Reti cliniche integrate e strutturate - premio forum pa 2018agneverzuri
Presa in carico delle persone affette da malattie croniche e degli non autosufficienti
Il modello della USL Toscana Sud Est - "Le reti cliniche integrate e strutturate"
Reti cliniche integrate e strutturate - premio forum pa 2018agneverzuri
Presa in carico delle persone affette da malattie croniche e degli non autosufficienti
Il modello della USL Toscana Sud Est - "Le reti cliniche integrate e strutturate"
La Centrale garantisce ai pazienti in dimissione da un reparto ospedaliero ed in condizioni di limitata autonomia la continuità assistenziale e terapeutica H-T evitando alla persona una permanenza inappropriata in ambito ospedaliero, un improprio ricorso all’istituzionalizzazione, in particolare della persona anziana, favorendo il rientro al domicilio che dovrà essere guidato, supportato, tutelato, in base ad un Piano Assistenziale Individuale.
L'infermiere secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità Uneba
Relazione di Fiorella Fabrizio della Consociazione nazionale delle associazioni infermieri al convegno Uneba Lombardia sulla cronicità www.uneba.org/tag/cronicita
Modelli di gestione del Diabete/Models of management of DiabetesFabio Baccetti
Escursus sui vari modelli regionali di gestione integrata del Diabete/Excursus on the various italian regional models of integrated management of Diabetes
Il progetto, promosso da Magia Verde Onlus con il supporto di Ersaf Regione Lombardia, Latteria Sociale di Chiuro e altre imprese agricole, sostiene la campagna FAO del 2021, per promuovere frutta e verdura valorizzando il loro ruolo protettivo e sostenibile per salute, ambiente e risorse umane coinvolte nella produzione. Spazi privilegiati per conoscere e apprezzare frutta e verdura sono stati scuola e mura domestiche, scenario di numerosi laboratori orientati a sviluppare esperienze concrete con il cibo, per salvaguardare la cultura alimentare Mediterranea. Educatrici, bambine e bambini sono diventati ambasciatori delle tematiche in gioco sollecitando il coinvolgimento attivo delle famiglie, che hanno realizzato laboratori domestici di alfabetizzazione al gusto e alla sostenibilità alimentare. Il costante tutoraggio didattico, insieme alla realizzazione di filmati, hanno permesso di consolidare la comunicazione fra i partecipanti e le relazioni nella comunità di apprendimento.
La Centrale garantisce ai pazienti in dimissione da un reparto ospedaliero ed in condizioni di limitata autonomia la continuità assistenziale e terapeutica H-T evitando alla persona una permanenza inappropriata in ambito ospedaliero, un improprio ricorso all’istituzionalizzazione, in particolare della persona anziana, favorendo il rientro al domicilio che dovrà essere guidato, supportato, tutelato, in base ad un Piano Assistenziale Individuale.
L'infermiere secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità Uneba
Relazione di Fiorella Fabrizio della Consociazione nazionale delle associazioni infermieri al convegno Uneba Lombardia sulla cronicità www.uneba.org/tag/cronicita
Modelli di gestione del Diabete/Models of management of DiabetesFabio Baccetti
Escursus sui vari modelli regionali di gestione integrata del Diabete/Excursus on the various italian regional models of integrated management of Diabetes
Il progetto, promosso da Magia Verde Onlus con il supporto di Ersaf Regione Lombardia, Latteria Sociale di Chiuro e altre imprese agricole, sostiene la campagna FAO del 2021, per promuovere frutta e verdura valorizzando il loro ruolo protettivo e sostenibile per salute, ambiente e risorse umane coinvolte nella produzione. Spazi privilegiati per conoscere e apprezzare frutta e verdura sono stati scuola e mura domestiche, scenario di numerosi laboratori orientati a sviluppare esperienze concrete con il cibo, per salvaguardare la cultura alimentare Mediterranea. Educatrici, bambine e bambini sono diventati ambasciatori delle tematiche in gioco sollecitando il coinvolgimento attivo delle famiglie, che hanno realizzato laboratori domestici di alfabetizzazione al gusto e alla sostenibilità alimentare. Il costante tutoraggio didattico, insieme alla realizzazione di filmati, hanno permesso di consolidare la comunicazione fra i partecipanti e le relazioni nella comunità di apprendimento.
1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Lo scopo del progetto è quello di incentivare forme sempre maggiori di autonomia anche nella pratica dello sport che porti ad un atteggiamento di apertura di tutta la comunita’ . E’ una progettualita’ innovativa che risponde ai bisogni educativi, con iniziative basate sul “fare”. E anche sui corretti stili di vita da adottare per migliorare la qualità e il benessere anche della persona con disabilità.
