Incontro di benvenuto, I anno dei Corsi di laurea in Biotecnologie, Università di Milano, Anno Accademico 2013-2014 - LECTIO MAGISTRALIS Dr Massimo Iacobelli
Gli scienziati affermano che nel 2050 la popolazione mondiale sarà di circa nove miliardi di persone, quindi sarà necessario produrre il 60% in più di cibo rispetto a quello attuale, inoltre vi sono 800 milioni di persone che vivono in condizioni di estrema povertà e si trovano in aree rurali; queste circostanze rendono necessario l’uso di nuove tecnologie per aumentare la produttività agricola nei paesi in via di sviluppo. E’ chiaro che le piante transgeniche non possono eliminare la povertà e la fame, perché su questa incidono anche fattori sociali e politici, però possono dare un valido aiuto per migliore la situazione.
Incontro di benvenuto, I anno dei Corsi di laurea in Biotecnologie, Università di Milano, Anno Accademico 2013-2014 - LECTIO MAGISTRALIS Dr Massimo Iacobelli
Gli scienziati affermano che nel 2050 la popolazione mondiale sarà di circa nove miliardi di persone, quindi sarà necessario produrre il 60% in più di cibo rispetto a quello attuale, inoltre vi sono 800 milioni di persone che vivono in condizioni di estrema povertà e si trovano in aree rurali; queste circostanze rendono necessario l’uso di nuove tecnologie per aumentare la produttività agricola nei paesi in via di sviluppo. E’ chiaro che le piante transgeniche non possono eliminare la povertà e la fame, perché su questa incidono anche fattori sociali e politici, però possono dare un valido aiuto per migliore la situazione.
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R. Villano - Problematiche e contrasto dell’antibioticoresistenzaRaimondo Villano
54. R. Villano “Antibioticoresistenza”. Si tracciano cenni storici sul concetto di antibiosi, su ricerche, scoperta e produzione degli antibiotici e sul loro ruolo mondiale non solo terapeutico ma anche strategico dal secondo dopoguerra. Poi, si esaminano a livello nazionale ed internazionale: le problematiche inerenti consumo, uso improprio e abuso di antibiotici nell’uomo, in zootecnia, agricoltura e, quindi, nel ciclo alimentare e nell’ambiente; le politiche di contrasto al fenomeno dell’iperprescrizione e nei cittadini il grado di informazione e consapevolezza dei rischi; le linee guida di buona prassi comportamentale del malato; i documenti principali di lotta a tale emergenza. Si effettuano, inoltre, una rassegna analitica e un approfondimento su alcune super patologie (tubercolosi, gonorrea, meningite, ecc.) e sulle resistenze batteriche ai principali antibiotici. Si realizzano, infine, una ricognizione sull’attualità delle tecnologie e degli indirizzi di ricerca applicata e una rassegna sulle principali recenti nuove terapie. Chiude il lavoro un’appendice tecnica contenente un apparato essenziale di normative e direttive ministeriali italiane e comunitarie europee sul tema. È in diverse istituzioni scientifiche, storiche, professionali e in molte Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali in Italia e all’estero, tra cui: Ministero della Salute; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Institute for the Preservation of Medical Traditions of Smithsonian Institution-Washington USA; Medica Statale; Scienze Mediche e farmaceutiche Sede di Medicina Università di Genova; Dipartimento di Scienze farmaceutiche Università di Padova; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; nazionali: Napoli, Roma, Firenze, Potenza; Malatestiana di Cesena. (Chiron, ISBN 978-88-97303-25-1, CDD 303 VIL mus 2015, LCC DG461-583.8, Prima Edizione, pp. 164, Napoli, maggio 2015; Prima Ristampa giugno 2015; Seconda Edizione ISBN 978-97303-26-8, CDD 770 VIL fot 2014 it , LCC NXI-820, pp. 256, Roma, luglio 2015);
2. Il Novecento:
un secolo di progressi scientifici e tecnologici
La scoperta e lo studio del fenomeno della radiattività hanno portato all’
era atomica ,
che ha prodotto terribili ordigni nucleari ma anche centrali per produrre
energia e nuovi sistemi per diagnosticare e combattere le malattie.
3. L’invenzione del transistor ha inaugurato
l’era elettronica;
oggi i computer influenzano ogni aspetto della nostra vita quotidiana
e il nostro modo di comunicare si è trasformato grazie a strumenti
come i telefoni cellulari e Internet.
4. Ma c’è un’altra rivoluzione scientifica e tecnologica che è iniziata
negli ultimi decenni e di cui il grande pubblico è ancora poco
consapevole:
l’ «era biotecnologica».
5. Il termine biotecnologia indica ogni applicazione tecnologica che si
serve dei sistemi biologici , degli organismi viventi o derivati di
questi per produrre o modificare prodotti o processi per un fine
specifico.
BIOTECNOLOGIA E INGEGNERIA GENETICA
6. Questa definizione,
tratta da un documento delle Nazioni Unite,
fa capire che le biotecnologie
non sono in realtà un’esclusiva del nostro tempo:
7. Da millenni infatti ci nutriamo con alimenti
- il pane ,i formaggi , la birra , il vino-
che produciamo sfruttando il metabolismo spontaneo di
microrganismi come i lieviti e
i batteri
8. Alle biotecnologie antiche si è sostituito qualcosa di molto diverso e
più potente:
Oggi siamo in grado di trasferire singoli geni ,
ossia pezzi di DNA ,
da una specie a un’altra.
9. Con queste tecniche di ingegneria genetica,
chiamate anche DNA ricombinante,
i biotecnologi sono in grado di creare i cosiddetti
organismi geneticamente modificati ,OGM,
o organismi transgenici.
