Gestione del Product Backlog: un decluttering efficaceSusanna Ferrario
Il tema del riordino è di moda. Alcune delle pratiche suggerite per la gestione degli spazi fisici possono risultare efficaci anche nella gestione del Product Backlog, in particolare quelli di grandi dimensioni.
“Riordinare non necessita di complesse classificazioni. Le azioni fondamentali da eseguire sono due: buttare via ciò che non serve e trovare una collocazione a quello che rimane.”
Nella presentazione ripercorriamo alcuni dei problemi più comuni nella gestione di un Product Backlog affollato e vedremo come le pratiche di decluttering possono offrire un valido ausilio per eliminare gli item inutili e riconsiderare quelli con un effettivo valore.
Affrontare le sfide della product ownership senza esserne travoltiSusanna Ferrario
Quali sono le difficoltà principali con cui si misura un Product Owner all’inizio della sua carriera? Come può crescere nel ruolo? Parliamo di alcuni strumenti da inserire nella "cassetta degli attrezzi", soft skills e risorse in senso più ampio... prime fra tutte le persone.
La teoria la conosciamo: l’Impact Mapping è un potente strumento di pianificazione strategica. Ma cosa significa utilizzarlo nel concreto? Come muovere i primi passi?
Noi l’abbiamo fatto e vogliamo condividere con voi alcune lessons learned.
Da come organizzare sessioni di Impact Mapping con gli stakeholder a come cercare di renderlo uno strumento vivo nella conduzione di progetto.
E voi? Avete già avuto l’occasione di metterlo in pratica?
Processo EVO: http://www.sketchin.ch/it/blog/design/evo-evolutive-experience-design.html
Presentazione di lancio del nuovo processo di evolutive user experience design effettuata al Method Camp 2011 di Lugano.
“Rispondere al cambiamento più che seguire un piano”
Organizziamo il nostro processo di lavoro in sprint o iterazioni, facciamo retrospettive, abbiamo il nostro Product Owner, stand up meeting e user stories, unit test e continuous integration .... però continuiamo a preparare il nostro bel backlog all’inizio del progetto quando abbiamo solo tante ipotesi e lo seguiamo passo passo come fosse una “ricetta”.
Qui vediamo cosa significa fare un piano adattivo che ci permetta realmente di rispondere al cambiamento.
Slide aggiornate del workshop di una giornata con il gioco da tavolo Agile the Board Game che spiega in pratica, usando i lego, come funziona Scrum.
Non manca durante la giornata anche l'esercitazione su A3 Reporting, il metodo Lean per apportare continui cambiamenti ai processi eliminando le cause di spreco.
Potete usare le slide per divulgare Agile e Lean, anche a livello commerciale. Ricordatevi solo di rispettare i termini della licenza Creative Common :-)
Commenti e miglioramenti sempre ben accetti!
Gestione del Product Backlog: un decluttering efficaceSusanna Ferrario
Il tema del riordino è di moda. Alcune delle pratiche suggerite per la gestione degli spazi fisici possono risultare efficaci anche nella gestione del Product Backlog, in particolare quelli di grandi dimensioni.
“Riordinare non necessita di complesse classificazioni. Le azioni fondamentali da eseguire sono due: buttare via ciò che non serve e trovare una collocazione a quello che rimane.”
Nella presentazione ripercorriamo alcuni dei problemi più comuni nella gestione di un Product Backlog affollato e vedremo come le pratiche di decluttering possono offrire un valido ausilio per eliminare gli item inutili e riconsiderare quelli con un effettivo valore.
Affrontare le sfide della product ownership senza esserne travoltiSusanna Ferrario
Quali sono le difficoltà principali con cui si misura un Product Owner all’inizio della sua carriera? Come può crescere nel ruolo? Parliamo di alcuni strumenti da inserire nella "cassetta degli attrezzi", soft skills e risorse in senso più ampio... prime fra tutte le persone.
La teoria la conosciamo: l’Impact Mapping è un potente strumento di pianificazione strategica. Ma cosa significa utilizzarlo nel concreto? Come muovere i primi passi?
