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MOBILITA’ SOSTENIBILE.
DATI, NOTIZIE E PROSPETTIVE
24 gennaio 2024
Marco Talluri
(direttore Ambientenonsolo, Kyoto Club,
già dirigente comunicazione ARPA Toscana)
m.tallluri@kyotoclub.org
Mi presento
 Fiorentino, nato nel 1956
 Laureato in Scienze politiche
 Master universitario in Comunicazione e media
 Giornalista pubblicista
 1988-2003 - Responsabile comunicazione ATAF (azienda trasporto pubblico
Firenze), direttore responsabile Nonsolobus, vicedirettore rivista Trasporti
pubblici
 2003-2021 - Responsabile “Comunicazione, informazione e documentazione”
ARPAT, direttore responsabile Arpatnews
 2015-2021 - Coordinatore Rete «Comunicazione e Informazione» SNPA,
coordinatore AmbienteInforma
 2021 – blogger ambientale https://ambientenonsolo.com
 2022 – Coordinamento Tavolo nazionale «Ambiente e sostenibilità» PA Social
 2021-2022 - Collaboro con Kyoto Club, Isde, CNR-IFC, Assoarpa – ho curato la
realizzazione degli Annuari dei dati ambientali di Arpa Marche e Arpa Calabria
I mie riferimenti
Blog ambientale: https://ambientenonsolo.com
Slideshare: https://www.slideshare.net/MarcoTalluri/
Twitter: https://twitter.com/marco_talluri
https://twitter.com/ambientenonsolo
Facebook: https://www.facebook.com/ambientenonsolo
https://www.facebook.com/marco.talluri.1/
Linkedin: https://www.linkedin.com/in/marco-talluri-65113526/
Mail: m.talluri@me.com
Verso città a zero
emissioni.
I Piani Urbani della
Mobilità Sostenibile
delle grandi città a
confronto
Obiettivo decarbonizzazione
 Il Green Deal europeo mira a rendere l'Europa climaticamente neutra entro
il 2050. Per rendere giuridicamente vincolante questo obiettivo, la
Commissione Europea ha proposto la legge europea sul clima, che fissa
anche un nuovo e più ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni nette
di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del
1990.
 la Commissione Europea ha lanciato la missione “100 città intelligenti e a
impatto climatico zero entro il 2030“, la cosiddetta “missione per le città”,
selezionando 100 città dei 27 Stati membri, 9 delle quali italiane (Bergamo,
Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino), che si
sono impegnate a compiere azioni per raggiungere la neutralità climatica
nel 2030
La decarbonizzazione non è un «capriccio» ecologista dell’Unione Europea, ma una necessità
Il Modello DPSIR
 Per la stesura del rapporto si è
tenuto conto del modello Driving
forces, pressures, state, impacts,
responses “DPSIR” messo a punto
dall’Agenzia Europea per
l’Ambiente (EEA) e da Eurostat
per l’interpretazione dei
fenomeni ambientali.
 Un modello utile in fase di
pianificazione, per valutare quali
azioni prevedere per incidere sui
problemi ambientali ed in sede di
monitoraggio per verificarne
l’efficacia.
tazione dei fenomeni ambientali1
.
Un modello utile in fase di pianificazione, per valutare quali azioni prevedere per incidere sui problemi
ambientali ed in sede di monitoraggio per verificarne l’effi
c acia.
Il
modello
DPSIR
sulla
mobilità
urbana
Le emissioni di CO2 diminuiscono,
ma non quelle da trasporto stradale
Le emissioni di CO2
da trasporto stradale
I determinanti di mobilità:
tasso di motorizzazione
Le auto più inquinanti
La mobilità attiva
L’offerta di trasporto pubblico
L’offerta
di
trasporto
pubblico
per
tipologia
Il trasporto
pubblico
non
inquinante
Non basta dire bus
Lo «stato»
della mobilità:
la ripartizione
modale nelle
città
metropolitane
Lo «stato» della mobilità: la ripartizione
modale in alcune città europee
Nelle grandi
città europee
come
Amsterdam,
Berlino,
Madrid,
Stoccolma la %
di spostamenti
sostenibili varia
già oggi fra il 65
ed 69%
Gli «impatti» della
mobilità insostenibile
sulla salute e …
La congestione del traffico e la qualità
della vita (Tom Tom Index Traffic)
Tempo
medio di
viaggio per
10 km
Velocità
media nelle
ore di
punta
(km/h)
Tempo di
guida in un
anno nelle
ore di
punta
di cui
dovute al
traffico
emissioni
annue di
CO2 (kg)
di cui
dovute al
traffico
(kg)
Milano 27' 30" 18 259 126 905 169
Roma 25' 40" 20 233 95 946 187
Torino 25' 00" 21 224 82 892 180
Palermo 20' 10" 25 188 84 872 205
Messina 19' 10" 28 164 55 895 207
Catania 17' 10" 29 157 64 742 167
Napoli 17' 10" 28 164 74 796 172
Firenze 16' 40" 30 155 60 906 186
Genova 16' 40" 31 146 51 904 188
Reggio Calabria 16 ' 10" 33 139 46 835 111
Cagliari 14' 20" 38 123 36 735 76
Bologna 13' 40" 35 130 53 830 157
Bari 13' 10" 40 116 41 789 140
Lo stress del traffico
Le «risposte» delle amministrazioni
• Intensificare l’offerta di trasporto pubblico locale, in particolar modo
realizzando / potenziando sistemi su ferro (metropolitane /tranvie), ma anche
rinnovando i parchi autobus e puntando alla loro elettrificazione, nonché
favorendo l’intermodalità;
• Favorire lo sviluppo della mobilità attiva attraverso la realizzazione di piste
ciclabili, ma anche privilegiando la mobilità pedonale / ciclabile attraverso una
riorganizzazione / gestione degli spazi urbani tale da “penalizzare” gli
spostamenti che utilizzano i veicoli privati (ad esempio istituendo Zone 30)
favorendo la coesistenza delle varie forme di spostamenti – le strade F-bis o
strade ciclo-pedonali);
• Favorire lo sviluppo della mobilità condivisa (car, bike, scooter, micromobilità
in sharing) elettrica e anche lo sviluppo di sistemi innovativi come i Mobility as a
Service (Maas);
• Istituzione di aree nelle quali la circolazione dei veicoli privati è limitata, in
relazione alla tipologia di motorizzazione più inquinanti e, al contempo favorire
il ricambio dei veicoli circolanti in senso elettrico.
