TESEO è una idea “smart” per l’enforcement nella cura delle malattie cardiache croniche che consente allo staff medico di seguire il paziente al proprio domicilio.
TESEO è una idea “smart” per l’enforcement nella cura delle malattie cardiache croniche che consente allo staff medico di seguire il paziente al proprio domicilio.
tra raccomandati e “massimalisti” è sempre più difficile per un giovane laureato entrare nelle scuole di specializzazione o fare il medico di base. Aumentano coloro che scelgono di andare all’estero
In questo numero di Welfare 24, newsletter di Assidai, il Fondo di Assistenza Sanitaria non profit, di emanazione Federmanager, rivolto ai manager, ai quadri e alle alte professionalità, l’importanza della prevenzione e il lancio dell’importante campagna “Manager in salute” sono i temi fondamentali trattati. Il numero apre con l’interessante intervista al Prof. Renato Lauro, Rettore dell’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, che evidenzia quanto l’Italia sia ancora indietro sulla prevenzione e come, invece, quest’ultima possa rappresentare un architrave per la sostenibilità futura del Sistema Sanitario Nazionale.
La Campagna di Prevenzione “Manager in salute” promossa da Federmanager insieme ad Assidai, il cui protocollo di prevenzione è gestito da RBM Salute, è la risposta alle notizie diffuse dal Rapporto Osservasalute 2015 che registra per la prima volta un calo dell’aspettativa di vita della popolazione italiana la cui causa principale è da attribuirsi alla mancata prevenzione.
Infine, si segnala la consueta rubrica del Presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, che, in anteprima, i temi affrontati nel corso della prima Assemblea Nazionale della storia Federmanager che si svolge a Roma il 6 maggio.
Lo Sportello Gemelli – Cancro è un servizio volto a favorire in regime SSN l’accesso rapido (entro massimo 72 ore) ad una visita – spesso a carattere multidisciplinare - a seguito di diagnosi oncologica del medico curante.
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...Wega Formazione
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radioterapia: casistica clinica del Centro Ospedaliero di Medicina Integrata di Pitigliano - Dott. Franco Cracolici, R.Pulcri, S. Bernardini, R. Ferreri, M.Rinaldi, C.Lucenti
Aspetti endocrino-osteo-metabolici del carcinoma mammario e prostaticoCristiana Bernini
3 FEBBRAIO 2018:
SAVE THE DATE PER UN AGGIORNAMENTO IN TEMA DI OSTEO-ONCOLOGIA
Una giornata dedicata alla prevenzione e al trattamento del danno osseo indotto dalle terapie antitumorali (CTIBL: Cancer Treatment Induced Bone Loss).
Sede dell’evento: Centro Congressi Ospedale San Raffaele - Milano
6 crediti ECM
EVENTO FREE!
Per iscriversi (sino ad esaurimento posti) seguire le modalità riportate nella brochure (vedi sotto)
Responsabili scientifici:
- dott. Gregorio Guabello, Endocrinologia IRCCS San Raffaele
- Milvia Zambetti, Breast Unit IRCCS San Raffaele
Target: oncologi, urologi, endocrinologi, reumatologi
Equipaggi delle ambulanze in Italia e nelle MarcheFranco Pesaresi
Gli equipaggi delle ambulanze sono molto diversi fra una regione e l'altra. I modelli organizzativi sono diversi ed in evoluzione senza una verifica della loro efficacia.
www.fukushimaaccident.net
Roberto Ropolo:
"RISPOSTA SANITARIA ALL’EMERGENZA IN ITALIA E METODI DI MISURA"
L'incidente avvenuto alla centrale nucleare di FUKUSHIMA, in Giappone, l'11 Marzo 2011, a differenza degli incidenti di Three Mile Island e di Chernobyl, ha scatenato un acceso dibattito sull'accettabilità pubblica dell'energia nucleare, anche in Paesi che sono stati storicamente fra i maggiori promotori di questa tecnologia.
Le ansie generate dai rilasci di radioattività nell'ambiente e dalla presenza di contaminazione negli alimenti, così come l'esito dell'incidente stesso, che sembrò -per diverse settimane- non dovesse risolversi mai positivamente, sono state amplificate dai mezzi di comunicazione di massa, oscurando perfino le enormi conseguenze umane e sociali del terremoto e dello tsunami.
