Il lavoro si propone di comprendere se, nel corso del periodo intercensuario (2001-2011), il ruolo delle istituzioni non profit sia mutato mediante un effetto sostituzione tra le istituzioni pubbliche, le istituzioni non profit e le imprese, sia per la totalità delle attività economiche sia, per quelle che, più rilevanti, definiscono l’attività dei servizi.
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per ...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Paolo Canino (Fondazione Cariplo)
"Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per la ricerca - Crescita occupazione e nuove istituzioni"
Il lavoro si propone di comprendere se, nel corso del periodo intercensuario (2001-2011), il ruolo delle istituzioni non profit sia mutato mediante un effetto sostituzione tra le istituzioni pubbliche, le istituzioni non profit e le imprese, sia per la totalità delle attività economiche sia, per quelle che, più rilevanti, definiscono l’attività dei servizi.
Il Censimento delle istituzioni non profit 2011 ha rilevato (al 31/12/2011) la
presenza di 4.758 mila volontari, in crescita rispetto al 2001 del 43,5%. Essi
svolgono attività che incidono fortemente sullo sviluppo economico e sociale
del paese, sulla qualità della vita, le relazioni sociali e il benessere dei cittadini.
La rilevazione delle istituzioni non profit nell’ambito del 9° Censimento dell’industria e dei servizi ha fatto riferimento alla situazione al 31 dicembre 2011 censendo 301.191 organizzazioni non profit attive in Italia
Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per ...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Paolo Canino (Fondazione Cariplo)
"Il nuovo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit: quali indicazioni per la ricerca - Crescita occupazione e nuove istituzioni"
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
Il 9° Censimento generale dell'industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato che la Puglia è sede amministrativa di 267.759 unità giuridico economiche, di cui 252.203 imprese, 15.105 istituzioni non profit e 451 istituzioni pubbliche. La regione risulta profondamente trasformata, cresce il non profit, si contrae la Pubblica Amministrazione.
Il sistema delle imprese si ristruttura: il Commercio e gli Altri servizi sono i settori che fanno registrare gli incrementi più significativi.
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
La presentazione delinea i principali risultati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Si evidenziano i cambiamenti avvenuti rispetto al 2001 per settore produttivo, per ripartizione geografica, per addetti e per forma giuridica. Infine si illustrano gli esiti delle rilevazioni, l’uso del web per la compilazione dei questionari censuari e il piano e il calendario di diffusione dei dati.
The labour market participation of people with disability: key challenges for the use of administrative data for statistical purposes. Bonardo D., Di Bella G., Talucci V., Galiè L.
Il censimento ha rilevato in Calabria in complesso più di 118 mila UG (+12%, rispetto al 2001), con circa 325 mila addetti (+8,0%), e poco più di 130 mila UL (+10%), con circa 406 mila addetti (+1,5%). Con meno di 10 addetti, forma non societaria e settore commerciale, turistico e servizi: è l’impresa tipo calabrese. Il comune è l’istituzione pubblica più diffusa, l’istruzione il settore che assorbe più addetti. Il non profit: associazioni non riconosciute operanti (per lo più con volontari) nel settore cultura e sport.
Le relazioni che le istituzioni non profit hanno con altri soggetti possono produrre significativi risultati per quanto attiene i servizi e le prestazioni offerte a livello locale nell’ambito delle partnership sociali.
La rivoluzione economica si fa a tavola, intervento di Nicola Difino ideatore del progetto Fooding Social Club, Economia alimentare “ La rivoluzione economica comincia a tavola” durante il convegno di Eticanonmente, Finanza Etica e Microcredito, tenutosi presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari il 25 maggio 2012
PCofficina è uno spazio dedicato alla condivisione di saperi informatici, alla nobile arte del trashware, al software libero. PCOfficina è uno spazio libero non commerciale.
L'impatto sociale di Banca Etica - 15 anni di finanza al servizio del bene co...Banca Popolare Etica
La ricerca condotta da Altis dell'Università Cattolica di Milano sull'impatto sociale di 15 anni dei nostri finanziamenti all'economia civile e solidale.
