E' la presentazione del mio studio di tesi triennale in Ingegneria Civile.
L’obiettivo di tale studio è duplice: da un lato si vuole analizzare la fruibilità in termini di sicurezza antincendio di uno spazio pubblico siffatto, prendendo come test case il castello di Giurdignano (LE), dall’altro si vuole contribuire alla letteratura in materia raccogliendo dati che resteranno a disposizione di future ricerche, analisi e applicazioni. Per far ciò, si ricorre all’utilizzo degli strumenti propri della Fire Safety Engineering (FSE).
Il tutto è realizzato con il Software Cfast, erogato gratuitamente dal NIST, tra i più semplici codici di modellazione dell'incendio, alla portata di tutti i professionisti.
Lezione del 15 dicembre 2015 dell'Ing. Marco Lucidi, Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert, al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegenria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
Lezione del 14 dicembre 2016 dell'Ing. Marco Lucidi al corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi presso la Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 15 dicembre 2015 dell'Ing. Marco Lucidi, Libero Professionista Area Tecnica, Responsabile Tecnico Antincendio e Security Expert, al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegenria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
L’investigazione antincendio sugli aspetti strutturali: una proposta di codificaStroNGER2012
I numerosi incendi che si innescano e danneggiano
le strutture hanno rivoluzionato, da una parte,
molte procedure sulla prevenzione definendo metodologie
gestionali più efficaci e stanno, dall’altra,
portando ad affinare procedure investigative
codificate atte a ridurre il rischio di errori/omissioni
durante le indagini.
Lo scopo di questo articolo è quello di esporre
una metodologia codificata di Structural Fire Investigation
(Investigazione sugli aspetti strutturali in
caso di incendio) atta ad individuare le cause scatenanti,
pregresse e latenti, che hanno determinato
l’evento accidentale.
L’iter investigativo, associato a determinate operazioni
strutturali e forensi che partono dalla raccolta
delle informazioni iniziali al repertamento e
controllo documentale per poi completarsi con le
verifiche computazionali, sicuramente aiuta a determinare,
in maniera rigorosa, le cause e l’origine
di un incendio. La modellazione degli incendi con
il software del NIST, Fire Dynamics Simulator
(FDS) e l’analisi strutturale con vari codici di calcolo,
permettono di verificare determinate ipotesi
maturate durante il repertamento e di avvalorare
scientificamente l’analisi semiotica rilevata sulla
scena, fornendo dati forensi utili in fase dibattimentale.
Quindi un’attività investigativa pianificata, permette
a qualsiasi utente, (VV.F., personale delle Forze
dell’Ordine, Consulente, Perito, CTU o Libero
Professionista), di svolgere indagini in maniera appropriata
secondo una linea guida che permette
di non tralasciare controlli a volte rilevanti per la
stesura della documentazione complessiva in forma
di report finale.
Lezione del 14 dicembre 2016 dell'Ing. Marco Lucidi al corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi presso la Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Il presente corso vuole introdurre in maniera elementare i concetti, i metodi e gli strumenti della ingegneria forense nei casi riguardanti le strutture, facendo riferimento a casi concreti e specifici.
http://www.cism.it/courses/I1701/
Una struttura metodologica investigativa, applicabile in tutti i casi di incendi confinati, rappresenta un potenziale ausilio per le attivita di Fire Investigation.
Tale struttura, nella presentazione di queste slides, è stata concepita in cinque fasi distinte, ad ognuna delle quali sono state associate determinate operazioni investigative che dovrebbero consentire, al termine delle fasi, di definire le cause
dell’incendio (conclusion and report).
L’esigenza di codificare le operazioni è molto sentita negli ambienti di polizia scientifica, ove l’utente che viene interessato a condurre delle indagini investigative, spesso non possiede un chiaro quadro complessivo delle operazioni e controlli da
svolgere sulla scena con il rischio di by‐passare determinate verifiche e quindi non repertare tracce peculiari in ambito forense.
Tale schematizzazione potrebbe portare ad una nuova progettualità investigativa che nasce principalmente dal recepimento delle informazioni iniziali, per poi passare al
repertamento della scena, sia esterno che interno alla struttura e finire con i necessari controlli e simulazioni dell’incendio.
Lezione del 16 novembre 2016 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 9 dicembre 2015 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi alla Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Risks related with fire hazards in Cultural Heritage sites, structures and ar...Franco Bontempi
Unita' di ricerca UNIROMA1
PRIN 2015 –Progetto MICHeMitigating the Impacts of natural hazards on Cultural Heritage sites, structures and artefacts.
Presentazione del 15 febbraio 2019 a Firenze.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
The SmartPlan360 ̊ Program is a strategic growth program for businesses that assesses organizations across six foundation areas: organization/management, products/services, sales/marketing, market/model, competition, and customers. It uses online assessments and executive interviews to evaluate how businesses are performing in 24 key areas within these foundations. The program provides a heat map that identifies problems and solutions, as well as strategic recommendations and a priority-ranked project runway to implement initiatives for top-line growth and bottom-line profits.
