Esperienze originali in MG disponibilità continua (Loretta Polenzani) csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
Time or diagnosis. That is the question. (Lucia Crapesi)csermeg
XXIV Congresso CSeRMEG 26-27 ottobre 2012 STORIE DI (STRA)ORDINARIA DIAGNOSI La diagnosi in Medicina Generale tra codici Bianchi, Verdi, Gialli, Rossi - www.csermeg.it
Ha sorpreso non poco la scelta del governo riguardo alla classificazione delle due province autonome di Trento e Bolzano nelle rispettive fasce di rischio. La classificazione dell’Alto Adige come zona rossa, se può essere giustificata dal punto di vista dei numeri del contagio, diventa inspiegabile se si confronta con la situazione trentina. I numeri soprattutto riguardo alla pressione sugli ospedali raccontano una realtà totalmente diversa.
Negli scorsi giorni tra le voci più autorevoli che hanno fatto notare questa discrepanza tra i numeri comunicati ufficialmente dalla PAT e la realtà dei fatti c’è quella del professor Davide Bassi (già rettore dell'università di Trento). A lui Azione ha chiesto dunque di illustrare i difetti del sistema trentino.
Da tempo chiediamo alla provincia una maggiore trasparenza nelle comunicazioni e coraggio nella presa di decisioni che, anche se impopolari, vanno nell’unica direzione che deve stare a cuore alla politica: il benessere dei cittadini.
Non si può pensare di tutelare l’economia con l’epidemia che dilaga. Non esistono questi trade-off. I Paesi che meglio hanno reagito alla questione sanitaria (Australia, Nuova Zelanda solo per fare degli esempi) sono anche quelli in cui l’economia ha subito il minor contraccolpo. Ignorare il problema, nascondendo (anche in buona fede o per incompetenza) i numeri non migliora la situazione né tantomeno garantisce un più rapido ritorno alla normalità. L’idea di poter convivere con il virus è pericolosa per tutte le conseguenze che comporta.
Di questi temi discuterà il professor Davide Bassi, insieme a Monia Zuntini, Mario Raffaelli, Massimiliano Mazzarella e Pietro Pallanch, in un evento online che sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Trentino in Azione il 24 Gennaio alle ore 20:30.
Come da spirito di Azione non solo saranno presentati i dati della situazione attuale ma a questi seguirà la presentazione di proposte concrete e attuabili per la tutela dei cittadini. Queste saranno poi illustrate alla Giunta provinciale con l’auspicio che siano rese immediatamente esecutive.
L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
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XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
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XXIV Congresso CSeRMEG 26-27 ottobre 2012 STORIE DI (STRA)ORDINARIA DIAGNOSI La diagnosi in Medicina Generale tra codici Bianchi, Verdi, Gialli, Rossi - www.csermeg.it
Ha sorpreso non poco la scelta del governo riguardo alla classificazione delle due province autonome di Trento e Bolzano nelle rispettive fasce di rischio. La classificazione dell’Alto Adige come zona rossa, se può essere giustificata dal punto di vista dei numeri del contagio, diventa inspiegabile se si confronta con la situazione trentina. I numeri soprattutto riguardo alla pressione sugli ospedali raccontano una realtà totalmente diversa.
Negli scorsi giorni tra le voci più autorevoli che hanno fatto notare questa discrepanza tra i numeri comunicati ufficialmente dalla PAT e la realtà dei fatti c’è quella del professor Davide Bassi (già rettore dell'università di Trento). A lui Azione ha chiesto dunque di illustrare i difetti del sistema trentino.
Da tempo chiediamo alla provincia una maggiore trasparenza nelle comunicazioni e coraggio nella presa di decisioni che, anche se impopolari, vanno nell’unica direzione che deve stare a cuore alla politica: il benessere dei cittadini.
Non si può pensare di tutelare l’economia con l’epidemia che dilaga. Non esistono questi trade-off. I Paesi che meglio hanno reagito alla questione sanitaria (Australia, Nuova Zelanda solo per fare degli esempi) sono anche quelli in cui l’economia ha subito il minor contraccolpo. Ignorare il problema, nascondendo (anche in buona fede o per incompetenza) i numeri non migliora la situazione né tantomeno garantisce un più rapido ritorno alla normalità. L’idea di poter convivere con il virus è pericolosa per tutte le conseguenze che comporta.
