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• Alterazione dei
meccanismi antiossidanti
(insorgenza e
progressione)
• Accumulo di prodotti
dell’ossidazione
• Tessuto cerebrale con
livelli bassi di antiossidanti
DISTRUTTA DALLA PERMANENZA A LIVELLO DELLO
STOMACO
EMIVITA BREVE
INTERFERENZA DEGLI AA NEUTRI
SULL’ASSORBIMENTO
PERDITA DI EFFICACIA DELLA SINGOLA DOSE
SOMMINISTRATA
Trattamento sintomatico
(manca la dopamina, la
ripristiniamo come farmaco)
LEVODOPA
• Viene assorbita nel primo tratto
dell’intestino
• Deve attraversare lo stomaco
rapidamente
• Effetti da evitare:
1) ritardante: stazionamento
eccessivo nello stomaco (grassi,
fibre, acidità, stipsi)
2) Competizione con il farmaco:
eccesso di proteine in vicinanza
dell’assunzione (aa neutri come
isoleucina, leucina, valina,
fenilalanina, triptofano e
tirosina)
• Orario di assunzione in rapporto ai pasti
• Natura dell’alimento e velocità di
svuotamento gastrico
• Competizione tra levodopa e AA neutri della
dieta per il sistema di trasporto attivo
intestinale al torrente ematico
• Competizione tra levodopa e AA neutri per il
trasporto attivo attraverso la BEE
• 15 – 30 minuti PRIMA DEI PASTI (meglio 1 ora
prima) o 2 ore dopo il pasto
• 1 o 2 ore di distanza dall’assunzione di cibi
ricchi in ferro o terapie marziali
• Situazioni particolari dieta specifica
Dieta particolare?
• Se si rispettano le
modalità di
somministrazione del
farmaco “Levodopa”
praticamente NO
• Quindi dieta equilibrata
senza eccessi di proteine
• Deve garantire il
benessere della persona
Antiossidanti
Contenimento
calorie
Vitamine
PIATTO
CARBOIDRATI
GRASSIPROTEINE
Le proteine, solo se assunte in ABBONDANZA con il pasto e nei TEMPI SBAGLIATI
rispetto alla somministrazione del farmaco, possono interferire con la levodopa, sia
a livello di assorbimento intestinale, sia nel passaggio al cervello, riducendone
l’efficacia.
Qualsiasi pietanza composta
contiene, in proporzioni diverse
e variabili, PROTEINE,
CARBOIDRATI e LIPIDI oltre ad
altri MICRONUTRIENTI (metalli,
vitamine).
Gli aspetti nutrizionali da
tenere sotto controllo per la
salute sono:
• Calorie
• Tipologia di grassi (trans,
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• Indice glicemico globale
• Provenienza (allevamenti
bio o meno)
• La dieta deve essere composta
da carboidrati a basso indice
glicemico
• Preferire cereali integrali
• Variare il più possibile (grano,
farro, avena … )
• Dolci solo occasionali
• Necessario un buon apporto di fibre (e di
acqua) per favorire la motilità intestinale
• Le fibre dovrebbero essere assunte 2 ore
dopo qualsiasi farmaco
• Gli acidi grassi monoinsaturi e gli ɯ-3 sono stati
associati ad un rischio più basso per la malattia di
Parkinson.
• Preferire: olio extravergine di oliva, noci, frutta a
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• Pasti ricchi in grassi rallentano lo svuotamento
gastrico e ritardano significativamente
l’assorbimento della levodopa e la relativa
risposta terapeutica, compromettendone
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Quale regime alimentare?
PROTEINE
• CARNI MAGRE E PESCE
• LEGUMI
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INTEGRAZIONE ALIMENTARE
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• Obesità: presente soprattutto all’inizio della
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• Perdita di peso (malnutrizione in difetto) e
stitichezza sono condizioni tipiche nei malati
di Parkinson
• Monitorare l’andamento del peso corporeo:
allarmarsi se la perdita di peso è >10% nel
breve periodo (es. 3 mesi)
• Fattori psicosociali (depressione, isolamento
conducono a diminuzione dell’appetito e a
perdita della «voglia» di prepararsi i pasti,
uscire per far la spesa ecc.
