Lezioni del corso di formazione dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone sulla RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE, 30 e 31 maggio 2014.
Elaborato di Riccardo Giorgi per il Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del prof. ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Sapienza Universita' di Roma, A.A. 2015/16.
IL RUOLO DELLA ROBUSTEZZA STRUTTURALE NELLA IMPOSTAZIONE INGEGNERISTICA DELLA...Franco Bontempi
Tra le situazioni di rischio maggiormente temute dalla Società quelle legate all’azione incendio assumono giustamente un ruolo importante. Una fondamentale strategia per il controllo del rischio in caso di incendio per persone-beni-contesto, elementare nella sua enunciazione, consiste nel contrastare il più possibile la diffusione dell’incendio stesso. Questa strategia si applica a tutti i livelli: fra un locale e l’altro all’interno di un piano, fra un piano e l’altro all’interno di un edificio, fra un edificio e l’altro all’interno di un isolato, fino alla scala urbana e finanche regionale. Questa strategia di confinamento dello sviluppo dell’azione incendio trova la sua interpretazione strutturale nel tentativo di confinare quanto più possibile il danno strutturale conseguente all’azione stessa. Questa linea di difesa dal rischio incendio costituisce un approccio passivo di difesa. Essa è rimasta d’importanza fondamentale nel corso dello sviluppo storico della sicurezza in caso d’incendio, seppure affiancata da misure di protezione attive. La ragione di tale inalterata importanza è legata al fatto che, anche se approcci attivi possono essere più efficaci, la difesa passiva legata a caratteri strutturali risulta più affidabile e alle volte si presenta come ultima, se non unica, linea di difesa.
A tale riguardo poi, in seguito allo specificarsi dei requisiti prestazionali delle costruzioni e con particolare coerenza all’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, diventa importante analizzare e valutare le modalità di crisi di parti di struttura e di collasso più o meno esteso della stessa. In altri termini, l’eventuale collasso strutturale, pur accettabile, deve però avvenire con modalità tali da risultare non catastrofico e non diffusivo. In questo modo, il concetto di robustezza diventa centrale dal punto di vista della concezione strutturale. In termini generali, con robustezza strutturale si intende la proprietà di una struttura di mostrare un decremento di prestazioni non sproporzionato rispetto al danneggiamento iniziale causato da un evento eccezionale (in questo caso l’incendio). Si può quindi pensare ad una regolarità di sviluppo delle rotture all’interno di una costruzione in funzione della magnitudo dell’incendio. In questo contributo, nella prima parte si introducono la definizione e il significato di robustezza strutturale in termini generali e nei risvolti applicativi che riguardano la concezione della struttura, la sua analisi strutturale e il suo giudizio.
Nella seconda parte, questi concetti sono applicati a due tipologie di costruzioni agli estremi, ovvero a) edifici
industriali monopiano e b) ponte in acciaio. Per entrambe le categorie di strutture, saranno fornite indicazioni sulle differenti modalità di collasso, sia favorevoli sia sfavorevoli.
Lezione del 15 dicembre 2015 dell'Ing. Marco Lucidi, Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert, al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegenria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Elaborato di Riccardo Giorgi per il Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del prof. ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Sapienza Universita' di Roma, A.A. 2015/16.
IL RUOLO DELLA ROBUSTEZZA STRUTTURALE NELLA IMPOSTAZIONE INGEGNERISTICA DELLA...Franco Bontempi
Tra le situazioni di rischio maggiormente temute dalla Società quelle legate all’azione incendio assumono giustamente un ruolo importante. Una fondamentale strategia per il controllo del rischio in caso di incendio per persone-beni-contesto, elementare nella sua enunciazione, consiste nel contrastare il più possibile la diffusione dell’incendio stesso. Questa strategia si applica a tutti i livelli: fra un locale e l’altro all’interno di un piano, fra un piano e l’altro all’interno di un edificio, fra un edificio e l’altro all’interno di un isolato, fino alla scala urbana e finanche regionale. Questa strategia di confinamento dello sviluppo dell’azione incendio trova la sua interpretazione strutturale nel tentativo di confinare quanto più possibile il danno strutturale conseguente all’azione stessa. Questa linea di difesa dal rischio incendio costituisce un approccio passivo di difesa. Essa è rimasta d’importanza fondamentale nel corso dello sviluppo storico della sicurezza in caso d’incendio, seppure affiancata da misure di protezione attive. La ragione di tale inalterata importanza è legata al fatto che, anche se approcci attivi possono essere più efficaci, la difesa passiva legata a caratteri strutturali risulta più affidabile e alle volte si presenta come ultima, se non unica, linea di difesa.
A tale riguardo poi, in seguito allo specificarsi dei requisiti prestazionali delle costruzioni e con particolare coerenza all’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, diventa importante analizzare e valutare le modalità di crisi di parti di struttura e di collasso più o meno esteso della stessa. In altri termini, l’eventuale collasso strutturale, pur accettabile, deve però avvenire con modalità tali da risultare non catastrofico e non diffusivo. In questo modo, il concetto di robustezza diventa centrale dal punto di vista della concezione strutturale. In termini generali, con robustezza strutturale si intende la proprietà di una struttura di mostrare un decremento di prestazioni non sproporzionato rispetto al danneggiamento iniziale causato da un evento eccezionale (in questo caso l’incendio). Si può quindi pensare ad una regolarità di sviluppo delle rotture all’interno di una costruzione in funzione della magnitudo dell’incendio. In questo contributo, nella prima parte si introducono la definizione e il significato di robustezza strutturale in termini generali e nei risvolti applicativi che riguardano la concezione della struttura, la sua analisi strutturale e il suo giudizio.