La cura
del
ferro
Elettrificazione degli autobus
considerati i mezzi al 2020 ed
i finanziamenti PNRR
La mobilità condivisa
Ciclabili con le
previsioni dei PUMS
In Europa città come Helsinki e Gent hanno circa 20 km
per 10mila abitanti; Amsterdam intorno ai 15 km, in
Italia Reggio Emilia è già al livello di Amsterdam.
Il divario da colmare da parte delle città per
avvicinarsi all’obiettivo zero emissioni di CO2 e di
prevalente mobilità sostenibile nel 2030
 La valutazione del divario da colmare è effettuata rispetto allo stato attuale,
senza considerare gli interventi già previsti dai PUMS che vedremo nel prossimo
capitolo, e relativamente a cinque filoni cruciali inerenti la mobilità sostenibile
in un’ottica di decarbonizzazione al 2030, indicando obiettivi da raggiungere a
livello di territori dei comuni capoluogo in termini di:
• offerta di trasporto pubblico
• sviluppo della mobilità attiva
• sviluppo della mobilità condivisa (car, bike, scooter, micromobilità in sharing)
• riduzione del tasso di motorizzazione
• ripartizione modale.
 Infine definiamo un “indice sintetico” come risultante delle suddette
dimensioni, che in modo immediato indichi la distanza che le città devono
colmare per passare da una realtà odierna di “mobilità insostenibile” ad una
prospettiva per il 2030 di decarbonizzazione e mobilità sostenibile.
I target individuati al 2030 in una logica di
mobilità sostenibile e decarbonizzazione
prendendo a esempio standard europei
 Una offerta di trasporto pubblico locale interamente ad emissioni zero,
attraverso l’utilizzo di sistemi su ferro (metropolitane / tranvie), filoviari e
con l’elettrificazione completa dei parchi autobus;
 lo sviluppo della mobilità attiva attraverso la realizzazione di piste ciclabili,
raggiungendo standard di livello europeo, che favoriscano uno spostamento
molto significativo modale verso questa tipologia di mobilità attiva.
A tal fine utilizziamo come riferimento il dossier “Non è un Paese per bici” che
individua delle soglie minime di infrastruttura ciclabile differenziate in base
alla popolazione delle città capoluogo:
- 15 km/10.000 abitanti per le città con meno di 500.000 abitanti (Bologna)
- 10 km/10.000 abitanti per le città con una popolazione compresa tra i
500.000 e i 1,5 milioni di abitanti (Palermo, Torino, Napoli, Milano),
- 5 km/10.000 abitanti per le città con oltre 1,5 milioni di abitanti (Roma)
I target individuati
 Favorire lo sviluppo della mobilità condivisa (car, bike, scooter,
micromobilità in sharing) elettrica e anche lo sviluppo di sistemi
innovativi come i Mobility as a Service (Maas). Come nel caso delle
piste ciclabili individuiamo delle soglie minime di servizi di mobilità
condivisa differenziati in base alla popolazione delle città capoluogo:
- 150 veicoli /10.000 abitanti per le città con meno di 500.000 abitanti,
- 200 veicoli /10.000 abitanti per le città con una popolazione
compresa tra i 500.000 e i 1,5 milioni di abitanti,
- 250 veicoli /10.000 abitanti per le città con oltre 1,5 milioni di
abitanti) che favoriscano uno spostamento molto significativo modale
verso questa tipologia di mobilità sostenibile, contribuendo a favorire
la riduzione del tasso di motorizzazione privata.
I target individuati
 Favorire la riduzione del tasso di motorizzazione e l’elettrificazione del parco
veicolare privato, anche attraverso l’istituzione e lo sviluppo di aree nelle quali la
circolazione dei veicoli privati a combustione è limitata.
Abbiamo visto che le città italiane hanno un tasso di motorizzazione fra i più elevati di
Europa, per cui è indispensabile una consistente riduzione di questi veicoli circolanti
(determinata dall’aumento degli spostamenti attraverso il trasporto pubblico non
inquinante, la mobilità attiva e quella condivisa).
La dimensione delle città in questo caso influisce in modo diverso – anche in relazione
alle specifiche caratteristiche di sviluppo urbanistico oltre, comunque, alla presenza di
servizi di trasporto pubblico efficienti, dalla facilità di spostarsi con modalità attive (in
bici o a piedi). In questo caso indichiamo l’obiettivo di dimezzare il numero di auto
per mille abitanti circolanti, una soglia che può costituire un obiettivo – al momento
molto sfidante per le nostre città – di densità di autoveicoli compatibile con una
dimensione di città caratterizzata da mobilità sostenibile e vivibilità elevata.
