Parrocchia Sant'Antonino Martire Castelbuono.
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze " Le religioni e i reconditi enigmi della condizione umana" a cura di padre Filippo Cucinotta, ofm, docente di Teologia Orientale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia " San Giovanni Evangelista", Anno Pastorale 2013-14
6° incontro "la morte".
Parrocchia Sant'Antonino Martire Castelbuono.
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze " Le religioni e i reconditi enigmi della condizione umana" a cura di padre Filippo Cucinotta, ofm, docente di Teologia Orientale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia " San Giovanni Evangelista", Anno Pastorale 2013-14
3° incontro "Il bene e il peccato".
R. Villano - La sede delle Epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternitàRaimondo Villano
patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Studiorum University Ruggero II dello Stato della Florida (USA), Jean Monnet Université Europenne, Università Telematica Pegaso, Norman Academy USA-Gambia. Presentazione del Libro (alla presenza del Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura Card. Paul Poupard e del Direttore dei Servizi del Quirinale Prof. Comm. Tito Lucrezio Rizzo) sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali (MBAC-UDCM Gabinetto 0009440-14/05/2010 Cl. 09.01.00/5491). Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica (già assegnato ai massimi Storici Conci e Pedrazzini) conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT (Roma, 12 dicembre 2014). Presentazioni di: Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein, già Gran Priore di Roma; Past District Governor 2100 Italia del Rotary International e critico letterario Prof. Antonio Carosella; Presidente della Commissione Internazionale dell’UNESCO per le Biotecnologie Prof. Gr. Uff. Giulio Tarro. Saggio di filosofia della storia dal titolo bellissimo e dalle profonde, coerenti e ben articolate riflessioni (secondo lo storico Fra’ Giovanni SCARABELLI).
Gesù all'umanità- gruppo di Preghiera- Italia http://messaggidivinamisericordia.blogspot.it/
Contatto Mail: gesuallumanitaitalia@yahoo.it
Puoi leggere tutti i messaggi su questo sito: http://illibrodellaverita.blogspot.it/
8. da dove traiamo lanostre origine e verso dove andiamoMichela Mazzola
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8° incontro "Da dove traiamo la nostra origine e verso dove andiamo"
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6° incontro "la morte".
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Ciclo di conferenze " Le religioni e i reconditi enigmi della condizione umana" a cura di padre Filippo Cucinotta, ofm, docente di Teologia Orientale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia " San Giovanni Evangelista", Anno Pastorale 2013-14
3° incontro "Il bene e il peccato".
R. Villano - La sede delle Epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternitàRaimondo Villano
patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Studiorum University Ruggero II dello Stato della Florida (USA), Jean Monnet Université Europenne, Università Telematica Pegaso, Norman Academy USA-Gambia. Presentazione del Libro (alla presenza del Presidente Emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura Card. Paul Poupard e del Direttore dei Servizi del Quirinale Prof. Comm. Tito Lucrezio Rizzo) sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali (MBAC-UDCM Gabinetto 0009440-14/05/2010 Cl. 09.01.00/5491). Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica (già assegnato ai massimi Storici Conci e Pedrazzini) conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT (Roma, 12 dicembre 2014). Presentazioni di: Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein, già Gran Priore di Roma; Past District Governor 2100 Italia del Rotary International e critico letterario Prof. Antonio Carosella; Presidente della Commissione Internazionale dell’UNESCO per le Biotecnologie Prof. Gr. Uff. Giulio Tarro. Saggio di filosofia della storia dal titolo bellissimo e dalle profonde, coerenti e ben articolate riflessioni (secondo lo storico Fra’ Giovanni SCARABELLI).
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8. da dove traiamo lanostre origine e verso dove andiamoMichela Mazzola
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8° incontro "Da dove traiamo la nostra origine e verso dove andiamo"
049 - La Civiltà Cristiana offre e chiede collaborazione alle altre vere reli...OrdineGesu
La Civiltà Cristiana offre e chiede collaborazione alle altre vere religioni per scoprire gli errori umani contenuti nelle Sacre Scritture dell’Antichità (Elaborato 5)
Parrocchia Sant'Antonino Martire Castelbuono.