Noi l’abbiamo fatto e vogliamo condividere con voi alcune lessons learned.
Da come organizzare sessioni di Impact Mapping con gli stakeholder a come cercare di renderlo uno strumento vivo nella conduzione di progetto.
E voi? Avete già avuto l’occasione di metterlo in pratica?
Processo EVO: http://www.sketchin.ch/it/blog/design/evo-evolutive-experience-design.html
Presentazione di lancio del nuovo processo di evolutive user experience design effettuata al Method Camp 2011 di Lugano.
“Rispondere al cambiamento più che seguire un piano”
Organizziamo il nostro processo di lavoro in sprint o iterazioni, facciamo retrospettive, abbiamo il nostro Product Owner, stand up meeting e user stories, unit test e continuous integration .... però continuiamo a preparare il nostro bel backlog all’inizio del progetto quando abbiamo solo tante ipotesi e lo seguiamo passo passo come fosse una “ricetta”.
Qui vediamo cosa significa fare un piano adattivo che ci permetta realmente di rispondere al cambiamento.
Slide aggiornate del workshop di una giornata con il gioco da tavolo Agile the Board Game che spiega in pratica, usando i lego, come funziona Scrum.
Non manca durante la giornata anche l'esercitazione su A3 Reporting, il metodo Lean per apportare continui cambiamenti ai processi eliminando le cause di spreco.
Potete usare le slide per divulgare Agile e Lean, anche a livello commerciale. Ricordatevi solo di rispettare i termini della licenza Creative Common :-)
Commenti e miglioramenti sempre ben accetti!
L'arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei principi del Manifesto Agile che spinge a lavorare su attività che portino valore al progetto. Si può applicare a contesti operativi e manageriali lavorando sulla complessità delle relazioni tra gli attori di un progetto e il processo di realizzazione.
Come si rapporta con il principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore”?
Le attuali metodologie di User centered design e Agile design permettono la progettazione e la realizzazione di prodotti e servizi digitali di ottima qualità garantendo un controllo sul processo di sviluppo, contemporaneamente però risultano troppo lente o troppo poco focalizzate per realizzare esperienze digitali che si adattino alle trasformazioni del mercato e dei bisogni degli utenti nel tempo.
Questi approcci si concentrano sul rilascio di una prima versione del prodotto o del servizio, trascurando le potenzialità che quello stesso prodotto potrebbe avere se valorizzato nel tempo.
Oggi i prodotti e i servizi digitali di successo sono quelli che riescono ad evolvere costantemente l'esperienza offerta nei confronti dell'utilizzatore finale. Si rende dunque necessario riadattare le metodologie tradizionali di progettazione sviluppate nel mondo del design industriale verso nuove forme di processo più costanti ed efficaci.
La User experience evolutiva è un nuovo processo di progettazione per sviluppare prodotti e servizi digitali che reinterpreta le attuali metodologie e si focalizza maggiormente sull'evoluzione dell'esperienza d'uso che punta a migliorare nel tempo il prodotto a cui si applica.
La proposta di questo processo consiste nel trovare un equilibrio virtuoso tra successo ed efficacia e si concentra sulla possibilità di migliorare quest'ultimo in base alle esigenze degli utenti, sull'attenta verifica dell'efficacia del prodotto o del servizio dopo il suo primo rilascio e sulla sua evoluzione nel tempo al fine di valorizzarne al massimo grado le potenzialità.
L’arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei 12 principi alla base del manifesto agile e spinge i team ad abbracciare l’idea di lavorare su una serie di attività condivise, capaci di portare realmente valore al progetto. La sua applicazione tocca i contesti operativi come quelli tattici e manageriali perchè lavora sulla complessità delle relazioni che intercorrono tra gli attori di un progetto e il processo che abilita la sua realizzazione.
Ma che significa realmente? e come possiamo applicarlo concretamente nei nostri progetti?
“Semplicità” è un concetto estremamente generico e fraintendibile, cosa significa per un progetto software?.
“Massimizzare la quantità di lavoro non svolto”: quindi lavorare meno! Bel proposito ma come si rapporta con il primo principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore…”
Nella mia esperienza, spesso questo principio viene sottovalutato o peggio ignorato perché non viene capito fino in fondo e soprattuto non banale rapportarlo con il lavoro di tutti i giorni.