The document analyzes the results of a questionnaire about viewers' ice cream preferences and television watching habits. It found that most respondents were female, aged 17, and their favorite color was blue. The majority watch TV during prime time and their most watched channel is Channel 4. Respondents said they occasionally watch TV and enjoy ice cream, with chocolate as the preferred flavor. Most learn about how ice cream is made through the proposed documentary. The document concludes that a documentary about the history and making of ice cream would appeal to respondents.
Piotr Konieczny is an Associate Professor at Hanyang University. He received his PhD from the University of Pittsburgh in 2012 with a dissertation on social movements' use of information and communication technologies. He has published numerous articles and book chapters on topics related to Wikipedia, social movements, and new media. Konieczny is also an active contributor to Wikipedia, having written over 300 encyclopedia entries.
Financial aid is available from AUCA and external donors for prospective, transfer, and current students. The document provides information on financial aid application deadlines, types of aid available, and eligibility guidelines. Prospective and transfer students have application deadlines of April 25 for the first cohort and July 11 for the second cohort to be considered for certain scholarships. Types of financial aid include need-based aid determined by family financial situation, merit-based awards for academic achievements, sibling awards, and donor scholarships from organizations like the US Embassy and Aga Khan Foundation. To be eligible for financial aid, students must be full-time and aid is awarded for a maximum of 8 semesters.
Il presente corso vuole introdurre in maniera elementare i concetti, i metodi e gli strumenti della ingegneria forense nei casi riguardanti le strutture, facendo riferimento a casi concreti e specifici.
http://www.cism.it/courses/I1701/
Una struttura metodologica investigativa, applicabile in tutti i casi di incendi confinati, rappresenta un potenziale ausilio per le attivita di Fire Investigation.
Tale struttura, nella presentazione di queste slides, è stata concepita in cinque fasi distinte, ad ognuna delle quali sono state associate determinate operazioni investigative che dovrebbero consentire, al termine delle fasi, di definire le cause
dell’incendio (conclusion and report).
L’esigenza di codificare le operazioni è molto sentita negli ambienti di polizia scientifica, ove l’utente che viene interessato a condurre delle indagini investigative, spesso non possiede un chiaro quadro complessivo delle operazioni e controlli da
svolgere sulla scena con il rischio di by‐passare determinate verifiche e quindi non repertare tracce peculiari in ambito forense.
Tale schematizzazione potrebbe portare ad una nuova progettualità investigativa che nasce principalmente dal recepimento delle informazioni iniziali, per poi passare al
repertamento della scena, sia esterno che interno alla struttura e finire con i necessari controlli e simulazioni dell’incendio.
Lezione del 16 novembre 2016 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Prof. Ing. Franco Bontempi, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza.
Lezione del 9 dicembre 2015 dell'Ing. Marcello Mangione al Corso di Progettazione Strutturale Antincendio del Prof. Ing. Franco Bontempi alla Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale dell'Universita' degli Studi di Roma La Sapienza
Risks related with fire hazards in Cultural Heritage sites, structures and ar...Franco Bontempi
Unita' di ricerca UNIROMA1
PRIN 2015 –Progetto MICHeMitigating the Impacts of natural hazards on Cultural Heritage sites, structures and artefacts.
Presentazione del 15 febbraio 2019 a Firenze.
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio, Facolta' di Ingegneria Civile e Industriale, Universita' degli Studi di Roma La Sapienza - Franco Bontempi.
The SmartPlan360 ̊ Program is a strategic growth program for businesses that assesses organizations across six foundation areas: organization/management, products/services, sales/marketing, market/model, competition, and customers. It uses online assessments and executive interviews to evaluate how businesses are performing in 24 key areas within these foundations. The program provides a heat map that identifies problems and solutions, as well as strategic recommendations and a priority-ranked project runway to implement initiatives for top-line growth and bottom-line profits.
The document analyzes the results of a questionnaire about viewers' ice cream preferences and television watching habits. It found that most respondents were female, aged 17, and their favorite color was blue. The majority watch TV during prime time and their most watched channel is Channel 4. Respondents said they occasionally watch TV and enjoy ice cream, with chocolate as the preferred flavor. Most learn about how ice cream is made through the proposed documentary. The document concludes that a documentary about the history and making of ice cream would appeal to respondents.
Piotr Konieczny is an Associate Professor at Hanyang University. He received his PhD from the University of Pittsburgh in 2012 with a dissertation on social movements' use of information and communication technologies. He has published numerous articles and book chapters on topics related to Wikipedia, social movements, and new media. Konieczny is also an active contributor to Wikipedia, having written over 300 encyclopedia entries.