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Ciclo di conferenze " Le religioni e i reconditi enigmi della condizione umana" a cura di padre Filippo Cucinotta, ofm, docente di Teologia Orientale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia " San Giovanni Evangelista", Anno Pastorale 2013-14
4° incontro "L'origine e lo scopo del dolore".
040 - Preghiere e opere per fare cessare le guerre, gli altri conflitti e il ...OrdineGesu
Preghiere e opere per fare cessare le guerre, gli altri conflitti e il terrorismo. Confronto tra alcuni brani del Vangelo e del Corano. La potenza dell’amore
Anno pastorale 2011-12
Parrocchia Sant' Antonino Martire di Castelbuono (PA)
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze "I mendicanti dell'Assoluto" tenuto da P. Filippo S. Cucinotta, OFM; docente di Teologia orientale della Pontificia Facoltà Teologica "San Giovanni Evangelista" di Palermo
Incontro su Emanuele Severino
Parrocchia Sant'Antonino Martire Castelbuono.
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze " Le religioni a i recondicit enigmi della condizione umana". Anno Pastorale 2013-14
2° incontro "il senso e il fine della vita"
1. C.U.I. Friday Service
Venerdì Santo
in videoconferenza su
8985494568
Sito web: unitariani.wordpress.com
comunione.unitariana@gmail.com
Unitariani Italiani - Cristiani ed universalisti per una fede aperta
@UU_Ita
Venerdi 14 Aprile ore 21:30
Image from: Rubens, Wiki
Ora
dipende
da
Me!
3. Invocazione Iniziale
Lett: Entriamo in questo spazio,
entriamo in questo momento.
Lasciamo che questo momento sacro
ci prenda e ci abbracci.
Sentiamo la terra sotto di noi,
sentiamo lo spazio intorno a
noi,abbracciarci nella fiducia
e nella cura.
Sentiamo la presenza di fratelli
e sorelle nella fede che ci circonda,
viaggiatori spirituali con aspirazioni
simili alle nostre.
Condividiamo il tempo,
condividiamo uno scopo,
ci riuniamo per rinnovare la nostra
speranza, per sentire la forza del nostro
scopo,nell’aria intorno a noi.
Qui e ora, apriamo il nostro cuore a
questo momento.
Sappiamo che ciò che possiamo trovare
qui è apprendimento, crescita e amore.
Troviamo dentro di noi quel luogo del
possibile quel luogo del sogno
che anela a un respiro libero, che anela a
costruireun futuro più audace e migliore
per noi stessi e per gli altri.
4. Inno di Apertura
“Verso il tuo tempio”
Verso il tuo tempio io mi
incammino
e ti sento già vicino.
Canto della Tradizione
unitariana cristiana ungherese
Musica originale di L. Bourgeois
Parole italiane: A Falasca
Sacra presenza nel mio cuore,
la lieta mia danza è devozione,
ché cosa preziosa di più non c’è
del tuo tesoro in me
6. Accensione
del
Calice
Min: Iniziamo la nostra celebrazione con uno
degli elementi che più caratterizza la nostra
Comunione. Come sapete, è tradizione
unitariana e universalista che a turno ogni
Chiesa del mondo trasmetta a tutte le altre un
pensiero su cui meditare all’accensione del
Calice, che è simbolo del nostro accogliere e
partecipare al Mistero della vita, coltivando
quella scintilla di Infinito che ci spinge ad
elevarci spiritualmente.
Lett:
il Mondo
Possa il mondo, che è uno nella sua vita, una ricca
trottola blu nella notte infinita dello spazio, un mondo
che è uno nella sua interdipendenza e fragilità, essere
uno solo nei nostri cuori, nelle nostre menti e nelle
nostre azioni.
(Offerto da Charles Eddis
Canadian Unitarian Council )
[Accensione del calice]
Tutti: Amen
7. Affermazione
Dei Princìpi
Min: Veniamo da strade diverse, liberi
cercatori del sacro, senza dogmi e senza
costrizioni, ma uniti da alcuni principi che
danno forma alla nostra fede comune e
che si radicano poi nel percorso del
singolo e nella specificità della sua fede:
8. Affermazione
Dei Princìpi
(I)
Tutti:Noi Unitariani, Universalisti e liberi credenti tutti
affermiamo il valore e la dignità intrinseca di ogni
persona;
Lett: perché ogni persona è espressione
sacra della vita e ogni uomo è affratellato
da una origine comune.
