Project work presentato all'esame del corso di Social Media Web Smart Apps tenuto dal professore Gianluigi Cogo presso l'Università di Informatica Ca' Foscari di Venezia
Partendo dai contenuti e dagli esempi proposti da Viktor Mayer-Schönberger e Kenneth Cukier nel loro libro "Big Data - Una rivoluzione che trasformerà il nostro modo di vivere" (edito da Garzanti) la presentazione introduce al tema del BigData per poi concentrarsi su come la pubblica amministrazione possa far proprio questo nuovo modo di progettare ed implementare le politiche pubbliche e i servizi ai cittadini.
Project work presentato all'esame del corso di Social Media Web Smart Apps tenuto dal professore Gianluigi Cogo presso l'Università di Informatica Ca' Foscari di Venezia
Partendo dai contenuti e dagli esempi proposti da Viktor Mayer-Schönberger e Kenneth Cukier nel loro libro "Big Data - Una rivoluzione che trasformerà il nostro modo di vivere" (edito da Garzanti) la presentazione introduce al tema del BigData per poi concentrarsi su come la pubblica amministrazione possa far proprio questo nuovo modo di progettare ed implementare le politiche pubbliche e i servizi ai cittadini.
Gestione dei big data: Web 3.0, motori semantici, soft computing Valerio Eletti
Intervento di Valerio Eletti al seminario "La personalizzazione scientifica delle cure" organizzato dal Dott. Christian Pristipino all'Ospedale San Filippo Neri di Roma, il 10 maggio 2014
Breve panoramica sui Big Data, per chi ne ha solo sentito parlare ma non sa bene cosa siano.
La presentazione non è pensata per un pubblico tecnico e segue questa agenda:
1. definizione di Big Data delle 3 V
2. esempi di progetti realmente effettuati
3. tecnologie
4. riflessioni varie
Le opportunita dei Big Data - Palazzolo Digital Festival 2013 (PDF13)Vincenzo Manzoni
I social network e i canali tradizionali di acquisizione delle informazioni, costituiscono le principali fonti di accumulo dati. L’uso appropriato del dato e l’utilizzo nei processi aziendali incrementano il valore del business. Ma cosa si può realizzare con i big data concretamente? Un’esperienza sul campo.
Slide mostrate durante il Palazzolo Digital Festival 2013 (PDF13). Per maggiori informazioni sull’evento: http://www.palazzolodigitalfestival.it/
Introduzione ai Big Data e alla scienza dei dati - I formati datiVincenzo Manzoni
Lezione 1 del corso di analisi dati tenuto al Palazzolo Digital Hub (Palazzolo sull'Oglio, Brescia) nel 2014. Il tema di questa prima lezione sono i formati dati.
Open Government Data e Comunicazione istituzionale: Community, Social mediadatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Giuridico)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=24 ottobre 2014
Stefano Gatti - Antonello Mantuano - Si metterà a confronto l'evoluzione degli ultimi anni dei sistemi di persistenza dati, in particolare quelli NoSQL, con le crescenti esigenze di analizzarne tipologie molto diverse anche in modo nuovo per creare innovazione nei prodotti che il mercato chiede ad una "data-driven company", quale Cerved. Si cercherà, con casi concreti, di evidenziare il valore tecnico e di business. Infine verrà sottolineato come il poliglottismo tecnologico indotto da questo processo comporti un valore ma anche un innalzamento della complessità dei processi e dei sistemi all'interno delle organizzazioni.
Traccia dell'intervento al seminario su medicina e sistemi complessi all'ospe...Valerio Eletti
inquadramento generale dedicato alle opportunità e alle minacce portate in tutti gli ambienti - e in particolare nella medicina e nella epidemiologia - dalla produzione, diffusione e analisi di grandi data base sempre più massivi e connessi tra di loro; linee guida e punti di attenzione nell'avvicinarsi all'uso sia di big data propriamente detti sia di mega data set specialistici, come quelli che si trovano in medicina.
Gestione dei big data: Web 3.0, motori semantici, soft computing Valerio Eletti
Intervento di Valerio Eletti al seminario "La personalizzazione scientifica delle cure" organizzato dal Dott. Christian Pristipino all'Ospedale San Filippo Neri di Roma, il 10 maggio 2014
Breve panoramica sui Big Data, per chi ne ha solo sentito parlare ma non sa bene cosa siano.
