SlideShare a Scribd company logo
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO E LA
DEFINIZIONE DI ONE HEALTH DELL’ONU
dott. Marco Talluri
Siena, 8 maggio 2022
Mi presento
• Fiorentino, nato nel 1956
• Laureato in Scienze politiche
• Master universitario in Comunicazione e media
• Giornalista pubblicista
• 1988-2003 - Responsabile comunicazione ATAF (azienda trasporto pubblico Firenze),
direttore responsabile Nonsolobus, vicedirettore rivista Trasporti pubblici
• 2003-2021 – Dirigente “Comunicazione, informazione e documentazione” ARPAT,
direttore responsabile Arpatnews
• 2015-2021 - Coordinatore Rete «Comunicazione e Informazione» SNPA (Sistema
nazionale per la protezione dell’ambiente), coordinatore AmbienteInforma
I mie
riferimenti
Blog personale https://ambientenonsolo.com
Slideshare: https://www.slideshare.net/MarcoTalluri/
Twitter: https://twitter.com/marco_talluri
Facebook: https://www.facebook.com/marco.talluri.1/
Linkedin: https://www.linkedin.com/in/marco-talluri-65113526/
Mail: m.talluri@me.com
One Health
• L’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’alimentazione e
l’agricoltura (FAO),
l’Organizzazione mondiale per la
salute animale (OIE), il Programma
delle Nazioni Unite per l’ambiente
(UNEP) e l’Organizzazione
mondiale della sanità (WHO)
accolgono con favore la nuova
definizione operativa di One
Health da parte del loro gruppo
consultivo, il One Health High
Level Expert Panel (OHHLEP), i cui
membri rappresentano un’ampia
gamma di discipline scientifiche e
di settori legati alle politiche
pertinenti per One Health da tutto
il mondo.
One Health
• One Health è un approccio integrato e unificante che mira ad equilibrare e
ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi.
• Riconosce che la salute dell’uomo, degli animali domestici e selvatici, delle
piante e dell’ambiente in generale (compresi gli ecosistemi) sono
strettamente collegati e interdipendenti.
• L’approccio mobilita molteplici settori, discipline e comunità a vari livelli della
società per lavorare insieme per promuovere il benessere e affrontare le
minacce per la salute e gli ecosistemi, affrontando nel contempo la necessità
collettiva di acqua pulita, energia e aria, alimenti sicuri e nutrienti, intervenire
sul cambiamento climatico e contribuire allo sviluppo sostenibile.
https://ambientenonsolo.com/le-agenzie-dellonu-per-lambiente-gli-animali-il-
cibo-lagricoltura-e-la-salute-condividono-la-definizione-di-one-health/
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
L’inquinamento atmosferico determinato dalle attività
antropiche è un fattore riconosciuto di rischio per la
salute umana e per gli ecosistemi.
L’inquinamento atmosferico dipende in modo
complesso da una serie di fattori: l’intensità e la densità
delle emissioni su microscala, su scala locale e regionale;
le condizioni meteorologiche e l’orografia del territorio
che influenzano il movimento delle masse d’aria, i
meccanismi di diluizione o di accumulo degli inquinanti,
la velocità di formazione e trasformazione delle
sostanze, il trasporto a lunga distanza e la deposizione.
Cos’è l’inquinamento atmosferico?
L’inquinamento atmosferico è la contaminazione dell’aria
che respiriamo da qualsiasi agente chimico, fisico o
biologico che minaccia potenzialmente la salute umana e
degli ecosistemi.
Le linee guida OMS aggiornate nel 2021, forniscono
raccomandazioni relativamente a sei inquinanti atmosferici.
Si concentrano, infatti, sui cosiddetti inquinanti classici, il
particolato (PM2,5 e PM10), l’ozono troposferico (O3), il
biossido di azoto (NO2), il biossido di zolfo (SO2) e il
monossido di carbonio (CO).
Quando si interviene per ridurre questi inquinanti si ha
anche un impatto su altri inquinanti.
Particolato (PM10 e PM2,5)
• Il materiale particolato aerodisperso viene definito come una sospensione di particelle solide o
liquide relativamente stabili nell’aria circostante (aerosol). Questa sospensione può essere
costituita da una varietà di particelle di diversa dimensione e composizione in funzione della loro
origine. Le particelle emesse direttamente nell’atmosfera sono dette primarie, mentre quelle che
si formano in atmosfera sono dette secondarie.
• Le principali sorgenti antropiche di particelle primarie sono, i processi di combustione negli
impianti domestici di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa, i veicoli dotati di
motore a combustione interna, le attività agricole e quelle industriali.
• L’intervallo dimensionale compreso tra 0,01 e 0,1 μm viene definito come “modo ultrafine”. Le
particelle in questo intervallo sono numericamente prevalenti, sebbene contribuiscano in modo
poco rilevante alla massa complessiva dei campioni di particolato rilevabili in aria.
• Le particelle comprese tra 0,1 e 2,5 μm sono note come “fini”. Queste, insieme alle particelle di
dimensioni maggiori, contribuiscono alla gran parte della massa di particolato.
• Le particelle nell’intervallo dimensionale 2,5 – 100 μm – e fra queste anche il PM10 - vengono
dette “grossolane”. Queste sono prevalentemente prodotte da processi meccanici (macinazione,
erosione, risospensione meccanica, fenomeni di attrito nei trasporti su strada quali usura dei freni,
dei pneumatici e abrasione delle strade).
https://www.snpambiente.it/temi/polveri-pm10-e-pm25/
Biossido di azoto (NO2)
• Gli ossidi di azoto si formano durante qualsiasi combustione dove l’aria sia il
comburente, in ragione della presenza di azoto e ossigeno. Nella miscela di
reazione il monossido di azoto (NO) è prevalente ed è accompagnato da quote
variabili di biossido di azoto (NO2).
• Quest’ultimo si forma in atmosfera prevalentemente in conseguenza di reazioni
chimiche che coinvolgono l’ossido di azoto (NO) emesso da fonti primarie.
• Le principali sorgenti di ossidi di azoto sono costituite dalle combustioni nel
settore dei trasporti (in particolare dai motori diesel) , negli impianti industriali,
negli impianti di produzione di energia elettrica, di riscaldamento civile e di
incenerimento dei rifiuti.
https://www.snpambiente.it/temi/biossido-di-azoto/
Ozono O3
• L’ozono O3, gas formato da tre atomi di
ossigeno, in natura si trova in
concentrazioni rilevanti negli strati alti
dell’atmosfera terrestre, dove
protegge dalla radiazione ultravioletta.
• Negli strati bassi dell’atmosfera, invece,
è presente in basse concentrazioni,
tranne nelle aree in cui la presenza di
alcuni inquinanti chimici, in
concomitanza di fattori meteo-climatici
favorevoli come le alte temperature
estive, può indurne la formazione con
conseguente aumento della
concentrazione.
https://www.snpambiente.it/temi/lozono-linquinante-critico-in-estate/
Da dove derivano questi inquinanti?
L’inquinamento atmosferico deriva da numerose fonti di emissione, sia
naturali che antropiche (derivanti dall’attività umana).
Le principali fonti di inquinamento atmosferico di origine antropica
possono variare geograficamente, ma comprendono il settore
energetico, il settore dei trasporti, la cucina e il riscaldamento domestici, i
siti di discarica, le attività industriali e l’agricoltura.
Il processo di combustione è il maggior contributo all’inquinamento
atmosferico, in particolare la combustione inefficiente dei combustibili
fossili e l’uso della biomassa per generare energia.
https://ambientenonsolo.com/nuove-linee-guida-dellorganizzazione-mondiale-della-sanita-per-la-qualita-
dellaria/
I LIMITI NORMATIVI E I VALORI INDICATI
DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’
La normativa italiana che stabilisce i limiti per i diversi
inquinanti atmosferici è il D.Lgs. 155/2010 che attua la
Direttiva dell’Unione Europea 2008/50.
L’OMS ha pubblicato proprie Linee Guida sulla qualità
dell’aria nel 2005, aggiornate nel settembre 2021.
La Commissione Europea ha aperto una consultazione
pubblica, che si è conclusa il 16 dicembre scorso, per
l’aggiornamento della propria normativa, che ora è in corso.
https://ambientenonsolo.com/perche-loms-considera-linquinamento-atmosferico-una-grave-emergenza-
sanitaria-pubblica/
Il modo migliore per ridurre l’inquinamento
atmosferico è smettere di bruciare
combustibili fossili.
La combustione dei combustibili fossili sta
contribuendo non solo al cambiamento
climatico, ma a generare questo alto livello di
inquinanti che poi finiscono nei nostri
polmoni.
Quindi, cambiare la politica intorno a quale
fonte di energia stiamo usando sarà una
delle azioni più efficaci per ridurre
l’inquinamento atmosferico.
Occorre allineare la legislazione alle linee
guida sulla qualità dell’aria dell’OMS.
Se passiamo a misure concrete, ovviamente a
livello di città, ora ci sono misure per
cambiare i trasporti, promuovendo modi più
sostenibili di trasporto pubblico, riducendo
l’uso di auto private, facendo in modo di