9. Affermazione
Dei Princìpi
(II)
Tutti:Affermiamo la giustizia, l’equità e la
compassione nei rapporti umani;
Lett: perché siamo sorelle e fratelli di
un’unica famiglia umana e ogni forma di
amore fraterno esprime il nostro amore per
la Trascendenza.
10. Affermazione
Dei Princìpi
(III)
Tutti: affermiamo l’accettazione reciproca e
l’incoraggiamento alla crescita spirituale nelle nostre
congregazioni;
Lett: perché l’impulso spirituale è slancio verso la
completezza, che si alimenta dell’incontro con l’altro da noi e
ogni grande Maestro spirituale ci ha chiamati a crescere
spiritualmente nell’incontro con il Mistero e con il volto
dell’altro..
11. Affermazione
Dei Princìpi
(IV)
Tutti: Affermiamo la libera e responsabile ricerca della
verità e del significato della vita.
Lett: perché siamo tutti in cammino verso
il senso della vita con di fronte un mistero,
che ci chiama ad esplorarlo e tutti siamo
stati dotati del discernimento della ragione
e dello spirito ed è nostro dovere usarli.
12. Affermazione
Dei Princìpi
(V)
Tutti: Affermiamo il diritto della coscienza e l’utilizzo
del processo democratico nelle nostre congregazioni e
nella società in generale
Lett: perché è il riflesso del verbo spirituale
dell’inclusione che ci ispira e perché siamo
liberi e capaci di scegliere, ma dobbiamo
imparare ad esserlo insieme..
13. Affermazione
Dei Princìpi
(VI)
Tutti:Affermiamo l’obiettivo di una comunità globale
con pace, libertà, e giustizia per tutti;
Lett: perché solo nella riconciliazione universale
la natura umana può realizzarsi appieno e perchè
solo nell’amore possiamo giungere alla
costruzione del Regno;
14. Affermazione
Dei Princìpi
(VII)Tutti:Affermiamo il rispetto per la rete
interdipendente di tutta l’esistenza della quale
facciamo parte.
Lett: perché siamo coscienti dei legami che
ci uniscono gli uni con gli altri e con tutta
la vita e dell’unità più grande ed inclusiva
che essi ci chiamano a realizzare, come
fratelli e sorelle uniti all’intera creazione..
Tutti:
Amen
15. Affermazione
Dei Princìpi
(VII)Tutti:Affermiamo il rispetto per la rete
interdipendente di tutta l’esistenza della quale
facciamo parte.
Lett: perché siamo coscienti dei legami che
ci uniscono gli uni con gli altri e con tutta
la vita e dell’unità più grande ed inclusiva
che essi ci chiamano a realizzare, come
fratelli e sorelle uniti all’intera creazione..
Tutti:
Amen
16. Liturgia
della
meditazione
Min: Fratelli, il male è il rifiuto di riconoscere come
ogni cosa sulla terra sia legata allo Spirito in una
grande rete interdipendente d’amore. Preghiamo,
dunque, nella consapevolezza della nostra
interdipendenza, chiedendo perdono e ispirazione.
17. Liturgia
della
meditazione
Quando e dove può
Il viandante dello Spirito
trovare casa ?
Dov’è quel posto
Dove vi è sicurezza, rifugio,
pace?
Il ritorno a casa per me
è un istante,
un isola di grazia,
e di luce interiore,
una pace senza tempo
anche se vissuta
all’interno di tempo.
Il ritorno a casa
è incandescenza,
consonanza,
fusione
con la verità,
è l’esperienza
dell’ Uno,
e del Divino,
è luce, vita e amore,
è pane e
respiro.
18. Liturgia
della
meditazione
Nella notte oscura,
il terrore ci attanaglia,
le paure ci tallonano,
si apre per noi
un abisso senza speranze
e soli nel buio
abbiamo nostalgia della luce.
Spirito della Vita,
infondi in noi saggezza,
illumina il nostro cammino.
Guidaci,
con la fiaccola della
speranza,
con il calore
dell’amore,
verso il faro
del senso della nostra
esistenza.
Tutti noi abbiamo
paura del buio
ma Tu donaci la luce.