Nel talk farò un viaggio attraverso la gestione di un progetto software secondo le metodologie agili evidenziando quando e come i due principi (massimizzare il lavoro non svolto e la massima priorità è soddisfare il cliente) ci sono di aiuto e da guida per la gestione dei nostri progetti, facendo esempio concreti di come nella mi a esperienza li ho applicati o li ho visti applicare
C’è chi sogna che la sua azienda “passi a agile”, chi lo sta facendo e chi lo ha fatto.
In tutti questi casi le aspettative sono alte e il cambiamento forte.
Ma cosa avviene veramente dal “sogno alla realtà”?
A volte il processo di adozione dell’agilità non è così lineare e prevedibile e può dare risultati diversi da quelli attesi.
In questo talk condivideremo la nostra esperienza sul campo, riportando quello che abbiamo visto durante le fasi tipiche delle trasformazioni agili raccontando esperienze di vita vissuta come coach ma anche come PO, SM e sviluppatori.
Come ridurre il rischio di fallire un progetto "all fixed" (ambito, tempi e costi) senza cambiare il contratto?
Usando un approccio Agile!
In questo talk parleremo di progetti reali e sfidanti che hanno avuto successo grazie alla stretta collaborazione con il cliente.
Feedback continuo, trasparenza e sviluppo incrementale sono ingredienti alla base di questi risultati.
Sfatiamo il mito "non posso fare agile perchè il cliente e il contratto non me lo permettono"!
Metodologia Lean - alcune note per gestire una startupPierluigi Casolari
Il metodo Lean offre alcuni spunti importanti per la gestione di una startup, che opera in uno stato di forte e costante incertezza sull'ipotesi di valore
Agile Project Management - the Board Game workshopGiulio Roggero
Agile workshop based on the board game "Agile: the Board Game" -
http://code.google.com/p/agile-the-board-game
(Italian Version).
During this 1day workshop participants embrace the Agile values and Lean principles using the Agile board game and the A3 Airplane game.
The spirit of the workshop is learning by doing.
You can download and use freely these slide under CC3 License.
Come abbiamo introdotto la metodologia agile, attraverso SCRUM, in una piccola agenzia web multi progetto seguendo un approccio lean per gestire sia i team che i progetti.
Introduzione alla filosofia LEan e alle metodologie Agili per l'organizzazione del lavoro in Team. Valori Agili e Innovation Games come approccio alla progettazione in contesti "turbolenti" e creativi. Progetto realizzato per una Classe 3° superiore, dell'Istituto Cuppari di Jesi.
L'arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei principi del Manifesto Agile che spinge a lavorare su attività che portino valore al progetto. Si può applicare a contesti operativi e manageriali lavorando sulla complessità delle relazioni tra gli attori di un progetto e il processo di realizzazione.
Come si rapporta con il principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore”?
Le attuali metodologie di User centered design e Agile design permettono la progettazione e la realizzazione di prodotti e servizi digitali di ottima qualità garantendo un controllo sul processo di sviluppo, contemporaneamente però risultano troppo lente o troppo poco focalizzate per realizzare esperienze digitali che si adattino alle trasformazioni del mercato e dei bisogni degli utenti nel tempo.
Questi approcci si concentrano sul rilascio di una prima versione del prodotto o del servizio, trascurando le potenzialità che quello stesso prodotto potrebbe avere se valorizzato nel tempo.
Oggi i prodotti e i servizi digitali di successo sono quelli che riescono ad evolvere costantemente l'esperienza offerta nei confronti dell'utilizzatore finale. Si rende dunque necessario riadattare le metodologie tradizionali di progettazione sviluppate nel mondo del design industriale verso nuove forme di processo più costanti ed efficaci.
La User experience evolutiva è un nuovo processo di progettazione per sviluppare prodotti e servizi digitali che reinterpreta le attuali metodologie e si focalizza maggiormente sull'evoluzione dell'esperienza d'uso che punta a migliorare nel tempo il prodotto a cui si applica.
