e specifici.
La significatività dei casi presentati in questo corso, casi che ovviamente non esauriscono la enorme varietà della realtà, è rappresentata dalla loro intrinseca criticità: sono situazioni di progetto in cui si sono avuti forti condizionamenti e precisi vincoli relativamente a prestazioni da ottenere, condizioni
ambientali influenti durabilità, limiti dimensionali e complessità geometrica, peso e facilità costruttiva.
Corso di dottorato & Corso di formazione StroNGER2012
Basi di OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE, 6 luglio 2016 (totale di 8 ore)
&
LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI CRITICI, 7 e 8 luglio (totale di 16 ore)
Corso di dottorato
Basi di OTTIMIZZAZIONE STRUTTURALE
Corso di formazione
LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI
CRITICI
Coordinatore: Prof. Ing. Franco Bontempi, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Università degli Studi di Roma La Sapienza
franco.bontempi@uniroma1.it
Dettagli: Via Eudossiana 18, 00184 Roma - 7 e 8 luglio 2016, totale di 16 ore - quota iscrizione
290 euro.
Informazioni e iscrizioni: analisi-strutturale@uniroma1.it - tel. 0644585072
La progettazione strutturale attraverso casi critici - 2016Franco Bontempi
Corso di formazione:
LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ATTRAVERSO L’ANALISI DI CASI CRITICI
Coordinatore: Prof. Ing. Franco Bontempi, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Università degli Studi di Roma La Sapienza franco.bontempi@uniroma1.it
Dettagli: Via Eudossiana 18, 00184 Roma - 7 e 8 luglio 2016, totale di 16 ore - quota iscrizione 290 euro.
Informazioni e iscrizioni: analisi-strutturale@uniroma1.it
Il presente corso vuole illustrare i concetti, i metodi e gli strumenti della progettazione strutturale e della ottimizzazione strutturale attraverso l’illustrazione di casi concreti e specifici.
La significatività dei casi presentati in questo corso, casi che ovviamente non esauriscono la enorme varietà della realtà, è rappresentata dalla loro intrinseca criticità: sono situazioni di progetto in cui si sono avuti forti condizionamenti e precisi vincoli relativamente a prestazioni da ottenere, condizioni ambientali influenti durabilità, limiti dimensionali e complessità geometrica, peso e facilità costruttiva.
In tutti questi casi, partendo dai concetti teorici, si sono utilizzati strumenti di calcolo automatico e prove sperimentali per inquadrare, affinare e definire il progetto, con interazioni fra le varie fasi che sono aspetti che il presente corso vuole puntualmente illustrare: proprio la discussione di questi dettagli specifici della progettazione (concezione – modellazione – sperimentazione – realizzazione), costituisce il fulcro del corso.
Copertina ATTI IF CRASC'15 roma 14-16 maggio 2015Franco Bontempi
Il presente volume raccoglie gli Atti del III Convegno di Ingegneria Forense e del VI Convegno su Crolli, Affidabilità Strutturale, Consolidamento che si svolge nei giorni 14-16 maggio 2015 presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Organizzatori dell’evento sono l’AIF – Associazione Italiana di Ingegneria Forense e lo spin off di ricerca StroNGER s.r.l.
Scopo principale di tale edizione è stato quello di promuovere lo scambio di conoscenze e di esperienze maturate da esponenti del mondo accademico, liberi professionisti, funzionari di amministrazioni pubbliche, operatori di aziende private, giuristi e magistrati, nei rispettivi ambiti di competenza.
I temi del convegno sono:
- Aspetti Giuridici dell’Ingegneria
- Ingegneria Forense Civile
- Ingegneria Forense Industriale
- Ingegneria Forense dell’Informazione
- Ingegneria Forense Strutturale
- Affidabilità strutturale
- Consolidamento delle strutture
Una sessione speciale è stata organizzata sul tema della Fire Investigation.
Patrocini:
Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia
Centro di Ricerca in Scienza e Tecnica per la Conservazione del Patrimonio
Storico-Architettonico dell’Università di Roma Sapienza CISTeC
In collaborazione con l’Istituto Superiore Antincendi
e con il Nucleo Investigativo Antincendi.
ELEMENTI DI INGEGNERIA FORENSE IN CAMPO STRUTTURALEFranco Bontempi
Corso CISM, Udine 15 e 16 febbraio 2017.
Il presente corso vuole introdurre in maniera elementare i concetti, i metodi e gli strumenti della ingegneria forense nei casi riguardanti le strutture, facendo riferimento a casi concreti e specifici.
Progettazione Strutturale Antincendio: Successi e Fallimenti.Franco Bontempi
L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari
in collaborazione con il
Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed
Architettura dell’Università degli studi di Cagliari.
presenta il seminario di approfondimento:
“Effetti dell’incendio sulle strutture:
indagini ed interventi di consolidamento”
Mercoledì 23 marzo 2016 ore 15.00 - 19.30
Aula Magna Facoltà di Ingegneria
Via Marengo 2 – Cagliari
Dott. Ing. Fausto Mistretta, Università degli Studi di Cagliari
Dott. Ing. Massimo Deplano, Min. Interno, Dip. VV.F. Comando Prov. Cagliari
Prof. Ing. Franco Bontempi, Università di Roma La Sapienza
Dott. Ing. Flavio Stochino, Università degli Studi di Sassari
Dott. Ing. Paola Meloni, Università degli Studi di Cagliari
Dott. Ing. Giuseppina Vacca, Università degli Studi di Cagliari
Calcolo della precompressione:
DOMINI e STRAUS7
Corso di Gestione di Ponti e Grandi Strutture A.A. 2021/22
Prof. Ing. Franco Bontempi
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Sapienza Università di Roma
Scopo dell'evento è
• illustrare l'identità culturale, e tecnica – di cui il progetto è parte fondante – del SSD Tecnica delle Costruzioni nella didattica,
• evidenziando contemporaneamente le opportunità di collaborazione trasversale con altre discipline,
• con particolare riferimento ai corsi della lauree magistrali o
equivalenti, e livelli di formazione successivi (master e dottorati).
L’incontro ha l’obiettivo di delineare l'identità culturale, scientifica e tecnica della disciplina della Tecnica delle Costruzioni nella didattica, evidenziando contemporaneamente le opportunità di collaborazione trasversale con altre discipline, con particolare riferimento ai corsi della lauree magistrali o equivalenti, e livelli di formazione successivi (master e dottorati).
In recent years, there has been an increasing interest in permanent observation of the dynamic behaviour of bridges for longterm
monitoring purpose. This is due not only to the ageing of a lot of structures, but also for dealing with the increasing
complexity of new bridges. The long-term monitoring of bridges produces a huge quantity of data that need to be effectively
processed. For this purpose, there has been a growing interest on the application of soft computing methods. In particular,
this work deals with the applicability of Bayesian neural networks for the identification of damage of a cable-stayed bridge.
The selected structure is a real bridge proposed as benchmark problem by the Asian-Pacific Network of Centers for Research
in Smart Structure Technology (ANCRiSST). They shared data coming from the long-term monitoring of the bridge with the
structural health monitoring community in order to assess the current progress on damage detection and identification
methods with a full-scale example. The data set includes vibration data before and after the bridge was damaged, so they are
useful for testing new approaches for damage detection. In the first part of the paper, the Bayesian neural network model is
discussed; then in the second part, a Bayesian neural network procedure for damage detection has been tested. The proposed
method is able to detect anomalies on the behaviour of the structure, which can be related to the presence of damage. In order
to obtain a confirmation of the obtained results, in the last part of the paper, they are compared with those obtained by using a
traditional approach for vibration-based structural identification.
