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Cours de linguistique générale (1916)Cours de linguistique générale (1916)
Circuito della parolaCircuito della parola
Segno linguisticoSegno linguistico
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Louis Hjelmslev (1899-1965)
Funzione segnica
Louis Hjelmslev (1899-1965)
Funzione segnica
E= piano
dell’espressione
E= piano
dell’espressionedell’espressione
Funzione segnica= ________________
C = piano del
contenuto
dell’espressione
Funzione segnica= ________________
C = piano del
contenuto
Forma e sostanzaForma e sostanza
Sostanza
Espressione ___________________
Forma
Sostanza
Espressione ___________________
FormaForma
_______________________________
Forma
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Forma
_______________________________
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Roman Jakobson (Mosca 1896 - Boston 1982)
Le sei funzioni linguistiche
Roman Jakobson (Mosca 1896 - Boston 1982)
Le sei funzioni linguistiche
1. Punto di vista del PARLANTE → funzione
EMOTIVA o ESPRESSIVA;
2. punto di vista dell’ASCOLTATORE → funzione
CONATIVA o DI APPELLO;
3. punto di vista del CONTESTO → funzione
1. Punto di vista del PARLANTE → funzione
EMOTIVA o ESPRESSIVA;
2. punto di vista dell’ASCOLTATORE → funzione
CONATIVA o DI APPELLO;
3. punto di vista del CONTESTO → funzione3. punto di vista del CONTESTO → funzione
DENOTATIVA, REFERENZIALE o DI
RAPPRESENTAZIONE;
4. punto di vista del MESSAGGIO → funzione
POETICA;
5. punto di vista del CONTATTO (canale fisico) →
funzione FÀTICA;
6. punto di vista del CODICE → funzione
METALINGUISTICA.
3. punto di vista del CONTESTO → funzione
DENOTATIVA, REFERENZIALE o DI
RAPPRESENTAZIONE;
4. punto di vista del MESSAGGIO → funzione
POETICA;
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funzione FÀTICA;
6. punto di vista del CODICE → funzione
METALINGUISTICA.
Triangolo di Ogden &
Richards
Triangolo di Ogden &
Richards
de Saussure Jakobson Chomsky
LivelloLivello
astratto
langue codice competenza
Livello
concreto
parole messaggio esecuzione
Lingua N. di parlanti
cinese mandarino 1 miliardo
inglese 1 miliardo
hindi + urdu 900 milioni
spagnolo 450 milioni
russo 320 milioni
bengali 250 milioni
Lingua N. di parlanti
cinese mandarino 1 miliardo
inglese 1 miliardo
hindi + urdu 900 milioni
spagnolo 450 milioni
russo 320 milioni
bengali 250 milionibengali 250 milioni
arabo 250 milioni
portoghese 200 milioni
maleo-indonesiano 160 milioni
giapponese 145 milioni
francese 125 milioni
tedesco 125 milioni
bengali 250 milioni
arabo 250 milioni
portoghese 200 milioni
maleo-indonesiano 160 milioni
giapponese 145 milioni
francese 125 milioni
tedesco 125 milioni
I gruppi linguistici in Europa – Fonte: Alinei [1996,82]
CLASSIFICAZIONE GENEALOGICA
La torre di Babele (1563), Pieter Brueghel il VecchioLa torre di Babele (1563), Pieter Brueghel il Vecchio
La torre di Babele (1563), Pieter Brueghel il Vecchio
Il METODO COMPARATIVO e la
RICOSTRUZIONE delle lingue originarie
Il METODO COMPARATIVO e la
RICOSTRUZIONE delle lingue originarie
• Italiano e tedesco
sonosono
imparentate fra
loro, ma
• Italiano e turco no
• Tedesco e turco
neanche
Il METODO COMPARATIVO e la
RICOSTRUZIONE delle lingue originarie
Il METODO COMPARATIVO e la
RICOSTRUZIONE delle lingue originarie
Cfr.LATINO
–factum
–lactem
–noctem
Il METODO COMPARATIVO e la
RICOSTRUZIONE delle lingue originarie
Il METODO COMPARATIVO e la
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Un esempio di ricostruzioneUn esempio di ricostruzione
TEORIA DELLE
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18751875
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sistema di
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SILLABICO
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Tavoletta di Ur (2900-
2600 a.C.).