ridurre la congestione del traffico in alcune
aree e andando verso un uso più efficiente
dell’energia dei nostri edifici. (OMS)
La condanna dell’Italia da parte della Corte di
Giustizia UE per il PM10
• Nella sentenza pronunciata il 10 novembre 2020 la Corte ha ritenuto
l’Italia responsabile della violazione sistematica e continuata delle
disposizioni della direttiva «qualità dell’aria» tra il 2008 e il 2017, in varie
zone d’Italia e sostanzialmente gran parte della Pianura Padana.
• «il valore limite, stabilito al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti
nocivi sulla salute umana e/o sull’ambiente nel suo insieme, deve essere
conseguito entro un dato termine e non essere superato una volta
raggiunto.»
• Presso la Corte di Giustizia è in corso un procedimento anche relativo al
mancato rispetto delle disposizioni UE sul NO2, mentre per il PM2,5 è in
corso una procedura di infrazione comunitaria.
http://www.arpat.toscana.it/notizie/notizie-brevi/2020/la-corte-di-giustizia-ue-condanna-litalia-per-il-pm10
Il Bacino Padano
• Nel bacino del Po vive circa il 40% della
popolazione italiana, oltre 23 milioni di persone. La
Pianura Padana è uno dei luoghi più densamente
popolati ed industrializzati d’Europa. Questo
comporta elevati livelli di emissioni di inquinanti,
ma non basta a spiegare perché la qualità dell’aria
costituisca un problema cosi rilevante: altre zone in
Europa hanno un livello di emissioni paragonabile,
ma non gli stessi livelli di inquinamento.
• A rendere particolarmente critica la qualità dell’aria
della Pianura Padana contribuiscono certamente le
condizioni orografiche e meteo-climatiche del
bacino del Po, che favoriscono l’aumento
delle concentrazioni di inquinanti, rendendone
difficile e lenta la dispersione.
La concentrazione di PM10 nel Bacino Padano il 14 gennaio 2020 (PrePair)
http://www.lifeprepair.eu/index.php/2020/01/27/qualita-dellaria-nel-
bacino-padano-le-molteplice-cause-di-un-problema-complesso/
Da dove viene il particolato
Emissioni di “PM10 equivalente in Emilia Romagna. La larghezza della banda è
proporzionale al “PM10 equivalente” – situazione tipica del Bacino Padano (PrePair)
Uno dei maggiori contributi è dovuto al traffico su
strada (trasporto merci e veicoli leggeri), non solo come
prodotto della combustione, ma anche ad esempio a causa
dell’usura dei freni e dell’asfalto. La parte preponderante del
particolato generato dal traffico è inoltre dovuta alla
emissione di precursori (soprattutto NOx).
L’andamento del PM durante il lockdown a primavera 2020 ha
mostrato però che sono prevalenti altre fonti che danno
origine al particolato: il riscaldamento domestico, il settore
agricolo (allevamenti intensivi e concimazioni emettono poco
particolato primario, ma in compenso sono la principale fonte
di ammoniaca principale precursore di particolato
secondario) e il settore industriale.
https://www.snpambiente.it/2020/09/29/qualita-dellaria-nelle-settimane-di-
emergenza-coronavirus-i-risultati-della-seconda-analisi-life-prepair/
Il ruolo della biomassa domestica
• il riscaldamento
domestico è
responsabile del 56%
delle emissioni di
particolato primario
sull’intero bacino
padano.
• Il 90% di queste
emissioni è dovuta
all’uso di biomassa,
principalmente legno e
pellet.
Uno studio comparativo sulle emissioni di apparecchi a
gas, GPL, gasolio e pellet
Ante: apparecchi nuovi
Stag.1: dopo un invecchiamento equivalente ad un anno termico di
funzionamento
Stag.2: dopo un ulteriore invecchiamento equivalente ad un altro anno, con
un intervento di manutenzione intermedio tra il primo e secondo.
http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2018/025-18/uno-studio-comparativo-
sulle-emissioni-di-apparecchi-a-gas-gpl-gasolio-e-pellet
Oltre ai risultati di PrePair, vari altri studi, ad esempio di
ENEA - Gli impatti energetici e ambientali dei
combustibili nel settore residenziale – e del Laboratorio
Emissioni di Innovhub hanno evidenziato l’impatto
negativo sulla qualità dell’aria determinato
dall’incentivazione dell’utilizzo delle biomasse.
Gli impianti di
riscaldamento in
Toscana
https://ambientenonsolo.com/gli-impianti-di-
riscaldamento-in-toscana/
Gli impianti di riscaldamento in Toscana
Inquinamento atmosferico
e rischi per la salute
I rischi per la salute associati al particolato di diametro inferiore o uguale a
2,5 micron (μm) (PM2.5) sono di particolare rilevanza per la salute pubblica.
PM2.5 e PM10 sono in grado di penetrare in profondità nei polmoni e PM2.5
può anche entrare nel flusso sanguigno, principalmente con conseguente
impatti cardiovascolari e respiratori.
Nel 2013, l’inquinamento atmosferico esterno e il PM sono stati classificati
come cancerogeni dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
(IARC).
https://publications.iarc.fr/Book-And-Report-Series/Iarc-Scientific-
Publications/Air-Pollution-And-Cancer-2013
L’aggiornamento delle Linee guida OMS
• L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha
presentato il 22 settembre 2021 l’aggiornamento
delle Linee Guida per la qualità dell’aria del 2005.
• Sulla base delle ampie prove scientifiche
attualmente disponibili, le linee guida individuano i
livelli di qualità dell’aria necessari per proteggere la
salute pubblica a livello mondiale.
https://ambientenonsolo.com/nuove-linee-guida-dellorganizzazione-mondiale-
della-sanita-per-la-qualita-dellaria/
Rischi per la salute
• La quantità di malattie associate all’esposizione all’inquinamento
ambientale e domestico è ampia e crescente. L’inquinamento
atmosferico aumenta in particolare la morbilità e la mortalità dovute
alle malattie cardiovascolari e respiratorie non trasmissibili, che sono
le principali cause di mortalità globale; aumenta anche il carico di
malattia da infezioni delle vie respiratorie più basse e aumenta il
parto prematuro e altre cause di morte nei bambini e nei neonati,
che rimangono una delle principali cause di malattia nei paesi a
basso e medio reddito.
https://ambientenonsolo.com/nuove-linee-guida-dellorganizzazione-
mondiale-della-sanita-per-la-qualita-dellaria/
Su cosa si basano
le nuove linee guida OMS
• Sulla base delle ampie prove scientifiche attualmente
disponibili, le linee guida individuano i livelli di qualità
dell’aria necessari per proteggere la salute pubblica a
livello mondiale.
• E’ stato svolto un riesame sistematico delle prove
pertinenti (sezione 2.4) ed una valutazione del livello di
certezza delle prove risultanti da revisioni sistematiche
(sezione 2.4.4).
• Sono stati esaminati più di 500 articoli scientifici.
Stime OMS
Le stime dell’OMS mostrano che circa 7 milioni di decessi
prematuri, dovuti principalmente a malattie non trasmissibili, sono
attribuibili agli effetti congiunti dell’inquinamento atmosferico
ambientale e domestico.
Le valutazioni globali dell’inquinamento atmosferico suggeriscono
da sole centinaia di milioni di anni di vita sani persi, con il più
grande carico di malattie attribuibile nei paesi a basso e medio
reddito.
La popolazione mondiale esposta
• Più del 90% della popolazione mondiale nel 2019 viveva in aree in cui le
concentrazioni superavano le linee guida per la qualità dell’aria dell’OMS del
2005 per l’esposizione a lungo termine al PM2,5.
• La qualità dell’aria si è generalmente deteriorata nella maggior parte dei paesi
a basso e medio reddito, a causa dell’urbanizzazione su larga scala e dello
sviluppo economico che ha fatto affidamento in gran parte sulla combustione
inefficiente di combustibili fossili, come il carbone, nonché sull’uso inefficiente
di combustibili residenziali e sull’industria.
• Tuttavia, le disparità nell’esposizione all’inquinamento atmosferico stanno
aumentando in tutto il mondo, in particolare in quanto i paesi a basso e medio
reddito stanno registrando livelli crescenti di inquinamento atmosferico.
L’impatto dell’inquinamento
atmosferico sulla salute (EEA)
• Il particolato, il biossido di azoto e l’ozono
troposferico sono attualmente considerati
i tre inquinanti che in maniera più
significativa incidono sulla salute umana.
• La gravità dell’impatto delle esposizioni
prolungate e di picco a questi inquinanti
varia dall’indebolimento del sistema
respiratorio fino alla morte prematura.
• Per esempio, si stima che il particolato
sottile (PM2.5) riduca l’aspettativa di vita
nell’UE di più di 8 mesi.
https://www.eea.europa.eu/it/segnali/segnali-2013/infografica/impatti-
dell2019inquinamento-atmosferico-sulla-salute
La popolazione europea esposta
• Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), nel 2019,
l’inquinamento atmosferico ha continuato a provocare un
significativo carico di morte prematura e malattie nei 27 Stati
membri dell’UE: 307.000 decessi prematuri sono stati attribuiti
all’esposizione cronica a particolato fine; 40.400 decessi
