Il Romanzo. Nascita e sviluppo di un genereGrazia Besozzi
Una breve presentazione per parlare della nascita del romanzo come genere, del suo affermarsi come genere guida tra XVIII e XIX secolo.
Alcuni spunti per riflettere su una tendenza italiana ormai superata: il Pulp e una ancora vitale il Nuovo Realismo.
Chiude la presentazione una riflessione su cinema e romanzo e su romanzo e web.
Il paesaggio come elemento centrale dell'estetica romantica nelle opere di Constable, Turner e Friedrich. Da elemento decorativo e sfondo accessorio, il paesaggio diventa il protagonista dello sguardo pittorico soprattutto grazie ai pittori del Nord Europa.
Il Romanzo. Nascita e sviluppo di un genereGrazia Besozzi
Una breve presentazione per parlare della nascita del romanzo come genere, del suo affermarsi come genere guida tra XVIII e XIX secolo.
Alcuni spunti per riflettere su una tendenza italiana ormai superata: il Pulp e una ancora vitale il Nuovo Realismo.
Chiude la presentazione una riflessione su cinema e romanzo e su romanzo e web.
Il paesaggio come elemento centrale dell'estetica romantica nelle opere di Constable, Turner e Friedrich. Da elemento decorativo e sfondo accessorio, il paesaggio diventa il protagonista dello sguardo pittorico soprattutto grazie ai pittori del Nord Europa.
El documento resume la obra del artista renacentista Lorenzo Ghiberti y sus contribuciones más importantes como la Puerta Norte del Baptisterio de Florencia y las Puertas del Paraíso. Ghiberti ganó un concurso en 1401 para decorar las puertas del baptisterio y pasó el resto de su carrera trabajando en este proyecto monumental, perfeccionando su técnica de fundición de bronce y creando escenas bíblicas de gran belleza y realismo. Sus últimas puertas, conocidas como las Puertas del Paraíso,
Lorenzo Ghiberti (1378-1455) was an Italian artist and sculptor during the early Renaissance period. He is best known for creating the "Gates of Paradise", the gilded bronze doors of the Florence Baptistery. Ghiberti won a competition in 1401 to design the doors and worked on them for over 20 years, completing them in 1424. Through his doors, Ghiberti helped establish a new realistic and emotional style that influenced other Renaissance artists like Michelangelo and formed the basis for the High Renaissance style. He also trained many important Renaissance artists in his large workshop.
Este documento resume la vida y obra del escultor y orfebre italiano Lorenzo Ghiberti. Ghiberti ganó un concurso en 1401 para crear las Puertas del Norte del Baptisterio de Florencia, las cuales completó en 1425. Luego fue comisionado para crear las Puertas del Este, llamadas las "Puertas del Paraíso", las cuales completó con un alto nivel de detalle y perspectiva, estableciéndolo como uno de los principales artistas del Renacimiento temprano. Ghiberti también creó otras esculturas
Donatello foi um importante escultor italiano do Renascimento que nasceu em 1386 em Florença, onde viveu e trabalhou. Ele aprendeu ourivesaria e trabalhou com Lorenzo Ghiberti antes de viajar para Roma e estudar arquitetura antiga. Ao retornar para Florença em 1405, Donatello criou esculturas para a Catedral, incluindo "David" e "São João Evangelista". Ele também esculpiu "São Jorge" para uma guilda de armeiros.
Donatello fue un escultor italiano renacentista nacido en Florencia en 1386. Fue considerado el mejor escultor de su época y conocido por innovar en esculturas monumentales de mármol y bronce. Su estilo sintetizó el pasado clásico con el expresionismo medieval y se caracterizó por estudios anatómicos del cuerpo humano y representaciones realistas de emociones. Algunas de sus obras más famosas incluyen el David de mármol y bronce y la estatua ecuestre Gattamelata.
Donatello foi um importante escultor renascentista italiano do século XV. Ele ajudou a reviver os ideais da escultura clássica grega e romana, enfatizando a harmonia e perfeição. Suas obras mais famosas incluem David, Maria Madalena e Santo Antônio, que demonstravam um novo realismo e expressividade em comparação com as obras clássicas. Donatello ajudou a transformar a escultura e é considerado um dos maiores artistas do Renascimento italiano.
El documento describe la vida y obras del arquitecto renacentista Filippo Brunelleschi. Brunelleschi perdió un concurso de escultura contra Ghiberti, pero estudió la arquitectura romana en Roma. Más tarde ganó un concurso para diseñar la gran cúpula de la catedral de Florencia, que completó en 1446 y que fue una obra maestra de la ingeniería. Brunelleschi también diseñó otros edificios importantes como el Hospital de los Inocentes y la Basílica de San Lorenzo.