La presentazione non è pensata per un pubblico tecnico e segue questa agenda:
1. definizione di Big Data delle 3 V
2. esempi di progetti realmente effettuati
3. tecnologie
4. riflessioni varie
Le opportunita dei Big Data - Palazzolo Digital Festival 2013 (PDF13)Vincenzo Manzoni
I social network e i canali tradizionali di acquisizione delle informazioni, costituiscono le principali fonti di accumulo dati. L’uso appropriato del dato e l’utilizzo nei processi aziendali incrementano il valore del business. Ma cosa si può realizzare con i big data concretamente? Un’esperienza sul campo.
Slide mostrate durante il Palazzolo Digital Festival 2013 (PDF13). Per maggiori informazioni sull’evento: http://www.palazzolodigitalfestival.it/
Introduzione ai Big Data e alla scienza dei dati - I formati datiVincenzo Manzoni
Lezione 1 del corso di analisi dati tenuto al Palazzolo Digital Hub (Palazzolo sull'Oglio, Brescia) nel 2014. Il tema di questa prima lezione sono i formati dati.
Open Government Data e Comunicazione istituzionale: Community, Social mediadatitrentinoit
Corso di Formazione per gli enti del sistema provinciale trentino: Innovazione, Open Data, cambiamento organizzativo, cambiamento sociale (Modulo Giuridico)
In collaborazione con la Trentino School of Management http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=24 ottobre 2014
Stefano Gatti - Antonello Mantuano - Si metterà a confronto l'evoluzione degli ultimi anni dei sistemi di persistenza dati, in particolare quelli NoSQL, con le crescenti esigenze di analizzarne tipologie molto diverse anche in modo nuovo per creare innovazione nei prodotti che il mercato chiede ad una "data-driven company", quale Cerved. Si cercherà, con casi concreti, di evidenziare il valore tecnico e di business. Infine verrà sottolineato come il poliglottismo tecnologico indotto da questo processo comporti un valore ma anche un innalzamento della complessità dei processi e dei sistemi all'interno delle organizzazioni.
Traccia dell'intervento al seminario su medicina e sistemi complessi all'ospe...Valerio Eletti
inquadramento generale dedicato alle opportunità e alle minacce portate in tutti gli ambienti - e in particolare nella medicina e nella epidemiologia - dalla produzione, diffusione e analisi di grandi data base sempre più massivi e connessi tra di loro; linee guida e punti di attenzione nell'avvicinarsi all'uso sia di big data propriamente detti sia di mega data set specialistici, come quelli che si trovano in medicina.
Project work di Andrea Gobbine Stefano Gobbin
Per il corso Social Media Web e Smart Apps
Prof. Gianluigi Cogo–Università Ca’ FoscariVenezia
19 maggio 2015
Dopo la rivoluzione industriale ed in piena rivoluzione digitale una nuova sfida si affaccia nel mondo digitale:
Gli Open Data. I grandi cambiamenti del mondo economico ed istituzionale, a livello nazionale ed internazionale, stanno mettendo in discussione i rapporti tra cittadini, imprese, amministrazioni, istituzioni ed ovviamente politica.
Gli Open Data possono aiutare a ridisegnare questi rapporti ?
Cosa sono, cosa rappresentano, quali sono le opportunità che si aprono con l'apertura e e libera fruizione delle informazioni?
Il “data-journalism” è un filone in piena esplosione soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Quali sono le attività in italia?
Il "Data divide". Criticità e prospettive dell'Open Data nella PA italianaUgo Bonelli
La crescente diffusione di iniziative Open Data della pubblica Amministrazione locale (offerta) trova ancora una limitata domanda da parte dei potenziali utilizzatori (imprese e sviluppatori). La presentazione cerca di delineare una mappatura delle progettualità esistenti e nello stesso tempo di evidenziare quelle che sembrano le principali criticità emerse nello sviluppo di queste iniziative. Se, da un lato è auspicabile una progressiva "apertura" della PA grazie a dati e informazioni liberamente disponibili, dall'altro è necessario non ricoprire tali attività di proprietà taumaturgiche; impatti, regole e standard sono, infatti, ancora lungi dall'essersi consolidati. Le principali problematiche nelle PA riguardano aspetti organizzativi e gestionali per raggiungere "l'obiettivo dato" pubblico aperto, tenendo ben presente che tali progetti sono solo una parte, un "di cui", di una ben più ampia strategia di Open Government.
Il fenomeno open data - Indicazioni e norme per un mondo di dati apertiAmmLibera AL
Il fenomeno open data - Indicazioni e norme per un mondo di dati aperti
a cura di Simone Aliprandi
Versione 1, febbraio 2014 - ISBN: 9788867050116
www.aliprandi.org/fenomeno-opendata
Nell’affascinante mondo della cultura open, dopo software open source, standard aperti, open access e open content, il fenomeno dei dati aperti rappresenta l’ultima frontiera e forse anche quella attualmente più strategica.