prematuri sono stati attribuiti all’esposizione cronica al biossido di
azoto; 16.800 decessi prematuri sono stati attribuiti
all’esposizione acuta all’ozono.
https://ambientenonsolo.com/limpatto-dellinquinamento-atmosferico-sulla-salute-in-europa-nel-2019/
Quanti decessi prematuri evitabili
• Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente rispettare gli standard UE e i
livelli orientativi dell’OMS per le particelle sottili (PM2.5) nell’aria ambiente in
tutta l’UE-27 nel 2019 avrebbe prodotto diversi potenziali benefici.
• Il raggiungimento dell’attuale valore limite annuale dell’UE per il PM2,5 di 25
µg/m3 avrebbe lasciato invariati i decessi prematuri nel 2019; l’obiettivo
dell’OMS per il PM2,5 di 10 µg/m3 (linea guida OMS 2005) avrebbe ridotto di
almeno il 21% i decessi prematuri correlati; e le nuove linee guida 2021
dell’OMS sulla qualità dell’aria per il PM2,5 di 5 µg/m3 avrebbe ridotto le
morti premature correlate di almeno il 58%.
https://ambientenonsolo.com/limpatto-dellinquinamento-atmosferico-sulla-salute-in-europa-nel-2019/
Benefici teorici per la salute, in termini di riduzione dei decessi prematuri, che sarebbero
stati ottenuti per l’UE-27 nel 2019 se i diversi valori limite dell’UE e quelli raccomandati
dalle linee guida dell’OMS per il PM2,5 fossero stati rispettati in tutta Europa
Il sostegno della comunità scientifica
agli indirizzi dell’OMS
• 100 società scientifiche nazionali ed internazionali chiedono ai governi di attuare
drastiche politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, come indicato
dalle Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità appena pubblicate.
• L’iniziativa guidata dall’International Society of Environmental
Epidemiology (ISEE) e dalla European Respiratory Society (ERS) è stata
sottoscritta da più di 40 società mediche e scientifiche di tutto il mondo, e in
particolare da ben nove società scientifiche italiane di epidemiologia,
pneumologia, immunologia, neurologia e pediatria. (Associazione Italiana
Allergologi e Immunologi Territoriali ed Ospedalieri Associazione Culturale
Pediatri; Associazione Italiana di Epidemiologia; Associazione Italiana Ictus;
Società Italiana Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica Società Italiana di
Pneumologia; Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili Società Italiana
di Pediatria; Rete Italiana Ambiente e Salute)
• La dichiarazione congiunta sostiene convintamente le nuove linee guida sulla
qualità dell’aria dell’OMS che secondo gli esperti dovrebbero essere usate come
guida per l’adozione di politiche efficaci di qualità dell’aria e di riduzione delle
emissioni a livello globale.
Studi e iniziative dell’Alleanza europea per la salute
pubblica (EPHA) e l’Associazione Medici per l’Ambiente
(ISDE) Fra le tante iniziative dell’Alleanza europea per la salute pubblica (EPHA), che
comprende ONG, fra cui ISDE, di 12 paesi europei, due studi di particolare
interesse:
- Air pollution and transport policies at city level
- Health costs of air pollution in European cities and the linkage with
transport
Le ricerche evidenziano come ogni cittadino europeo debba far fronte a una
perdita di welfare di oltre 1.250 euro all’anno a causa della scarsa qualità
dell’aria.
L’esposizione ad alti livelli di inquinamento atmosferico sta portando a costi
sanitari più elevati.
Vengono proposte misure per ridurre questo impatto: tasse di congestione (o
sul traffico), zone ambientali (a bassa emissione), programmi di car
sharing, interventi sui parcheggi, interventi su ciclabilità/pedonalità.
I più deboli da proteggere
dall’inquinamento atmosferico: i bambini
Alcune delle principali società scientifiche e associazioni in ambito
pediatrico e neonatologico hanno recentemente presentato il documento
“Inquinamento atmosferico e salute. Le proposte delle società scientifiche
pediatriche e del gruppo di lavoro ‘Ambiente e primi 1000 giorni’ per
migliorare la salute dei bambini e delle famiglie” che nasce nell’ambito del
progetto di ricerca sulle esposizioni ambientali e promozione della salute
nei primi 1000 giorni di vita.
Le società scientifiche che hanno presentato il documento evidenziano la
necessità di agire, adottando da subito “misure chiare e concrete per
ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico delle donne in
gravidanza e dei bambini, in particolare nei primissimi anni di vita.”
https://ambientenonsolo.com/ambiente-e-primi-1000-giorni-per-migliorare-la-salute-dei-bambini-e-
delle-famiglie/
I più deboli da proteggere
dall’inquinamento atmosferico: i bambini
“La popolazione in età pediatrica risulta essere maggiormente
suscettibile agli effetti legati all’esposizione ad inquinanti atmosferici, a
causa di una combinazione di fattori biologici, comportamentali ed
ambientali. I bambini sono particolarmente vulnerabili durante lo
sviluppo fetale e nei loro primi anni, quando i loro organi (ad esempio,
i polmoni e il sistema nervoso centrale) sono ancora in fase di
maturazione; possono passare molto tempo all’aperto, giocando e
facendo attività fisica in aria potenzialmente inquinata; sono soggetti a
un lungo periodo di esposizione agli inquinanti.”
Esistono evidenze scientifiche che “gli effetti negativi
dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei bambini è chiara e
convincente con un possibile impatto sulla salute anche in età adulta. ”
https://ambientenonsolo.com/ambiente-e-primi-1000-giorni-per-migliorare-la-salute-dei-bambini-e-
delle-famiglie/
CHI MONITORA QUESTI INQUINANTI E
DOVE SI TROVANO I DATI
In Italia il monitoraggio della qualità
dell’aria è svolto dal Sistema nazionale a
rete per la protezione dell’Ambiente
Il SNPA è stato
istituito dalla legge
n.132/2016,
approvata alla quasi
unanimità dal
Parlamento
entrata in vigore il 14
gennaio 2017
http://www.snpambiente.it/
• Controllo ambientale e monitoraggio ambientale di tutte le matrici
(aria, acqua, suolo, ecc.)
• Supporto e istruttoria tecnico scientifica a favore del Ministero dell’Ambiente,
delle Regioni e degli enti locali nell’esercizio delle loro funzioni in materia
ambientale con particolare riferimento alla formulazione di pareri e valutazioni
tecniche.
• Ricerca applicata in campo ambientale
• Organizzazione e diffusione della conoscenza ambientale:
– Comunicazione e informazione ambientale
(diffusione di notizie, report e dati ambientali).
– Gestione del Sistema Informativo Regionale dell’Ambiente (SIRA).
I dati SNPA sono il riferimento tecnico ufficiale per l’attività delle PA
Gli enti del SNPA di cosa si occupano
Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente
L’AGENZIA REGIONALE PER LA
PROTEZIONE AMBIENTALE DELLA
TOSCANA FA PARTE DEL SNPA E NELLA
NOSTRA REGIONE MONITORA LA
QUALITÀ DELL’ARIA
Attraverso una rete di stazioni
situate sul territorio
- dati in tempo reale (inquinanti gassosi)
- dati giornalieri
- dati annuali (serie storiche) https://youtu.be/egQMocQDXgY
http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/
Una rete di
monitoraggio
regionale
composta da 37
stazioni
Un bollettino quotidiano per tutti i principali
inquinanti (PM10, PM2,5, NO2, O3, CO, SO2, Benzene)
http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/bollettini/index/regionale/13-12-
I dati orari
in real time
degli
inquinanti
gassosi (fra
cui il biossido
di azoto)
http://www.arpat.toscana.it/temi-
ambientali/aria/qualita-
aria/dati_orari_real_time/index/NO2
L’andamento
giornaliero
per singolo
inquinante,
per zona, per
stazione di
monitoraggio
per un
periodo
scelto
(disponibili i
dati
dell’ultimo
anno)
L’andamento annuo per singolo inquinante, per zona,
per stazione di monitoraggio per un periodo scelto
(disponibili i dati dal 2007 al 2020)
L’andamento dei principali inquinanti
in Toscana alla luce delle LG OMS 2021
https://ambientenonsolo.com/qu
indici-anni-di-qualita-dellaria-in-
toscana/
L’andamento dei principali inquinanti
in Toscana alla luce delle LG OMS 2021
https://ambientenonsolo.com/qu
indici-anni-di-qualita-dellaria-in-
toscana/
L’andamento dei principali inquinanti
in Toscana alla luce delle LG OMS 2021
https://ambientenonsolo.com/qu
indici-anni-di-qualita-dellaria-in-
toscana/
I dati 2020 dei principali paesi europei
alla luce delle LG OMS 2021
https://ambientenonsolo.com/pm10-in-europa-i-dati-2020-di-oltre-3-500-stazioni-di-
monitoraggio/
I dati 2020 dei principali paesi europei
alla luce delle LG OMS 2021
https://ambientenonsolo.com/pm25-in-europa-2001-2020/
I dati 2020 dei principali paesi europei
alla luce delle LG OMS 2021
https://ambientenonsolo.com/biossido-di-azoto-in-europa-2001-2020/
Grazie per l’attenzione,
sono a vostra disposizione
- ai riferimenti indicati all’inizio
della presentazione –
per eventuali domande e
richieste di chiarimento sui temi
trattati.

