SlideShare a Scribd company logo
1 of 15
I METODI PER RILEVARE I PIANETI
EXTRASOLARI - Parte 1
L’osservazione dei pianeti extrasolari pone sfide molto ardue. Infatti, quello che si vuole osservare è
un corpo piccolissimo rispetto alla stella attorno a cui orbita.
Se immaginassimo di schiacciare il Sole, che ha un diametro di 1 392 000 chilometri, fino a farlo
diventare un’arancia di 10 centimetri, in questa scala la Terra diventerebbe un granellino di sabbia
di 1 millimetro di diametro posta ad una distanza di 10 metri dall’arancia-Sole.
La Luna diventerebbe ancora più insignificante della Terra; Giove sarebbe una pallina da calcetto
di un centimetro di diametro posto a 50 metri di distanza dal Sole. Nettuno, l’ultimo pianeta del
nostro Sistema Solare, avrebbe una dimensione di 3,2 millimetri a 300 metri di distanza dalla stella.
Quindi, cercare pianeti extrasolari attorno a una stella diversa dal Sole e’ come pensare di
individuare un granellino di sabbia di fronte a un’arancia a migliaia di chilometri di distanza.
LA DIFFICOLTA’ NEL TROVARE PIANETI ATTORNO AD ALTRE STELLE
I pianeti extrasolari sono piccoli, poco luminosi e riflettono la luce della loro stella. In più sono
prospetticamente a lei vicini.
LA DIFFICOLTÀ NEL TROVARE PIANETI ATTORNO AD ALTRE STELLE
L’immagine diretta (o direct imaging) permette di avere in una sola osservazione, se il campo di
vista dello strumento è grande abbastanza, l’immagine del sistema planetario. La situazione in
realtà sembra semplice, ma non lo è affatto ed a complicarla sono due cose fondamentali: la
risoluzione angolare del telescopio ed il contrasto di luminosità fra la stella e il pianeta.
La risoluzione angolare del telescopio è legata alla
distanza della stella che vogliamo osservare, a
quanto è prossimo ad essa il compagno di piccola
massa che vogliamo rilevare e al telescopio che
abbiamo a disposizione per l’osservazione.
LA DIFFICOLTÀ NEL TROVARE PIANETI ATTORNO AD ALTRE STELLE
Il contrasto di luminosità tra la stella ed il compagno
può essere dell’ordine di 10-6 per pianeti giganti con
luminosità propria cioè pianeti giovani che sono
ancora nella fase di contrazione gravitazionale e
all’inizio della sequenza di raffreddamento, ma può
arrivare a valori più bassi come 10-8, 10-9 per pianeti
freddi che ormai riflettono solo la luminosità della
stella.
Osservare un pianeta delle dimensioni di Giove ad una distanza di 5 UA (quanto lo e’ Giove nel
nostro Sistema Solare) attorno ad una stella lontana 32 anni-luce, e’ possibile solo per grandi
telescopi (8-10 m) una volta superato il problema del seeing atmosferico che allarga la
distribuzione dei fotoni della luce incidente sul piano focale del telescopio.
Esiste una soluzione a questo problema del seeing che è l’uso di moduli di ottica adattiva che
correggono il fronte d’onda riportando l’immagine della stella a dimensioni molto vicine a quelle
dell’immagine di diffrazione.
Inoltre, bisogna tener conto della grande diversità di
emissione di energia luminosa tra il pianeta e la
stella, detto contrasto di luminosità.
DIRECT IMAGING: SISTEMA PLANETARIO 2M1207
Il problema e la sfida dell’immagine diretta è superare i limiti imposti da queste problematiche
trovando tecniche che non solo permettano di sfruttare la risoluzione angolare dello strumento
(moduli di ottica adattiva), ma anche di ridurre l’influenza dell’intensità del picco di luminosità
dell’immagine della stella (coronografia) e di rimuovere o controllare le fonti di rumore in modo da
riuscire a visualizzare le zone più vicine alla stella stessa, senza però cancellare il segnale del
compagno.
In questo l’uso di coronografi permette di ridurre il picco di luminosità dell’immagine stellare.
Nell’aprile 2004 attorno a questa stella è stato scoperto
un pianeta, denominato 2M1207 b, grazie al Very Large
Telescope (VLT) all’Osservatorio Paranal in Cile e
confermato successivamente da immagini dell’Hubble
Space Telescope, oltre che da ulteriori immagini del VLT.
Il punto color magenta è il pianeta extrasolare, di massa
pari a ben 5 volte quella di Giove a una distanza dalla
sua stella madre di circa 55 UA, circa la distanza massima
di Plutone dal Sole nel nostro Sistema Solare.
IMMAGINE DIRETTA: KEPLER-70 b e c
Kepler-70 e’ uno dei due sistemi planetari multipli (ossia formato da più di una stella) osservato con
l’immagine diretta.
E’ formato da due Super-Terre orbitanti una stella che ha superato la fase di gigante rossa.
Scoperti entrambe nel 2011, Kepler-70 b ha una massa pari a 0,014 volte la massa di Giove e raggio
0,07 quello gioviano. Impiega 0,2 giorni per descrivere un'orbita attorno alla stella.