19. Liturgia
della
meditazione
Min: Dopo aver confessato
la nostra umana debolezza,
ascoltiamo la nostra sacra voce interiore
meditando in silenzio per qualche istante.
[tutti pregano in silenzio per circa un minuto]
Min: Amen
Tutti: Amen
20. Liturgia
della
Rinconciliazione
Min. La nostra eredità universalista consegna alle
nostre riflessioni una parola ricca di sfumature e
significati per la nostra vita: riconciliazione.
Riconciliazione è essere consapevoli che, come
cantava Leonard Cohen, che "in ogni cosa c'è una
frattura, ma è da lì che passa la luce". E'
ricomporre le divisioni con la vita e tra le vite senza
annullare la bellezza drammatica della loro storia.
E' su questo che la meditazione che seguirà ci
invita a lavorare.
21. Liturgia
della
Rinconciliazione
Paola
Min. Si chiudano tutti i microfoni
Min. Mi riconcilio con il Mistero,
ieri della mia angoscia, oggi della mia speranza.
Min. Chi vuole può accendere il microfono ed
esprimere un proprio motivo di angoscia o speranza,
gli altri ascoltino in rispettoso silenzio
[non più di tre parole a testa]
(Al Termine Tutti) Oggi mi riconcilio
Min. Mi riconcilio con la Natura,
ieri fatta di cose, oggi fatta di vite.
Min. Chi vuole può dire il nome una persona cara, che
si trovi attualmente in difficoltà o che sia
recentemente scomparsa
[non più di tre parole a testa]
(Al Termine Tutti) Oggi mi riconcilio
Mi riconcilio con il Fratello,
ieri delle lotte contro,
oggi delle lotte insieme.
(Tutti) Oggi mi riconcilio
Mi riconcilio con la mia Identità,
ieri corpo, oggi vita,
ieri ruolo, oggi persona,
ieri mente, oggi coscienza.
(Tutti) Oggi mi riconcilio
Aperta è la porta della Riconciliazione,
qualunque sia il luogo o la cultura,
la storia di vita o la natura personale:
nell’Amore Divino
la Riconciliazione è universale.
(A. Falasca in
La vita è già un miracolo, EUM)
23. Liturgia
della
Parola
Un valore proprio, una debolezza propria … Le persone possono
essere vasi del male con la stessa facilità con cui possono essere vasi
del bene, anche se UU. Ci sono due lupi dentro ognuno di noi. A volte il
cattivo vince. Come si può applicare il motto “più avanti e più in alto per
sempre” a questa realtà?… Affermare il valore proprio e la dignità di
ogni essere umano è come chiedere di fare una scelta per alimentare il
lupo buono, quando sappiamo fin troppo bene che il lupo cattivo è
proprio lì. Affermare il valore proprio e la dignità di ogni essere umano è
quello di riconoscere che il peccato e il male esistono, sì, ma non
importa quanto di quel peccato e di quel male esista, anche la
promessa della nostra umanità è lì presente.
(“Inherent Worth,
Inherent Weakness”, Rev. Megan
Foley, UU)
25. Liturgia
della
Parola
Dal Vangelo secondo Marco cap. 15
21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava
dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perché portasse la sua
croce. 22 Poi condussero Gesù al luogo detto Golgota che significa:
Luogo del teschio. 23 Gli diedero da bere del vino mescolato con
mirra, ma egli non lo prese. 24 E, dopo averlo crocifisso, spartirono le
sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno.
25 Era l’ora terza quando lo crocifissero. 26 E l’iscrizione che indicava
il motivo della condanna, posta sopra lui, diceva: “Il re dei Giudei”. 27
Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla
sua sinistra. 28 Così si adempì la Scrittura che dice: «Egli è stato
annoverato fra i malfattori». 29 E coloro che passavano lì vicino lo
ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il
tempio e in tre giorni lo riedifichi, 30 salva te stesso e scendi giù dalla
croce!». 31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi,
beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può
26. Liturgia
della
Parola Dal Vangelo secondo Marco cap. 15
31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi,
dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non può salvare se
stesso. 32 Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, affinché lo
vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo
ingiuriavano. 33 Poi, venuta l’ora sesta, si fece buio su tutto il paese
fino all’ora nona. 34 E all’ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Eloì,
Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio,
perché mi hai abbandonato?». 35 E alcuni degli astanti, udito ciò,
dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!». 36 Allora uno di loro accorse,
inzuppò una spugna nell’aceto e, postala su una canna, gli diede da
bere, dicendo: «Lasciate; vediamo se viene Elia a tirarlo giù». 37 Ma
Gesù, emesso un forte grido, rese lo spirito. 38 Allora il velo del
tempio, si squarciò in due, dall’alto in basso. 39 E il centurione che
stava di fronte a Gesù, visto che dopo aver gridato così aveva reso lo
spirito, disse: «Veramente quest’uomo era Figlio di Dio».