Financial aid is available from AUCA and external donors for prospective, transfer, and current students. The document provides information on financial aid application deadlines, types of aid available, and eligibility guidelines. Prospective and transfer students have application deadlines of April 25 for the first cohort and July 11 for the second cohort to be considered for certain scholarships. Types of financial aid include need-based aid determined by family financial situation, merit-based awards for academic achievements, sibling awards, and donor scholarships from organizations like the US Embassy and Aga Khan Foundation. To be eligible for financial aid, students must be full-time and aid is awarded for a maximum of 8 semesters.
The document analyzes how Blackfish, a documentary about killer whales in captivity at SeaWorld, represents various individuals and groups through its use of film techniques. It discusses how the film portrays former trainers as likeable and caring for the whales' well-being. It also examines how the documentary depicts SeaWorld and other parks as well as the whales and their captors. Overall, the document provides a detailed breakdown of how Blackfish constructs different narratives and perspectives to argue that killer whales should not be held in captivity.
This document provides an overview of correlation and regression analysis concepts. It defines correlation as the strength of relationship between two variables and discusses perfect, positive, negative, and no relationships. Pearson's correlation coefficient r is described as a measure of linear correlation between -1 and +1, with values closer to these extremes indicating a stronger linear relationship. The document also explains how to calculate r using z-scores and provides examples. Finally, it introduces the concept of linear regression analysis, including the least squares regression equation and how to calculate the line of best fit, as well as the standard error of estimate.
Ciclo di seminari di preparazione per l’Esame di Stato di abilitazione alla professione di Ingegnere organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
Intervento sull'attivita' dell'Ingegnere per la realizzazione delle strutture tenuto dall'Ing. Stefania Arangio il 12 novembre 2013 presso la Facolta' di Ingegneria della Sapienza
Esami di stato_lezione_arangio_12112013StroNGER2012
Ciclo di seminari di preparazione per l’Esame di Stato di abilitazione alla professione di Ingegnere organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
Intervento sull'attivita' dell'Ingegnere per la realizzazione delle strutture tenuto dall'Ing. Stefania Arangio il 12 novembre 2013 presso la Facolta' di Ingegneria della Sapienza
Corso di Progettazione Strutturale Antincendio
Prof. Ing. Franco Bontempi
Unversita' degli Studi di Roma La Sapienza
Esercitazione 11 novembre 2015 - Ing. Marcello Mangione
L’Ingegneria Forense applica i principi e i metodi scientifici dell’Ingegneria alla soluzione dei problemi tecnici in ambito giudiziario. Il seminario è dedicato agli aspetti strutturali di tale
disciplina. Nello specifico si presenteranno una serie di esempi di indagini post-crollo e/o danno strutturale. Il significato della parola “causa” nel Codice Penale Italiano, parzialmente
differente e più vasto di quello assegnato alla medesima parola dagli ingegneri civili, rende necessario l’utilizzo di un approccio multidisciplinare. In tutti i casi analizzati, le attività di
ricerca hanno riguardato la descrizione della sequenza di collasso e della geometria delle parti sopravvissute al crollo delle costruzioni, le proprietà dei materiali, i carichi effettivamente agenti. Le analisi numeriche sono eseguite con un duplice scopo: si verifica il rispetto delle
prescrizioni delle Norme pro-tempore vigenti del progetto originale e degli eventuali interventi successivi e si determinano le proprietà strutturali, tutto ciò in termini di back-analysis. Le
“cause” del collasso e le responsabilità penali correlate possono essere investigate grazie anche all’analisi della storia della costruzione e dei documenti (tecnici e amministrativi) ad essa
correlati, alla luce delle leggi in vigore all’epoca. Vengono presentate, per i casi in cui si è avuto un procedimento giudiziario concluso, le ragioni delle condanne e delle assoluzioni.
La lezione riguarda i concetti e i metodi opportuni e necessari alla valutazione della sicurezza e della robustezza di costruzioni esistenti come i ponti e i viadotti. L’avverbio “analiticamente” pone l’attenzione sul fatto che questa valutazione deve essere condotta con rigore scientifico e sulla base di solidi ragionamenti e logiche considerazioni.
IMPIANTI DI PROTEZIONE ATTIVA NELLE BIBLIOTECHE E ARCHIVI
di Piergiacomo Cancellieri, Ingegnere Direttore Vice Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica.
Copertina ATTI IF CRASC'15 roma 14-16 maggio 2015Franco Bontempi
Il presente volume raccoglie gli Atti del III Convegno di Ingegneria Forense e del VI Convegno su Crolli, Affidabilità Strutturale, Consolidamento che si svolge nei giorni 14-16 maggio 2015 presso la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Organizzatori dell’evento sono l’AIF – Associazione Italiana di Ingegneria Forense e lo spin off di ricerca StroNGER s.r.l.
Scopo principale di tale edizione è stato quello di promuovere lo scambio di conoscenze e di esperienze maturate da esponenti del mondo accademico, liberi professionisti, funzionari di amministrazioni pubbliche, operatori di aziende private, giuristi e magistrati, nei rispettivi ambiti di competenza.