Kepler-70c ha una massa più piccola, pari a 0,0021 masse gioviane anche se raggio confrontabile
con l’altro pianeta.
Orbita in 0,3 giorni.
Il sistema planetario HR 8799 è
stato il primo sistema di
quattro pianeti e anche
l’unico (almeno fino ad oggi)
scoperto col “metodo
diretto”.
Per alcuni di questi pianeti
(indicati con le lettere b, c, d,
e) è stato possibile calcolare il
periodo orbitale in anni
terrestri (indicati con la parola
year e abbreviata in yr,
dall’inglese): HR 8799 b orbita
in 460 anni attorno alla stella,
HR 8799 c in 190 anni e HR
8799 d in 100 anni. Il periodo
orbitale di HR 8799 e non è
noto.
IMMAGINE DIRETTA: HR 8799 b, c, d, e
I tre pianeti più esterni del sistema planetario HR 8799, indicati con le lettere b, c, d, sono stati scoperti
insieme nel 2008 mentre il quarto, più interno e indicato dalla lettera e, è stato scoperto
successivamente, nel 2009 (si veda la freccia).
CONFRONTO TRA IL NOSTRO SISTEMA SOLARE (IN ALTO) E QUELLO DI HR 8799 (SOTTO). Le distanze
sono indicate in AU, unità astronomica, che rappresenta l’unità di misura standard per le distanze
planetarie, pari a circa 150 milioni di chilometri: la distanza media Terra-Sole.
I primi tre pianeti sono indicati con le lettere b, c, d (la lettera “a” viene riservata alla
stella): come si osserva, la classificazione parte dal pianeta più esterno e si va verso
l’interno del sistema, dove si incontra il quarto pianeta scoperto, quello meno luminoso,
indicato con la lettera “e”.
IL SISTEMA PLANETARIO HR 8799
Caratteristiche dei pianeti:
HR 8799 b distanza dal Sole: 68 UA, massa: 7 masse gioviane
HR 8799 c distanza dal Sole: 43 UA, massa: 10 masse gioviane
HR 8799 d distanza dal Sole: 27 UA, massa: 10 masse gioviane
HR 8799 e distanza dal Sole: 14,5 UA, massa: 9 masse gioviane
1 UA è la distanza della Terra dal Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri.
La stella HR 8799 è circa 1,5 volte le dimensioni del
nostro Sole e cinque volte più luminoso. Ha un’età di 30
milioni di anni, quindi è estremamente giovane.
Il sistema si trova a 130 anni-luce di distanza dalla Terra.
Fino ad oggi sono stati osservati con il metodo dell’immagine diretta meno
del 3 percento dei pianeti extrasolari scoperti e solo in due casi sono stati
osservati sistemi multipli: Kepler 70 (b e c) e HR8799 (b, c, d ed e).
I METODI PER RILEVARE I PIANETI EXTRASOLARI – PARTE 1
IL TEAM:
GAPS SCIENCE TEAM
SABRINA MASIERO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA E FGG-TELESCOPIO
NAZIONALE GALILEO
CATERINA BOCCATO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA
RICCARDO CLAUDI, INAF- OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA
GLORIA ANDREUZZI, FGG-TELESCOIPIO NAZIONALAE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO
ASTRONOMICO DI ROMA
EMILIO MOLINARI (DIRETTORE DEL TNG), FGG – TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO E INAF – IAFS,
MILANO
Fonti:
Claudi R., Alcalá J.M., Covino E., Desidera S., Gratton R., Marzari F., Piotto G., Tomasella L., La ricerca di pianeti
extrasolari, allegato al n. 28-aprile 2005 di Le Stelle
G. Chauvin, A.-M. Lagrange, C. Dumas, B. Zuckerman, D. Mouillet, I. Song, J.-L. Beuzit e P. Lowrance, A giant
planet candidate near a young brown dwarf, A&A 425, L29-L32 (2004),
http://www.aanda.org/articles/aa/abs/2004/38/aagg222/aagg222.html
Immagini:
diapositiva1: American Museum of Natural History, California Institute of Technology e John Hopkins University
diapositiva 2 : rappresentazione artistica di un sistema planetario,
http://futurefunk.files.wordpress.com/2010/08/big-planet-zoom.jpg
diapositiva 3 e 4: Rappresentazione artistica di un sistema planetario. Crediti: NASA/JPL/Caltech
diapositiva 5: ESO - http://www.eso.org/public/images/26a_big-vlt/
diapositiva 6: Rappresentazione artistica di Kepler-62f. Crediti: NASA/JPL/Caltech.
diapositiva 7: sistema HD 8799 - NASA, ESA, and A. Feild (STScI). Science Credit: NASA, ESA, and R. Soummer
(STScI)
diapositiva 8: : Christian Marois,B. Zuckerman,Quinn M. Konopacky,Bruce Macintosh& Travis Barman, Nature 468,
1080–1083 (23 December 2010) doi:10.1038/nature09684,
http://www.nature.com/nature/journal/v468/n7327/fig_tab/nature09684_F4.html
diapositiva 9: Christian Marois,B. Zuckerman,Quinn M. Konopacky,Bruce Macintosh& Travis Barman, Nature 468,
1080–1083 (23 December 2010) doi:10.1038/nature09684,
http://www.nature.com/nature/journal/v468/n7327/fig_tab/nature09684_F4.html
diapositiva 10 : sistema HD 8799, NASA, ESA, and A. Feild (STScI). Science Credit: NASA, ESA, and R. Soummer
(STScI)
diapositive 11 e 12 : Lynette Cook / Gemini Observatory
diapositiva 13: rappresentazione artistica di Kepler 16-b, NASA