In recent years, structural integrity monitoring has become increasingly important in structural engineering and construction management. It represents an important tool for the assessment of the dependability of existing complex structural systems as it integrates, in a unified perspective, advanced engineering analyses and experimental data processing. In the first part of this work
the concepts of dependability and structural integrity are
discussed and it is shown that an effective integrity assessment
needs advanced computational methods. For this purpose, soft computing methods have shown to be very useful. In particular, in this work the neural networks model is chosen and successfully improved by applying the Bayesian inference at four hierarchical levels: for training, optimization of the regularization terms, databased model selection, and evaluation of the relative importance of different inputs. In the second part of the article,
Bayesian neural networks are used to formulate a
multilevel strategy for the monitoring of the integrity of long span bridges subjected to environmental actions: in a first level the occurrence of damage is detected; in a following level the specific damaged element is recognized and the intensity of damage is quantified.
This paper deals with the general framework for the development and the maintenance of complex structural systems. In the first part, starting with a semantic analysis of the term ‘structure’, the traditional approach to structural problem solving has been reconsidered. Consequently, a systemic approach for the formulation of the different kinds of direct and inverse problems has been framed, particularly with regards to structural design and
maintenance. The overall design phase is defined with the aid of the performance-based design (PBD) philosophy, emphasizing the concepts of dependability and enlightening the role of structural identification. The second part of the present work analyses structural health monitoring (SHM) in the systemic way previously introduced. Finally, the techniques related to the implementation of the monitoring process are introduced and a synoptic overview of methods and instruments for structural health monitoring is
presented, with particular attention to the ones necessary for structural damage identification.
Disegni strutturali e particolari costruttivi di ponti in cemento armato raccolti dall'Ing. Cosimo Bianchi.
Ad uso esclusivo degli Allievi del Corso di Teoria e Progetto di Ponti della Facoltà di Ingegneria della Sapienza - Prof. Ing. Franco Bontempi
Disegni strutturali e particolari costruttivi di ponti in acciaio raccolti dall'Ing. Cosimo Bianchi.
Ad uso esclusivo degli Allievi del Corso di Teoria e Progetto di Ponti della Facoltà di Ingegneria della Sapienza - Prof. Ing. Franco Bontempi
Libro che raccoglie le lezioni del Prof. Giulio Ceradini a cura del Prof. Carlo Gavarini.
Ad uso esclusivo degli Allievi del Corso di Teoria e Progetto di Ponti della Facoltà di Ingegneria della Sapienza - Prof. Ing. Franco Bontempi
A numerical approach to the reliability analysis of reinforced and prestressed concrete structures is presented. The problem is formulated in terms of the probabilistic safety factor and the structural reliability is evaluated by Monte
Carlo simulation. The cumulative distribution of the safety factor associated with each limit state is derived and a reliability index is evaluated. The proposed procedure is applied to reliability analysis of an existing prestressed concrete arch bridge.
This paper presents a general approach to the probabilistic prediction of the structural service life and to the maintenance
planning of deteriorating concrete structures. The proposed formulation is based on a novel methodology for the assessment of the time-variant structural performance under the diffusive attack of external aggressive agents. Based on this methodology, Monte Carlo
simulation is used to account for the randomness of the main structural parameters, including material properties, geometrical parameters, area and location of the reinforcement, material diffusivity and damage rates. The time-variant reliability is then computed with respect to proper measures of structural performance. The results of the lifetime durability analysis are finally used to select, among different maintenance scenarios, the most economical rehabilitation strategy leading to a prescribed target value of the structural service life. Two numerical applications, a box-girder bridge deck and a pier of an existing bridge, show the effectiveness of the proposed methodology.
This paper presents a novel approach to the problem of durability analysis and lifetime assessment of concrete structures under
the diffusive attack from external aggressive agents. The proposed formulation mainly refers to beams and frames, but it can be easily
extended also to other types of structures. The diffusion process is modeled by using cellular automata. The mechanical damage coupled to diffusion is evaluated by introducing suitable material degradation laws. Since the rate of mass diffusion usually depends on the stress state, the interaction between the diffusion process and the mechanical behavior of the damaged structure is also taken into account by a proper modeling of the stochastic effects in the mass transfer. To this aim, the nonlinear structural analyses during time are performed
within the framework of the finite element method by means of a deteriorating reinforced concrete beam element. The effectiveness of the
proposed methodology in handling complex geometrical and mechanical boundary conditions is demonstrated through some applications.
Firstly, a reinforced concrete box girder cross section is considered and the damaging process is described by the corresponding evolution of both bending moment–curvature diagrams and axial force-bending moment resistance domains. Secondly, the durability analysis of a
reinforced concrete continuous T-beam is developed. Finally, the proposed approach is applied to the analysis of an existing arch bridge and to the identification of its critical members.
The paper deals with the assessment during time of r.c. structures under damage due to diffusion of external agents inside the structure. The diffusion process is modelled by a cellular automata based approach, taking the interaction with the mechanical state of the structures, i.e. the cracking state of the structures, into account. A so-called staggered process then solves the coupled problem. An application shows the effectiveness of the proposed analysis strategy, together some design considerations about the structural robustness.
Atti Congresso CTE, Pisa 2000
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Structural Fire Investigation come back‐analysis della Progettazione Strutturale Antincendio
1. Università “La Sapienza” – Roma
CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO
Anno Accademico 2015‐2016
30 settembre 2015
«Structural Fire Investigation come back‐analysis della
Progettazione Strutturale Antincendio»
Aspetti introduttivi
Ing. Marcello Mangione
Ing.mangione@libero.it
“Sapienza” University of Rome
School of civil and Industrial Engineering
Ph.D. – XXIX ciclo
Structural
Fire
Investigation
Docente: Prof. Ing. Franco Bontempi
3. CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO ‐ Presentation outline
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
DUALISMO TRA STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION
e
PROGETTAZIONE STRUTTUALE ANTINCENDIO
La Structural Fire Investigation è l’attività investigativa sugli incendi condotta sotto
l’ottica dell’ingegneria strutturale.
Essa, contrariamente a quanto avviene nelle attività investigative (fire
Investigation), non si basa partendo da un repertamento di natura chimica o
impiantistico ma si impianta sui segni lasciati dall’incendio direttamente sui
materiali (siano essi strutturali e non).
Essa quindi risulta molto valida soprattutto in tutti quegli incendi il cui innesco non
è di natura chimica (es. liquidi infiammabili).
Il punto di origine ed il percorso dell’incendio viene ricercato tramite una lettura
strutturale dei danni presenti sulla scena in funzione delle caratteristiche termo‐
strutturali dei materiali da costruzione.
Grazie all’ausilio di potenti codici di calcolo è possibile ottenere notevoli dati
tecnici essenziali per l’attività investigativa e progettuale nel campo dell’ingegneria
strutturale.
4. CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO ‐ Presentation outline
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
La Structural Fire Investigation costituisce una metodologia di reverse
engineering che utilizza tecniche di back‐analysis basate sulla Progettazione
Strutturale Antincendio divenendo così un’attività progettuale complementare
valida nei procedimenti giudiziari.
La «buona» progettazione fa vedere tutti gli aspetti qualitativi più belli
dell’ingegneria antincendio, (spazi volumetrici, particolari costruttivi, ecc.) …..una
buona investigazione fa emergere le criticità (connessioni, difetti progettuali e
costruttivi, ecc.)