Dal 1999 abbiamo deliberato crediti per 1 miliardo e 800 milioni di euro a favore di 23.800 progetti di famiglie e imprese sociali. Risorse che hanno contribuito a far crescere in quantità e qualità i servizi di assistenza per le persone più fragili; promuovere l’arte, la cultura e lo sport come strumenti per migliorare la qualità di vita di tutti; difendere la legalità; ridurre le emissioni di CO2 a salvaguardia dell’ambiente e della salute; diffondere il biologico; rilanciare progetti di cooperazione internazionale e commercio equo e solidale.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ri...Iris Network
Colloquio sull'impresa sociale 2014
Dipartimento di Economia, Perugia
Intervento di Andrea Mancini (già Direttore Dipartimento per i Censimenti e i registri amministrativi e statistici, ISTAT)
"Il nuovo censimento sulle istituzioni non profit: quali indicazioni per la ricerca"
La presentazione si articola in più parti: nella prima, viene descritto il nuovo volto della P.A., per forma giuridica e per classe di addetti. Nella seconda parte si illustra la crescita delle istituzioni non profit e delle loro unità locali, per ripartizione geografica, tipologia di addetti, forma giuridica e settore di attività.
Il 9° Censimento generale dell'industria, servizi e istituzioni non profit, ha rilevato che la Puglia è sede amministrativa di 267.759 unità giuridico economiche, di cui 252.203 imprese, 15.105 istituzioni non profit e 451 istituzioni pubbliche. La regione risulta profondamente trasformata, cresce il non profit, si contrae la Pubblica Amministrazione.
Il sistema delle imprese si ristruttura: il Commercio e gli Altri servizi sono i settori che fanno registrare gli incrementi più significativi.
Il Censimento delle industrie e dei servizi 2011 si è svolto in una particolare fase del sistema produttivo italiano e punta a soddisfare nuove esigenze informative. In questa presentazione si illustrano le prime evidenze su imprenditoria, sulla responsabilità della gestione dell’impresa, sulla microimprenditorialità e sull’acquisizione di risorse umane.
La presentazione delinea i principali risultati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e delle istituzioni non profit. Si evidenziano i cambiamenti avvenuti rispetto al 2001 per settore produttivo, per ripartizione geografica, per addetti e per forma giuridica. Infine si illustrano gli esiti delle rilevazioni, l’uso del web per la compilazione dei questionari censuari e il piano e il calendario di diffusione dei dati.
The labour market participation of people with disability: key challenges for the use of administrative data for statistical purposes. Bonardo D., Di Bella G., Talucci V., Galiè L.
Il censimento ha rilevato in Calabria in complesso più di 118 mila UG (+12%, rispetto al 2001), con circa 325 mila addetti (+8,0%), e poco più di 130 mila UL (+10%), con circa 406 mila addetti (+1,5%). Con meno di 10 addetti, forma non societaria e settore commerciale, turistico e servizi: è l’impresa tipo calabrese. Il comune è l’istituzione pubblica più diffusa, l’istruzione il settore che assorbe più addetti. Il non profit: associazioni non riconosciute operanti (per lo più con volontari) nel settore cultura e sport.
Le relazioni che le istituzioni non profit hanno con altri soggetti possono produrre significativi risultati per quanto attiene i servizi e le prestazioni offerte a livello locale nell’ambito delle partnership sociali.
La rivoluzione economica si fa a tavola, intervento di Nicola Difino ideatore del progetto Fooding Social Club, Economia alimentare “ La rivoluzione economica comincia a tavola” durante il convegno di Eticanonmente, Finanza Etica e Microcredito, tenutosi presso la Facoltà di Economia dell'Università di Bari il 25 maggio 2012
PCofficina è uno spazio dedicato alla condivisione di saperi informatici, alla nobile arte del trashware, al software libero. PCOfficina è uno spazio libero non commerciale.
L'impatto sociale di Banca Etica - 15 anni di finanza al servizio del bene co...Banca Popolare Etica
La ricerca condotta da Altis dell'Università Cattolica di Milano sull'impatto sociale di 15 anni dei nostri finanziamenti all'economia civile e solidale.