More Related Content

Similar to L'inquinamento atmosferico e la definizione di One Health

II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...
II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...
II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...
Albatros - Associazione culturale
 
Inquinamento Dell'aria
Inquinamento Dell'ariaInquinamento Dell'aria
Inquinamento Dell'ariapincop
 
convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1
convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1
convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1
Colfert S.p.A.
 
Ambiente fisico
Ambiente fisicoAmbiente fisico
Ambiente fisico
Dina Malgieri
 
La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017
La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017
La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017
Massa Critica
 
Slide Dott. Cavasin
Slide Dott. CavasinSlide Dott. Cavasin
Slide Dott. Cavasin
Margheraonline
 
L ambiente (2)
L ambiente (2)L ambiente (2)
L ambiente (2)
Dina Malgieri
 
Mobilita' sostenibile
Mobilita' sostenibileMobilita' sostenibile
Mobilita' sostenibile
AdemXhaxhollari
 
L'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibile
L'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibileL'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibile
L'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibile
FisnikFazliu
 
WWF Italia: Dossier - L'impatto sanitario del carbone
WWF Italia:  Dossier - L'impatto sanitario del carbone WWF Italia:  Dossier - L'impatto sanitario del carbone
WWF Italia: Dossier - L'impatto sanitario del carbone
WWF ITALIA
 
Informarsi sull'ambiente
Informarsi sull'ambienteInformarsi sull'ambiente
Informarsi sull'ambiente
Marco Talluri
 
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuroTesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Club Italy
 
Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...
Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...
Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...
boma21
 
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...
Tesla Club Italy
 
Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Gestione dei Rifiuti e Rischio per la SaluteGestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Comitato Chianti Senza Inceneritore
 
Piano aria legambiente_piemonte
Piano aria legambiente_piemontePiano aria legambiente_piemonte
Piano aria legambiente_piemonte
Quotidiano Piemontese
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Giuseppe Ciampolillo
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Pino Ciampolillo
 
Inquinamento veicolare
Inquinamento  veicolareInquinamento  veicolare
Inquinamento veicolarea.s
 

Similar to L'inquinamento atmosferico e la definizione di One Health (20)

II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...
II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...
II. ‘‘fotocatalisi: un processo ecosostenibile per la depurazione dell'aria e...
 
Inquinamento Dell'aria
Inquinamento Dell'ariaInquinamento Dell'aria
Inquinamento Dell'aria
 
convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1
convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1
convegno ventilazione meccanica COLFERTexpo 2017 thesan 1
 
Ambiente fisico
Ambiente fisicoAmbiente fisico
Ambiente fisico
 
La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017
La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017
La sfida della qualità dell aria nelle citta italiane 2017
 
Slide Dott. Cavasin
Slide Dott. CavasinSlide Dott. Cavasin
Slide Dott. Cavasin
 
L ambiente (2)
L ambiente (2)L ambiente (2)
L ambiente (2)
 
Mobilita' sostenibile
Mobilita' sostenibileMobilita' sostenibile
Mobilita' sostenibile
 
L'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibile
L'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibileL'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibile
L'EUROPA CHE VORREI | Mobilità sostenibile
 
WWF Italia: Dossier - L'impatto sanitario del carbone
WWF Italia:  Dossier - L'impatto sanitario del carbone WWF Italia:  Dossier - L'impatto sanitario del carbone
WWF Italia: Dossier - L'impatto sanitario del carbone
 
Informarsi sull'ambiente
Informarsi sull'ambienteInformarsi sull'ambiente
Informarsi sull'ambiente
 
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuroTesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
 
Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...
Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...
Le ricadute sanitarie sulle popolazioni residenti nei pressi degli impianti d...
 
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...
Tesla Club Italy Revolution 2019 - Inquinamento atmosferico e cambiamenti cli...
 
