Deriva dei continenti e la tettonica a placchePaolo Balocchi
deriva dei continenti, tettonica a placche, margini di placca, divergenti, convergenti, trasformi, tipi di collisione, oceano-oceano, continente-oceano, continente-continente, motore della tettonica, celle convettive, trascinamento, spinta, flusso astenosferico
Deriva dei continenti e la tettonica a placchePaolo Balocchi
deriva dei continenti, tettonica a placche, margini di placca, divergenti, convergenti, trasformi, tipi di collisione, oceano-oceano, continente-oceano, continente-continente, motore della tettonica, celle convettive, trascinamento, spinta, flusso astenosferico
presentazione realizzata dal geologo Daniele Cinti, ricercatore presso l'INGV, nell'abito del progetto eTwinning "Nous et le tremblement de terre" 2016-17
La crisi di salinità del Messiniano e le evaporiti sicilianeSalvatore Stira
In questa presentazione sono descritti i meccanismi e le conseguenze della crisi di salinità del Messiniano. Inoltre sono descritte le evaporiti siciliane.
Deriva dei continenti / Tettonica delle placcheiperclasse
DERIVA DEI CONTINENTI in italiano per scuola media
Continental drift in Italian
Presentazione breve e senza pretese, a supporto di una spiegazione di geografia
Le Grotte, località che conserva, oltre a questa importante e antica opera, compiutamente descritta nell'articolo che pubblichiamo, anche diversi altri notevoli e intriganti resti del nostro passato remoto.
1. ITINERARI PAESAGGISTICI DEL GEOPARK
Sentiero geologico n° 1
Piano Battaglia - Portella Colla
Circa 220 milioni di anni fa, durante l’era mesozoica, tra la fine del periodo
triassico e l’inizio del Giurassico, la porzione di mare nella quale si è formata gran
parte delle rocce calcaree che costituiscono la dorsale montuosa del Carbonara
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2. (Piano Battaglia) e che annovera Pizzo Dipilo (Gratteri), era caratterizzata da un
ambiente subtropicale con un regime climatico caldo che favorì la proliferazione
di coralli, grandi molluschi bivalvi, spugne e alghe a impalcatura calcarea.
Questi organismi, assieme a molti altri, fissavano il carbonato di calcio nei
loro apparati scheletrici dando luogo alla formazione di enormi scogliere coralline
che orlavano lagune estese anche centinaia di chilometri; il fondo marino era in-
teressato da un lento abbassamento (subsidenza), permettendo alla sabbia di que-
ste lagune, ben presto litificata in spessi strati di roccia, di formare dei tavolati
rocciosi spessi chilometri con estensioni centochilometriche chiamate piattaforme
carbonatiche.
Le grandi piattaforme carbonatiche iniziarono così a svilupparsi lungo gran
parte del mare Tetide ed erano collegate con i bacini marini profondi (che corri-
spondono alle successioni rocciose alla base di Monte dei Cervi), da scoscese scar-
pate che costituiscono le dolomie di Monte Quacella.
Si raggiunge Piano Battaglia dalle tre direzioni di provenienza possibili: da
Collesano-Isnello, da Polizzi Generosa e da Petralia Sottana. Quindi, proseguendo
per il senso obbligato di marcia, ci si sposta a Piano della Battaglietta, da dove si
può percorrere il sentiero geologico n°1, l’Inghiottitoio della Battaglietta, indicato
da una serie di appositi pannelli. Il sentiero è inserito nella rete europea dei Geo-
park, ed offre la possibilità di un approccio ravvicinato alla storia geologica delle
Madonie degli ultimi 230 milioni di anni.
Con la fantasia è interessante immaginare che lì dove oggi poggiamo i piedi,
un tempo il mare ci avrebbe sovrastato, ma anche che ancora fino agli inizi del XX
secolo, quando l’uomo iniziò a tagliare querce e faggi per ricavarne traverse fer-
roviarie e legna da ardere, una fitta vegetazione boschiva ricopriva tutto il terri-
torio.
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