More Related Content

What's hot

1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolari1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolariCaterina Boccato
 
Saturno
SaturnoSaturno
SaturnoterzaD
 
Esplorazione del sistema solare
Esplorazione del sistema solareEsplorazione del sistema solare
Esplorazione del sistema solareClassi di V.Patti
 
Stage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.Magni
Stage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.MagniStage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.Magni
Stage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.Magniguestbc88a4
 
L’universo
L’universoL’universo
L’universotreccia1
 
Universo e sistema solare
Universo e sistema solareUniverso e sistema solare
Universo e sistema solareRosario Loforti
 
Stage2011 saraceno-pianeta-abitabile
Stage2011 saraceno-pianeta-abitabileStage2011 saraceno-pianeta-abitabile
Stage2011 saraceno-pianeta-abitabileIAPS
 
Le comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione RosettaLe comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione RosettaClassi di V.Patti
 
Stelle e Costellazioni
Stelle e CostellazioniStelle e Costellazioni
Stelle e Costellazionivaleryblack
 
Stage2011 orosei-sistema solare
Stage2011 orosei-sistema solareStage2011 orosei-sistema solare
Stage2011 orosei-sistema solareIAPS
 
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Roberto Gregoratti
 

What's hot (20)

Che cosa rende un pianeta abitabile?
Che cosa rende un pianeta abitabile?Che cosa rende un pianeta abitabile?
Che cosa rende un pianeta abitabile?
 