La proposta di questo processo consiste nel trovare un equilibrio virtuoso tra successo ed efficacia e si concentra sulla possibilità di migliorare quest'ultimo in base alle esigenze degli utenti, sull'attenta verifica dell'efficacia del prodotto o del servizio dopo il suo primo rilascio e sulla sua evoluzione nel tempo al fine di valorizzarne al massimo grado le potenzialità.
L’arte di massimizzare la quantità di lavoro non svoltoextrategy
L’arte di massimizzare il lavoro non svolto è uno dei 12 principi alla base del manifesto agile e spinge i team ad abbracciare l’idea di lavorare su una serie di attività condivise, capaci di portare realmente valore al progetto. La sua applicazione tocca i contesti operativi come quelli tattici e manageriali perchè lavora sulla complessità delle relazioni che intercorrono tra gli attori di un progetto e il processo che abilita la sua realizzazione.
Ma che significa realmente? e come possiamo applicarlo concretamente nei nostri progetti?
“Semplicità” è un concetto estremamente generico e fraintendibile, cosa significa per un progetto software?.
“Massimizzare la quantità di lavoro non svolto”: quindi lavorare meno! Bel proposito ma come si rapporta con il primo principio: “La nostra massima priorità è soddisfare il cliente rilasciando software di valore…”
Nella mia esperienza, spesso questo principio viene sottovalutato o peggio ignorato perché non viene capito fino in fondo e soprattuto non banale rapportarlo con il lavoro di tutti i giorni.
Nel talk farò un viaggio attraverso la gestione di un progetto software secondo le metodologie agili evidenziando quando e come i due principi (massimizzare il lavoro non svolto e la massima priorità è soddisfare il cliente) ci sono di aiuto e da guida per la gestione dei nostri progetti, facendo esempio concreti di come nella mi a esperienza li ho applicati o li ho visti applicare
C’è chi sogna che la sua azienda “passi a agile”, chi lo sta facendo e chi lo ha fatto.
In tutti questi casi le aspettative sono alte e il cambiamento forte.
Ma cosa avviene veramente dal “sogno alla realtà”?
A volte il processo di adozione dell’agilità non è così lineare e prevedibile e può dare risultati diversi da quelli attesi.
In questo talk condivideremo la nostra esperienza sul campo, riportando quello che abbiamo visto durante le fasi tipiche delle trasformazioni agili raccontando esperienze di vita vissuta come coach ma anche come PO, SM e sviluppatori.
Come ridurre il rischio di fallire un progetto "all fixed" (ambito, tempi e costi) senza cambiare il contratto?
Usando un approccio Agile!
In questo talk parleremo di progetti reali e sfidanti che hanno avuto successo grazie alla stretta collaborazione con il cliente.
Feedback continuo, trasparenza e sviluppo incrementale sono ingredienti alla base di questi risultati.
Sfatiamo il mito "non posso fare agile perchè il cliente e il contratto non me lo permettono"!
Metodologia Lean - alcune note per gestire una startupPierluigi Casolari
Il metodo Lean offre alcuni spunti importanti per la gestione di una startup, che opera in uno stato di forte e costante incertezza sull'ipotesi di valore
Agile Project Management - the Board Game workshopGiulio Roggero
Agile workshop based on the board game "Agile: the Board Game" -
http://code.google.com/p/agile-the-board-game
(Italian Version).
During this 1day workshop participants embrace the Agile values and Lean principles using the Agile board game and the A3 Airplane game.
The spirit of the workshop is learning by doing.
You can download and use freely these slide under CC3 License.
Come abbiamo introdotto la metodologia agile, attraverso SCRUM, in una piccola agenzia web multi progetto seguendo un approccio lean per gestire sia i team che i progetti.
Introduzione alla filosofia LEan e alle metodologie Agili per l'organizzazione del lavoro in Team. Valori Agili e Innovation Games come approccio alla progettazione in contesti "turbolenti" e creativi. Progetto realizzato per una Classe 3° superiore, dell'Istituto Cuppari di Jesi.
