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I MAYA
1. La storia di questo popolo
La popolazione dei Maya iniziò nel 1500 a.C.,nell’area del Messico meridionale.
SUDDIVISIONE IN PERIODI
Ci sono 3 periodi nella storia dei Maya:
    ● il periodo preclassico,che parte dal 1500 a.C. al 317 d.C.
    ● il periodo classico,che parte dal 317 al 987 d.C.
    ● il periodo postclassico che inizia nel 987 e finisce quando Cristoforo Colombo arriva nelle
      loro terre.
IL PERIODO PRECLASSICO
In questo periodo, la tribù dei nomadi, si insediò vicino ai terreni coltivati (il cibo più coltivato era
il mais).
Tra il periodo preclassico e quello classico, la cultura ebbe una grande fioritura. Dopo il
cristianesimo il centro artistico e intelletuale fu la città del Petèn: costruirono delle strutture
architettoniche con innovazioni, per esempio, la “falsa volta” o delle strade che passavano per la
giungla.
 IL PERIODO CLASSICO
Quello classico fu un periodo di massimo splendore.
Alla fine dl IX secolo,le città furono tutte abbandonate,forse a causa di alcuni cambiamenti di
clima, di terremoti, di una ribellione contro i sacerdoti, di governatori incapaci o delle invasioni
dei Toltechi,provenienti al Messico centrale;così nel X secolo ebbe fine il massimo splendore .Le
piccole regioni erano costruite attorno ai centri.
  Ogni regione era specializzata, come la tessitura o l’astronomia. All’inizio, non esisteva
l’urbanistica, ma dopo alcuni sviluppi, l’architettura ebbe un svolta, soprattutto nella costruzione
delle acropoli, delle piazze, dei cortili e delle piattaforme.


IL PERIODO POSTCLASSICO

La civiltà si spostò a settentrione e le condizioni ambientali influirono negativamente sulla civiltà,
perciò, quando arrivarono gli spagnoli, le città-stato erano già in decadenza.
La fortuna delle città era data dalla classe religiosa: il capo sacerdote faceva da tramite tra il
mondo divino e quello terreno.
La crisi si ebbe quando l’agricoltura fu insufficiente; con le guerre le città decaddero,
fortunatamente vennero ricostruite.

rovine dell’impero Maya
impero Maya

CITTA’ MAYA
Il tipo di governo era molto semplice ed era suddiviso in città-stato,ma non in un impero. Le
città-stato erano indipendenti le une dalle altre,avevano delle leggi proprie,ma condividevano la
religione, la cultura e la lingua; tutte queste erano esclusivamente religiose.


LA SOCIETA’ MAYA
Oltre alla nobiltà, facevano parte della società, anche soldati e sacerdoti.
L’uomo comune coltivava, lavorava il mais e si occupava anche dello stato nel tempo libero.
In questo tempo costruirono piramidi,templi e palazzi;poi c’erano falegnami, scultori, scribi,
barbieri, ceramisti, messaggeri, guaritori, indovini, becchini e via dicendo; in fine c’erano gli
schiavi.
I Maya furono un popolo pulito,anche per l’invenzione del bacino giornaliero.
La loro religione era politeista cioè che pregavano più di un dio.


ILCOMMERCIO
   ● L’oro veniva usato per i gioielli dei signori
   ● usavano il cotone:la fibra tessile era ricavata dai semi, cardata, pettinata e filata con fusi
     per ottenere i gomitoli
2. Descrizione della regione in cui vivevano i Maya.




La civiltà dei Maya si è sviluppata nella parte meridionale della meta America ,in un territorio
che comprende il Messico meridionale, il Belize, alcune zone del Guatemala, dell’Honduras e
del Salvador. In realtà questo territorio ha caratteristiche assai differenziate per cui lo si è soliti
dividere in 3 grandi aree: zona meridionale, centrale e settentrionale.
L'impero dei Maya era localizzato negli attuali territori del Veracruz, Yucatán, Campeche,
Tabasco e Chiapas in Messico, la maggior parte del Guatemala e alcune aree del Belize e
dell'Honduras.
Le maggiori città maya furono Tikal, Copan, Bonampak, Piedras Negras, e Palenque.




                                                    I
L'impero dei   Maya era localizzato negli attuali territori del Veracruz, Yucatán, Campeche,
Tabasco e Chiapas in Messico. In questo periodo la storia maya presenta il suo sviluppo più
massiccio nel campo dell’organizzazione culturale, politica, tecnologica, culminando in uno
scenario dove ogni città era un piccolo stato che aveva contatti con le medesime solo per
scambi commerciali.
Parte della popolazione si spostò nello Yucatàn, e qui ebbe il suo centro la civiltà maya del
periodo seguente. I centri del Nuovo Impero furono Chichen Itza, Uxmal, Mayapan e Labnà, ma
problemi interni e guerre fra le varie città ne provocarono la decadenza.




Misteriosa Tikal, la più grande e la più antica città Maya. Innanzi tutto la sua posizione è strana,
perché mai i Maya, grandi matematici e astronomi senza pari alla loro epoca, s’insediarono in
una delle zone più inospitali, la foresta nel nord del Guatemala, regione occupata da giungla ed
acquitrini, ed una temperatura umida e calda.
3. Cucina e Prodotti alimentari tipici.
LA CUCINA DEI MAYA
A differenza di molte altre civiltà antiche, i Maya hanno resistito al passare del tempo, e molte
persone ancora oggi si definiscono parte della cultura Maya. E’ per questo che possiamo
osservare i Maya di oggi e scoprire che tipo di abitudini alimentari gli antichi Maya avevano.
Gli ingredienti centrali della cultura Maya sono mais, fagioli e zucca. Questa dieta di base è
rimasta costante per secoli.
Della dieta centrale, il mais è stato il cibo più importante e fonte di sostanze nutritive.
I fagioli per i Maya erano una delle principali fonti di proteine. Inoltre mangiavano la carne cruda
e anche essiccata come spuntino nutrizionale.
Il peperoncino veniva usato come condimento per insaporire i fagioli.
Altra frutta e verdura, come l’avocado, la papaya e la guava erano coltivati o raccolti in natura.
Il tacchino era, ed è, la carne più comune mangiata dai Maya.
Si tratta di un componente importante di una zuppa utilizzata in molte cerimonie. Anche se una
grande varietà di animali sono stati mangiati: dai conigli agli armadilli e dalle scimmie ai tapiri.
La cucina dei Maya era varia e vasta. Molti diversi tipi di risorse sono state consumate, come
quella marittima, la flora e la fauna, e il cibo è stato ottenuto o prodotto attraverso una serie di
strategie, come ad esempio la caccia, e su grande scala la produzione agricola. La pianta più
importante era il granoturco.
Ci sono diverse varietà di fagioli tra cui pinto, rosso e fagioli neri. Altre piante coltivate, che
hanno contribuito alla dieta complessiva degli antichi Maya,tra cui pomodoro, peperoncino,
avocado, guava, mela, papaya, ananas, zucca e patate dolci. Varie erbe sono state coltivate e
utilizzate tra cui vaniglia, cannella, foglia di avocado e anice.
Per procurarsi la carne i Maya andavano a caccia, anche se alcuni animali come il cane e
il tacchino, potrebbero essere stati addomesticati; gli animali cacciati erano cervi, lamantini,
armadilli, tapiri, scimmie, molti tipi di uccelli, tartarughe e iguane. La dieta Maya è stata inoltre
integrata con lo sfruttamento delle risorse marine e sono pesci, aragoste, gamberi, conchiglie e
altri frutti di mare.
I Maya si crede che fossero i primi ad aver scoperto e coltivato il cacao; essi fondarono le fave
di cacao e mescolate con peperoncino, farina di mais e miele formarono una bevanda chiamata
xocolatl .Hanno anche usato semi di cacao come sacrificio cerimoniale ai loro dei.
I 9 CIBI CHE HANNO USATO PIU’ SPESSO I MAYA
   1. IL CIOCCOLATO
“Il cibo degli dei” per i Maya era il cioccolato, realizzato con semi tostati, fermentati dalla pianta
del cacao, è il più grande dono del Nuovo Mondo della civiltà.
 Anche se Cortés conobbe il cioccolato dagli Aztechi, che l’avevano acquistato attraverso il
commercio con i Maya, che per primi l’avevano coltivato circa 3.000 anni fa.I Maya bevevano il
cioccolato amaro e piccante perchè lo zucchero era sconosciuto prima della conquista. Ma era
più di una bevanda per i Maya, e credevano che forse era un dono degli dei e costituisse un
ponte tra cielo e terra.I semi di cacao erano una prima forma di moneta.




