Una storia di esperimenti volti a trovare il miglior modo di fare "ux" in ambito Agile. "UX, Scrum e Gilde" affronta la sfida di integrare lo user experience design e Scrum, focalizzando l'attenzione sull'importanza di trovare il giusto equilibrio tra strategia e iterazione.
La presentazione si divide in quattro sezioni principali:
1. Cos'è lo UX design e qual è il suo valore?
2. Lo UX designer e il team.
3. UX e Scrum (in che modo è possibile portare il design a bordo del team Scrum?)
4. Le persone e l'organizzazione.
Versione aggiornata con alcuni piccoli miglioramenti alle infografiche, sulla base dei feedback ricevuti durante i talk.
Una storia di esperimenti volti a trovare il miglior modo di fare "ux" in ambito Agile. "UX, Scrum e Gilde" affronta la sfida di integrare lo user experience design e Scrum, focalizzando l'attenzione sull'importanza di trovare il giusto equilibrio tra strategia e iterazione.
La presentazione si divide in quattro sezioni principali:
1. Cos'è lo UX design e qual è il suo valore?
2. Lo UX designer e il team.
3. UX e Scrum (in che modo è possibile portare il design a bordo del team Scrum?)
4. Le persone e l'organizzazione.
Quanto conosciamo i nostri utenti | Italian Agile Day 2018Emanuele Mantovani
Le slide del mio talk allo IAD 2018 "Quanto conosciamo i nostri utenti"
Generare valore per l’utente finale è un elemento fondamentale per il successo di un software. Ma siamo davvero sicuri di conoscere i nostri utenti? Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscerli e formulare ipotesi corrette e quali metriche possiamo utilizzare per validare e misurare il valore dei nostri prodotti per l’utente finale? Attraverso esempi concreti scopriremo come lo UX Design possa aiutarci a rispondere a queste domande e come possa integrarsi in un contesto agile.
Quo vadis P.O.? Metriche UX per misurare il valore rilasciato.Emanuele Mantovani
In ogni progetto che affrontiamo non abbiamo risposte certe, abbiamo ipotesi da validare il prima possibile con gli utenti. Una serie di strumenti e metriche UX possono aiutare il P.O. e il team a misurare, iterazione dopo iterazione, il valore prodotto per l’utente finale. In questo talk mostro attraverso alcuni esempi come è possibile misurare il valore rilasciato in un progetto Scrum, identificando i pain point che affliggono l’esperienza utente e trovando soluzioni efficaci con tutto il team.
La centralità della Customer Experience rappresenta uno degli elementi fondamentali per il successo di un'azienda.
Oggi generare valore per i nostri utenti non significa soltanto interrogarsi sui loro bisogni; occorre focalizzarsi sull'intera esperienza che il nostro utente vivrà prima, durante e dopo l'interazione con il prodotto o servizio.
Nell'ambito dello sviluppo agile del software, questa esigenza si traduce, in primo luogo, nella necessità di acquisire una profonda conoscenza dei propri utenti e, in secondo luogo, nell'usare questa conoscenza per generare ipotesi, che andranno implementate e validate iterazione dopo iterazione.
In questo scenario la collaborazione tra il designer e il resto del team diventa fondamentale, a partire dalla generazione delle ipotesi iniziali, che andranno, prima di tutto, validate dal punto di vista della fattibilità tecnologica.
Durante il meetup risponderemo, con una serie di esempi concreti, a quattro principali domande:
1. Cosa significa "generare valore" per l'utente finale oggi?
2. Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscere e formulare le nostre ipotesi?
3. Quali metriche possiamo utilizzare per validare e misurare il valore dei nostri prodotti per gli utenti finali?
4. Come possiamo integrare le competenze dello UX design all'interno dei nostri team Scrum?
“Rispondere al cambiamento più che seguire un piano”
Organizziamo il nostro processo di lavoro in sprint o iterazioni, facciamo retrospettive, abbiamo il nostro Product Owner, stand up meeting e user stories, unit test e continuous integration .... però continuiamo a preparare il nostro bel backlog all’inizio del progetto quando abbiamo solo tante ipotesi e lo seguiamo passo passo come fosse una “ricetta”.