Ic1 inquinamento ambientale_finale
Ic1 inquinamento ambientale_finaleIc1 inquinamento ambientale_finale
Ic1 inquinamento ambientale_finale
 
Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Gestione dei Rifiuti e Rischio per la SaluteGestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
Gestione dei Rifiuti e Rischio per la Salute
 
Piano aria legambiente_piemonte
Piano aria legambiente_piemontePiano aria legambiente_piemonte
Piano aria legambiente_piemonte
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
 
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)Autorizzazione integrata  ambientale cemtifici inquinanti (2)
Autorizzazione integrata ambientale cemtifici inquinanti (2)
 
Inquinamento veicolare
Inquinamento  veicolareInquinamento  veicolare
Inquinamento veicolare
 

More from Marco Talluri

Mobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di persone
Mobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di personeMobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di persone
Mobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di persone
Marco Talluri
 
Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione
Mobilità elettrica urbana: una giusta transizioneMobilità elettrica urbana: una giusta transizione
Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione
Marco Talluri
 
Comunicazione, media e svilppo sostenibile
Comunicazione, media e svilppo sostenibileComunicazione, media e svilppo sostenibile
Comunicazione, media e svilppo sostenibile
Marco Talluri
 
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle città
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle cittàL'eccessivo inquinamento dell'aria nelle città
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle città
Marco Talluri
 
Inquinamento atmosferico come affrontarlo
Inquinamento atmosferico come affrontarloInquinamento atmosferico come affrontarlo
Inquinamento atmosferico come affrontarlo
Marco Talluri
 
L'Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile
L'Osservatorio sulla Mobilità Urbana SostenibileL'Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile
L'Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile
Marco Talluri
 
Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive
Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettiveMobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive
Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive
Marco Talluri
 
Osservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
Osservatorio della Mobilità Urbana SostenibileOsservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
Osservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
Marco Talluri
 
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...
Marco Talluri
 
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
Marco Talluri
 
lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros...
 lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros... lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros...
lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros...
Marco Talluri
 
Lo stato del trasporto pubblico in Italia
Lo stato del trasporto pubblico in ItaliaLo stato del trasporto pubblico in Italia
Lo stato del trasporto pubblico in Italia
Marco Talluri
 
Raccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’aria
Raccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’ariaRaccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’aria
Raccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’aria
Marco Talluri
 
Parliamo di aria pulita
Parliamo di aria pulitaParliamo di aria pulita
Parliamo di aria pulita
Marco Talluri
 
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamoMobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamo
Marco Talluri
 
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamoMobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamo
Marco Talluri
 
Per una mobilità sostenibile a zero emissioni
Per una mobilità sostenibile  a zero emissioniPer una mobilità sostenibile  a zero emissioni
Per una mobilità sostenibile a zero emissioni
Marco Talluri
 
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...
Marco Talluri
 
Informazione ambientale e qualità delle acque
Informazione ambientale e qualità delle acqueInformazione ambientale e qualità delle acque
Informazione ambientale e qualità delle acque
Marco Talluri
 
Informazione ambientale a partire dai dati
Informazione ambientale a partire dai datiInformazione ambientale a partire dai dati
Informazione ambientale a partire dai dati
Marco Talluri
 

More from Marco Talluri (20)

Mobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di persone
Mobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di personeMobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di persone
Mobilità urbana: la lunga strada verso una città a misura di persone
 
Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione
Mobilità elettrica urbana: una giusta transizioneMobilità elettrica urbana: una giusta transizione
Mobilità elettrica urbana: una giusta transizione
 
Comunicazione, media e svilppo sostenibile
Comunicazione, media e svilppo sostenibileComunicazione, media e svilppo sostenibile
Comunicazione, media e svilppo sostenibile
 
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle città
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle cittàL'eccessivo inquinamento dell'aria nelle città
L'eccessivo inquinamento dell'aria nelle città
 
Inquinamento atmosferico come affrontarlo
Inquinamento atmosferico come affrontarloInquinamento atmosferico come affrontarlo
Inquinamento atmosferico come affrontarlo
 
L'Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile
L'Osservatorio sulla Mobilità Urbana SostenibileL'Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile
L'Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile
 
Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive
Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettiveMobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive
Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive
 
Osservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
Osservatorio della Mobilità Urbana SostenibileOsservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
Osservatorio della Mobilità Urbana Sostenibile
 
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...
Appunti per la comunicazione del rischio del progetto One Health Citizen Sci...
 
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
“Dai PUMS e dai PULS delle città italiane l’impegno alla decarbonizzazione”
 
lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros...
 lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros... lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros...
lI monitoraggio e l’accesso ai dati della qualità dell’aria: problemi e pros...
 
Lo stato del trasporto pubblico in Italia
Lo stato del trasporto pubblico in ItaliaLo stato del trasporto pubblico in Italia
Lo stato del trasporto pubblico in Italia
 
Raccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’aria
Raccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’ariaRaccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’aria
Raccolta, accesso e pubblicità dei dati sulla qualità dell’aria
 
Parliamo di aria pulita
Parliamo di aria pulitaParliamo di aria pulita
Parliamo di aria pulita
 
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamoMobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamo
 
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamoMobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamo
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamo
 
Per una mobilità sostenibile a zero emissioni
Per una mobilità sostenibile  a zero emissioniPer una mobilità sostenibile  a zero emissioni
Per una mobilità sostenibile a zero emissioni
 
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...
 
Informazione ambientale e qualità delle acque
Informazione ambientale e qualità delle acqueInformazione ambientale e qualità delle acque
Informazione ambientale e qualità delle acque
 
Informazione ambientale a partire dai dati
Informazione ambientale a partire dai datiInformazione ambientale a partire dai dati
Informazione ambientale a partire dai dati
 