I temi del convegno sono:
- Aspetti Giuridici dell’Ingegneria
- Ingegneria Forense Civile
- Ingegneria Forense Industriale
- Ingegneria Forense dell’Informazione
- Ingegneria Forense Strutturale
- Affidabilità strutturale
- Consolidamento delle strutture
Una sessione speciale è stata organizzata sul tema della Fire Investigation.
Patrocini:
Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia
Centro di Ricerca in Scienza e Tecnica per la Conservazione del Patrimonio
Storico-Architettonico dell’Università di Roma Sapienza CISTeC
In collaborazione con l’Istituto Superiore Antincendi
e con il Nucleo Investigativo Antincendi.
L’evoluzione tecnologica e di regolamentazione degli APPARECCHI PORTATILI DI ...Piergiacomo Cancelliere
La presentazione, dopo aver illustrato l'evluzione normativa e tecnica degli estintori, esamina gli effetti della scarica di diverse tipologie di agenti estinguenti su materiali rappresentativi di beni culturali.
Il 1° Workshop Nazionale del Gruppo Italiano IABMAS
si terrà presso il Politecnico di Milano nei giorni 14-15 ottobre 2013.
L’Associazione IABMAS – International Association for Bridge Maintenance And Safety – rappresenta la principale organizzazione internazionale per l’avanzamento dello stato dell’arte nei settori della progettazione, manutenzione e gestione dei ponti (http://www.iabmas.org).
Il Gruppo Italiano IABMAS è stato fondato a Stresa nel luglio 2012 nel corso della Conferenza IABMAS 2012 – The Sixth International Conference on Bridge Maintenance, Safety and Management. IABMAS 2012 è stata organizzata con il patrocinio del Politecnico di Milano e ha avuto un riscontro estremamente positivo con circa 800 partecipanti da 50 paesi (http://www.iabmas2012.org).
L'attenzione per le attività di IABMAS è stata confermata anche dalla partecipazione a questa ulteriore iniziativa, che getta buone basi per le attività future del Gruppo Italiano IABMAS. L'intento è di istituire una solida base di riferimento per studiosi, ricercatori e progettisti in
grado di promuovere una fruttuosa sinergia tra teoria e pratica nel settore dei ponti e viadotti, favorendo il dialogo tra comunità accademica, comunità professionale, operatori del mondo delle costruzioni, produttori di materiali avanzati, enti di gestione e amministrazioni di reti infrastrutturali pubbliche e private.
La partecipazione al Workshop è gratuita. Per motivi logistici occorre segnalare la propria partecipazione inviando nome, cognome, affiliazione e giorni di frequenza via email a: info@iabmas-italy.it.
Lezione di Progettazione Strutturale Antincendio del 25 novembre 2017_Ing. Ma...Marco Lucidi
Il giorno sabato 25 Novembre 2017 dalle 9.00 alle 14.00 si è tenuta una lezione alla Facoltà di Ingegneria de La Sapienza per l'insegnamento di Progettazione Strutturale Antincendio, cattedra del docente Prof. Ing. Franco Bontempi, nell'aula 7 dell'edificio principale con accesso da Via Eudossiana, 18 al piano primo.
Previa sua autorizzazione, ha concesso l'apertura alla partecipazione dei colleghi della Security e Ingegneri che siano interessati alla tematica trattata, oltre agli studenti della Laurea Magistrale. L'accesso è stato libero.
A seguire gli argomenti dei n.5 moduli da 50 minuti circa ciascuno e 10 minuti di pausa a seguire, con le figure professionali che ne potevano essere interessate.
MODULO 1
"Dinamica delle Esplosioni ed Effetti sulle Strutture: Incendio a seguito di Esplosione e Esplosioni a seguito di Incendi"
Interessati: Ingegneri Forensi (CTP, CTU), Ingegneri Civili
MODULO 2
"Impiego dell'Esplosivo in Ingegneria Civile: Demolizioni Controllate e Costruzioni in Sotterraneo"
Interessati: Ingegneri Civili
MODULO 3
"Azione Accidentale Esplosiva Colposa e Dolosa: Fuga di Gas e Attentato Terroristico"
Interessati: Security, Ingegneri Civili, Ingegneri Forensi (CTP, CTU)
MODULO 4
"Studi di Protezione da Attentati Bomba: Blast Vulnerability Assessment"
Interessati: Security, Ingegneri della Sicurezza e Protezione Civile
MODULO 5
"Studi di Mitigazione degli Effetti Esplosivi: Bonifica Ordigni Bellici"
Interessati: Ingegneri Civili, Ingegneri della Sicurezza e Protezione Civile
Similar to Sicurezza antincendio negli edifici storici: problematiche legate all’evacuazione del castello di Giurdignano (LE) (20)
Convegno SPEKTRA da A2A - 28 maggio 2024 | TROIANO Luigia
Sicurezza antincendio negli edifici storici: problematiche legate all’evacuazione del castello di Giurdignano (LE)
1. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
• R. LALA – Vigili del Fuoco Lecce
• M. GATTO – Università del Salento
• M. A. AIELLO – Università del Salento
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
2. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Il presente lavoro nasce nell’ambito della convenzione quadro
sottoscritta in data 25/01/2012 tra Università del Salento e
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della
Difesa civile per la promozione di attività di formazione e di
ricerca.