I target individuati
 Per quanto riguarda la ripartizione modale, considerando come «tasso di
mobilità sostenibile» (la somma della quota di spostamenti a piedi + bici+
mezzi pubblici sul totale), si individua come standard obiettivo per la
ripartizione modale, una quota del 65% che comprenda gli spostamenti con il
trasporto pubblico, la mobilità attiva e quella condivisa.
 Recenti elaborazioni sui dati Google a livello europeo a cura della Campagna
Clean Cities mostrano che questo livello è già raggiunto o superato in città
come Madrid (65%), Amsterdam e Berlino (68%), Stoccolma (69%).
Trasporto
pubblico
Mobilità
ciclabile
Divario mobilità ciclabile al 2020
e al 2030 (PUMS)
Per quanto riguarda la
mobilità ciclabile, è
possibile anche
confrontare il divario al
2020 con quello che ci
sarà nel 2030,
considerando gli obiettivi
relativi alle piste ciclabili
da realizzare indicati nei
PUMS.
Si tratta infatti dell'unico
caso in cui le previsioni
sono contenute in tutti i
PUMS e l'indicatore di
base (km di piste ciclabili
/ 10.000 abitanti) è
omogeneo.
Mobilità
condivisa
Tasso di
motorizzazione
Ripartizione modale
nelle città
metropolitane
Ripartizione modale nei
comuni capoluogo
Un “indice
sintetico”
di “mobilità
sostenibile”
Indice sintetico
Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile
L’Osservatorio sulla mobilità urbana
sostenibile monitora la situazione della
mobilità nei 14 comuni capoluogo di città
metropolitana e nelle nove città che
partecipano alla “Missione: 100 città
climaticamente neutre e intelligenti entro
il 2030” della Commissione Europea.
L’Osservatorio è una risorsa a disposizione
di amministratori, giornalisti e società
civile.
https://italy.cleancitiescampaign.org/osservatorio-mobilita/
ESPLORA LA SITUAZIONE DELLE CITTÀ
Ogni pagina dell’Osservatorio
è dedicata a una città, e
contiene un riassunto del
Piano Urbano della Mobilità
Sostenibile, grafici con i
principali indicatori della
mobilità e aggiornamenti sui
principali temi.
INDICI E INDICATORI PER CITTA’
DATI E INDICATORI SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE
A CONFRONTO FRA LE 18 CITTA’
Non solo dati sulla mobilità ma anche sui
suoi impatti
INDICATORI SUL GAP DI MOBILITÀ
SOSTENIBILE NELLE CITTÀ ITALIANE
Obiettivo decarbonizzazione
Notizie sulla
mobilità nelle 18
città aggiornate
quotidianamente
Da agosto 2023 oltre 500 notizie
presenti
SPUNTI DI
CONOSCENZA
SULLA
MOBILITA’
SOSTENIBILE
Una APP per il carpooling
https://ambientenonsolo.com/moversi-start-up-community-
app-e-autostop-contemporaneo/
Da questo punto di vista una possibile applicazione molto immediata di
questo sistema potrebbe essere quella di “comunità lavorative” già
esistenti, cioé le persone che lavorano nella stessa azienda/ente o nella
stessa zona. I mobility manager, che ricordiamo una recente normativa
(legge 77/2020) ha reso obbligatori per singole le unità locali (di
imprese o enti) con più di 100 dipendenti, potrebbero promuovere
questa App proprio all’interno delle loro comunità che già esistono,
proprio per facilitare la condivisione dei mezzi privati fra colleghe/i.
Con l’App MOVERSI l’utilizzatore imposta il percorso che intende fare, creando una “una
fermata temporanea” – data dalla sua posizione lungo il percorso – la piattaforma attraverso
un programma di intelligenza artificiale abbina i percorsi e avvisa entrambi (il richiedente il
passaggio e l’automobilista disposto a darlo), in tempo reale, della possibilità di condividere la
strada guidandoli al punto d’incontro.
BIke to Work in Arpa Veneto
https://ambientenonsolo.com/
bike-to-work-in-arpa-veneto/
L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto dal 2020
ha dottato il Piano degli spostamenti casa-lavoro, che propone progetti
da realizzare nel breve-medio termine, tenendo conto del parere dei
dipendenti sulla gestione degli spostamenti. Tra le attività da sviluppare,
oltre a incentivare l’uso della bici, c’è la realizzazione del bike sharing e del
car sharing aziendale e il sostegno all’uso dei mezzi di trasporto pubblici.
ARPAV, già nel 2021 aveva promosso l’iniziativa Bike-to-Work e in
quell’anno sono stati 57 i dipendenti che hanno partecipato attivamente al
progetto, su 74 iscritti, con 20.200 km percorsi in bici per un risparmio di
3.2 tonnellate di CO2. Ogni partecipante ha percorso in media 43 km al
mese per lo spostamento casa-lavoro, che sono diventati 260 km se
calcolati nei sei mesi di durata dell’iniziativa.
Anche quest’anno i dipendenti di Arpa Veneto che scelgono di utilizzare la
bici per andare al lavoro ricevono un incentivo in busta paga di 25
centesimi al km. La nuova edizione del “bike to work”, partito lo scorso
anno in via sperimentale, è iniziata a metà marzo e proseguirà fino al 31
dicembre 2022, con il coinvolgimento di 75 dipendenti.
La stima dei benefici ambientali associati
a interventi di mobilità sostenibile
Recentemente ISPRA ha pubblicato il volume “La stima
dei benefici ambientali associati a interventi di mobilità
sostenibile: metodologie e risultati“, che costituisce un
importante contributo da parte dell’Istituto Superiore per
la protezione e la Ricerca Ambientale per valutare gli
effetti ambientali di iniziative relative alla mobilità,
fornendo una valutazione tecnico-scientifica oggettiva,
rispetto alle considerazioni che spesso vengono fatte
senza fondarsi su dati concreti.