Cuneiforme
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SILLABICOSILLABICO
sistema di scrittura di tipo
ALFABETICO
sistema di scrittura di tipo
ALFABETICO
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Triangolo vocalico semi-scientifico
Fonte: MAPI, Manuale di pronuncia italiana di Luciano
Canepari, Roma 1955, p. 14
LE VOCALI DELL’ITALIANO
LE CONSONANTI DELL’ITALIANO
LE REGOLE DI TRUBECKOJ (1939)LE REGOLE DI TRUBECKOJ (1939)
TRATTI DISTINTIVITRATTI DISTINTIVI
<………> GRAFEMA<………> GRAFEMA
[…………] FONO
/………/ FONEMA
[…………] FONO
/………/ FONEMA
[ɲɲɲɲ] ↔ <gn>
TIPOLOGIA LINGUISTICATIPOLOGIA LINGUISTICA
Il modello più noto di classificazione tipologica,
proposto già nell’Ottocento, usa come criterio la
STRUTTURA MORFOLOGICA DELLA PAROLA,
in base al quale si distinguono i TIPI:
ISOLANTE
AGGLUTINANTE
FLESSIVO (o FUSIVO):
Il modello più noto di classificazione tipologica,
proposto già nell’Ottocento, usa come criterio la
STRUTTURA MORFOLOGICA DELLA PAROLA,
in base al quale si distinguono i TIPI:
ISOLANTE
AGGLUTINANTE
FLESSIVO (o FUSIVO):FLESSIVO (o FUSIVO):
Flessivo analitico
Flessivo sintetico
e altri:
INTROFLESSIVO
INCORPORANTE
POLISINTETICO
FLESSIVO (o FUSIVO):
Flessivo analitico
Flessivo sintetico
e altri:
INTROFLESSIVO
INCORPORANTE
POLISINTETICO
LINGUA ISOLANTELINGUA ISOLANTE
’inglese e il cinese, vietnamita, thailandese, hawaiiano.
ogni parola formata da un solo morfema
informazioni grammaticali espresse da parole autonome,
anziché da affissi come avviene nelle lingue flessive;
morfologia ridotta al minimo o assente;
non esistono morfemi legati, ma solo forme libere, invariabili,
concatenate in sequenze;
Es.
’inglese e il cinese, vietnamita, thailandese, hawaiiano.
ogni parola formata da un solo morfema
informazioni grammaticali espresse da parole autonome,
anziché da affissi come avviene nelle lingue flessive;
morfologia ridotta al minimo o assente;
non esistono morfemi legati, ma solo forme libere, invariabili,
concatenate in sequenze;
Es.Es.
vietnamita:
pronome di 1° persona plurale “noi” è toi chung
toi significa “io”
chung indica il plurale;
inglese:
in tempi verbali è indispensabile assegnare la persona a cui detti
tempi si riferiscono, per indicare precisamente di cosa si sta
parlando:
I talk, I will talk (parlo, parlerò)
Es.
vietnamita:
pronome di 1° persona plurale “noi” è toi chung
toi significa “io”
chung indica il plurale;
inglese:
in tempi verbali è indispensabile assegnare la persona a cui detti
tempi si riferiscono, per indicare precisamente di cosa si sta
parlando:
I talk, I will talk (parlo, parlerò)
LINGUA AGGLUTINANTELINGUA AGGLUTINANTE
finnico (suomi); lingue uraliche, altaiche (turco), giapponese, coreano,
lingue elamo-dravidiche, l'inuktitut (lingua di gruppo eschimese –aleutino
parlata in Canada) , lo swahili (lingua bantu niger-kordofaniana), il malay
(lingua austronesiana), e alcune lingue mesoamericane, tra cui il nahuatl, il
huasteco, e il totonac. In passato anche gran parte dell'Iran e dell'antico
Medio-Oriente parlava lingue agglutinanti, come il sumerico, l'elamite.
Ogni parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni
grammaticali che devono essere indicate.
Es. turco
finnico (suomi); lingue uraliche, altaiche (turco), giapponese, coreano,
lingue elamo-dravidiche, l'inuktitut (lingua di gruppo eschimese –aleutino
parlata in Canada) , lo swahili (lingua bantu niger-kordofaniana), il malay
(lingua austronesiana), e alcune lingue mesoamericane, tra cui il nahuatl, il
huasteco, e il totonac. In passato anche gran parte dell'Iran e dell'antico
Medio-Oriente parlava lingue agglutinanti, come il sumerico, l'elamite.
Ogni parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni
grammaticali che devono essere indicate.
Es. turcoEs. turco
parola ellerimde (sintagma italiano “nelle mie mani”)
formata da
morfema lessicale el- “mano”
cui si aggiungono affissi
-ler- (“plurale”),
im- (“possessivo”),
-de (“locativo”);
Es. turco
parola ellerimde (sintagma italiano “nelle mie mani”)
formata da
morfema lessicale el- “mano”
cui si aggiungono affissi
-ler- (“plurale”),
im- (“possessivo”),
-de (“locativo”);
parola
1. kuş (‘uccello’),
2. suffisso -lar (‘plurale)
3. l’eventuale suffisso che indica i casi diversi
dal nominativo
Singolare Plurale
parola
1. kuş (‘uccello’),
2. suffisso -lar (‘plurale)
3. l’eventuale suffisso che indica i casi diversi
dal nominativo
Singolare PluraleSingolare Plurale
Nominativo kuş kuş-lar
Accusativo kuş-ı kuş-lar-ı
Genitivo kuş-ın kuş-lar-ın
Dativo kuş-a kuş-lar-a
Locativo kuş-da kuş-lar-da
Ablativo kuş-dan kuş-lar-dan
Singolare Plurale
Nominativo kuş kuş-lar
Accusativo kuş-ı kuş-lar-ı
Genitivo kuş-ın kuş-lar-ın
Dativo kuş-a kuş-lar-a
Locativo kuş-da kuş-lar-da
Ablativo kuş-dan kuş-lar-dan
LINGUA FLESSIVALINGUA FLESSIVA
arabo, il somalo, l’ebraico e, in genere , tutte le lingue
indoeuropee (quindi anche l’italiano)