27. Liturgia
della
Parola Dal Vangelo secondo Marco cap. 15
40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano; fra di esse
vi erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di
Iose e Salome, 41 che lo seguivano e lo servivano quando era in
Galilea; e ce n’erano molte altre che erano salite con lui a
Gerusalemme.
Amen
Sermone
Canto Mediano
28. Rinnovo
Dell'impegno
comune
1) attraverso l’amore per il prossimo e per la profondità della vita
animata dallo slancio verso la trascendenza, che essa sia il frutto
dell’ispirazione di un Dio d’amore, di un impulso alla totalità
insito nella natura o dell’idealità di un’umanità in cerca del
proprio cammino;
2) attraverso il riconoscimento della nostra unità e dignità di
creature preziose in un mondo interconnesso;
Lett: Siamo qui per celebrare
ed onorare con il nostro impegno
i doni della vita, della coscienza e
della libertà dell’essere umano
29. Rinnovo
Dell'impegno
comune
4) attraverso un approccio adulto
alla vita religiosa basato sull’autonomia
nelle scelte, l’esperienza diretta, un’etica
che non ha bisogno di premi presenti o futuri, l’apertura al
rivelarsi del Sacro ed il dialogo nella comunità;
5) attraverso la pratica delle virtù della fede, della speranza e della
carità, intese come apertura al mistero, alla possibilità ed al volto
dell’altro;
6) attraverso il confronto, qualunque sia la fede personale, con il
mistero della nostra creazione e con il messaggio e l’esempio di
Gesù, Maestro del Cuore;
7) attraverso l’apertura, qualunque sia la fede personale, ai processi
di creazione, rinnovamento e trasformazione della natura;
30. Rinnovo
Dell'impegno
comune
8) attraverso il servizio,
qualunque sia la fede personale,
verso la crescita dell’essere umano,
il suo spirito critico e l’esercizio
autonomo delle sua facoltà;
9) attraverso la testimonianza dell’inesauribile speranza che deriva
da questa apertura al Sacro, da questa fede nella vita e da questo
impegno per la dignità umana;
10) attraverso l’apertura all’universale
ispirazione dello Spirito negli animi delle persone,
espressa nei più nobili insegnamenti di tutte le religioni.
Tutti:Amen
31. Comunione
Dei
Fiori
Min: Sorelle e fratelli, secondo la tradizione che ci accomuna
ogni animo umano ha in sé una scintilla Infinito. Per questo,
nella nostra denominazione, riserviamo un momento specifico,
che definiamo “Comunione dei Fiori” perché chiunque lo
desideri possa condividere un pensiero con tutti i presenti.
Immergiamoci, dunque nella meditazione, dichiarando la nostra
disponibilità al dialogo e all’apertura.Prego, dunque, chiunque
lo desideri di farci dono di quello che lo Spirito, qualunque sia il
nome che ciascuno di noi vuole dargli, ispira nel suo cuore.
[Chi lo desidera, condivide un pensiero con i presenti]
Min: Amen
32. Preghiera
Conclusiva
2) Possa lo Spirito della Vita
proteggerci insieme,
possa nutrirci insieme.
Possiamo noi
lavorare insieme,
unendo le nostre forze
per il bene dell’umanità.
Possiamo sempre amarci,
perché ci sia pace,
sempre pace,
una pace perfetta.
Lett:
1) Non chiederti solo
di cosa il mondo ha bisogno.
Chiediti che cosa ti fa sentire vivo.
Poi mettilo in pratica.
Perché ciò di cui il mondo ha bisogno
è di donne e uomini
che sentano la forza della vita.
