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Un indice di concentrazione viene usato in
statistica per misurare in che modo un fenomeno è
      diviso tra le unità statistiche, serve quindi per
   stabilire se il fenomeno è equamente distribuito
 tra tutte le unità statistiche di un insieme, oppure
 se è concentrato solo in alcune unità statistiche di
          esso. Diciamo quindi che una determinata
       variabile X è equidistribuita tra n individui se
        ciascun individuo ha la stessa quantità della
  media, la concentrazione è invece massima se un
                   solo individuo ha tutta la quantità.
Un rapporto è detto statistico se è
ottenuto da due dati statistici, o da
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Di durata e                     Di
ripetizione   rapporti     derivazione

              statistici



                   Di
               frequenza
Sono rapporti fra le intensità di un certo
fenomeno e l’intensità complessiva, cioè fra
  dati omogenei. Nel caso di distribuzioni di
       frequenza, i rapporti di composizione
        coincidono con le frequenze relative.
I rapporti di derivazione confrontano due dati statistici il primo dei
quali deriva o è causato, dal secondo.

Sono rapporti di derivazione:
• Il quoziente di natalità (rapporto fra il numero dei nati in un anno
  e la popolazione)
• Il quoziente di mortalità (rapporto fra il numero dei morti in un
  anno e la popolazione)
• Il quoziente di nuzialità (rapporto fra il numero dei matrimoni e
  la popolazione)
I rapporti di frequenza sono rapporti fra
l’intensità di un fenomeno e
l’intensità di un altro fenomeno omogeneo o
non omogeneo con il primo. (Es. il rapporto
fra il numero degli abitanti e l’estensione del
territorio)
Il rapporto di durata esprime, in un dato periodo unitario di tempo, la
permanenza media di un elemento in un sistema (ad esempio: la giacenza
media di una merce in magazzino in un anno). Per calcolare i rapporti di
DURATA si considera il numero degli elementi presenti nel sistema all’inizio e
alla fine del periodo di tempo stabilito( dati statici), e si calcola poi il numero
degli elementi entrati ed usciti dal sistema nello stesso periodo di tempo(detti
dinamici.) Se due dati dinamici sono uguali fra loro, anche i due dati statici
sono uguali. Si definisce rapporto di DURATA il rapporto fra il dato statico e
quello dinamico. Se i due dati dinamici e, quindi, i due dati statici, sono
diversi, si calcola il rapporto fra la semisomma dei dati statici e la semisomma
dei dati dinamici. L’inverso del rapporto di durata è detto rapporto di
RIPETIZIONE, ed indica quante volte in media si è rinnovato il fenomeno nel
periodo di tempo considerato.
I numeri indici sono rapporti (espressi in percentuali)
fra le intensità di un certo fenomeno in tempi o in
luoghi diversi.
• I numeri indici a base fissa si calcolano scegliendo
anzitutto un dato come base e dividendo tutti gli altri
dati per la base, infine, moltiplicando il risultato per
100 se si vuole l’indice in percentuale.
•I numeri indici a base mobile, si ricavano invece
prendendo come base per ciascun numero indice il
dato precedente.
Eleonora Cecchinato
Rebecca Bertelli
Gloria Ferrara
Sara Muntoni

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Rapporti statistici

  • 1.
  • 2. Un indice di concentrazione viene usato in statistica per misurare in che modo un fenomeno è diviso tra le unità statistiche, serve quindi per stabilire se il fenomeno è equamente distribuito tra tutte le unità statistiche di un insieme, oppure se è concentrato solo in alcune unità statistiche di esso. Diciamo quindi che una determinata variabile X è equidistribuita tra n individui se ciascun individuo ha la stessa quantità della media, la concentrazione è invece massima se un solo individuo ha tutta la quantità.
  • 3. Un rapporto è detto statistico se è ottenuto da due dati statistici, o da un dato statistico e uno non statistico
  • 4. Di composizio ne I Di durata e Di ripetizione rapporti derivazione statistici Di frequenza
  • 5. Sono rapporti fra le intensità di un certo fenomeno e l’intensità complessiva, cioè fra dati omogenei. Nel caso di distribuzioni di frequenza, i rapporti di composizione coincidono con le frequenze relative.
  • 6. I rapporti di derivazione confrontano due dati statistici il primo dei quali deriva o è causato, dal secondo. Sono rapporti di derivazione: • Il quoziente di natalità (rapporto fra il numero dei nati in un anno e la popolazione) • Il quoziente di mortalità (rapporto fra il numero dei morti in un anno e la popolazione) • Il quoziente di nuzialità (rapporto fra il numero dei matrimoni e la popolazione)
  • 7. I rapporti di frequenza sono rapporti fra l’intensità di un fenomeno e l’intensità di un altro fenomeno omogeneo o non omogeneo con il primo. (Es. il rapporto fra il numero degli abitanti e l’estensione del territorio)
  • 8. Il rapporto di durata esprime, in un dato periodo unitario di tempo, la permanenza media di un elemento in un sistema (ad esempio: la giacenza media di una merce in magazzino in un anno). Per calcolare i rapporti di DURATA si considera il numero degli elementi presenti nel sistema all’inizio e alla fine del periodo di tempo stabilito( dati statici), e si calcola poi il numero degli elementi entrati ed usciti dal sistema nello stesso periodo di tempo(detti dinamici.) Se due dati dinamici sono uguali fra loro, anche i due dati statici sono uguali. Si definisce rapporto di DURATA il rapporto fra il dato statico e quello dinamico. Se i due dati dinamici e, quindi, i due dati statici, sono diversi, si calcola il rapporto fra la semisomma dei dati statici e la semisomma dei dati dinamici. L’inverso del rapporto di durata è detto rapporto di RIPETIZIONE, ed indica quante volte in media si è rinnovato il fenomeno nel periodo di tempo considerato.
  • 9. I numeri indici sono rapporti (espressi in percentuali) fra le intensità di un certo fenomeno in tempi o in luoghi diversi. • I numeri indici a base fissa si calcolano scegliendo anzitutto un dato come base e dividendo tutti gli altri dati per la base, infine, moltiplicando il risultato per 100 se si vuole l’indice in percentuale. •I numeri indici a base mobile, si ricavano invece prendendo come base per ciascun numero indice il dato precedente.