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La mobilità per motivi di lavoro o istruzione
https://ambientenonsolo.com/la-mobilita-per-motivi-di-
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Secondo i dati ISTAT fra coloro che ogni giorno si recano sul
proprio luogo di lavoro o di studio (scuola/università)
rispettivamente il 15,4% ed il 29,7% lo fanno a piedi o in
bicicletta, il 13,1% ed il 34,9% utilizzando il trasporto pubblico
e tutti gli altri i mezzi privati.
Sul tema della mobilità casa-lavoro, il Ministero per la
Transizione Ecologica e il Ministero delle Infrastrutture e della
Mobilità Sostenibili hanno approvato i primi di agosto le linee
guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti
casa-lavoro da parte dei Mobility manager.
La mobilità condivisa continua a crescere, il 95 %
a emissioni zero
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dettaglio-della-situazione-nelle-citta-italiane/
Nel 2022 sono presenti 211 servizi di sharing mobility, con
113.120 veicoli a disposizione degli utenti, che hanno
effettuato quasi 50 milioni di noleggi e percorso quasi 200
milioni di chilometri.
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Cinque soluzioni per una transizione giusta verso
una mobilità sostenibile e a zero emissioni
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transizione-giusta-verso-una-mobilita-sostenibile-e-a-
zero-emissioni/
12 modi per ridurre
le auto dalle città
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Morti premature e anni di
vita persi per
l’esposizione al biossido di
azoto in Europa e in Italia
https://ambientenonsolo.com/morti-premature-e-
anni-di-vita-persi-per-lesposizione-al-biossido-di-
azoto-in-europa-e-in-italia
Un indice per misurare la congestione del traffico
in oltre 400 città del Mondo, di cui 25 italiane
https://ambientenonsolo.com/un-indice-per-misurare-
la-congestione-del-traffico-in-oltre-400-citta-del-mondo-
di-cui-25-italiane/
La città dei quindici minuti
 La “città dei 15 minuti” è tendenzialmente una
città in cui ciascun cittadino ha a meno di 15
minuti a piedi tutto ciò di cui ha bisogno per
vivere, divertirsi e lavorare. Una città che
assicura una migliore qualità della vita grazie al
tempo che si risparmia negli spostamenti e alla
maggiore funzionalità dello spazio urbano in cui
si vive, che riduce lo stress e incoraggia il
movimento.
https://ambientenonsolo.com/tag/citta-dei-15-minuti/
https://ambientenonsolo.com/citta-dei-15-minuti-da-
dove-partiamo-nelle-citta-italiane/
Il Manuale di progettazione
stradale per Oslo
https://ambientenonsolo.com/il-manuale-di-
progettazione-stradale-per-oslo/
Walk’n’Roll Cities: guida sulle innovazioni nella
mobilità e lo spazio pubblico
Una delle sfide chiave che molte città in Europa devono affrontare è
la separazione fisica delle diverse componenti della vita quotidiana,
che porta a una significativa domanda di mobilità.
Poiché gli attuali sistemi di mobilità nella maggior parte delle città
sono ancora caratterizzati dal predominio dell’automobile
individuale, questa domanda è soddisfatta in larga misura dall’uso
dell’automobile. La mobilità locale orientata all’automobile ha una
vasta gamma di conseguenze negative, molte delle quali influiscono
negativamente sulla qualità della vita già nel breve periodo.
La maggior parte delle città comprende il problema, le sue probabili
conseguenze e si impegna ad attuare un cambiamento verso una
mobilità urbana più sostenibile e l’uso dello spazio pubblico. Ma si
tratta di un impegno non facile da attuare. Ecco perché 28 città
europee di diverse dimensioni da 16 paesi si sono riunite per
affrontare le sfide della mobilità di oggi.
https://ambientenonsolo.com/walknroll-cities-guida-sulle-
innovazioni-nella-mobilita-e-lo-spazio-pubblico/
Dalle scatole nere la fotografia di Go-mobility
della mobilità nelle 14 città metropolitane
https://ambientenonsolo.com/dalle-scatole-nere-la-fotografia-di-go-
mobility-delal-mobilita-nelle-14-citta-metropolitane/
E’ uscito il rapporto 2023 “Datamobility” e la relativa dashboard con i
grafici interattivi sulla mobilità nelle 14 città metropolitane realizzato
da Go-Mobility
I dati delle scatole nere
I grafici e le analisi sono stati realizzati ricorrendo all’utilizzo
dei Floating Car Data (FCD) forniti dal provider VIASAT. Gli FCD sono
generati da un’apparecchiatura detta “scatola nera” (“black box” nel
suo equivalente inglese) che può essere installata sui veicoli per scopi
assicurativi.
Si tratta di dispositivi dotati di GPS in grado di registrare la posizione
del veicolo ed altri dati utili alla ricostruzione dei sinistri (data e ora,
stato del motore, velocità istantanea, etc.). La tecnologia permette,
inoltre, di ricostruire la domanda di mobilità con il mezzo privato in
una determinata porzione di territorio tramite l’analisi delle
informazioni che caratterizzano gli spostamenti intesi come sequenze
di punti, in forma in maniera completamente anonima e aggregata.
Muoversi in sicurezza a piedi e in bicicletta
L’European Transport Safety
Council (ETSC) è
un’organizzazione indipendente
senza scopo di lucro con sede a
Bruxelles dedicata alla riduzione
del numero di morti e feriti nei
trasporti in Europa. Produce studi
e approfondimenti sulla sicurezza
stradale.