Nella seconda parte, questi concetti sono applicati a due tipologie di costruzioni agli estremi, ovvero a) edifici
industriali monopiano e b) ponte in acciaio. Per entrambe le categorie di strutture, saranno fornite indicazioni sulle differenti modalità di collasso, sia favorevoli sia sfavorevoli.
Lezione del 15 dicembre 2015 dell'Ing. Marco Lucidi, Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert, al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegenria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
Attività rischio incidenti rilevanti - Seveso 3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
La Fire safety engineering (“Ingegneria della sicurezza antincendio” o “Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”) è una disciplina complessa, che affronta con metodi scientifici il problema della scelta delle misure di sicurezza più adeguate e finalizzate alla protezione delle persone, dei beni e dell'ambiente dagli effetti dell’incendio.
Attività a rischio di incidenti rilevanti v3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
Lezione del 14 dicembre 2016 dell'Ing. Marco Lucidi al corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi presso la Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Magazine Protezione Civile - Anno 1 - n. 0 - Novembre-Dicembre 2010angerado
Magazine "Protezione Civile"
Informare sull’attività istituzionale del Dipartimento e favorire la circolazione delle notizie all’interno del Servizio Nazionale sui temi di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze: è l’obiettivo del magazine bimestrale “Protezione Civile”, un canale di comunicazione rivolto alle componenti e alle strutture operative del Sistema, con particolare riguardo al mondo del volontariato e delle istituzioni.
Il magazine è distribuito ad ogni uscita in 18mila copie tra uffici di ministeri, organizzazioni di volontariato iscritte all'Elenco nazionale, biblioteche, Comuni, Province e Regioni.
_________________________
[source: protezionecivile.gov.it]
Thedynamicbehaviourofastructureiscloselyrelatedtoitsnaturalfrequenciesand
correspondingmodeshapes. Awellknownphenomenonisthatwhenastructureissubjectedto
asinusoidalforceandtheforcingfrequencyapproachesoneofthenaturalfrequenciesofthe
structure,theresponseofthestructurewillbecomedynamicallyamplifiedi.e.resonanceoccurs.
Naturalfrequenciesandtheircorrespondingmodeshapesarerelateddirectlytothestructure’s
massandstiffnessdistribution(foranundampedsystem).
Aneigenvalueproblemallowsthecalculationofthe(undamped)naturalfrequenciesandmode
shapesofastructure. Aconcerninthedesignofstructuressubjecttodynamicloadingistoavoid
orcopewiththeeffectsofresonance.
Anotherimportantaspectofaneigenvaluesolutionisinitsmathematicalsignificance-thatis,it
formsthebasisofthetechniqueofmodesuperposition(aneffectivesolutionstrategytodecouple
acoupleddynamicmatrixequationsystem). Themodeshapematrixisusedasatransformation
matrixtoconverttheproblemfromaphysicalcoordinatesystemtoageneralizedcoordinate
system( modes pace).
In general for an FE model, there can be any number of natural frequencies and corresponding
mode shapes. In practice only a few of the lowest frequencies and mode shapes may be required.
Libro "La valutazione dei rischi di incendio" L. Fiorentini (TECSA S.p.A.), L...lucafiore1
Norme e standard internazionali di riferimento, metodi e tecniche di analisi, definizione della strategia antincendio, gestione del rischio nel tempo, casi studio ed esempi applicativi
Nel cd rom allegato il software F.R.A.M.E. (Fire Risk Assessment Method for Engineering) tradotto in italiano e corredato da 76 esempi completi.
L’opera si prefigge la diffusione delle tecniche di analisi per stimare il rischio di incendio connesso con le attività produttive, industriali e civili oppure, anche nell’ambito di un approccio prestazionale della sicurezza antincendio (‘FSE’) per individuare gli scenari di incendio da assoggettare ad un approfondimento di tipo deterministico. Previa illustrazione del corpo normativo italiano di riferimento vengono forniti:
• una panoramica delle definizioni, degli standard e delle metodologie di analisi, valutazione, gestione del rischio di incendio maggiormente diffuse a livello internazionale;
• i concetti chiave del fenomeno di incendio e della trasmissione del calore che l'analista è chiamato a conoscere per meglio individuare le sequenze incidentali associate ai pericoli di incendio;
• una serie di casi studio sviluppati secondo metodologie di analisi differenti riconosciute ed attuali.
Il Cd-Rom allegato al libro contiene lo strumento F.R.A.M.E. Fire Risk Assessment Method for Engineering, del Prof. E. De Smet (Belgio), già utilizzato in più di 70 Paesi, tradotto in lingua italiana e corredato da 76 esempi completi. L’opera contiene la traduzione autorizzata ed inedita di standard e pubblicazioni internazionali NFPA, SFPE, ASTM, HSE, VTT, BSI, ELSEVIER. Sono inoltre presenti significativi contributi professionali dell’Ing. Salvatore Tafaro e dell’Ing. Vincenzo Puccia dei Vigili del Fuoco e le prefazioni di Raffaele Guariniello (magistrato), Morgan Hurley (direttore SFPE), David Yung (esperto internazionale), Stefano Converso (Università di Roma Tre).
L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
Attività rischio incidenti rilevanti - Seveso 3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
La Fire safety engineering (“Ingegneria della sicurezza antincendio” o “Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”) è una disciplina complessa, che affronta con metodi scientifici il problema della scelta delle misure di sicurezza più adeguate e finalizzate alla protezione delle persone, dei beni e dell'ambiente dagli effetti dell’incendio.