• diverse relazioni grammaticali normalmente espresse da un
unico suffisso:
avibus av- = avis (lat. ‘uccello’)
-ibus = ‘ablativo’ ‘plurale
• quando una desinenza ha più significati si parla di
arabo, il somalo, l’ebraico e, in genere , tutte le lingue
indoeuropee (quindi anche l’italiano)
• diverse relazioni grammaticali normalmente espresse da un
unico suffisso:
avibus av- = avis (lat. ‘uccello’)
-ibus = ‘ablativo’ ‘plurale
• quando una desinenza ha più significati si parla di• quando una desinenza ha più significati si parla di
sincretismo:
la o di libro significa sia 'maschile' che ‘singolare’
• diverse funzioni grammaticali spesso indicate mediante
flessione interna (variazione della vocale radicale)
faccio vs. feci esco vs. uscii
• quando una desinenza ha più significati si parla di
sincretismo:
la o di libro significa sia 'maschile' che ‘singolare’
• diverse funzioni grammaticali spesso indicate mediante
flessione interna (variazione della vocale radicale)
faccio vs. feci esco vs. uscii
SOTTOTIPO FLESSIVO SINTETICO:
le relazioni grammaticali si realizzano in una sola parola
Latino: feci, exii
Italiano: feci, uscii
SOTTOTIPO FLESSIVO ANALITICO:
SOTTOTIPO FLESSIVO SINTETICO:
le relazioni grammaticali si realizzano in una sola parola
Latino: feci, exii
Italiano: feci, uscii
SOTTOTIPO FLESSIVO ANALITICO:
le relazioni grammaticali realizzate anche mediante più
parole
Italiano: ho fatto, sono uscito
Nelle lingue semitiche la flessione interna è molto regolare e
produttiva
Per questo, si parla a volte di un
TIPO LINGUISTICO INTROFLESSIVO
le relazioni grammaticali realizzate anche mediante più
parole
Italiano: ho fatto, sono uscito
Nelle lingue semitiche la flessione interna è molto regolare e
produttiva
Per questo, si parla a volte di un
TIPO LINGUISTICO INTROFLESSIVO
LINGUA INTROFLESSIVALINGUA INTROFLESSIVA
parola formata da una radice discontinua,
costituita di solito da tre consonanti, nella quale si
inseriscono sequenze vocaliche anch’esse
discontinue
Es. arabo
parola formata da una radice discontinua,
costituita di solito da tre consonanti, nella quale si
inseriscono sequenze vocaliche anch’esse
discontinue
Es. araboEs. arabo
radice k-t-b (significato lessicale “scrivere,
scrittura”) da cui:
kataba “egli scrisse,
kãtib “scrittore”
kitãb “libro”,
kutub “libri”;
Es. arabo
radice k-t-b (significato lessicale “scrivere,
scrittura”) da cui:
kataba “egli scrisse,
kãtib “scrittore”
kitãb “libro”,
kutub “libri”;
Si parla di introflessione anche in
riferimento a casi di apofonia
(fenomeno in cui l’alternanza delle vocali
distingue forme flesse dello stesso
paradigma)
Si parla di introflessione anche in
riferimento a casi di apofonia
(fenomeno in cui l’alternanza delle vocali
distingue forme flesse dello stesso
paradigma)
Es. inglese
sing/sang/sung
mouse-mice
Es. inglese
sing/sang/sung
mouse-mice
LINGUA INCORPORANTELINGUA INCORPORANTE
l’oggetto del verbo è incorporato nel verbo
stesso
Es. nahualt (lingua amerindiana)
parola ninacaqua, traducibile con “mangio
carne” (lett. “carnemangio”)
l’oggetto del verbo è incorporato nel verbo
stesso
Es. nahualt (lingua amerindiana)
parola ninacaqua, traducibile con “mangio
carne” (lett. “carnemangio”)carne” (lett. “carnemangio”)
incorpora nel verbo il morfema lessicale naka
“carne”
Le lingue incorporanti hanno una struttura di
parola simile a quelle del tipo polisintetico, del
quale a volte sono ritenute un sottotipo; talora
invece i due nomi sono usati come sinonimi.
carne” (lett. “carnemangio”)
incorpora nel verbo il morfema lessicale naka
“carne”
Le lingue incorporanti hanno una struttura di
parola simile a quelle del tipo polisintetico, del
quale a volte sono ritenute un sottotipo; talora
invece i due nomi sono usati come sinonimi.
LINGUA POLISINTETICALINGUA POLISINTETICA
parola costituita da molti morfemi posti uno
vicino all’altro, formando una struttura
complessa che include varie informazioni lessicali
e grammaticali e che corrisponde, in lingue come
l’italiano, a intere frasi
Es. groenlandese occidentale (varietà di
parola costituita da molti morfemi posti uno
vicino all’altro, formando una struttura
complessa che include varie informazioni lessicali
e grammaticali e che corrisponde, in lingue come
l’italiano, a intere frasi
Es. groenlandese occidentale (varietà diEs. groenlandese occidentale (varietà di
esquimese)
parola
iqualussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq
significa “è stato detto che abbiamo avuto l’ordine
tassativo di andare fuori a pescare pescecani”
Es. groenlandese occidentale (varietà di
esquimese)
parola
iqualussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq
significa “è stato detto che abbiamo avuto l’ordine
tassativo di andare fuori a pescare pescecani”
Normalmente ogni lingua presenta fenomeni di vari tipi
morfologici diversi
Inglese:
fenomeni isolanti
(cfr. I talk, you talk, we talk, I will talk ecc.)