In particolare, con questa convenzione l’Università e il
Dipartimento si impegnano alla promozione di attività di
formazione nell’ambito di corsi di laurea, master e corsi di
specializzazione in materie interdisciplinari inerenti la sicurezza
antincendio, la sicurezza e l’igiene nei luoghi di lavoro e la
sicurezza “in seguito a eventi disastrosi o incidenti”.
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
3. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Nell’ambito della convenzione, l’Università e il Dipartimento
concordano le modalità d’uso di laboratori, attrezzature e servizi
per la realizzazione di attività didattiche complementari e
sperimentazioni utili alla ricerca scientifica e tecnologica sul
comportamento dei materiali (anche innovativi) e degli elementi
strutturali e non strutturali sotto l’azione del fuoco, sulla
valutazione del rischio e degli interventi in caso di calamità
naturali o incidenti.
Le attività di ricerca congiunte potranno essere svolte anche
nell’ambito di programmi di finanziamento regionali, nazionali e
internazionali.
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
4. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Un Comitato di coordinamento appositamente costituito, e composto da
tre membri designati dal Dipartimento (su proposta del Dirigente generale
capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco) e tre dall’Università, si
occupa – tra l’altro – di individuare linee di attività che possono
riguardare:
• sviluppo di tesi di laurea e di dottorato su temi relativi all’analisi
delle prestazioni di materiali e tecniche innovative in presenza
dell’azione del fuoco e alla sicurezza di costruzioni civili e impianti
industriali in seguito a calamità naturali o incidenti;
• corsi di specializzazione post-laurea, corsi di laurea triennale e
altre attività didattiche sui temi relativi all’“Ingegneria della
sicurezza”;
• convegni e giornate di studio;
• stage formativi di studenti presso il Dipartimento e, previa
verifica della disponibilità, presso altre strutture in rapporto con il
Dipartimento, anche all’estero;
• progetti e attività di ricerca congiunte.
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
5. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sarà possibile, infine, nell’ambito di specifiche attività formative:
• accogliere studenti dell’ultimo biennio presso impianti e/o
laboratori del Ministero dell’Interno, per visite, esercitazioni
e stage di formazione;
• accogliere laureandi e dottorandi presso le strutture del
Ministero dell’Interno, per lo svolgimento di tesi;
• effettuare stage, visite tecniche ed esercitazioni
presso tutte le strutture del Corpo nazionale
dei Vigili del Fuoco, compreso il
Centro studi ed esperienze di Roma.
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
6. •Inizi del XVI secolo;
•Due piani fuori terra più interrato;
•Primo piano adibito a mediateca;
•Rispondente al DM 20 Maggio 1992, n.569.
Caratteristiche:
•Ambienti di grande volume
•Distribuzione non simmetrica
•Max Affollamento: 60 persone
•Altezza interna: 5,00 ÷ 7,00 m
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
7. Verifica del SISTEMA DI ESODO
Analisi comparativa tra approccio prescrittivo ed
approccio prestazionale
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
8. Via di ESODO :
scalinata che porta al cortile
interno.
Uscita di sicurezza
UNICA .
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
9. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
10. In caso di incendio, è possibile garantire
l’esodo in sicurezza all’interno di un
edificio con tali caratteristiche e
problematiche?
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
11. • Assenza di principi ingegneristici;
• Limitata discrezionalità dei Tecnici Incaricati;
• Requisiti richiesti spesso complessi e disomogenei;
• Difficile applicazione in ambienti storici o innovativi .
Caratteristiche
•Nasce da un progetto dell’ISO;
•Moderno strumento per la valutazione
della sicurezza di un edificio;
•Introduce il concetto di Ricerca della
Prestazione di una struttura;
•L’Unione Europea ne ha previsto il suo
utilizzo Doc. Interp. n.2 della Direttiva
“Prodotti da Costruzione”.
Vantaggi
•Progettare con maggiore libertà;
•Evitare sprechi di materiale;
•Verificare la validità di progetti di P.I.
proposti per risolvere situazioni difficili;
• Valutare i piani di emergenza
seguendo l’andamento dell’incendio;
• Investigare sulle cause d’incendio
mediante la ricostruzione dell’incendio.
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
12. Si tratta di un edificio “pregevole per storia ed arte”
pertanto si evitano interventi strutturali e di
impiantistica eccessivamente invasivi.