Qui vediamo cosa significa fare un piano adattivo che ci permetta realmente di rispondere al cambiamento.
Una storia di esperimenti volti a trovare il miglior modo di fare "ux" in ambito Agile. "UX, Scrum e Gilde" affronta la sfida di integrare lo user experience design e Scrum, focalizzando l'attenzione sull'importanza di trovare il giusto equilibrio tra strategia e iterazione.
La presentazione si divide in quattro sezioni principali:
1. Cos'è lo UX design e qual è il suo valore?
2. Lo UX designer e il team.
3. UX e Scrum (in che modo è possibile portare il design a bordo del team Scrum?)
4. Le persone e l'organizzazione.
Versione aggiornata con alcuni piccoli miglioramenti alle infografiche, sulla base dei feedback ricevuti durante i talk.
Una storia di esperimenti volti a trovare il miglior modo di fare "ux" in ambito Agile. "UX, Scrum e Gilde" affronta la sfida di integrare lo user experience design e Scrum, focalizzando l'attenzione sull'importanza di trovare il giusto equilibrio tra strategia e iterazione.
La presentazione si divide in quattro sezioni principali:
1. Cos'è lo UX design e qual è il suo valore?
2. Lo UX designer e il team.
3. UX e Scrum (in che modo è possibile portare il design a bordo del team Scrum?)
4. Le persone e l'organizzazione.
Quanto conosciamo i nostri utenti | Italian Agile Day 2018Emanuele Mantovani
Le slide del mio talk allo IAD 2018 "Quanto conosciamo i nostri utenti"
Generare valore per l’utente finale è un elemento fondamentale per il successo di un software. Ma siamo davvero sicuri di conoscere i nostri utenti? Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscerli e formulare ipotesi corrette e quali metriche possiamo utilizzare per validare e misurare il valore dei nostri prodotti per l’utente finale? Attraverso esempi concreti scopriremo come lo UX Design possa aiutarci a rispondere a queste domande e come possa integrarsi in un contesto agile.
Quo vadis P.O.? Metriche UX per misurare il valore rilasciato.Emanuele Mantovani
In ogni progetto che affrontiamo non abbiamo risposte certe, abbiamo ipotesi da validare il prima possibile con gli utenti. Una serie di strumenti e metriche UX possono aiutare il P.O. e il team a misurare, iterazione dopo iterazione, il valore prodotto per l’utente finale. In questo talk mostro attraverso alcuni esempi come è possibile misurare il valore rilasciato in un progetto Scrum, identificando i pain point che affliggono l’esperienza utente e trovando soluzioni efficaci con tutto il team.
La centralità della Customer Experience rappresenta uno degli elementi fondamentali per il successo di un'azienda.
Oggi generare valore per i nostri utenti non significa soltanto interrogarsi sui loro bisogni; occorre focalizzarsi sull'intera esperienza che il nostro utente vivrà prima, durante e dopo l'interazione con il prodotto o servizio.
Nell'ambito dello sviluppo agile del software, questa esigenza si traduce, in primo luogo, nella necessità di acquisire una profonda conoscenza dei propri utenti e, in secondo luogo, nell'usare questa conoscenza per generare ipotesi, che andranno implementate e validate iterazione dopo iterazione.
In questo scenario la collaborazione tra il designer e il resto del team diventa fondamentale, a partire dalla generazione delle ipotesi iniziali, che andranno, prima di tutto, validate dal punto di vista della fattibilità tecnologica.
Durante il meetup risponderemo, con una serie di esempi concreti, a quattro principali domande:
1. Cosa significa "generare valore" per l'utente finale oggi?
2. Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscere e formulare le nostre ipotesi?
