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QUARTA EDIZIONE
L'OSSIGENO OZONO TERAPIA
NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE
CEREBROVASCOLARI ENEURODEGENERATIVE
A CURA DI PROF. MARIANNO FRANZINI, DOTT. SERGIO PANDOLFI
DOTT. VINCENZO SIMONETTI, PROF. LUIGI VALDENASSI
SIOO 0 T
Società Scientifica
Ossigeno Ozono Terapia
OSSIGENO OZONO TERAPIA NEL TRAT-
"Qualunque dolore,
sofferenza o malattia,
è causato da un'insufficiente
TAMENTO DELLE PATOLOGIE CEREBRO
VASCOLARI E NEURODEGENERATIVE
ossigenazione a livello
cellulare"
post-infartuale, ed in diverse patologie
cerebro-vascolari.
L'ozono un gas caratterizzato da in-
stabilità, non può dunque essere con-
servato ma prodotto al momento del
suo impiego; naturalmente presente
all'interno dell'organismo degli esseri
viventi, ed esplica diverse funzioni fon-
damentali per la vita. Oggi si impiega
come mezzo terapeutico nella cura di
diverse patologie dimostrando una
buona eficacia clinica, inoltre non
pre
senta interazioni farmacologiche né ef-
fetti secondari o collaterali. Si può con-
siderare una terapia ad ampio spettro in geno Ozono Terapia potrebbe esercita-
quanto esercita un'azione antiflogistica
antidolorifica, riattiva la microcircola-
zione in diversi organi ed apparati faci-
litando la cessione dell'ossigeno ai tes- tilità nel trattamento delle arteriopatie
suti. Agisce sul metabolismo cellulare e
favorisce l'eliminazione delle sostanze
La riattivazione del microcircolo si ac
compagna all'aumento della deforma-
bilità dei globuli rossi, all'incremento
della produzione del 2,3 Di-Fosfoglice
rato e della P50 standard, con relativo
aumento della concentrazione dell'e-
trase tratta da
moglobina ossigenata, il che comporta
una migliore utilizzazione ed un mag
gior rilascio dell'ossigeno ai tessuti.
In questo senso si può dire che l'Ossi-holt. Maranea Fran
OSSIGENO
0ZONO TERAPIA re una vera e propria tunzione protetti-
va multi organo.Che cos'è e cosa fa
Diverse evidenze ne hanno indicato l'u-
Manuale della buona salute
Senza dolore
periferiche degli arti inferiori e nel pie
de diabetico, per il suo effetto positivo
sulle condizioni di insufficiente apporto
di 02, nelle arteriopatie obliteranti ca-
ratterizzate da claudicatio intermittens,
tossiche prodotte nelle cellule. Esercita
una potente azione antiossidante e sca-
venger sui radicali liberi attraverso uno
stimolo paradosso di perossidazione
controllata che ottimizza le risposte da
parte degli antiossidanti presenti nella
cellula. Grazie a queste caratteristiche
potrebbe rivelarsi un valido aiuto nella
prevenzione e nella terapia della car
diopatia ischemica, nella riabilitazione
Libro "Ossigeno Ozono Terapia Che cos'è e cosa fa"
edizione SIOOT
con dolore, cianosi e gravi alterazioni
trofiche. Può migliorare alcune pato-
logie e distunzionalità venose, le ulce
re sia da decubito che vascolari dove
sommandosi all'effetto disinfettante
amplifica l'azione trofica e la riepiteliz-
zazione
NEUROPROTEZIONE NELLE PA cune), disseminati nei gangli della base,
TOLOGIE POST-TRAUMATICHE, IN nel tronco cerebrale e nella sostanza
FETTIVE E DOPO RADIOTERAPIA bianca dei centri semiovali (definito sta-
DEL SISTEMA NERVoso CENTRALE to lacunare). I sintomi che in questi casi
Secondo un recente studio della OMS
dei tessuti. nostri tattori genetici alterati e con altri
tattori epigenetici, modificano anche
la permeabilità del plesso coroideo,
permettendo cosi ai linfociti attivati
e ad altri fattori tossici di oltrepassare
la barriera ematoencefalica e causa-
LOssigeno Ozono Terapia viene uti-
lizzata, con risultati positivi, nella cura
dell patologie invalidanti e dolorose d
ell'apparato osteoarticolare e muscolo
scheletrico, caratterizzate da spicca-
ta sintomatologia dolorosa e deficit o
impotenza tunzionale. Potrebbe quindi
esercitare una funzione protettiva nei
si associano al deterioramento mentale
il costo economico e sociale delle de- sono costituiti da
menze rappresenta uno dei più gravi
rischi per l'Umanità nei prossimi anni:
nel 2016 i Paesi UE, per la cura delle
demenze, hanno sostenuto un costo di trova espressione clinica anche in un
160 Miliardi di Euro e, nell'area UE, si
prevedono notevoli incrementi di costi
e 15 Milioni di dementi nel 2020. L'o-
re patologie infiammatorie cerebrali e
neurodegenerative. Lozono diminui
sce stress ossidativo, l'acidosi tissutale,
rallentamento ideomotorio, cioè
inerzia nello sviluppo delle idee che
diversi apparati, aumentare la resisten- 'infiammazione e tutte le citochine pro
infiammatorie sopra elencate; migliora
e nella prevenzione di varie patologie la funzionalità del microcircolo; riduce
la spasticità, migliora il drenaggio lin-
fatico cerebrale, aumenta la disponi
bilità di ossigeno per le nostre cellule
e la produzione di energia cellulare,
senza effetti collaterali. Ecco perché
può essere utile sia nella prevenzione
che nella cura di: cerebropatie vasco-
lare multi-infartuali, ischemie cerebrali
transitorie (TIA), ictus, demenze, Par-
kinson, glaucoma, lesioni cerebrali post
idrocefalo normoteso,
nell'emato-ma sotto durale cronico,
za allo sforzo e risultare utile nella cura rallentamento nell'effettuazione dei
movimenti
sistemiche: disturbi della memoria, soprattutto a
PATOLOGIE CARDIoVASCOLARI
Cardiopatia ipertrofica
Cardiopatia ischemica
Angina pectoris
Infarto del miocardio
zono, unitamente ad una alimentazio- breve termine
ne antinfiammatoria, potrebbe dare un
notevole contributo, a basso costo, al
contenimento di tale minaccia.
disturbi della deambulazione, marcia
a piccoli passi, incertezza nella marcia
sintomatologia vertiginosa
-incontinenza stinterica, con ritenzioneLe malattie cerebro-vascolari rappre-
sentano la seconda causa di demen- e incontinenza urinaria
Prevenzione dell'infarto del miocardio za, dopo la malattia di Alzheimer e le - disfasia, che è un disturbo dell'artico-
torme degenerative ad essa correlate,
possono causare deterioramento men-
tale non solo attraverso la riduzione del linguaggio che coinvolge la com-
del calibro o la stenosi dei vasi arterio-
si cerebrali con conseguente riduzione
del flusso ematico, ma attraverso micro
riabilitazione post-intarto lazione delle parole
disartria che è un disturbo motorio
PATOLOGIE CEREBRO-VASCOLAARIsia infiammatorie, come la Sclerosi Mul-
tipla, degenerative, come Parkinson e
traumatiche,
nella neuro protezione post emorragia
sub-aracnoidea (ESA), nella neuro riabi-
ponente motoria del linguaggio ed
caratterizzata da una scarsa capacità di
articolazione dei fonemidemenze.
E stato dimostrato che tutte le patolo- litazione, riduce il rischio di vasospasmo
gie croniche, tranne
quelle genetiche nel decorso postoperatorio di processi
congenite autosomiche dominanti e neoplastici cerebrali e midollari.
le infettive, traggono la loro origine da
e/o da uno stato infiammatorio cronico INSUFFICIENZA RENALE
una carenza di ossigeno tissutale.