Segnaliamo in particolare la
pubblicazione How Safe is
Walking and Cycling in Europe?
https://ambientenonsolo.com/muoversi-in-sicurezza-a-
piedi-e-in-bicicletta/
Oltre 600 iniziative in 328 città europee hanno
chiesto “strade scolastiche”
https://ambientenonsolo.com/oltre-600-iniziative-in-328-
citta-europee-hanno-chiesto-strade-scolastiche/
Grazie per l’attenzione e buon lavoro!

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Mobilità sostenibile, dati, notizie e prospettive

  • 1. MOBILITA’ SOSTENIBILE. DATI, NOTIZIE E PROSPETTIVE 24 gennaio 2024 Marco Talluri (direttore Ambientenonsolo, Kyoto Club, già dirigente comunicazione ARPA Toscana) m.tallluri@kyotoclub.org
  • 2. Mi presento  Fiorentino, nato nel 1956  Laureato in Scienze politiche  Master universitario in Comunicazione e media  Giornalista pubblicista  1988-2003 - Responsabile comunicazione ATAF (azienda trasporto pubblico Firenze), direttore responsabile Nonsolobus, vicedirettore rivista Trasporti pubblici  2003-2021 - Responsabile “Comunicazione, informazione e documentazione” ARPAT, direttore responsabile Arpatnews  2015-2021 - Coordinatore Rete «Comunicazione e Informazione» SNPA, coordinatore AmbienteInforma  2021 – blogger ambientale https://ambientenonsolo.com  2022 – Coordinamento Tavolo nazionale «Ambiente e sostenibilità» PA Social  2021-2022 - Collaboro con Kyoto Club, Isde, CNR-IFC, Assoarpa – ho curato la realizzazione degli Annuari dei dati ambientali di Arpa Marche e Arpa Calabria
  • 3.
  • 4.
  • 5. I mie riferimenti Blog ambientale: https://ambientenonsolo.com Slideshare: https://www.slideshare.net/MarcoTalluri/ Twitter: https://twitter.com/marco_talluri https://twitter.com/ambientenonsolo Facebook: https://www.facebook.com/ambientenonsolo https://www.facebook.com/marco.talluri.1/ Linkedin: https://www.linkedin.com/in/marco-talluri-65113526/ Mail: m.talluri@me.com
  • 6. Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle grandi città a confronto
  • 7. Obiettivo decarbonizzazione  Il Green Deal europeo mira a rendere l'Europa climaticamente neutra entro il 2050. Per rendere giuridicamente vincolante questo obiettivo, la Commissione Europea ha proposto la legge europea sul clima, che fissa anche un nuovo e più ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.  la Commissione Europea ha lanciato la missione “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030“, la cosiddetta “missione per le città”, selezionando 100 città dei 27 Stati membri, 9 delle quali italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino), che si sono impegnate a compiere azioni per raggiungere la neutralità climatica nel 2030
  • 8. La decarbonizzazione non è un «capriccio» ecologista dell’Unione Europea, ma una necessità
  • 9. Il Modello DPSIR  Per la stesura del rapporto si è tenuto conto del modello Driving forces, pressures, state, impacts, responses “DPSIR” messo a punto dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) e da Eurostat per l’interpretazione dei fenomeni ambientali.  Un modello utile in fase di pianificazione, per valutare quali azioni prevedere per incidere sui problemi ambientali ed in sede di monitoraggio per verificarne l’efficacia. tazione dei fenomeni ambientali1 . Un modello utile in fase di pianificazione, per valutare quali azioni prevedere per incidere sui problemi ambientali ed in sede di monitoraggio per verificarne l’effi c acia.
  • 11. Le emissioni di CO2 diminuiscono, ma non quelle da trasporto stradale
  • 12. Le emissioni di CO2 da trasporto stradale
  • 13. I determinanti di mobilità: tasso di motorizzazione
  • 14. Le auto più inquinanti
  • 20. Lo «stato» della mobilità: la ripartizione modale nelle città metropolitane
  • 21. Lo «stato» della mobilità: la ripartizione modale in alcune città europee Nelle grandi città europee come Amsterdam, Berlino, Madrid, Stoccolma la % di spostamenti sostenibili varia già oggi fra il 65 ed 69%
  • 22. Gli «impatti» della mobilità insostenibile sulla salute e …
  • 23. La congestione del traffico e la qualità della vita (Tom Tom Index Traffic) Tempo medio di viaggio per 10 km Velocità media nelle ore di punta (km/h) Tempo di guida in un anno nelle ore di punta di cui dovute al traffico emissioni annue di CO2 (kg) di cui dovute al traffico (kg) Milano 27' 30" 18 259 126 905 169 Roma 25' 40" 20 233 95 946 187 Torino 25' 00" 21 224 82 892 180 Palermo 20' 10" 25 188 84 872 205 Messina 19' 10" 28 164 55 895 207 Catania 17' 10" 29 157 64 742 167 Napoli 17' 10" 28 164 74 796 172 Firenze 16' 40" 30 155 60 906 186 Genova 16' 40" 31 146 51 904 188 Reggio Calabria 16 ' 10" 33 139 46 835 111 Cagliari 14' 20" 38 123 36 735 76 Bologna 13' 40" 35 130 53 830 157 Bari 13' 10" 40 116 41 789 140
  • 24. Lo stress del traffico
  • 25. Le «risposte» delle amministrazioni • Intensificare l’offerta di trasporto pubblico locale, in particolar modo realizzando / potenziando sistemi su ferro (metropolitane /tranvie), ma anche rinnovando i parchi autobus e puntando alla loro elettrificazione, nonché favorendo l’intermodalità; • Favorire lo sviluppo della mobilità attiva attraverso la realizzazione di piste ciclabili, ma anche privilegiando la mobilità pedonale / ciclabile attraverso una riorganizzazione / gestione degli spazi urbani tale da “penalizzare” gli spostamenti che utilizzano i veicoli privati (ad esempio istituendo Zone 30) favorendo la coesistenza delle varie forme di spostamenti – le strade F-bis o strade ciclo-pedonali); • Favorire lo sviluppo della mobilità condivisa (car, bike, scooter, micromobilità in sharing) elettrica e anche lo sviluppo di sistemi innovativi come i Mobility as a Service (Maas); • Istituzione di aree nelle quali la circolazione dei veicoli privati è limitata, in relazione alla tipologia di motorizzazione più inquinanti e, al contempo favorire il ricambio dei veicoli circolanti in senso elettrico.