3. Quali metriche possiamo utilizzare per validare e misurare il valore dei nostri prodotti per gli utenti finali?
4. Come possiamo integrare le competenze dello UX design all'interno dei nostri team Scrum?
“Rispondere al cambiamento più che seguire un piano”
Organizziamo il nostro processo di lavoro in sprint o iterazioni, facciamo retrospettive, abbiamo il nostro Product Owner, stand up meeting e user stories, unit test e continuous integration .... però continuiamo a preparare il nostro bel backlog all’inizio del progetto quando abbiamo solo tante ipotesi e lo seguiamo passo passo come fosse una “ricetta”.
Qui vediamo cosa significa fare un piano adattivo che ci permetta realmente di rispondere al cambiamento.
Right here, right now: come capire e intercettare i momenti cruciali di un’es...Ilaria Mauric
Talk presentato al Web Marketing Festival 2016, a Rimini.
--
Framing, research, codesign, prototype, test sono le 5 fasi del processo di UX design.
In questo talk abbiamo visto come applicarle ai contesti di utilizzo in mobilità.
Abbiamo visto anche i principali tool che ci aiutano a descrivere la complessità di un’esperienza digitale, evidenziare i momenti e le emozioni cruciali e a progettare i flussi della ux.
Questo processo e questi tool ci guidano nel cogliere le opportunità e nel trovare risposte ai bisogni reali, nei luoghi, nei momenti e dai device giusti.
Cos'è la User Experience, e chi se ne occupa? il 13 Dicembre 2017, al TIM WCAP di Bologna si è parlato di UX Design, delle sue applicazioni e dello spazio che dovrebbe avere all'interno di un progetto digitale in ambito startup: dalle competenze necessarie alle applicazioni di queste nelle varie fasi di sviluppo e progettazione.
Lean prototyping al servizio del designerLuca Scarpa
Slide sul lean prototyping ed esercizi per fa emergere il valore della prototipazione e la facilità di realizzazione di uno strumento per ottenere feedback sprecando poco.
Gestione del Product Backlog: un decluttering efficaceSusanna Ferrario
Il tema del riordino è di moda. Alcune delle pratiche suggerite per la gestione degli spazi fisici possono risultare efficaci anche nella gestione del Product Backlog, in particolare quelli di grandi dimensioni.
“Riordinare non necessita di complesse classificazioni. Le azioni fondamentali da eseguire sono due: buttare via ciò che non serve e trovare una collocazione a quello che rimane.”
Nella presentazione ripercorriamo alcuni dei problemi più comuni nella gestione di un Product Backlog affollato e vedremo come le pratiche di decluttering possono offrire un valido ausilio per eliminare gli item inutili e riconsiderare quelli con un effettivo valore.
Convergence Consulting srl., in partnership con Innovation Code Ltd di Bangkok - in un'ottica di OUTSOURCING e OFFSHORING è in grado di offrire, con QUALITA' e a PREZZI COMPETITIVI, servizi CAD di REVERSE ENGINEERING, MODELLAZIONE e DISEGNAZIONE.
Questo modello di network globale e integrato chiamato C.E.I.N (Convergence Excellence Innovation Network) è in grado di fornire un servizio di altissima qualità sia di progettazione sia di realizzazione del prodotto finito a costi estremamente competitivi e con garanzia del risultato.
Affrontare le sfide della product ownership senza esserne travoltiSusanna Ferrario
Quali sono le difficoltà principali con cui si misura un Product Owner all’inizio della sua carriera? Come può crescere nel ruolo? Parliamo di alcuni strumenti da inserire nella "cassetta degli attrezzi", soft skills e risorse in senso più ampio... prime fra tutte le persone.
La teoria la conosciamo: l’Impact Mapping è un potente strumento di pianificazione strategica. Ma cosa significa utilizzarlo nel concreto? Come muovere i primi passi?