Lo stato intiammatorio cronico è con-
infarti ripetuti che tali modificazioni va-
scolari possono concorrere a determi trattenere emozioni labilità emotiva,
nare. l declino cognitivo si manifesta
quando è distrutto un volume di tessu-
to cerebrale pari a 50-100 ml. Per tale
motivo Hachinski e collaboratori (1975) in soggetti con storia di ipertensione
coniarono il termine di demenza mul-
ti-infartuale, come sinonimo di demen-
incontinenza emozionale, difficoltà a
ansia.
La cerebropatia vascolare multi infar
tuale si riscontra quasi costantemente
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA arteriosa e/o diabete, e appare sosten
uta principalmente da una caratteristicaseguente allo stress ossidativo, spesso pertensione polmonare e bronco
attivato da disbiosi intestinale, e causa
pneumopatia cronica ostruttivva.
acidosi tissutale.
za
vascolare. La demenza vascolare alterazione sclero-ialina delle pareti
comprende oggi un quadro composito,
considerando sia le molteplici cause di
ischemia cerebrale, che le cause emor-
delle piccole arteriole cerebrali perfo-
ranti. Questa sofferenza tessutale vieneImarcatori dell'infiammazione TNF, IL ARTERIOPATIE PERIFERICHE DE
10, IL 6, IL 8 e PCR aumentano in tut-
te le patologie intiammatorie e dege
nerative. Queste citochine, prodotte
dalla Infiammazione Cronica Silente del
GLI ARTI INFERIORI
generalmente indicata come encefalo-
patia sottocorticale arteriosclerotica o
malattia di Binswanger, un'estesa de-
dro patologico frequente è costituito mielinizzazione della sostanza bianca
periventricolare, osservabile in soggetti
PIEDE DIABETICO
ragiche.
Nei casi di demenza vascolare un
qua-
grasso periviscerale, interagendocon i MACULOPATIA DEGENERATIVAA da molteplici piccoli infarti profondi (la-
DELLA RETINA
il tipo di progressione del deteriora- Questa scala permette di effettuare una
diagnosi differenziale fra la forma di
demenza dovuta al morbo di Alzhei-
pertesi e gravemente dementi. Ritenu-
ta una patologia rara prima dell' intro- Infarti multipli estesi, corticali e sotto
duzione della tomografia computeriz- corticali.
zata, quest'ultima ne ha rivelato un'alta
prevalenza. Tuttavia, per il frequente
riscontro del caratteristico alone di ipo-
densità periventricolare in soggetti an- Infarti lacunari multipli, lacune multiple
Ziani, peraltro cognitivamente indenni, nella sostanza bianca dei lobi frontali
il quadro radiologico non va disgiunto
dalla valutazione della effettiva presen-
za o meno della sintomatologia assO-
ciata, deterioramento mentale, marcia
a piccoli passi, incontinenza sfinterica,
che indicano la prevalente compromis
sione del lobo frontale.
Una condizione di deterioramento
1. Demenza multi-infartuale:
mento, lento e graduale nelle forme
degenerative, a gradini e con fluttua-
zione dei sintomi nelle forme vascolari
la presenza di deficit neurologici fo-
mer ed il deterioramento cognitivo
dovuto ad una cerebropatia vascolare
cali, non evidenziabili nelle forme de- multiinfartuale, che comunque si può
conside rare una patologia degenera-
Questi elementi furono successivamen- tiva dell'encefalo dovuta all'avanzare
dell'età. Le attuali tecniche neuro-ra-
2. Demenza con infarti selettivi singoli.
3. Demenza con alterazioni dei piccoli
vasi
generative, presenti in quelle vascolari.
e nelle corone radiate, Malattia di Bin-
swanger, vasculiti cerebrali primitive e
te organizzati nella scala ischemica di
Hachinski, il cui punteggio si è rivelato diologiche di immagine (TAC, RMI,
un utile strumento per la diagnosi dei SPECT, PET) sono in
grado di dimo-strare la sede ed il numero degli infar
ti cerebrali o delle lacune, come aree
delimitate di alterazione del parenchi
ma o di ipoafflusso ematico localizzate
nella corteccia cerebrale, nella giun-
zione cortico-sottocorticale, nei gangli
della base e nel tronco encefalico. Tali
in corso di vasculiti sistemiche.
casi di demenza multi infartuale.4. Demenza da ipo-perfusione cerebra-
le globale. Sequela di arresto cardiaco
infarti cerebrali nei territori di confine, SCALA ISCHEMICA DI
maltormazioní arterovenose HACHINSKI
5. Demenza emorragica Ematoma sot-
todurale cronico, encefalopatia amiloi
dea, sequele dell' emorragia subaracn
oidea, ematomi intracerebrali
Esordio improvvisomentale può verificarsi anche quando
singoli infarti selettivi colpiscono re
gioni cruciali, quali il giro angolare o
talami, o siano presenti malformazioni
artero-venose, che agiscona con un
meccanismo di turto ematico e/o di sta-
Deterioramento agradini indagini rappresentano pertanto un in
dispensabile ausilio diagnostico in casi
di demenza, in quanto consentono di
individuare le lesioni vascolari e quindi
supportare la diagnosi di demenza su
base ischemica o, sebbene con minor
Decorso fluttuante
Confusione notturnaSINTOMATOLOGIAE
DIAGNOSi. Relativa conservazione della
si venosa. Vasculiti cerebrali primitive o
associatea vasculiti sistemiche o provo-
cate dalluso di cocaina possono inoltre
accompagnarsi a deterioramento men-
tale.
personalità
Uno dei principali problemi nella dia-
gnostica della demenza vascolare è la
diagnosi differenziale con le demenze
degenerative, ed in particolare con la
malattia di Alzheimer.
Depressione
Sintomi somatici
frequenza, emorragica. In ciascun caso
si dovrà considerare quale possa esse-
re la relazione fra sede e numero delle
Labilità emotiva
Ipertensione
Storia diictus
lesioni vascolari ed il quadro di deterio-
ramento cognitivo, per poter, su questa
base, porre diagnosi di demenza va-
scolare pura o di forma mista, degene
rativa e vascolare.
CLASSIFICAZIONE DELLE
DEMENZE VASCOLARI
(Roman et. al. 1992, mod.)
Sul piano clinico Hachinski e collabora-
tori hanno valorizzato alcuni paradigm
atici elementi sintomatologici e di adec Sintomi focali
Segni focaliorso:
il tipo di esordio del decadimento
mentale, subdolo nelle forme degene-
rative, acuto nelle forma vascolari;
L'ossigeno Ozono Terapia può esercita-
re un'azione neuro-protettiva perché ri-
attiva il microcircolo ed il metabolismo
Altri segnidiarteriosclerosi
Hachinski et al., 1975
Punteggio <4 suggestivo per malattia di Alzheimer
Punteggio>7suggestivoperdemenza vascolare
Punteggio intermedio suggestivo per demenza di
tipo misto
cerebrale con una maggiore ossigena-
zione dei neuroni e della sostanza bian-
affetti da cerebropatia vascolare mul-
tinfartuale ed esiti di ictus cerebrale,
L'interpretazione del test riguarda es-
senzialmente i seguenti punti:
denziato un aumento dell'attività CYT-c
dopo autoemoinfusione di sangue ozo-
nizzato (GAE). La citocromo C ossidasi
è una catena di enzimi all'interno della
cellula che permette l'utilizzo dell'os-
sigeno per la produzione di ener
gia, l'attivazione e l'incremento della
concentrazione di questo parametrob
(CYT-C) dimostrano un aumento della
produzione di energia all interno delle
cellule cerebrali ed un incremento del
ca dell'encefalo e del midollo spin ale. trattati con ossigeno ozono terapia me-
Lozono, determina una riduzione nella diante grande autoemoinfusione, un
aumento della cessione dell'ossigeno d
ovuto ad attivazione del microcircolo e
del metabolismo cerebrale a carico dei
In seguito al trattamento con ozono
si nota un aumento significativo della
concentrazione di emoglobina ossige
sintesi dei mediatori dell'infiammazio-
ne, ed una forte azione antiossidante in
quanto attiva le funzioni enzimatiche
protettive endogene delle cellule con-
tro i radicali liberi. Diversi pazienti sono
statitrattaticon
ossigeno ozono terapia logiche hanno favorito la riattivazio ne
mediante grande auto emoinfusione di
sangue ozonizzato (GAE), affetti da ce-
rebropatia vascolare multi-infartuale,
con demenza senile più o meno avan-
zata, deterioramento cognitivo e deficit
della memoria, disturbi della deam-
bulazione, con stati confusionali e de-
nata.