• Fattori fisici: problemi di deglutizione, disfagia,
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Tipo di intervento Indicatori Azioni
Terapia nutrizionale Perdita di peso - Bilanciamento dieta e
adeguata idratazione
- Supplementazione
multivitaminica
- Dieta personalizzata
Ridotto apporto alimentare
Stato nutrizionale alterato
Costipazione
Guideline. Parkinson’s disease. American Medical Directors Association
(AMDA). 2010: la valutazione dello stato nutrizionale dovrebbe essere parte
della valutazione di routine dei pazienti con malattia di Parkinson.
• REVIEW ARTICLE
• published: 07 March 2014
The Cellular and Molecular Pharmacology Department, The Chicago Medical School, Rosalind Franklin University of Medicine
and Science, North Chicago, IL, USA 2 The Nutrition Department, The College of Health Professions, Rosalind Franklin University
of Medicine and Science, North Chicago, IL, USA
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE
LATTE: per possibile presenza di tossine
neurotossiche, pesticidi e altre sostanze.
Associazione rilevata per consumo quotidiano.
No relazione invece per formaggi stagionati e
yogurt.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
FRUTTA, VERDURE: in quanto fonti di vitamine e
antiossidanti. In particolare studi interessanti e
specifici per: carotenoidi, licopene, vit. B6,
solanacee (pomodori, peperoni, patate) e
crucifere (cavolfiori, cavoletti, broccoli) per il
solforafame e erucina.
Il succo di melograno si è rivelato, invece, avere
un effetto pro-ossidante: da evitare.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
Omega-3: gli esperimenti su modelli animali
mostrano tutti una protezione dal rischio di
insorgenza di PD o una riduzione degli effetti del
PD. Sono in corso studi su soggetti umani. La
biochimica conosciuta degli omega-3 sulle
cellule nervose è favorevole ad un suo utilizzo.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
SOIA: la presenza di isoflavonoidi rende la soia
neuroprotettiva. Sono in corso studi a lungo
termine per meglio definire la relazione con il
PD.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
CAFFE’: studi farmacologici indicano che la
caffeina riduce l’attività tossica dopaminergica.
Alcuni autori evidenziano una associazione
inversa tra caffeina e PD.
Tea: i polifenoli del tea verde e nero sono
potenti antiossidanti. Alcuni studi evidenziano
una associazione inversa tra assunzione di 2 o 3
tazze di tea e PD.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
GRASSI: non ci sono relazioni chiare (risultati
contrastanti) tra assunzione di grassi saturi e PD.
I grassi mono-insaturi sembrano possedere un
effetto protettivo. Curiosa la relazione tra bassi
valori di colesterolo totale e progressione del PD
(da approfondire).
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
CARNE: non ci sono relazioni chiare (risultati
contrastanti). Un collegamento logico tra
eccessiva assunzione di carne rossa e aumentato
rischio di P. potrebbe essere nel fatto che un
eccesso di ferro contenuto nella carne possa
favorire reazioni ossidative.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
CARBOIDRATI: anche qui risultati contrastanti. In
teoria gli alimenti ad alto indice glicemico
dovrebbero favorire la produzione di dopamina
e quindi essere inversamente correlati con la
progressione di PD. Al contrario, molti lavori
evidenziano relazione opposta. Interessante la
relazione tra diabete di tipo 2 e rischio di PD.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
VITAMINA D: non è chiaro se la carenza di vit D
in soggetti con PD sia predisponente la malattia
o sia la conseguenza.