Noi l’abbiamo fatto e vogliamo condividere con voi alcune lessons learned.
Da come organizzare sessioni di Impact Mapping con gli stakeholder a come cercare di renderlo uno strumento vivo nella conduzione di progetto.
E voi? Avete già avuto l’occasione di metterlo in pratica?
Benefici e ritorno di investimento dell' experience designLuca Mascaro
Negli ultimi anni l'esperienza di utilizzare il software e il web si è integrata trasparentemente nella nostra realtà quotidiana anche attraverso interfacce grafiche sempre più semplici e accattivanti. La rivista Forbes ha lanciato all'inizio del 2011 una provocazione in merito affermando che entro il 2016 le software house che non riusciranno ad offrire un'esperienza d'uso semplice, coinvolgente e multicanale avranno serie difficoltà a far adottare il proprio software in quanto gli utenti stessi si saranno abituati a livelli esperienziali superiori. Il fattore umano, il design e il concetto di esperienza d'uso stanno dunque prendendo sempre più spazio nell'industria del software che attraverso queste metodologie di progettazione ritrova anche dei nuovi modi per gestire la definizione e la progettazione del software stesso.
Il risultato che già oggi osserviamo e lo svilupparsi di software più semplici, più facili da insegnare e da evolvere ma sopratutto che generano minori costi a fronte di migliori risultati commerciali.
In questa presentazione verrà presentato il mondo dell'experience design con i suoi metodi di progettazione del software e i vantaggi che apportano alle aziende.
Processo EVO: http://www.sketchin.ch/it/blog/design/evo-evolutive-experience-design.html
Presentazione di lancio del nuovo processo di evolutive user experience design effettuata al Method Camp 2011 di Lugano.
Jacopo Pasquini in Open Campus. Usability & UX: 10 consigli per il tuo sito webOpen Campus Tiscali
In che modo è possibile capire se un sito è solo bello o funzionale, efficace e soprattutto in grado di raggiungere gli obiettivi di business dell’azienda?
Esistono moltissime linee guida di buona progettazione per valutare il web design prodotte dai maggiori esperti internazionali del settore. Jacopo Pasquini, autore, insieme a Simone Giomi, del libro “Web usability” propone una sintesi completa e ragionata di queste linee guida: una check-list basata su 10 punti, 10 mini consulenze frutto dell’ esperienza professionale e teorica sua e del suo team che vi permetterà di valutare l’usabilità e la user experience di un sito web.
Durante la lezione verranno analizzati quali sono i fattori che determinano l’efficacia della comunicazione e la facilità d’uso di un sito web e quali sono gli strumenti attraverso i quali è possibile valutarli.
Dalla navigazione, alla brand identity, dalla scrittura sul web, dal visual al responsive design.
Un progetto parte quasi sempre dalla stesura di un documento di specifiche chiamato brief.
Il brief dovrebbe contenere tutte le informazioni relative all’azienda e al progetto: tempi, obiettivi prefissi, statistiche, idea, competitor… Dovrebbe facilitare le decisioni aziendali e le spiegazioni ai fornitori. È il frutto di diverse giornate o settimane di lavoro da parte degli uffici marketing e/o tecnici interni all’azienda, richiede diversi incontri con il management per approvazione/assegnazione del budget e altri incontri con i fornitori dei servizi, per spiegare il progetto e chiedere un preventivo di esecuzione.
Ma avete mai provato a riprendere in mano il brief a progetto realizzato e a confrontare l’idea con il progetto finito?
In questo talk smontiamo alcuni miti sul brief e proviamo a capire come CTO, CMO e partner/fornitori possano farlo diventare il vero step 1 del progetto.
È possibile che le aziende coinvolte scrivano il brief insieme, partecipando all’analisi dell’idea e individuando le informazioni davvero utili?
E se fosse il fornitore a guidarvi nella stesura delle soluzioni tecniche?
