Nel 2007 la S3.Studium ha realizzato un'indagine previsionale sull'impatto economico, sociale e politico del cambiamento climatico in Italia, nell'orizzonte del 2012.
Nel documento sono riportate le principali indicazioni emerse.
Sviluppo sostenibile: "GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE" ricerca realizzata da CE&CO per ecoseven. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile.
INTRODUZIONE 12 pagine FUTURO SOSTENIBILE 2011
La marea si è invertita. Ai vertici della politica e dell’economia hanno cominciato
a vacillare certezze di lunga data. Sono finiti i giorni d’euforia
neoliberista e di trionfante globalizzazione. Una rimozione durata anni
sembra terminare. L’uragano Katrina, gli iceberg che si sciolgono, le ondate
di caldo ricorrenti e gli uccelli migratori disorientati sembrano suggerire
ai popoli e ai loro leader: la natura restituisce i colpi che subisce.
Fino a quando sembrava che l’economia mondiale minacciasse soltanto
la stabilità del clima, si poteva lasciare questa preoccupazione agli ambientalisti.
Quando però nel 2006 il “Rapporto Stern”,1 commissionato
dal governo britannico, spiegò che i cambiamenti climatici minacciano
anche la stabilità dell’economia mondiale, i primi campanelli di allarme
hanno iniziato a squillare.
Eppure, finito il tempo della rimozione collettiva, sembra però propagarsi
ora una schizofrenia collettiva. Molti segnali indicano che siamo
davanti a un periodo di ambiguità: siamo provvisti di conoscenze, ma
incapaci di agire. Da un lato la società si è risvegliata alla consapevolezza
che la minaccia del caos climatico richiede un’inversione di marcia.
D’altro canto, molto va avanti come al solito. Gli aeroporti prevedono
un aumento di traffico e si espandono, alcune imprese ferroviarie mirano
a diventare imprese di logistica globale, le grandi compagnie elettriche
vogliono costruire decine di nuove centrali a carbone o atomiche, le
compagnie aeree a basso costo si rafforzano fondendosi con altre e si attrezzano
per il traffico intercontinentale, davanti ai ristoranti proliferano
le stufe a gas all’aperto, sulle strade di uscita dalle città fioriscono discount
Futuro.
e outlet. Di fronte alla decrescita causata dalla crisi finanziaria si moltiplicano
le sollecitazioni ai cittadini perché consumino di più e la logica
intrinseca di ogni singolo settore vanifica quello che dovrebbe essere l’obiettivo
comune. Ciò che tutt’al più finora procede bene, è una diversificazione
dell’offerta per corrispondere all’emergente sensibilità ecologica:
in qualche aeroporto circolano i primi autobus a idrogeno, le compagnie
elettriche vendono in segmenti di nicchia anche elettricità “verde”, alcune
compagnie ferroviarie noleggiano biciclette, le compagnie aeree a basso
costo fanno pubblicità di vacanze ecologiche, d’inverno, sotto le stufe
a fungo sui marciapiedi, vengono serviti alimenti dell’agricoltura biologica.
Ma nel complesso domina la schizofrenia: nel dibattito pubblico e
nei media quasi tutti sembrano favorevoli a una politica per il clima; nel
mondo della produzione materiale, però, l’uso di energia e combustibili
fossili continua ad aumentare.
Eppure non solo la natura, ma anche la globalizzazione si ritorce contro
di noi. La crescita delle economie emergenti, specialmente di Cina
e India, è un
Ci occupiamo questo mese di un tema di un'attualità stringente. Tema che avevamo scelto già da tempo e con piacere presentiamo ai lettori di mediterranea. Un numero di attualità per l'inquinamento devastante che l'enorme perdita petrolifera di un pozzo sottomarino in Alabama sta provocando, solo per fare un esempio. Poi l'Europa bloccata nel suo sviluppo commerciale e turistico per l'eruzione di un vulcano in Islanda.
O ancora per disastri ambientali a causa delle discariche abusive e indifferenza dei governi, regioni, provincie, comuni, comunità. A partire dal più grande organismo politico al piccolo gruppo sociale esiste un problema ambientale, (poiché di problema si tratta).
La Fondazione Anna Lindh quest'anno si occupa per il Premio Euro Med per il dialogo tra le culture 2010, del tema "Il dialogo interculturale per la sostenibilità ecologica". Ora, posto che il termine sostenibilità ecologica porta ad una possibile contraddizione, ossia l'ecologia è già di fatto sostenibile, non può esistere un'ecologia non sostenibile.
Sviluppo sostenibile: "GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE" ricerca realizzata da CE&CO per ecoseven. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile.