VITAMINA C e E: diverse ricerche con risultati
discordanti. Dal punto di vista biochimico queste
vitamine dovrebbero essere utili a contrastare il
PD per i loro importanti effetti protettivi da
ossidanti e radicali liberi.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
Le ricerche fatte e quelle in corso sulle proprietà
dei nutrienti possono essere soggette a fattori
confondenti (data la possibilità delle
innumerevoli interferenze e interrelazioni).
Uno stile alimentare che non escluda a priori un
gruppo di alimenti resta fortemente consigliato.
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
La sostituzione di frutta e
verdura con capsule contenenti
vitamine non è consigliabile. In
una mela ci sono oltre 100
fitonutrienti (vitamine,
antiossidanti ecc) che possono
interagire tra di loro e potenziare
al massimo i loro effetti positivi.
Una capsula contenente 7 o più
vitamine non può essere la
stessa cosa!
FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014
The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
Se non siamo in presenza di situazioni
personali particolari (obesità, perdita di
peso importante, diabete, celiachia ecc)
il consiglio è:
dieta bilanciata (stile dieta
mediterranea) ricca soprattutto in frutta,
verdure, con il giusto apporto di
proteine provenienti da legumi, carne e
pesce. Preferire i cereali alternativi e
integrali e come grasso il solo olio
extravergine di oliva di qualità. Te, caffè
e vino in moderata quantità hanno
effetti neuroprotettori.
• TE, CAFFE’, ORZO
• FETTE BISCOTTATE (GRANO, FARRO)
• MARMELLATA TIPO COMPOSTA o FRUTTA
FRESCA
oppure
• CREMA BUDWIG
• YOGURT MAGRO
PROTEINE CARBOIDRATI LIPIDI
Legumi Verdure Olio extravergine di oliva
Pesce Frutta
Carne magra Cereali (riso, farro, grano,
avena ecc)
uova
Esempio di pasto:
Salmone
Verdura fresca
Pane
Fragole
Oppure
Piatto di pasta alle verdure
Verdura fresca
Frutta
• YOGURT
• FRUTTA
• FRUTTA A GUSCIO
• CREMA BUDWIG
Per controllare meglio la
fame e in particolare i livelli
di insulina è consigliabile
abbinare la frutta ad una
fonte proteica (es.
prosciutto crudo 10-20 g)
• Ecco la ricetta per una persona:
• Un cucchiaio di cereali crudi (miglio, avena,
orso, riso, ecc) appena macinati
• Un cucchiaio di semi oleosi (girasole, zucca,
noci, nocciole, lino, ecc) appena macinati
• Due cucchiai di formaggio magro o yogurt
magro (si possono sostituire con latte di soia
o di avena in caso di intolleranza ai latticini)
• Un cucchiaio di olio di semi di lino spremuto a
freddo
• Due cucchiaini di miele
• Il succo di mezzo limone
• Frutta di stagione
• Frullate il tutto e gustate!!
• AGLIO: depurante, diuretico, detossificante
• ARANCIA e altri Agrumi: detossificanti,
antinfiammatori, antitumorali
• BROCCOLI E CRUCUFERE in generale:
antitumorali
• CIOCCOLATO FONDENTE: antiossidante
• CURCUMA (polvere gialla di curcuma longa):
antinfiammatorio
• MIRTILLO: antiossidante e antitumorale
• NOCI: antiossidante, omega-3
• POMODORO: antiossidante
• SALMONE: omega-3
• SPINACI: antinfiammatori, antiossidanti
• TE’ VERDE: antiossidante, detossificante
• ZENZERO: antiossidante, antinfiammatorio
Si manifestano con vari
sintomi:
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RICHIEDONO UN TRATTAMENTO DIETETICO
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RUOLO DELL'ALIMENTAZIONE NELL'EFFICACIA DELLA TERAPIA CON LEVODOPA

  • 1.