Se già il brief mettesse l’utente al centro del processo?
Come ridurre il rischio di fallire un progetto "all fixed" (ambito, tempi e costi) senza cambiare il contratto?
Usando un approccio Agile!
In questo talk parleremo di progetti reali e sfidanti che hanno avuto successo grazie alla stretta collaborazione con il cliente.
Feedback continuo, trasparenza e sviluppo incrementale sono ingredienti alla base di questi risultati.
Sfatiamo il mito "non posso fare agile perchè il cliente e il contratto non me lo permettono"!
Nel nostro workshop dal titolo “Il design svelato: la genesi progettuale di un e-commerce” raccontiamo quanto e come la progettazione User Centered e le attività di test con utenti incidano in modo determinante sulle performance di un sito orientato nativamente alla conversione.
Lezione Comunicazione Visiva e Design delle Interfacce - Unimib - 2014 editionMarco Buonvino
Breve panoramica di ruoli e strumenti nell'ambito dello UX design.
Lezione (e workshop!) per il corso 2014 di Comunicazione Visiva e Design delle Interfacce, all'Università di Milano-Bicocca.
Special thanks: Boraso.com
Right here, right now: come capire e intercettare i momenti cruciali di un’es...Ilaria Mauric
Talk presentato al Web Marketing Festival 2016, a Rimini.
--
Framing, research, codesign, prototype, test sono le 5 fasi del processo di UX design.
In questo talk abbiamo visto come applicarle ai contesti di utilizzo in mobilità.
Abbiamo visto anche i principali tool che ci aiutano a descrivere la complessità di un’esperienza digitale, evidenziare i momenti e le emozioni cruciali e a progettare i flussi della ux.
Questo processo e questi tool ci guidano nel cogliere le opportunità e nel trovare risposte ai bisogni reali, nei luoghi, nei momenti e dai device giusti.
Cos'è la User Experience, e chi se ne occupa? il 13 Dicembre 2017, al TIM WCAP di Bologna si è parlato di UX Design, delle sue applicazioni e dello spazio che dovrebbe avere all'interno di un progetto digitale in ambito startup: dalle competenze necessarie alle applicazioni di queste nelle varie fasi di sviluppo e progettazione.
Lean prototyping al servizio del designerLuca Scarpa
Slide sul lean prototyping ed esercizi per fa emergere il valore della prototipazione e la facilità di realizzazione di uno strumento per ottenere feedback sprecando poco.
Gestione del Product Backlog: un decluttering efficaceSusanna Ferrario
Il tema del riordino è di moda. Alcune delle pratiche suggerite per la gestione degli spazi fisici possono risultare efficaci anche nella gestione del Product Backlog, in particolare quelli di grandi dimensioni.
“Riordinare non necessita di complesse classificazioni. Le azioni fondamentali da eseguire sono due: buttare via ciò che non serve e trovare una collocazione a quello che rimane.”
Nella presentazione ripercorriamo alcuni dei problemi più comuni nella gestione di un Product Backlog affollato e vedremo come le pratiche di decluttering possono offrire un valido ausilio per eliminare gli item inutili e riconsiderare quelli con un effettivo valore.
Convergence Consulting srl., in partnership con Innovation Code Ltd di Bangkok - in un'ottica di OUTSOURCING e OFFSHORING è in grado di offrire, con QUALITA' e a PREZZI COMPETITIVI, servizi CAD di REVERSE ENGINEERING, MODELLAZIONE e DISEGNAZIONE.
Questo modello di network globale e integrato chiamato C.E.I.N (Convergence Excellence Innovation Network) è in grado di fornire un servizio di altissima qualità sia di progettazione sia di realizzazione del prodotto finito a costi estremamente competitivi e con garanzia del risultato.