Attività a rischio di incidenti rilevanti v3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
Lezione del 14 dicembre 2016 dell'Ing. Marco Lucidi al corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi presso la Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Magazine Protezione Civile - Anno 1 - n. 0 - Novembre-Dicembre 2010angerado
Magazine "Protezione Civile"
Informare sull’attività istituzionale del Dipartimento e favorire la circolazione delle notizie all’interno del Servizio Nazionale sui temi di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze: è l’obiettivo del magazine bimestrale “Protezione Civile”, un canale di comunicazione rivolto alle componenti e alle strutture operative del Sistema, con particolare riguardo al mondo del volontariato e delle istituzioni.
Il magazine è distribuito ad ogni uscita in 18mila copie tra uffici di ministeri, organizzazioni di volontariato iscritte all'Elenco nazionale, biblioteche, Comuni, Province e Regioni.
_________________________
[source: protezionecivile.gov.it]
Thedynamicbehaviourofastructureiscloselyrelatedtoitsnaturalfrequenciesand
correspondingmodeshapes. Awellknownphenomenonisthatwhenastructureissubjectedto
asinusoidalforceandtheforcingfrequencyapproachesoneofthenaturalfrequenciesofthe
structure,theresponseofthestructurewillbecomedynamicallyamplifiedi.e.resonanceoccurs.
Naturalfrequenciesandtheircorrespondingmodeshapesarerelateddirectlytothestructure’s
massandstiffnessdistribution(foranundampedsystem).
Aneigenvalueproblemallowsthecalculationofthe(undamped)naturalfrequenciesandmode
shapesofastructure. Aconcerninthedesignofstructuressubjecttodynamicloadingistoavoid
orcopewiththeeffectsofresonance.
Anotherimportantaspectofaneigenvaluesolutionisinitsmathematicalsignificance-thatis,it
formsthebasisofthetechniqueofmodesuperposition(aneffectivesolutionstrategytodecouple
acoupleddynamicmatrixequationsystem). Themodeshapematrixisusedasatransformation
matrixtoconverttheproblemfromaphysicalcoordinatesystemtoageneralizedcoordinate
system( modes pace).
In general for an FE model, there can be any number of natural frequencies and corresponding
mode shapes. In practice only a few of the lowest frequencies and mode shapes may be required.
Libro "La valutazione dei rischi di incendio" L. Fiorentini (TECSA S.p.A.), L...lucafiore1
Norme e standard internazionali di riferimento, metodi e tecniche di analisi, definizione della strategia antincendio, gestione del rischio nel tempo, casi studio ed esempi applicativi
Nel cd rom allegato il software F.R.A.M.E. (Fire Risk Assessment Method for Engineering) tradotto in italiano e corredato da 76 esempi completi.
L’opera si prefigge la diffusione delle tecniche di analisi per stimare il rischio di incendio connesso con le attività produttive, industriali e civili oppure, anche nell’ambito di un approccio prestazionale della sicurezza antincendio (‘FSE’) per individuare gli scenari di incendio da assoggettare ad un approfondimento di tipo deterministico. Previa illustrazione del corpo normativo italiano di riferimento vengono forniti:
• una panoramica delle definizioni, degli standard e delle metodologie di analisi, valutazione, gestione del rischio di incendio maggiormente diffuse a livello internazionale;
• i concetti chiave del fenomeno di incendio e della trasmissione del calore che l'analista è chiamato a conoscere per meglio individuare le sequenze incidentali associate ai pericoli di incendio;
• una serie di casi studio sviluppati secondo metodologie di analisi differenti riconosciute ed attuali.
Il Cd-Rom allegato al libro contiene lo strumento F.R.A.M.E. Fire Risk Assessment Method for Engineering, del Prof. E. De Smet (Belgio), già utilizzato in più di 70 Paesi, tradotto in lingua italiana e corredato da 76 esempi completi. L’opera contiene la traduzione autorizzata ed inedita di standard e pubblicazioni internazionali NFPA, SFPE, ASTM, HSE, VTT, BSI, ELSEVIER. Sono inoltre presenti significativi contributi professionali dell’Ing. Salvatore Tafaro e dell’Ing. Vincenzo Puccia dei Vigili del Fuoco e le prefazioni di Raffaele Guariniello (magistrato), Morgan Hurley (direttore SFPE), David Yung (esperto internazionale), Stefano Converso (Università di Roma Tre).
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Unversita' degli Studi di Roma La Sapienza
Esercitazione 11 novembre 2015 - Ing. Marcello Mangione
Esercitazione dell'Ing. Marcello Mangione al
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio - Prof. Ing. Franco Bontempi.
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale,
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Progettazione Strutturale Antincendio - A.A.2014/15
Facolta' di Ingegneria - Universita' di Roma La Sapienza
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Giordana Gai
Elaborato di Azzurra Orlando
Progettazione Strutturale Antincendio - A.A.2014/15
Facolta' di Ingegneria - Universita' di Roma La Sapienza
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Giordana Gai
Elaborato di Luigi Trinchieri
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
Lezione dell'Ing. Chiara Crosti al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Proporzionare la conoscenza teorica su prevenzione, protezione e spegnimento di incendi affinché in una situazione d’emergenza si conoscano gli elementi basici del fuovo e siano capaci di utilizzare il estintore e l’idrante.
Piccola presentazione all'interno di una serata speciale fatta qualche tempo fa per i Comandanti dei VVF Vol. del Trentino sulle case in legno. La parte normativa e prevenzione fatta dall'Ing. Bosetti capo ufficio prev. dei VVF del Comando di Trento, e i materiali, e le tecniche costruttive illustrate dall'Ing. Gianni Dalrì Comandante dei VVF Vol. di Taio.