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
13. Parametro Dominio di accettabilità
Altezza fumi dal pavimento ≥ 1,80 m
Temperatura dello strato basso di fumi ≤ 60 °C
Flusso termico al pavimento ≤ 2,50 Kw/m2
Riferimento Normativo:
PUNTO 3.3 LETTERA CIRCOLARE MINISTERO INTERNO
PROT. DCPST/427 DEL 31 marzo 2008
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
14. •La volumetria e la
configurazione
dell’edificio
permettono di
essere approssimati
in maniera adeguata
dal modello di CFAST.
•Dati in output di
facile divulgazione.
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
15. Ambienti simmetrici con volumi equivalenti
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
16. Curva d’incendio
La curva di incendio utilizzata è quella della norma
NFPA 914 -Code for Fire Protection of historic structures -2001 edition.
La scelta di detta curva risulta cautelativa, essendo quella più gravosa per un
edificio storico.
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Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
17. Il castello di Giurdignano è interamente realizzato in calcare compatto, tipica roccia
della zona ad est del Salento
Il materiale
Conducibilità 0.00175 KW / (m °C)
Calore Specifico 0,001 KJ / (Kg °C)
Densità 1600 Kg/m3
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18. Si calcolano e confrontano due tempi:
Aset : Tempo disponibile per evacuare in sicurezza
Rset: Tempo necessario per evacuare in sicurezza
Cfast
Calcolato
Aset > Rset
Margine di Sicurezza
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19. Secondo l’Annesso E della Norma ISO/DTR 16378/2007
3 affollamenti:
20 persone
40 persone
60 persone
5 velocità di esodo:
0,15 m/s
0,35 m/s
0,65 m/s
1 m/s
1,25 m/s
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20. Calcolo del tempo
necessario per evacuare
in sicurezza - Rset
SCENARIO DI INCENDIO A: Esodo da "Lab.Scuola Bottega 1"
Incendio in"Banqueting 4"
Sup. Lab.Sc.Bott (mq): 30 Affoll. (pers) 60
Densita Affollamento
(pers/mq): 2,60
TEMPI COMUNI
Tempo di Rivelazione: ∆t det [s] 60
Tempo di Allarme: ∆t al [s] 0
Tempo di Pre-movimento: ∆t pre [s] 150
VELOCITA' DI ESODO posta pari mediamente a [m/s]: = 1,25
FLUSSO SPECIFICO [pers/s * m]: Fs = v * D = 3,25
LUNGHEZZA PERCORSO ESODO (m) 26,00
TEMPI ATTRAV. INFISSI:
INFISSI LARGHI metri 0,95 NUMERO 0
INFISSI LARGHI metri 1,00 NUMERO 0
INFISSI LARGHI metri 1,10 NUMERO 2
INFISSI LARGHI metri 1,20 NUMERO 0
INFISSI LARGHI metri 1,25 NUMERO 0
INFISSI LARGHI metri 1,30 NUMERO 1
INFISSI LARGHI metri 1,40 NUMERO 1
INFISSI LARGHI metri 1,50 NUMERO 1
INFISSI LARGHI metri 1,70 NUMERO 0
TEMPO ATTRAVERSAMENTO INFISSI (s) 71
TEMPO PERCORSO 21
TEMPO TOTALE 302
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21. “Rappresentano la schematizzazione degli eventi che
possono ragionevolmente verificarsi…”
ISO PTDS 16733
Gravosi per sviluppo e propagazione.
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22. Scenari d’incendio
Scenario A
Incendio lontano dalla via di esodo
Scenario B
Incendio lungo la via di esodo
Incendio: Sala Banq. 4
Esodo da: Lab Sc. Bott. 1
Incendio: Sala Banq. 1
Esodo da: Lab Sc. Bott. 1
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23. Provvedimenti in caso di non
soddisfacimento delle prescrizioni
ONOFF
Il sistema di sicurezza meno invasivo è costituito dall’apertura automatica degli infissi.
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24. Incendio distante dalla via di esodo.
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25. Incendio: Sala Banqueting 4
Esodo da: Laboratorio Scuola Bottega 1
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26. RSET [s]
SCENARIO A
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.
[per/mq]
20 pers. 584 367 294 263 253
40 pers. 788 455 341 293 278
60 pers. 990 542 389 324 302
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27. Valutazione dell’Available Safe Egress Time
Mediante simulazioni con CFAST sono stati calcolati i valori nell’ambiente di
esodo in termini di:
• Altezza fumi;
• Flusso termico al pavimento;
• Temperatura del volume inferiore del fumo.
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28. Scenario A-Off
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30. Il limite di normativa non viene mai superato.
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
0 120 240 360 480 600 720 840 960 1080 1200 1320 1440 1560 1680 1800
(w/mq) Flusso termico al pavimento - Aoff
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 1 W/m^2
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 2 W/m^2
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 2 W/m^2
Floor Temp Target Flux Wc W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 1 W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 2 W/m^2
Limite di Normativa
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31. Il limite di normativa non viene mai superato.