lobi cerebrali. .L'effetto èriscontrabile solo dopo al-
meno un'ora dall' inizio del trattamen-Tali modificazioni anatomiche e fisio-
to.
della fisiologica produzione di energia
nei neuroni che in condizioni patol ogi-
che ne usufruiscono in modo insuffi-
globuli rossi cedono una maggiore
quantità di ossigeno al tessuto cere-
brale, la concentrazione di emoglobi-
na non ossigenata rimane pressoché
costante indicando cosi un aumento
loro metabolismo. L'effetto dell'Ossi-
geno Ozono Terapia è antiedemigeno,
espressione di una attivazione del mi-
crocircolo ed un aumento della fosfo-
ciente che determina degenerazione
e morte cellulare. Da un punto di vista
clinico i pazienti sottoposti ad Ossige
no Ozono lerapia evidenziano un netto
miglioramento delle condizioni neuro-
logiche che si accompagna ad un mi-
glioramento generale delle condizioni
cardiache, polmonari, renali, e di circo
lo degli arti inferiori
dell'ossigenazione cerebrale a parità di
assunzione di ossigeno.
Lincremento del metabolismo cere-
rilazione ossidativa neuronale, cioè di
aumentata produzione di energia nel-
la cellula con riattivazione dei sistemipressivi più o meno gravi, incontinenza
o ritenzione urinaria, è stato costante- bral e daopo Ossigeno Ozono Terapia
è stato evidenziato mediante immagini
di tomografia a emissione di positroni
(PET) in pazienti affetti da demenza se-
nile e confermato con lo spettroscopio
NIRS. (F Molinari, V. Simonetti, M.
Franzini, F. Vaiano, L. Valdenassi, S.
Pandolfi, W-Liboni- pubblicato su:
Immunopatology-Pharmacology 2014,
27:379-89).
di trasporto della membrana cellulare,
con normalizzazione della concentra-mente osservato un miglioramento del-
le facoltà cognitive e mnesiche, della
coordinazione motoria, della deambu-
zione di elettroliti, cioè sodio, calcio,
potassio, magnesio, all'interno e all'e
sterno della cellula.lazione e delle condizioni psichiche ge-
nerali, un miglioramento della funzione
della vescica con regressione dellin-
continenza e della ritenzione urinaria.
Testo tratto da Ozone Authohemothe
rapy Induces Long-Term Cerebral
Metabolic Changes in Multiple Scle-
rosis Patients
Uno studio recente relativo a patologia
cerebrale ischemica indotta da radia-
Uno studio sperimentale mediante
impiego di uno spettroscopio NIRS, e
un doppler trans cranico, ha evidenzia-
to, in tutti i soggetti sani e nei pazienti . Valdenassi e W. Liboni
zioni su soggetti affetti da meningioma
cerebrale trattati mediante ossigeno
ozono ha evidenziato un miglioramen-
to nella perfusione e nel metabolismo
cerebrale attraverso l'impiego di valu-
tazi oni di neuroimaging: risonanza ma-
gnetica, TAC, SPECT e PET.
Author: F. molinari, V. Simonetti,
M. Franzini, S. Pandolfi, F. Vaiano, pazienti sono stati testati prima, du
rante e dopo l'autoemoterapia Ozoniz-
zata. Sono state monitorate le variazio-
International Journal of Immunopa
thologyandPharmacology
ni di concentrazione dell'emoglobina
OSsigenata e deossigenata, ed il livello
del citocromo -c- ossidasi (CYT-c).
Lesame spettroscopico NIRS, ha evi
10
DOPO 52ANNI DOPO 67ANNI DOPO 83ANNI
w ww
w
oo o 0:00 o
70 oo o.30 00 00 o0 so.o0 100 o0 11o.00 170.00 150.oo
10 00 1 50.00 00:0o
Studio basale. te effettuate 58 sedute di autoemoinfusio-
Primo pannello: immagini MRI: Menin-
gioma della porzione anteriore del lobo
temporale destro (freccia gialla). Edema
vasogenico, aumento del segnale a livello ziale di 30 ug/ml aumentata lentamente finno
iuxtacorticale tempo-parietale destra e
pe a 60 ug/ml. Le sessioni avevano una bassa
ne, utilizzando un catetere venoso centrale
come segue: 150 cc/m2 (sangue /superficie
corporea) la concentrazione di 03/02 ini-
Tomografia Computerizzata (CT) non hanno supportato dall'aumento della perfusione,
rilevatoeventuali modificazioni a 4, 19, o osservato alla SPECTECD al 3 mese del
trattamento, è stato mantenuto fino all'ulti-
mo follo-up a 30 mesi dalla fine dell'ozo-
noterapia cioè a 40 mesi dal suo inizio.
Primo pannello: SPECT-ECD: a 3 mesi di
trattamento si
evidenzia un incremento del-
la pertusione del sangue a livello dei lobi
temporale e parietale e nei gangli della
riventricolare.
frequenza, pragressivamente decrescente,
da 3 sedute la settimana nel primo mese a
una seduta al mese per gli ultimi mesi.
Durante e dopo la terapia con l'ozono si è
riscontrato un netto miglioramento clinico
che è stato valutato con 2 scale funzionali.
Lo stato clinico del paziente prima del trat-
30 mesi. Tuttavia è stata riscontrata una au-
Secondo Pannello: ECD-SPECT immagini
che mostrano diminuzione della pertusione
sanguigna a livello dei lobi temporale e pa-
mentata perfusione cerebrale ed un aumen-
to del metabolismo rispetto ai valori basali.
La SPECT-ECD a 3 mesi di trattamento harietale di destra.
mostrato un aumento globale della perfu-
sione sanguigna a livello delle zone ische-
michetempo-parietali destre, nonché a li
vello dei gangli della base a destra.
La PET- FDG a 5 mesi di trattamento ha mo-
Terzo pannello: FDG-PET: le immagini mo-
strano lieve aumento del metabolismo nel
lobo temporale destro (meningioma) e la tamento è stato valutato 65% (con paramne-riduzione del metabolismo nei lobi tempo
rale e parietale destri. Le aree di leucoen-
cefalopatia alla risonanza magnetica sono
correlate alle aree di ipoperfusione ed ipo
metabolismo rilevate alla SPECTe alla PET.
Alterazioni compatibili con un processo cro-
nico ischemico e/o con un danno indotto da
base di destra.tri da 0 a 100) misurato secondo l'indice di
Barthel e dopo il trattamento lo stato del
paziente é risultato pari a 100.
Le condizioni del paziente valutate secon-
do la scala World Sanita/Eastern Coopera-
tive Oncology Group Scale WHO/ Scala
ECOG (0-4, dove 0 è il valore ottimale)
prima/dopo il trattamento si è passati da 3
a 1. Osserviamo la situazione clinica prima
e
dopo la terapia con sangue ozonizzato
(GAE) e le lesioni del sistema nervoso utiliz-
Terzo pannello: PET-FDG: a 5 mesi dal
strato un aumento complessivo del metabo-
lismo (circa il 25%), anche nelle zone ische-
miche ipometaboliche dei lobi temporale
e
parietale di destra cosi come nei gangli
della base a destra. ll miglioramento clinico
trattamento con ozono, rispetto allo studio
basale, si evidenzia un ulteriore aumento
del metabolismo, sia nei lobi temporale e
parietale di destra che a livello dei gangli
della base.
radiazioni (RBI).
Diagnosi potenziali erano: processo ische
mico e/o danno indotto da radiazioni ( RBI).