Dal 1999 abbiamo deliberato crediti per 1 miliardo e 800 milioni di euro a favore di 23.800 progetti di famiglie e imprese sociali. Risorse che hanno contribuito a far crescere in quantità e qualità i servizi di assistenza per le persone più fragili; promuovere l’arte, la cultura e lo sport come strumenti per migliorare la qualità di vita di tutti; difendere la legalità; ridurre le emissioni di CO2 a salvaguardia dell’ambiente e della salute; diffondere il biologico; rilanciare progetti di cooperazione internazionale e commercio equo e solidale.
Il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri, è stato ascoltato, il 10 novembre 2014, dalla commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nell'ambito delle audizioni per la legge di riforma del Terzo Settore.
In questa presentazione i contenuti salienti dell'intervento.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
G.P. Barbetta, P. Canino, S. Cima - Crescita occupazionale e nuove istituzioni
1. Censimento dell’industria
e dei servizi 2011
Istituzioni non profit
Crescita occupazionale e
i tit i inuove istituzioni
GIAN PAOLO BARBETTA1, PAOLO CANINO2 e
STEFANO CIMA2
1 Università Cattolica di Milano
2 Fondazione Cariplo
G i FLAVIO VERRECCHIA (I t t) l’ i t
ROMA 16 APRILE 2014
Grazie a FLAVIO VERRECCHIA (Istat) per l’aiuto
nella elaborazione dei dati e nelle analisi
ROMA 16 APRILE 2014
2. Introduzione
Obiettivi
Descrivere la demografia delle organizzazioni non profit (e la loro occupazione) tra il Censimento del
2001 e quello del 2011 per analizzarne la crescita interna, la natalità, la mortalità e sottolineare
l’importanza degli affinamenti nelle tecniche di rilevazione.
E id i i diff i li di it tt i li t it i li di ti d l i tiEvidenziare i differenziali di crescita settoriali e territoriali, distinguendone le varie componenti.
Metodo
Ricostruzione del panel (2001, 2011) delle organizzazioni sempre attive (le istituzioni storiche).Ricostruzione del panel (2001, 2011) delle organizzazioni sempre attive (le istituzioni storiche).
Identificazione delle organizzazioni rilevate nel 2011 ma già attive nel 2001 (le istituzioni emerse).
Un po’ di «contabilità» sulla demografia delle organizzazioni e dell’occupazione.
Analisi delle differenze settoriali e territoriali.
Possibili sviluppi futuri
Analisi per altre variabili strutturali (es forma giuridica)Analisi per altre variabili strutturali (es. forma giuridica).
Analisi dei fattori determinati i differenziali territoriali e settoriali.
ROMA 16 APRILE 2014
3. Un po’ di calcoli
sulla
demografiademografia
delle istituzioni
ROMA 16 APRILE 2014
4. La demografia delle ISTITUZIONI (1/4)
Saldo naturale e affinamento delle tecniche tra il 2001 e il 2011:
R01 + S11 =N01-11 - C01-11 + R11
Istituzioni
attive e
rilevate
Istituzioni
attive nel
2001 e 2011,
Istituzioni
nate fra il
2001 e il
Istituzioni
cessate fra il
2001 e il
Istituzioni
attive e
rilevate
nel 2001
,
rilevate solo
nel 2011
2011 2011 nel 2011
Rilevate
2001
«Emerse»«Saldo naturale» Rilevate
2011
235.232 +
2001
45.666 =141.451 - 121.159 + 301.191
2011
ROMA 16 APRILE 2014
5. La demografia delle ISTITUZIONI (2/4)
Istituzioni nuove e istituzioni storiche: Profondo
irinnovamento:
settore nuovo
per metàS01,11 +R11 = S11 + N01-11
Istituzioni
attive e
rilevate nel
Istituzioni
attive e
rilevate
Istituzioni