   2. LA VANIGLIA
La vaniglia, prima coltivata, dai Totonaca nel vicino stato di Veracruz, era diventata un
condimento comune per le bevande al cioccolato dei Maya dal 1500. Solo nella giungla del
Messico l’orchidea della vaniglia cresce allo stato selvatico, e gli indigeni si servivano di api non
pungenti che producevano il miele.
3. IL MAIS
I Maya attribuiscono l’esistenza del genere umano a questo ceppo addomesticato di erba
selvatca. Nel mito della creazione dell’uomo, creato a partire da chicchi teneri di mais giallo e
bianco dopo tentativi falliti di fango e legno. Anche se è stato un fiocco di mais ad alimentare la
maggior parte del Messico fino a 6000 anni fa, sono stati i Maya che per primi lo hanno coltivato
intorno al 2500 a.C., abbandonando i loro modi nomadi per stabilirsi in villaggi circondati da
campi di grano.




   4. I POMODORI
Il pomodoro è venuto dallo Yucatàn, dove i Maya lo hanno coltivato a lungo prima di Cortés. Le
versioni native erano piccole come pomodorini, e probabilmente gialli invece che rossi.
Una volta considerato velenoso dagli europei, i pomodori sono ormai un punto fermo di quasi
tutte le cucine del mondo.
5. I FAGIOLI NERI
Il fagiolo nero è nato nel sud del Messico e dell’America Centrale più di 7000 anni fa.Con il
loro sapore di carne e la consistenza vellutata,i fagioli neri sono ancora il cibo favorito e nello
Yucatàn, dove possono comparire in quasi tutti i piatti. Essi si sono diffusi ampiamente in tutta
l’America Latina, i Caraibi e negli Stati Uniti del sud, diventando una parte importante delle molte
cucine regionali.




  6. L’AVOCADO
Ha le sue origini nel sud del Messico, dove è stato apprezzato come un afrodisiaco. I contadini
dovevano convincere l’opinione pubblica che mangiare avocado non equivaleva a licenziosità. Il
Messico è ancora la principale fonte mondiale di avocado.
7. LA PATATA DOLCE
Le patate dolci sono native del Tucatàn, i Maya iniziarono a coltivare questa pianta almeno
5000 anni fa. Dal 2500 a.C. le patate dolci si diffusero nei Caraibi e in Sud America. Queste
appartengono al genere “ipomonea”. Anche se comunemente confusa con le nostre patate,
sono semplicemente un’altra varietà di patata dolce.




8. LA ZUCCA
Anche se i mais ed i fagioli sono meglio noti come messicani, la zucca li precede di diverse
migliaia di anni, i Maya avevano addomesticato diverse varietà di zucca già nell’8000 a.C..
Questi semi erano la principale fonte di grassi nella dieta, prima dell’introduzione del manzo e
del maiale.
9. LA PAPAYA
Anche se ora è più strettamente associata alle Hawaii, pare che la papaya abbia origine nel sud
del Messico ed in America Centrale. Oggi invece la troviamo diffusa in tutto il mondo.




Arte: scultura, pittura, tessitura,...
Arte maya
La produzione di opere artistiche da parte dei Maya comincia nel periodo preclassico ( dal 1500
a.C. al 250 d.C.), fiorisce nel periodo classico (ca. 200 d.C. fino al 900) e continua nel periodo
postclassico fino al XVI secolo, quando giunge alla sua fase terminale con la distruzione di
questa cultura da parte degli invasori spagnoli che misero così fine ad una grande tradizione
artistica.
L'arte maya fu influenzata dagli Olmechi, Toltechi e Atzechi; forme tradizionali di quest’arte sono
sopravvissute soprattutto nella progettazione di abitazioni rurali.



Ceramica

                            A differenza dei manufatti destinati all'uso quotidiano, la maggior
                            parte delle ceramiche decorate (vasi, ciotole) venivano invece
                            utilizzate come moneta tra le classi nobili maya, scambiati
                            durante festività e cerimonie religiose e venivano preservate come
                            oggetti di famiglia. Lo stesso valore avevano quelle utilizzate
                            nelle tombe aristocratiche per accompagnare il defunto nel suo
                            viaggio nell'oltretomba. Questi oggetti di grande valore erano
                            finemente dipinti, scolpiti in rilievo, incisi o decorati con una sorta di
                            tecnica ad affresco, in cui i colori venivano applicati sulla
                            superficie della creta bagnata. I vari tipi di decorazione includono
rappresentazioni di regnanti nel loro palazzo, rituali di corte, scene mitologiche... Esemplari di
ceramica scultorea sono i bruciatori di incenso: figurine di terracotta realizzate a mano o tramite
stampini, caratterizzate da grande vivacità e realismo utilizzate durante cerimonie e rituali
oppure, destinate al gioco dei bambini.


Scultura
I principali materiali utilizzati nella produzione scultorea dei Maya furono la pietra, il legno, lo
stucco e la giada; e la tecnica principale fu la stele.
     ● La stele maya è costituita da un'ampia lastra di pietra ricoperta da incisioni che
        solitamente raffigura un re o governante della città in cui si pone la stele. Quasi sempre
        le steli contengono geroglifici di importanza e quelle provenienti da Tonina e Copan
        sono scolpite a tutto tondo, invece, quelle di Tikal hanno dei bassorilievi poco profondi. A
        Palenque, non sono state ritrovate steli di una qualche rilevanza.

    ● Un'altra importante forma di scultura in pietra è costituita dalla decorazione degli
      architrave che adornano le pareti degli edifici.

    ● Una terza tipologia di opere scolpite è costituita dagli altari, a forma circolare o
      rettangolare.


Pittura




                                     Ai giorni nostri sono giunti pochi dipinti Maya, a
                                     causa del clima umido dell’America centrale. I
                                     variopinti murales che ornano l'interno di un
tempio a Bonampak risalenti al 790 ritraggono scene della vita dell'aristocrazia, battaglie e
sacrifici rituali.A San Bartolo, sono stati scoperti di recente dipinti murali del 100 d.C. che
raffigurano il dio del mais. I colori sono appena visibili e smorzati ma lo stile, sebbene l'opera
sia del periodo preclassico, è già molto elaborato. Pitture murali sono state trovate anche nelle
grotte come ad esempio a Naj Tunich. Un bel colore blu turchese è sopravvissuto attraverso i
secoli per le sue caratteristiche chimiche uniche. Questo colore, chiamato Blu Maya (Azul Maya)
si ritrova a Bonampak,El Tajin,Cacaxtla, Jaina e anche in alcuni conventi di epoca coloniale.
L'uso del Blu Maya è sopravvissuto fino al XVI secolo quando la tecnica di produzione è andata
perduta.


