1. SISTEMA SOLARE
• Attorno alla stella
centrale, il Sole, ruotano
in senso antiorario i nove
pianeti con i loro satelliti.
Il pianeta più vicino al
Sole è Mercurio, seguono
Venere, Terra, Marte,
Giove, Saturno, Urano,
ettuno e Plutone.
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con : A.R.I. ASSOCIAZIO E RADIOAMATORI ITALIA I - sezione “ G. Faccioli “ – VERO A – IQ3VO – presentazione a cura di Giovanni IK3JLV
2. IL SOLE
• Il Sole è il centro del nostro sistema
planetario, con un diametro di 1.392.530
Km.
• Questa sfera gassosa è 110 volte più
grande della Terra.
• In 26.8 giorni, il Sole compie una
rivoluzione sul proprio asse ed il 78,4%
della massa solare è composto da
idrogeno ed il 19,8 % da elio
• La temperatura in superficie si aggira
intorno ai 5800°C . Mentre, spostandoci
verso il suo interno, la temperatura
aumenta di diversi milioni di gradi
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3. VE ERE
• Venere. Fa parte del gruppo dei pianeti
interni. La sua orbita si trova tra l’orbita
terrestre ed il Sole.
• Come la Luna, anche Venere presenta
diverse fasi e durante le fasi crescente e
calante, la falce di Venere risulta ben
visibile dalla Terra.
• Il pianeta è visibile come prima stella del
mattino, quando si trova alla destra del
Sole, nella fase di crescita. Mentre è la
prima stella della sera, durante la fase
calante.
• Il diametro di Venere e di 12.104 Km.
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4. MARTE
E’ il pianeta più esterno nel sistema planetario
esattamente prima della fascia di asteroidi che
dividono i pianeti interni da quelli esterni. Più
simile alla Terra, prende il nome dal dio della
guerra romano (in greco = ares)
I giorni durano circa 40 minuti in più rispetto a
quelli terrestri. La massima distanza dalla
Terra misura circa 400 milioni di Km.
Il diametro di Marte e di 6.794 Km.
Intorno al pianeta, come per la terra, ruotano
due piccoli satelliti che misurano solo pochi
chilometri: Phobos e Deimos. La distanza dal
Sole é di 227.940.000 Km. Il pianeta Marte,
visibile anche ad occhio nudo, e' stato sempre
indicato come il piu' probabile candidato ad
accogliere la vita sulla sua superficie, perche'
le sue condizioni ambientali sono quelle che
piu' si avvicinano a quelle terrestri, tra tutti i
pianeti del Sistema Solare.
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5. GIOVE
• Giove e’ il gigante del sistema
solare. Possiede il 70% della
massa totale degli altri pianeti.
• Giove viene definito anche
pianeta gassoso. Difatti è
costituito principalmente di
idrogeno. E’1300 volte più
grande della Terra. Il diametro
dell’equatore misura 143.000
Km. Al centro si trova un nucleo
roccioso che si estende per
25.000 Km. Con temperature
attorno ai 30.000°C.
• Attorno a Giove ruotano 63 lune,
ma quelli più famosi scoperti da
Galileo Galilei nel 1600 sono:
Europa, Io, Callisto e Ganimede
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6. SATUR O
• Saturno è conosciuto anche come il nome
“signore degli anelli”.
• E’ uno dei quattro pianeti maggiori ed è il
sesto pianeta dal Sole. Dista dal Sole
1.426.980.000 Km ed anche Saturno come
Giove è un pianeta gassoso. La sua
atmosfera è formata da idrogeno ed elio. Il
centro o nucleo, è formato da roccia e
ghiaccio e il suo diametro e di 30.000 Km.
Il diametro equatoriale complessivo di
Saturno misura 120.500 Km mentre quello
polare è di 108.800 Km. L’alta velocità di
rotazione produce uno schiacciamento dei
poli e un rigonfiamento equatoriale.
• Anche Saturno come Giove possiede delle
lune ed esattamente 59. Saturno fu
scoperto da Galileo nel 1600. Mentre nel
1656 l’olandese Huygens scoprì gli anelli.
Tra gli anelli si estende un notevole spazio
che fu scoperto dall’italiano Cassini.
Questo spazio tra gli anelli venne poi
chiamato divisione di Cassini, appunto il
nome dello scopritore.
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7. Il “satellite” della Terra: la Luna
La Luna, satellite della Terra, è un corpo
praticamente sferico di 3.476 Km di
diametro. Il globo lunare è leggermente
ellittico, con una differenza di 4 Km fra
raggio polare e raggio equatoriale. Il nostro
satellite ruota contemporaneamente attorno
alla Terra e sul suo asse.
Questa rivoluzione sincrona fa sì che noi
vediamo sempre la stessa faccia, mentre sulla
Luna giorno e notte si succedono su ogni
punto della sua superficie. La distanza media
della Luna dalla Terra è di circa 384.400 km.
Punteremo le nostre antenne sul disco della
Luna ed invieremo un segnale radio. Questo
segnale rimbalzerà sulla superficie lunare e
tornerà indietro, come un’eco. Il bello è che
in qualsiasi punto del pianeta da cui si vede
la Luna si potrà ricevere l’eco del segnale
inviato dalla nostra sezione ARI. Scopo di
questo piccolo “esperimento” è mostrare che
le onde elettromagnetiche (come la luce e
nello specifico le onde radio) si propagano a
una velocità finita. Questo ci aiuta a capire i
fenomeni fisici e come funzionano le nostre
tecnologie.
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8. COSTELLAZIO I
• L’osservazione celeste non sarebbe così
agevole senza l’adozione di un sistema
che permetta di dividere agevolmente
una zona dall’altra unendo stelle più
luminose con delle linee immaginarie, ed
individuare determinati settori del cielo.
• Con il termine costellazioni, non si
intendono solo le figure, ma anche
determinate aree che comprendono stelle
ed oggetti di altra natura quali galassie,
nebulose, ammassi stellari ecc.
• Gli antichi astronomi interpretavano
questi allineamenti come raffigurazioni
di miti, personaggi, eroi e leggende della
loro vita quotidiana.
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9. Costellazione di ERCOLE
• Su questa costellazione, punteremo le
nostre 4 antenne accoppiate per l’invio del
messaggio MMS. In questa costellazione è
presente un ammasso globulare chiamato
M13. E’ un ammasso globulare visibile
nella costellazione di Ercole. Si tratta
dell'ammasso globulare più luminoso
dell'emisfero boreale ed è visibile anche ad
occhio nudo. M13 contiene diverse
centinaia di migliaia di stelle la più
brillante delle quali è di magnitudine
11.95. Attorno al suo nucleo, le stelle sono
circa 500 volte più concentrate che nei
dintorni del sistema solare. L'età di M 13 è
stata stimata tra i 12 e i 14 miliardi di
anni. La sua distanza dalla Terra è di
25.000 anni luce. Apparendo così luminoso
ad una così grande distanza, la sua
luminosità reale è elevatissima, oltre
300.000 volte quella del Sole.
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10. M 13 ( catalogo Messier)
el 1974 fu fatto un
tentativo simbolico di inviare
un messaggio verso altri mondi.
Per celebrare un consistente
ampliamento del radiotelescopio
da 305 metri di diametro
di Arecibo, fu trasmesso
verso M13 un messaggio in
codice di 1.679 bit.
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11. Presentazione a cura di Giovanni COSIMATO
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