fenomeni introflessivi
Normalmente ogni lingua presenta fenomeni di vari tipi
morfologici diversi
Inglese:
fenomeni isolanti
(cfr. I talk, you talk, we talk, I will talk ecc.)
fenomeni introflessivifenomeni introflessivi
(cfr. sing-sang-sung mouse-mice ecc.)
fenomeni agglutinanti
(cfr. lonely+ness ‘solitudine’, drink+er ‘bevitore’)
fenomeni incorporanti
(cfr. horseriding ‘andare a cavallo’)
fenomeni introflessivi
(cfr. sing-sang-sung mouse-mice ecc.)
fenomeni agglutinanti
(cfr. lonely+ness ‘solitudine’, drink+er ‘bevitore’)
fenomeni incorporanti
(cfr. horseriding ‘andare a cavallo’)
TIPOLOGIA SINTATTICATIPOLOGIA SINTATTICA
Si basa sull’osservazione che esistono correlazioni
sistematiche, in tutte le lingue, tra:
l’ordine delle parole nella frase e
l’ordine degli elementi in altre combinazioni
Si basa sull’osservazione che esistono correlazioni
sistematiche, in tutte le lingue, tra:
l’ordine delle parole nella frase e
l’ordine degli elementi in altre combinazionil’ordine degli elementi in altre combinazioni
sintattiche
Per questo, la tipologia sintattica è chiamata anche
tipologia dell’ordine delle parole
l’ordine degli elementi in altre combinazioni
sintattiche
Per questo, la tipologia sintattica è chiamata anche
tipologia dell’ordine delle parole
Le principali combinazioni sintattiche analizzate:
1. presenza di preposizioni (Pr) oppure di posposizioni (Po)
Pr: italiano (Ci vediamo dopo cena, Vado in discoteca)
Po: giapponese (yuusyoku go lett. ‘cena dopo’ = ‘dopo
cena’)
2. posizione di verbo (V), soggetto (S) e oggetto (O) nella frase
dichiarativa
6 ordini teoricamente possibili: SVO, SOV, VSO, VOS, OSV, OVS
soltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole di
Le principali combinazioni sintattiche analizzate:
1. presenza di preposizioni (Pr) oppure di posposizioni (Po)
Pr: italiano (Ci vediamo dopo cena, Vado in discoteca)
Po: giapponese (yuusyoku go lett. ‘cena dopo’ = ‘dopo
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6 ordini teoricamente possibili: SVO, SOV, VSO, VOS, OSV, OVS
soltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole disoltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole di
lingue
3. ordine dell’aggettivo (A) rispetto al nome (N) che modifica
AN: inglese (cfr. white horse)
NA: italiano (cfr. cavallo bianco)
4. ordine del «genitivo» (G) rispetto al nome (N) che modifica
GN: giapponese (Taroo no ie ‘Taroo-di-casa’ ‘la casa di
Taroo’)
NG: italiano (cfr. la casa di Gianni, la casa del padre di Gianni)
soltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole di
lingue
3. ordine dell’aggettivo (A) rispetto al nome (N) che modifica
AN: inglese (cfr. white horse)
NA: italiano (cfr. cavallo bianco)
4. ordine del «genitivo» (G) rispetto al nome (N) che modifica
GN: giapponese (Taroo no ie ‘Taroo-di-casa’ ‘la casa di
Taroo’)
NG: italiano (cfr. la casa di Gianni, la casa del padre di Gianni)
Tra queste quattro combinazioni sintattiche esistono
correlazioni sistematiche:
tra Pr/Po, SVO/SOV/VSO, GN/NG, AN/NA
Di tutte le combinazioni possibili, le più frequenti
sono:
a. VSO/Pr/NG/NA (per es. arabo, ebraico, l. celtiche)
«se una lingua presenta l’ordine VSO, allora essa usa
preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo
Tra queste quattro combinazioni sintattiche esistono
correlazioni sistematiche:
tra Pr/Po, SVO/SOV/VSO, GN/NG, AN/NA
Di tutte le combinazioni possibili, le più frequenti
sono:
a. VSO/Pr/NG/NA (per es. arabo, ebraico, l. celtiche)
«se una lingua presenta l’ordine VSO, allora essa usa
preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivopreposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo
dopo il nome»
b. SVO/Pr/NG/NA (per es. l. romanze)
«se una lingua presenta l’ordine SVO, allora essa usa
preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo
dopo il nome»
c. SOV/Po/GN/AN (per es. giapponese, l. altaiche)
d. SOV/Po/GN/NA (per es. basco)
preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo
dopo il nome»
b. SVO/Pr/NG/NA (per es. l. romanze)
«se una lingua presenta l’ordine SVO, allora essa usa
preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo
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  • 2.