Affrontare le sfide della product ownership senza esserne travoltiSusanna Ferrario
Quali sono le difficoltà principali con cui si misura un Product Owner all’inizio della sua carriera? Come può crescere nel ruolo? Parliamo di alcuni strumenti da inserire nella "cassetta degli attrezzi", soft skills e risorse in senso più ampio... prime fra tutte le persone.
La teoria la conosciamo: l’Impact Mapping è un potente strumento di pianificazione strategica. Ma cosa significa utilizzarlo nel concreto? Come muovere i primi passi?
Noi l’abbiamo fatto e vogliamo condividere con voi alcune lessons learned.
Da come organizzare sessioni di Impact Mapping con gli stakeholder a come cercare di renderlo uno strumento vivo nella conduzione di progetto.
E voi? Avete già avuto l’occasione di metterlo in pratica?
Benefici e ritorno di investimento dell' experience designLuca Mascaro
Negli ultimi anni l'esperienza di utilizzare il software e il web si è integrata trasparentemente nella nostra realtà quotidiana anche attraverso interfacce grafiche sempre più semplici e accattivanti. La rivista Forbes ha lanciato all'inizio del 2011 una provocazione in merito affermando che entro il 2016 le software house che non riusciranno ad offrire un'esperienza d'uso semplice, coinvolgente e multicanale avranno serie difficoltà a far adottare il proprio software in quanto gli utenti stessi si saranno abituati a livelli esperienziali superiori. Il fattore umano, il design e il concetto di esperienza d'uso stanno dunque prendendo sempre più spazio nell'industria del software che attraverso queste metodologie di progettazione ritrova anche dei nuovi modi per gestire la definizione e la progettazione del software stesso.
Il risultato che già oggi osserviamo e lo svilupparsi di software più semplici, più facili da insegnare e da evolvere ma sopratutto che generano minori costi a fronte di migliori risultati commerciali.
In questa presentazione verrà presentato il mondo dell'experience design con i suoi metodi di progettazione del software e i vantaggi che apportano alle aziende.
Processo EVO: http://www.sketchin.ch/it/blog/design/evo-evolutive-experience-design.html
Presentazione di lancio del nuovo processo di evolutive user experience design effettuata al Method Camp 2011 di Lugano.
Jacopo Pasquini in Open Campus. Usability & UX: 10 consigli per il tuo sito webOpen Campus Tiscali
In che modo è possibile capire se un sito è solo bello o funzionale, efficace e soprattutto in grado di raggiungere gli obiettivi di business dell’azienda?
Esistono moltissime linee guida di buona progettazione per valutare il web design prodotte dai maggiori esperti internazionali del settore. Jacopo Pasquini, autore, insieme a Simone Giomi, del libro “Web usability” propone una sintesi completa e ragionata di queste linee guida: una check-list basata su 10 punti, 10 mini consulenze frutto dell’ esperienza professionale e teorica sua e del suo team che vi permetterà di valutare l’usabilità e la user experience di un sito web.
Durante la lezione verranno analizzati quali sono i fattori che determinano l’efficacia della comunicazione e la facilità d’uso di un sito web e quali sono gli strumenti attraverso i quali è possibile valutarli.
Dalla navigazione, alla brand identity, dalla scrittura sul web, dal visual al responsive design.
Un progetto parte quasi sempre dalla stesura di un documento di specifiche chiamato brief.
Il brief dovrebbe contenere tutte le informazioni relative all’azienda e al progetto: tempi, obiettivi prefissi, statistiche, idea, competitor… Dovrebbe facilitare le decisioni aziendali e le spiegazioni ai fornitori. È il frutto di diverse giornate o settimane di lavoro da parte degli uffici marketing e/o tecnici interni all’azienda, richiede diversi incontri con il management per approvazione/assegnazione del budget e altri incontri con i fornitori dei servizi, per spiegare il progetto e chiedere un preventivo di esecuzione.
Ma avete mai provato a riprendere in mano il brief a progetto realizzato e a confrontare l’idea con il progetto finito?