Appunti del Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
A.A. 2016/17
Prof. Ing. Franco Bontempi
Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale
Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Presentazione Tesi di Laurea Magistrale - LM 26Marco Lucidi
Esposizione della Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza e della Protezione Civile - LM 26, dal titolo "Demolizione Controllata con l'Esplosivo"
Similar to RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE c/o Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone (9)
ANALISI DEL RISCHIO PER LA SICUREZZA NELLE GALLERIE STRADALI.Franco Bontempi
SOMMARIO
Il tema della sicurezza, quando si parla di gallerie stradali, assume ancora più importanza, dato che un banale incidente o un guasto di un veicolo possono degenerare in uno scenario che causa un elevato numero di vittime. Ad esempio, il 24 marzo 1999, 39 persone sono rimaste uccise quando un mezzo pesante che trasportava farina e margarina prese fuoco all’interno del Tunnel del Monte Bianco. Nella prima parte dell’articolo vengono spiegate le fasi logiche che un modello messo a disposizione dalla PIARC/OECD, il Quantitative Risk Assessment Model (QRAM) [1-2], segue nel processo di Assegnazione del Rischio, e come esso ricava i valori dei relativi indicatori. Nella seconda parte dell’articolo, invece, viene mostrata un’applicazione di tale modello su una galleria esistente che si trova nel sud Italia, accompagnata da un’analisi di sensitività sui parametri che influenzano maggiormente il livello di rischio.
RISK ANALYSIS FOR SEVERE TRAFFIC ACCIDENTS IN ROAD TUNNELSFranco Bontempi
IF CRASC’15
III THIRD CONGRESS ON FORENSIC ENGINEERING
VI CONGRESS ON COLLAPSES, RELIABILITY AND RETROFIT OF STRUCTURES
SAPIENZA UNIVERSITY OF ROME, 14-16 MAY 2015
Appunti sulle modellazioni discrete per ponti e viadotti.
Corso di GESTIONE DI PONTI E GRANDI STRUTTURE, prof. ing. Franco Bontempi, Sapienza Universita' di Roma
PGS - lezione 03 - IMPALCATO DA PONTE E PIASTRE.pdfFranco Bontempi
Appunti su piastre per impalcati di ponti e viadotti.
Corso di GESTIONE DI PONTI E GRANDO STRUTTRE, prof. ing. Franco Bontempi, Sapienza Universita' di Roma
RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE c/o Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone
1. RESISTENZA AL FUOCO
DELLE STRUTTURE
Franco Bontempi
Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facolta’ di Ingegneria Civile e Industriale
Universita’ degli Studi di Roma La Sapienza
Via Eudossiana 18 – 00184 Roma
franco.bontempi@uniroma1.it
1
9. Definizione (1)
• L’incendio è una combustione che si sviluppa in
modo incontrollato nel tempo e nello spazio.
• La combustione è una reazione chimica tra un
corpo combustibile e un corpo comburente.
• I combustibili sono numerosi: legno, carbone,
carta, petrolio, gas combustibile, ecc.
• Il comburente che interviene in un incendio è
l’aria o, più precisamente, l’ossigeno presente
nell’aria (21% in volume).
9
10. Condizioni (1)
• Per avvenire un incendio è necessario che siano presenti
tre elementi fondamentali (triangolo del fuoco):
1. il combustibile: i materiali infiammabili sono classificati
in base alla loro reazione al fuoco in classi (0 =
incombustibile);
2. il comburente: ruolo svolto usualmente dall'ossigeno;
3. la temperatura (o calore, questa la terza C): è
necessaria la presenza di un'adeguata temperatura
affinché avvenga l'innesco.
• Combustibile e comburente devono essere presenti in
proporzioni adeguate definite dal campo di infiammabilità.
• Se non sono presenti uno o più dei tre elementi della
combustione, questa non può avvenire e - se l'incendio è
già in atto - si determina l'estinzione del fuoco. 10
12. Sviluppo di un evento negativo
innesco
(hazard)
materiali
(vulnerability)
12
13. Vulnerabilita’
• Il termine vulnerabile deriva dalla parola latina vulnus
che significa: ferita o lesione che essa può essere fisica,
psicologica e per estensione anche di un diritto.
• Vulnerabile è tutto ciò che è esposto alla possibilità
di essere ferito, violato, leso, colpito, percosso,
offeso, tagliato, danneggiato.
• In questo modo vulnus sembra rinviare tanto all’azione
del ferire (la causa, il colpo inferto da chi ha il potere e la
possibilità di offendere), quanto allo stato del soggetto
che subisce (l’effetto, la violazione del corpo, dell’anima,
degli affetti, ecc.).
• Un primo punto fermo derivante dall’etimologia della
parola è legato all’aspetto di possibilità e non di stato:
vulnerabile è chi potrebbe, potenzialmente, essere
ferito. 13
14. Reazione al fuoco (1)
http://www.vigilfuoco.it/aspx/page.aspx?IdPage=4253
14
15. Reazione al fuoco (2)
• Dal D.M. Interno del 26/06/84, Classificazione di
reazione al fuoco ed omologazione dei materiali
ai fini della prevenzione incendi, la reazione al
fuoco e’:
• Il grado di partecipazione di un materiale
combustibile al fuoco al quale e’ sottoposto;
• in relazione a cio’, i materiali sono assegnati
alle classi 0, 1, 2, 3, … con l’aumentare della
loro partecipazione alla combustione;
• quelli di classe 0 sono non combustibili.
15
18. Strategie
di progetto / adeguamento
• Le fasi iniziali della progettazione sono
quelle determinanti per conseguire ua
sensibile riduzione dei costi di
realizzazione dell’opera:
a) adozione di materiali da costruzione
incombustibili;
b) rimozione di materiali da costruzione
combustibili.
• Le correzioni sono costose…
18
19. 19
INCENDIO
• Incendio = combustione autoalimentata ed
incontrollata di materiali combustibili.
