Presentazione del lavoro sulla "Miopia" da parte di alcuni corsisti iscritti al Corso di Specializzazione sull'Attività di Sostegno Polivalente 400H presso l'Università degli Studi del Molise di Campobasso, a.a. 2007-2008. Esame: Fisiopatologia dell'apparato visivo - Prof. Ciro Costagliola
Presentazione del lavoro sulla "Miopia" da parte di alcuni corsisti iscritti al Corso di Specializzazione sull'Attività di Sostegno Polivalente 400H presso l'Università degli Studi del Molise di Campobasso, a.a. 2007-2008. Esame: Fisiopatologia dell'apparato visivo - Prof. Ciro Costagliola
Work up sulle distrofie corneali stromaliLuca Avoni
Le distrofie corneali sono un gruppo di malattie corneali accomunate dal fatto di essere geneticamente determinate e si caratterizzano per alterazioni strutturali della cornea. Le distrofie corneali a seconda della loro sede possono essere classificate in epiteliali (ad esempio Meesman e Reis-Bucklers) stromali (ad esempio maculare, granulare e lattice) ed endoteliali (ad esempio Fuchs, CHED).
La diagnosi è clinica è può essere completata con OCT cornea, confoscan, esami genetici.
La terapia è diversa a seconda della distrofia, in alcuni casi è sufficiente una PTK (cheratectomia fototerapeutica con laser ad eccimeri) in altri è necessaria una cheratoplastica lamellare (anteriore o endoteliale) in altri casi ancora una cheratoplastica (trapianto di cornea) perforante. Documento a cura del Dottor Luca Avoni.
Sospetto clinico di malattia autoimmune: ruolo del medico di medicina general...Sara Finollo
La diagnosi di malattia autoimmune è complessa e deve essere necessariamente frutto di una sinergia tra clinica e laboratorio. Il ritardo diagnostico può comportare non soltanto la persistenza di disturbi invalidanti, ma anche la progressione della malattia verso lesioni più gravi ed estese ed un aumento dei costi sanitari e sociali.
E’ importante identificare precocemente la patologia (diagnosi clinica) per ottenere un controllo attivo tramite terapia adeguata, assicurando il massimo grado di appropriatezza di interventi e prestazioni.
Occorre quindi minimizzare il grado di variabilità nelle decisioni cliniche legato alla carenza di conoscenze ed alla soggettività nella definizione delle strategie assistenziali; tutte queste patologie sono infatti supportate da criteri internazionali per la diagnosi tali da permetterne una precoce identificazione ed un avvio di trattamento clinico-terapeutico adeguato e tempestivo.
Nonostante l’estrema complessità e varietà delle patologie autoimmuni, un ruolo attivo di sospetto diagnostico deve essere svolto dal medico di medicina generale che è fondamentale nel percorso diagnostico iniziale della malattia, in quanto è il primo ad osservare i pazienti che possono presentare segni e sintomi caratteristici di queste malattie. La figura del medico di medicina generale è importante anche per il monitoraggio di evoluzione clinica ed efficacia e tollerabilità del trattamento terapeutico.
Slides from my workshop session at 2010 NextGen: Charity.
The session focused on the ever-changing culture of the United States and how such changes affect a nonprofit organization’s ability to connect with new donors and reconnect with those lost to time. We specifically look at the disruption of revenue activities caused by demographic and technology shifts (generational needs, values and expectations, mobile technology use, etc.) then looked at techniques for addressing and leveraging this new information into solid strategies and tactics that build the brand and grow new revenue.
Customers Are Channel Neutral: The truth about multi-channel marketingDavid Harkins
Originally written in 2003 as a prediction for what would come to be known as "Omni-Channel marketing."
______
From 2003:
The term "multi-channel marketing" refers to the process of building a customer relationship across two or more marketing or sales channels.The channels are those that are interactive,such as face-to-face,telephone,email,Internet,or perhaps direct mail.These channels provide an organization the opportunity to develop and maintain the brand promise as the customer engages the organization at each point of contact.
Work up sulle distrofie corneali stromaliLuca Avoni
Le distrofie corneali sono un gruppo di malattie corneali accomunate dal fatto di essere geneticamente determinate e si caratterizzano per alterazioni strutturali della cornea. Le distrofie corneali a seconda della loro sede possono essere classificate in epiteliali (ad esempio Meesman e Reis-Bucklers) stromali (ad esempio maculare, granulare e lattice) ed endoteliali (ad esempio Fuchs, CHED).
La diagnosi è clinica è può essere completata con OCT cornea, confoscan, esami genetici.