  • 3. Saussure (1857Saussure (1857Saussure (1857Saussure (1857----1913)1913)1913)1913)Saussure (1857Saussure (1857Saussure (1857Saussure (1857----1913)1913)1913)1913) Cours de linguistique générale (1916)Cours de linguistique générale (1916)
  • 8. Louis Hjelmslev (1899-1965) Funzione segnica Louis Hjelmslev (1899-1965) Funzione segnica E= piano dell’espressione E= piano dell’espressionedell’espressione Funzione segnica= ________________ C = piano del contenuto dell’espressione Funzione segnica= ________________ C = piano del contenuto
  • 9. Forma e sostanzaForma e sostanza Sostanza Espressione ___________________ Forma Sostanza Espressione ___________________ FormaForma _______________________________ Forma Contenuto _____________________ Sostanza Forma _______________________________ Forma Contenuto _____________________ Sostanza
  • 10. Roman Jakobson (Mosca 1896 - Boston 1982) Le sei funzioni linguistiche Roman Jakobson (Mosca 1896 - Boston 1982) Le sei funzioni linguistiche 1. Punto di vista del PARLANTE → funzione EMOTIVA o ESPRESSIVA; 2. punto di vista dell’ASCOLTATORE → funzione CONATIVA o DI APPELLO; 3. punto di vista del CONTESTO → funzione 1. Punto di vista del PARLANTE → funzione EMOTIVA o ESPRESSIVA; 2. punto di vista dell’ASCOLTATORE → funzione CONATIVA o DI APPELLO; 3. punto di vista del CONTESTO → funzione3. punto di vista del CONTESTO → funzione DENOTATIVA, REFERENZIALE o DI RAPPRESENTAZIONE; 4. punto di vista del MESSAGGIO → funzione POETICA; 5. punto di vista del CONTATTO (canale fisico) → funzione FÀTICA; 6. punto di vista del CODICE → funzione METALINGUISTICA. 3. punto di vista del CONTESTO → funzione DENOTATIVA, REFERENZIALE o DI RAPPRESENTAZIONE; 4. punto di vista del MESSAGGIO → funzione POETICA; 5. punto di vista del CONTATTO (canale fisico) → funzione FÀTICA; 6. punto di vista del CODICE → funzione METALINGUISTICA.
  • 11. Triangolo di Ogden & Richards Triangolo di Ogden & Richards
  • 12. de Saussure Jakobson Chomsky LivelloLivello astratto langue codice competenza Livello concreto parole messaggio esecuzione
  • 13. Lingua N. di parlanti cinese mandarino 1 miliardo inglese 1 miliardo hindi + urdu 900 milioni spagnolo 450 milioni russo 320 milioni bengali 250 milioni Lingua N. di parlanti cinese mandarino 1 miliardo inglese 1 miliardo hindi + urdu 900 milioni spagnolo 450 milioni russo 320 milioni bengali 250 milionibengali 250 milioni arabo 250 milioni portoghese 200 milioni maleo-indonesiano 160 milioni giapponese 145 milioni francese 125 milioni tedesco 125 milioni bengali 250 milioni arabo 250 milioni portoghese 200 milioni maleo-indonesiano 160 milioni giapponese 145 milioni francese 125 milioni tedesco 125 milioni
  • 14.
  • 15. I gruppi linguistici in Europa – Fonte: Alinei [1996,82]
  • 17. La torre di Babele (1563), Pieter Brueghel il VecchioLa torre di Babele (1563), Pieter Brueghel il Vecchio La torre di Babele (1563), Pieter Brueghel il Vecchio
  • 18. Il METODO COMPARATIVO e la RICOSTRUZIONE delle lingue originarie Il METODO COMPARATIVO e la RICOSTRUZIONE delle lingue originarie • Italiano e tedesco sonosono imparentate fra loro, ma • Italiano e turco no • Tedesco e turco neanche
  • 19. Il METODO COMPARATIVO e la RICOSTRUZIONE delle lingue originarie Il METODO COMPARATIVO e la RICOSTRUZIONE delle lingue originarie Cfr.LATINO –factum –lactem –noctem
  • 20. Il METODO COMPARATIVO e la RICOSTRUZIONE delle lingue originarie Il METODO COMPARATIVO e la RICOSTRUZIONE delle lingue originarie
  • 22. Un esempio di ricostruzioneUn esempio di ricostruzione
  • 23. TEORIA DELLE ONDE 1875 TEORIA DELLE ONDE 18751875 [Johannes Schmidt Hugo Schuchardt] 1875 [Johannes Schmidt Hugo Schuchardt]
  • 24. sistema di scrittura di tipo IDEOGRAFICO sistema di scrittura di tipo IDEOGRAFICOIDEOGRAFICOIDEOGRAFICO
  • 25. sistema di scrittura di tipo SILLABICO sistema di scrittura di tipo SILLABICO Tavoletta di Ur (2900- 2600 a.C.). Cuneiforme mesopotamico. Descrive una consegna di orzo e cibi vari a un tempio. SILLABICOSILLABICO
  • 26. sistema di scrittura di tipo ALFABETICO sistema di scrittura di tipo ALFABETICO scrittura alfabetica fenicia
  • 27.
  • 28.
  • 29. Triangolo vocalico semi-scientifico Fonte: MAPI, Manuale di pronuncia italiana di Luciano Canepari, Roma 1955, p. 14
  • 31.
  • 32.
  • 33.
  • 34.