• Carattere estensivo (diffusione nello spazio):
1. wildfire
2. urbanfire
3. all’esterno di un edificio
4. all’interno di un interno
• Carattere intensivo (andamento nel tempo).
• Natura accidentale.
19
19
40. F
L
A
S
H
O
V
E
R
passiva
Create fire
compartments
Prevent damage
in the elements
Prevent loss of
functionality in
the building
attiva
Detection measures
(smoke, heat, flame
detectors)
Suppression
measures (sprinklers,
fire extinguisher,
standpipes, firemen)
Smoke and heat
evacuation system
prevenzione protezione robustezza
Limit ignition
sources
Limit hazardous
human behavior
Emergency
procedure and
evacuation
Prevent the
propagation
of collapse,
once local
damages
occurred (e.g.
redundancy)
Strategie
time
T
40
44. Prevenzione Incendi
Funzione preminente di interesse pubblico diretta a
conseguire, secondo criteri uniformi sul territorio
italiano,
gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di
incolumita’ delle persone e di tutela dei beni e
dell'ambiente
attraverso la promozione, lo studio la
predisposizione e la sperimentazione di norme,
misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione
intesi ad evitare l'insorgenza di un incendio degli
eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le
conseguenze. 44
51. Approcci di analisi
HPLC
Eventi Frequenti con
Conseguenze Limitate
LPHC
Eventi Rari con
Conseguenze Elevate
Complessità:
Aspetti non lineari e
Meccanismi di interazioni
Impostazione
del problema:
Deterministico
Stocastico
ANALISI
QUALITATIVA
DETERMINISTICA
ANALISI
QUANTITATIVA
PROBABILISTICA
ANALISI
PRAGMATICA
CON SCENARI
51
52. Scenari
(D.M. 14 settembre 2005)
Il Progettista, a seguito della classificazione e della caratterizzazione delle azioni,
deve individuare le possibili situazioni contingenti in cui le azioni possono
cimentare l’opera stessa. A tal fine, è definito:
lo scenario: un insieme organizzato e realistico di situazioni in cui l’opera
potrà trovarsi durante la vita utile di progetto;
lo scenario di carico: un insieme organizzato e realistico di azioni che
cimentano la struttura;
lo scenario di contingenza: l’ identificazione di uno stato plausibile e
coerente per l’opera, in cui un insieme di azioni (scenario di carico) è
applicato su una configurazione strutturale.
Per ciascuno stato limite considerato devono essere individuati scenari di carico
(ovvero insiem i organizzati e coerenti nello spazio e nel tempo di azioni) che
rappresentino le combinazioni delle azioni realisticamente possibili e
verosimilmente più restrittive.
52
55. 55
Controlling Fire Spread
• The larger a fire, the greater its destructive
potential.
• The control of fire movement, or fire
spread, is discussed in four categories:
1. within the room of origin;
2. to other rooms on the same level;
3. to other storey of the same building;
4. to other buildings.
55
55
67. F
L
A
S
H
O
V
E
R
passiva
Create fire
compartments
Prevent damage
in the elements
Prevent loss of
functionality in
the building
attiva
Detection measures
(smoke, heat, flame
detectors)
Suppression
measures (sprinklers,
fire extinguisher,
standpipes, firemen)
Smoke and heat
evacuation system
prevenzione protezione robustezza
Limit ignition
sources
Limit hazardous
human behavior
Emergency
procedure and
evacuation
Prevent the
propagation
of collapse,
once local
damages
occurred (e.g.
redundancy)
Strategie
time
T
67
73. Design Process - ISO 13387
A. Design constraints and possibilities
(blue),
B. Action definition and development
(red),
C. Passive system and active response
(yellow),
D. Safety and performance
(purple).
73
73
82. Rischio, Rischio, Rischio
• Rischio è la potenzialità che un'azione o un'attività
scelta (includendo la scelta di non agire) porti a una
perdita o ad un evento indesiderabile.
• Profilo di rischio e’ un indicatore speditivo della
tipologia di rischio di incendio associata all'esercizio
ordinario di una qualsiasi attivita’.
• Area a rischio specifico e’ una porzione dell'attivita’
caratterizzate da rischio di incendio sostanzialmente
differente rispetto a quello tipico dell'attivita.
L'individuazione delle aree a rischio specifico:
a. riportata nella regole tecniche verticali;
b. in assenza, e’ effettuata dal progettista secondo i criteri
dell'allegato 15.
82
85. Option 1 – Risk avoidance, which usually means not
proceeding to continue with the system; this is not
always a feasible option, but may be the only course
of action if the hazard or their probability of
occurrence or both are particularly serious;
Option 2 – Risk reduction, either through (a) reducing the
probability of occurrence of some events, or (b)
through reduction in the severity of the
consequences, such as downsizing the system, or
(c) putting in place control measures;
Option 3 – Risk transfer, where insurance or other financial
mechanisms can be put in place to share or
completely transfer the financial risk to other parties;
this is not a feasible option where the primary
consequences are not financial;
Option 4 – Risk acceptance, even when it exceeds the
criteria, but perhaps only for a limited time until other
measures can be taken.