attive nel
2001 e 2011
Istituzioni
nate fra il
2001 e ilrilevate nel
2001 e nel
2011
rilevate
nel 2011
2001 e 2011,
rilevate solo
nel 2011
2001 e il
2011
Rilevate Storiche Nuove
114.074 +301.191 =
Rilevate Storiche
45.666 +
Nuove
141.451
ROMA 16 APRILE 2014
6. La demografia delle ISTITUZIONI (3/4)
La crescita dipende dall’affinamento delle tecniche:
-
N01–11
+
C01–11 S11
=
R11 – R01
R01
Istituzioni nate
R01
+
Istituzioni cessate
R01
IstituzioniVariazione numero
R01
fra il 2001 e
il 2011
fra il 2001 e
il 2011
attive nel
2001 e 2011,
rilevate solo
istituzioni 2001-
2011
«Saldo naturale»
rilevate solo
nel 2011
«Emerse»«Crescita» «Saldo naturale»
8,6% +
«Emerse»
19,4%28% =
«Crescita»
ROMA 16 APRILE 2014
8. Le conseguenze
della demografia delle istituzioni
sull’occupazionesull occupazione
del personale retribuito
ROMA 16 APRILE 2014
9. La demografia del PERSONALE (1/4)
Crescita interna, saldo naturale e emerso (affinamento delle tecniche)
P01|R01+ P11|N01-11- P01|C01-11+ P11|R11P11|S11=
Personale
delle
istituzioni
Crescita
2001-11
personale
Personale
nuove
nate
Personale
cessate
Personale
delle
istituzioni
Personale
istituzioni
sempre
nel 2001 istituzioni
sempre
rilevate
nel 2011attive
rilevate
nel 2011
Rilevato
«Crescita
interna»
«Saldo naturale» Rilevato«Emerso»
592.791 +
2001
185.279 +
interna»
234.508 - 165.846 + 957.124
2011
110.392 =
ROMA 16 APRILE 2014
10. La demografia del PERSONALE (2/4)
Personale storico e nuovi occupati: Maggior peso
occupazionale delle
istituzioni storiche
P l
P11|R11=
P l
P11|S01,11+
P l
P11|S11+
P l
P11|N01-11
Personale
delle
istituzioni
l 2011
Personale
delle
istituzioni
Personale
istituzioni
sempre
tti
Personale
nuove nate
2001-2011
nel 2011 sempre
rilevate
attive
rilevate
nel 2011
Rilevato
2011
Storico Nuovo
957.124 =
2011
612.224 + 110.392 + 234.508
ROMA 16 APRILE 2014
11. La demografia del PERSONALE (3/4)
La crescita è prevalentemente interna
Crescita del
l
«Crescita
i
«Saldo
l
«Emerso»
Affipersonale
2001-2011
interna» naturale» Affinamento
tecniche rilevazione
61,5% = 31,3% + 11,6% + 18,6%
ROMA 16 APRILE 2014
12. La demografia del PERSONALE (4/4)
Si evidenziano:
1. La crescita occupazionale delle istituzioni «storiche»:
+ 185 279 ità+ 185.279 unità
2 Il peso occupazionale delle organizzazioni «emerse»:2. Il peso occupazionale delle organizzazioni «emerse»:
+ 110.392 unità
3. Il contributo netto delle nuove istituzioni:
+68.662 unità
ROMA 16 APRILE 2014
14. Analisi settoriali: le ISTITUZIONI (1/4)
Per ogni settore i, possiamo ricostruire:
1. L’andamento demografico fra il 2001 e il 2011
Si11Ni01 11 Ci01 11 +Ri11 = Ri01 + Ei01 11 Ui01 11 +
Istituzioni
attive nel
S 11N 01-11 -
Istituzioni
nate fra il
C 01-11 +
Istituzioni
cessate
Istituzioni
attive e
R 11 =
Istituzioni
attive e
R 01 + E 01-11 -
Istituzioni
entrate fra
U 01-11 +
Istituzioni
uscite fra il
2001 e nel
2011,
rilevate
2001 e il
2011
rilevate
l 2011
fra il 2001
e il 2011
rilevate nel
rilevate
nel 2011
rilevate
nel 2001
il 2001 e il
2011
sempre
il t (i
2001 e il
2011
sempre
solo nel
2011
nel 2011 2011rilevate (in
due settori
diversi)
rilevate (in
due settori
diversi)
«Emerse»«Saldo naturale»Rilevate
2011
Rilevate
2001
«Saldo migratorio»
ROMA 16 APRILE 2014
2011 2001
15. Analisi settoriali: le ISTITUZIONI (2/4)
2. La scomposizione della crescita 2001-2011
CulturaCultura
sport e