L'inquinamento atmosferico e la definizione di One Health

  • 1. L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO E LA DEFINIZIONE DI ONE HEALTH DELL’ONU dott. Marco Talluri Siena, 8 maggio 2022
  • 2. Mi presento • Fiorentino, nato nel 1956 • Laureato in Scienze politiche • Master universitario in Comunicazione e media • Giornalista pubblicista • 1988-2003 - Responsabile comunicazione ATAF (azienda trasporto pubblico Firenze), direttore responsabile Nonsolobus, vicedirettore rivista Trasporti pubblici • 2003-2021 – Dirigente “Comunicazione, informazione e documentazione” ARPAT, direttore responsabile Arpatnews • 2015-2021 - Coordinatore Rete «Comunicazione e Informazione» SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente), coordinatore AmbienteInforma
  • 3. I mie riferimenti Blog personale https://ambientenonsolo.com Slideshare: https://www.slideshare.net/MarcoTalluri/ Twitter: https://twitter.com/marco_talluri Facebook: https://www.facebook.com/marco.talluri.1/ Linkedin: https://www.linkedin.com/in/marco-talluri-65113526/ Mail: m.talluri@me.com
  • 4. One Health • L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e l’Organizzazione mondiale della sanità (WHO) accolgono con favore la nuova definizione operativa di One Health da parte del loro gruppo consultivo, il One Health High Level Expert Panel (OHHLEP), i cui membri rappresentano un’ampia gamma di discipline scientifiche e di settori legati alle politiche pertinenti per One Health da tutto il mondo.
  • 5. One Health • One Health è un approccio integrato e unificante che mira ad equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi. • Riconosce che la salute dell’uomo, degli animali domestici e selvatici, delle piante e dell’ambiente in generale (compresi gli ecosistemi) sono strettamente collegati e interdipendenti. • L’approccio mobilita molteplici settori, discipline e comunità a vari livelli della società per lavorare insieme per promuovere il benessere e affrontare le minacce per la salute e gli ecosistemi, affrontando nel contempo la necessità collettiva di acqua pulita, energia e aria, alimenti sicuri e nutrienti, intervenire sul cambiamento climatico e contribuire allo sviluppo sostenibile. https://ambientenonsolo.com/le-agenzie-dellonu-per-lambiente-gli-animali-il- cibo-lagricoltura-e-la-salute-condividono-la-definizione-di-one-health/
  • 6. INQUINAMENTO ATMOSFERICO L’inquinamento atmosferico determinato dalle attività antropiche è un fattore riconosciuto di rischio per la salute umana e per gli ecosistemi. L’inquinamento atmosferico dipende in modo complesso da una serie di fattori: l’intensità e la densità delle emissioni su microscala, su scala locale e regionale; le condizioni meteorologiche e l’orografia del territorio che influenzano il movimento delle masse d’aria, i meccanismi di diluizione o di accumulo degli inquinanti, la velocità di formazione e trasformazione delle sostanze, il trasporto a lunga distanza e la deposizione.
  • 7. Cos’è l’inquinamento atmosferico? L’inquinamento atmosferico è la contaminazione dell’aria che respiriamo da qualsiasi agente chimico, fisico o biologico che minaccia potenzialmente la salute umana e degli ecosistemi. Le linee guida OMS aggiornate nel 2021, forniscono raccomandazioni relativamente a sei inquinanti atmosferici. Si concentrano, infatti, sui cosiddetti inquinanti classici, il particolato (PM2,5 e PM10), l’ozono troposferico (O3), il biossido di azoto (NO2), il biossido di zolfo (SO2) e il monossido di carbonio (CO). Quando si interviene per ridurre questi inquinanti si ha anche un impatto su altri inquinanti.
  • 8. Particolato (PM10 e PM2,5) • Il materiale particolato aerodisperso viene definito come una sospensione di particelle solide o liquide relativamente stabili nell’aria circostante (aerosol). Questa sospensione può essere costituita da una varietà di particelle di diversa dimensione e composizione in funzione della loro origine. Le particelle emesse direttamente nell’atmosfera sono dette primarie, mentre quelle che si formano in atmosfera sono dette secondarie. • Le principali sorgenti antropiche di particelle primarie sono, i processi di combustione negli impianti domestici di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa, i veicoli dotati di motore a combustione interna, le attività agricole e quelle industriali. • L’intervallo dimensionale compreso tra 0,01 e 0,1 μm viene definito come “modo ultrafine”. Le particelle in questo intervallo sono numericamente prevalenti, sebbene contribuiscano in modo poco rilevante alla massa complessiva dei campioni di particolato rilevabili in aria. • Le particelle comprese tra 0,1 e 2,5 μm sono note come “fini”. Queste, insieme alle particelle di dimensioni maggiori, contribuiscono alla gran parte della massa di particolato. • Le particelle nell’intervallo dimensionale 2,5 – 100 μm – e fra queste anche il PM10 - vengono dette “grossolane”. Queste sono prevalentemente prodotte da processi meccanici (macinazione, erosione, risospensione meccanica, fenomeni di attrito nei trasporti su strada quali usura dei freni, dei pneumatici e abrasione delle strade). https://www.snpambiente.it/temi/polveri-pm10-e-pm25/
  • 9. Biossido di azoto (NO2) • Gli ossidi di azoto si formano durante qualsiasi combustione dove l’aria sia il comburente, in ragione della presenza di azoto e ossigeno. Nella miscela di reazione il monossido di azoto (NO) è prevalente ed è accompagnato da quote variabili di biossido di azoto (NO2). • Quest’ultimo si forma in atmosfera prevalentemente in conseguenza di reazioni chimiche che coinvolgono l’ossido di azoto (NO) emesso da fonti primarie. • Le principali sorgenti di ossidi di azoto sono costituite dalle combustioni nel settore dei trasporti (in particolare dai motori diesel) , negli impianti industriali, negli impianti di produzione di energia elettrica, di riscaldamento civile e di incenerimento dei rifiuti. https://www.snpambiente.it/temi/biossido-di-azoto/
  • 10. Ozono O3 • L’ozono O3, gas formato da tre atomi di ossigeno, in natura si trova in concentrazioni rilevanti negli strati alti dell’atmosfera terrestre, dove protegge dalla radiazione ultravioletta. • Negli strati bassi dell’atmosfera, invece, è presente in basse concentrazioni, tranne nelle aree in cui la presenza di alcuni inquinanti chimici, in concomitanza di fattori meteo-climatici favorevoli come le alte temperature estive, può indurne la formazione con conseguente aumento della concentrazione. https://www.snpambiente.it/temi/lozono-linquinante-critico-in-estate/
  • 11. Da dove derivano questi inquinanti? L’inquinamento atmosferico deriva da numerose fonti di emissione, sia naturali che antropiche (derivanti dall’attività umana). Le principali fonti di inquinamento atmosferico di origine antropica possono variare geograficamente, ma comprendono il settore energetico, il settore dei trasporti, la cucina e il riscaldamento domestici, i siti di discarica, le attività industriali e l’agricoltura. Il processo di combustione è il maggior contributo all’inquinamento atmosferico, in particolare la combustione inefficiente dei combustibili fossili e l’uso della biomassa per generare energia. https://ambientenonsolo.com/nuove-linee-guida-dellorganizzazione-mondiale-della-sanita-per-la-qualita- dellaria/
  • 12.
  • 13. I LIMITI NORMATIVI E I VALORI INDICATI DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ La normativa italiana che stabilisce i limiti per i diversi inquinanti atmosferici è il D.Lgs. 155/2010 che attua la Direttiva dell’Unione Europea 2008/50. L’OMS ha pubblicato proprie Linee Guida sulla qualità dell’aria nel 2005, aggiornate nel settembre 2021. La Commissione Europea ha aperto una consultazione pubblica, che si è conclusa il 16 dicembre scorso, per l’aggiornamento della propria normativa, che ora è in corso.
  • 15. Il modo migliore per ridurre l’inquinamento atmosferico è smettere di bruciare combustibili fossili. La combustione dei combustibili fossili sta contribuendo non solo al cambiamento climatico, ma a generare questo alto livello di inquinanti che poi finiscono nei nostri polmoni. Quindi, cambiare la politica intorno a quale fonte di energia stiamo usando sarà una delle azioni più efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico. Occorre allineare la legislazione alle linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS. Se passiamo a misure concrete, ovviamente a livello di città, ora ci sono misure per cambiare i trasporti, promuovendo modi più sostenibili di trasporto pubblico, riducendo l’uso di auto private, facendo in modo di ridurre la congestione del traffico in alcune aree e andando verso un uso più efficiente dell’energia dei nostri edifici. (OMS)
  • 16.