  • 27. Elettrificazione degli autobus considerati i mezzi al 2020 ed i finanziamenti PNRR
  • 29. Ciclabili con le previsioni dei PUMS In Europa città come Helsinki e Gent hanno circa 20 km per 10mila abitanti; Amsterdam intorno ai 15 km, in Italia Reggio Emilia è già al livello di Amsterdam.
  • 30. Il divario da colmare da parte delle città per avvicinarsi all’obiettivo zero emissioni di CO2 e di prevalente mobilità sostenibile nel 2030  La valutazione del divario da colmare è effettuata rispetto allo stato attuale, senza considerare gli interventi già previsti dai PUMS che vedremo nel prossimo capitolo, e relativamente a cinque filoni cruciali inerenti la mobilità sostenibile in un’ottica di decarbonizzazione al 2030, indicando obiettivi da raggiungere a livello di territori dei comuni capoluogo in termini di: • offerta di trasporto pubblico • sviluppo della mobilità attiva • sviluppo della mobilità condivisa (car, bike, scooter, micromobilità in sharing) • riduzione del tasso di motorizzazione • ripartizione modale.  Infine definiamo un “indice sintetico” come risultante delle suddette dimensioni, che in modo immediato indichi la distanza che le città devono colmare per passare da una realtà odierna di “mobilità insostenibile” ad una prospettiva per il 2030 di decarbonizzazione e mobilità sostenibile.
  • 31. I target individuati al 2030 in una logica di mobilità sostenibile e decarbonizzazione prendendo a esempio standard europei  Una offerta di trasporto pubblico locale interamente ad emissioni zero, attraverso l’utilizzo di sistemi su ferro (metropolitane / tranvie), filoviari e con l’elettrificazione completa dei parchi autobus;  lo sviluppo della mobilità attiva attraverso la realizzazione di piste ciclabili, raggiungendo standard di livello europeo, che favoriscano uno spostamento molto significativo modale verso questa tipologia di mobilità attiva. A tal fine utilizziamo come riferimento il dossier “Non è un Paese per bici” che individua delle soglie minime di infrastruttura ciclabile differenziate in base alla popolazione delle città capoluogo: - 15 km/10.000 abitanti per le città con meno di 500.000 abitanti (Bologna) - 10 km/10.000 abitanti per le città con una popolazione compresa tra i 500.000 e i 1,5 milioni di abitanti (Palermo, Torino, Napoli, Milano), - 5 km/10.000 abitanti per le città con oltre 1,5 milioni di abitanti (Roma)
  • 32. I target individuati  Favorire lo sviluppo della mobilità condivisa (car, bike, scooter, micromobilità in sharing) elettrica e anche lo sviluppo di sistemi innovativi come i Mobility as a Service (Maas). Come nel caso delle piste ciclabili individuiamo delle soglie minime di servizi di mobilità condivisa differenziati in base alla popolazione delle città capoluogo: - 150 veicoli /10.000 abitanti per le città con meno di 500.000 abitanti, - 200 veicoli /10.000 abitanti per le città con una popolazione compresa tra i 500.000 e i 1,5 milioni di abitanti, - 250 veicoli /10.000 abitanti per le città con oltre 1,5 milioni di abitanti) che favoriscano uno spostamento molto significativo modale verso questa tipologia di mobilità sostenibile, contribuendo a favorire la riduzione del tasso di motorizzazione privata.
  • 33. I target individuati  Favorire la riduzione del tasso di motorizzazione e l’elettrificazione del parco veicolare privato, anche attraverso l’istituzione e lo sviluppo di aree nelle quali la circolazione dei veicoli privati a combustione è limitata. Abbiamo visto che le città italiane hanno un tasso di motorizzazione fra i più elevati di Europa, per cui è indispensabile una consistente riduzione di questi veicoli circolanti (determinata dall’aumento degli spostamenti attraverso il trasporto pubblico non inquinante, la mobilità attiva e quella condivisa). La dimensione delle città in questo caso influisce in modo diverso – anche in relazione alle specifiche caratteristiche di sviluppo urbanistico oltre, comunque, alla presenza di servizi di trasporto pubblico efficienti, dalla facilità di spostarsi con modalità attive (in bici o a piedi). In questo caso indichiamo l’obiettivo di dimezzare il numero di auto per mille abitanti circolanti, una soglia che può costituire un obiettivo – al momento molto sfidante per le nostre città – di densità di autoveicoli compatibile con una dimensione di città caratterizzata da mobilità sostenibile e vivibilità elevata.