ricreazione
Istruzione
e ricerca
Sanità e
assistenza
sociale
Tutela degli
interessi
ROMA 16 APRILE 2014
16. Analisi settoriali: le ISTITUZIONI (3/4)
3. La composizione al 2011
Istituzioni attive
Si11 +
Istituzioni
Ri11 =
Istituzioni
Si01,11 + Ni01-11
Istituzioni nate
Ei01-11 +
IstituzioniIstituzioni attive
nel 2001 e nel
2011, rilevate
solo nel 2011
Istituzioni
attive e
rilevate nel
2011
Istituzioni
attive e
rilevate nel
2001 e nel
Istituzioni nate
fra il 2001 e il
2011 rilevate
nel 2011
Istituzioni
entrate fra il
2001 e il 2011
sempre rilevatesolo nel 20112011 2001 e nel
2011 nello
stesso settore
nel 2011sempre rilevate
(in due settori
diversi)
Rile ate
Emerse
Rilevate
2011
Storiche NuoveEntrate
ROMA 16 APRILE 2014
17. Analisi settoriali: le ISTITUZIONI (4/4)
Istituzioni, per macro-settore, composizione percentuale
Maggior presenza di nuove entrate in istruzione e ricerca, maggior presenza di
nuove, ma anche di storiche, in cultura sport e ricreazione.
ROMA 16 APRILE 2014
, , p
18. Analisi settoriali: il PERSONALE (1/4)
Anche per il personale, per ogni settore i, possiamo ricostruire:
1. L’andamento demografico fra il 2001 e il 2011
Pi11|Si11Pi11|Ni01-11- Pi01|Ci01-11+Pi11|Ri11 = Pi01|Ri01+ Pi11|Ei01-11- Pi01|Ui01-11+
Personale
istituzioni
attive nel
Personale
istituzioni
nate fra il
Personale
istituzioni
cessate fra il
Personale
istituzioni
attive e
Personale
istituzioni
attive e
Personale
istituzioni
entrate fra il
Personale
istituzioni
uscite fra il
Variazione
2001-11
personale attive nel
2001 e
nel 2011,
rilevate
solo nel
nate fra il
2001 e il
2011
rilevate nel
2011
cessate fra il
2001 e il
2011 rilevate
nel 2011
attive e
rilevate nel
2011
attive e
rilevate
nel 2001
entrate fra il
2001 e il
2011
sempre
rilevate (in
uscite fra il
2001 e il
2011
sempre
rilevate (in
personale
istituzioni
attive e
rilevate nel
2001 e nel solo nel
2011
2011rilevate (in
due settori
diversi)
rilevate (in
due settori
diversi)
2001 e nel
2011 nello
stesso settore
«Emerse»«Saldo naturale»
Rilevate
2011
Rilevate
2001
«Saldo migratorio»
«Crescita
interna»
ROMA 16 APRILE 2014
19. Analisi settoriali: le ISTITUZIONI (2/4)
2. La scomposizione della crescita 2001-2011
CulturaCultura
sport e
ricreazione
Istruzione
e ricerca
Sanità e
assistenza
sociale
Tutela degli
interessi
ROMA 16 APRILE 2014
20. Analisi settoriali: il PERSONALE (3/4)
3. La composizione al 2011
Personale
Pi11|Si11+
Personale
Pi11|Ri11 =
Personale
Pi11|Si01,11+ Pi11|Ni01-11
Personale
Pi11|Ei01-11+
PersonalePersonale
istituzioni attive
nel 2001 e nel
2011, rilevate
Personale
istituzioni
attive e
rilevate nel
Personale
istituzioni
attive e
rilevate nel
Personale
istituzioni nate
fra il 2001 e il
2011 rilevate
Personale
istituzioni
entrate fra il
2001 e il 20112011, rilevate
solo nel 2011
rilevate nel
2011
rilevate nel
2001 e nel
2011 nello
stesso settore
2011 rilevate
nel 2011
2001 e il 2011
sempre rilevate
(in due settori
diversi)
Rile ate
)
Emerse
Rilevate
2011
Storiche NuoveEntrate
ROMA 16 APRILE 2014
21. Analisi settoriali: il PERSONALE (4/4)
Personale istituzioni, per macro-settore, composizione percentuale
Forti differenze fra i settori, maggior incidenza delle nuove in cultura sport e
ricreazione, progressiva maggior incidenza delle storiche negli altri tre settori
(I&R S&AS TdI)
ROMA 16 APRILE 2014
(I&R, S&AS, TdI).