Alla fine degli anni 2000 si è infatti aperto il dibattito sull’importanza della disponibilità e libera diffusione di dati “crudi” (anche e soprattutto da parte del settore pubblico) così da poter aumentare il potenziale informativo e comunicativo della conoscenza condivisa figlia della rivoluzione digitale. Ci si è presto accorti che la possibilità di raccogliere, gestire e riutilizzare quantità di dati sempre maggiori e sempre più dense di correlazioni porta la necessità di alcune riflessioni di carattere sia giuridico che tecnologico.
In questo libro, in ottica divulgativa, si cerca di presentare le principali questioni emergenti, tracciando un quadro normativo completo e fornendo alcune essenziali linee guida.
Open data, infrastruttura dell’economia della conoscenza
CDTI - Club Dirigenti Tecnologie dell'Informazione di Roma - 14/11/2012
Maria Rita Minelli - Filas spa
4. Che cos’è l’Open Data?
La nozione di open data, e più specificatamente “dati aperti” è una filosofia che mette in
pratica la condivisione di dati e informazioni, pubblici o no, accessibili e riutilizzabili da
chiunque e per qualunque fine e senza vincoli e senza limiti di tempo.
5. I principi dell’open data:
La definizione “open” dà pieno significato nei requisiti di Open Data.
I principi degli open data:
Disponibilità e accesso: i dati devono essere disponibili nel loro insieme e preferibilmente
scaricabili da internet. I dati devono anche essere disponibili in un formato modificabile .
Riuso e distribuzione: i dati devono essere disponibili a condizioni tali da permettere il
riuso e ridistribuzione e il rimescolamento con altri insieme di dati.
Partecipazione universale: ognuno deve essere in grado di usare e riusare e ridistribuire.
senza alcuna discriminazione nei campi di impiego o contro persone o gruppi. Ad
esempio, le restrizioni 'non commerciali "che non consenta l'uso' commerciale ', o
restrizioni d'uso per determinati scopi (ad esempio solo in materia di istruzione), non sono
ammessi.
6. Che cos’è l’open data?
La ragione fondamentale per cui è importante chiarire il significato di “aperto” e del perché
utilizzare proprio questa definizione, può essere identificata in un termine:
interoperabilità.
L’interoperabilità è la capacità di diversi sistemi e organizzazioni di lavorare insieme (Inter-
operare). In questo caso, è la capacità di combinare una base di dati con altre.
L’interoperabilità è importante perché permette a componenti diverse di lavorare insieme.
L’abilità di rendere ciascun dato un componente e di combinare insieme vari componenti
è essenziale per la costruzione di sistemi sofisticati. In assenza di interoperabilità ciò
diventa quasi impossibile.
7. Tutti i dati possono essere aperti?
È comunque utile delineare quali tipi di dati sono aperti, o potrebbero diventarlo e, cosa
altrettanto importante, quali non sono adatti per essere aperti.
• Il questione centrale è che nel momento si decida di rilasciare dati in formato aperto, ci si
concentri sui dati non personali, quelli cioè che non contengono informazioni su singoli
individui.
• Allo stesso modo altre categorie di dati pubblici non possono essere aperte per ragioni di
sicurezza nazionale.
8. Perché gli Open Data?
I principali motivi per l’open data:
Trasparenza
Partecipazione
Miglioramento o creazione dei prodotti e/o servizi
Innovazione
Miglioramento efficienza dei servizi
Studi e conoscenza nell’analisi dei dati
9. Tipologie di open data:
Ci sono vari di tipi di open data, vediamo un po’ quali:
10. Come aprire i dati?
Pubblicando i dati in formati “open” cioè servendosi delle licenze open source per
permettere a chiunque di visualizzarli e modificarli nel caso si volesse aggiungere altri dati.
Se possibile usare in oltre standard w3c e URI per facilitare il ritrovamento dei dati da
terzi.
11. In dettaglio..
Possiamo valutare che livello di pubblicazione vogliamo raggiungere. I differenti livelli
sono stati codificati da Tim Berners-Lee attraverso la seguente scala:
15. Open Government
Con l’espressione di ‘‘Open Government’’ (Governo Aperto) ci si riferisce ad un concetto di
Governance basato su modelli, strumenti e tecnologie che permettono alle amministrazioni
di essere aperte e trasparenti nei confronti dei propri cittadini.
16. Le origini e il suo sviluppo
L’Open Government trova le sue radici nei concetti filosofici dell’Illuminismo.