85
85
96. Prescrittivo (1)
APPROCCIO
PRESCRITTIVO
1) BASI DEL PROGETTO,
2) LIVELLI DI SCUREZZA,
3) PRESTAZIONI ATTESE
NON ESPLICITATI
1) REGOLE DI
CALCOLO E
2) COMPONENTI
MATERIALI
SPECIFICATI E
DETTAGLIATI
QUALITA' ED AFFIDABILITA'
STRUTTURALI
ASSICURATI IN MODO
INDIRETTO
GARANZIA DIRETTA DELLE PRESTAZIONI
E DELLA SICUREZZA STRUTURALI
INSIEME DI
STRUMENTI
LOGICI E
MATERIALI #3
INSIEME DI
STRUMENTI
LOGICI E
MATERIALI #1
INSIEME DI
STRUMENTI
LOGICI E
MATERIALI #2
OBIETTIVI
PRESTAZIONALI E
LIVELLI DI
SICUREZZA
ESPLICITATI
APPROCCIO
PRESTAZIONALE
NUMERICAL
MODELING
96
98. Prestazionale (1)
APPROCCIO
PRESCRITTIVO
1) BASI DEL PROGETTO,
2) LIVELLI DI SCUREZZA,
3) PRESTAZIONI ATTESE
NON ESPLICITATI
1) REGOLE DI
CALCOLO E
2) COMPONENTI
MATERIALI
SPECIFICATI E
DETTAGLIATI
QUALITA' ED AFFIDABILITA'
STRUTTURALI
ASSICURATI IN MODO
INDIRETTO
GARANZIA DIRETTA DELLE PRESTAZIONI
E DELLA SICUREZZA STRUTURALI
INSIEME DI
STRUMENTI
LOGICI E
MATERIALI #3
INSIEME DI
STRUMENTI
LOGICI E
MATERIALI #1
INSIEME DI
STRUMENTI
LOGICI E
MATERIALI #2
OBIETTIVI
PRESTAZIONALI E
LIVELLI DI
SICUREZZA
ESPLICITATI
APPROCCIO
PRESTAZIONALE
NUMERICAL
MODELING
98
105. Mechanical Analysis
• The mechanical analysis shall be performed for
the same duration as used in the temperature
analysis.
• Verification of fire resistance should be in:
– in the strength domain: Rfi,d,t ≥ Efi,requ,t
(resistance at time t ≥ load effects at time t);
– in the time domain: tfi,d ≥ tfi,requ
(design value of time fire resistance ≥ time required)
– In the temperature domain: Td ≤ Tcr
(design value of the material temperature ≤ critical
material temperature);
105
105
106. Variation of fire resistance (3D)
R = structural resistance
T = temperature
t = time
T=T(t)
R=R(t,T)=R(t,T(t))=R(t)
106
106
107. Verification of fire resistance (R-safe)
R = structural resistance
T = temperature
t = time
Rfi,d,t
Efi,requ,t
107
107
108. Verification of fire resistance (R-fail)
R = structural resistance
T = temperature
t = time
Efi,requ,t
Rfi,d,t
Failure !
108
108
109. Verification of fire resistance (t)
R = structural resistance
T = temperature
t = time
Efi,requ,t
Rfi,d,t
Failure !
tfi,d ≥ tfi,requ
109
109
110. Verification of fire resistance (T)
R = structural resistance
T = temperature
t = time
Efi,requ,t
Rfi,d,t
Failure !
Td ≤ Tcr
110
110
111. Verification of fire resistance (T)
R = structural resistance
T = temperature
t = time
Efi,requ,t
Rfi,d,t
Failure !
Td ≤ Tcr
111
118. STRUCTURAL ROBUSTNESS (2)
• Capacity of a construction to show regular
decrease of its structural quality due to
negative causes.
• It implies:
a) some smoothness of the decrease of
structural performance due to
negative events (intensive feature);
b) some limited spatial spread of the
rupture (extensive feature).
118
118
119. Levels of Structural Crisis
UsualULS&SLS
VerificationFormat
Structural Robustness
Assessment
1st level:
Material
Point
2nd level:
Element
Section
3rd level:
Structural
Element
4th level:
Structural
System 119
125. 0
4
Lo scenario D4
è quello più cattivo:
l’elemento strutturale
critico individuato è la
colonna più esterna!
125
Sintesi dei risultati: elemento critico
125
126. Bad vs Good Collapse
STRUCTURE
& LOADS
Collapse
Mechanism
NO SWAY
“IMPLOSION”
OF THE
STRUCTURE
“EXPLOSION”
OF THE
STRUCTURE
is a process in which
objects are destroyed by
collapsing on themselves
is a process
NOT CONFINED
SWAY
126
130. Definizioni: compartimentazione
• CAPACITÀ DI COMPARTIMENTAZIONE IN CASO
D’INCENDIO: attitudine di un elemento costruttivo a
conservare, sotto l’azione del fuoco, oltre alla propria stabilità,
un sufficiente isolamento termico ed una sufficiente tenuta ai
fumi e ai gas caldi della combustione, nonché tutte le altre
prestazioni se richieste.
• COMPARTIMENTO ANTINCENDIO: parte della costruzione
organizzata per rispondere alle esigenze della sicurezza in
caso di incendio e delimitata da elementi costruttivi idonei a
garantire, sotto l’azione del fuoco e per un dato intervallo di
tempo, la capacità di compartimentazione.
130
130
141. 2nd DAY
Franco Bontempi
Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facolta’ di Ingegneria Civile e Industriale
Universita’ degli Studi di Roma La Sapienza
Via Eudossiana 18 – 00184 Roma
franco.bontempi@uniroma1.it
141
142. INDICE
1. Natura e caratteristiche dell’incendio
• Definizione
• Carattere estensivo
• Carattere intensivo
• Carattere accidentale
2. Sicurezza in caso di incendio
• Prevenzione / Protezione
• Rischio
• Progettazione prestazionale / prescrittiva
3. Resistenza meccanica in caso di incendio
142
143. INDICE
5. Analisi in caso di incendio
• Scomposizione
• Sensitivita’
• Delimitazione
• Ridondanza
6. Windsor Hotel case history
• Prevenzione / Protezione
• Rischio
• Progettazione prestazionale / prescrittiva
7. Considerazioni specifiche
143
156. SISTEMA
STRUTTURALE
PRINCIPALE
ZONE SPECIALI DI
IMPALCATO
SISTEMA DI
RITEGNO/SOSTEGNO
SISTEMA
STRUTTURALE
SECONDARIO
SISTEMA DI
SOSPENSIONE
IMPALCATO
CORRENTE
FONDAZIONI DELLE TORRI
ANCORAGGI
TORRI
SELLE
CAVI PRINCIPALI
PENDINI
CASSONI STRADALI
CASSONE FERROVIARIO
TRAVERSO
INTERNE
TERMINALI
SISTEMA STRUTTURALE
AUSILIARIO
STRADALE
FERROVIARIO
FUNZIONAMENTO
MANUTENZIONE
EMERGENZA
PONTE
MACROLIVELLO
MESOLIVELLO
156
180. Updating works
180
Works carried out to update the building going further
than regulations in force:
• National regulations (1996)
• Regional regulations from Region of Madrid (2003).