Nell'arco di un periodo di 11 mesi sono sta-
zando i criteri di danno tessutale del Natio-
nal Cancer Institute. II miglioramento clinico
è stato mantenuto fino all'ultimo follow-upa 30 mesi dopo aver terminato le sedute
di GAE. Non ci sono stati nuovi episodi di
iponatriemia. La Risonanza Magnetica e la
Fig. 1- Esempio di Autoemoinfu-
Sione con
dispositivo medico cer
tificato Multiossigen MED95 CPs
12
13
della terapia con l'ozono: miglioramento
della reologia vascolare, aumento di flusso
nelle arteriecarotidee cerebrale media, mi-
glioramento dell'ossigenazione tissutale nei
tessuti ipossici, enhancement dei sistemi
antiossidanti e modulazione della risposta
immunitaria/intiammatoria.
Questa sperimentazione può suggerire che
la terapia con l'ozono è in grado di miglio-
rare il flusso sanguigno ed il metabolismo
nelle sindromi cerebrovascolari come il TIA,
'ictus ischemico, la demenza senile precoce
e la cerebropatia cerebrale indotta da radia-
zioni con miglioramenti clinici costanti nel
tempo. La cerebropatia vascolare indotta
da radiazioni può essere mediata anche da
modificazioni vascolari, infiammatorie e de-
generative, compresa la demielinizzazione
e la leuco encefalopatia. Leterapie propo-
ste con lo scopo di migliorare la perfusio
ne/ossigenazione sanguigna comprendono
gli anticoagulanti, la camera iperbarica, la
stimolazione midollare e la modificazione
dello
statuspro-ossidativo con
somministra
zione di vitamina E
Nei processi ischemici e nella RBI la dimi-
nuzione del tlusso sanguigno determina
un apporto ridotto di ossigeno ed una ri
pertusione ischemica. Queste condizioni
scatenano una cascata di problemi meta-
bolici come un ridotto metabolismo aero-
MEDICAL 95 CPS
Degno di nota è il fatto che l'evoluzione cli-
nica mostra una correlazione migliore con
tecniche di imaging funzionali di medicina
nucleare quali la tomografia a emissione di
positroni (PET) e la SPECT, cioè la Tomogra-
fia ad emissione di fotone singolo, (SPECT)
La tomografia a emissione di positroni (PET)
è una tecnica di medicina nucleare e di dia-
gnostica medica utilizzata per la produzione
di bioimmagini che fornisce informazioni di
tipo fisiologico, a differenza di TC e RM che
invece forniscono informazioni di tipo mor
fologico del distretto anatomico esaminato.
Con l'esame PET si ottengono mappe dei
processi funzionali all'interno del corpo e di
organi come quello cerebrale. La Tomogra-
fia ad emissione di fotone singolo, meglio
conosciuta con 'acronimo SPECT, è una
tecnica tomogratica di imaging medico del-
la medicina nucleare che adopera una ra-
diazione ionizzante, i raggi gamma.
Fig. 2-Glistudi funzionali durante I'Ossige
no Ozono Terapia
Fig. 3 - MEDICAL 95 CPS, Apparecchiat
per Ossigeno Ozono Terapia.
Certificata 93/42/CEE Classe 2A
bico del glucosio (con riduzione dei livelli
DELLA STESSA COLLANA:ATP) ed alterazioni infiammatorie seguite
da acidosi tissutale con aumento radi-
cali liberi. Inoltre, l'ischemia porta ad una
eccitotossicità mediata dalla attivazione dei
L'OZONO L'OZONOOZONO vs DISBIOSI LOZONO NEL TRATTAMENTOo
DELLE PACHE EOELLEPNSUFEICENZEVNOSEELLA AIA DEtDOLOREACURA D PROF MARANNO RANZN
CURADLDOTT rORTUATO LOPRI T
E DL
MARLANOAN/a
IN UROGINECOLOGIA
recettori di glutammato con un conseguen-
te aumentato accumulo di calcio, determi-
nando danno delle pompe di membrana
ed alterazione della conduzione degli ioni
con apoptosi, necrosi dei neuroni e dannoo
della sostanza bianca. In questo contesto,
sono state riportati altri eftetti interessanti
Si può pertanto affermare che I'Ossigeno
Ozono Terapia può essere una metodica
di interesse nel trattamento delle più co
muni patologie cerebrovascolari e neu-
rodegenerative che oggi aumentando
sempre più l'età media della popolazione
rivestono un ruolo fondamentale. S I O O S IO OTSociotà Sciontifica
Ossigeno Ozono Terapia
Sociata S T
Dssgeno Ozono Terapa
c o n c a
SSgonoOzono Terapia
Ossigeno Ozono Tarap
La bibliografia completa richiedibile a
info@ossigenoozono.it Può richiederli gratuitamente al suo medico ozonoterapeuta SIOOT/ASOo
14
REQUISITI ESSENZIALI PER ESERCITARE
L'OSSIGENO OZONO TERAPIA
OZONO TERAPIA
APPLICAZIONI CLINICHE
"..Conferma che il medico, sotto la propria responsabilità, e secondo scienza e
coscienza, possa eseguire la pratica medica dell'ossigeno ozono terapia ottempe
rando alle seguenti prescrizioni:
Herpes Zoster e Simplex/Acne Eczema Lipodistrofia
(Cellulite)
Arteriosclerosi -
Epatopatie-Morbo di Crohn Osteoporosi Artrite reumatoide - Diabete
DERMATOLoIA
MEDICINA INTERNA
1 operi in
unambulatorio/studio medico adeguatamente attrezzato (farmaci
salvavita, presidi di supporto ventilatorio o pallone ambu, condizioni igieniche e di
sicurezza idonee, smaltimento dei rifiuti;
2 si attenga ai Protocolli Terapeutici e alle Linee Guida formulate dalla SIO-
OT e
presentate agli Ordini dei Medici e al Ministero della Salute, si raccomanda
inoltre l'utilizzo del consenso informato;
Cardiopatia ischemica-Angina-Recupero post-infarto
Demenza senile Artrosi -
Processi infiammatori cronici
Dolore cronico - Rivitalizzante - Arteriosclerosi
Rivitalizza il corpo e la mente Aumenta la resistenza allo
sforzo
CARDIOLOGIA
GERIATRIA
ANTI-ETA:
Maculopatia degenerativa
Cefalee vascolari e tensive Depressione - Malattie neu-
rovascolari - TIA - Ictus - Sindrome da affaticamento cro
ocULISTICCA3 abbia seguito almeno un
corsoteorico-pratico di apprendimento e aggior
namento annuale della metodica (master universitari, corsi di perfezionamento e
corsi di aggiornamento della SIOOT);
4 utilizzi apparecchiature e materiali di consumo (sacche etc) certificate se-
condo il DL.vo 46/97, Direttiva CEE 93/42 in classe 2A;
NEUROLOGIA
nico
NEUROCHIRURGIA Ernia del disco - Dolore lombaree cervicale - Lomboscia-
talgia - Dolore post operatorio da chirurgia vertebrale
Trattamento carie e disinfezione post chirurgia impianta-
re-Osteonecrosi
ODONTOIATRIA
Istituto Superiore di Sanità Conferenza di Consenso
ISSN 1123-3117 Rapporti ISTISAN 08/9
CIRCOLARE DGFDM/l/P/175
Adiuvante nella radio/chemioterapia
Reumatismo articolare Gonartrosi - Coxartrosi
ONCOLOGIA
/14 C.C. DEL 20 gennaio 2005 ORTOPEDIA
VASCOLARE
5- vi ricordiamo inoltre che, oltre alle apparecchiature mediche per ossigeno ozo-
no terapia certificate in classe 2A della direttiva CEE 93/42, è indispensabile
utilizzare sacche specificatamente certificate per sangue e ozono;
6 le apparecchiature, come da manuale, devono essere revisionate dopo 4
anni/200 ore di utilizzo"
Insufficienza venosa -
Ulcera diabetica -
Ulcera post-fiebica - Ulceretrofiche - Arteriopatie periferiche
Coliti -Colon irritabile - Dismetabolismi - Intolleranze ali-
mentariUlcera gastrica- Helicobacter Pilori - Stipsi
Riabilitazione neuromotoria Fibromialgia
Complicanze infettive post chirurgiche- Prevenzione e
post intervento chirurgico
BPCO e ipertensione polmonare -
Asma -
Rinite allergica
DISBIOSI INTESTINALE
FISIATRIA
CHIRURGIA
PNEUMOLOGIA
MALATTIE DEGENERATIVE Sclerosi multipla - SLA - Parkinson Demenza senile pre-
coce
UROGINECOLOGIA Trattamento delle infezioni uroginecologiche
SIOOT Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia
Via Don Luigi Sturzo n.2, Gorle (Bergamo) - info@ossigenoozono.it
www.ossigenoozono.it Tel. 035 19910105 -
Fax. 035 2922550

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  • 1. QUARTA EDIZIONE L'OSSIGENO OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE CEREBROVASCOLARI ENEURODEGENERATIVE A CURA DI PROF. MARIANNO FRANZINI, DOTT. SERGIO PANDOLFI DOTT. VINCENZO SIMONETTI, PROF. LUIGI VALDENASSI SIOO 0 T Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia
  • 2. OSSIGENO OZONO TERAPIA NEL TRAT- "Qualunque dolore, sofferenza o malattia, è causato da un'insufficiente TAMENTO DELLE PATOLOGIE CEREBRO VASCOLARI E NEURODEGENERATIVE ossigenazione a livello cellulare" post-infartuale, ed in diverse patologie cerebro-vascolari. L'ozono un gas caratterizzato da in- stabilità, non può dunque essere con- servato ma prodotto al momento del suo impiego; naturalmente presente all'interno dell'organismo degli esseri viventi, ed esplica diverse funzioni fon- damentali per la vita. Oggi si impiega come mezzo terapeutico nella cura di diverse patologie dimostrando una buona eficacia clinica, inoltre non pre senta interazioni farmacologiche né ef- fetti secondari o collaterali. Si può con- siderare una terapia ad ampio spettro in geno Ozono Terapia potrebbe esercita- quanto esercita un'azione antiflogistica antidolorifica, riattiva la microcircola- zione in diversi organi ed apparati faci- litando la cessione dell'ossigeno ai tes- tilità nel trattamento delle arteriopatie suti. Agisce sul metabolismo cellulare e favorisce l'eliminazione delle sostanze La riattivazione del microcircolo si ac compagna all'aumento della deforma- bilità dei globuli rossi, all'incremento della produzione del 2,3 Di-Fosfoglice rato e della P50 standard, con relativo aumento della concentrazione dell'e- trase tratta da moglobina ossigenata, il che comporta una migliore utilizzazione ed un mag gior rilascio dell'ossigeno ai tessuti. In questo senso si può dire che l'Ossi-holt. Maranea Fran OSSIGENO 0ZONO TERAPIA re una vera e propria tunzione protetti- va multi organo.Che cos'è e cosa fa Diverse evidenze ne hanno indicato l'u- Manuale della buona salute Senza dolore periferiche degli arti inferiori e nel pie de diabetico, per il suo effetto positivo sulle condizioni di insufficiente apporto di 02, nelle arteriopatie obliteranti ca- ratterizzate da claudicatio intermittens, tossiche prodotte nelle cellule. Esercita una potente azione antiossidante e sca- venger sui radicali liberi attraverso uno stimolo paradosso di perossidazione controllata che ottimizza le risposte da parte degli antiossidanti presenti nella cellula. Grazie a queste caratteristiche potrebbe rivelarsi un valido aiuto nella prevenzione e nella terapia della car diopatia ischemica, nella riabilitazione Libro "Ossigeno Ozono Terapia Che cos'è e cosa fa" edizione SIOOT con dolore, cianosi e gravi alterazioni trofiche. Può migliorare alcune pato- logie e distunzionalità venose, le ulce re sia da decubito che vascolari dove sommandosi all'effetto disinfettante amplifica l'azione trofica e la riepiteliz- zazione
  • 3. NEUROPROTEZIONE NELLE PA cune), disseminati nei gangli della base, TOLOGIE POST-TRAUMATICHE, IN nel tronco cerebrale e nella sostanza FETTIVE E DOPO RADIOTERAPIA bianca dei centri semiovali (definito sta- DEL SISTEMA NERVoso CENTRALE to lacunare). I sintomi che in questi casi Secondo un recente studio della OMS dei tessuti. nostri tattori genetici alterati e con altri tattori epigenetici, modificano anche la permeabilità del plesso coroideo, permettendo cosi ai linfociti attivati e ad altri fattori tossici di oltrepassare la barriera ematoencefalica e causa- LOssigeno Ozono Terapia viene uti- lizzata, con risultati positivi, nella cura dell patologie invalidanti e dolorose d ell'apparato osteoarticolare e muscolo scheletrico, caratterizzate da spicca- ta sintomatologia dolorosa e deficit o impotenza tunzionale. Potrebbe quindi esercitare una funzione protettiva nei si associano al deterioramento mentale il costo economico e sociale delle de- sono costituiti da menze rappresenta uno dei più gravi rischi per l'Umanità nei prossimi anni: nel 2016 i Paesi UE, per la cura delle demenze, hanno sostenuto un costo di trova espressione clinica anche in un 160 Miliardi di Euro e, nell'area UE, si prevedono notevoli incrementi di costi e 15 Milioni di dementi nel 2020. L'o- re patologie infiammatorie cerebrali e neurodegenerative. Lozono diminui sce stress ossidativo, l'acidosi tissutale, rallentamento ideomotorio, cioè inerzia nello sviluppo delle idee che diversi apparati, aumentare la resisten- 'infiammazione e tutte le citochine pro infiammatorie sopra elencate; migliora e nella prevenzione di varie patologie la funzionalità del microcircolo; riduce la spasticità, migliora il drenaggio lin- fatico cerebrale, aumenta la disponi bilità di ossigeno per le nostre cellule e la produzione di energia cellulare, senza effetti collaterali. Ecco perché può essere utile sia nella prevenzione che nella cura di: cerebropatie vasco- lare multi-infartuali, ischemie cerebrali transitorie (TIA), ictus, demenze, Par- kinson, glaucoma, lesioni cerebrali post idrocefalo normoteso, nell'emato-ma sotto durale cronico, za allo sforzo e risultare utile nella cura rallentamento nell'effettuazione dei movimenti sistemiche: disturbi della memoria, soprattutto a PATOLOGIE CARDIoVASCOLARI Cardiopatia ipertrofica Cardiopatia ischemica Angina pectoris Infarto del miocardio zono, unitamente ad una alimentazio- breve termine ne antinfiammatoria, potrebbe dare un notevole contributo, a basso costo, al contenimento di tale minaccia. disturbi della deambulazione, marcia a piccoli passi, incertezza nella marcia sintomatologia vertiginosa -incontinenza stinterica, con ritenzioneLe malattie cerebro-vascolari rappre- sentano la seconda causa di demen- e incontinenza urinaria Prevenzione dell'infarto del miocardio za, dopo la malattia di Alzheimer e le - disfasia, che è un disturbo dell'artico- torme degenerative ad essa correlate, possono causare deterioramento men- tale non solo attraverso la riduzione del linguaggio che coinvolge la com- del calibro o la stenosi dei vasi arterio- si cerebrali con conseguente riduzione del flusso ematico, ma attraverso micro riabilitazione post-intarto lazione delle parole disartria che è un disturbo motorio PATOLOGIE CEREBRO-VASCOLAARIsia infiammatorie, come la Sclerosi Mul- tipla, degenerative, come Parkinson e traumatiche, nella neuro protezione post emorragia sub-aracnoidea (ESA), nella neuro riabi- ponente motoria del linguaggio ed caratterizzata da una scarsa capacità di articolazione dei fonemidemenze. E stato dimostrato che tutte le patolo- litazione, riduce il rischio di vasospasmo gie croniche, tranne quelle genetiche nel decorso postoperatorio di processi congenite autosomiche dominanti e neoplastici cerebrali e midollari. le infettive, traggono la loro origine da e/o da uno stato infiammatorio cronico INSUFFICIENZA RENALE una carenza di ossigeno tissutale. Lo stato intiammatorio cronico è con- infarti ripetuti che tali modificazioni va- scolari possono concorrere a