0
10
20
30
40
50
60
70
0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(°C) Temperatura fumi
strato inferiore
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 1 C
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 2 C
Lower Layer Temperature Wc C
Lower Layer Temperature Banqueting 1 C
Lower Layer Temperature Banqueting 2 C
Limite di Normativa
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32. Analizzati i dati si deduce che per lo scenario A-off:
Parametro Tempo di superamento limite (s)
Altezza fumi 270
Flusso Termico al Pavimento Mai
Temperatura strato inferiore fumi Mai
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33. Confrontiamo il valore di Rset con quello di Aset.
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34. TEMPO DI MARGINE (Time Margin)
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35. TEMPO DI MARGINE (Time Margin)
RSET [s]
SCENARIO A-off
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.[per/mq]
20 pers. 584 367 294 263 253
40 pers. 788 455 341 293 278
60 pers.
990 542 389 324 302
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36. Interveniamo inserendo
i sistemi automatici di
apertura degli infissi.
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37. Scenario A-On
Dopo 200 sec dall’inizio dell’incendio si apriranno automaticamente gli infissi.
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39. Il limite di normativa non viene mai superato.
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
0 120 240 360 480 600 720 840 960 1080 1200 1320 1440 1560 1680 1800
(W/mq) Flusso Termico al pavimento
Limite di Normativa
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 2
W/m^2
Floor Temp Target Flux Wc W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 1 W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 2 W/m^2
Limite di Normativa
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40. Il limite di normativa non viene mai superato.
0
10
20
30
40
50
60
70
0 120 240 360 480 600 720 840 960 1080 1200 1320 1440 1560 1680 1800
(°C) Temperatura fumi strato inferiore
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 1 C
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 2 C
Lower Layer Temperature Wc C
Lower Layer Temperature Banqueting 1 C
Lower Layer Temperature Banqueting 2 C
Limite di Normativa
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41. In questo caso lungo la via di esodo la normativa è sempre
rispettata: tutti possono mettersi in salvo senza incontrare
ostacoli.
Analizzati i dati si deduce che per lo scenario A-on:
Parametro Tempo di superamento limite (s)
Altezza fumi Mai
Flusso Termico al Pavimento Mai
Temperatura strato inferiore fumi Mai
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42. Concludiamo che per scenari che prevedono l’incendio
lontano dalla via di esodo, è sufficiente l’inserimento
dell’apertura automatica degli infissi per far evacuare
in sicurezza gli occupanti.
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43. Supporremo un incendio lungo la via di esodo.
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44. Incendio: Sala Banqueting 1
Esodo da: Laboratorio Scuola Bottega 1
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45. Required Safe Escape Time
RSET [s]
SCENARIO B
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.[per/mq]
20 pers.
906 506 367 313 292
40 pers.
1173 620 429 353 324
60 pers.
1437 735 490 393 355
In misura cautelativa, sono stati allungati i tempi di esodo del 15% per
simulare la difficoltà ad attraversare un ambiente incendiato
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46. Scenario B-Off
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47. Dopo 240 s avviene il superamento del limite
di normativa in riferimento all’altezza fumi.
0
1
2
3
4
5
6
7
0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(m) Altezza fumi
Layer Height Scuola Bottega 1 m
Layer Height Scuola Bottega 2 m
Layer Height Wc m
Layer Height Banqueting 1 m
Layer Height Banqueting 2 m
Limite di Normativa
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48. Il limite di normativa non viene mai superato.
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
0 120 240 360 480 600 720 840 960 1080 1200 1320 1440 1560 1680 1800
(W/mq) Flusso Termico al pavimento
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 1
W/m^2
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 2
W/m^2
Floor Temp Target Flux Wc W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 1 W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 2 W/m^2
Limite di Normativa
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49. Il limite di normativa viene superato Banqueting 1
dopo 480 secondi.
0
50
100
150
200
250
300
350
0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(°C)
Temperatura fumi strato inferiore
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 1 C
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 2 C
Lower Layer Temperature Wc C
Lower Layer Temperature Banqueting 1 C
Lower Layer Temperature Banqueting 2 C
Limite di Normativa
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50. Analizzati i dati si deduce che per lo scenario B-off:
Si nota che sono stati “persi” almeno 30 secondi rispetto allo
scenario A-off
Parametro Tempo di superamento limite (s)
Altezza fumi 240
Flusso Termico al Pavimento Mai
Temperatura strato inferiore fumi 480
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51. Dati i valori di Rset confrontiamoli con il valore di Aset
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52. Margine di Salvezza:
Come osserviamo nella configurazione B-Off nessun
occupante può mettersi in salvo.
RSET [s]
SCENARIO B - off
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.
[per/mq]
20 pers. 906 506 367 313 292
40 pers. 1173 620 429 353 324
60 pers. 1437 735 490 393 355
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53. Interveniamo inserendo
i sistemi automatici di
apertura degli infissi.
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54. Scenario B-On
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55. Il limite di normativa viene superato dopo 780 secondi.