  • 17. La condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia UE per il PM10 • Nella sentenza pronunciata il 10 novembre 2020 la Corte ha ritenuto l’Italia responsabile della violazione sistematica e continuata delle disposizioni della direttiva «qualità dell’aria» tra il 2008 e il 2017, in varie zone d’Italia e sostanzialmente gran parte della Pianura Padana. • «il valore limite, stabilito al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi sulla salute umana e/o sull’ambiente nel suo insieme, deve essere conseguito entro un dato termine e non essere superato una volta raggiunto.» • Presso la Corte di Giustizia è in corso un procedimento anche relativo al mancato rispetto delle disposizioni UE sul NO2, mentre per il PM2,5 è in corso una procedura di infrazione comunitaria. http://www.arpat.toscana.it/notizie/notizie-brevi/2020/la-corte-di-giustizia-ue-condanna-litalia-per-il-pm10
  • 18. Il Bacino Padano • Nel bacino del Po vive circa il 40% della popolazione italiana, oltre 23 milioni di persone. La Pianura Padana è uno dei luoghi più densamente popolati ed industrializzati d’Europa. Questo comporta elevati livelli di emissioni di inquinanti, ma non basta a spiegare perché la qualità dell’aria costituisca un problema cosi rilevante: altre zone in Europa hanno un livello di emissioni paragonabile, ma non gli stessi livelli di inquinamento. • A rendere particolarmente critica la qualità dell’aria della Pianura Padana contribuiscono certamente le condizioni orografiche e meteo-climatiche del bacino del Po, che favoriscono l’aumento delle concentrazioni di inquinanti, rendendone difficile e lenta la dispersione. La concentrazione di PM10 nel Bacino Padano il 14 gennaio 2020 (PrePair) http://www.lifeprepair.eu/index.php/2020/01/27/qualita-dellaria-nel- bacino-padano-le-molteplice-cause-di-un-problema-complesso/
  • 19. Da dove viene il particolato Emissioni di “PM10 equivalente in Emilia Romagna. La larghezza della banda è proporzionale al “PM10 equivalente” – situazione tipica del Bacino Padano (PrePair) Uno dei maggiori contributi è dovuto al traffico su strada (trasporto merci e veicoli leggeri), non solo come prodotto della combustione, ma anche ad esempio a causa dell’usura dei freni e dell’asfalto. La parte preponderante del particolato generato dal traffico è inoltre dovuta alla emissione di precursori (soprattutto NOx). L’andamento del PM durante il lockdown a primavera 2020 ha mostrato però che sono prevalenti altre fonti che danno origine al particolato: il riscaldamento domestico, il settore agricolo (allevamenti intensivi e concimazioni emettono poco particolato primario, ma in compenso sono la principale fonte di ammoniaca principale precursore di particolato secondario) e il settore industriale. https://www.snpambiente.it/2020/09/29/qualita-dellaria-nelle-settimane-di- emergenza-coronavirus-i-risultati-della-seconda-analisi-life-prepair/
  • 20. Il ruolo della biomassa domestica • il riscaldamento domestico è responsabile del 56% delle emissioni di particolato primario sull’intero bacino padano. • Il 90% di queste emissioni è dovuta all’uso di biomassa, principalmente legno e pellet.
  • 21. Uno studio comparativo sulle emissioni di apparecchi a gas, GPL, gasolio e pellet Ante: apparecchi nuovi Stag.1: dopo un invecchiamento equivalente ad un anno termico di funzionamento Stag.2: dopo un ulteriore invecchiamento equivalente ad un altro anno, con un intervento di manutenzione intermedio tra il primo e secondo. http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/2018/025-18/uno-studio-comparativo- sulle-emissioni-di-apparecchi-a-gas-gpl-gasolio-e-pellet Oltre ai risultati di PrePair, vari altri studi, ad esempio di ENEA - Gli impatti energetici e ambientali dei combustibili nel settore residenziale – e del Laboratorio Emissioni di Innovhub hanno evidenziato l’impatto negativo sulla qualità dell’aria determinato dall’incentivazione dell’utilizzo delle biomasse.
  • 22. Gli impianti di riscaldamento in Toscana https://ambientenonsolo.com/gli-impianti-di- riscaldamento-in-toscana/
  • 23. Gli impianti di riscaldamento in Toscana
  • 24. Inquinamento atmosferico e rischi per la salute I rischi per la salute associati al particolato di diametro inferiore o uguale a 2,5 micron (μm) (PM2.5) sono di particolare rilevanza per la salute pubblica. PM2.5 e PM10 sono in grado di penetrare in profondità nei polmoni e PM2.5 può anche entrare nel flusso sanguigno, principalmente con conseguente impatti cardiovascolari e respiratori. Nel 2013, l’inquinamento atmosferico esterno e il PM sono stati classificati come cancerogeni dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). https://publications.iarc.fr/Book-And-Report-Series/Iarc-Scientific- Publications/Air-Pollution-And-Cancer-2013
  • 25. L’aggiornamento delle Linee guida OMS • L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato il 22 settembre 2021 l’aggiornamento delle Linee Guida per la qualità dell’aria del 2005. • Sulla base delle ampie prove scientifiche attualmente disponibili, le linee guida individuano i livelli di qualità dell’aria necessari per proteggere la salute pubblica a livello mondiale. https://ambientenonsolo.com/nuove-linee-guida-dellorganizzazione-mondiale- della-sanita-per-la-qualita-dellaria/
  • 26. Rischi per la salute • La quantità di malattie associate all’esposizione all’inquinamento ambientale e domestico è ampia e crescente. L’inquinamento atmosferico aumenta in particolare la morbilità e la mortalità dovute alle malattie cardiovascolari e respiratorie non trasmissibili, che sono le principali cause di mortalità globale; aumenta anche il carico di malattia da infezioni delle vie respiratorie più basse e aumenta il parto prematuro e altre cause di morte nei bambini e nei neonati, che rimangono una delle principali cause di malattia nei paesi a basso e medio reddito. https://ambientenonsolo.com/nuove-linee-guida-dellorganizzazione- mondiale-della-sanita-per-la-qualita-dellaria/
  • 27. Su cosa si basano le nuove linee guida OMS • Sulla base delle ampie prove scientifiche attualmente disponibili, le linee guida individuano i livelli di qualità dell’aria necessari per proteggere la salute pubblica a livello mondiale. • E’ stato svolto un riesame sistematico delle prove pertinenti (sezione 2.4) ed una valutazione del livello di certezza delle prove risultanti da revisioni sistematiche (sezione 2.4.4). • Sono stati esaminati più di 500 articoli scientifici.
  • 28. Stime OMS Le stime dell’OMS mostrano che circa 7 milioni di decessi prematuri, dovuti principalmente a malattie non trasmissibili, sono attribuibili agli effetti congiunti dell’inquinamento atmosferico ambientale e domestico. Le valutazioni globali dell’inquinamento atmosferico suggeriscono da sole centinaia di milioni di anni di vita sani persi, con il più grande carico di malattie attribuibile nei paesi a basso e medio reddito.
  • 29.
  • 30. La popolazione mondiale esposta • Più del 90% della popolazione mondiale nel 2019 viveva in aree in cui le concentrazioni superavano le linee guida per la qualità dell’aria dell’OMS del 2005 per l’esposizione a lungo termine al PM2,5. • La qualità dell’aria si è generalmente deteriorata nella maggior parte dei paesi a basso e medio reddito, a causa dell’urbanizzazione su larga scala e dello sviluppo economico che ha fatto affidamento in gran parte sulla combustione inefficiente di combustibili fossili, come il carbone, nonché sull’uso inefficiente di combustibili residenziali e sull’industria. • Tuttavia, le disparità nell’esposizione all’inquinamento atmosferico stanno aumentando in tutto il mondo, in particolare in quanto i paesi a basso e medio reddito stanno registrando livelli crescenti di inquinamento atmosferico.
  • 31. L’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute (EEA) • Il particolato, il biossido di azoto e l’ozono troposferico sono attualmente considerati i tre inquinanti che in maniera più significativa incidono sulla salute umana. • La gravità dell’impatto delle esposizioni prolungate e di picco a questi inquinanti varia dall’indebolimento del sistema respiratorio fino alla morte prematura. • Per esempio, si stima che il particolato sottile (PM2.5) riduca l’aspettativa di vita nell’UE di più di 8 mesi.
  • 33. La popolazione europea esposta • Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), nel 2019, l’inquinamento atmosferico ha continuato a provocare un significativo carico di morte prematura e malattie nei 27 Stati membri dell’UE: 307.000 decessi prematuri sono stati attribuiti all’esposizione cronica a particolato fine; 40.400 decessi prematuri sono stati attribuiti all’esposizione cronica al biossido di azoto; 16.800 decessi prematuri sono stati attribuiti all’esposizione acuta all’ozono. https://ambientenonsolo.com/limpatto-dellinquinamento-atmosferico-sulla-salute-in-europa-nel-2019/