Lo scopo dunque è quello di esaminare i bisogni quotidiani della persona con disabilità come individuo, convinti che non è così difficile aiutare a rendere migliore la vita di un disabile mentale,, basta rendergli il quotidiano più comodo e semplice. Più vivibile.
Gli obiettivi che i proponiamo sono dunque:
1. attivare percorsi integrati scuola-famiglia- servizio sanitario-associazioni sportive al fine di mettere in atto corretti stili di comunicazione e di relazione, evitando l’insorgenza di rischi psicopatologici secondari;
2. attivare attività sportive in gruppo per promuovere un maggiore senso di efficacia individuale, una maggiore autonomia operativa, e il potenziamento delle abilità cognitive e/o adattive.
3. definizione di un Protocollo d’Intesa fra Regione Molise, MIUR, ASREM e Associazioni Sportive.
Le problematiche della tossicodipendenza legate agli oneri connessi alla funzione di madre e l'organizzazione del Servizio residenziale per mamme tossicodipendenti "Casa Aurora".
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio XII – Como
Prot. MIURAOOUSPCO n.11332/p Como, 23/11/2012
OGGETTO:
Formazione e Ricerca - Azione sull’ Autismo e sui Disturbi relativi allo spettro autistico
all'interno del progetto Autismo "Una scuola per loro"
1. Ricette di Autonomia
Comune di Parma e Azienda
USL Parma
Integrazione Socio Sanitaria: medicina di
prossimità fasce deboli.
con il supporto incondizionato di
2. Il gruppo di lavoro
con il supporto incondizionato di
Ruolo nel progetto Personale Impegnato Ente di appartenenza
Progettazione
Coordinamento
Dott.ssa Godio Marta ( psicologa Resp,
Centro per Autismo Ausl Pr)
Azienda USL
Progettazione
Coordinamento
Dott.ssa Camisa Rachele ( educatirce prof.
Resp progetti Comune di Parma)
Comune di Parma
N°3 operatori
specificatamente formati in
ASD per il momento del
pasto
2 Educatori Professionali 1 Psicologo Comune di Parma e Azienda
USL
N°1 operatore dipendente
Ausl
Educatore Professionale Azienda USL
3. lL progetto
rivolto a 4 ragazzi di 15/16 anni con Disturbo dello Spettro dell'Autismo-LF e realizzato con la
collaborazione tra comune di Parma e del Centro per la Diagnosi, la Cura e lo Studio dei Disturbi
della Comunicazione e della Socializzazione dell' Azienda Usl di Parma.
Prevede la condivisione della preparazione e del consumo del pasto all'uscita da scuola e della
realizzazione di attività integrative (predisposizione della lista della spesa visiva, fare la spesa,
condividere la visione di un film e di attività socializzanti).Gli operatori affiancano i ragazzi nella
messa in atto delle operazioni previste dal progetto con l'intento di favorirne l'apprendimento e il
mantenimento nel corso del tempo, diminuendo progressivamente l'entità del loro intervento
onde conseguire livelli di autonomie ottimali. E’ un progetto volto al miglioramento della qualità
della vita.
Presentazione della soluzione 1/2
con il supporto incondizionato di
4. Presentazione della soluzione 2/2
con il supporto incondizionato di
Il progetto è estremamente dinamico ed esportabile in altri contesti e a seconda delle caratteristiche
dei ragazzi che vengono inclusi in quanto permette di calibrare e strutturare attività variegate. Per le
caratteristiche dei ragazzi interessati e degli obiettivi abbiamo attivato un progetto educativo abilitativo
per il momento del pranzo. Nel pomeriggio i ragazzi sono impegnati in attività integranti quali la
realizzazione del menù settimanale e l'organizzazione di uscite al supermercato per l'acquisto dei
prodotti necessari alle preparazioni e attività ludiche in gruppo.
Parallelamente vengono favorite e sostenute le competenze sociali con l'obiettivo di acquisire e
mantenere le modalità relazionali consone alle attività in oggetto.
La strutturazione, tuttavia dovrà essere flessibile, costruita in funzione dei bisogni del singolo
individuo e soggetta a modifiche in ogni momento.
Il programma di intervento, di tipo cognitivo-comportamentale, prevede un lavoro educativo
rivolto all'acquisizione e al consolidamento di varie competenze ed abilità funzionali, con
particolare riferimento alla capacità di imitazione e di discriminazione, alle abilità di autonomia, di
comunicazione e di relazione.