DUALISMO TRA STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION
e
PROGETTAZIONE STRUTTUALE ANTINCENDIO
6. CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO ‐ Presentation outline
Fire Investigation
‐ Investigare sugli incendi
‐ Analisi della cause e degli errori nella Fire Investigation
‐ Forensic Fire Engineering
1
Structural Fire Investigation
‐ Back analysis della progettazione strutturale antincendio
‐ Investigazione strutturale
2
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION: ASPETTI TEORICI
Fire Investigation sui materiali strutturali:
‐ legno, calcestruzzo, acciaio, murature
3
9. Investigare sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Chapter 2
REFERENCED PUBLICATIONS
Chapter 3
DEFINITIONS
Chapter 4
BASIC METHODOLOGY
Chapter 5
BASIC FIRE SCIENCE
Chapter 6
FIRE PATTERNS
Chapters NFPA 921
Chapter 1
ADMINISTRATION
Chapter 7
BUILDING SYSTEMS
Chapter 8
ELECTRICITY AND FIRE
Chapter 9
BUILDING FUEL GAS SYSTEMS
Chapter 11
LEGAL CONSIDERATIONS
Chapter 12
SAFETY
Chapter 13
SOURCES OF INFORMATION
Chapter 14
PLANNING THE INVESTIGATION
Chapter 15
DOCUMENTATION OF THE INVESTIGATION
Chapter 10
FIRE RELATED HUMAN BEHAVIOR
Chapter 16
PHYSICAL EVIDENCE
Chapter 17
ORIGIN DETERMINATION
Chapter 18
FIRE CAUSE DETERMINATION
Chapter 20
FAILURE ANALYSIS AND ANALYTICAL TOOLS
Chapter 21
EXPLOSIONS
Chapter 22
INCENDIARY FIRES
Chapter 23
FIRE AND EXPLOSION DEATHS AND INJURIES
Chapter 24
APPLIANCES
Chapter 19
ANALYZING THE INCIDENT FOR CAUSE AND
RESPONSIBILITY
Chapter 25
MOTOR VEHICLE FIRES
Chapter 26
WILDFIRE INVESTIGATIONS
Chapter 27
MANAGEMENT OF MAJOR INVESTIGATIONS
Chapter 28
MARINE FIRE INVESTIGATIONS
STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION
La norma NFPA 921, base di partenza della Fire investigation, è
strutturata in 28 capitoli di cui 15 forniscono informazioni utili per la
Structural Fire Investigation.
10. Investigare sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
FIRE INVESTIGATION
NFPA 921
NFPA 1033
GUIDE FOR FIRE AND EXPLOSION INVESTIGATOR
NATIONAL FIRE PROTECTION ASSOCIATION
STANDARD FOR PROFESSIONAL QUALIFICATIONS
FOR FIRE INVESTIGATOR
NFPA
NATIONAL FIRE PROTECTION ASSOCIATION
IAAI
AMERICAN SOCIETY FOR TESTING AND MATERIALS
INTERNATIONAL ASSOCIATION OF ARSON
INVESTIGATOR
ASTM
USFA
U.S. FIRE ADMINISTRATION
NAFI
NATIONAL ASSOCIATION OF FIRE INVESTIGATORS
NIST
NATIONAL INSTITUTE OF STANDARDS AND
TECNOLOGY
IFI
ITALIAN FIRE INVESTIGATION
ASSOCIATIONS AND INSTITUTIONS
REGOLATIONS
La NFPA 921 “Guide for fire and explosion Investigator” e la norma NFPA
1033 “Standard for professional qualifications for fire investigator”.
rappresentano, ad oggi, il principale riferimento per le attività investigative
sugli incendi.
11. Investigare sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Incidents and near miss
L’attività investigativa nasce a seguito dell’esigenza di esaminare un evento
accidentale ovvero un incidente. Con tale termine (incident) ci si riferisce a un
evento inatteso, che potrebbe avere conseguenze sulla vita e sulla struttura
interessata.
In generale un incidente è un accadimento, con un proprio periodo di incubazione,
che ha causato un danno nei riguardi di una struttura.
Si definisce invece quasi incidente (near miss) ogni accadimento che avrebbe potuto
ma non ha originato un evento.
La differenza tra un incident ed un near miss sta nella magnitudo delle conseguenze.
Nel periodo di incubazione di un incidente si manifestano molti near miss. Un alto
numero di near miss in un’organizzazione è dunque predittivo di un probabile
incidente.
12. Investigare sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Si definisce invece Prevented patient safety incident (evento prevenuto) ogni evento
non intenzionale o inatteso che è stato prevenuto e pertanto non ha provocato
danno. Corrisponde a ciò che è stato definito come quasi evento.
Si definisce No harm patient safety incident (incidente senza danno) ogni incidente
non intenzionale o inatteso, accaduto ma senza provocare danno.
La seguente tabella rappresenta i vari tipi di incidenti correlandone la situazione, il
tipo di investigazione e il potenziale apprendimento.
Acute
Non acute
Not classified
as an incident
Type of incident
Near miss or Near Hit
deviations
Situation
Actual losses
Investigation and trending
of chronic events
Nearly all invedtigated1%
Not investigated.
May be dealt with through
Behavior-based Risk
managenent
Variations or Unsafe
Acts or Conditions,
errors or Failures
Moderate to low
Hight
Low
Frequency Investigated Learning potential
5%
10%
85%
Potentially harmful
circumstances but
no actual loss
Regardless, all data about
events should be entered in
database to allow potential
for treding
13. Investigare sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Sentinel‐event to the field of fire investigation
Per individuare i fattori contribuenti di un incendio può essere utile analizzare i
processi, individuando le situazioni in cui questi non si sono realizzati.
L’analisi del cambiamento è un metodo molto semplice richiesto al fire investigator al
fine di confrontare in maniera puntuale un processo che non ha funzionato o in cui si è
verificato un errore con un altro, in modo da evidenziare il cambiamento che si è
avuto.
L’analisi del cambiamento può essere coadiuvata tramite lo strumento conosciuto
come la Carta perché‐perché (Ammerman, 1998).
Il suo utilizzo consente all’investigatore che sviluppa una root cause analysis di
addentrarsi ai diversi livelli di profondità fra le cause dell’incendio.
14. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Errors in the field detective
James Reason è uno dei più importanti studiosi di errori e di incidenti. Egli usa il
termine errore per raggruppare tutte quelle occasioni in cui una sequenza pianificata
di attività non riesce a raggiungere i risultati voluti.
Gli errori nel settore dell’investigazione sugli incendi, in genere non sono
indipendenti l’uno dall’altro, non accadono in contesti isolati. L’incidente è il frutto di
errori interconnessi che presi separatamente non hanno alcun senso.
E’ quindi l’associazione degli errori e la loro dinamicità a diventare oggetto di analisi
investigativa.
Esistono diverse patologie di errore o condizioni che si possono riscontrare anche nel
settore dell’investigazione degli incendi.
15. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
LATENT CO NDITIONS
CO NTRIBUTORY
FACTO RS
AFFECTING
FACTO RS
REASONS
FACTO RS
UNSAFE ACT
ACTIVE FAILURE
LATENT FAILURE
HUM AN ERROR
KNO W LEDGE
BASED
RULE BASED
M ISTAKE
SKILL BASED
SLIP O LAPSE
VIO LATIONS
VIO LATIO NS
O F THE RO UTINE
VIO LATIO NS
RATIO NAL
VIO LATIO NS
NEG LECT
VIO LATIO NS
FRAUDULENT
Condizioni latenti (latent condition)
Derivano dalle decisioni assunte dal
management di qualsiasi livello: in
ogni momento si trovano endemiche
nell’organizzazione e possono
insorgere da decisioni sbagliate non
riconosciute.
Fattori contribuenti (contributory
factors)
Sono quei fattori che influenzano la
performance della struttura le cui
azioni hanno effetto sulla funzionalità,
determinando un problema
strutturale.
16. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
LATENT CO NDITIONS
CO NTRIBUTORY
FACTO RS
AFFECTING
FACTO RS
REASONS
FACTO RS
UNSAFE ACT
ACTIVE FAILURE
LATENT FAILURE
HUM AN ERROR
KNO W LEDGE
BASED
RULE BASED
M ISTAKE
SKILL BASED
SLIP O LAPSE
VIO LATIONS
VIO LATIO NS
O F THE RO UTINE
VIO LATIO NS
RATIO NAL
VIO LATIO NS
NEG LECT
VIO LATIO NS
FRAUDULENT
Azioni non sicure (unsafe act)
Sono azioni o omissioni, al di fuori di
indicazioni o procedure, che aumentano il
rischio incendio.