La Formazione, Leva del Cambiamento OrganizzativoNicola Mezzetti
Intervento formativo svolto in occasione del workshop dall'omonimo titolo organizzato da Fondimpresa Trentino il 13 dicembre 2019. Il tema approfondito è quello delle opportunità di impiego della formazione, e della valutazione del fabbisogno, nei cambiamenti organizzativi dovuti al processo di trasformazione digitale.
Nel nostro workshop dal titolo “Il design svelato: la genesi progettuale di un e-commerce” raccontiamo quanto e come la progettazione User Centered e le attività di test con utenti incidano in modo determinante sulle performance di un sito orientato nativamente alla conversione.
SMAU MILANO 2023 | SMAU MILANO 2023 | Intelligenza Artificiale e chatbotsSMAU
SMAU MILANO 2023 | SMAU MILANO 2023 | Intelligenza Artificiale e chatbots: nemici o alleati dei business game? 5 requisiti di un “buon” business game di marketing strategico, potenzialmente integrabile proprio con strumenti di IA, come antidoto alla crescente disabitudine al problem solving e al pensiero critico, al lavoro di gruppo e all'orientamento strategico
Come mantenere la competitività aziendale in tempi di cambiamenti veloci e imprevedibili? È possibile innovare in modo coinvolgente e semplice?
Il design thinking e l’agile sono approcci di management particolarmente efficaci e utili, soprattutto per gestire gruppi di lavoro eterogenei. Approfondimento sulle metodologie e come applicarle nel proprio contesto.
Un approccio pratico, facile da comprendere e da implementare in particolare nei team di lavoro che collaborano anche da remoto.
CONTENUTI:
- Cambiamento e innovazione
- Esperienza del lockdown
- Innovazione: creatività e valore
- Design thinking, lean start- up, agile
Collegandoti al seguente link, potrai visionare l’abstract video del seminario online:
https://youtu.be/_fnBT6Ir-gE
UserPie è una web-app che implementa 5 differenti tool per la valutazione della user experience e dell'usabilità da remoto. La presentazione mostra l'idea e il modello di business, lo stato attuale del progetto e la roadmap. Attualmente, UserPie cerca nuovi soci-partner e/o collaboratori per ulteriori sviluppi.
L'uso dei motori di ricerca è ormai parte fondamentale del processo di decisione e di acquisto degli italiani online. Per questo è fondamentale tenere in considerazione come gli italiani cerchino (non solo quali parole chiave utilizzino) nel momento in cui si disegna e si fa evolvere una strategia Search. Utili, da questo punto di vista, le "Search Personas", con indicazioni su come svilupparle e come tenerne in considerazione le indicazioni per far evolvere in maniera continuativa la strategia per incrementare i risultati.
Nella presentazione di Marco Loguercio a Meet Magento 2015 alcune indicazioni utili su come integrare anche le informazioni sui comportamenti di ricerca degli utenti nelle strategie SEO per la promozione di siti di commercio elettronico.
2. ● Appassionata di Agile dal 2011
● Con le mani su prodotti digital da
oltre 20 anni
● Product Owner dal 2015
● Oggi facilito la trasformazione
digitale
di un editore scientifico
Mi presento...
3. Nuovi prodotti vs. Prodotti da rifare
NuovoProdotto
- Non esiste sul mercato
- Non abbiamo dati specifici
- Dobbiamo validarel’ipotesi di business
prima della soluzione di prodotto
- Discovery di prodotto da 0
- Ipotesi di ricavi
Prodottoda rifare
- Esiste già; deve essere fatto evolvere /
ottimizzato
- Dati di acquisto e utilizzo
- Audience degli utilizzatori
- Benchmark dei competitor
- Soluzione di prodotto da validare
- Ha un ritorno economico
4. Le sfide del legacy
Il sistema non regge le opportunità di
crescita
- tecnologia obsolescente
- vecchi pattern UX
- effetto feature-factory
- know-how tecnico non documentato
… ma produce ricavi
5. Il contesto del progetto
● Rifacimento di una piattaforma di servizio utilizzata da psicologi
● Uso professionale in ambito clinico, organizzativo e scolastico
● Piattaforma multilingue (22)
● Presente attualmente in 16 paesi
● 165K test/anno
6. Obiettivi di progetto
1. Diminuzione del rischio di business
2. Refactoring della piattaforma da un punto
di vista tecnologico
3. Miglioramento esperienza utente
8. Punti fermi...
Perché i prodotti B2B
dovrebbero essere
meno “cool” del B2C?