Religione e manifestazioni religiose
Origine della religione dei MAYA

Un aspetto importante della cultura Maya era la religione. Questa era caratterizzata da
numerose divinità (politeismo) e da molti miti e leggende. Molto significativi erano i fenomeni
naturali che per loro erano rappresentavano le manifestazioni dello stato d’animo degli dei; per
esempio collegavano il fenomeno della siccità ad una loro vendetta.




                                                           Luogo di culto de Maya

Per “farsi perdonare” ricorrevano a sacrifici. Vi erano figure molto importanti come i sacerdoti
e gli sciamani. Durante i propri riti i Maya facevano uso di droghe tra cui il liquore e il cacao
che, era considerato una bevanda divina, si beveva sia nell’aldilà che nei riti; i semi di cacao
era utilizzati come unità di misura dei prezzi. All’interno del libro sacro dei Maya, il Popol Vuh ,
vi era il loro pensiero filosofico. La loro religione era molto cruenta (molto sanguinosa), infatti
alcune preghiere consistevano nell'offerta di sangue umano alla divinità; per questo vi erano
dei sacrifici umani svolti nel cuore della città, dove sorgevano i templi. I Maya costruirono anche
diverse piramidi, tra cui, la più alta, quella di Teotihuacan, dedicata al dio Sole, è alta circa 75
metri. Durante i vari millenni che seguirono il cambiamento di vita dei Maya cambiò, da nomadi
a sedentari, la loro religione si modificò in seguito alle nuove condizioni. In principio la religione
dei Maya fu semplicemente un culto della natura che richiedeva nessun sacerdote, nessuna
cerimonia e nessun luogo di culto particolare. Ogni capofamiglia era il proprio sacerdote e il
tempio della famiglia era poco una capanna.
La religione diventò sempre più organizzata con una suddivisione degli dèi. Sorse in fine un
sacerdozio il cui compito era quello di svolgere presso il popolo la volontà degli dèi. Si sentì il
bisogno di avere templi più stabili; questi, diventando più stabili resero possibile la costruzione di
centri cerimoniali ed iniziarono a costruire santuari. Questa religione, in quanto distaccata dalla
gente comune, ebbe un carattere esoterico (nascosto). Fu interpretata e servita da una ristretta
organizzazione sacerdotale composta da astronomi, matematici, profeti, esecutori di riti, esperti
amministratori e di uomini di Stato. La religione Maya subì il suo cambiamento quando gli
Spagnoli sostituirono il cristianesimo alle vecchie credenze e pratiche pagane, verso la metà del
XVI secolo.
Vi erano anche delle semplici divinità della natura, come i Chac, dio della fertilità.




                                    UN GIOCATORE DI POK A TOK



                                    I Riti ed il Culto Religioso

Uno dei riti religiosi più importanti era il gioco della palla"Pok-a-tok" (simile al gioco della pelota).
Aveva un valore simbolico e nello stesso tempo religioso e rappresentava un rito in onore al
dio Sole, simboleggiato dalla palla. Il culto nel periodo classico si limitava ad offerte agli dei, di
fiori, frutti, cani e tacchini. Nel periodo post-classico la religione assume un carattere cruento e
comparvero i sacrifici umani.
Vi era anche un rito in cui si gettavano nel pozzo oggetti preziosi ed esseri viventi (schiavi,
bambini, giaguari, cani, alligatori, oro, pietre preziose ecc.), questo pozzo era di diametro 60
metri e profondo 20; tutto questo avveniva in onore del dio della pioggia.


Conoscenze Scientifiche
LA NUMERAZIONE VIGESIMALE
Il sistema di numerazione dei Maya si basava su tre simboli : una conchiglia stilizzata per lo
zero, un punto per l’uno, una barretta per il cinque. Il sistema era, infatti, vigesimale (in base 20
anziché 10 come facciamo noi) e i numeri venivano disegnati verticalmente. La caratteristica
più notevole della matematica maya era il "principio dello zero". Questo concetto astratto,
essenziale per tutti i calcoli, era stato elaborato solo dai babilonesi e dagli indù.
In Europa fu introdotto nel Medioevo.




IL CALENDARIO
IL calendario rappresenta un’ altra conquista dell’ingegno Maya. Misurare il tempo non significò
per loro soltanto ordinare gli elementi in una sequenza ordinata, ma assunse connotazioni
religiose ben precise. I maya ritenevano, infatti, che gli avvenimenti si ripetessero in cicli
calcolabli e quindi chi possedeva la capacità di elaborare il calendario era anche in grado di
prevedere e, magari, prevenire.
I maya conoscevano e usavano due calendari: il primo di 260 giorni misurava l’anno cerimoniale
e su di esso si basavano le profezie; il secondo era composto da 365 giorni e veniva detto "anno
vago" o "anno civile".
Questo era diviso in 18 mesi di 20 giorni ciascuno, con l’aggiunta di un mese supplementare di
5 giorni ritenuto inutile. Il punto di partenza del calendario ("l’anno zero") è stato fatto risalire al
3114 a.C., che i maya ritenevano la data della creazione del mondo: da allora, misurando una
successione di cicli ricorrenti, hanno calcolato enormi archi di tempo in modo analogo a quello
da noi usato per conteggiare anni, decenni, secoli e millenni. La scrittura di questo calendario
è molto complessa ma esso fu usato in tutta la Mesopotamia ed è considerato il più preciso del
mondo antico. Alla matematica, alla calendaristica e alla religione era strettamente legata anche
l’astronomia. Lo studio del cielo, in cui gli astri rappresentavano le divinità, mirava a controllare
meglio gli eventi terrestri dei quali gli Dei erano ritenuti responsabili. I maya giunsero così a
calcolare (e a prevedere) le eclissi di sole e i cicli della luna e di Venere. l calendario Maya
viene chiamato spesso Calendario Azteco. Questo calendario è registrato sottoforma di incisioni
sulla "pietra del sole" Azteca attualmente in esposizione al Museo Nazionale di Antropologia e
Storia situato all'interno del Chapultepec Park, a Città del Messico.
Per capire la profezia del 2012 dobbiamo dare un'occhiata ad un altro calendario, chiamato "del
lungo conto". Il lungo conto è un numero lineare di giorni, che iniziano dal primo giorno, "1",
e contano ogni giorno fino al presente, qualunque giorno nella storia puo' essere registrato
utilizzando il lungo conto e, con un po' di matematica, si puo' anche risalire alla corrispondente
settimana religiosa o mese solare.
I giorni del lungo conto sono numerati con uno strano sistema, invece di scrivere i numeri come
facciamo noi, da destra a sinistra con ciascun posto che rappresenta un multiplo di 10 (esempio:
10000, 1000, 100, 10, 1), i Maya avevano solo 5 posizioni. La prima posizione registrava un
numero da 0 a 20. A sinistra, il secondo posto poteva avere un intervallo tra 0 e 17; il terzo da 0
a 19; il quarto da 0 a 19 e l'ultimo da 0 a 12. I numeri erano scritti da destra a sinistra, come nel
nostro sistema, separati da un punto. Invece di multipli di 10, la prima posizione aveva multipli di
1 (come il nostro sistema); la seconda posizione aveva un multiplo di 20; la terza posizione un
multiplo di 360; la quarta un multiplo di 7200 e la quinta un multiplo di 144000.