Donatello fue el escultor más importante del Renacimiento italiano en Florencia. Algunas de sus obras más destacadas incluyen David, San Marcos, La Anunciación, y Erasmo de Narni. Nacido en Florencia en 1386, Donatello recibió formación en orfebrería y trabajó brevemente con Lorenzo Ghiberti antes de viajar a Roma, donde su arte se desarrolló completamente. Murió en Florencia en 1466, dejando obras admiradas universalmente que influyeron poderosamente en la arquitectura
Presentación sobre la obra de Donatello, con una breve biografía, períodos de su carrera artística y obras más representativas.
Varja Jovanovic Trobec,
1ºD Bach.
Adormideras
Articoli di Marco Zavagno pubblicati in "Venezia Musica e dintorni" n.25.
- San Michele nella grande arte italiana (mostra al Candiani di Mestre).
- La fabbrica dei mostri / il surrealismo personale di Alberto Trevisan.
This document appears to contain two Italian phrases - "Di fronte" and "Di profilo" but provides no other context or information. The document is very short, containing only two lines of Italian text without any other details.
2. Lorenzo Ghiberti nacque a
Pelago, vicino a Firenze nel 1378.
Iniziò il suo apprendistato in una
oreficeria. Divenne uno fra i
maggiori artisti fiorentini grazie
alle sue opere di scultura. Lasciò
anche una testimonianza scritta
nei suoi Commentarii. Morì nel
1455 a Firenze
Pelago, vicino a Firenze, città
natale di Lorenzo Ghiberti
Autoritratto dell’artista presente nella terza
porta del Battistero di San Giovanni
(Porta del Paradiso)
3. IL SACRIFICIO DI ISACCO
Formella del Ghiberti Formella del Brunelleschi
4. L’OPERA DEL GHIBERTI
Per realizzare questa
formella ha utilizzato
un’estrema
raffinatezza dei
dettagli. La formella
appare divisa
verticalmente dalla
roccia in maniera
perfetta. Il gruppo di
personaggi di sinistra
controbilancia
perfettamente quello
di destra dove ci sono
i due protagonisti del
Sacrificio.
5. PARTICOLARE DEL BUSTO DI ISACCO
Il perfetto nudo
di Isacco
testimonia la
qualità dei
dettagli della
formella. Il gesto
di Abramo è
compiuto con
lentezza. Isacco
è in un
atteggiamento di
fierezza.
6. PARTICOLARE DELL’ALTARE
La formella è stata
realizzata con grande
perizia tecnica e
abbondanza di
particolari, secondo la
tradizione orafa. Ne è
un esempio la
decorazione dell’altare
del Sacrificio: esso è
costituito da un
dettagliato motivo
vegetale. Sotto l’altare
ci sono le vesti di Isacco.
Commento del Vasari: le figure sono snelle e
dotate di grazia ed attitudini bellissime.
8. PARTICOLARE DELL’ANGELO
In alto a destra l’angelo
esce dal piano del cielo
creando un innovativo
effetto di profondità
spaziale. Il gesto di
bloccare il Sacrificio di
Isacco è solo simbolico
come è simbolica la sua
presenza. Infine c’è un
contrasto fra la natura
divina rappresentata
dall’angelo e quella
umana rappresentata in
basso dalla roccia.
9. L’OPERA DEL BRUNELLESCHI
La formella del
Brunelleschi è invece
drammatica. Egli non
mantiene tutte le figure
all’interno dell’area,
ma le fa trasbordare
fuori. La suddivisione
qui è orizzontale, con
l’insieme delle tre
braccia che fa da
centro della
rappresentazione.
Come Ghiberti,
l’autore pone al di
sotto le figure dei servi
col cavallo.
10. PARTICOLARE DELLA MANO DELL’ANGELO
Gli elementi
convergono verso la
mano dell’angelo.
Abramo trattiene con
foga il figlio che cerca
di liberarsi. L’angelo
accorre quindi per
fermare il padre. A
differenza dell’altra
formella, qui
l’intervento divino
non è simbolico ma
reale.
11. PARTICOLARE DEI SERVI
Le figure dei servi e del cavallo sono poste in primo piano. Essi
sono collocati nei due lobi inferiori e sono ispirati ad un modello
classico. Vi è grande realisticità; infatti sono indifferenti ai fatti,
mentre il cavallo bruca il terreno.