Di questi temi discuterà il professor Davide Bassi, insieme a Monia Zuntini, Mario Raffaelli, Massimiliano Mazzarella e Pietro Pallanch, in un evento online che sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Trentino in Azione il 24 Gennaio alle ore 20:30.
Come da spirito di Azione non solo saranno presentati i dati della situazione attuale ma a questi seguirà la presentazione di proposte concrete e attuabili per la tutela dei cittadini. Queste saranno poi illustrate alla Giunta provinciale con l’auspicio che siano rese immediatamente esecutive.
L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
Este documento presenta una tesis doctoral sobre la recepción del Quijote en Sicilia desde el siglo XVIII hasta la actualidad. La tesis analiza expresiones artísticas inspiradas en el Quijote en diferentes ámbitos como la literatura, el teatro, la música, el cine y las artes visuales. Se estudian obras de autores sicilianos como Giovanni Meli, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia y otros que han versionado o homenajeado al Quijote. La tesis también explora las referencias a Sicilia encontradas en la obra de
3. Notizie di cronaca
90 anni e 36 ore su una barella al Pronto
soccorso. 26 le persone in attesa di ricovero (Asti
8/3/19)
Pronto soccorso nel caos, pazienti due giorni
in barella (Genova 7/5/19 Secolo XIX)
Pazienti parcheggiati sulle barelle Riesplode il
caso-pronto soccorso (18/11 Avezzano)
Pronto soccorso, tre giorni in barella (Latina)
A 87 anni lasciata 56 ore su una barella in
attesa del ricovero, poi è tornata a casa
(Livorno 7/2/19)
Si potrebbe continuare all’infinito…
5. A Trapani
Un paio di articoli per persone che
hanno atteso fino a 12 ore per codici
bianchi o verdi!
Sicuramente ci si dispiace…, si chiede
scusa a chi attende
Ma…
6. Imbuto della sanità
Se il pronto soccorso non è pronto
(Fondazione Veronesi)
Pronto soccorso intasati, perché
(Repubblica)
7. Come si migliora
un Pronto Soccorso
Non si può rifiutare l’assistenza a chi la
chiede!
La Costituzione garantisce a tutti la
libera scelta di chi ci deve curare
8. Cos’è un Pronto Soccorso?
Corsia di Emergenza di un’Autostrada?
Se vedete un mezzo che occupa senza
motivi di urgenza tale corsia per
superarvi, lo accettate?
…E se peggio blocca l’arrivo dei mezzi
di soccorso?
…e se la vittima siete voi o un vostro
congiunto?
9. Se siete gravi
E il medico ritarda il suo intervento
perché impegnato con un paziente non
grave, vi adirate?
…e se il paziente che vi fa ritardare
l’aiuto del medico fosse un vostro
congiunto?
10. Da queste banali considerazioni
Tutti i pazienti hanno diritti
Non tutti sono urgenti
Se non si interviene presto sugli urgenti,
questi potrebbero avere danni, talora,
non riparabili fino alla morte!
11. Cosa si è fatto:
1)1)Condivisione col Direttore Generale del percorsoCondivisione col Direttore Generale del percorso
2)2)InformazioneInformazione sul corretto uso del Pronto
Soccorso, ricorrendo a tutti i meccanismi possibili
quali stampa, tv, cartellonistica, Faceboock
3)Apertura di fast track ginecologico e pediatrico
sfruttando la normativa sul libero accesso
4)Invio dei pazienti al Punto di Primo Intervento
secondo protocolli concordati con il Distretto
Territoriale
5)Separazione del flusso dei pazienti programmati
dagli urgenti
12. Considerazioni
La sala d’attesa di un pronto soccorso
può essere paragonata ad una vasca?