10. Nei laboratori di varie parti del mondo si sta studiando la possibilità
di creare animali OGM da allevamento; ma per lo più si tratta di
ricerche ancora in fase sperimentale.
11. I vegetali OGM invece sono tra noi già da tempo: la prima pianta
geneticamente modificata risale a più di 20 anni fa, e da oltre un
decennio sono utilizzati in agricoltura in molti paesi del mondo.
14. Pochi sviluppi tecnologici incontrano nell’opinione pubblica una
opposizione eterogenea e variegata come gli OGM.
15. Una diffusa obiezione agli OGM si può definire «di principio».
C’è chi ritiene che modificare il genoma degli organismi viventi sia
semplicemente sbagliato e inaccettabile , per ragioni etiche o
religiose.
16. Più laicamente altri si appellano alla Natura con la N
maiuscola, sostenendo che l’uomo non ha il diritto di
modificarla.
17. Gli OGM sono innaturali?
Tutti abbiamo un’idea istintiva di che cosa è naturale e che cosa
artificiale , ossia prodotto dall’uomo.
E molti di noi tendono ad apprezzare ciò che è «naturale» e a
sospettare di ciò che è artificiale.
18. Non tutti gli interventi umani sono stati benefici ,
ma non vi è generalmente una opposizione di
principio verso questi interventi.
19. Se invece si tratta di intervenire con l’ingegneria genetica
sul DNA molte persone si sentono a disagio.
20. Gli OGM sono percepiti come innaturali , e dunque da rifiutare.
21. La nostra idea istintiva di «naturalità» , che ha origini psicologiche ,
culturali , filosofiche e persino religiose , non ha un solido
fondamento scientifico.
22. In natura non mancano esempi di modificazioni genetiche che a prima
vista potrebbero apparire «innaturali » , per esempio il passaggio di geni
da una specie vegetale a un’altra.
23. E nella definizione stessa di che cosa costituisca una
specie, a ben vedere , non mancano le ambiguità.
25. Secondo uno scenario prospettato dalla Fao , entro il
2050,per poter sfamare la popolazione mondiale, dovremo
produrre il 70% del cibo in più.
26. Le piante OGM , grazie al miglioramento del loro valore
nutrizionale e alla capacità di crescere i condizioni avverse ,
potrebbero diventare una effettiva risorsa alimentare per i
prossimi decenni.
27. Le tecniche di manipolazione del DNA , tuttavia , suscitano ancora
preoccupazioni ed un ampio dibattito , sia a livello della comunità
scientifica si a livello dell’opinione pubblica.
28. Il progresso delle biotecnologie è avvenuto negli ultimi cinquant’anni
e questo rende difficile il controllo dei risultati dal punto di vista della
sicurezza per la salute dell’uomo e per l’ambiente , e complessa è
anche la riflessione sulle conseguenze etiche dei processi avviati.
29. Quali sono le principali problematiche sollevate?
Sostanzialmente si possono raggruppare in alcune categorie:
• Rischi per la salute
• Rischi per l’agricoltura
• Rischi per l’ambiente
• Problemi generali di rapporto tra costi e benefici
• Problemi etici
30. Rischi per la salute
Possibilità di immissione di allergeni nella catena alimentare
E’ ormai frequente che prodotti OGM finiscano direttamente o
indirettamente nei cibi di cui ci nutriamo nei quali l’ingrediente
principale proviene da agricoltura cosiddetta biologica , ma i prodotti
aggiunti in altre fasi della lavorazione possono derivare da colture
che utilizzano OGM.
31. Se è vero che i casi di allergie , specialmente alimentari , sono in
aumento , è molto difficile però trovare la correlazione tra il
fenomeno allergico e il consumo di OGM , perché nella vita di ogni
giorno il nostro organismo incontra comunque centinaia di migliaia
di molecole differenti e di diversa provenienza.
32. Rischi per l’agricoltura
Uno dei timori principali suscitati dall’utilizzo degli OGM è che la
resistenza indotta in queste piante nei confronti di erbicidi e parassiti
possa trasmettersi ad altri organismi , proprio a quelli che si
vorrebbero eliminare.
33. Rischi per l’ambiente
Si teme che gli OGM abbiano conseguenze su altre specie:
Un dato che è stato accertato ,ad esempio ,è che il polline prodotto
da una pianta transgenica risulta tossico per le larve della farfalla
monarca.
34. Problemi generali di rapporto tra
costi e benefici
Le biotecnologie hanno costi così elevati , sia per la ricerca sia per la
produzione, da rendere i paesi più poveri e tecnologicamente arretrati
ancora più dipendenti dai paesi più ricchi e detentori delle tecnologie ,
senza modificare , di fatto, gli squilibri già esistenti tra nazioni di diverse
aree del pianeta.
35. Problemi etici
Non vanno sottaciuti , infine ,i problemi etici , in particolare legati
all’applicazione delle biotecnologie sull’essere umano : qual è il
confine tra una terapia genica utilizzata per sostituire geni non
funzionanti e un intervento di eugenetica mirato a produrre
organismi con determinate caratteristiche?
36. La totale messa al bando degli OGM non rappresenta ,
tuttavia , una scelta giustificata su basi scientifiche.
37. Se è probabilmente impossibile azzerare i rischi di queste e di altre
tecnologie , è comunque opportuno procedere con cautela ; sia i timori,
sia la cieca fiducia verso queste tecnologie, quando non si confrontano
con dati di fatto , sono atteggiamenti allo stesso modo irrazionali , che
non possiamo permetterci davanti alle sfide ambientali e sociali che ci
attendono.