Se
“il cliente è al centro”
puoi dire di
conoscerlo davvero?
Discovery di prodotto,
molteplicità di idee e
spazio alla
sperimentazione
13. Le domande da cui partire
E’ coerente con
la strategia?
E’ in linea con
gli obiettivi strategici?
A chi serve?
C’è un soggetto?
E’ un vero
stakeholder?
Quale valore porta?
E’ definito il “why”?
Esprime un
bisogno?
14. Assessment
di prodotto
Valutare lo stato
dell’arte
● Esperienza diretta di prodotto
(customer journey, usabilità, ecc.)
● Interviste interne
● Interviste con i clienti (cosa funziona e
cosa no?)
● Dati di acquisto e consumo
● Analytics
● Benchmark dei competitor
16. Definizione
delle Personas
Cogliere la voce
del cliente
● Dati socio-demo di acquisto e
consumo
● Analytics e strumenti di monitoraggio
● Surveys
● Interviste con i clienti
● Interviste con SME
18. Psicologo
- il suo obiettivo è migliorare le condizioni
di salute dei suoi pazienti
- ha su di sé tutta la responsabilità della
cura
- il tempo è una risorsa moltoscarsa
- l’indipendenza economica è un punto di
attenzione
Aspetti socio-demo
Idee, convinzioni e valori
Attività da fare
Comportamenti
Bisogni e necessità
Punti dolenti
Situazione ideale
Chi è il cliente? [1]
19. Chi è il cliente? [2]
Psicologo
Struttura pubblica
Obiettivo:
Certificare una diagnosi (può
avere implicazioni economiche)
Valore:
Strumento scientifico validato
Bisogno:
Assessment veloci
Psicologo
Libero professionista
Obiettivo:
Validare una diagnosi e offrire
nuovi spunti di analisi
Valore:
Supporto alla terapia
Bisogno:
Risparmiare tempo (risorsa
scarsa)
Psicologo
Consulente tribunale
Obiettivo:
Confermare una diagnosi (può
avere implicazioni familiari e
sociali)
Valore:
Strumento “inattaccabile” dalle
controparti
Bisogno:
Preservare i soggetti più deboli
21. Output
di progetto
Il percorso verso
la soluzione
● Concept proposal
● Customer journey delle personas
● Schema dello user flow
● Wireframe
● Concept design
● Visual templates
● Design system
23. Customer journey
Utente X Macro - azione 1
(es. Registrazione e login)
Macro - azione 2
(es. Primo accesso a piattaforma)
Macro azione X
azione 1.1 azione 1.2 azione 2.1 azione 2.x ...
Azioni dell’utente Accesso alla dashboard
Device - PC
- mobile
Touchpoint Website
Criticità Quali passi da compiere?
Necessità Capire lo stato dei progetti
Avere suggerimenti
Personalizzazione
Opportunità Dashboard progetti
Onboarding
...
29. ● Chiarire cos’è un MVP nel contesto del
progetto specifico
● Una definizione comune di MVP
● MVP non significa riciclo di funzionalità
Attenzione al MVP!
(Minimum Viable Product)
35. Riferimenti
• Size matters: big vs. small PO - Roman Pichler
• 5 steps for a successful legacy product rebuild - Devbridge
• Combining Agile, Lean Startup and Design thinking - Kinsley Ndenge
• Design for action - Tim Brown and Roger L. Martin
• What is Design Thinking? (video)
• Lean Startup Meets Design Thinking (video)
• Lean Startup (book)
• Well-Designed: How to Use Empathy to Create Products People Love - Jon Kolko
• Product Canvas
• Business Model Canvas
Un grazie particolare va ad Hibo con cui ho condiviso questo percorso di discovery e
da cui ho ripreso alcuni materiali per questa presentazione.