9 le principali missioni per lo studio esopianeti
9 le principali missioni per lo studio esopianeti9 le principali missioni per lo studio esopianeti
9 le principali missioni per lo studio esopianeti
 
10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti
10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti
10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti
 
5 con harps n alla ricerca di pianeti
5 con harps n alla ricerca di pianeti5 con harps n alla ricerca di pianeti
5 con harps n alla ricerca di pianeti
 
6 il tng telescopio nazionale galileo
6 il tng telescopio nazionale galileo6 il tng telescopio nazionale galileo
6 il tng telescopio nazionale galileo
 
1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolari1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolari
 
Gli anelli di Saturno
Gli anelli di SaturnoGli anelli di Saturno
Gli anelli di Saturno
 
Saturno
SaturnoSaturno
Saturno
 
Le grandi estinzioni
Le grandi estinzioniLe grandi estinzioni
Le grandi estinzioni
 
Esplorazione del sistema solare
Esplorazione del sistema solareEsplorazione del sistema solare
Esplorazione del sistema solare
 
Le stelle a neutroni
Le stelle a neutroniLe stelle a neutroni
Le stelle a neutroni
 
Stage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.Magni
Stage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.MagniStage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.Magni
Stage astrofisica 2010- 7. Il Sistema Solare - G.Magni
 
L’universo
L’universoL’universo
L’universo
 
Universo e sistema solare
Universo e sistema solareUniverso e sistema solare
Universo e sistema solare
 
Stage2011 saraceno-pianeta-abitabile
Stage2011 saraceno-pianeta-abitabileStage2011 saraceno-pianeta-abitabile
Stage2011 saraceno-pianeta-abitabile
 
Le comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione RosettaLe comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione Rosetta
 
Le stelle
Le stelleLe stelle
Le stelle
 
Stelle e Costellazioni
Stelle e CostellazioniStelle e Costellazioni
Stelle e Costellazioni
 
Stage2011 orosei-sistema solare
Stage2011 orosei-sistema solareStage2011 orosei-sistema solare
Stage2011 orosei-sistema solare
 
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
 

Viewers also liked

Saftey factor Verification
Saftey factor VerificationSaftey factor Verification
Saftey factor VerificationAjay Immanuel
 
Top 8 media specialist resume samples
Top 8 media specialist resume samplesTop 8 media specialist resume samples
Top 8 media specialist resume samplesderitresfu
 
GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.
GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.
GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.Dharohar Developers Pvt.Ltd.
 
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.Dharohar Developers Pvt.Ltd.
 
Skillers company profile-new
Skillers company profile-newSkillers company profile-new
Skillers company profile-newSkillers MMC
 
Top 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samplesTop 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samplesderitresfu
 

Viewers also liked (7)

Saftey factor Verification
Saftey factor VerificationSaftey factor Verification
Saftey factor Verification
 
Top 8 media specialist resume samples
Top 8 media specialist resume samplesTop 8 media specialist resume samples
Top 8 media specialist resume samples
 
GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.
GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.
GTB Florenza Residential Property in Sector 106A Bhiwadi.
 
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
 
CURRICULUM VITAE
CURRICULUM VITAECURRICULUM VITAE
CURRICULUM VITAE
 
Skillers company profile-new
Skillers company profile-newSkillers company profile-new
Skillers company profile-new
 
Top 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samplesTop 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samples
 

Similar to 2.1 metodi diretti

1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema SolareGiuseppe Conzo
 
Presentazione sistema solare
Presentazione sistema solarePresentazione sistema solare
Presentazione sistema solareBillyDou
 
English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)Attilio A. Romita
 
Cannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopiCannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopiAnnaMarelli
 
Bernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariBernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariOAVdA_APACHE
 
Il cielo
Il cieloIl cielo
Il cielomanaoh
 
Sistema solare e newton
Sistema solare e newtonSistema solare e newton
Sistema solare e newtonFabio Calvi
 
Carte da Gioco
Carte da  GiocoCarte da  Gioco
Carte da GiocoMarta Fais
 
Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60astroemagazine
 
Nel regno delle galassie
Nel regno delle galassieNel regno delle galassie
Nel regno delle galassieMario Sandri
 