  • 34. Quanti decessi prematuri evitabili • Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente rispettare gli standard UE e i livelli orientativi dell’OMS per le particelle sottili (PM2.5) nell’aria ambiente in tutta l’UE-27 nel 2019 avrebbe prodotto diversi potenziali benefici. • Il raggiungimento dell’attuale valore limite annuale dell’UE per il PM2,5 di 25 µg/m3 avrebbe lasciato invariati i decessi prematuri nel 2019; l’obiettivo dell’OMS per il PM2,5 di 10 µg/m3 (linea guida OMS 2005) avrebbe ridotto di almeno il 21% i decessi prematuri correlati; e le nuove linee guida 2021 dell’OMS sulla qualità dell’aria per il PM2,5 di 5 µg/m3 avrebbe ridotto le morti premature correlate di almeno il 58%. https://ambientenonsolo.com/limpatto-dellinquinamento-atmosferico-sulla-salute-in-europa-nel-2019/
  • 35. Benefici teorici per la salute, in termini di riduzione dei decessi prematuri, che sarebbero stati ottenuti per l’UE-27 nel 2019 se i diversi valori limite dell’UE e quelli raccomandati dalle linee guida dell’OMS per il PM2,5 fossero stati rispettati in tutta Europa
  • 36. Il sostegno della comunità scientifica agli indirizzi dell’OMS • 100 società scientifiche nazionali ed internazionali chiedono ai governi di attuare drastiche politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, come indicato dalle Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità appena pubblicate. • L’iniziativa guidata dall’International Society of Environmental Epidemiology (ISEE) e dalla European Respiratory Society (ERS) è stata sottoscritta da più di 40 società mediche e scientifiche di tutto il mondo, e in particolare da ben nove società scientifiche italiane di epidemiologia, pneumologia, immunologia, neurologia e pediatria. (Associazione Italiana Allergologi e Immunologi Territoriali ed Ospedalieri Associazione Culturale Pediatri; Associazione Italiana di Epidemiologia; Associazione Italiana Ictus; Società Italiana Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica Società Italiana di Pneumologia; Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili Società Italiana di Pediatria; Rete Italiana Ambiente e Salute) • La dichiarazione congiunta sostiene convintamente le nuove linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS che secondo gli esperti dovrebbero essere usate come guida per l’adozione di politiche efficaci di qualità dell’aria e di riduzione delle emissioni a livello globale.
  • 37. Studi e iniziative dell’Alleanza europea per la salute pubblica (EPHA) e l’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) Fra le tante iniziative dell’Alleanza europea per la salute pubblica (EPHA), che comprende ONG, fra cui ISDE, di 12 paesi europei, due studi di particolare interesse: - Air pollution and transport policies at city level - Health costs of air pollution in European cities and the linkage with transport Le ricerche evidenziano come ogni cittadino europeo debba far fronte a una perdita di welfare di oltre 1.250 euro all’anno a causa della scarsa qualità dell’aria. L’esposizione ad alti livelli di inquinamento atmosferico sta portando a costi sanitari più elevati. Vengono proposte misure per ridurre questo impatto: tasse di congestione (o sul traffico), zone ambientali (a bassa emissione), programmi di car sharing, interventi sui parcheggi, interventi su ciclabilità/pedonalità.
  • 38. I più deboli da proteggere dall’inquinamento atmosferico: i bambini Alcune delle principali società scientifiche e associazioni in ambito pediatrico e neonatologico hanno recentemente presentato il documento “Inquinamento atmosferico e salute. Le proposte delle società scientifiche pediatriche e del gruppo di lavoro ‘Ambiente e primi 1000 giorni’ per migliorare la salute dei bambini e delle famiglie” che nasce nell’ambito del progetto di ricerca sulle esposizioni ambientali e promozione della salute nei primi 1000 giorni di vita. Le società scientifiche che hanno presentato il documento evidenziano la necessità di agire, adottando da subito “misure chiare e concrete per ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico delle donne in gravidanza e dei bambini, in particolare nei primissimi anni di vita.” https://ambientenonsolo.com/ambiente-e-primi-1000-giorni-per-migliorare-la-salute-dei-bambini-e- delle-famiglie/
  • 39. I più deboli da proteggere dall’inquinamento atmosferico: i bambini “La popolazione in età pediatrica risulta essere maggiormente suscettibile agli effetti legati all’esposizione ad inquinanti atmosferici, a causa di una combinazione di fattori biologici, comportamentali ed ambientali. I bambini sono particolarmente vulnerabili durante lo sviluppo fetale e nei loro primi anni, quando i loro organi (ad esempio, i polmoni e il sistema nervoso centrale) sono ancora in fase di maturazione; possono passare molto tempo all’aperto, giocando e facendo attività fisica in aria potenzialmente inquinata; sono soggetti a un lungo periodo di esposizione agli inquinanti.” Esistono evidenze scientifiche che “gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei bambini è chiara e convincente con un possibile impatto sulla salute anche in età adulta. ” https://ambientenonsolo.com/ambiente-e-primi-1000-giorni-per-migliorare-la-salute-dei-bambini-e- delle-famiglie/
  • 40. CHI MONITORA QUESTI INQUINANTI E DOVE SI TROVANO I DATI In Italia il monitoraggio della qualità dell’aria è svolto dal Sistema nazionale a rete per la protezione dell’Ambiente Il SNPA è stato istituito dalla legge n.132/2016, approvata alla quasi unanimità dal Parlamento entrata in vigore il 14 gennaio 2017 http://www.snpambiente.it/
  • 41. • Controllo ambientale e monitoraggio ambientale di tutte le matrici (aria, acqua, suolo, ecc.) • Supporto e istruttoria tecnico scientifica a favore del Ministero dell’Ambiente, delle Regioni e degli enti locali nell’esercizio delle loro funzioni in materia ambientale con particolare riferimento alla formulazione di pareri e valutazioni tecniche. • Ricerca applicata in campo ambientale • Organizzazione e diffusione della conoscenza ambientale: – Comunicazione e informazione ambientale (diffusione di notizie, report e dati ambientali). – Gestione del Sistema Informativo Regionale dell’Ambiente (SIRA). I dati SNPA sono il riferimento tecnico ufficiale per l’attività delle PA Gli enti del SNPA di cosa si occupano Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente
  • 42. L’AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE DELLA TOSCANA FA PARTE DEL SNPA E NELLA NOSTRA REGIONE MONITORA LA QUALITÀ DELL’ARIA Attraverso una rete di stazioni situate sul territorio - dati in tempo reale (inquinanti gassosi) - dati giornalieri - dati annuali (serie storiche) https://youtu.be/egQMocQDXgY http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/
  • 44. Un bollettino quotidiano per tutti i principali inquinanti (PM10, PM2,5, NO2, O3, CO, SO2, Benzene) http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/aria/qualita-aria/bollettini/index/regionale/13-12-
  • 45. I dati orari in real time degli inquinanti gassosi (fra cui il biossido di azoto) http://www.arpat.toscana.it/temi- ambientali/aria/qualita- aria/dati_orari_real_time/index/NO2
  • 46. L’andamento giornaliero per singolo inquinante, per zona, per stazione di monitoraggio per un periodo scelto (disponibili i dati dell’ultimo anno)
  • 47. L’andamento annuo per singolo inquinante, per zona, per stazione di monitoraggio per un periodo scelto (disponibili i dati dal 2007 al 2020)
  • 48. L’andamento dei principali inquinanti in Toscana alla luce delle LG OMS 2021 https://ambientenonsolo.com/qu indici-anni-di-qualita-dellaria-in- toscana/
  • 49. L’andamento dei principali inquinanti in Toscana alla luce delle LG OMS 2021 https://ambientenonsolo.com/qu indici-anni-di-qualita-dellaria-in- toscana/
  • 50. L’andamento dei principali inquinanti in Toscana alla luce delle LG OMS 2021 https://ambientenonsolo.com/qu indici-anni-di-qualita-dellaria-in- toscana/
  • 51. I dati 2020 dei principali paesi europei alla luce delle LG OMS 2021 https://ambientenonsolo.com/pm10-in-europa-i-dati-2020-di-oltre-3-500-stazioni-di- monitoraggio/
  • 52. I dati 2020 dei principali paesi europei alla luce delle LG OMS 2021 https://ambientenonsolo.com/pm25-in-europa-2001-2020/
  • 53. I dati 2020 dei principali paesi europei alla luce delle LG OMS 2021 https://ambientenonsolo.com/biossido-di-azoto-in-europa-2001-2020/
  • 54. Grazie per l’attenzione, sono a vostra disposizione - ai riferimenti indicati all’inizio della presentazione – per eventuali domande e richieste di chiarimento sui temi trattati.