Errori attivi (active failure)
Sono azioni non sicure effettuate da
coloro che sono nelle interfacce estreme
del sistema organizzativo. Questi atti non
sicuri sono influenzati dai fattori
contribuenti, come l’inadeguato
addestramento (manutenzione impianti
antincendio) che producono effetti
negativi sulle performance individuali.
Errori latenti (latent failure)
Nascono da decisioni gestionali
apparentemente corrette ma sbagliate. La
presenza o la consapevolezza del
problema viene alla luce solo nel
momento in cui si è verificato un
incidente.
17. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
LATENT CO NDITIONS
CO NTRIBUTORY
FACTO RS
AFFECTING
FACTO RS
REASONS
FACTO RS
UNSAFE ACT
ACTIVE FAILURE
LATENT FAILURE
HUM AN ERROR
KNO W LEDGE
BASED
RULE BASED
M ISTAKE
SKILL BASED
SLIP O LAPSE
VIO LATIONS
VIO LATIO NS
O F THE RO UTINE
VIO LATIO NS
RATIO NAL
VIO LATIO NS
NEG LECT
VIO LATIO NS
FRAUDULENT
Errore umano (human error)
Accade quando le azioni e le decisioni
degli individui provocano effetti che
possono immediatamente o
direttamente ledere la sicurezza. In
generale è l’azione od omissione che
determina insuccesso nel compimento di
un’azione pianificata come disegnata,
ovvero l’inidoneità di quanto pianificato
al raggiungimento dello scopo.
Violazioni
Si determinano per allontanamento
dalle regole di pratica o di procedura. Si
differenziano dagli errori rule‐based in
quanto c’è consapevolezza di operare in
maniera difforme da quanto stabilito,
mentre nel caso degli errori non c’è
intenzionalità.
18. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Causes of a fire
Nel passato il concetto di causa è stato coniugato in una visione che non teneva conto
della pluralità causale tipica dei sistemi causali complessi.
L'introduzione del concetto di complessità ha imposto l'opportunità di associare al
concetto di causa quello, specificatamente adottato ad esempio nell’ambito forense,
di serie causale, nella quale più cause concorrono a un effetto.
I sistemi complessi evolvono in maniera sia deterministica che indeterministica,
soggetti a mutamenti sia casuali che necessari che vengono modernamente definiti
sistemi lineari e sistemi intricati.
Il concetto di causa ha finito per incentrarsi sull'alternanza ontologica di causalità
lineare (necessità e determinismo) e causalità non‐lineare o intricata (indeterminismo)
19. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
INTERMEDIATE
CAUSE
CAUSE
APPARENT
CAUSE
ROOT
CAUSE
TRIGGERING
CAUSE
NECESSARY
CAUSE
NECESSARY
CAUSE
SUFFICIENT
CAUSE
SUFFICIENT
CAUSE
FACTOR REASON
ROOT CAUSE ANALYSIS
APPARENT CAUSE ANALYSIS
Schematizzazione delle varie cause possibili in una attività di Fire Investigation
20. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Triggering cause
La causa scatenante dell’incendio è l’ultimo anello della catena. E’ l’episodio che ha
portato all’innesco dell’incendio alimentato e favorito da fattori remoti che hanno
contribuito nel periodo di incubazione a creare le condizioni ideali per l’origine della
causa scatenante.
Apparent cause
La causa apparente è la causa più probabile di un problema che comporta un errore
prestazionale. Essa si determina su una quantità ragionevole di dati d’indagine. La sua
determinazione si basa molto sulla base del giudizio e l'esperienza dell’investigatore
tramite mezzi meno rigorosi di valutazione di una causa principale. Una causa
apparente in genere possiede un minimo potenziale di ripetizione.
INTERMEDIATE
CAUSE
CAUSE
APPARENT
CAUSE
ROOT
CAUSE
TRIGGERING
CAUSE
NECESSARY
CAUSE
NECESSARY
CAUSE
SUFFICIENT
CAUSE
SUFFICIENT
CAUSE
FACTOR REASON
ROOT CAUSE ANALYSIS
APPARENT CAUSE ANALYSIS
21. Analisi delle cause e degli errori nella Fire Investigation
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Intermediate cause
Una causa di questo tipo è un nodo intermedio della catena causale che parte dalla
radice di un problema causa dei suoi sintomi. Tutti i problemi hanno cause e la
ricerca di una soluzione ci porta a cercare indietro lungo la catena causale da
sintomi di cause. Più ci avviciniamo alla radice delle cause, migliore è la soluzione.
L’investigatore deve risolvere le cause profonde.
Root cause
Per causa radice si intende la causa più basilare che può essere ragionevolmente
identificata (Paradies, Busch).
La parola chiave è la ragione all’origine della concatenazione di circostanze per cui
l’incendio è accaduto. L’indagine deve ricostruire il quadro della situazione in cui si è
generato l’evento. La causa radice è una causa profonda che generalmente non si
ritrova nell’ambito delle circostanze immediate dell’evento. Il processo di
identificazione è complesso anche dal punto di vista delle risorse, e che quindi
esistono dei limiti di ragionevolezza nell’approfondimento delle indagini.
Partendo dalla visione sistemica dell’errore secondo il modello di Reason, le cause
radice si collocano generalmente a livello di latent failure, cioè di organizzazione.
Occorre perciò non focalizzarsi su errori e violazioni (active failure) ma sempre
ricercare quali sono le criticità al livello dei latent failure.
22. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
La norma NFPA 921 definisce la Fire Investigation come il processo per determinare
le origini, le cause e l’analisi dei guasti di un incendio o esplosione.
Tale disciplina trova collocazione nella forensic engineering la quale si differenzia
dall’ingegneria giuridica proprio per il fatto che essa si esplica nella fase processuale
ed extragiudiziale con lo scopo di fornire risposte di carattere tecnico‐scientifico a
problemi giuridicamente rilevanti.
Essa esamina, dunque, le questioni tecniche in rapporto alla giurisprudenza,
cercando di far convergere il pensiero dei tecnici e dei giuristi.
Il fire investigator deve utilizzare un metro di valutazione che collimi con quello del
giurista al fine di evidenziare gli errori (negligenza, imperizia, imprudenza, ecc.)
selezionando quelli che non hanno un nesso diretto con l’incendio.
STRUCTURAL
FIRE INVESTIGATION
INGEGNERIA GIURIDICA
IN AMBITO ANTINCENDIO
INGEGNERIA LEGALE
ELAB. LEGISLAZIONE TECNICA
ANTINCENDIO
ELAB. NORME TECNICHE
ANTINCENDIO
ATT. PROCESSUALE
ATT. EXTRAGIUDIZIALE
Fire investigator = Perito CTU /CTP
INGEGNERIA ANTINCENDIO
FORENSE
23. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
L’obiettivo cardine è quello di raggiungere la verità processuale sulla base di dati
certi e scientificamente provati.
Espletandosi in fase processuale l’attività di Fire Investigation inizia con una
pianificazione preventiva dell’evento accidentale, per poi estendersi,
successivamente con l’espletamento di tutta una serie di fasi ispettive interne ed
esterne, alla struttura oggetto di investigazione.
La natura delle indagini da condurre potrebbe seguire percorsi diversi in rapporto
alla committenza che le ha richieste cioè:
• Società assicurativa;
• Autorità giudiziaria, ecc.
ed in funzione della complessità del quesito peritale/obiettivo richiesto.
24. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
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Sapienza University of Rome
Il ruolo della Fire Investigation, intesa come attività investigativa, riguarda l'esame
degli episodi legati agli incendi con la finalità di determinarne le cause.
Tale disciplina rientra nel campo dell’ingegneria forense, abbracciando diversi ambiti
e diventando ancora più specialistica se incentrata nella Structural Fire Investigation
ove le indagini strutturali hanno lo scopo di ricostruire il nesso eziologico fondato su
principi scientifici che coniugano l’ingegneria strutturale con il diritto.
25. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
La progettazione investigativa, incentrata sul quesito peritale, rappresenta uno
strumento di ausilio che mette in relazione i risultati del consulente tecnico con
l’autorità giudiziaria che deve emettere un giudizio. Carenze di valutazione, errori
nella raccolta dei dati nel corso del sopralluogo o simulazioni non attinenti alla
situazione reale portano, per ogni fase, a dei parziali fallimenti che, combinati fra loro
secondo la sequenza illustrata nel grafico, possono portare al fallimento globale
dell’intera attività investigativa.
INVESTIGATIVE
ACTIVITY TOTAL
PHASE 1
PHASE 2 PHASE "N-2"
PHASE "N"PHASE "N-1"
PHASE
ERROR
AXIS OF FAILURES
LATENT CONDICTIONS
VIOLATIONS
ACTIVE FAILURE
LATENT CONDITIONS
CONTRIBUTORY
FACTORS
AFFECTING
FACTORS
REASONS
FACTORS
UNSAFE ACT
ACTIVE FAILURE
LATENT FAILURE
HUMAN ERROR
KNOWLEDGE
BASED
RULE BASED
MISTAKE
SKILL BASED
SLIP O LAPSE
VIOLATIONS
VIOLATIONS
OF THE ROUTINE
VIOLATIONS
RATIONAL
VIOLATIONS
NEGLECT
VIOLATIONS
FRAUDULENT
26. Forensic Fire Engineering
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School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
EVIDENCE 1 DEDUCTION 1 COMPATIBILITY' 1
EVIDENCE 2
DEDUCTION 2
COMPATIBILITY' 2
TOTAL
COMPATIBILITY
DEDUCTION 2'
EVIDENCE 3 DEDUCTION 3 COMPATIBILITY' 3
INITIAL
CAUSES
INTERMEDIATE
CAUSES
CAUSE OF THE FIRE EVIDENCE DEDUCTION COMPATIBILITY
phase 1
phase 2
phase 3
phase 4
PROCEDURE DI CONTROLLO INVESTIGATIVO
Il primo tipo di controllo che l’investigatore deve effettuare è del tipo lineare e
conseguenziale Le cause portano a una sequenza di evidenze, deduzioni e alle verifiche
di compatibilità. Da ogni evidenza, possono derivare una o più deduzioni, a volte
antitetiche tra loro, da valutare attraverso un giudizio di compatibilità.
27. Forensic Fire Engineering
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Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
EVIDENCE 1 DEDUCTION 1 COMPATIBILITY' 1
EVIDENCE 2
DEDUCTION 2
COMPATIBILITY' 2
TOTAL
COMPATIBILITY
DEDUCTION 2'
EVIDENCE 3 DEDUCTION 3 COMPATIBILITY' 3
INITIAL
CAUSES
INTERMEDIATE
CAUSES
CAUSE OF THE FIRE EVIDENCE DEDUCTION COMPATIBILITY
phase 1
phase 2
phase 3
phase 4
Il secondo controllo è di tipo circolare e parte dalle evidenze. Esso, articolandosi in
quattro fasi, verifica se:
l’evidenza è compatibile con la deduzione di massima (phase 1);
la deduzione è accettabile e conseguente alle cause (phase 2);
le cause hanno carattere di compatibilità con quanto affermato (phase 3);
la compatibilità totale è collegabile alle evidenze e controllo lineare (phase 4).
28. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Il diagramma Fishbone ideato da Ishikawa, è uno strumento di gestione per l’analisi
delle cause e può essere di ausilio nelle attività di Structural Fire Investigation con lo
scopo di ricostruire le cause scomponendole, a sua volta, in sub‐cause.
Tale diagramma rappresenta lo strumento che fornisce un approccio strutturato alla
radice del problema. A capo dello schema vi è il problema che si sta analizzando
mentre la struttura rappresenta le cause e le sub‐cause del problema da risolvere.
PROBLEM
CAUSE 1 CAUSE 2 CAUSE 3
CAUSE 4 CAUSE 5 CAUSE 6
SUB CAUSE 1
SUB CAUSE
2
SUB CAUSE 3
29. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
S T R U C T U R A L F IR E IN V E S T IG A T IO N
A C T IV IT Y P L A N N IN G
A C C ID E N T A L E V E N T
P R E P A R A T IO N P R O C E S S
P R E L IM IN A R Y
D IS C U S S IO N
D E P O S IT
A N A L Y S IS
C A S E S T U D Y
P R O C E D U R E S
C O U R T T E S T IM O N Y
D E S IG N O F S T R U C T U R A L
IN V E S T IG A T IO N
R E P O R T IN G
D E V E L O P M E N T O F IN V E S T IG A T IV E
Q U E S T IO N E X P E R T
INVESTIGATIVECONTEXTJUDICIALCONTEXT
Il fire investigator, alla fine
dell’attività investigativa,
predispone, per affrontare il
processo come parte attiva,
un reporting che riporta le
risposte ai quesiti peritali
posti dal giudice mettendo in
risalto, in tutto il lavoro svolto,
la metodologia adottata e la
sua fondatezza scientifica al
fine di definire
compiutamente il nesso
eziologico tra causa ed evento
incendio.
30. Forensic Fire Engineering
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L’individuazione delle cause di incendio in una struttura devono essere definite
globalmente cioè tenendo conto della vita utile della struttura. Il grafico mostra
l’importanza della ricostruzione temporale delle caratteristiche prestazionali
(performance characteristics) di una struttura procedendo a ritroso nel tempo.
Nell’ambito della fire forensic la ricostruzione investigativa, intesa come
metodologia di inverse‐engineering, parte proprio dal fallimento sino ad arrivare
al concepimento della struttura.
R ESPO NSABILITIES
STR U C TU R E LIFE
TIM E LIN E EVEN T
M IN IM U M
PER FO R M AN C E
t3t0 t1 t4 t6t5t2
SER VIC E LIFE
C U R VE O F R ESPO N SIBILITY
IN TH E PLAN N IN G STA G E
FIR E FO R EN SICFIR E IN VESTIG ATIO N
C U R VE O F R ESPO N SIBILITY
IN TH E M AN IN TEN AN C E PH ASE
A S D ESIG N ED AS BU ILT AS AC TU AL AS FAILED
M AIN TEN AN C E
W O R K
TH EO R IC AL
C O M PETEN C E
PER FO R M AN C E C H AR AC TER ISTIC S
O F TH E STR U C TU R E
M AIN TEN AN C E
W O R K
BAC K AN ALYSIS PR O C ED UR E
EAR LY
D ESIG N ED
PH ASE
STR U C TU R E'S
EAR LY LIFE
31. Forensic Fire Engineering
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Sapienza University of Rome
Un processo di back‐analysis mette in evidenza tutti i deficit che ha subìto la
struttura (history of the structure) sino ad arrivare alla sua fase progettuale.
Incentrare le indagini solo sulla causa scatenante senza conoscere le cause
pregresse/profonde porta ad una falsificazione della ricostruzione del nesso
eziologico con notevole probabilità di fallimento dell’intera indagine investigativa
in sede giudiziaria.
Il profilo di responsabilità, dà delle indicazioni immediate al giudice su tutte le
cause/errori che hanno portato al fallimento strutturale evidenziando in maniera
tecnicamente leggibile negligenze, imperizie ed imprudenze ed individuando lo
snodo causale scatenante l’iter fallimentare. Il profilo di responsabilità è
tecnicamente un metodo rappresentativo forense di ausilio nella formulazione della
risposta connessa al quesito peritale.
32. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
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School of Civil and Industrial Engineering
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Come già accennato, l’attività di Fire Investigation, nell’esaminare la complessità dei
parametri dell’incendio, applica metodi di analisi e di valutazione con l’intento di
acquisire il nesso eziologico necessario in tutti i procedimenti giudiziari.
In genere è nel campo giuridico ed in quello assicurativo che l’eziologia di un
incendio riveste un ruolo di primaria importanza con la ricerca della dolosità o
meno dell’evento accidentale.
Quindi è molto importante l’individuazione precisa delle cause, o almeno le più
probabili e di conseguenza l'indagine, espletata per la sussistenza del nesso
eziologico, deve prendere di mira il rapporto fra le varie cause, al fine di accertare
se quelle prossime siano fattori eccezionali, avulsi dalla serie causale precedente,
ovvero ne costituiscano solo lo sviluppo naturale.
33. Forensic Fire Engineering
Prof. Ing. Franco Bontempi
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School of Civil and Industrial Engineering
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La Structural Fire Investigation, inquadrata nell’ambito forense, permette di ricavare
dati salienti trovando risvolti in diversi campi quali:
• assicurativo, per il riconoscimento in sede giudiziale del diritto ad ottenere il
risarcimento di un danno al soggetto che ne lamenti gli effetti pregiudizievoli.
• strutturale, per gli interventi di riparazione, consolidamento strutturale o
demolizione della struttura;
• safety, per le prime valutazioni di messa in sicurezza della struttura danneggiata.
STRUCTURAL
FIRE INVESTIGATION
OBJECTIVES
ASSESSMENT OF THE DAMAGE COMPATIBILITY
TO THE DESIGNED STRUCTURE
DETERMINATION OF STRUCTURAL
DAMAGES FOR CONSOLIDATION
INSURANCE
STRUCTURAL
DETERMINATION OF BURNT
STRUCTURE'S SAFETY
SAFETY
FORENSIC ENGINEERING
STRUCTURAL ENGINEERING
JUDICIAL INVESTIGATIONS
35. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
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Sapienza University of Rome
Ai fini investigativi appare opportuno identificare nella struttura oggetto di esame gli
scenari significativi al fine di poter condurre le attività d’indagine più appropriate.
In ambito giudiziario è importante evidenziare nella relazione finale d’indagine se lo
scenario d’incendio, che ha danneggiato la struttura, era prevedibile o imprevedibile
(black swans).
Uno scenario d’incendio prevedibile comporta sicuramente
delle responsabilità mentre quello imprevedibile (black
swans) cambia completamente il profilo di responsabilità in
un procedimento giudiziario.
37. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
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Qualità strutturali.
Le qualità dei materiali (soprattutto dal punti di vista chimico) permettono di giudicare
le strutture. Dall’analisi di tali qualità possiamo evincere che nell’ambito della fire
investigation occorre conoscere tali parametri fini in fondo al fine di poter eseguire
le corrette valutazioni della struttura danneggiata da incendio.
REQUISITI O QUALITA'
STRUTTURALI NELLA
PROGETTAZIONE DELLE
STRUTTURE ANTINCENDIO
EFFICIENZA MECCANICA
(ELEMENTARI)
SISTEMICHE
(dipendenti dal tempo)
RESISTENZA O
CAPACITA' PORTANTE
DUTTILITA'
RIGIDEZZA
STABILITA'
FIDATEZZA
(DEPENDABILITY)
RESILIENZA
(dopo azione accidentale)
DURABILITA'
ROBUSTEZZA
(prima azione accidentale)
AFFIDABILITA'
RESISTENZA NEL TEMPO
EFFICIENZA FUNZIONALE
NEL TEMPO
38. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
QUALITA' STRUTTURALI NELLA
PROGETTAZIONE DELLE
STRUTTURE ANTINCENDIO
OGGETTO DI INVESTIGAZIONE
EFFICIENZA MECCANICA
(ELEMENTARI)
SISTEMICHE
(dipendenti dal tempo)
RESISTENZA O
CAPACITA' PORTANTE
DUTTILITA'
RIGIDEZZA
STABILITA'
FIDATEZZA
(DEPENDABILITY)
RESILIENZA
(dopo azione accidentale)
DURABILITA'
ROBUSTEZZA
(prima azione accidentale)
AFFIDABILITA'
RESISTENZA NEL TEMPO
EFFICIENZA FUNZIONALE
NEL TEMPO
STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION
INVESTIGATIVE PHASE
STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION
INVESTIGATIVE PHASE
39. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
L’investigatore deve capire in quale zona dello spazio ricade la struttura oggetto
di investigazione valutando il comportamento del materiale che compone la
struttura (lineare o non) le interazioni e connessioni esistenti e il grado di
incertezza .
Più ci allontaniamo dall’origine dei tre assi e più diventa complicata la nostra
struttura. In termini di connessioni una struttura più è sciolta (loose) cioè meno
connessioni e più e facile. Il comportamento della struttura meno è lineare e più è
difficile. Stesso discorso sulle incertezze, più aumentano e più è difficile la gestione
strutturale.
Diagramma di Perrow
40. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
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School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
La Structural Fire Engineering e la Structural Fire Investigation rappresentano le due
facce delle stessa medaglia, cioè sono due discipline incentrate su metodologie
(reverse engineering) e tecniche (back‐analysis) complementari avendo in comune gli
strumenti (software di simulazione e modellazione incendi, laser scanning, ecc).
DIRECT PROBLEM
Analisi
STRUCTURAL FIRE
INVESTIGATIO N
FIRE PROTECTION
INVESTIGATIO N
FIRE SAFETY
INVESTIGATION
STRUCTURAL FIRE
ENG INEERING
FIRE PRO TECTION
ENG INEERING
FIRE SAFETY
ENG INEERING
FIRESAFETYINVESTIGATION
FIRESAFETYENGINEERINGINPUT
OUTPUT
RISPOSTA
STRUTTURALE
AZIONI
CARATTERISTICHE
M ECCANICHE E
G EOMETRICHE
INVERSE PROBLEMS
Sintesi, identificazione e controllo
INPUT
OUTPUT
RISPO STA
STRUTTURALE
AZIONI
CARATTERISTICHE
M ECCANICHE E
G EO METR ICHE
STATO DEI DANNI
41. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
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School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
R IS P O S T A
S T R U T T U R A L E
(sta b ilità , s p o s ta m e n ti, e cc.)
M O D E L L A Z IO N E
(S T R U T T U R A E A Z IO N I)
T E S T D I
G IU D IZ IO
N E G A T IV OP O S IT IV O
D A T I
STRUCTURALANALYSIS
Verificastrutturale,
dellasicurezzaeprestazionale
co n ta to re K = 0
C O N C E P T U A L D E S IG N
P R E D IM E N S IO N A M E N T O
K = K +1
P R O C E S S O IT E R A T IV O
STRUCTURALFIREINVESTIGATION
Essa applica metodi di reverse
engineering partendo dalla Fire
Safety Engineering che è una
multidisciplina atta a
determinare la strategia di
sicurezza per le strutture in caso
di incendio e contiene, a cascata,
al suo interno:
• Fire Protection Engineering
che comprende tutte le
protezioni, attive e passive,
atte a fornire il livello di
protezione soddisfacente per
le strutture;
• Fire Structural Engineering che
si occupa di aspetti specifici
della protezione passiva dal
fuoco in termini di analisi
degli effetti termici degli
incendi.
42. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Nell’attività investigativa di repertazione è importante catalogare i vari tipi di
collasso che ha subito la struttura. I meccanismi di collasso in genere possono
portare a:
• implosione della struttura (no sway) dove gli elementi strutturali e non sono
ceduti all’interno della struttura stessa. Questo tipo di collasso è sicuramente più
favorevole dell’esplosione in quanto è meno rischioso per i soccorritori che
operano dall’esterno della struttura.
• esplosione (sway) con un collasso sfavorevole avvenuto in un’area non confinata
ma limitrofa alla struttura stessa.
43. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Volendo classificare i vari tipi di collasso, utili per le attività investigative, possiamo
definirli nel seguente modo:
• Pancake: guasto su elemento portante che innesca la caduta di una parte rigida
della struttura su un altro e porta ad un impatto sequenziale sul resto della struttura,
che collassa su se stessa.
• Zipper: redistribuzione dei carichi in percorsi alternativi a causa di un guasto
improvviso dell'elemento e concentrazione della forza con conseguenti fallimenti;
• Domino: ribaltamento rigido iniziale di un elemento che cadendo su un altro
elemento innesca il ribaltamento dell’elemento vicino mediante trasformazione
dell’energia potenziale in energia cinetica.
44. Back analysis della progettazione strutturale antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
• Section: iniziale sezione di taglio e concentrazione delle tensioni che causano la
rottura di ulteriori componenti trasversali (frattura veloce) e la progressione del
guasto nell'intera sezione;
• Instability: destabilizzazione di alcuni elementi in compressione a causa di un
guasto iniziale di altri elementi stabilizzanti che innesca un collasso progressivo su
tutta la struttura;
• Mixed: alcuni crolli sono meno suscettibili di generalizzazione. Il crollo può
variare e combinarsi in fallimenti progressivi combinati.
46. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
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Sapienza University of Rome
MATERIALE INFORMAZIONI DA ACQUISIRE
VELOCITA' DI CRESCITA
DELL'INCENDIO
TEMPO DI
CRESCITA
tg
VETRO
Rotture lisce a volte accanto alle linee della cornice VELOCE 150
Superficie screpolata con poche o senza macchie da fumo
MEDIA CON CALORE INTENSO E
MINIMO FUMO
300
vetro intenerito, ancora in posizione
LENTO PROLUNGATO CALORE
INTENSO
600
Grosse macchie date dal fumo senza screpolature LENTA CON TANTO FUMO 600
LEGNO
Linea tagliente di delimitazione tra la parte carbonizzata
ed il legname intatto
VELOCE 150
Delimitazione indistinta tra area carbonizzata e pulita LENTA 600
CARTA DA PARATI
Rivestimento nero rimasto sul muro a volte con il disegno
ancora visibile
LENTA CON CALORE INTENSO 600
Nell’ambito delle attività di Fire Investigation la tabella seguente ci permette di
ricavare il tempo di crescita dell’incendio tg dall’analisi visiva dei segni lasciati
dall’incendio sui materiali.
47. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Temperatura di fusione dei metalli
METALLO GRADI CELSIUS
PLATINO 1744
FERRO 1535
NICHEL 1455
RAME 1084
ORO 1063
OTTONE 1015
ARGENTO 961
ALLUMINIO 660
ZINCO 419
PIOMBO 327
STAGNO 232
COLORE DELLA FIAMMA TEMPERATURA
STIMATA DELL’INCENDIO
Rosso 482‐900°C
Arancione 940°C
Giallo 996‐1079°C
Bianco 1204°C
Bianco azzurro 1399°C
COLORE DEL FUMO ‐ MATERIALE IN COMBUSTIONE
Nero kerosene, benzina, gomma,
catrame, petrolio, carbone, plastica
Nero‐marrone Trementina
Nero brunastro Diluente per smalti
Marrone‐nero Nafta
Marrone Olio per cucinare
Grigio‐marrone Legno, carta, stoffa
Giallo‐verdastro Gas di cloro
Giallo bruno Zolfo, polvere da sparo, acido
muriatico
Bianco‐grigio Benzene
Bianco Fosforo
48. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
PATH FIRE
ELEMENTS
IN SEQUENCE
ELEMENT POITING
TOWARD THE FIRE
BURN PATTERN
IN AN ATTIC
VARIATION OF THE DEPTH OF
CARBONIZATION
ANALYSIS OF THE EXPOSED
SURFACE
FIRE PATTERN
ANALYSIS
ANALYSIS SEMIOTICS
FIRE
ANALYSIS DIRECTION
FIRE
Schematizzazione della procedura di analisi del percorso del fuoco
49. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
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Sapienza University of Rome
Schematizzazione dell’analisi semiotica di un incendio
SIGNS
CLEARN BURN
LINES DEMARCATION
COLUMN AND
HOURGLASS
CONE AND
INVERTED CONE
PROTECTION
U-SHAPED
FIAMMABLE
LIQUIDS
HEAT
SMOKE
OUTSIDE
INSIDE
ANALYSIS SEMIOTICS
FIRE
50. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
51. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Vector Material Effect Fire Patterns Analysis
1 Gypsum
wallboard
Clean burn Clean burn extending from doorway 5’ into
compartment. Indicating intensity near the doorway.
2 Gypsum
wallboard
Color
change
Increasing line of demarcation moving down hallway.
Indicating fire travel from the living room into the hallway.
3 Gypsum
wallboard
Clean burn Clean burn extending from doorway to loveseat.
Indicating intensity near the doorway.
4 PU foam Loss of
mass
Backrest cushion completely consumed, horizontal
cushion still present. Near uniform heating from top
down. Indicating a hot gas layer generated pattern.
5 Gypsum
wallboard
Depth of
calcination
Deeper calcination measurements in s corner of east wall;
increasing line of demarcation towards n wall. Indicating
fire travel from south end of room to north.
6 Wood Char; depth
of char
Greater visible and measurable char near sofa.
Indicating fire travel from sofa.
7 Wood Char; depth
of char
Greater visible and measurable char near sofa.
Indicating fire travel from sofa.
8 Wood Char; Loss
of mass
Loss of mass near sofa. Indicating fire travel from end
table.
9 PU foam /
wood
Loss of
mass; char
Near complete loss of mass to right armrest; greater loss
of mass and char along right side of kickboard.
Indicating fire travel from end table.
10 PU foam /
wood
Loss of
mass; char
Interior face of left armrest significant charring versus
slight char on exterior face. Indicating fire travel from de of
f11 Gypsum
wallboard
Depth of
calcination
Largest area of clean burn; deep calcination behind right
side of sofa and lesser towards hallway and east wall. Fire
travel from rt side of sofa.
12 Gypsum
wallboard
Depth of
calcination
Great area of clean burn; deep calcination measurements
behind end table. Indicating fire travel
52. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Sketch and (b) photograph of post fire damage patterns showing the location of the firebomb, burning fire
pool, and significant lines and areas of demarcations. Source: D.J. Icove and J.D. DeHaan. “Forensic Fire Scene
Reconstruction,” Prentice Hall, Upper Saddle River, NJ, 2004.
Experimental formation of an “Hourglass” burn pattern by a fire plume (a) Analysis of fire pattern indicators,
(b) Graphical location of virtual origin with respect to fuel package and ceiling jet.
Source: D.J. Icove and J.D. DeHaan. “Forensic Fire Scene Reconstruction,” Prentice Hall, Upper Saddle River, NJ,
2004.
53. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
SOURCEOFHEAT
DIRECTIONOFFIRETRAVEL
WALLSTUDS
B
d1
dn
Elements in sequence
La direzione di propagazione del fuoco lungo una sequenza di elementi lignei può
essere spesso identificata per risalire all’origine attraverso l’esame delle relative
altezze degli elementi bruciati.
In generale, gli elementi più corti e più carbonizzati saranno più vicino ad una
sorgente di fuoco rispetto agli altri elementi più alti e meno carbonizzati.