La terapia è diversa a seconda della distrofia, in alcuni casi è sufficiente una PTK (cheratectomia fototerapeutica con laser ad eccimeri) in altri è necessaria una cheratoplastica lamellare (anteriore o endoteliale) in altri casi ancora una cheratoplastica (trapianto di cornea) perforante. Documento a cura del Dottor Luca Avoni.
Sospetto clinico di malattia autoimmune: ruolo del medico di medicina general...Sara Finollo
La diagnosi di malattia autoimmune è complessa e deve essere necessariamente frutto di una sinergia tra clinica e laboratorio. Il ritardo diagnostico può comportare non soltanto la persistenza di disturbi invalidanti, ma anche la progressione della malattia verso lesioni più gravi ed estese ed un aumento dei costi sanitari e sociali.
E’ importante identificare precocemente la patologia (diagnosi clinica) per ottenere un controllo attivo tramite terapia adeguata, assicurando il massimo grado di appropriatezza di interventi e prestazioni.
Occorre quindi minimizzare il grado di variabilità nelle decisioni cliniche legato alla carenza di conoscenze ed alla soggettività nella definizione delle strategie assistenziali; tutte queste patologie sono infatti supportate da criteri internazionali per la diagnosi tali da permetterne una precoce identificazione ed un avvio di trattamento clinico-terapeutico adeguato e tempestivo.
Nonostante l’estrema complessità e varietà delle patologie autoimmuni, un ruolo attivo di sospetto diagnostico deve essere svolto dal medico di medicina generale che è fondamentale nel percorso diagnostico iniziale della malattia, in quanto è il primo ad osservare i pazienti che possono presentare segni e sintomi caratteristici di queste malattie. La figura del medico di medicina generale è importante anche per il monitoraggio di evoluzione clinica ed efficacia e tollerabilità del trattamento terapeutico.
Slides from my workshop session at 2010 NextGen: Charity.
The session focused on the ever-changing culture of the United States and how such changes affect a nonprofit organization’s ability to connect with new donors and reconnect with those lost to time. We specifically look at the disruption of revenue activities caused by demographic and technology shifts (generational needs, values and expectations, mobile technology use, etc.) then looked at techniques for addressing and leveraging this new information into solid strategies and tactics that build the brand and grow new revenue.
Customers Are Channel Neutral: The truth about multi-channel marketingDavid Harkins
Originally written in 2003 as a prediction for what would come to be known as "Omni-Channel marketing."
______
From 2003:
The term "multi-channel marketing" refers to the process of building a customer relationship across two or more marketing or sales channels.The channels are those that are interactive,such as face-to-face,telephone,email,Internet,or perhaps direct mail.These channels provide an organization the opportunity to develop and maintain the brand promise as the customer engages the organization at each point of contact.
Beyond Short-Term Royalty Potential: Vetting Prospective Licensees for Long-T...David Harkins
Building a successful licensing program often means a brand licensor must have a licensing strategy that goes beyond royalty generation. This article for the April 2014 Licensing Industry Merchandisers' Association (LIMA) newsletter offers some strategic ideas to consider.
Help! My Marketing is Not Working! Now What?!David Harkins
You've just spent 1,000's of dollars on your marketing and you're not getting any return on your investment. This presentation provides 10 Tips on how you can improve your marketing and see a more positive ROI.
Salesforce Platform Spring '12リリースの新機能についてご紹介したWebinarのスライドです。
Developer Force JapanではForce.com開発者に必要な各種技術資料の公開や、Webinarセミナー等を定期的に開催しております。
http://jp.force.com/
Apresentação de Taís Gasparian da Rodrigues Barbosa, Mac Dowell de Figueiredo, Gasparian - Advogados para a mesa "Direito autoral e direito de imagem” durante a VI Semana de Biblioteconomia ECA-USP. O evento ocorreu de 26 a 30 de setembro de 2011.
THE CHALLENGE OF DIABETIC VITREORETINAL INTERFACE ITA DrCanali 20 Aprile23 ...Nicola Canali
A lesson presented in Lugano on the 20 april 2023 at the ESASO vitreoretinal master. Focused on vitreoretinal surgery in diabetic retinopathy and the vitreo retinale interface
Le occlusioni venose retiniche sono caratterizzate dall’ostruzione della circolazione di una vena retinica con formazione di emorragie retiniche e possibile formazione di aree ischemiche e/o di edema maculare. La diagnosi è basata sulla clinica sulla fluorangiografia e sull’OCT. Si deve sempre effettuare un inquadramento sistemico del paziente. La terapia oculistica si avvale dell’argon laser retinico e di farmaci intraviterali.