Se la quantità d’acqua versata nella
vasca, nel tempo, supera la capacità del
tubo di scarico, la vasca si riempirà
sempre più
L’acqua attenderà per uscire
13. Valutazione degli operatori
Misurazione di tutto quanto si poteva misurare come:
numero pazienti visitati, visitati ai cambio turni,
consulenze ed esami richiesti, terapie praticate, codici
di triage attribuiti, terapie praticate da ogni infermiere
vs medico prescrittore, esami facilmente evitabili,
ecc…
Usato come riferimento la media di tutti gli operatori,
calcolando periodi di assenza
Valutazioni degli operatori eseguite in modo anonimo e
ogni operatore era in possesso della propria chiave
Finisce la convinzione «sono bravo» perché lo dico io
14. …e il tempo operatore liberato
Apertura Osservazione Breve Intensiva
Monitoraggio del tratto S-T dei pazienti
con dolore toracico (oltre a quello degli
enzimi cardiaci)
Aumento del filtro vs ricoveri
15. Ricovero
Se non c’è posto letto libero in tutto
l’ospedale e arriva un paziente urgente
che deve ricoverarsi, che si fa?
…e se fosse un vostro congiunto?
… o peggio, se foste voi?
16. Ricoveri
Il paziente urgente che si deve
ricoverare è un problema del Pronto
Soccorso o dell’Ospedale
I posti letto sono del Direttore
Dipartimento o del Direttore dell’U.O. o
dei reparti o per i pazienti…?
17. Naturalmente
Protocolli scritti
Validati dalla Direzione Strategica
Condivisi con tutti gli attori
Sottoscritti dai destinatari
Riunioni periodiche per valutare lo stato di
attuazione
18. Riflessione
Come mi sento a tenere un paziente
urgente in OBI, con assistenza
evidentemente ridotta, o a trasferirlo in
altro nosocomio,
…e se subito dopo “si libera” un posto
letto per un paziente programmato?
…Cosa dice la deontologia medica?
…Cosa faccio per ribellarmi a questo
stato di fatto?
19. Ricoveri
Il paziente urgente che necessita di
ricovero deve essere ricoverato!
In assenza di posti letto nella divisione
di pertinenza si cercherà negli ospedali
viciniori (se possibile)
Se non si trova posto letto, il paziente
sarà ricoverato nel dipartimento, su altri
posti letto liberi, in barella in reparto
20. Ricovero in
OsservazioneBreveIntensiva
Il paziente può restare in osservazione
finchè non viene stabilito il suo destino
(ricovero, trasferimento, dimissione). A
quel punto deve lasciare l’Osservazione
Meglio 10 pazienti in Osservazione,
assistiti dal solo personale del Pronto
Soccorso, che deve rispondere alle
urgenze che sopravvengono, o 1 per
reparto?
21. Tribunale per i Diritti del Paziente
I pazienti non possono restare in barella
Risposta: giusto!
Durante il terremoto del ’68 a casa mia
eravamo in 32, non c’erano letti per tutti,
si dormiva per terra, ma al sicuro!
Poi quando è accaduto a un suo
congiunto…ha capito!
22. …e i programmati?
Hanno uguali diritti rispetto agli urgenti,
Hanno atteso,
Non vanno mandati a casa!
Si devono trovare meccanismi che
permettano di fornire risposte ad
entrambi
23. Aumentare il tourn over
Gli esami eseguibili da Pronto Soccorso
vanno eseguiti in Osservazione
(aumenta la permanenza in PS/OBI)
Fatti tutti gli esami da PS, come si
giustifica il 1’ giorno di ricovero ai
controlli PACA?
Degenza media in medicina 5,5 giorni e
identiche flessioni della Degenza Media
in tutti i reparti
25. Conclusioni
Solo uno stretto controllo del sistema e una forte
governance permettono di migliorare e ridurre gli
accessi in un Pronto Soccorso.
Ancor prima è necessario che ogni medico
conosca i propri diritti e doveri, conosca il termine
“appropriatezza”
In assenza di queste conoscenze, che dovrebbero
essere di base per tutti, il Pronto Soccorso farà le
veci della medicina territoriale.
Si è notato che spesso sono gli stessi medici del
Pronto Soccorso che preferiscono affrontare meno
pazienti non critici e con questa scusa trasferire i
pazienti critici di competenza, ad altri.