Il Romanzo. Nascita e sviluppo di un genereGrazia Besozzi
Una breve presentazione per parlare della nascita del romanzo come genere, del suo affermarsi come genere guida tra XVIII e XIX secolo.
Alcuni spunti per riflettere su una tendenza italiana ormai superata: il Pulp e una ancora vitale il Nuovo Realismo.
Chiude la presentazione una riflessione su cinema e romanzo e su romanzo e web.
Il Romanzo. Nascita e sviluppo di un genereGrazia Besozzi
Una breve presentazione per parlare della nascita del romanzo come genere, del suo affermarsi come genere guida tra XVIII e XIX secolo.
Alcuni spunti per riflettere su una tendenza italiana ormai superata: il Pulp e una ancora vitale il Nuovo Realismo.
Chiude la presentazione una riflessione su cinema e romanzo e su romanzo e web.
La presentazione è finalizzata alla promozione della cultura italiana, nello specifico quella letteraria di Luigi Pirandello, valorizzando alcuni pensieri giovanili esplicati nelle lettere, non destinate alla pubblicazione, e le poesie in cui riecheggiano anche richiami leopardiani. L'attività è rivolta a studenti stranieri universitari con livello B1.
La presentazione è finalizzata alla promozione della cultura italiana, nello specifico quella letteraria di Luigi Pirandello, valorizzando alcuni pensieri giovanili esplicati nelle lettere, non destinate alla pubblicazione, e le poesie in cui riecheggiano anche richiami leopardiani. L'attività è rivolta a studenti stranieri universitari con livello B1.
2. Il termine novella deriva dall’aggettivo latino novus che significa notizia nuova, novità.
La novella, o comunemente detta racconto, è una breve narrazione in prosa, più
raramente in versi, contenente elementi reali e fantastici che spesso si fondono tra
loro. Il tratto distintivo del racconto è la brevità, ossia la capacità di esprimere un
significato spesso “interessante e profondo” in modo essenziale.
La novella è limitata alla narrazione di un solo episodio (o un numero assai limitato di
episodi) che costituisce di per sé il nucleo di una storia.
È formata da una struttura rigida, ovvero : da un inizio , uno sviluppo e una
conclusione. La novella inoltre, narra di elementi reali, che si possono ritrovare nella
vita quotidiana (come un avvenimento o un paesaggio ben preciso) .
Ha una morale, ovvero possiede un elemento che verrà colto nella lettura.
Cos’è una novella?
3. La patria vera e propria della novella è stata il mondo indiano, il quale ha presentato una
produzione narrativa assai ricca di forme e più strettamente connessa a concezioni spesso a
cavallo tra filosofia e religione. Molti sono gli aspetti della tradizione novellistica orientale (tra
cui l'aspirazione ad un mondo perfetto, la caduta di quello inferiore) che sono confluiti ne ‘Le
mille e una notte’, la celebre raccolta di novelle risalente all'incirca al secolo XI formata da
una vastissima antologia di racconti di origine araba, persiana ed indiana, molti dei quali,
inoltre, si riconducono a fini morali.
‘Le mille e una notte’ è senza ombra di dubbio una delle migliori raccolte di tutte le storie
nate in Medio Oriente. Questa raccolta di novelle orientali risale al X secolo ed è stata
composta da autori diversi. La trovata che dà origine all’inizio dei racconti è nota in tutto il
mondo, ovvero un sultano spietato e sanguinario che per vendicarsi dell’infedeltà della moglie,
decide di uccidere tutte le fanciulle con cui ha passato almeno una notte nella sua vita.
Le origini
4. La novella si afferma negli ultimi secoli del Medioevo come narrazione di avventure prive
di scopi etico-religiosi e con la finalità di intrattenere e divertire. Essa diventa ben presto
il genere favorito del ceto mercantile, un pubblico, questo, di media cultura che trova
nella novella il gusto della narrazione, il divertimento, la virtù da esaltare e i difetti da
condannare della classe sociale cui appartiene. Drammatiche storie d’amore, beffe tra
amici, duelli tra nobili famiglie, battute argute di umili persone, trovano dignità
letteraria nella raccolta del Novellino (cento brevi novelle di autore anonimo toscano del
XII sec.) e soprattutto nel Decameron di Giovanni Boccaccio.
Il Decameron è una raccolta di cento novelle, racchiuse da una cornice narrativa e
raccontate in 10 giorni da 7 fanciulle e 3 giovani di elevata condizione sociale, che si sono
ritirati in campagna per sfuggire alla peste. Qui, trascorrono il tempo tra banchetti,
canti, balli e giochi decidono di raccontare ogni giorno una novella ciascuno.
La novella nel Medioevo
5. Nell'Ottocento lo scrittore tende a diventare un perfetto regista del meccanismo
narrativo, di cui elabora attentamente la successione delle sequenze e
l'attribuzione delle parti ai rispettivi interpreti. Gli ultimi novellisti in Europa
risentono anche di altri influssi: quelli del naturalismo francese con Guy de
Maupassant e del verismo italiano, efficacemente rappresentato dalle novelle di
Giovanni Verga.
‘Rosso Malpelo’ è una delle novelle più famose di Giovanni Verga, che l'autore ha
pubblicato nel 1878. Essa è considerata una delle massime espressioni del racconto
verista, in cui l'autore rappresenta alla perfezione una fotografia delle condizioni
dei lavoratori e dello sfruttamento minorile nella Sicilia a lui contemporanea.
La novella nell’Ottocento
6. Nel Novecento la novella presenta una varietà infinita di aspetti. Innanzi tutto i suoi
confini geografici e storici diventano meno precisi, perché non è facile distinguerla
e spesso si fa confluire in quel genere letterario che viene definito del racconto
breve.
Nella prima metà del Novecento, Luigi Pirandello è l'autore più noto anche al di là
dei confini d'Italia. Più famoso come autore di commedie, scrisse anche romanzi e
novelle, Novelle per un anno. A base delle sue opere è l'indagine sui recessi più
misteriosi della coscienza, sull'essenza stessa dell'io.
Il ‘fu Mattia Pascal’ è un celebre romanzo di Luigi Pirandello che apparve dapprima a
puntate sulla rivista Nuova Antologia nel 1904 e che fu pubblicato in volume nello
stesso anno. Fu il primo grande successo di Pirandello, scritto nelle notti di veglia
alla moglie, Maria Antonietta Portulano, paralizzata alle gambe.
La novella nel Novecento