Curiosità del nostro Universo
Curiosità del nostro UniversoCuriosità del nostro Universo
Curiosità del nostro UniversoSabrina Masiero
 
Pc astronomia
Pc astronomiaPc astronomia
Pc astronomiaannling
 
Bernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariBernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariOAVdA_Social
 
Le distanze in astronomia
Le distanze in astronomiaLe distanze in astronomia
Le distanze in astronomiaMario Sandri
 

Similar to 2.1 metodi diretti (20)

1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
 
Presentazione sistema solare
Presentazione sistema solarePresentazione sistema solare
Presentazione sistema solare
 
SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti
SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti
SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti
 
English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)
 
Cannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopiCannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopi
 
Bernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariBernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolari
 
Il cielo
Il cieloIl cielo
Il cielo
 
Sistema solare e newton
Sistema solare e newtonSistema solare e newton
Sistema solare e newton
 
Giove&Saturno
Giove&SaturnoGiove&Saturno
Giove&Saturno
 
Carte da Gioco
Carte da  GiocoCarte da  Gioco
Carte da Gioco
 
Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60
 
S
SS
S
 
Nel regno delle galassie
Nel regno delle galassieNel regno delle galassie
Nel regno delle galassie
 
Curiosità del nostro Universo
Curiosità del nostro UniversoCuriosità del nostro Universo
Curiosità del nostro Universo
 
Pc astronomia
Pc astronomiaPc astronomia
Pc astronomia
 
Astronomia
AstronomiaAstronomia
Astronomia
 
Astronoma
AstronomaAstronoma
Astronoma
 
Il sistema solare
Il sistema solareIl sistema solare
Il sistema solare
 
Bernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariBernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolari
 
Le distanze in astronomia
Le distanze in astronomiaLe distanze in astronomia
Le distanze in astronomia
 