33. Benedizione
Finale
Min: Fratelli, disponiamoci alla benedizione.
Lo Spirito dai mille nomi e dalla inconoscibile essenza,
che ci ha creato e accompagna i nostri passi, conceda a
tutti noi il discernimento per comprendere quali vie
conducano alla costruzione di un regno di pace e di
giustizia per tutti e la forza per costruire tale regno.
Possa la Sua benedizione scendere su di noi e rimanere
nei nostri cuori ogni giorno.
Tutti: Amen
34. Testimonianza
Umanista e
Trascendentalista
Min: Fratelli, preghiamo insieme rendendo grazia
alla vita che ci preserva e ci nutre
Lett: La vita stessa è la mia guida. Non mi potrà
mai essere negata la forza del suo sostegno. La
terra verde mi fornisce un ricco nutrimento; pozze
di acqua fresca rinfrescano il mio spirito. Una
profonda intuizione mi porta lungo un percorso che
è vero per il fatto stesso di esistere. Anche se
dovessi camminare in una valle dove ombre
oscure mi impediscono di sapere dove la vita infine
terminerà
35. Testimonianza
Umanista e
Trascendentalista
in ultima analisi, non avrò paura, perché l'energia dell'universo è
dentro di me. Tutto ciò che conosco mi impedisce di lasciarmi
prendere dalla disperazione e ogni vita è un conforto per me.
Anche di fronte a minacce al mio benessere e alla mia stessa
esistenza, lo spirito della vita mi nutre,
mi onora della sua presenza, e mi ricorda che ho davvero più di
quanto ho bisogno. Felicità e grazia
si irradiano su di me costantemente e so che mi soffermerò in
questo universo con i suoi processi di trasformazione, per sempre.
Tutti: Per ogni nuovo mattino con la sua luce, per il riposo e il riparo
della notte, per la salute e il cibo, per l'amore e gli amici, per tutto
quello che la bontà infinita ci dona, grazie (R.W. Emerson)
36. Testimonianza
Cristiana
Min: Introduciamo ora la liturgia natalizia cristiana
accogliendo la preghiera di quanti si sentano di dare
testimonianza della loro intima relazione con la
Trascendenza attraverso le metafora del Padre, tanto
cara alla pratica spirituale di molti di noi. Per questo, a
ricordo della matrice biblica che è stata culla della
nostra fede e che è linea guida per molti di noi, invito
[… ] a recitare la prima stanza dello Shemà ebraico.
Tutti: Amen
37. Shemà
Lett: Ascolta, Israele, il Signore è il nostro Dio, il Signore è
Uno. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste
parole che Io ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai
ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando
cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti
alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come “segno” tra
i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle
tue porte.
Amen
38. Min: Fratelli, dopo esserci riconosciuti tutti fratelli
dello stesso Padre, disponiamoci a far tesoro
dell’insegnamento del Maestro ringraziandolo per il
pane sapienziale (il logos) che ci è stato donato e
per il vino spirituale (lo pneuma) che ci apre
simbolicamente a una dimensione ultra razionale,
entrambe utili per il risveglio dell’uomo spirituale
Impegniamoci dunque a far nostre le parole che
ora dirò e, ringraziando a donarci l’un l’altro in
spirito di fratellanza per quella comunità morale, il
Regno, che tutti vogliamo impegnarci a costruire
[Momento di meditazione silenziosa].
.
Preparazione alla Sacra Cena
39. Sacra Cena
Min: Quando fu sera e si mise a tavola con i dodici
discepoli, mentre mangiavano, Gesù prese del pane e,
dopo aver pronunciato la benedizione, lo ruppe e lo
diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate,
questo è il mio corpo che è dato per voi».
Poi Gesù prese il calice del vino, e, dopo aver reso
grazie, lo porse ai discepoli e disse: «Questo calice è il
nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi. Fate
questo in memoria di me».
Canto alla Sacra Cena
40. Padre
Nostro
Min: Infine, come fiore cristiano della Comunione dei fiori,
accogliamo l’offerta del Padre Nostro, proposta da quanti tra noi
ritengano possa essere fertile rappresentazione di quel legame
verso la Trascendenza che è stato oggetto del nostro servizio
Padre Nostro