23. Analisi territoriali: le ISTITUZIONI (1/4)
Per ogni territorio j (ripartizioni geografiche), possiamo ricostruire:
1. L’andamento demografico fra il 2001 e il 2011
Istituzioni
insediate
fra il 2001
Istituzioni
de-
localizzate
Istituzioni
nate fra il
2001 e il
Istituzioni
cessate fra
il 2001 e il
Istituzioni
attive e
rilevate
Istituzioni
attive e
rilevate
Istituzioni
attive nel
2001 efra il 2001
e il 2011
sempre
rilevate (in
d t it i
localizzate
fra il 2001
e il 2011
sempre
il t (i
2001 e il
2011
rilevate nel
2011
il 2001 e il
2011
rilevate nel
2001
rilevate
nel 2001
rilevate
nel 2011
2001 e
nel 2011
rilevate
nel 2011
due territori
diversi)
rilevate (in
due territori
diversi)
«Emerse»«Saldo naturale»«Saldo migratorio»
(trascurabile)
Rilevate
2001
Rilevate
2011
ROMA 16 APRILE 2014
24. Analisi territoriali: le ISTITUZIONI (2/4)
2. La scomposizione della crescita 2001-2011
«Saldo naturale» «Emerse» - affinamento
tecniche rilevazione
27 5% 18 9%IT=28% IT=8 6% IT=19 4%
32,4%
27,5%
32 5%
12,5%
8,5%
20,0%
18,9%IT=28% IT=8,6% IT=19,4%
32,5%
22,3%
12,4%
4,1%
20,0%
18 2%
18,8%
4,1%
‐1,1%
18,2%
19,9%
Crescita più elevata al Nord-Ovest e al Centro, per un più alto saldo naturale.
Affinamento della rilevazione omogeneo sul territorio nazionale.
ROMA 16 APRILE 2014
Affinamento della rilevazione omogeneo sul territorio nazionale.
25. Analisi territoriali: le ISTITUZIONI (3/4)
3. La composizione al 2011p
Istituzioni
insediate fra il
Istituzioni nate
fra il 2001 e il
Istituzioni
attive e
il t l
Istituzioni
attive e
Istituzioni
attive nel
2001 e il 2011
sempre
rilevate (in
d t it i
2011 rilevate
nel 2011
rilevate nel
2001 e nel
2011 nello
t
rilevate
nel 2011
2001 e nel
2011
rilevate nel
2011 due territori
diversi)
stesso
territorio
2011
Emerse InsediateStoriche Nuove
Rilevate
2011
ROMA 16 APRILE 2014
26. Analisi territoriali: le ISTITUZIONI (4/4)
Istituzione, per ripartizione, composizione percentuale
Poche differenze fra le 5 ripartizioni, maggior incidenza delle nuove al Sud,
maggior incidenza delle storiche al Nord-Est
ROMA 16 APRILE 2014
gg
27. Analisi territoriali: il PERSONALE (1/4)
per ogni territorio j, possiamo ricostruire:
1. L’andamento demografico fra il 2001 e il 2011
Personale
2011
istituzioni
Personale
2001
istituzioni
Personale
2011
istituzioni
Personale
2001
istituzioni
Personale
2001
istituzioni
Personale
2011
istituzioni
Personale
2011
istituzioni
Variazione 2001-
11 personale
istituzioni attive e
insediate
fra 2001 e
2011
sempre
de-
localizzate
fra 2001 e
2011
nate fra
2001 e 2011
rilevate nel
2011
cessate fra
2001 e 2011
rilevate nel
2001
attive e
rilevate
nel 2001
attive e
rilevate nel
2011
attive nel
2001 e
nel 2011
rilevate
rilevate nel 2001
e nel 2011 nello
stesso territorio
rilevate (in
due
territori
diversi)
sempre
rilevate (in
due territori
diversi)
nel 2011
«Emerse»«Saldo naturale»«Saldo migratorio»
(trascurabile)
«Crescita interna»
Rilevate
2001
Rilevate
2011
ROMA 16 APRILE 2014
(trascurabile)20012011
28. Analisi territoriali: il PERSONALE (2/4)