N.B.
Attraverso gli anni, gli archeologi hanno trovato monumenti scolpiti che registravano il lungo
conto per date conosciute nella storia Maya. Una volta che una data veniva fissata nel tempo,
era semplice determinare quale fosse il "giorno 1", 11 Agosto 3114 a.C, ed era anche semplice
calcolare la data in cui il calendario sarebbe finito - 21 Dicembre 2012.
Il solo fatto che il calendario finisca però non prova che quel tempo, o il mondo, o la vita
finiranno.
IL CALENDARIO MAYA




Usi e Costumi: giochi, tradizioni familiari
http://www.nwo.it/maya.html
Anche se la maggior parte delle città Maya furono abbandonate dopo l'arrivo dei
conquistadores, il popolo Maya non scomparve. La loro cultura è sempre presente e fiorente.
Nessuna cultura indigena del Nord America ha mantenuto il modo di vivere e la lingua come i
discendenti degli antichi Maya. Come i loro antenati, vivono nelle stesse regioni. Le loro terre
d'origine coprono una superficie di circa 325.000 chilometri quadrati.
Si stima che la popolazione attuale Maya sia tra 4 e 8 milioni di persone. Una parte vive nelle
città, in particolare a Merida e Cancun, situate in Messico. La maggioranza abita nelle zone
rurali.
Il linguaggio è forse l'aspetto più significativo della cultura che sopravvive. Tra le 29 lingue Maya
esistenti ancora oggi, circa 8 sono parlate in Messico. La scrittura moderna ha abbandonato
i simboli pittografici e adottato l’alfabeto europeo. Sono state incorporate molte parole dallo
spagnolo, ma per la maggior parte sono rimaste le stesse.


Nella figura: a destra costumi tipici prima della colonizzazione e a destra costumi messicani
dell'Ottocento.




Usanze
Alcune tradizioni dei Maya erano quelle di schiacciare il cranio dei neonati tra due assi per fargli
assumere "artificialmente" una forma più piatta ed allungata.
Nonostante questa usanza potesse causare dei traumi nei bambini, aventi ancora le ossa fragili,
questo aspetto fisico veniva visto positivamente perché era più simile a quello degli dei.
Un'altra usanza era quella di rendere strabici i bambini attraverso una pallina posta davanti gli
occhi , perché anche questa caratteristica era simbolo di bellezza.
Molte tradizioni dei Maya sono state tramandate fino ai giorni nostri e vengono ancora rispettate
dagli indios, come il rispetto per la natura (verso la madre terra), il matrimonio, la gravidanza,
l'aiuto e la collaborazione tra le famiglie del villaggio.
La natura: la tradizione più importante riguarda il rispetto vero e proprio della natura; la terra
viene considerata una vera e propria madre e le viene chiesto il permesso di coltivarla ad ogni
semina o per ogni altra operazione agricola.
Il matrimonio: secondo le tradizioni maya, è il ragazzo ad andare a casa della ragazza
interessata per fare la richiesta di matrimonio. Se la ragazza non acconsente subito, il ragazzo
ha ancora due possibilità, terminate le quali non potrà mai più chiederla in sposa. Se la ragazza
invece acconsente, il ragazzo deve chiedere il permesso alla famiglia della ragazza alla quale
spetta la decisione finale.
Dopodiché si faranno varie riunioni fra i genitori delle due famiglie che, giunti all’accordo,
prepareranno i festeggiamenti. Durante il rito del matrimonio, come in molti altri, parte della
cerimonia viene celebrata in ricordo degli antenati.
La gravidanza: quando una donna è incinta, per il periodo della gravidanza non deve vedere
nessun altro bambino e deve fare lunghe passeggiate fra i campi, per mettersi in contatto con la
natura e per farla amare al bambino. Per il parto, anche ai giorni nostri, la donna non può recarsi
all’ospedale perché le tradizioni lo vietano. Dopo il parto si brucia la placenta e il bambino
rimane solo con la madre per otto giorni.
Dopo questo periodo il bambino viene presentato alla comunità con una grande festa.


I Maya e il gioco della palla




Questo "gioco" era considerato divinatorio dai Maya. I sacerdoti, quali intermediari con le
divinità, interpretavano il futuro in base all'andamento della partita.
Il solo popol-vuh rimamane come unica fonte americana che va a ricordare l'antichissima origine
ed il simbolismo del gioco della pelota. Il recinto del terreno di gioco, aveva la forma di una H
ed era sovrastato da gradini e da muri di pendenza molto accentuata. Molto spesso il campo
da gioco era orientato da nord a sud , l'area di gioco andava a rappresentare il cosmo, mentre il
sole veniva rappresentato dalla palla di caucciù.
Il gioco non aveva le stesse caratteristiche nelle varie aree geografiche, ma il più delle volte
consisteva nel far passare la palla attraverso alcuni anelli di pietra della forma di serpente
(potenze telluriche) o di testa di uccello (potenze celesti), fissati a varie altezze.
Si giocava con due squadre che rappresentavano la luce e l'ombra ed ogni giocatore
rappresentava una divinità, ornandosi con gli elementi che la contraddistinguevano.Il gioco era
molto violento e i giocatori potevano toccare la palla solo con i fianchi, il ginocchio e il gomito
destro.
Molte fonti affermano che il capitano della squadra vincitrice veniva immolato al termine della
partita, ma di certo non si conosce ancora la verità visto che si voleva simboleggiare il privilegio
di salire al mondo cosmico.
Il gioco era molto violento, e lo divenne ancor più quando grazie agli "invasori" tale gioco fu
utilizzato per le scommesse.




L’ architettura dei maya
Nell'urbanistica maya, si sono trovati sopprattutto nel centro delle città dei monumenti civici
e religiosi, per esempio: i templi le residenze della nobiltà e luoghi per ritrovarsi; nella parte
più esterna della città si sparpagliavano i villaggi e le case dei contadini. L’architettura è
caratterizzata da uno stile creato dai nativi. Degli studi credono che essa possa essere stata
condizionata da alcuni contatti con le culture asiatiche. Per ricavare la calcina, la roccia calcarea
veniva sottoposta ad un trattamento che avveniva nelle fornaci.
Quando nell' ereggere una costruzione veniva commesso un errore veniva utilizzato lo stucco
per riparare il danno, questo accadeva anche se i blocchi di pietra erano selezionati e pregiati.
Alcune caratteristiche dell'architettura maya sono ed erano: il tetto sporgente, la volta e l'arco
a mensola (quindi finto) . I Maya erano soliti a costruire grandi mascheroni in stucco che
rappresentano alcune divinità, esse derivano probabilmente da alcune maschere di uomini
giaguaro originarie degli Olmechi. La maestosità e imponenza delle costruzioni serviva per
impressionare la folla dei fedeli.
Gli edifici dei Maya erano spesso a base piramidale, per esempio i templi. Le piramidi erano
costituite da blocchi di pietra e vi si poteva accedere tramite delle scale, poste sui lati dell'
edificio.
L'arco era sconosciuto; sia la parte interna che la parte esterna della piramide era dipinta, inoltre
vi erano delle sculture per abbellire le facciate della costruzione. Le case del popolo quindi
comuni erano simili alle capanne costituite da pietra e frasche in cui vivono ancora oggi alcuni
dei pochi rimasti dei discendenti del popolo Maya.
interno di una capanna :
Di recente per la sua bellezza e importanza la città maya di Chichén Itzá è stata dichiarata una
delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo moderno.