Le altezze degli elementi rimanenti possiedono un’altezza maggiore man mano cha
aumenta la distanza da una fonte di calore.
Il dislivello rappresenta la gravità di carbonizzazione, come meglio mostrato in
figura.
54. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Element pointing toward the fire
SOURCE OF HEAT
DIRECTIONOFFIRETRAVEL
La forma della sezione trasversale degli
elementi lignei tenderà a produrre delle
frecce che puntano verso la zona della
sorgente di calore. Ciò è causato dalla
combustione fuori dagli angoli acuti dei
bordi verso la fonte di calore che li
produce, come mostrato nella figura.
DIRECTIONOFFIRETRAVEL
A
B Lineof carbonization
Residual section
Variation of the depth of carbonization
L’effetto delle fiamme producono
carbonizzazione sulla faccia del legno.
Tale spessore di carbonizzazione
dipende anche dalla sorgente del fuoco
come meglio illustrato in figura.
55. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Burn pattern in an attic
Un foro bruciato in una superficie orizzontale può essere identificato dall’esame dei
lati inclinati del foro stesso. Lati che degradano dall'alto verso il basso verso il foro
sono indicatori che il fuoco era dall'alto.
Lati che sono più larghi in fondo e pendenza verso l'alto verso il centro del foro
indicano che ile fiamme provenivano dal basso.
56. Investigazione strutturale sugli incendi
Prof. Ing. Franco Bontempi
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School of Civil and Industrial Engineering
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PERFORMANCE APPROACH
FIRE SAFETY ENGINEERING
ANALYSIS OF EXPERIENCES
FIRE INVESTIGATION
MODELING
FIRE SAFETY ENGINEERING
STUDY OF FAILURES
FIRE INVESTIGATION
APPROACH TO
OPTIMATION OF FIRE
INDIRECT
LOAD OF FIRE
PLANT PROTECTION
VENTILATION
APPROACH TO
OPTIMATION OF FIRE
DIRECT
GEOMETRY OF THE STRUCTURE
AND TYPE OF MATERIAL
HYPERSTATICITY
FIRE COMPARTMENTATION
Fire Investigation come strumento di ausilio per l’ottimizzazione strutturale
58. Structural Fire Investigation
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3
GATHER INITIAL
INFORMATION
1
INTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
2
EXTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
Foto e video esterni
5
Test di laboratorio
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
Collezione eventi
significativi
4
Disamina
Documentazione progettuale
Analisi dettagli esecutivi
Aspetti gestionali
DOCUMENTARY CHECKS
CONCLUSION AND
REPORTING3
RACCOLTA
INFORMAZIONI INIZIALI
Raccolta testimonianze
OPERAZIONI
FASI
1
ESAME INTERNO
DELLA SCENA
ISPEZIONE ESTERNA ISPEZIONE INTERNA
Analisi semiotica
dell'incendio
2
ESAME ESTERNO
DELLA SCENA
Descrizione investigativa
esterna
5
Modellazione dell'azione
incendio
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
ATTIVITA' FUORI DALLA SCENA
Ricognizione del materiale
combustibile presente
Informazioni preliminari
4
CONTROLLI
DOCUMENTALI
Lettura
strutturale esterna
Condizioni ambientali
CONCLUSIONI E
RAPPORTO
Analisi strutturale degli
effetti dell'incendio
Descrizione investigativa
interna
Lettura
strutturale interna
REPERTAMENTO
Ricostruzione dell'evento
Foto e video interni
La struttura è stata concepita in cinque fasi specifiche e distinte, ad ognuna delle quali
sono state associate determinate operazioni investigative
STRUCTURAL FIRE INVESTIGATION: ASPETTI APPLICATIVI
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Sapienza University of Rome
3
GATHER INITIAL
INFORMATION
1
INTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
2
EXTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
5
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
Collezione eventi
significativi
4
DOCUMENTARY CHECKS
3
RACCOLTA
INFORMAZIONI INIZIALI
Raccolta testimonianze
OPERAZIONI
FASI
1
ESAME INTERNO
DELLA SCENA
Analisi semiotica
dell'incendio
2
ESAME ESTERNO
DELLA SCENA
5
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
4
CONTROLLI
DOCUMENTALI
ISPEZIONE ESTERNA ISPEZIONE INTERNA
Descrizione investigativa
esterna
Ricognizione del materiale
combustibile presente
Informazioni preliminari
Lettura
strutturale esterna
Condizioni ambientali
Descrizione investigativa
interna
Lettura
strutturale interna
REPERTAMENTO
Scale investigative – struttura small
L’investigazione può essere più o meno complessa, riguardare strutture
completamente devastate da un incendio di notevole magnitudo (accident) o
interessare strutture relativamente semplici o riguardare incidenti poco rilevanti (near
miss). In alcuni casi l’investigazione da condurre può essere abbastanza semplice,
(small), senza la necessità di espletare le ultime due fasi e quindi senza ricorrere a
controlli documentali, simulazioni con FDS, modellazioni strutturali o condurre test di
laboratorio.
60. Structural Fire Investigation
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)
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Struttura medium
Per incendi distruttivi si può quindi ricorrere ad un’analisi della scena esterna,
(medium), poiché il collasso strutturale esclude la terza fase e le relative operazioni.
3
GATHER INITIAL
INFORMATION
1
INTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
2
EXTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
5
Test di laboratorio
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
Collezione eventi
significativi
4
DOCUMENTARY CHECKS
3
RACCOLTA
INFORMAZIONI INIZIALI
Raccolta testimonianze
OPERAZIONI
FASI
1
ESAME INTERNO
DELLA SCENA
2
ESAME ESTERNO
DELLA SCENA
5
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
4
CONTROLLI
DOCUMENTALI
ESAME INTERNO
DELLA SCENA
ESAME ESTERNO
DELLA SCENA
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
CONTROLLI
DOCUMENTALI
Disamina
Documentazione progettuale
Analisi dettagli esecutivi
Aspetti gestionali
ISPEZIONE ESTERNA
Descrizione investigativa
esterna
Modellazione dell'azione
incendio
ATTIVITA' FUORI DALLA SCENA
Informazioni preliminari
Lettura
strutturale esterna
Condizioni ambientali
Analisi strutturale degli
effetti dell'incendio
Ricostruzione dell'evento
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3
GATHER INITIAL
INFORMATION
1
INTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
2
EXTERNAL EXAMINATION
FIRE SCENE
5
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
Collezione eventi
significativi
4
DOCUMENTARY CHECKS
3
RACCOLTA
INFORMAZIONI INIZIALI
OPERAZIONI
FASI
1
ESAME INTERNO
DELLA SCENA
Analisi semiotica
dell'incendio
2
ESAME ESTERNO
DELLA SCENA
5
COMPUTATIONAL FIRE
INVESTIGATION
4
CONTROLLI
DOCUMENTALI
Analisi dettagli esecutivi
Aspetti gestionali
ISPEZIONE ESTERNA ISPEZIONE INTERNA
Descrizione investigativa
esterna
Modellazione dell'azione
incendio
ATTIVITA' FUORI DALLA SCENA
Ricognizione del materiale
combustibile presente
Informazioni preliminari
Lettura
strutturale esterna
Condizioni ambientali
Analisi strutturale degli
effetti dell'incendio
Descrizione investigativa
interna
Lettura
strutturale interna
REPERTAMENTO
Disamina
Documentazione progettuale
Struttura personalized
Ci sono inoltre delle situazioni in cui l’investigatore può condurre l’attività
personalizzandola al caso specifico come meglio rappresentato nella Figura. Questo
comporta l’eliminazione di qualche operazione ritenuta non necessaria. A titolo di
esempio potrebbe verificarsi il caso di mancanza di testimoni sulla scena, oppure
evitare i test di laboratorio e la ricostruzione forense della scena, ecc..