  • 2. • Alterazione dei meccanismi antiossidanti (insorgenza e progressione) • Accumulo di prodotti dell’ossidazione • Tessuto cerebrale con livelli bassi di antiossidanti
  • 3. DISTRUTTA DALLA PERMANENZA A LIVELLO DELLO STOMACO EMIVITA BREVE INTERFERENZA DEGLI AA NEUTRI SULL’ASSORBIMENTO PERDITA DI EFFICACIA DELLA SINGOLA DOSE SOMMINISTRATA Trattamento sintomatico (manca la dopamina, la ripristiniamo come farmaco) LEVODOPA
  • 4. • Viene assorbita nel primo tratto dell’intestino • Deve attraversare lo stomaco rapidamente • Effetti da evitare: 1) ritardante: stazionamento eccessivo nello stomaco (grassi, fibre, acidità, stipsi) 2) Competizione con il farmaco: eccesso di proteine in vicinanza dell’assunzione (aa neutri come isoleucina, leucina, valina, fenilalanina, triptofano e tirosina)
  • 5. • Orario di assunzione in rapporto ai pasti • Natura dell’alimento e velocità di svuotamento gastrico • Competizione tra levodopa e AA neutri della dieta per il sistema di trasporto attivo intestinale al torrente ematico • Competizione tra levodopa e AA neutri per il trasporto attivo attraverso la BEE
  • 6. • 15 – 30 minuti PRIMA DEI PASTI (meglio 1 ora prima) o 2 ore dopo il pasto • 1 o 2 ore di distanza dall’assunzione di cibi ricchi in ferro o terapie marziali • Situazioni particolari dieta specifica
  • 7.
  • 8. Dieta particolare? • Se si rispettano le modalità di somministrazione del farmaco “Levodopa” praticamente NO • Quindi dieta equilibrata senza eccessi di proteine • Deve garantire il benessere della persona
  • 10.
  • 11.
  • 13. Le proteine, solo se assunte in ABBONDANZA con il pasto e nei TEMPI SBAGLIATI rispetto alla somministrazione del farmaco, possono interferire con la levodopa, sia a livello di assorbimento intestinale, sia nel passaggio al cervello, riducendone l’efficacia.
  • 14.
  • 15.
  • 16. Qualsiasi pietanza composta contiene, in proporzioni diverse e variabili, PROTEINE, CARBOIDRATI e LIPIDI oltre ad altri MICRONUTRIENTI (metalli, vitamine). Gli aspetti nutrizionali da tenere sotto controllo per la salute sono: • Calorie • Tipologia di grassi (trans, saturi) • Indice glicemico globale • Provenienza (allevamenti bio o meno)
  • 17. • La dieta deve essere composta da carboidrati a basso indice glicemico • Preferire cereali integrali • Variare il più possibile (grano, farro, avena … ) • Dolci solo occasionali
  • 18.
  • 19. • Necessario un buon apporto di fibre (e di acqua) per favorire la motilità intestinale • Le fibre dovrebbero essere assunte 2 ore dopo qualsiasi farmaco
  • 20. • Gli acidi grassi monoinsaturi e gli ɯ-3 sono stati associati ad un rischio più basso per la malattia di Parkinson. • Preferire: olio extravergine di oliva, noci, frutta a guscio, pesci grassi, integrazione specifica • Pasti ricchi in grassi rallentano lo svuotamento gastrico e ritardano significativamente l’assorbimento della levodopa e la relativa risposta terapeutica, compromettendone l’efficacia.