2. La scomposizione della crescita 2001-2011
«Saldo naturale»
«Emerse» -
miglioramento
tecniche rilevazione
64,6%
77,7%
16,2%
14,7%
19,8%
17,1%
30,5%
45,6%IT=61,5% IT=31,3% IT=11,6% IT=18,6%
57,2%
41,5%
5,7%
10,1%
18,1%
19,0%
31,6%
13,3
50,4% 4,3% 18,7%
28,1%
Crescita più elevata al Nord, per una più forte crescita interna al Nord-Est e per
un più alto saldo naturale al Nord-Ovest. Come già visto, l’affinamento della
rilevazione è omogeneo sul territorio nazionale
ROMA 16 APRILE 2014
rilevazione è omogeneo sul territorio nazionale.
29. Analisi territoriali: il PERSONALE (3/4)
3. La composizione al 2011p
Personale
istituzioni
Personale
istituzioni nate
Personale
istituzioni
Personale
istituzioni
Personale
istituzioni
insediate fra il
2001 e il 2011
sempre
il t (i
fra il 2001 e il
2011 rilevate
nel 2011
attive e rilevate
nel 2001 e nel
2011 nello
t
attive e
rilevate nel
2011
attive nel 2001
e nel 2011
rilevate nel
2011 rilevate (in
due territori
diversi)
stesso
territorio
2011
Emerse InsediateStoriche Nuove
Rilevate
2011
ROMA 16 APRILE 2014
30. Analisi territoriali: il PERSONALE (4/4)
Personale istituzione, per ripartizione, composizione percentuale
Conferma delle differenze già evidenziate: maggior incidenza del personale delle
nuove istituzioni al Sud, maggior incidenza delle istituzioni storiche al Nord-Est
ROMA 16 APRILE 2014
31. Conclusioni (1/3)
1. Elevatissimo ricambio istituzionale nel corso del decennio:
circa la metà delle organizzazioni attive nel 2011 non
esisteva infatti dieci anni prima.
2. Nonostante il forte ricambio, la forte crescita occupazionale
(+61,5% nel decennio) dipende, anzitutto, dalla crescita( 61,5% nel decennio) dipende, anzitutto, dalla crescita
dell’occupazione delle istituzioni storiche (+31,3%) e, in
seconda battuta, dall’emersione di organizzazione già
esistenti (+18,6%). Il contributo alla crescita occupazionale
portato dalle nuove organizzazioni (+11,6%) è invece
relativamente modestorelativamente modesto.
ROMA 16 APRILE 2014
32. Conclusioni (2/3)
3. Differenze settoriali:
• la crescita è più elevata in Sanità e Assistenza sociale (sia per
numero di istituzioni, sia per gli occupati).
• livelli sostenuti di crescita si registrano anche in Istruzione e
ricerca (occupazione) e nel settore della Cultura, sport e
i i (i tit i i)ricreazione (istituzioni).
• incidenza delle istituzioni storiche è molto forte (in termini di(
occupazione) nel settore della Tutela degli interessi.
• incidenza significativa delle nuove istituzioni nella Cultura sportincidenza significativa delle nuove istituzioni nella Cultura, sport
e ricreazione.
ROMA 16 APRILE 2014
33. Conclusioni (3/3)
4. Differenze territoriali:
• crescita più elevata al Nord per una più forte crescitacrescita più elevata al Nord, per una più forte crescita
dell’occupazione delle istituzioni storiche al Nord-Est e per un
più alto saldo naturale al Nord-Ovest.
• il rilevante affinamento delle tecniche e del processo di
rilevazione risulta, infine, omogeneo su tutto il territoriog
nazionale.
ROMA 16 APRILE 2014