They consists in:
• Construction of an exterior staircase
• Renovation of electrical wiring
• Protection of metallic structure with fire resisting
material
• Sealing of concealed spaces
• Fire barriers in curtain-walls
• Renovation of smoke detectors
• Installation of new sprinkler system
180
181. Main fire Protection
System
At time of Construction
(1970s Spanish Codes
At time of Fire
(Refurbishment in Process)
Fire compartmentation no Under construction
Fire stopping between
cladding & structure
no Under construction
Fire protection to
steelwork
no
17th floor & above: Not yet
commencement
(18th floor partly completed)
4th - 15th floor: Completed
(except 9 & 15th floors)
Fire protection to
concrete members
no no
Sprinkler system no Under construction
Fire alarm system yes yes
Dry riser system yes yes
Spanish Fire Regulations
181
193. 193
Outline of the fire
12 February
23:05 smoke alarm on 21st floor
23:05-23:21 Security staff goes to check alarm
and attempts to tackle fire
23:21 Call to fire brigade
23:25 Firemen arrive
23:25-00:00 Quick spreading of flames
00:00 Firemen leave the building
193
194. 194
Outline of the fire
13 February
01.00 four storeys were on fire
194
197. 197
Outline of the fire
Metallic structure strongly
damaged.
Collapse of upper floors
supported by steel columns.
Unforeseenly fire spread
downwards very quickly.
197
202. 202
Outline of the fire
14.00 fire is still active
17.00 automatic
hoses cooling the
building and its
surroundings are
closed
202
203. 203
The aftermath
Lower section
Bays adjacent to facades in bad
conditions
Next bays parallel to north facade
also badly damaged
Other areas: concrete columns
diversely damaged
Central core slightly damaged
203
215. Primary contributor: detection
• Long response time of detectors
to give alarm
• Closed doors in the room where
fire started
• Lack of effective fire fighting
measures for first intervention
(automatic sprinklers, training of
security guards, …)
Secondary contributor:
Internal intervention
• Lack of water pressure for fire
brigade intervention
The fire initiation
215
216. Primary Contributor
• Gap between curtain wall and
floor slab never fire stopped
• Smoke & flame pass through
breach of compartment:
no fire doors
no penetration seals
no shaft protection
• Burning droplets allowed to
pass down. Fire started on floor
21, but spread as far down as
floor 2 !!!
Secondary contributor
• Glazed façade had no fire rating
• Windows failed at early stag
The fire spread & path
216
217. Curtain wall Vertical parapets
Mechanism of fire barrier parapet between the floors
Height in Windsor Tower: 1.5 m
The fire spread & path
217
218. Curtain wall Horizontal fire
barrier
Chimney effect for fire spread upwards
Falling pieces for fire spread downwards
The fire spread & path
218
243. 243
ELEMENTI E COMPONENTI
STRUTTURALI
ORGANIZZAZIONE
Le relazioni stabili di funzione, funzionalità
e topologia che danno significato agli
elementi indipendentemente dalla loro specificità.
STRUTTURA
Elementi specifici che tramite le relazioni
strutturali formano una configurazione persistente nel
tempo
SISTEMA
Struttura durevole di elementi organizzati, che
viene osservata come unità che presenta
caratteristiche emergenti.
250. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Case Study I
Stack height 3.0 m
No. of pallets in a stack 20 ---
HRRmax of a stack 6.81 MW
No. stacks in the hall 18 ---
HRRmax, tot 176 MW
Floor area
Af 1200 m2
Enclosure area
At 3135 m2
Opening factor
O 0.055 m0.5
Thermal Inertia
b 1017 Ws0.5/(Km2)
Fuel load density (enclosure)
q 30 MJ/m2
Fuel load density (floor)
qf 79 MJ/m2
Total fuel load
Q 94500 MJ
Fire growing rate
a 0.156 kJ/s3
hs
251. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Hydrodynamic
Model
Combustion
Model
Thermal
Radiation
Solid Phase
Model
Fire Detection
Devices
FDS: Solver
• The partial derivatives of the conservation
equations of mass, momentum and energy are
approximated as finite differences.
• The solution is updated in time on a three-
dimensional, rectilinear grid.
• Thermal radiation is computed using a finite
volume technique on the same grid as the flow
solver.
• Lagrangian particles are used to simulate
smoke movement, sprinkler discharge, and
fuel sprays.
.