La popolazione, e non solo quella giapponese, si è interrogata sui rischi dell'esposizione alle radiazioni, indirizzando alla comunità scientifica la propria legittima preoccupazione sui pericoli reali e sui rischi, e pretendendo dai tecnici e dagli scienziati risposte chiare e comprensibili, anche in merito alle possibili conseguenze sulle future generazioni.
Ma qual è stata l'entità del rilascio di radiazioni dalla centrale nucleare di FUKUSHIMA? quale è stata l'estensione della contaminazione terrestre e marina? che impatto sulla popolazione hanno avuto le restrizioni alimentari imposte dal Governo Giapponese? quali sono le dosi ricevute dagli Operatori della centrale e dalla popolazione circostante? quali le conseguenze sanitarie osservate ed ipotizzabili? e quali sono le lezioni principali che la comunità internazionale di Radioprotezione ha tratto da questo evento, per aiutare a sviluppare una percezione del rischio sempre più vicina alle legittime aspettative della popolazione?
Per rispondere a queste e ad altre domande, le quattro Associazioni italiane che si occupano di protezione dalle radiazioni, l'Associazione Italiana di Fisica Medica (AIFM), l'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica (AIRM), l’Associazione Italiana di Radioprotezione (AIRP) e l'Associazione Nazionale Professionale Esperti Qualificati nella sorveglianza fisica di radioprotezione (ANPEQ) hanno organizzato un convegno, che avrà luogo il 14 settembre 2012 alla Villa Napoleonica nel Centro Congressi delle Ville PONTI, a Varese.
L'obbiettivo del Convegno, la cui partecipazione è aperta anche ai non addetti ai lavori (www.fukushimaaccident.net) è di trattare gli aspetti radioprotezionistici dell'incidente, indicando anche una linea per possibili futuri sviluppi del sistema della Radioprotezione, che si rendono necessari anche nei Paesi -come l'Italia- che non utilizzano più l'energia nucleare, ma che fanno tuttora vasto uso di sostanze radioattive per la medicina, l'industria e la ricerca.
1. Dove e come lavorano i Medici di
Emergenza Toscani?
Dr. Claudio Poggioni13 Giugno 2016
2. Lo specialista in Medicina di
Emergenza/Urgenza oggi nella nostra regione
I dati esposti si basano su un questionario
sottoposto agli specialisti in Medicina di
Emergenza ed Urgenza che hanno conseguito il
titolo presso le Università di Firenze, Pisa e Siena
negli anni 2014-2016
Il Questionario indaga dove e come lavorano i
primi medici specialisti in medicina di
Emergenza/Urgenza (MEU), ed il grado di
soddisfazione professionale
Hanno risposto al questionario in totale 20 MEU da
tutta la regione.
4. Dopo quanti mesi hai iniziato a lavorare in qualità di
MEU?
39%
11%
44%
6%
C.O. 118
C.O. 118 + Pronto
Soccorso
Pronto Soccorso
Medicina d'urgenza
Quale è stato il tuo primo incarico lavorativo?
Primo incarico lavorativo in qualità di MEU
7. Quale attività svolgi
Quale Pronto Soccorso?