determi trattenere emozioni labilità emotiva, nare. l declino cognitivo si manifesta quando è distrutto un volume di tessu- to cerebrale pari a 50-100 ml. Per tale motivo Hachinski e collaboratori (1975) in soggetti con storia di ipertensione coniarono il termine di demenza mul- ti-infartuale, come sinonimo di demen- incontinenza emozionale, difficoltà a ansia. La cerebropatia vascolare multi infar tuale si riscontra quasi costantemente INSUFFICIENZA RESPIRATORIA arteriosa e/o diabete, e appare sosten uta principalmente da una caratteristicaseguente allo stress ossidativo, spesso pertensione polmonare e bronco attivato da disbiosi intestinale, e causa pneumopatia cronica ostruttivva. acidosi tissutale. za vascolare. La demenza vascolare alterazione sclero-ialina delle pareti comprende oggi un quadro composito, considerando sia le molteplici cause di ischemia cerebrale, che le cause emor- delle piccole arteriole cerebrali perfo- ranti. Questa sofferenza tessutale vieneImarcatori dell'infiammazione TNF, IL ARTERIOPATIE PERIFERICHE DE 10, IL 6, IL 8 e PCR aumentano in tut- te le patologie intiammatorie e dege nerative. Queste citochine, prodotte dalla Infiammazione Cronica Silente del GLI ARTI INFERIORI generalmente indicata come encefalo- patia sottocorticale arteriosclerotica o malattia di Binswanger, un'estesa de- dro patologico frequente è costituito mielinizzazione della sostanza bianca periventricolare, osservabile in soggetti PIEDE DIABETICO ragiche. Nei casi di demenza vascolare un qua- grasso periviscerale, interagendocon i MACULOPATIA DEGENERATIVAA da molteplici piccoli infarti profondi (la- DELLA RETINA
  • 4. il tipo di progressione del deteriora- Questa scala permette di effettuare una diagnosi differenziale fra la forma di demenza dovuta al morbo di Alzhei- pertesi e gravemente dementi. Ritenu- ta una patologia rara prima dell' intro- Infarti multipli estesi, corticali e sotto duzione della tomografia computeriz- corticali. zata, quest'ultima ne ha rivelato un'alta prevalenza. Tuttavia, per il frequente riscontro del caratteristico alone di ipo- densità periventricolare in soggetti an- Infarti lacunari multipli, lacune multiple Ziani, peraltro cognitivamente indenni, nella sostanza bianca dei lobi frontali il quadro radiologico non va disgiunto dalla valutazione della effettiva presen- za o meno della sintomatologia assO- ciata, deterioramento mentale, marcia a piccoli passi, incontinenza sfinterica, che indicano la prevalente compromis sione del lobo frontale. Una condizione di deterioramento 1. Demenza multi-infartuale: mento, lento e graduale nelle forme degenerative, a gradini e con fluttua- zione dei sintomi nelle forme vascolari la presenza di deficit neurologici fo- mer ed il deterioramento cognitivo dovuto ad una cerebropatia vascolare cali, non evidenziabili nelle forme de- multiinfartuale, che comunque si può conside rare una patologia degenera- Questi elementi furono successivamen- tiva dell'encefalo dovuta all'avanzare dell'età. Le attuali tecniche neuro-ra- 2. Demenza con infarti selettivi singoli. 3. Demenza con alterazioni dei piccoli vasi generative, presenti in quelle vascolari. e nelle corone radiate, Malattia di Bin- swanger, vasculiti cerebrali primitive e te organizzati nella scala ischemica di Hachinski, il cui punteggio si è rivelato diologiche di immagine (TAC, RMI, un utile strumento per la diagnosi dei SPECT, PET) sono in grado di dimo-strare la sede ed il numero degli infar ti cerebrali o delle lacune, come aree delimitate di alterazione del parenchi ma o di ipoafflusso ematico localizzate nella corteccia cerebrale, nella giun- zione cortico-sottocorticale, nei gangli della base e nel tronco encefalico. Tali in corso di vasculiti sistemiche. casi di demenza multi infartuale.4. Demenza da ipo-perfusione cerebra- le globale. Sequela di arresto cardiaco infarti cerebrali nei territori di confine, SCALA ISCHEMICA DI maltormazioní arterovenose HACHINSKI 5. Demenza emorragica Ematoma sot- todurale cronico, encefalopatia amiloi dea, sequele dell' emorragia subaracn oidea, ematomi intracerebrali Esordio improvvisomentale può verificarsi anche quando singoli infarti selettivi colpiscono re gioni cruciali, quali il giro angolare o talami, o siano presenti malformazioni artero-venose, che agiscona con un meccanismo di turto ematico e/o di sta- Deterioramento agradini indagini rappresentano pertanto un in dispensabile ausilio diagnostico in casi di demenza, in quanto consentono di individuare le lesioni vascolari e quindi supportare la diagnosi di demenza su base ischemica o, sebbene con minor Decorso fluttuante Confusione notturnaSINTOMATOLOGIAE DIAGNOSi. Relativa conservazione della si venosa. Vasculiti cerebrali primitive o associatea vasculiti sistemiche o provo- cate dalluso di cocaina possono inoltre accompagnarsi a deterioramento men- tale. personalità Uno dei principali problemi nella dia- gnostica della demenza vascolare è la diagnosi differenziale con le demenze degenerative, ed in particolare con la malattia di Alzheimer. Depressione Sintomi somatici frequenza, emorragica. In ciascun caso si dovrà considerare quale possa esse- re la relazione fra sede e numero delle Labilità emotiva Ipertensione Storia diictus lesioni vascolari ed il quadro di deterio- ramento cognitivo, per poter, su questa base, porre diagnosi di demenza va- scolare pura o di forma mista, degene rativa e vascolare. CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE VASCOLARI (Roman et. al. 1992, mod.) Sul piano clinico Hachinski e collabora- tori hanno valorizzato alcuni paradigm atici elementi sintomatologici e di adec Sintomi focali Segni focaliorso: il tipo di esordio del decadimento mentale, subdolo nelle forme degene- rative, acuto nelle forma vascolari; L'ossigeno Ozono Terapia può esercita- re un'azione neuro-protettiva perché ri- attiva il microcircolo ed il metabolismo Altri segnidiarteriosclerosi Hachinski et al., 1975 Punteggio <4 suggestivo per malattia di Alzheimer Punteggio>7suggestivoperdemenza vascolare Punteggio intermedio suggestivo per demenza di tipo misto