Cartina della cittá di Chichén Itzá:

Il suo nome della città significa “sul bordo del pozzo degli itzáes”, si pensa sia stata costruita tra
il 435 ed il 455 d.C.
Appartenente al periodo postclassico, raggiunse il suo maggior punto di splendore tra gli
anni come Bakalar e Chetumal.Essendo nomadi entrarono in contatto con le culture d’origine
náhuatl,grazie a cui acquisirono conoscenze architettoniche, stili artistici e criteri religiosi come
la venerazione di alcuni dei per esempio Quetzalcóatl, chiamato in Maya Kukulkan,queste
influenze provennero, prevalentemente dal popolo tolteca, stabilito nel centro della Valle del
Messico.
La città fu matematicamente disegnata. Tra costruzioni e edifici i Maya costruirono delle
Sacbés (cioè strade bianche), erano strade elevate e incanalate, che permettevano la
comunicazione fra 6tutte le città Maya, esse ancora si possono vedere in perfetto stato in luoghi
come Cobá e la propria Chichén Itzá. Gli edifici sono sovrastati dalla piramide di Kukulcán,
considerata una delle costruzioni più importanti della cultura Maya.
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  • 1. I MAYA 1. La storia di questo popolo La popolazione dei Maya iniziò nel 1500 a.C.,nell’area del Messico meridionale. SUDDIVISIONE IN PERIODI Ci sono 3 periodi nella storia dei Maya: ● il periodo preclassico,che parte dal 1500 a.C. al 317 d.C. ● il periodo classico,che parte dal 317 al 987 d.C. ● il periodo postclassico che inizia nel 987 e finisce quando Cristoforo Colombo arriva nelle loro terre. IL PERIODO PRECLASSICO In questo periodo, la tribù dei nomadi, si insediò vicino ai terreni coltivati (il cibo più coltivato era il mais). Tra il periodo preclassico e quello classico, la cultura ebbe una grande fioritura. Dopo il cristianesimo il centro artistico e intelletuale fu la città del Petèn: costruirono delle strutture architettoniche con innovazioni, per esempio, la “falsa volta” o delle strade che passavano per la giungla. IL PERIODO CLASSICO Quello classico fu un periodo di massimo splendore. Alla fine dl IX secolo,le città furono tutte abbandonate,forse a causa di alcuni cambiamenti di clima, di terremoti, di una ribellione contro i sacerdoti, di governatori incapaci o delle invasioni dei Toltechi,provenienti al Messico centrale;così nel X secolo ebbe fine il massimo splendore .Le piccole regioni erano costruite attorno ai centri. Ogni regione era specializzata, come la tessitura o l’astronomia. All’inizio, non esisteva l’urbanistica, ma dopo alcuni sviluppi, l’architettura ebbe un svolta, soprattutto nella costruzione delle acropoli, delle piazze, dei cortili e delle piattaforme. IL PERIODO POSTCLASSICO La civiltà si spostò a settentrione e le condizioni ambientali influirono negativamente sulla civiltà, perciò, quando arrivarono gli spagnoli, le città-stato erano già in decadenza.
  • 2. La fortuna delle città era data dalla classe religiosa: il capo sacerdote faceva da tramite tra il mondo divino e quello terreno. La crisi si ebbe quando l’agricoltura fu insufficiente; con le guerre le città decaddero, fortunatamente vennero ricostruite. rovine dell’impero Maya
  • 3. impero Maya CITTA’ MAYA Il tipo di governo era molto semplice ed era suddiviso in città-stato,ma non in un impero. Le città-stato erano indipendenti le une dalle altre,avevano delle leggi proprie,ma condividevano la religione, la cultura e la lingua; tutte queste erano esclusivamente religiose. LA SOCIETA’ MAYA Oltre alla nobiltà, facevano parte della società, anche soldati e sacerdoti. L’uomo comune coltivava, lavorava il mais e si occupava anche dello stato nel tempo libero. In questo tempo costruirono piramidi,templi e palazzi;poi c’erano falegnami, scultori, scribi, barbieri, ceramisti, messaggeri, guaritori, indovini, becchini e via dicendo; in fine c’erano gli schiavi. I Maya furono un popolo pulito,anche per l’invenzione del bacino giornaliero. La loro religione era politeista cioè che pregavano più di un dio. ILCOMMERCIO ● L’oro veniva usato per i gioielli dei signori ● usavano il cotone:la fibra tessile era ricavata dai semi, cardata, pettinata e filata con fusi per ottenere i gomitoli
  • 4. 2. Descrizione della regione in cui vivevano i Maya. La civiltà dei Maya si è sviluppata nella parte meridionale della meta America ,in un territorio che comprende il Messico meridionale, il Belize, alcune zone del Guatemala, dell’Honduras e del Salvador. In realtà questo territorio ha caratteristiche assai differenziate per cui lo si è soliti dividere in 3 grandi aree: zona meridionale, centrale e settentrionale. L'impero dei Maya era localizzato negli attuali territori del Veracruz, Yucatán, Campeche, Tabasco e Chiapas in Messico, la maggior parte del Guatemala e alcune aree del Belize e dell'Honduras. Le maggiori città maya furono Tikal, Copan, Bonampak, Piedras Negras, e Palenque. I
  • 5. L'impero dei Maya era localizzato negli attuali territori del Veracruz, Yucatán, Campeche, Tabasco e Chiapas in Messico. In questo periodo la storia maya presenta il suo sviluppo più massiccio nel campo dell’organizzazione culturale, politica, tecnologica, culminando in uno scenario dove ogni città era un piccolo stato che aveva contatti con le medesime solo per scambi commerciali. Parte della popolazione si spostò nello Yucatàn, e qui ebbe il suo centro la civiltà maya del periodo seguente. I centri del Nuovo Impero furono Chichen Itza, Uxmal, Mayapan e Labnà, ma problemi interni e guerre fra le varie città ne provocarono la decadenza. Misteriosa Tikal, la più grande e la più antica città Maya. Innanzi tutto la sua posizione è strana, perché mai i Maya, grandi matematici e astronomi senza pari alla loro epoca, s’insediarono in una delle zone più inospitali, la foresta nel nord del Guatemala, regione occupata da giungla ed acquitrini, ed una temperatura umida e calda.
  • 6. 3. Cucina e Prodotti alimentari tipici. LA CUCINA DEI MAYA A differenza di molte altre civiltà antiche, i Maya hanno resistito al passare del tempo, e molte persone ancora oggi si definiscono parte della cultura Maya. E’ per questo che possiamo osservare i Maya di oggi e scoprire che tipo di abitudini alimentari gli antichi Maya avevano. Gli ingredienti centrali della cultura Maya sono mais, fagioli e zucca. Questa dieta di base è rimasta costante per secoli. Della dieta centrale, il mais è stato il cibo più importante e fonte di sostanze nutritive. I fagioli per i Maya erano una delle principali fonti di proteine. Inoltre mangiavano la carne cruda e anche essiccata come spuntino nutrizionale. Il peperoncino veniva usato come condimento per insaporire i fagioli. Altra frutta e verdura, come l’avocado, la papaya e la guava erano coltivati o raccolti in natura. Il tacchino era, ed è, la carne più comune mangiata dai Maya. Si tratta di un componente importante di una zuppa utilizzata in molte cerimonie. Anche se una grande varietà di animali sono stati mangiati: dai conigli agli armadilli e dalle scimmie ai tapiri. La cucina dei Maya era varia e vasta. Molti diversi tipi di risorse sono state consumate, come quella marittima, la flora e la fauna, e il cibo è stato ottenuto o prodotto attraverso una serie di strategie, come ad esempio la caccia, e su grande scala la produzione agricola. La pianta più importante era il granoturco. Ci sono diverse varietà di fagioli tra cui pinto, rosso e fagioli neri. Altre piante coltivate, che hanno contribuito alla dieta complessiva degli antichi Maya,tra cui pomodoro, peperoncino, avocado, guava, mela, papaya, ananas, zucca e patate dolci. Varie erbe sono state coltivate e utilizzate tra cui vaniglia, cannella, foglia di avocado e anice. Per procurarsi la carne i Maya andavano a caccia, anche se alcuni animali come il cane e il tacchino, potrebbero essere stati addomesticati; gli animali cacciati erano cervi, lamantini, armadilli, tapiri, scimmie, molti tipi di uccelli, tartarughe e iguane. La dieta Maya è stata inoltre integrata con lo sfruttamento delle risorse marine e sono pesci, aragoste, gamberi, conchiglie e altri frutti di mare. I Maya si crede che fossero i primi ad aver scoperto e coltivato il cacao; essi fondarono le fave di cacao e mescolate con peperoncino, farina di mais e miele formarono una bevanda chiamata xocolatl .Hanno anche usato semi di cacao come sacrificio cerimoniale ai loro dei.