2.1 metodi diretti

  • 1. I METODI PER RILEVARE I PIANETI EXTRASOLARI - Parte 1
  • 2. L’osservazione dei pianeti extrasolari pone sfide molto ardue. Infatti, quello che si vuole osservare è un corpo piccolissimo rispetto alla stella attorno a cui orbita. Se immaginassimo di schiacciare il Sole, che ha un diametro di 1 392 000 chilometri, fino a farlo diventare un’arancia di 10 centimetri, in questa scala la Terra diventerebbe un granellino di sabbia di 1 millimetro di diametro posta ad una distanza di 10 metri dall’arancia-Sole. La Luna diventerebbe ancora più insignificante della Terra; Giove sarebbe una pallina da calcetto di un centimetro di diametro posto a 50 metri di distanza dal Sole. Nettuno, l’ultimo pianeta del nostro Sistema Solare, avrebbe una dimensione di 3,2 millimetri a 300 metri di distanza dalla stella. Quindi, cercare pianeti extrasolari attorno a una stella diversa dal Sole e’ come pensare di individuare un granellino di sabbia di fronte a un’arancia a migliaia di chilometri di distanza. LA DIFFICOLTA’ NEL TROVARE PIANETI ATTORNO AD ALTRE STELLE
  • 3. I pianeti extrasolari sono piccoli, poco luminosi e riflettono la luce della loro stella. In più sono prospetticamente a lei vicini. LA DIFFICOLTÀ NEL TROVARE PIANETI ATTORNO AD ALTRE STELLE L’immagine diretta (o direct imaging) permette di avere in una sola osservazione, se il campo di vista dello strumento è grande abbastanza, l’immagine del sistema planetario. La situazione in realtà sembra semplice, ma non lo è affatto ed a complicarla sono due cose fondamentali: la risoluzione angolare del telescopio ed il contrasto di luminosità fra la stella e il pianeta. La risoluzione angolare del telescopio è legata alla distanza della stella che vogliamo osservare, a quanto è prossimo ad essa il compagno di piccola massa che vogliamo rilevare e al telescopio che abbiamo a disposizione per l’osservazione.
  • 4. LA DIFFICOLTÀ NEL TROVARE PIANETI ATTORNO AD ALTRE STELLE Il contrasto di luminosità tra la stella ed il compagno può essere dell’ordine di 10-6 per pianeti giganti con luminosità propria cioè pianeti giovani che sono ancora nella fase di contrazione gravitazionale e all’inizio della sequenza di raffreddamento, ma può arrivare a valori più bassi come 10-8, 10-9 per pianeti freddi che ormai riflettono solo la luminosità della stella. Osservare un pianeta delle dimensioni di Giove ad una distanza di 5 UA (quanto lo e’ Giove nel nostro Sistema Solare) attorno ad una stella lontana 32 anni-luce, e’ possibile solo per grandi telescopi (8-10 m) una volta superato il problema del seeing atmosferico che allarga la distribuzione dei fotoni della luce incidente sul piano focale del telescopio. Esiste una soluzione a questo problema del seeing che è l’uso di moduli di ottica adattiva che correggono il fronte d’onda riportando l’immagine della stella a dimensioni molto vicine a quelle dell’immagine di diffrazione. Inoltre, bisogna tener conto della grande diversità di emissione di energia luminosa tra il pianeta e la stella, detto contrasto di luminosità.
  • 5. DIRECT IMAGING: SISTEMA PLANETARIO 2M1207 Il problema e la sfida dell’immagine diretta è superare i limiti imposti da queste problematiche trovando tecniche che non solo permettano di sfruttare la risoluzione angolare dello strumento (moduli di ottica adattiva), ma anche di ridurre l’influenza dell’intensità del picco di luminosità dell’immagine della stella (coronografia) e di rimuovere o controllare le fonti di rumore in modo da riuscire a visualizzare le zone più vicine alla stella stessa, senza però cancellare il segnale del compagno. In questo l’uso di coronografi permette di ridurre il picco di luminosità dell’immagine stellare. Nell’aprile 2004 attorno a questa stella è stato scoperto un pianeta, denominato 2M1207 b, grazie al Very Large Telescope (VLT) all’Osservatorio Paranal in Cile e confermato successivamente da immagini dell’Hubble Space Telescope, oltre che da ulteriori immagini del VLT. Il punto color magenta è il pianeta extrasolare, di massa pari a ben 5 volte quella di Giove a una distanza dalla sua stella madre di circa 55 UA, circa la distanza massima di Plutone dal Sole nel nostro Sistema Solare.
  • 6. IMMAGINE DIRETTA: KEPLER-70 b e c Kepler-70 e’ uno dei due sistemi planetari multipli (ossia formato da più di una stella) osservato con l’immagine diretta. E’ formato da due Super-Terre orbitanti una stella che ha superato la fase di gigante rossa. Scoperti entrambe nel 2011, Kepler-70 b ha una massa pari a 0,014 volte la massa di Giove e raggio 0,07 quello gioviano. Impiega 0,2 giorni per descrivere un'orbita attorno alla stella. Kepler-70c ha una massa più piccola, pari a 0,0021 masse gioviane anche se raggio confrontabile con l’altro pianeta. Orbita in 0,3 giorni.