  • 5. cerebrale con una maggiore ossigena- zione dei neuroni e della sostanza bian- affetti da cerebropatia vascolare mul- tinfartuale ed esiti di ictus cerebrale, L'interpretazione del test riguarda es- senzialmente i seguenti punti: denziato un aumento dell'attività CYT-c dopo autoemoinfusione di sangue ozo- nizzato (GAE). La citocromo C ossidasi è una catena di enzimi all'interno della cellula che permette l'utilizzo dell'os- sigeno per la produzione di ener gia, l'attivazione e l'incremento della concentrazione di questo parametrob (CYT-C) dimostrano un aumento della produzione di energia all interno delle cellule cerebrali ed un incremento del ca dell'encefalo e del midollo spin ale. trattati con ossigeno ozono terapia me- Lozono, determina una riduzione nella diante grande autoemoinfusione, un aumento della cessione dell'ossigeno d ovuto ad attivazione del microcircolo e del metabolismo cerebrale a carico dei In seguito al trattamento con ozono si nota un aumento significativo della concentrazione di emoglobina ossige sintesi dei mediatori dell'infiammazio- ne, ed una forte azione antiossidante in quanto attiva le funzioni enzimatiche protettive endogene delle cellule con- tro i radicali liberi. Diversi pazienti sono statitrattaticon ossigeno ozono terapia logiche hanno favorito la riattivazio ne mediante grande auto emoinfusione di sangue ozonizzato (GAE), affetti da ce- rebropatia vascolare multi-infartuale, con demenza senile più o meno avan- zata, deterioramento cognitivo e deficit della memoria, disturbi della deam- bulazione, con stati confusionali e de- nata. lobi cerebrali. .L'effetto èriscontrabile solo dopo al- meno un'ora dall' inizio del trattamen-Tali modificazioni anatomiche e fisio- to. della fisiologica produzione di energia nei neuroni che in condizioni patol ogi- che ne usufruiscono in modo insuffi- globuli rossi cedono una maggiore quantità di ossigeno al tessuto cere- brale, la concentrazione di emoglobi- na non ossigenata rimane pressoché costante indicando cosi un aumento loro metabolismo. L'effetto dell'Ossi- geno Ozono Terapia è antiedemigeno, espressione di una attivazione del mi- crocircolo ed un aumento della fosfo- ciente che determina degenerazione e morte cellulare. Da un punto di vista clinico i pazienti sottoposti ad Ossige no Ozono lerapia evidenziano un netto miglioramento delle condizioni neuro- logiche che si accompagna ad un mi- glioramento generale delle condizioni cardiache, polmonari, renali, e di circo lo degli arti inferiori dell'ossigenazione cerebrale a parità di assunzione di ossigeno. Lincremento del metabolismo cere- rilazione ossidativa neuronale, cioè di aumentata produzione di energia nel- la cellula con riattivazione dei sistemipressivi più o meno gravi, incontinenza o ritenzione urinaria, è stato costante- bral e daopo Ossigeno Ozono Terapia è stato evidenziato mediante immagini di tomografia a emissione di positroni (PET) in pazienti affetti da demenza se- nile e confermato con lo spettroscopio NIRS. (F Molinari, V. Simonetti, M. Franzini, F. Vaiano, L. Valdenassi, S. Pandolfi, W-Liboni- pubblicato su: Immunopatology-Pharmacology 2014, 27:379-89). di trasporto della membrana cellulare, con normalizzazione della concentra-mente osservato un miglioramento del- le facoltà cognitive e mnesiche, della coordinazione motoria, della deambu- zione di elettroliti, cioè sodio, calcio, potassio, magnesio, all'interno e all'e sterno della cellula.lazione e delle condizioni psichiche ge- nerali, un miglioramento della funzione della vescica con regressione dellin- continenza e della ritenzione urinaria. Testo tratto da Ozone Authohemothe rapy Induces Long-Term Cerebral Metabolic Changes in Multiple Scle- rosis Patients Uno studio recente relativo a patologia cerebrale ischemica indotta da radia- Uno studio sperimentale mediante impiego di uno spettroscopio NIRS, e un doppler trans cranico, ha evidenzia- to, in tutti i soggetti sani e nei pazienti . Valdenassi e W. Liboni zioni su soggetti affetti da meningioma cerebrale trattati mediante ossigeno ozono ha evidenziato un miglioramen- to nella perfusione e nel metabolismo cerebrale attraverso l'impiego di valu- tazi oni di neuroimaging: risonanza ma- gnetica, TAC, SPECT e PET. Author: F. molinari, V. Simonetti, M. Franzini, S. Pandolfi, F. Vaiano, pazienti sono stati testati prima, du rante e dopo l'autoemoterapia Ozoniz- zata. Sono state monitorate le variazio- International Journal of Immunopa thologyandPharmacology ni di concentrazione dell'emoglobina OSsigenata e deossigenata, ed il livello del citocromo -c- ossidasi (CYT-c). Lesame spettroscopico NIRS, ha evi
  • 6. 10 DOPO 52ANNI DOPO 67ANNI DOPO 83ANNI w ww w oo o 0:00 o 70 oo o.30 00 00 o0 so.o0 100 o0 11o.00 170.00 150.oo 10 00 1 50.00 00:0o Studio basale. te effettuate 58 sedute di autoemoinfusio- Primo pannello: immagini MRI: Menin- gioma della porzione anteriore del lobo temporale destro (freccia gialla). Edema vasogenico, aumento del segnale a livello ziale di 30 ug/ml aumentata lentamente finno iuxtacorticale tempo-parietale destra e pe a 60 ug/ml. Le sessioni avevano una bassa ne, utilizzando un catetere venoso centrale come segue: 150 cc/m2 (sangue /superficie corporea) la concentrazione di 03/02 ini- Tomografia Computerizzata (CT) non hanno supportato dall'aumento della perfusione, rilevatoeventuali modificazioni a 4, 19, o osservato alla SPECTECD al 3 mese del trattamento, è stato mantenuto fino all'ulti- mo follo-up a 30 mesi dalla fine dell'ozo- noterapia cioè a 40 mesi dal suo inizio. Primo pannello: SPECT-ECD: a 3 mesi di trattamento si evidenzia un incremento del- la pertusione del sangue a livello dei lobi temporale e parietale e nei gangli della riventricolare. frequenza, pragressivamente decrescente, da 3 sedute la settimana nel primo mese a una seduta al mese per gli ultimi mesi. Durante e dopo la terapia con l'ozono si è riscontrato un netto miglioramento clinico che è stato valutato con 2 scale funzionali. Lo stato clinico del paziente prima del trat- 30 mesi. Tuttavia è stata riscontrata una au- Secondo Pannello: ECD-SPECT immagini che mostrano diminuzione della pertusione sanguigna a livello dei lobi temporale e pa- mentata perfusione cerebrale ed un aumen- to del metabolismo rispetto ai valori basali. La SPECT-ECD a 3 mesi di trattamento harietale di destra. mostrato un aumento globale della perfu- sione sanguigna a livello delle zone ische- michetempo-parietali destre, nonché a li vello dei gangli della base a destra. La PET- FDG a 5 mesi di trattamento ha mo- Terzo pannello: FDG-PET: le immagini mo- strano lieve aumento del metabolismo nel lobo temporale destro (meningioma) e la tamento è stato valutato 65% (con paramne-riduzione del metabolismo nei lobi tempo rale e parietale destri. Le aree di leucoen- cefalopatia alla risonanza magnetica sono correlate alle aree di ipoperfusione ed ipo metabolismo rilevate alla SPECTe alla PET. Alterazioni compatibili con un processo cro- nico ischemico e/o con un danno indotto da base di destra.tri da 0 a 100) misurato secondo l'indice di Barthel e dopo il trattamento lo stato del paziente é risultato pari a 100. Le condizioni del paziente valutate secon- do la scala World Sanita/Eastern Coopera- tive Oncology Group Scale WHO/ Scala ECOG (0-4, dove 0 è il valore ottimale) prima/dopo il trattamento si è passati da 3 a 1. Osserviamo la situazione clinica prima e dopo la terapia con sangue ozonizzato (GAE) e le lesioni del sistema nervoso utiliz- Terzo pannello: PET-FDG: a 5 mesi dal strato un aumento complessivo del metabo- lismo (circa il 25%), anche nelle zone ische- miche ipometaboliche dei lobi temporale e parietale di destra cosi come nei gangli della base a destra. ll miglioramento clinico trattamento con ozono, rispetto allo studio basale, si evidenzia un ulteriore aumento del metabolismo, sia nei lobi temporale e parietale di destra che a livello dei gangli della base. radiazioni (RBI). Diagnosi potenziali erano: processo ische mico e/o danno indotto da radiazioni ( RBI). Nell'arco di un periodo di 11 mesi sono sta- zando i criteri di danno tessutale del Natio- nal Cancer Institute. II miglioramento clinico è stato mantenuto fino all'ultimo follow-upa 30 mesi dopo aver terminato le sedute di GAE. Non ci sono stati nuovi episodi di iponatriemia. La Risonanza Magnetica e la Fig. 1- Esempio di Autoemoinfu- Sione con dispositivo medico cer tificato Multiossigen MED95 CPs