6
3
1
4
5
1
0 1 2 3 4 5 6 7
C.O. 118
C.O. 118, Pronto Soccorso, Osservazione/OBI
Osservazione Breve, OBI, Medicina d'urgenza
Pronto Soccorso, Osservazione breve/OBI
Pronto Soccorso
Altra Specializzazione
42%
58%
I Livello
II Livello
8. Attività clinica (PROCEDURE)
Accessi venosi periferici
Cateteri venosi centrali
1
2
1 1
2 2
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a
100
oltre 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
2 2
4
1
0
1
2
3
4
5
6
7
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
9. Attività clinica (PROCEDURE)
Intubazione oro-tracheale
Posizionamento drenaggio
pleurico
5
1
2
1
0
1
2
3
4
5
6
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
2 2
4
1
0
1
2
3
4
5
6
7
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
10. Attività clinica (PROCEDURE)
Cardioversioni elettriche
Gestione di ACR in qualità di Team
Leader
2 2
4
1
0
1
2
3
4
5
6
7
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
1
3
2
3
4
2
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
11. Attività clinica (PROCEDURE)
Trombolisi sistemiche
Gestione di Politrauma in qualità di Team
Leader
2 2
4
1
0
1
2
3
4
5
6
7
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
4
2
4
2 2
1
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4
4.5
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
12. Attività clinica (PROCEDURE)
Gestione Emergenze
Pediatriche
Rachicentesi
6
2 2
4
1
0
1
2
3
4
5
6
7
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
6
2 2
4
1
0
1
2
3
4
5
6
7
Nessuno da 1 a 3 da 3 a 10 da 10 a 40 da 40 a 100
C.O 118 e PS Solo C.O 118 Solo PS/OB/OBI
13. Attività clinica (PROCEDURE)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Accessi Venosi periferici
Accessi venosi centrali
Intubazione oro-tracheale
Posizionamenti di drenaggio pleurico
cardioversioni elettriche
Gestione di ACR in qualità di Team Leader
Gestione di politrauma in qualità di Team Leader
Rachicentesi
Trombolisi sistemiche (Stroke, IMA o Embolia
polmonare)
Gestione autonoma emergenze pediatriche
Solo PS Solo 118 PS e 118
14. Attività clinica (PAZIENTI CRITICI)
0
50
100
150
200
250
300
PS e 118 Solo 118 Solo PS
Rossi Gialli Verdi Codici Minori
16. Se lavori in un presidio ospedaliero, esistono protocolli
che prevedono l'attivazione dello specialista
rianimatore in caso di politrauma?
Viene solitamente attivato il rianimatore in caso di
necessità di gestione avanzata delle vie aeree (non in
ACR)?
19. Esiste la figura di medico "esperto", quale medico che
gestisce i codici maggiori, coordina il PS ed aiuta i
colleghi meno esperti che richiedono un consiglio?
Se presti servizio sull'emergenza territoriale, presti
servizio anche in Centrale Operativa?
20. Formazione e Ricerca
Sei stato coinvolto in attività di formazione? Con quale modalità?
Svolgi attività di ricerca scientifica? Quante pubblicazioni hai fatto?
21. Quanti tempo viene dedicato alla formazione nella
struttura in cui lavori?
Quanto pensi sia importante un programma di
aggiornamento scientifico continuo?
22. Sai che cosa è l'EBEEM (European Board Exam
Emergency Medicine)?
23. Quanto ti senti soddisfatto in generale del tuo lavoro?
Quanto pensi venga rispettato il tuo ruolo professionale
di specialista in MEU all'interno del presidio in cui
lavori?
24. Hai seguito corsi SIMEU Toscana/Nazionale nell'ultimo
anno?
Lo specialista e la SIMEU
Ti farebbe piacere creare una rete interospedaliera
coordinata da SIMEU Toscana per l'aggiornamento
scientifico continuo?
25. Ritieni che la SIMEU valorizzi il ruolo degli Specialisti in
Medicina di Emergenza-Urgenza e ne promuova il
completo riconoscimento?
Lo specialista e la SIMEU
27. Conclusioni (Dove lavoriamo)
Il fabbisogno di medici di emergenza/urgenza è alto,
tutti i MEU trovano lavoro entro poche settimane dalla
specializzazione. Tuttavia circa il 30% si reca a
lavorare in altre regioni o all’estero (10%).
La maggior parte dei MEU sceglie il Pronto
Soccorso/OB/OBI come sede lavorativa (10 su 20).
6 MEU lavorano presso l’Emergenza territoriale 118.
3 MEU lavorano in presidi in cui è integrata l’attività
ospedaliera all’emergenza pre-ospedaliera.
La maggioranza dei MEU che lavorano in Pronto
Soccorso, prestano servizio in D.E.A di II livello (58%)
28. Conclusioni (Attività e procedure)
Talune procedure sono effettuate più frequentemente o
esclusivamente dai medici che lavorano in Pronto
soccorso (posizionamento di CVC, posizionamento di
drenaggio pleurico, cardioversione elettrica,
rachicentesi, trombolisi), mentre altre dai medici che
lavorano sull’Emergenza pre-ospedaliera (IOT, gestione
ACR e politrauma in qualità di Team Leader, gestione
emergenze pediatriche).