  • 34. I target individuati  Per quanto riguarda la ripartizione modale, considerando come «tasso di mobilità sostenibile» (la somma della quota di spostamenti a piedi + bici+ mezzi pubblici sul totale), si individua come standard obiettivo per la ripartizione modale, una quota del 65% che comprenda gli spostamenti con il trasporto pubblico, la mobilità attiva e quella condivisa.  Recenti elaborazioni sui dati Google a livello europeo a cura della Campagna Clean Cities mostrano che questo livello è già raggiunto o superato in città come Madrid (65%), Amsterdam e Berlino (68%), Stoccolma (69%).
  • 37. Divario mobilità ciclabile al 2020 e al 2030 (PUMS) Per quanto riguarda la mobilità ciclabile, è possibile anche confrontare il divario al 2020 con quello che ci sarà nel 2030, considerando gli obiettivi relativi alle piste ciclabili da realizzare indicati nei PUMS. Si tratta infatti dell'unico caso in cui le previsioni sono contenute in tutti i PUMS e l'indicatore di base (km di piste ciclabili / 10.000 abitanti) è omogeneo.
  • 44. Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile L’Osservatorio sulla mobilità urbana sostenibile monitora la situazione della mobilità nei 14 comuni capoluogo di città metropolitana e nelle nove città che partecipano alla “Missione: 100 città climaticamente neutre e intelligenti entro il 2030” della Commissione Europea. L’Osservatorio è una risorsa a disposizione di amministratori, giornalisti e società civile. https://italy.cleancitiescampaign.org/osservatorio-mobilita/
  • 45. ESPLORA LA SITUAZIONE DELLE CITTÀ Ogni pagina dell’Osservatorio è dedicata a una città, e contiene un riassunto del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, grafici con i principali indicatori della mobilità e aggiornamenti sui principali temi.
  • 46. INDICI E INDICATORI PER CITTA’
  • 47. DATI E INDICATORI SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE A CONFRONTO FRA LE 18 CITTA’
  • 48. Non solo dati sulla mobilità ma anche sui suoi impatti
  • 49. INDICATORI SUL GAP DI MOBILITÀ SOSTENIBILE NELLE CITTÀ ITALIANE
  • 51. Notizie sulla mobilità nelle 18 città aggiornate quotidianamente Da agosto 2023 oltre 500 notizie presenti
  • 53. Una APP per il carpooling https://ambientenonsolo.com/moversi-start-up-community- app-e-autostop-contemporaneo/ Da questo punto di vista una possibile applicazione molto immediata di questo sistema potrebbe essere quella di “comunità lavorative” già esistenti, cioé le persone che lavorano nella stessa azienda/ente o nella stessa zona. I mobility manager, che ricordiamo una recente normativa (legge 77/2020) ha reso obbligatori per singole le unità locali (di imprese o enti) con più di 100 dipendenti, potrebbero promuovere questa App proprio all’interno delle loro comunità che già esistono, proprio per facilitare la condivisione dei mezzi privati fra colleghe/i. Con l’App MOVERSI l’utilizzatore imposta il percorso che intende fare, creando una “una fermata temporanea” – data dalla sua posizione lungo il percorso – la piattaforma attraverso un programma di intelligenza artificiale abbina i percorsi e avvisa entrambi (il richiedente il passaggio e l’automobilista disposto a darlo), in tempo reale, della possibilità di condividere la strada guidandoli al punto d’incontro.
  • 54. BIke to Work in Arpa Veneto https://ambientenonsolo.com/ bike-to-work-in-arpa-veneto/ L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto dal 2020 ha dottato il Piano degli spostamenti casa-lavoro, che propone progetti da realizzare nel breve-medio termine, tenendo conto del parere dei dipendenti sulla gestione degli spostamenti. Tra le attività da sviluppare, oltre a incentivare l’uso della bici, c’è la realizzazione del bike sharing e del car sharing aziendale e il sostegno all’uso dei mezzi di trasporto pubblici. ARPAV, già nel 2021 aveva promosso l’iniziativa Bike-to-Work e in quell’anno sono stati 57 i dipendenti che hanno partecipato attivamente al progetto, su 74 iscritti, con 20.200 km percorsi in bici per un risparmio di 3.2 tonnellate di CO2. Ogni partecipante ha percorso in media 43 km al mese per lo spostamento casa-lavoro, che sono diventati 260 km se calcolati nei sei mesi di durata dell’iniziativa. Anche quest’anno i dipendenti di Arpa Veneto che scelgono di utilizzare la bici per andare al lavoro ricevono un incentivo in busta paga di 25 centesimi al km. La nuova edizione del “bike to work”, partito lo scorso anno in via sperimentale, è iniziata a metà marzo e proseguirà fino al 31 dicembre 2022, con il coinvolgimento di 75 dipendenti.
  • 55. La stima dei benefici ambientali associati a interventi di mobilità sostenibile Recentemente ISPRA ha pubblicato il volume “La stima dei benefici ambientali associati a interventi di mobilità sostenibile: metodologie e risultati“, che costituisce un importante contributo da parte dell’Istituto Superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale per valutare gli effetti ambientali di iniziative relative alla mobilità, fornendo una valutazione tecnico-scientifica oggettiva, rispetto alle considerazioni che spesso vengono fatte senza fondarsi su dati concreti. https://ambientenonsolo.com/la-stima-dei-benefici- ambientali-associati-a-interventi-di-mobilita-sostenibile/
  • 56. La mobilità per motivi di lavoro o istruzione https://ambientenonsolo.com/la-mobilita-per-motivi-di- lavoro-o-istruzione/ Secondo i dati ISTAT fra coloro che ogni giorno si recano sul proprio luogo di lavoro o di studio (scuola/università) rispettivamente il 15,4% ed il 29,7% lo fanno a piedi o in bicicletta, il 13,1% ed il 34,9% utilizzando il trasporto pubblico e tutti gli altri i mezzi privati. Sul tema della mobilità casa-lavoro, il Ministero per la Transizione Ecologica e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili hanno approvato i primi di agosto le linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani degli spostamenti casa-lavoro da parte dei Mobility manager.