In questo talk smontiamo alcuni miti sul brief e proviamo a capire come CTO, CMO e partner/fornitori possano farlo diventare il vero step 1 del progetto.
È possibile che le aziende coinvolte scrivano il brief insieme, partecipando all’analisi dell’idea e individuando le informazioni davvero utili?
E se fosse il fornitore a guidarvi nella stesura delle soluzioni tecniche?
Se già il brief mettesse l’utente al centro del processo?
Come ridurre il rischio di fallire un progetto "all fixed" (ambito, tempi e costi) senza cambiare il contratto?
Usando un approccio Agile!
In questo talk parleremo di progetti reali e sfidanti che hanno avuto successo grazie alla stretta collaborazione con il cliente.
Feedback continuo, trasparenza e sviluppo incrementale sono ingredienti alla base di questi risultati.
Sfatiamo il mito "non posso fare agile perchè il cliente e il contratto non me lo permettono"!
Nel nostro workshop dal titolo “Il design svelato: la genesi progettuale di un e-commerce” raccontiamo quanto e come la progettazione User Centered e le attività di test con utenti incidano in modo determinante sulle performance di un sito orientato nativamente alla conversione.
Lezione Comunicazione Visiva e Design delle Interfacce - Unimib - 2014 editionMarco Buonvino
Breve panoramica di ruoli e strumenti nell'ambito dello UX design.
Lezione (e workshop!) per il corso 2014 di Comunicazione Visiva e Design delle Interfacce, all'Università di Milano-Bicocca.
Special thanks: Boraso.com
Conoscere l'utente e tenerlo sempre al centro: come progettare un'esperienza ...Marco Buonvino
Come viene applicato il processo di User Centered Design per un sito immobiliare? Una panoramica sugli strumenti, sul processo e sui risultati grazie a un esempio concreto.
Presentazione @EIRE 2014, con Boraso.com Real Estate.
Techno DESIGN it’s a qualified and dynamic company, born in South Italy in 1997.
Techno DESIGN has started its activity prevalently on road transport: automotive, trailers, half trailers, compactors and agricultural machinery.
With a wide experience gained on fieldwork, the young company starts from a solid background that has grown by the time and from a strong professional know-how and capacity to adapt to different scenarios.
During the years Techno Design has gained different experience in various sectors, being by the years one of the Company leader in Italy and able to engage new challenges of a new global market.
Techno DESIGN provides a qualified technical support in the process implementation of methodologies and technologies for companies that intend to reach ambitious targets. To achieve their targets faster, the industrial designers require qualified assistance when drawing up the ideas, with an accurate design and BOM documentation to accelerate and coordinate the work.
(Ita abstract). the are two possible standpoints you can have on digital interafces: you can see them as a product-service, a tool to get something done. Or, you can see them as communication media within a brand ecosystem. Bring these two together, to make better and more solid digital products
USER EXPERIENCE E MARKETING: UN'ALCHIMIA VINCENTE PER UNA PROGETTAZIONE CENTRATA SULLE PERSONE | Relatore Debora Bottà
La progettazione centrata sulle persone consente di creare esperienze memorabili che favoriscono la fidelizzazione al brand, il passaparola e consentono di incrementare il ritorno sugli investimenti per un progetto web.
Questo si realizza abbracciando un processo di progettazione che parte dalla ricerca sugli utenti, passa all’analisi per arrivare a un progetto testato con gli utenti, non dimenticandosi però di coinvolgere nel team di lavoro anche gli stakeholder.
La user experience (UX) comprende l’usabilità intesa come facilità d’uso di un sito, la sua bellezza estetica e anche la ricerca di soluzioni che rispondano a bisogni reali degli utenti. Infatti, è proprio nel punto d’incontro tra gli obiettivi di business e i bisogni degli utenti che si realizzano siti web “vincenti”.