Solamente i MEU che integrano l’attività di Pronto
Soccorso a quella del 118 sono in grado di effettuare
con casistica significativa la maggior parte delle
procedure, mantenendo un adeguato training e
garantendo il miglior sfruttamento dello specialista MEU
nel nostro sistema sanitario.
29. Conclusioni (Autonomia)
Nella maggioranza dei presidi è prevista l’immediata
attivazione dello specialista anestesista/rianimatore in
caso di politrauma e di necessità di gestione avanzata
delle vie aeree, costringendo a delegare competenze
proprie della nostra specialità ad altri.
L’arresto cardio-respiratorio è invece più
frequentemente gestito dal MEU anche in ambiente
ospedaliero.
L’ecografia è regolarmente utilizzata da tutti i MEU. I
distretti più frequentemente esplorati sono il Torace,
Addome, Cuore e circolo venoso periferico
30. PROCEDURES AND SKILLS INTEGRAL TO THE
PRACTICE OF EMERGENCY MEDICINE
The 2013 model of the clinical practice of emergency medicine. Acad Emerg Med 2014
31. PROCEDURES AND SKILLS INTEGRAL TO THE
PRACTICE OF EMERGENCY MEDICINE
The 2013 model of the clinical practice of emergency medicine. Acad Emerg Med 2014
34. Conclusioni (Livello di criticità)
Gli specialisti MEU (specialmente quelli che lavorano
solo in PS) vengono ad oggi impiegati principalmente
nella valutazione dei pazienti con criticità
bassa/moderata (codici verdi e codici minori).
I MEU che lavorano presso l’emergenza pre-
ospedaliera assistono proporzionalmente una quota
maggiore di codici rossi (gravati tuttavia da over-triage
telefonico). In globale valutano un numero
significativamente inferiore di pazienti.
Una quota significativa dei medici che lavorano in PS
(40% circa) non vengono impiegati mai o quasi (< 10%
del tempo) nella stanza ad elevata criticità; ciò
impedisce di sfruttare al meglio le caratteristiche della
nostra specialità.
36. Conclusioni (Responsabilità)
Purtroppo la figura di «medico esperto» quale medico
che gestisce i codici maggiori, coordina il PS ed aiuta i
colleghi meno esperti, quando presente, è gestita dai
medici «anziani» e mai affidata ai MEU
Ciò avviene anche per il coordinamento di centrale
operativa da parte dei medici che prestano servizio
presso l’emergenza territoriale, spesso non affidata agli
specialisti MEU.
37. Conclusioni (Formazione e Ricerca)
La maggior parte dei MEU è stata coinvolta nella
formazione in qualità di docente, prevalentemente nella
preparazione ed esposizione di lezioni frontali; circa il
50% dei MEU effettua ricerca scientifica, ma solamente
il 31,6 % ha effettuato pubblicazioni.
Tutti i MEU ritengono la formazione continua
importante. La maggior parte dei presidi prevede un
programma di formazione ed aggiornamento.
38. Conclusioni (Soddisfazione professionale)
La maggior parte dei MEU risultano moderatamente
soddisfatti della propria professione (Media 6,25/10)
Circa la metà dei MEU tuttavia non si sentono
«realizzati» professionalmente nel presidio presso cui
lavorano, ritenendo che non venga sufficientemente
valorizzata in tale contesto la nostra specificità (Media
5,35/10; mediana 6)
39. Conclusioni (Specialisti e SIMEU)
La maggior parte degli specialisti (75%) non ha seguito
corsi SIMEU nell’ultimo anno
Quasi tutti (85%) riterrebbero molto utile l’istituzione di
una rete inter-ospedaliera coordinata da SIMEU
Toscana per l'aggiornamento scientifico continuo
La fiducia nei confronti della SIMEU come società
interessata a promuovere e valorizzare la nostra
specialità è tuttavia abbastanza bassa (media 4/10;
mediana 2/10).