Al giorno d’oggi troviamo la sua diffusione principalmente nei paesi anglosassoni come
Canada ed Australia ma si sta tuttavia pian piano diffondendo anche in Europa.
17. Open Government Data
Con Openg Government Data ci riferiamo alla pubblicazione di dati prodotti dagli enti
governativi in formato aperto e quindi riutilizzabili dai cittadini, imprese ed altre pubbliche
amministrazioni.
18. Perché rendere i dati pubblici aperti?
Rendere i dati pubblici aperti comporta i seguenti vantaggi:
- Rendere l’amministrazione Trasparente
- Migliorare la vita dei cittadini
- Volano di sviluppo economico
19. Gli 8 principi dell’Open Government Data
Il 7-8 dicembre 2007 vennero definiti gli 8 principi sui dati di governo aperti da parti di
una trentina di sostenitori dell'amministrazione aperta riuniti a Sebastopol in California.
Venne quindi stabilito che i dati governativi per essere considerati aperti devono
rispettare i seguenti principi:
I - Completi
II - Primari
III - Tempestivi
IV - Accessibili
V - Macchina Processabili
VI - Non discriminatori
VII - Non proprietari
VIII - Senza licenza
20. Open Government negli USA
L’INIZIATIVA DI GOVERNO APERTO AMERICANO
Negli Stati Uniti d’America l’iniziativa di governo aperto fu intrapresa per la prima volta ed
introdotta grazie all’amministrazione del presidente Barack Obama con l’idea di voler
creare un livello di trasparenza senza precedenti nelle attività di governo.
La prima direttiva fu emessa il 20 Gennaio 2009 (primo giorno di ufficio di Obama).
@BarackObama
21. Le idee di Obama sull’Open Government
Secondo Obama l’Open Government deve basarsi su:
22. Come sta avvenendo l’attività di Open
Government Data negli USA?
Attualmente agenzie di tutto il governo federale stanno creando pagine web basate
sull’idea di governo aperto chiedendo aiuto al pubblico per idee e suggerimenti.
Fra questi il più importante che troviamo è www.data.gov lanciato nel 2009 dalla “Federal
Chief Information Officer (CIO) degli Stati Uniti. Lo scopo del sito è quello di diventare un
deposito per tutte le informazioni che il governo raccoglie e ne pubblicherà tutti i dati al
suo interno, tuttavia in alcuni casi per ragioni di privacy o per ragioni di sicurezza
nazionale i dati potrebbero non essere resi pubblici.
27. Open Data in Italia
- Piemonte: www.dati.piemonte.it
- Emilia-Romagna: www.dati.emilia-
romagna.it
- Sito nazionale: www.dati.gov.it
- Sito indipendente: www.datiopen.it
29. DatiOpen.it
Idea di base del progetto: rendere gli open data usabili dal grande pubblico
L’idea di base di DatiOpen.it è quella di dare una spinta decisa al fenomeno OpenData Italiano con le
seguenti azioni:
- Raccogliere e documentare la
maggiore quantità possibile di dati
open italiani. La redazione di
datiopen.it quotidianamente monitora
il panorama OpenData italiano alla
ricerca di nuovi dati da catalogare ed
inserire nel sistema.
- Permettere la visualizzazione
direttamente dal sito dei dati, in
tabelle, grafici e mappe.
30. Licenze d’uso
- Italian Open Data License (IODL)
- Creative Commons (CC):
- Attribution (BY)
- NonCommercial (NC)
- No Derivative Works (ND)
- Share Alike (SA)
31. Il ruolo dell’AgID
L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha il
compito di garantire la realizzazione
degli obiettivi dell’Agenda digitale
italiana in coerenza con l’Agenda digitale
europea e contribuisce alla diffusione
dell'utilizzo delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione,
allo scopo di favorire l'innovazione e la
crescita economica.
32. OpenStreetMap
OpenStreetMap è una mappa liberamente modificabile dell’intero pianeta.
Permette a chiunque sulla Terra di visualizzare, modificare ed utilizzare dati geografici con un
approccio collaborativo.
33. OpenStreetMap
OpenStreetMap non è solo un progetto software. I collaboratori ed i volontari del progetto si
alzano dalla sedia davanti al computer e camminano per le città, per le strade e per le
campagne per creare la Mappa.
35. Catalogo delle Basi di Dati della Pubblica Amministrazione
È uno strumento che
vuole facilitare la
diffusione e la conoscenza
dei dati della Pubblica
Amministrazione,
favorisce la condivisione
dei dati e il riutilizzo degli
stessi secondo i principi
dell’open data.