Le occlusioni arteriose retiniche sono caratterizzate dall’ostruzione della circolazione di una arteria retinica con ischemia retinica corrispondente all’area di mancata irrorazione sanguigna. La diagnosi è clinica, si può effettuare una fluorangiografia e un OCT. Si deve sempre effettuare un inquadramento sistemico del paziente. La terapia deve essere tempestiva.
Per informazioni sul documento: tinyurl.com/powk8rc
Diagnosi e management della glicogenosi di tipo IILa valutazione neurologic...CentroMalattieRareFVG
Diagnosi e management della glicogenosi di tipo IILa valutazione neurologica del paziente affetto da glicogenosi II - Grazia Devigili
SOC NeurologiaAzienda ospedaliero-universitaria
“S. Maria della Misericordia” di Udine
Webinar | Invecchiamento e deterioramento cognitivo: uno strumento di previsi...Obiettivo Psicologia Srl
La Psicologia dell’Invecchiamento è la disciplina che si occupa delle problematiche di tipo psicologico e neuropsicologico dell’anziano nel corso del processo di invecchiamento.
Sempre più spesso lo psicologo che lavora con gli anziani si trova a contatto con persone che presentano un certo grado di decadimento cognitivo e con i loro familiari, che necessitano di un aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali e dei deficit cognitivi degli anziani che assistono. Supportare i familiari nel tentativo di ridurre l’impatto che questi disturbi hanno sul quotidiano significa, innanzitutto, riconoscere l’eventuale presenza di un deterioramento cognitivo e distinguerlo da una condizione di normale fisiologia dell’invecchiamento.
Il Questionario Informativo sul Declino Cognitivo negli Anziani (Informant Questionnaire on Cognitive Decline in the Elderly - IQCODE) è uno strumento di rapida somministrazione che consente di valutare se sia in atto un cambiamento patologico nelle prestazioni cognitive e funzionali degli anziani rispetto ai 10 anni antecedenti l’intervista. Consiste in una serie di domande da sottoporre al familiare che vive a più stretto contatto con l’anziano, utili a raccogliere dati e informazioni necessari a costruire una prima ipotesi sulla natura dell’eventuale processo patologico in atto, a partire dalla quale strutturare una più approfondita valutazione cognitiva e sviluppare un piano d’intervento per anziano e familiare (o caregiver).
Percorso assistenziale del bambino con bisogni complessi.
Dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte dei servizi riabilitativi.
Autore: Rosalia Maria Da Riol, Centro Coordinamento Malattie Rare FVG, Azienda O-U S. Maria della Misericordia
2. ESORDIO L'esordio molto spesso avviene attraverso un deficit visivo, che deriva da una degenerazione della retina o del nervo ottico, oppure attraverso una manifestazione neurologica o neuromuscolare, o con entrambi.
3. TESTIMONIANZA DI SCIACCO « Con ogni probabilità esiste un valore soglia per cui in una stessa famiglia alcuni membri, che non raggiungono questo valore, hanno disturbi di poco conto, mentre i fratelli che passano il limite a volte non sopravvivono, oppure sono malati molto gravi. Ma non c'è una regola valida per tutti: ci è capitato di avere un paziente di ottant'anni che era sempre stato bene e che a un certo punto ha iniziato ad avere una ptosi palpebrale bioculare, che è rimasta l'unica manifestazione della sua malattia mitocondriale » spiega Monica Sciacco, neurologa del Centro Dino Ferrari del Policlinico di Milano.
4. COSA FARE Per capire se si tratta di malattie mitocondriali è quindi indispensabile eseguire una serie di indagini strumentali e di laboratorio, oltre all'osservazione clinica. « Nel 40 per cento dei pazienti si riscontra un aumento della creatinfosfochinasi sierica , e in quasi tutti vi sono livelli di acido lattico molto alti, sia a riposo sia dopo uno sforzo » ricorda la neurologa del Policlinico. « Inoltre l' elettromiografia , l' elettroencefalogramma e la TC consentono di inquadrare la situazione e di tenerla sotto controllo. Ma ciò che forse è di maggior aiuto è l' esame istologico : nei tessuti interessati i mitocondri sono enormi oppure in numero molto superiore alla media. Se poi si fa una biopsia muscolare spiccano, in caso di positività, quelle che vengono chiamate le fibre stracciate o ragged red, forse la caratteristica più tipica delle malattie mitocondriali. Il tutto viene poi completato da un'analisi genetica ».