  • 7. Il sistema planetario HR 8799 è stato il primo sistema di quattro pianeti e anche l’unico (almeno fino ad oggi) scoperto col “metodo diretto”. Per alcuni di questi pianeti (indicati con le lettere b, c, d, e) è stato possibile calcolare il periodo orbitale in anni terrestri (indicati con la parola year e abbreviata in yr, dall’inglese): HR 8799 b orbita in 460 anni attorno alla stella, HR 8799 c in 190 anni e HR 8799 d in 100 anni. Il periodo orbitale di HR 8799 e non è noto. IMMAGINE DIRETTA: HR 8799 b, c, d, e
  • 8. I tre pianeti più esterni del sistema planetario HR 8799, indicati con le lettere b, c, d, sono stati scoperti insieme nel 2008 mentre il quarto, più interno e indicato dalla lettera e, è stato scoperto successivamente, nel 2009 (si veda la freccia).
  • 9. CONFRONTO TRA IL NOSTRO SISTEMA SOLARE (IN ALTO) E QUELLO DI HR 8799 (SOTTO). Le distanze sono indicate in AU, unità astronomica, che rappresenta l’unità di misura standard per le distanze planetarie, pari a circa 150 milioni di chilometri: la distanza media Terra-Sole.
  • 10. I primi tre pianeti sono indicati con le lettere b, c, d (la lettera “a” viene riservata alla stella): come si osserva, la classificazione parte dal pianeta più esterno e si va verso l’interno del sistema, dove si incontra il quarto pianeta scoperto, quello meno luminoso, indicato con la lettera “e”. IL SISTEMA PLANETARIO HR 8799
  • 11. Caratteristiche dei pianeti: HR 8799 b distanza dal Sole: 68 UA, massa: 7 masse gioviane HR 8799 c distanza dal Sole: 43 UA, massa: 10 masse gioviane HR 8799 d distanza dal Sole: 27 UA, massa: 10 masse gioviane HR 8799 e distanza dal Sole: 14,5 UA, massa: 9 masse gioviane 1 UA è la distanza della Terra dal Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri.
  • 12. La stella HR 8799 è circa 1,5 volte le dimensioni del nostro Sole e cinque volte più luminoso. Ha un’età di 30 milioni di anni, quindi è estremamente giovane. Il sistema si trova a 130 anni-luce di distanza dalla Terra.
  • 13. Fino ad oggi sono stati osservati con il metodo dell’immagine diretta meno del 3 percento dei pianeti extrasolari scoperti e solo in due casi sono stati osservati sistemi multipli: Kepler 70 (b e c) e HR8799 (b, c, d ed e).
  • 14. I METODI PER RILEVARE I PIANETI EXTRASOLARI – PARTE 1 IL TEAM: GAPS SCIENCE TEAM SABRINA MASIERO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA E FGG-TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO CATERINA BOCCATO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA RICCARDO CLAUDI, INAF- OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA GLORIA ANDREUZZI, FGG-TELESCOIPIO NAZIONALAE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI ROMA EMILIO MOLINARI (DIRETTORE DEL TNG), FGG – TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO E INAF – IAFS, MILANO
  • 15. Fonti: Claudi R., Alcalá J.M., Covino E., Desidera S., Gratton R., Marzari F., Piotto G., Tomasella L., La ricerca di pianeti extrasolari, allegato al n. 28-aprile 2005 di Le Stelle G. Chauvin, A.-M. Lagrange, C. Dumas, B. Zuckerman, D. Mouillet, I. Song, J.-L. Beuzit e P. Lowrance, A giant planet candidate near a young brown dwarf, A&A 425, L29-L32 (2004), http://www.aanda.org/articles/aa/abs/2004/38/aagg222/aagg222.html Immagini: diapositiva1: American Museum of Natural History, California Institute of Technology e John Hopkins University diapositiva 2 : rappresentazione artistica di un sistema planetario, http://futurefunk.files.wordpress.com/2010/08/big-planet-zoom.jpg diapositiva 3 e 4: Rappresentazione artistica di un sistema planetario. Crediti: NASA/JPL/Caltech diapositiva 5: ESO - http://www.eso.org/public/images/26a_big-vlt/ diapositiva 6: Rappresentazione artistica di Kepler-62f. Crediti: NASA/JPL/Caltech. diapositiva 7: sistema HD 8799 - NASA, ESA, and A. Feild (STScI). Science Credit: NASA, ESA, and R. Soummer (STScI) diapositiva 8: : Christian Marois,B. Zuckerman,Quinn M. Konopacky,Bruce Macintosh& Travis Barman, Nature 468, 1080–1083 (23 December 2010) doi:10.1038/nature09684, http://www.nature.com/nature/journal/v468/n7327/fig_tab/nature09684_F4.html diapositiva 9: Christian Marois,B. Zuckerman,Quinn M. Konopacky,Bruce Macintosh& Travis Barman, Nature 468, 1080–1083 (23 December 2010) doi:10.1038/nature09684, http://www.nature.com/nature/journal/v468/n7327/fig_tab/nature09684_F4.html diapositiva 10 : sistema HD 8799, NASA, ESA, and A. Feild (STScI). Science Credit: NASA, ESA, and R. Soummer (STScI) diapositive 11 e 12 : Lynette Cook / Gemini Observatory diapositiva 13: rappresentazione artistica di Kepler 16-b, NASA