  • 36. LE REGOLE DI TRUBECKOJ (1939)LE REGOLE DI TRUBECKOJ (1939)
  • 38. <………> GRAFEMA<………> GRAFEMA […………] FONO /………/ FONEMA […………] FONO /………/ FONEMA
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43.
  • 44.
  • 45.
  • 46.
  • 47.
  • 49.
  • 50.
  • 51.
  • 52. TIPOLOGIA LINGUISTICATIPOLOGIA LINGUISTICA Il modello più noto di classificazione tipologica, proposto già nell’Ottocento, usa come criterio la STRUTTURA MORFOLOGICA DELLA PAROLA, in base al quale si distinguono i TIPI: ISOLANTE AGGLUTINANTE FLESSIVO (o FUSIVO): Il modello più noto di classificazione tipologica, proposto già nell’Ottocento, usa come criterio la STRUTTURA MORFOLOGICA DELLA PAROLA, in base al quale si distinguono i TIPI: ISOLANTE AGGLUTINANTE FLESSIVO (o FUSIVO):FLESSIVO (o FUSIVO): Flessivo analitico Flessivo sintetico e altri: INTROFLESSIVO INCORPORANTE POLISINTETICO FLESSIVO (o FUSIVO): Flessivo analitico Flessivo sintetico e altri: INTROFLESSIVO INCORPORANTE POLISINTETICO
  • 53. LINGUA ISOLANTELINGUA ISOLANTE ’inglese e il cinese, vietnamita, thailandese, hawaiiano. ogni parola formata da un solo morfema informazioni grammaticali espresse da parole autonome, anziché da affissi come avviene nelle lingue flessive; morfologia ridotta al minimo o assente; non esistono morfemi legati, ma solo forme libere, invariabili, concatenate in sequenze; Es. ’inglese e il cinese, vietnamita, thailandese, hawaiiano. ogni parola formata da un solo morfema informazioni grammaticali espresse da parole autonome, anziché da affissi come avviene nelle lingue flessive; morfologia ridotta al minimo o assente; non esistono morfemi legati, ma solo forme libere, invariabili, concatenate in sequenze; Es.Es. vietnamita: pronome di 1° persona plurale “noi” è toi chung toi significa “io” chung indica il plurale; inglese: in tempi verbali è indispensabile assegnare la persona a cui detti tempi si riferiscono, per indicare precisamente di cosa si sta parlando: I talk, I will talk (parlo, parlerò) Es. vietnamita: pronome di 1° persona plurale “noi” è toi chung toi significa “io” chung indica il plurale; inglese: in tempi verbali è indispensabile assegnare la persona a cui detti tempi si riferiscono, per indicare precisamente di cosa si sta parlando: I talk, I will talk (parlo, parlerò)
  • 54. LINGUA AGGLUTINANTELINGUA AGGLUTINANTE finnico (suomi); lingue uraliche, altaiche (turco), giapponese, coreano, lingue elamo-dravidiche, l'inuktitut (lingua di gruppo eschimese –aleutino parlata in Canada) , lo swahili (lingua bantu niger-kordofaniana), il malay (lingua austronesiana), e alcune lingue mesoamericane, tra cui il nahuatl, il huasteco, e il totonac. In passato anche gran parte dell'Iran e dell'antico Medio-Oriente parlava lingue agglutinanti, come il sumerico, l'elamite. Ogni parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni grammaticali che devono essere indicate. Es. turco finnico (suomi); lingue uraliche, altaiche (turco), giapponese, coreano, lingue elamo-dravidiche, l'inuktitut (lingua di gruppo eschimese –aleutino parlata in Canada) , lo swahili (lingua bantu niger-kordofaniana), il malay (lingua austronesiana), e alcune lingue mesoamericane, tra cui il nahuatl, il huasteco, e il totonac. In passato anche gran parte dell'Iran e dell'antico Medio-Oriente parlava lingue agglutinanti, come il sumerico, l'elamite. Ogni parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni grammaticali che devono essere indicate. Es. turcoEs. turco parola ellerimde (sintagma italiano “nelle mie mani”) formata da morfema lessicale el- “mano” cui si aggiungono affissi -ler- (“plurale”), im- (“possessivo”), -de (“locativo”); Es. turco parola ellerimde (sintagma italiano “nelle mie mani”) formata da morfema lessicale el- “mano” cui si aggiungono affissi -ler- (“plurale”), im- (“possessivo”), -de (“locativo”);
  • 55. parola 1. kuş (‘uccello’), 2. suffisso -lar (‘plurale) 3. l’eventuale suffisso che indica i casi diversi dal nominativo Singolare Plurale parola 1. kuş (‘uccello’), 2. suffisso -lar (‘plurale) 3. l’eventuale suffisso che indica i casi diversi dal nominativo Singolare PluraleSingolare Plurale Nominativo kuş kuş-lar Accusativo kuş-ı kuş-lar-ı Genitivo kuş-ın kuş-lar-ın Dativo kuş-a kuş-lar-a Locativo kuş-da kuş-lar-da Ablativo kuş-dan kuş-lar-dan Singolare Plurale Nominativo kuş kuş-lar Accusativo kuş-ı kuş-lar-ı Genitivo kuş-ın kuş-lar-ın Dativo kuş-a kuş-lar-a Locativo kuş-da kuş-lar-da Ablativo kuş-dan kuş-lar-dan
