2. I rapporti statistici sono rapporti fra due grandezze legate da una
relazione logica, di cui almeno una di natura statistica.
Si dividono in:
Rapporti di composizione Rapporti di durata
Rapporti di derivazione Rapporti di ripetizione
Rapporti di frequenza Rapporti indici (o numeri
indici)
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3. Sono i rapporti tra l’intensità di un certo
fenomeno e l’intensità complessiva fra dati
omogenei. Nel caso di distribuzione di
frequenze, i rapporti di composizione
coincidono con le frequenze relative.
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4. Esempio:
Rapporto di composizione:
Parte del fenomeno÷totale fenomeno
la composizione percentuale della forza
lavoro rispetto al sesso, alle fasce di età,
al titolo di studio posseduto, etc.;
la distribuzione della popolazione
residente rispetto alle fasce di età;
la tipologia dei clienti di una banca.
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5. Confrontano due dati statistici il primo dei quali
deriva o è causato, dal secondo.
Esempi di rapporti di derivazione sono:
il quoziente di natalità (rapporto tra il numero
dei nati in un anno e la popolazione);
quoziente di mortalità (rapporto tra il numero
dei morti in un anno e la popolazione);
il quoziente di nuzialità (rapporto tra il numero
dei matrimoni e la popolazione).
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6. Esempio:
Tasso di natalità in Giappone: 7,31 nascite/1.000 popolazione
(2011)
12
10
8
6
4
2
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
6
7. Sono rapporti tra la frequenza assoluta, o
l’intensità, di un fenomeno e l’intensità di un
altro fenomeno omogeneo o non omogeneo con
il primo.
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8. Esempio:
Il rapporto tra il numero degli abitanti e l’estensione del
territorio.
FRANCIA
Abitanti 62.793.432÷densità 115 km²
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9. Esprime, in un dato periodo di tempo
(anno, mese, settimana, ecc..), la permanenza
media di un elemento in un sistema. Per
calcolare i rapporti di durata si considera il
rapporto tra un dato statico (il numero degli
elementi presenti nel sistema all’inizio e alla
fine del periodo di tempo stabilito) e uno
dinamico ( il numero degli elementi entrati e
usciti dal sistema nello stesso periodo di
tempo).
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10. Esempio:
In un negozio alle 8:30 si trovano 50
clienti,durante l’arco di tempo tra le 8:30 e le
12:30 ne escono 100 e ne rientrano 80.
Sappiamo che alla fine(12:30 )si trovano ben 70
clienti. Il rapporto di durata si calcola nel
seguente modo:
(50+70)÷2=60
(100+80)÷2=90
60÷90=0,6
0,6×4(ore)=2,40 h di permanenza
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11. L’inverso del rapporto di durata è detto il
rapporto di ripetizione e indica quante volte, in
media si è rinnovato il fenomeno nel periodo di
tempo preso in considerazione.
Esempio:
(Riferito all’esempio di durata)
90÷60=1,5 numero di volte in cui si è rinnovato
totalmente il parco clienti
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12. Sono rapporti(espressi in percentuale)fra le
intensità di un certo fenomeno in tempi diversi
o in luoghi diversi. Possono essere:
a base fissa: tengono sempre presente il valore
della serie corrente;
a base mobile: tengono presente il valore della
serie immediatamente precedente.
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13. Esempio a base fissa
Oggi una Fiat 500 costa 10000 euro (base
fissa = 100). Un anno dopo, la stessa
macchina costa 10400. La proporzione da
applicare è la seguente:
10000:100=10400:x
X = 104
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14. Esempio a base mobile
Due anni dopo la stessa auto costa 10800
euro (base mobile = 104). La proporzione da
svolgere ora è la seguente:
10400:104= 10800:x
X = 108
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