0
1
2
3
4
5
6
7
0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(m) Altezza fumi
Layer Height Scuola Bottega 1 m
Layer Height Scuola Bottega 2 m
Layer Height Wc m
Layer Height Banqueting 1 m
Layer Height Banqueting 2 m
Limite di Normativa
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56. Il limite di normativa viene superato dopo 600 secondi.
-5000
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
0 120 240 360 480 600 720 840 960 1080 1200 1320 1440 1560 1680 1800
(W/mq) Flusso Termico al pavimento
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 1
W/m^2
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 2
W/m^2
Floor Temp Target Flux Wc W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 1 W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 2 W/m^2
Limite di Normativa
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57. Il limite di normativa viene superato dopo 840 secondi.
0
20
40
60
80
100
120
0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(°C) Temperatura fumi strato inferiore
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 1 C
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 2 C
Lower Layer Temperature Wc C
Lower Layer Temperature Banqueting 1 C
Lower Layer Temperature Banqueting 2 C
Limite di Normativa
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58. Analizzati i dati si deduce che per lo scenario B-off:
Parametro Tempo di superamento limite (s)
Altezza fumi 780
Flusso Termico al Pavimento 600
Temperatura strato inferiore fumi 840
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59. Dati i valori di Rset confrontiamoli con il valore di Aset
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60. Margine di Sicurezza
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61. Margine di Salvezza
RSET [s]
SCENARIO B - on
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.
[per/mq]
20 pers. 906 506 367 313 292
40 pers. 1173 620 429 353 324
60 pers. 1437 735 490 393 355
Come osserviamo nella configurazione B-On la situazione è molto
migliorata, eppure non garantisce un esodo in sicurezza a tutte le categorie.
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62. Proposta progettuale:
trasformare la finestra presente nel
«Laboratorio Scuola Bottega 1» in
un’uscita, in modo da consentire il
deflusso agli occupanti dal balcone.
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63. Supposto un incendio lungo la via di esodo, questa passa
alternativamente per il balcone.
E’ presente il sistema di apertura automatica degli infissi.
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64. Incendio: Sala Banqueting 1
Esodo da: Laboratorio Scuola Bottega 1
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
65. Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
66. Intervento Architettonico
Seminario “Lo studio e la ricerca per la Sicurezza Antincendio” – Roma, 15-16 Ottobre 2013
Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
67. Required Safe Escape Time
RSET [s]
SCENARIO C-on
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.
[per/mq]
20 pers. 971 535 383 323 299
40 pers. 1169 619 429 352 324
60 pers. 1364 705 474 382 348
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Sicurezza antincendio negli edifici storici R.Lala, M.A. Aiello, M.Gatto
68. Il limite di normativa non viene mai superato.
0
1
2
3
4
5
6
7
8 0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(m)
Altezza fumi
Layer Height Scuola Bottega 1 m
Layer Height Banqueting 2 m
Limite di Normativa
Layer Height Banqueting 3 m
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69. Il limite di normativa viene superato dopo 1440 secondi
in Sala Banqueting 3.
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
0 120 240 360 480 600 720 840 960 1080 1200 1320 1440 1560 1680 1800
(W/mq)
Flusso Termico al pavimento
Floor Temp Target Flux Scuola Bottega 1
W/m^2
Floor Temp Target Flux Banqueting 2 W/m^2
Limite di Normativa
Floor Temp Target Flux Banqueting 3 W/m^2
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70. Il limite di normativa non viene mai superato.
0
10
20
30
40
50
60
70 0
60
120
180
240
300
360
420
480
540
600
660
720
780
840
900
960
1020
1080
1140
1200
1260
1320
1380
1440
1500
1560
1620
1680
1740
1800
(°C)
Temperatura fumi strato inferiore
Lower Layer Temperature Scuola Bottega 1 C
Lower Layer Temperature Banqueting 2 C
Limite di Normativa
Lower Layer Temperature Banqueting 3 C
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71. Analizzati i dati si deduce che per lo scenario C :
Parametro Tempo di superamento limite (s)
Altezza fumi mai
Flusso Termico al Pavimento 1440
Temperatura strato inferiore fumi mai
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72. Dati i valori di Rset confrontiamoli con il valore di AsetDati i valori di Rset confrontiamoli con il valore di Aset
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73. Margine di Salvezza
Come osserviamo la configurazione C è ottimale e garantisce un esodo in
sicurezza a tutte le categorie.
RSET [s]
SCENARIO C-on
Velocità di esodo [m/s]
0,15 0,35 0,65 1 1,25
Affoll.
[per/mq]
20 pers. 971 535 383 323 299
40 pers. 1169 619 429 352 324
60 pers. 1364 705 474 382 348
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74. Nessun valore di Rset supera il valore di Aset.
Deduciamo che tutti gli occupanti possono
mettersi in salvo.
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75. Operare con la FSE ha permesso di:
Determinare le prestazioni in termini di sicurezza antincendio
Verificare le reali condizioni di esodo per gli occupanti
Proporre soluzioni ingegneristiche per la fruizione di un edificio
inizialmente non sicuro
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