Notes:
http://code.google.com/p/fds-smv/
252. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Fire Model – Fuel locations
253. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Fire Model – Ventilation conditions
254. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
0
200
400
600
800
1000
1200
0 5 10 15 20
Temperature[C]
time [min]
All opening closed
Breakingwindows
Smoke extractors
Openings doors 0
40
80
120
160
200
240
0 5 10 15 20
HRR[MW]
time [min]
All opening closed
Breaking windows
Smoke extractors
Openings doors
0
200
400
600
800
1000
1200
0 5 10 15 20 25 30
Temperature[C]
time [min]
Scenario 1
Scenario 2
Scenario 3
Scenario 4
0
40
80
120
160
200
0 5 10 15 20
HRR[MW]
time [min]
Scenario 1
Scenario 2
Scenario 3
Scenario 4
Fire Model
Ventilation Conditions
Fuel Locationstime [min]
Temperature[°C]
Temperature[°C]
time [min] time [min]
time [min]
HRR[MW]HRR[MW]
0
255. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Fire Model – Mesh optimization
dx %D* D*/Dx
Number
of cells
0.3 0.039 25.31 298080
0.4 0.052 18.98 126360
0.5 0.065 15.18 64512
0.6 0.075 12.65 38880
0
40
80
120
160
200
240
0 5 10 15 20
HRR[MW]
time [min]
60 cm
50 cm
40 cm
30 cm
0
1
2
3
4
5
0 5 10 15 20
SmokeHeight[m]
time [min]
60 cm
50 cm
40 cm
30 cm
0
200
400
600
800
1000
1200
0 5 10 15 20
temperature[C]
time [min]
60 cm
50 cm
40 cm
30 cm
256. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Fire Model – Fuel involvement
019.0
05.0
30min
d
HRRNFPA CRITERION
FDS CRITERION Temperature
Heat Release Rate
CT 275min
257. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Structural Response – Scenario 1
Point D
Point C
Collapse ISO 834 FDS
Local 18 min 9 min
Global 22 min 9 min
3
Gentili F. (in press), Advanced numerical analyses for the assessment of steel structures under fire, International Journal of
Lifecycle Performance Engineering, Special Issue on Fire Safety Design and Robustness Considerations in Structural
Engineering, Inderscience.
displacement[m]
time [min]
-2.00
-1.50
-1.00
-0.50
0.00
0.50
0 10 20 30 40
Point C - ISO
Point C - FDS
Point D - ISO
Point D - FDS
Global Collapse
Local Collapse
258. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Case Study II
Stack height 3.0 m
No. of pallets in a stack 20 ---
HRRmax of a stack 6.81 MW
No. stacks in the hall 16 ---
HRRmax, tot 157 MW
Floor area
Af 1200 m2
Enclosure area
At 3135 m2
Opening factor
O 0.055 m0.5
Thermal Inertia
b 1017 Ws0.5/(Km2)
Fuel load density (enclosure)
q 27 MJ/m2
Fuel load density (floor)
qf 70 MJ/m2
Total fuel load
Q 84000 MJ
Fire growing rate
a 0.156 kJ/s3
hs
259. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Partial vs Complete Model25
260. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Combustible stacking
261. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Combustible stacking
TC - 1
TC - 8
27
262. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Travelling Fire (I)8
Gentili F, Giuliani L, Bontempi F. (in press), Effects of combustible stacking in large compartments, Journal of Structural Fire
Engineering
263. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Travelling Fire (II)
Temperature
Time
Tgas-1
Tgas-2
Tsteel-2
Tsteel-1
264. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Local temperatures much
higher than those predicted by
a flashover fire
Fire Action
Fuel Stacking
in Large Compartments
Possible
Travelling Fire
Low ConcentrationHigh Concentration
266. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
SWAY: prevede lo svio; è
potenzialmente capace di
coinvolgere strutture vicine,
con la possibilità di
provocare dei collassi a
catena, ovvero una crisi
progressiva.
Sway vs No sway Collapse
NO SWAY: il meccanismo
che non prevede svio del
traverso; presenta un
confinamento del collasso
286. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Substructure Vs Global models
Deformation
inthe planXZ
PointBPointA
Model 1:
A two-span pitched portal
in two dimensions
Model 2:
A two-span pitched portal
in three dimensions
Model 3:
Whole 3D structure
287. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
θ [ C]
t [min]
∆𝜃 𝑎,𝑡 =
𝐴 𝑚
𝑉
𝑐 𝑎 ∙ 𝜌 𝑎
∙ ℎ 𝑛𝑒𝑡 ,𝑑 ∙ ∆𝑡
STEEL TEMPERATURE FOR UNPROTECTED BEAM ENV 1993 – 1 – 2 : 1995
FIRE MODEL
HEAT TRANSFER MODEL
Fire and Heat Transfer Models
288. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Horizontal DisplacementVertical Displacement
Deformed shape in Structural Code 1
(Scale Factor 1)
Deformed shape in Structural Code 2
(Scale Factor 5)
Model 1: A two-span pitched portal in two dimensions
N [N] displacement [m]
displacement[m]
time[min]
Abaqus
Diana
Abaqus
Diana
PointBPointA
PointC
PointBPointA
PointC
Point APoint B
289. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Model 2: A two-span pitched portal in three dimensions
(Scale Factor 10)
(Scale Factor 10)
displacement [m]
0
5
10
15
20
25
-0.25 -0.20 -0.15 -0.10 -0.05 0.00
time[min]
Abaqus
Literature
Diana
-0.01
0
0.01
0.02
0.03
0.04
0.05
0.06
0 5 10 15 20 25
displacement[m]
time [min]
Abaqus
Literature
Diana
In plane displacement Out of plane displacement
PointBPointA
PointC
PointBPointA
PointC
Point A
Code 2
Code 1
(Scale Factor 5)
(Scale Factor 5)
Point C
290. Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire
Gentili Multi-physics modelling for the safety assessment
of complex structural systems under fire.
Gentili
Point BPoint A
Model 3: Whole 3D structure
Horizontal DisplacementVertical Displacement
Deformed shape in Structural Code 1
(Scale Factor 5)
Deformed shape in Structural Code 2
(Scale Factor 5)
Point A
Point B