  • 21. Quale regime alimentare? PROTEINE • CARNI MAGRE E PESCE • LEGUMI VERDURE CEREALI a basso indice glicemico e integrali GRASSI olio extravergine di oliva, noci, semi di chia, semi di lino INTEGRAZIONE ALIMENTARE Omega-3, te, caffè, vitamina D
  • 22. • Obesità: presente soprattutto all’inizio della malattia. Consigliato riportarsi ad un IMC normale • Perdita di peso (malnutrizione in difetto) e stitichezza sono condizioni tipiche nei malati di Parkinson • Monitorare l’andamento del peso corporeo: allarmarsi se la perdita di peso è >10% nel breve periodo (es. 3 mesi)
  • 23. • Fattori psicosociali (depressione, isolamento conducono a diminuzione dell’appetito e a perdita della «voglia» di prepararsi i pasti, uscire per far la spesa ecc. • Fattori fisici: problemi di deglutizione, disfagia, discinesie
  • 24. Tipo di intervento Indicatori Azioni Terapia nutrizionale Perdita di peso - Bilanciamento dieta e adeguata idratazione - Supplementazione multivitaminica - Dieta personalizzata Ridotto apporto alimentare Stato nutrizionale alterato Costipazione Guideline. Parkinson’s disease. American Medical Directors Association (AMDA). 2010: la valutazione dello stato nutrizionale dovrebbe essere parte della valutazione di routine dei pazienti con malattia di Parkinson.
  • 25.
  • 26. • REVIEW ARTICLE • published: 07 March 2014 The Cellular and Molecular Pharmacology Department, The Chicago Medical School, Rosalind Franklin University of Medicine and Science, North Chicago, IL, USA 2 The Nutrition Department, The College of Health Professions, Rosalind Franklin University of Medicine and Science, North Chicago, IL, USA FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE
  • 27. LATTE: per possibile presenza di tossine neurotossiche, pesticidi e altre sostanze. Associazione rilevata per consumo quotidiano. No relazione invece per formaggi stagionati e yogurt. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 28. FRUTTA, VERDURE: in quanto fonti di vitamine e antiossidanti. In particolare studi interessanti e specifici per: carotenoidi, licopene, vit. B6, solanacee (pomodori, peperoni, patate) e crucifere (cavolfiori, cavoletti, broccoli) per il solforafame e erucina. Il succo di melograno si è rivelato, invece, avere un effetto pro-ossidante: da evitare. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 29. Omega-3: gli esperimenti su modelli animali mostrano tutti una protezione dal rischio di insorgenza di PD o una riduzione degli effetti del PD. Sono in corso studi su soggetti umani. La biochimica conosciuta degli omega-3 sulle cellule nervose è favorevole ad un suo utilizzo. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 30. SOIA: la presenza di isoflavonoidi rende la soia neuroprotettiva. Sono in corso studi a lungo termine per meglio definire la relazione con il PD. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 31. CAFFE’: studi farmacologici indicano che la caffeina riduce l’attività tossica dopaminergica. Alcuni autori evidenziano una associazione inversa tra caffeina e PD. Tea: i polifenoli del tea verde e nero sono potenti antiossidanti. Alcuni studi evidenziano una associazione inversa tra assunzione di 2 o 3 tazze di tea e PD. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 32. GRASSI: non ci sono relazioni chiare (risultati contrastanti) tra assunzione di grassi saturi e PD. I grassi mono-insaturi sembrano possedere un effetto protettivo. Curiosa la relazione tra bassi valori di colesterolo totale e progressione del PD (da approfondire). FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 33. CARNE: non ci sono relazioni chiare (risultati contrastanti). Un collegamento logico tra eccessiva assunzione di carne rossa e aumentato rischio di P. potrebbe essere nel fatto che un eccesso di ferro contenuto nella carne possa favorire reazioni ossidative. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 34. CARBOIDRATI: anche qui risultati contrastanti. In teoria gli alimenti ad alto indice glicemico dovrebbero favorire la produzione di dopamina e quindi essere inversamente correlati con la progressione di PD. Al contrario, molti lavori evidenziano relazione opposta. Interessante la relazione tra diabete di tipo 2 e rischio di PD. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 35. VITAMINA D: non è chiaro se la carenza di vit D in soggetti con PD sia predisponente la malattia o sia la conseguenza. VITAMINA C e E: diverse ricerche con risultati discordanti. Dal punto di vista biochimico queste vitamine dovrebbero essere utili a contrastare il PD per i loro importanti effetti protettivi da ossidanti e radicali liberi. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 36. Le ricerche fatte e quelle in corso sulle proprietà dei nutrienti possono essere soggette a fattori confondenti (data la possibilità delle innumerevoli interferenze e interrelazioni). Uno stile alimentare che non escluda a priori un gruppo di alimenti resta fortemente consigliato. FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 37. La sostituzione di frutta e verdura con capsule contenenti vitamine non è consigliabile. In una mela ci sono oltre 100 fitonutrienti (vitamine, antiossidanti ecc) che possono interagire tra di loro e potenziare al massimo i loro effetti positivi. Una capsula contenente 7 o più vitamine non può essere la stessa cosa! FRONTIERS IN AGING NEUROSCIENCE 7/03/2014 The emerging role of nutrition in Parkinson’s disease
  • 38. Se non siamo in presenza di situazioni personali particolari (obesità, perdita di peso importante, diabete, celiachia ecc) il consiglio è: dieta bilanciata (stile dieta mediterranea) ricca soprattutto in frutta, verdure, con il giusto apporto di proteine provenienti da legumi, carne e pesce. Preferire i cereali alternativi e integrali e come grasso il solo olio extravergine di oliva di qualità. Te, caffè e vino in moderata quantità hanno effetti neuroprotettori.
  • 39. • TE, CAFFE’, ORZO • FETTE BISCOTTATE (GRANO, FARRO) • MARMELLATA TIPO COMPOSTA o FRUTTA FRESCA oppure • CREMA BUDWIG • YOGURT MAGRO
  • 40. PROTEINE CARBOIDRATI LIPIDI Legumi Verdure Olio extravergine di oliva Pesce Frutta Carne magra Cereali (riso, farro, grano, avena ecc) uova Esempio di pasto: Salmone Verdura fresca Pane Fragole Oppure Piatto di pasta alle verdure Verdura fresca Frutta
  • 41. • YOGURT • FRUTTA • FRUTTA A GUSCIO • CREMA BUDWIG Per controllare meglio la fame e in particolare i livelli di insulina è consigliabile abbinare la frutta ad una fonte proteica (es. prosciutto crudo 10-20 g)
  • 42. • Ecco la ricetta per una persona: • Un cucchiaio di cereali crudi (miglio, avena, orso, riso, ecc) appena macinati • Un cucchiaio di semi oleosi (girasole, zucca, noci, nocciole, lino, ecc) appena macinati • Due cucchiai di formaggio magro o yogurt magro (si possono sostituire con latte di soia o di avena in caso di intolleranza ai latticini) • Un cucchiaio di olio di semi di lino spremuto a freddo • Due cucchiaini di miele • Il succo di mezzo limone • Frutta di stagione • Frullate il tutto e gustate!!
  • 43. • AGLIO: depurante, diuretico, detossificante • ARANCIA e altri Agrumi: detossificanti, antinfiammatori, antitumorali • BROCCOLI E CRUCUFERE in generale: antitumorali • CIOCCOLATO FONDENTE: antiossidante • CURCUMA (polvere gialla di curcuma longa): antinfiammatorio
  • 44. • MIRTILLO: antiossidante e antitumorale • NOCI: antiossidante, omega-3 • POMODORO: antiossidante • SALMONE: omega-3 • SPINACI: antinfiammatori, antiossidanti • TE’ VERDE: antiossidante, detossificante • ZENZERO: antiossidante, antinfiammatorio
  • 45. Si manifestano con vari sintomi: • Gonfiori intestinali • Frequenti scariche • Emicrania • Stanchezza costante • .. altri RICHIEDONO UN TRATTAMENTO DIETETICO PARTICOLARE.

Editor's Notes

  1. Un’alterazione dei meccanismi antiossidanti (aumentata produzione di radicali liberi che portano alla degenerazione delle masse nucleari del sistema extrapiramidale) può contribuire all’insorgenza e alla progressione del MP.