  • 7. I 9 CIBI CHE HANNO USATO PIU’ SPESSO I MAYA 1. IL CIOCCOLATO “Il cibo degli dei” per i Maya era il cioccolato, realizzato con semi tostati, fermentati dalla pianta del cacao, è il più grande dono del Nuovo Mondo della civiltà. Anche se Cortés conobbe il cioccolato dagli Aztechi, che l’avevano acquistato attraverso il commercio con i Maya, che per primi l’avevano coltivato circa 3.000 anni fa.I Maya bevevano il cioccolato amaro e piccante perchè lo zucchero era sconosciuto prima della conquista. Ma era più di una bevanda per i Maya, e credevano che forse era un dono degli dei e costituisse un ponte tra cielo e terra.I semi di cacao erano una prima forma di moneta. 2. LA VANIGLIA La vaniglia, prima coltivata, dai Totonaca nel vicino stato di Veracruz, era diventata un condimento comune per le bevande al cioccolato dei Maya dal 1500. Solo nella giungla del Messico l’orchidea della vaniglia cresce allo stato selvatico, e gli indigeni si servivano di api non pungenti che producevano il miele.
  • 8. 3. IL MAIS I Maya attribuiscono l’esistenza del genere umano a questo ceppo addomesticato di erba selvatca. Nel mito della creazione dell’uomo, creato a partire da chicchi teneri di mais giallo e bianco dopo tentativi falliti di fango e legno. Anche se è stato un fiocco di mais ad alimentare la maggior parte del Messico fino a 6000 anni fa, sono stati i Maya che per primi lo hanno coltivato intorno al 2500 a.C., abbandonando i loro modi nomadi per stabilirsi in villaggi circondati da campi di grano. 4. I POMODORI Il pomodoro è venuto dallo Yucatàn, dove i Maya lo hanno coltivato a lungo prima di Cortés. Le versioni native erano piccole come pomodorini, e probabilmente gialli invece che rossi. Una volta considerato velenoso dagli europei, i pomodori sono ormai un punto fermo di quasi tutte le cucine del mondo.
  • 9. 5. I FAGIOLI NERI Il fagiolo nero è nato nel sud del Messico e dell’America Centrale più di 7000 anni fa.Con il loro sapore di carne e la consistenza vellutata,i fagioli neri sono ancora il cibo favorito e nello Yucatàn, dove possono comparire in quasi tutti i piatti. Essi si sono diffusi ampiamente in tutta l’America Latina, i Caraibi e negli Stati Uniti del sud, diventando una parte importante delle molte cucine regionali. 6. L’AVOCADO Ha le sue origini nel sud del Messico, dove è stato apprezzato come un afrodisiaco. I contadini dovevano convincere l’opinione pubblica che mangiare avocado non equivaleva a licenziosità. Il Messico è ancora la principale fonte mondiale di avocado.
  • 10. 7. LA PATATA DOLCE Le patate dolci sono native del Tucatàn, i Maya iniziarono a coltivare questa pianta almeno 5000 anni fa. Dal 2500 a.C. le patate dolci si diffusero nei Caraibi e in Sud America. Queste appartengono al genere “ipomonea”. Anche se comunemente confusa con le nostre patate, sono semplicemente un’altra varietà di patata dolce. 8. LA ZUCCA Anche se i mais ed i fagioli sono meglio noti come messicani, la zucca li precede di diverse migliaia di anni, i Maya avevano addomesticato diverse varietà di zucca già nell’8000 a.C.. Questi semi erano la principale fonte di grassi nella dieta, prima dell’introduzione del manzo e del maiale.
  • 11. 9. LA PAPAYA Anche se ora è più strettamente associata alle Hawaii, pare che la papaya abbia origine nel sud del Messico ed in America Centrale. Oggi invece la troviamo diffusa in tutto il mondo. Arte: scultura, pittura, tessitura,... Arte maya
  • 12. La produzione di opere artistiche da parte dei Maya comincia nel periodo preclassico ( dal 1500 a.C. al 250 d.C.), fiorisce nel periodo classico (ca. 200 d.C. fino al 900) e continua nel periodo postclassico fino al XVI secolo, quando giunge alla sua fase terminale con la distruzione di questa cultura da parte degli invasori spagnoli che misero così fine ad una grande tradizione artistica. L'arte maya fu influenzata dagli Olmechi, Toltechi e Atzechi; forme tradizionali di quest’arte sono sopravvissute soprattutto nella progettazione di abitazioni rurali. Ceramica A differenza dei manufatti destinati all'uso quotidiano, la maggior parte delle ceramiche decorate (vasi, ciotole) venivano invece utilizzate come moneta tra le classi nobili maya, scambiati durante festività e cerimonie religiose e venivano preservate come oggetti di famiglia. Lo stesso valore avevano quelle utilizzate nelle tombe aristocratiche per accompagnare il defunto nel suo viaggio nell'oltretomba. Questi oggetti di grande valore erano finemente dipinti, scolpiti in rilievo, incisi o decorati con una sorta di tecnica ad affresco, in cui i colori venivano applicati sulla superficie della creta bagnata. I vari tipi di decorazione includono rappresentazioni di regnanti nel loro palazzo, rituali di corte, scene mitologiche... Esemplari di ceramica scultorea sono i bruciatori di incenso: figurine di terracotta realizzate a mano o tramite stampini, caratterizzate da grande vivacità e realismo utilizzate durante cerimonie e rituali oppure, destinate al gioco dei bambini. Scultura
  • 13. I principali materiali utilizzati nella produzione scultorea dei Maya furono la pietra, il legno, lo stucco e la giada; e la tecnica principale fu la stele. ● La stele maya è costituita da un'ampia lastra di pietra ricoperta da incisioni che solitamente raffigura un re o governante della città in cui si pone la stele. Quasi sempre le steli contengono geroglifici di importanza e quelle provenienti da Tonina e Copan sono scolpite a tutto tondo, invece, quelle di Tikal hanno dei bassorilievi poco profondi. A Palenque, non sono state ritrovate steli di una qualche rilevanza. ● Un'altra importante forma di scultura in pietra è costituita dalla decorazione degli architrave che adornano le pareti degli edifici. ● Una terza tipologia di opere scolpite è costituita dagli altari, a forma circolare o rettangolare. Pittura Ai giorni nostri sono giunti pochi dipinti Maya, a causa del clima umido dell’America centrale. I variopinti murales che ornano l'interno di un tempio a Bonampak risalenti al 790 ritraggono scene della vita dell'aristocrazia, battaglie e