Con questo approccio user-centered si acquisisce la consapevolezza che un progetto web non finisce nel momento del go-live ma, anzi, deve proseguire con un percorso di miglioramento costante nel tempo, di monitoraggio, verifica e correzione, supportato da specialisti sia di UX sia di marketing.
Relatore
Debora Bottà – User experience designer
Debora inizia la sua avventura professionale nel web nel 2001, quando trasforma la passione per la tecnologia e i suoi progetti sperimentali in un’attività lavorativa al servizio di aziende innovative. Integrando il digitale con gli apporti accademici nell’ambito delle scienze sociali, accompagna l’evoluzione della progettazione web dal concetto di usabilità a quello di user experience. Si afferma come UX designer collaborando alla realizzazione di molti progetti che spaziano tra siti istituzionali, intranet, ecommerce e social network. E’ membro del Consiglio Direttivo di Architecta, Società Italiana di Architettura dell’Informazione, e del gruppo di coordinamento dello UX BookClub di Milano. Non cambierebbe il suo lavoro con nessun altro, per le opportunità di apprendimento e confronto continui nel trovare soluzioni utili alle persone. Fautrice di una progettazione centrata sulle persone, si dedica a diffondere il più possibile questa cultura.
We present a Zooming User Interface which embodies some focus+context features. The design process is also discussed. The presentation is related to a paper selected for Italian Ergonomics Society Congress, Rome 26-29 October 2010.
Application Development: come sviluppare un'app user centeredMiriade Spa
Ogni fase dello sviluppo di un'app deve avere al centro l'utente finale: dal disegno dell'infrastruttura al scrittura del codice, dalla creazione dei contenuti alla definizione della User Experience.
Ecco i 4 passaggi fondamentali per sviluppare un'app user centered.
3. Thanks Design Design Eye
Un modello iterativo
incentrato sull’utente e
composto da 4 fasi: ricerca,
ipotesi, sviluppo e test.
Ognuna di queste fasi si
sviluppa in successione
attorno agli obbiettivi di
progetto e all’utente, tenendo
conto del brand, dei vincoli
tecnologici e del mercato di
riferimento.
Thanks Design
Cos’è?
4. Thanks Design Design EyeThanks Design
Obiettivi
Gli obbiettivi sono il fulcro che guida l'intero percorso progettuale: senza di
essi non è possibile dare inizio al progetto.
Per la loro determinazione è opportuno analizzare il target, il mercato, le
tecnologie e i competitor, con lo scopo di individuare bisogni e nuove
opportunità.
Le fasi
5. Thanks Design Design EyeThanks Design
Ricerca
Lo scopo della ricerca è comprendere i comportamenti e i bisogni
dell'utente, nonché tutte quelle informazioni relative al contesto di utilizzo,
al prodotto e ai competitor già presenti sul mercato.
Le fasi
• Analisi competitor
• Personas
• User journey
• Interviste
• Questionari
• Feedback analysis
• Metriche analitiche
• Ricerche sul campo
• Nomenclatura e tassonomia
6. Thanks Design Design EyeThanks Design
Sviluppo
Nella fase di sviluppo si crea il prodotto vero e proprio, con le funzionalità e
le caratteristi-che dichiarate nelle ipotesi di progetto.
Al suo interno troviamo la progettazione dell'architettura informativa,
quella dell'interfaccia e la parte di coding.
• Wireframe
• Interfaccia utente
• Architettura
• Blue map
• Prototipazione
• Workshop
• Coding
• Design guidelines
Le fasi
7. Thanks Design Design EyeThanks Design
Test
Nella fase di test, grazie all'ausilio di diverse metriche e metodologie, è
possibile misurare la user experience del prodotto e validare le ipotesi di
progetto. I risultati dei test determineranno i passi successivi del processo di
design.
Le fasi
• Performance test • Expert test
8. Thanks Design Design EyeThanks Design
Design kit
Un modo per raccontare il nostro metodo