  • 57. La mobilità condivisa continua a crescere, il 95 % a emissioni zero https://ambientenonsolo.com/mobilita-condivisa-il- dettaglio-della-situazione-nelle-citta-italiane/ Nel 2022 sono presenti 211 servizi di sharing mobility, con 113.120 veicoli a disposizione degli utenti, che hanno effettuato quasi 50 milioni di noleggi e percorso quasi 200 milioni di chilometri.
  • 59. Cinque soluzioni per una transizione giusta verso una mobilità sostenibile e a zero emissioni https://ambientenonsolo.com/cinque-soluzioni-per-una- transizione-giusta-verso-una-mobilita-sostenibile-e-a- zero-emissioni/
  • 60. 12 modi per ridurre le auto dalle città https://ambientenonsolo.com/12-modi-per-ridurre-le- auto-dalle-citta/
  • 61. Morti premature e anni di vita persi per l’esposizione al biossido di azoto in Europa e in Italia https://ambientenonsolo.com/morti-premature-e- anni-di-vita-persi-per-lesposizione-al-biossido-di- azoto-in-europa-e-in-italia
  • 62. Un indice per misurare la congestione del traffico in oltre 400 città del Mondo, di cui 25 italiane https://ambientenonsolo.com/un-indice-per-misurare- la-congestione-del-traffico-in-oltre-400-citta-del-mondo- di-cui-25-italiane/
  • 63. La città dei quindici minuti  La “città dei 15 minuti” è tendenzialmente una città in cui ciascun cittadino ha a meno di 15 minuti a piedi tutto ciò di cui ha bisogno per vivere, divertirsi e lavorare. Una città che assicura una migliore qualità della vita grazie al tempo che si risparmia negli spostamenti e alla maggiore funzionalità dello spazio urbano in cui si vive, che riduce lo stress e incoraggia il movimento. https://ambientenonsolo.com/tag/citta-dei-15-minuti/ https://ambientenonsolo.com/citta-dei-15-minuti-da- dove-partiamo-nelle-citta-italiane/
  • 64. Il Manuale di progettazione stradale per Oslo https://ambientenonsolo.com/il-manuale-di- progettazione-stradale-per-oslo/
  • 65. Walk’n’Roll Cities: guida sulle innovazioni nella mobilità e lo spazio pubblico Una delle sfide chiave che molte città in Europa devono affrontare è la separazione fisica delle diverse componenti della vita quotidiana, che porta a una significativa domanda di mobilità. Poiché gli attuali sistemi di mobilità nella maggior parte delle città sono ancora caratterizzati dal predominio dell’automobile individuale, questa domanda è soddisfatta in larga misura dall’uso dell’automobile. La mobilità locale orientata all’automobile ha una vasta gamma di conseguenze negative, molte delle quali influiscono negativamente sulla qualità della vita già nel breve periodo. La maggior parte delle città comprende il problema, le sue probabili conseguenze e si impegna ad attuare un cambiamento verso una mobilità urbana più sostenibile e l’uso dello spazio pubblico. Ma si tratta di un impegno non facile da attuare. Ecco perché 28 città europee di diverse dimensioni da 16 paesi si sono riunite per affrontare le sfide della mobilità di oggi. https://ambientenonsolo.com/walknroll-cities-guida-sulle- innovazioni-nella-mobilita-e-lo-spazio-pubblico/
  • 66. Dalle scatole nere la fotografia di Go-mobility della mobilità nelle 14 città metropolitane https://ambientenonsolo.com/dalle-scatole-nere-la-fotografia-di-go- mobility-delal-mobilita-nelle-14-citta-metropolitane/ E’ uscito il rapporto 2023 “Datamobility” e la relativa dashboard con i grafici interattivi sulla mobilità nelle 14 città metropolitane realizzato da Go-Mobility I dati delle scatole nere I grafici e le analisi sono stati realizzati ricorrendo all’utilizzo dei Floating Car Data (FCD) forniti dal provider VIASAT. Gli FCD sono generati da un’apparecchiatura detta “scatola nera” (“black box” nel suo equivalente inglese) che può essere installata sui veicoli per scopi assicurativi. Si tratta di dispositivi dotati di GPS in grado di registrare la posizione del veicolo ed altri dati utili alla ricostruzione dei sinistri (data e ora, stato del motore, velocità istantanea, etc.). La tecnologia permette, inoltre, di ricostruire la domanda di mobilità con il mezzo privato in una determinata porzione di territorio tramite l’analisi delle informazioni che caratterizzano gli spostamenti intesi come sequenze di punti, in forma in maniera completamente anonima e aggregata.
  • 67. Muoversi in sicurezza a piedi e in bicicletta L’European Transport Safety Council (ETSC) è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede a Bruxelles dedicata alla riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa. Produce studi e approfondimenti sulla sicurezza stradale. Segnaliamo in particolare la pubblicazione How Safe is Walking and Cycling in Europe? https://ambientenonsolo.com/muoversi-in-sicurezza-a- piedi-e-in-bicicletta/
  • 68. Oltre 600 iniziative in 328 città europee hanno chiesto “strade scolastiche” https://ambientenonsolo.com/oltre-600-iniziative-in-328- citta-europee-hanno-chiesto-strade-scolastiche/
  • 69. Grazie per l’attenzione e buon lavoro!