  • 56. LINGUA FLESSIVALINGUA FLESSIVA arabo, il somalo, l’ebraico e, in genere , tutte le lingue indoeuropee (quindi anche l’italiano) • diverse relazioni grammaticali normalmente espresse da un unico suffisso: avibus av- = avis (lat. ‘uccello’) -ibus = ‘ablativo’ ‘plurale • quando una desinenza ha più significati si parla di arabo, il somalo, l’ebraico e, in genere , tutte le lingue indoeuropee (quindi anche l’italiano) • diverse relazioni grammaticali normalmente espresse da un unico suffisso: avibus av- = avis (lat. ‘uccello’) -ibus = ‘ablativo’ ‘plurale • quando una desinenza ha più significati si parla di• quando una desinenza ha più significati si parla di sincretismo: la o di libro significa sia 'maschile' che ‘singolare’ • diverse funzioni grammaticali spesso indicate mediante flessione interna (variazione della vocale radicale) faccio vs. feci esco vs. uscii • quando una desinenza ha più significati si parla di sincretismo: la o di libro significa sia 'maschile' che ‘singolare’ • diverse funzioni grammaticali spesso indicate mediante flessione interna (variazione della vocale radicale) faccio vs. feci esco vs. uscii
  • 57. SOTTOTIPO FLESSIVO SINTETICO: le relazioni grammaticali si realizzano in una sola parola Latino: feci, exii Italiano: feci, uscii SOTTOTIPO FLESSIVO ANALITICO: SOTTOTIPO FLESSIVO SINTETICO: le relazioni grammaticali si realizzano in una sola parola Latino: feci, exii Italiano: feci, uscii SOTTOTIPO FLESSIVO ANALITICO: le relazioni grammaticali realizzate anche mediante più parole Italiano: ho fatto, sono uscito Nelle lingue semitiche la flessione interna è molto regolare e produttiva Per questo, si parla a volte di un TIPO LINGUISTICO INTROFLESSIVO le relazioni grammaticali realizzate anche mediante più parole Italiano: ho fatto, sono uscito Nelle lingue semitiche la flessione interna è molto regolare e produttiva Per questo, si parla a volte di un TIPO LINGUISTICO INTROFLESSIVO
  • 58. LINGUA INTROFLESSIVALINGUA INTROFLESSIVA parola formata da una radice discontinua, costituita di solito da tre consonanti, nella quale si inseriscono sequenze vocaliche anch’esse discontinue Es. arabo parola formata da una radice discontinua, costituita di solito da tre consonanti, nella quale si inseriscono sequenze vocaliche anch’esse discontinue Es. araboEs. arabo radice k-t-b (significato lessicale “scrivere, scrittura”) da cui: kataba “egli scrisse, kãtib “scrittore” kitãb “libro”, kutub “libri”; Es. arabo radice k-t-b (significato lessicale “scrivere, scrittura”) da cui: kataba “egli scrisse, kãtib “scrittore” kitãb “libro”, kutub “libri”;
  • 59. Si parla di introflessione anche in riferimento a casi di apofonia (fenomeno in cui l’alternanza delle vocali distingue forme flesse dello stesso paradigma) Si parla di introflessione anche in riferimento a casi di apofonia (fenomeno in cui l’alternanza delle vocali distingue forme flesse dello stesso paradigma) Es. inglese sing/sang/sung mouse-mice Es. inglese sing/sang/sung mouse-mice
  • 60. LINGUA INCORPORANTELINGUA INCORPORANTE l’oggetto del verbo è incorporato nel verbo stesso Es. nahualt (lingua amerindiana) parola ninacaqua, traducibile con “mangio carne” (lett. “carnemangio”) l’oggetto del verbo è incorporato nel verbo stesso Es. nahualt (lingua amerindiana) parola ninacaqua, traducibile con “mangio carne” (lett. “carnemangio”)carne” (lett. “carnemangio”) incorpora nel verbo il morfema lessicale naka “carne” Le lingue incorporanti hanno una struttura di parola simile a quelle del tipo polisintetico, del quale a volte sono ritenute un sottotipo; talora invece i due nomi sono usati come sinonimi. carne” (lett. “carnemangio”) incorpora nel verbo il morfema lessicale naka “carne” Le lingue incorporanti hanno una struttura di parola simile a quelle del tipo polisintetico, del quale a volte sono ritenute un sottotipo; talora invece i due nomi sono usati come sinonimi.