  • 7. 12 13 della terapia con l'ozono: miglioramento della reologia vascolare, aumento di flusso nelle arteriecarotidee cerebrale media, mi- glioramento dell'ossigenazione tissutale nei tessuti ipossici, enhancement dei sistemi antiossidanti e modulazione della risposta immunitaria/intiammatoria. Questa sperimentazione può suggerire che la terapia con l'ozono è in grado di miglio- rare il flusso sanguigno ed il metabolismo nelle sindromi cerebrovascolari come il TIA, 'ictus ischemico, la demenza senile precoce e la cerebropatia cerebrale indotta da radia- zioni con miglioramenti clinici costanti nel tempo. La cerebropatia vascolare indotta da radiazioni può essere mediata anche da modificazioni vascolari, infiammatorie e de- generative, compresa la demielinizzazione e la leuco encefalopatia. Leterapie propo- ste con lo scopo di migliorare la perfusio ne/ossigenazione sanguigna comprendono gli anticoagulanti, la camera iperbarica, la stimolazione midollare e la modificazione dello statuspro-ossidativo con somministra zione di vitamina E Nei processi ischemici e nella RBI la dimi- nuzione del tlusso sanguigno determina un apporto ridotto di ossigeno ed una ri pertusione ischemica. Queste condizioni scatenano una cascata di problemi meta- bolici come un ridotto metabolismo aero- MEDICAL 95 CPS Degno di nota è il fatto che l'evoluzione cli- nica mostra una correlazione migliore con tecniche di imaging funzionali di medicina nucleare quali la tomografia a emissione di positroni (PET) e la SPECT, cioè la Tomogra- fia ad emissione di fotone singolo, (SPECT) La tomografia a emissione di positroni (PET) è una tecnica di medicina nucleare e di dia- gnostica medica utilizzata per la produzione di bioimmagini che fornisce informazioni di tipo fisiologico, a differenza di TC e RM che invece forniscono informazioni di tipo mor fologico del distretto anatomico esaminato. Con l'esame PET si ottengono mappe dei processi funzionali all'interno del corpo e di organi come quello cerebrale. La Tomogra- fia ad emissione di fotone singolo, meglio conosciuta con 'acronimo SPECT, è una tecnica tomogratica di imaging medico del- la medicina nucleare che adopera una ra- diazione ionizzante, i raggi gamma. Fig. 2-Glistudi funzionali durante I'Ossige no Ozono Terapia Fig. 3 - MEDICAL 95 CPS, Apparecchiat per Ossigeno Ozono Terapia. Certificata 93/42/CEE Classe 2A bico del glucosio (con riduzione dei livelli DELLA STESSA COLLANA:ATP) ed alterazioni infiammatorie seguite da acidosi tissutale con aumento radi- cali liberi. Inoltre, l'ischemia porta ad una eccitotossicità mediata dalla attivazione dei L'OZONO L'OZONOOZONO vs DISBIOSI LOZONO NEL TRATTAMENTOo DELLE PACHE EOELLEPNSUFEICENZEVNOSEELLA AIA DEtDOLOREACURA D PROF MARANNO RANZN CURADLDOTT rORTUATO LOPRI T E DL MARLANOAN/a IN UROGINECOLOGIA recettori di glutammato con un conseguen- te aumentato accumulo di calcio, determi- nando danno delle pompe di membrana ed alterazione della conduzione degli ioni con apoptosi, necrosi dei neuroni e dannoo della sostanza bianca. In questo contesto, sono state riportati altri eftetti interessanti Si può pertanto affermare che I'Ossigeno Ozono Terapia può essere una metodica di interesse nel trattamento delle più co muni patologie cerebrovascolari e neu- rodegenerative che oggi aumentando sempre più l'età media della popolazione rivestono un ruolo fondamentale. S I O O S IO OTSociotà Sciontifica Ossigeno Ozono Terapia Sociata S T Dssgeno Ozono Terapa c o n c a SSgonoOzono Terapia Ossigeno Ozono Tarap La bibliografia completa richiedibile a info@ossigenoozono.it Può richiederli gratuitamente al suo medico ozonoterapeuta SIOOT/ASOo
  • 8. 14 REQUISITI ESSENZIALI PER ESERCITARE L'OSSIGENO OZONO TERAPIA OZONO TERAPIA APPLICAZIONI CLINICHE "..Conferma che il medico, sotto la propria responsabilità, e secondo scienza e coscienza, possa eseguire la pratica medica dell'ossigeno ozono terapia ottempe rando alle seguenti prescrizioni: Herpes Zoster e Simplex/Acne Eczema Lipodistrofia (Cellulite) Arteriosclerosi - Epatopatie-Morbo di Crohn Osteoporosi Artrite reumatoide - Diabete DERMATOLoIA MEDICINA INTERNA 1 operi in unambulatorio/studio medico adeguatamente attrezzato (farmaci salvavita, presidi di supporto ventilatorio o pallone ambu, condizioni igieniche e di sicurezza idonee, smaltimento dei rifiuti; 2 si attenga ai Protocolli Terapeutici e alle Linee Guida formulate dalla SIO- OT e presentate agli Ordini dei Medici e al Ministero della Salute, si raccomanda inoltre l'utilizzo del consenso informato; Cardiopatia ischemica-Angina-Recupero post-infarto Demenza senile Artrosi - Processi infiammatori cronici Dolore cronico - Rivitalizzante - Arteriosclerosi Rivitalizza il corpo e la mente Aumenta la resistenza allo sforzo CARDIOLOGIA GERIATRIA ANTI-ETA: Maculopatia degenerativa Cefalee vascolari e tensive Depressione - Malattie neu- rovascolari - TIA - Ictus - Sindrome da affaticamento cro ocULISTICCA3 abbia seguito almeno un corsoteorico-pratico di apprendimento e aggior namento annuale della metodica (master universitari, corsi di perfezionamento e corsi di aggiornamento della SIOOT); 4 utilizzi apparecchiature e materiali di consumo (sacche etc) certificate se- condo il DL.vo 46/97, Direttiva CEE 93/42 in classe 2A; NEUROLOGIA nico NEUROCHIRURGIA Ernia del disco - Dolore lombaree cervicale - Lomboscia- talgia - Dolore post operatorio da chirurgia vertebrale Trattamento carie e disinfezione post chirurgia impianta- re-Osteonecrosi ODONTOIATRIA Istituto Superiore di Sanità Conferenza di Consenso ISSN 1123-3117 Rapporti ISTISAN 08/9 CIRCOLARE DGFDM/l/P/175 Adiuvante nella radio/chemioterapia Reumatismo articolare Gonartrosi - Coxartrosi ONCOLOGIA /14 C.C. DEL 20 gennaio 2005 ORTOPEDIA VASCOLARE 5- vi ricordiamo inoltre che, oltre alle apparecchiature mediche per ossigeno ozo- no terapia certificate in classe 2A della direttiva CEE 93/42, è indispensabile utilizzare sacche specificatamente certificate per sangue e ozono; 6 le apparecchiature, come da manuale, devono essere revisionate dopo 4 anni/200 ore di utilizzo" Insufficienza venosa - Ulcera diabetica - Ulcera post-fiebica - Ulceretrofiche - Arteriopatie periferiche Coliti -Colon irritabile - Dismetabolismi - Intolleranze ali- mentariUlcera gastrica- Helicobacter Pilori - Stipsi Riabilitazione neuromotoria Fibromialgia Complicanze infettive post chirurgiche- Prevenzione e post intervento chirurgico BPCO e ipertensione polmonare - Asma - Rinite allergica DISBIOSI INTESTINALE FISIATRIA CHIRURGIA PNEUMOLOGIA MALATTIE DEGENERATIVE Sclerosi multipla - SLA - Parkinson Demenza senile pre- coce UROGINECOLOGIA Trattamento delle infezioni uroginecologiche SIOOT Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia Via Don Luigi Sturzo n.2, Gorle (Bergamo) - info@ossigenoozono.it www.ossigenoozono.it Tel. 035 19910105 - Fax. 035 2922550