13. Testa che appare ai
bordi di due formelle
Gesù fra i dottori
Bronzo parzialmente dorato,
65x57.5 cm
14. LE FORMELLE Ordine cronologico
1 Annunciazione; 15 Flagellazione;
2 Natività; 16 Gesù dinanzi a
3 Adorazione dei Magi; Pilato;
4 Disputa con i dottori; 17 Salita al
5 Battesimo; Calvario;
6 Tentazione; 18 Crocifissione;
7 Cacciata dei mercanti; 19 Resurrezione;
8 Gesù salva Pietro; 20 Pentecoste;
9 Trasfigurazione; 21 San Giovanni
10 Resurrezione di Evangelista;
Lazzaro; 22 San Matteo;
11 Ingresso a 23 San Luca;
Gerusalemme; 24 San Marco;
12 Ultima cena; 25 Sant'Ambrogio;
13 Veglia nell'orto degli 26 San Girolamo;
ulivi; 27 San Gregorio;
14 Cattura di Gesù; 28 Sant'Agostino.
15. “CACCIATA DEI MERCANTI DAL TEMPIO”
La formella che
rappresenta la
cacciata dei mercanti
dal tempio appartiene
alla Porta Nord. I
personaggi sono tutti
ammucchiati al centro
della scena su un
piano orizzontale che
esce dalla forma. Essi
sono travolti da Cristo
che si avventa su di
loro con un impeto di
collera.
18. LE FORMELLE
1 Adamo ed Eva
2 Caino e Abele
3 Noè
4 Sacrificio di Isacco
5 Isacco, Esaù e Giacobbe
6 Giuseppe e i mercanti
7 Mosè
8 Giosuè
9 Davide
10 Salomone e la regina di
Saba
20. “Incontro al tempio fra la regina di
Saba e re Salomone”
Questa è l’ultima
formella della porta.
In essa vi è
raffigurata la scena
dell’incontro fra la
regina di Saba e re
Salomone. Intorno a
loro c’è un contorno
di quasi 100
personaggi
rappresentati grazie
alla tecnica dello
stiacciato. Il tempio
è costruito
minuziosamente.
21. Schema prospettico della formella
Incontro al Tempio
fra la regina di Saba
e re Salomone
Bronzo dorato,
79 x79 cm
Firenze, Museo
dell’Opera del
Duomo
22. “Il Sacrificio di Isacco”
Il Sacrificio di Isacco
Bronzo dorato,
79 x79 cm
Firenze, Museo
dell’Opera del
Duomo
23. PARTICOLARE DELLA MANO DELL’ANGELO
Come nell’opera del
Brunelleschi, l’angelo
ferma materialmente
Abramo
24. LE OPERE MINORI
Oltre alle porte per il battistero,
Ghiberti realizzò altre opere, per
esempio i cartoni per le vetrate del
Duomo di Firenze, la scultura di San
Giovanni Battista, la prima statua in
bronzo fusa in un unico pezzo che si
trova in una nicchia di
Orsammichele, oltre alle statue di
San Matteo e Santo Stefano sempre
in Orsammichele.
Nel 1427 realizzò per Cosimo De'
Medici l'Urna dei Tre Martiri oggi
al Museo Nazionale di Firenze; nel
1442 realizzò l'Arca di San Zanobi
che si trova nel duomo.
25. I COMMENTARII
Dal 1447 scrisse i tre libri dei Commentari. I libri erano dedicati a un personaggio
ragguardevole di cui però l'autore non fa il nome. Il trattato è incompiuto e si interrompe
al terzo libro, che comunque ha il carattere di abbozzo. Nel primo libro il proemio è
ripreso dall'architetto militare dell'età dei Diadochi Ateneo il Vecchio, mentre il
programma dell'educazione a cui deve attendere un artista è ripreso dall'opera di
Vitruvio, integrandola con lo studio della prospettiva e dell'anatomia, infine per la storia
artistica si rifà a l'opera di Plinio. Nel secondo libro continua la trattazione storica, parla
della cosiddetta media età, in cui inserisce le biografie artistiche (le prime di questa
specie), fatte su base stilistica e non su base aneddotica, partendo da Giotto parla dei
maggiori artisti trecenteschi e quattrocenteschi in maggior numero fiorentini e toscani,
ma cita anche artisti romani e napoletani e lo scultore tedesco Gusmin, suo
contemporaneo, segue la prima autobiografia artistica della storia, in cui ripercorre il suo
operato artistico; alla fine del libro annuncia la realizzazione di un trattato
sull'architettura. Il terzo libro è un tentativo di determinare le basi teoriche dell'arte, il
suo interesse si concentra soprattutto sull'ottica, più avanti parla dell'antichità,
soffermandosi a parlare dei resti di Firenze, Siena e Roma, la fine è composta da un teoria
delle proporzioni, criticando Vitruvio, cita il codice di Varrone, e per la prima volta viene
mostrato il metodo di costruire la figura umana su un reticolato; il libro si interrompe
bruscamente