  • 61. LINGUA POLISINTETICALINGUA POLISINTETICA parola costituita da molti morfemi posti uno vicino all’altro, formando una struttura complessa che include varie informazioni lessicali e grammaticali e che corrisponde, in lingue come l’italiano, a intere frasi Es. groenlandese occidentale (varietà di parola costituita da molti morfemi posti uno vicino all’altro, formando una struttura complessa che include varie informazioni lessicali e grammaticali e che corrisponde, in lingue come l’italiano, a intere frasi Es. groenlandese occidentale (varietà diEs. groenlandese occidentale (varietà di esquimese) parola iqualussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq significa “è stato detto che abbiamo avuto l’ordine tassativo di andare fuori a pescare pescecani” Es. groenlandese occidentale (varietà di esquimese) parola iqualussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq significa “è stato detto che abbiamo avuto l’ordine tassativo di andare fuori a pescare pescecani”
  • 62. Normalmente ogni lingua presenta fenomeni di vari tipi morfologici diversi Inglese: fenomeni isolanti (cfr. I talk, you talk, we talk, I will talk ecc.) fenomeni introflessivi Normalmente ogni lingua presenta fenomeni di vari tipi morfologici diversi Inglese: fenomeni isolanti (cfr. I talk, you talk, we talk, I will talk ecc.) fenomeni introflessivifenomeni introflessivi (cfr. sing-sang-sung mouse-mice ecc.) fenomeni agglutinanti (cfr. lonely+ness ‘solitudine’, drink+er ‘bevitore’) fenomeni incorporanti (cfr. horseriding ‘andare a cavallo’) fenomeni introflessivi (cfr. sing-sang-sung mouse-mice ecc.) fenomeni agglutinanti (cfr. lonely+ness ‘solitudine’, drink+er ‘bevitore’) fenomeni incorporanti (cfr. horseriding ‘andare a cavallo’)
  • 63. TIPOLOGIA SINTATTICATIPOLOGIA SINTATTICA Si basa sull’osservazione che esistono correlazioni sistematiche, in tutte le lingue, tra: l’ordine delle parole nella frase e l’ordine degli elementi in altre combinazioni Si basa sull’osservazione che esistono correlazioni sistematiche, in tutte le lingue, tra: l’ordine delle parole nella frase e l’ordine degli elementi in altre combinazionil’ordine degli elementi in altre combinazioni sintattiche Per questo, la tipologia sintattica è chiamata anche tipologia dell’ordine delle parole l’ordine degli elementi in altre combinazioni sintattiche Per questo, la tipologia sintattica è chiamata anche tipologia dell’ordine delle parole
  • 64. Le principali combinazioni sintattiche analizzate: 1. presenza di preposizioni (Pr) oppure di posposizioni (Po) Pr: italiano (Ci vediamo dopo cena, Vado in discoteca) Po: giapponese (yuusyoku go lett. ‘cena dopo’ = ‘dopo cena’) 2. posizione di verbo (V), soggetto (S) e oggetto (O) nella frase dichiarativa 6 ordini teoricamente possibili: SVO, SOV, VSO, VOS, OSV, OVS soltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole di Le principali combinazioni sintattiche analizzate: 1. presenza di preposizioni (Pr) oppure di posposizioni (Po) Pr: italiano (Ci vediamo dopo cena, Vado in discoteca) Po: giapponese (yuusyoku go lett. ‘cena dopo’ = ‘dopo cena’) 2. posizione di verbo (V), soggetto (S) e oggetto (O) nella frase dichiarativa 6 ordini teoricamente possibili: SVO, SOV, VSO, VOS, OSV, OVS soltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole disoltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole di lingue 3. ordine dell’aggettivo (A) rispetto al nome (N) che modifica AN: inglese (cfr. white horse) NA: italiano (cfr. cavallo bianco) 4. ordine del «genitivo» (G) rispetto al nome (N) che modifica GN: giapponese (Taroo no ie ‘Taroo-di-casa’ ‘la casa di Taroo’) NG: italiano (cfr. la casa di Gianni, la casa del padre di Gianni) soltanto i primi tre sono attestati da un numero considerevole di lingue 3. ordine dell’aggettivo (A) rispetto al nome (N) che modifica AN: inglese (cfr. white horse) NA: italiano (cfr. cavallo bianco) 4. ordine del «genitivo» (G) rispetto al nome (N) che modifica GN: giapponese (Taroo no ie ‘Taroo-di-casa’ ‘la casa di Taroo’) NG: italiano (cfr. la casa di Gianni, la casa del padre di Gianni)
  • 65. Tra queste quattro combinazioni sintattiche esistono correlazioni sistematiche: tra Pr/Po, SVO/SOV/VSO, GN/NG, AN/NA Di tutte le combinazioni possibili, le più frequenti sono: a. VSO/Pr/NG/NA (per es. arabo, ebraico, l. celtiche) «se una lingua presenta l’ordine VSO, allora essa usa preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo Tra queste quattro combinazioni sintattiche esistono correlazioni sistematiche: tra Pr/Po, SVO/SOV/VSO, GN/NG, AN/NA Di tutte le combinazioni possibili, le più frequenti sono: a. VSO/Pr/NG/NA (per es. arabo, ebraico, l. celtiche) «se una lingua presenta l’ordine VSO, allora essa usa preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivopreposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo dopo il nome» b. SVO/Pr/NG/NA (per es. l. romanze) «se una lingua presenta l’ordine SVO, allora essa usa preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo dopo il nome» c. SOV/Po/GN/AN (per es. giapponese, l. altaiche) d. SOV/Po/GN/NA (per es. basco) preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo dopo il nome» b. SVO/Pr/NG/NA (per es. l. romanze) «se una lingua presenta l’ordine SVO, allora essa usa preposizioni, colloca il genitivo dopo il nome e l’aggettivo dopo il nome» c. SOV/Po/GN/AN (per es. giapponese, l. altaiche) d. SOV/Po/GN/NA (per es. basco)