  • 14. sacrifici rituali.A San Bartolo, sono stati scoperti di recente dipinti murali del 100 d.C. che raffigurano il dio del mais. I colori sono appena visibili e smorzati ma lo stile, sebbene l'opera sia del periodo preclassico, è già molto elaborato. Pitture murali sono state trovate anche nelle grotte come ad esempio a Naj Tunich. Un bel colore blu turchese è sopravvissuto attraverso i secoli per le sue caratteristiche chimiche uniche. Questo colore, chiamato Blu Maya (Azul Maya) si ritrova a Bonampak,El Tajin,Cacaxtla, Jaina e anche in alcuni conventi di epoca coloniale. L'uso del Blu Maya è sopravvissuto fino al XVI secolo quando la tecnica di produzione è andata perduta. Religione e manifestazioni religiose Origine della religione dei MAYA Un aspetto importante della cultura Maya era la religione. Questa era caratterizzata da numerose divinità (politeismo) e da molti miti e leggende. Molto significativi erano i fenomeni naturali che per loro erano rappresentavano le manifestazioni dello stato d’animo degli dei; per esempio collegavano il fenomeno della siccità ad una loro vendetta. Luogo di culto de Maya Per “farsi perdonare” ricorrevano a sacrifici. Vi erano figure molto importanti come i sacerdoti e gli sciamani. Durante i propri riti i Maya facevano uso di droghe tra cui il liquore e il cacao che, era considerato una bevanda divina, si beveva sia nell’aldilà che nei riti; i semi di cacao era utilizzati come unità di misura dei prezzi. All’interno del libro sacro dei Maya, il Popol Vuh , vi era il loro pensiero filosofico. La loro religione era molto cruenta (molto sanguinosa), infatti alcune preghiere consistevano nell'offerta di sangue umano alla divinità; per questo vi erano dei sacrifici umani svolti nel cuore della città, dove sorgevano i templi. I Maya costruirono anche
  • 15. diverse piramidi, tra cui, la più alta, quella di Teotihuacan, dedicata al dio Sole, è alta circa 75 metri. Durante i vari millenni che seguirono il cambiamento di vita dei Maya cambiò, da nomadi a sedentari, la loro religione si modificò in seguito alle nuove condizioni. In principio la religione dei Maya fu semplicemente un culto della natura che richiedeva nessun sacerdote, nessuna cerimonia e nessun luogo di culto particolare. Ogni capofamiglia era il proprio sacerdote e il tempio della famiglia era poco una capanna. La religione diventò sempre più organizzata con una suddivisione degli dèi. Sorse in fine un sacerdozio il cui compito era quello di svolgere presso il popolo la volontà degli dèi. Si sentì il bisogno di avere templi più stabili; questi, diventando più stabili resero possibile la costruzione di centri cerimoniali ed iniziarono a costruire santuari. Questa religione, in quanto distaccata dalla gente comune, ebbe un carattere esoterico (nascosto). Fu interpretata e servita da una ristretta organizzazione sacerdotale composta da astronomi, matematici, profeti, esecutori di riti, esperti amministratori e di uomini di Stato. La religione Maya subì il suo cambiamento quando gli Spagnoli sostituirono il cristianesimo alle vecchie credenze e pratiche pagane, verso la metà del XVI secolo. Vi erano anche delle semplici divinità della natura, come i Chac, dio della fertilità. UN GIOCATORE DI POK A TOK I Riti ed il Culto Religioso Uno dei riti religiosi più importanti era il gioco della palla"Pok-a-tok" (simile al gioco della pelota). Aveva un valore simbolico e nello stesso tempo religioso e rappresentava un rito in onore al
  • 16. dio Sole, simboleggiato dalla palla. Il culto nel periodo classico si limitava ad offerte agli dei, di fiori, frutti, cani e tacchini. Nel periodo post-classico la religione assume un carattere cruento e comparvero i sacrifici umani. Vi era anche un rito in cui si gettavano nel pozzo oggetti preziosi ed esseri viventi (schiavi, bambini, giaguari, cani, alligatori, oro, pietre preziose ecc.), questo pozzo era di diametro 60 metri e profondo 20; tutto questo avveniva in onore del dio della pioggia. Conoscenze Scientifiche LA NUMERAZIONE VIGESIMALE Il sistema di numerazione dei Maya si basava su tre simboli : una conchiglia stilizzata per lo zero, un punto per l’uno, una barretta per il cinque. Il sistema era, infatti, vigesimale (in base 20 anziché 10 come facciamo noi) e i numeri venivano disegnati verticalmente. La caratteristica più notevole della matematica maya era il "principio dello zero". Questo concetto astratto, essenziale per tutti i calcoli, era stato elaborato solo dai babilonesi e dagli indù. In Europa fu introdotto nel Medioevo. IL CALENDARIO IL calendario rappresenta un’ altra conquista dell’ingegno Maya. Misurare il tempo non significò per loro soltanto ordinare gli elementi in una sequenza ordinata, ma assunse connotazioni religiose ben precise. I maya ritenevano, infatti, che gli avvenimenti si ripetessero in cicli
  • 17. calcolabli e quindi chi possedeva la capacità di elaborare il calendario era anche in grado di prevedere e, magari, prevenire. I maya conoscevano e usavano due calendari: il primo di 260 giorni misurava l’anno cerimoniale e su di esso si basavano le profezie; il secondo era composto da 365 giorni e veniva detto "anno vago" o "anno civile". Questo era diviso in 18 mesi di 20 giorni ciascuno, con l’aggiunta di un mese supplementare di 5 giorni ritenuto inutile. Il punto di partenza del calendario ("l’anno zero") è stato fatto risalire al 3114 a.C., che i maya ritenevano la data della creazione del mondo: da allora, misurando una successione di cicli ricorrenti, hanno calcolato enormi archi di tempo in modo analogo a quello da noi usato per conteggiare anni, decenni, secoli e millenni. La scrittura di questo calendario è molto complessa ma esso fu usato in tutta la Mesopotamia ed è considerato il più preciso del mondo antico. Alla matematica, alla calendaristica e alla religione era strettamente legata anche l’astronomia. Lo studio del cielo, in cui gli astri rappresentavano le divinità, mirava a controllare meglio gli eventi terrestri dei quali gli Dei erano ritenuti responsabili. I maya giunsero così a calcolare (e a prevedere) le eclissi di sole e i cicli della luna e di Venere. l calendario Maya viene chiamato spesso Calendario Azteco. Questo calendario è registrato sottoforma di incisioni sulla "pietra del sole" Azteca attualmente in esposizione al Museo Nazionale di Antropologia e Storia situato all'interno del Chapultepec Park, a Città del Messico. Per capire la profezia del 2012 dobbiamo dare un'occhiata ad un altro calendario, chiamato "del lungo conto". Il lungo conto è un numero lineare di giorni, che iniziano dal primo giorno, "1", e contano ogni giorno fino al presente, qualunque giorno nella storia puo' essere registrato utilizzando il lungo conto e, con un po' di matematica, si puo' anche risalire alla corrispondente settimana religiosa o mese solare. I giorni del lungo conto sono numerati con uno strano sistema, invece di scrivere i numeri come facciamo noi, da destra a sinistra con ciascun posto che rappresenta un multiplo di 10 (esempio: 10000, 1000, 100, 10, 1), i Maya avevano solo 5 posizioni. La prima posizione registrava un numero da 0 a 20. A sinistra, il secondo posto poteva avere un intervallo tra 0 e 17; il terzo da 0 a 19; il quarto da 0 a 19 e l'ultimo da 0 a 12. I numeri erano scritti da destra a sinistra, come nel nostro sistema, separati da un punto. Invece di multipli di 10, la prima posizione aveva multipli di 1 (come il nostro sistema); la seconda posizione aveva un multiplo di 20; la terza posizione un multiplo di 360; la quarta un multiplo di 7200 e la quinta un multiplo di 144000. N.B. Attraverso gli anni, gli archeologi hanno trovato monumenti scolpiti che registravano il lungo conto per date conosciute nella storia Maya. Una volta che una data veniva fissata nel tempo, era semplice determinare quale fosse il "giorno 1", 11 Agosto 3114 a.C, ed era anche semplice calcolare la data in cui il calendario sarebbe finito - 21 Dicembre 2012. Il solo fatto che il calendario finisca però non prova che quel tempo, o il mondo, o la vita finiranno.
  • 18. IL CALENDARIO MAYA Usi e Costumi: giochi, tradizioni familiari http://www.nwo.it/maya.html Anche se la maggior parte delle città Maya furono abbandonate dopo l'arrivo dei conquistadores, il popolo Maya non scomparve. La loro cultura è sempre presente e fiorente. Nessuna cultura indigena del Nord America ha mantenuto il modo di vivere e la lingua come i discendenti degli antichi Maya. Come i loro antenati, vivono nelle stesse regioni. Le loro terre d'origine coprono una superficie di circa 325.000 chilometri quadrati.
  • 19. Si stima che la popolazione attuale Maya sia tra 4 e 8 milioni di persone. Una parte vive nelle città, in particolare a Merida e Cancun, situate in Messico. La maggioranza abita nelle zone rurali. Il linguaggio è forse l'aspetto più significativo della cultura che sopravvive. Tra le 29 lingue Maya esistenti ancora oggi, circa 8 sono parlate in Messico. La scrittura moderna ha abbandonato i simboli pittografici e adottato l’alfabeto europeo. Sono state incorporate molte parole dallo spagnolo, ma per la maggior parte sono rimaste le stesse. Nella figura: a destra costumi tipici prima della colonizzazione e a destra costumi messicani dell'Ottocento. Usanze Alcune tradizioni dei Maya erano quelle di schiacciare il cranio dei neonati tra due assi per fargli assumere "artificialmente" una forma più piatta ed allungata. Nonostante questa usanza potesse causare dei traumi nei bambini, aventi ancora le ossa fragili, questo aspetto fisico veniva visto positivamente perché era più simile a quello degli dei. Un'altra usanza era quella di rendere strabici i bambini attraverso una pallina posta davanti gli occhi , perché anche questa caratteristica era simbolo di bellezza. Molte tradizioni dei Maya sono state tramandate fino ai giorni nostri e vengono ancora rispettate dagli indios, come il rispetto per la natura (verso la madre terra), il matrimonio, la gravidanza, l'aiuto e la collaborazione tra le famiglie del villaggio. La natura: la tradizione più importante riguarda il rispetto vero e proprio della natura; la terra viene considerata una vera e propria madre e le viene chiesto il permesso di coltivarla ad ogni semina o per ogni altra operazione agricola. Il matrimonio: secondo le tradizioni maya, è il ragazzo ad andare a casa della ragazza interessata per fare la richiesta di matrimonio. Se la ragazza non acconsente subito, il ragazzo ha ancora due possibilità, terminate le quali non potrà mai più chiederla in sposa. Se la ragazza invece acconsente, il ragazzo deve chiedere il permesso alla famiglia della ragazza alla quale
  • 20. spetta la decisione finale. Dopodiché si faranno varie riunioni fra i genitori delle due famiglie che, giunti all’accordo, prepareranno i festeggiamenti. Durante il rito del matrimonio, come in molti altri, parte della cerimonia viene celebrata in ricordo degli antenati. La gravidanza: quando una donna è incinta, per il periodo della gravidanza non deve vedere nessun altro bambino e deve fare lunghe passeggiate fra i campi, per mettersi in contatto con la natura e per farla amare al bambino. Per il parto, anche ai giorni nostri, la donna non può recarsi all’ospedale perché le tradizioni lo vietano. Dopo il parto si brucia la placenta e il bambino rimane solo con la madre per otto giorni. Dopo questo periodo il bambino viene presentato alla comunità con una grande festa. I Maya e il gioco della palla Questo "gioco" era considerato divinatorio dai Maya. I sacerdoti, quali intermediari con le divinità, interpretavano il futuro in base all'andamento della partita. Il solo popol-vuh rimamane come unica fonte americana che va a ricordare l'antichissima origine ed il simbolismo del gioco della pelota. Il recinto del terreno di gioco, aveva la forma di una H ed era sovrastato da gradini e da muri di pendenza molto accentuata. Molto spesso il campo da gioco era orientato da nord a sud , l'area di gioco andava a rappresentare il cosmo, mentre il sole veniva rappresentato dalla palla di caucciù.
  • 21. Il gioco non aveva le stesse caratteristiche nelle varie aree geografiche, ma il più delle volte consisteva nel far passare la palla attraverso alcuni anelli di pietra della forma di serpente (potenze telluriche) o di testa di uccello (potenze celesti), fissati a varie altezze. Si giocava con due squadre che rappresentavano la luce e l'ombra ed ogni giocatore rappresentava una divinità, ornandosi con gli elementi che la contraddistinguevano.Il gioco era molto violento e i giocatori potevano toccare la palla solo con i fianchi, il ginocchio e il gomito destro. Molte fonti affermano che il capitano della squadra vincitrice veniva immolato al termine della partita, ma di certo non si conosce ancora la verità visto che si voleva simboleggiare il privilegio di salire al mondo cosmico. Il gioco era molto violento, e lo divenne ancor più quando grazie agli "invasori" tale gioco fu utilizzato per le scommesse. L’ architettura dei maya Nell'urbanistica maya, si sono trovati sopprattutto nel centro delle città dei monumenti civici e religiosi, per esempio: i templi le residenze della nobiltà e luoghi per ritrovarsi; nella parte più esterna della città si sparpagliavano i villaggi e le case dei contadini. L’architettura è caratterizzata da uno stile creato dai nativi. Degli studi credono che essa possa essere stata condizionata da alcuni contatti con le culture asiatiche. Per ricavare la calcina, la roccia calcarea veniva sottoposta ad un trattamento che avveniva nelle fornaci. Quando nell' ereggere una costruzione veniva commesso un errore veniva utilizzato lo stucco per riparare il danno, questo accadeva anche se i blocchi di pietra erano selezionati e pregiati. Alcune caratteristiche dell'architettura maya sono ed erano: il tetto sporgente, la volta e l'arco a mensola (quindi finto) . I Maya erano soliti a costruire grandi mascheroni in stucco che rappresentano alcune divinità, esse derivano probabilmente da alcune maschere di uomini giaguaro originarie degli Olmechi. La maestosità e imponenza delle costruzioni serviva per impressionare la folla dei fedeli.
  • 22. Gli edifici dei Maya erano spesso a base piramidale, per esempio i templi. Le piramidi erano costituite da blocchi di pietra e vi si poteva accedere tramite delle scale, poste sui lati dell' edificio. L'arco era sconosciuto; sia la parte interna che la parte esterna della piramide era dipinta, inoltre vi erano delle sculture per abbellire le facciate della costruzione. Le case del popolo quindi comuni erano simili alle capanne costituite da pietra e frasche in cui vivono ancora oggi alcuni dei pochi rimasti dei discendenti del popolo Maya.
  • 23. interno di una capanna :
  • 24. Di recente per la sua bellezza e importanza la città maya di Chichén Itzá è stata dichiarata una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo moderno. Cartina della cittá di Chichén Itzá: Il suo nome della città significa “sul bordo del pozzo degli itzáes”, si pensa sia stata costruita tra il 435 ed il 455 d.C. Appartenente al periodo postclassico, raggiunse il suo maggior punto di splendore tra gli anni come Bakalar e Chetumal.Essendo nomadi entrarono in contatto con le culture d’origine náhuatl,grazie a cui acquisirono conoscenze architettoniche, stili artistici e criteri religiosi come la venerazione di alcuni dei per esempio Quetzalcóatl, chiamato in Maya Kukulkan,queste influenze provennero, prevalentemente dal popolo tolteca, stabilito nel centro della Valle del Messico. La città fu matematicamente disegnata. Tra costruzioni e edifici i Maya costruirono delle Sacbés (cioè strade bianche), erano strade elevate e incanalate, che permettevano la comunicazione fra 6tutte le città Maya, esse ancora si possono vedere in perfetto stato in luoghi come Cobá e la propria Chichén Itzá. Gli edifici sono sovrastati dalla piramide di Kukulcán, considerata una delle costruzioni più importanti della cultura Maya.