INTRODUZIONE 12 pagine FUTURO SOSTENIBILE 2011
La marea si è invertita. Ai vertici della politica e dell’economia hanno cominciato
a vacillare certezze di lunga data. Sono finiti i giorni d’euforia
neoliberista e di trionfante globalizzazione. Una rimozione durata anni
sembra terminare. L’uragano Katrina, gli iceberg che si sciolgono, le ondate
di caldo ricorrenti e gli uccelli migratori disorientati sembrano suggerire
ai popoli e ai loro leader: la natura restituisce i colpi che subisce.
Fino a quando sembrava che l’economia mondiale minacciasse soltanto
la stabilità del clima, si poteva lasciare questa preoccupazione agli ambientalisti.
Quando però nel 2006 il “Rapporto Stern”,1 commissionato
dal governo britannico, spiegò che i cambiamenti climatici minacciano
anche la stabilità dell’economia mondiale, i primi campanelli di allarme
hanno iniziato a squillare.
Eppure, finito il tempo della rimozione collettiva, sembra però propagarsi
ora una schizofrenia collettiva. Molti segnali indicano che siamo
davanti a un periodo di ambiguità: siamo provvisti di conoscenze, ma
incapaci di agire. Da un lato la società si è risvegliata alla consapevolezza
che la minaccia del caos climatico richiede un’inversione di marcia.
D’altro canto, molto va avanti come al solito. Gli aeroporti prevedono
un aumento di traffico e si espandono, alcune imprese ferroviarie mirano
a diventare imprese di logistica globale, le grandi compagnie elettriche
vogliono costruire decine di nuove centrali a carbone o atomiche, le
compagnie aeree a basso costo si rafforzano fondendosi con altre e si attrezzano
per il traffico intercontinentale, davanti ai ristoranti proliferano
le stufe a gas all’aperto, sulle strade di uscita dalle città fioriscono discount
Futuro.
e outlet. Di fronte alla decrescita causata dalla crisi finanziaria si moltiplicano
le sollecitazioni ai cittadini perché consumino di più e la logica
intrinseca di ogni singolo settore vanifica quello che dovrebbe essere l’obiettivo
comune. Ciò che tutt’al più finora procede bene, è una diversificazione
dell’offerta per corrispondere all’emergente sensibilità ecologica:
in qualche aeroporto circolano i primi autobus a idrogeno, le compagnie
elettriche vendono in segmenti di nicchia anche elettricità “verde”, alcune
compagnie ferroviarie noleggiano biciclette, le compagnie aeree a basso
costo fanno pubblicità di vacanze ecologiche, d’inverno, sotto le stufe
a fungo sui marciapiedi, vengono serviti alimenti dell’agricoltura biologica.
Ma nel complesso domina la schizofrenia: nel dibattito pubblico e
nei media quasi tutti sembrano favorevoli a una politica per il clima; nel
mondo della produzione materiale, però, l’uso di energia e combustibili
fossili continua ad aumentare.
Eppure non solo la natura, ma anche la globalizzazione si ritorce contro
di noi. La crescita delle economie emergenti, specialmente di Cina
e India, è un
Ci occupiamo questo mese di un tema di un'attualità stringente. Tema che avevamo scelto già da tempo e con piacere presentiamo ai lettori di mediterranea. Un numero di attualità per l'inquinamento devastante che l'enorme perdita petrolifera di un pozzo sottomarino in Alabama sta provocando, solo per fare un esempio. Poi l'Europa bloccata nel suo sviluppo commerciale e turistico per l'eruzione di un vulcano in Islanda.
O ancora per disastri ambientali a causa delle discariche abusive e indifferenza dei governi, regioni, provincie, comuni, comunità. A partire dal più grande organismo politico al piccolo gruppo sociale esiste un problema ambientale, (poiché di problema si tratta).
La Fondazione Anna Lindh quest'anno si occupa per il Premio Euro Med per il dialogo tra le culture 2010, del tema "Il dialogo interculturale per la sostenibilità ecologica". Ora, posto che il termine sostenibilità ecologica porta ad una possibile contraddizione, ossia l'ecologia è già di fatto sostenibile, non può esistere un'ecologia non sostenibile.
Lunedì 25 gennaio 2016 si è tenuto al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino l'iniziativa pubblica organizzata dalle Mamme NO Inceneritore dal titolo "Inceneritore di Firenze: cosa possiamo ancora fare? Nessun rischio evitabile è accettabile".
All’incontro sono intervenuti diversi relatori che hanno illustrato i rischi sulla salute dei cittadini, le alternative possibili e di successo già in atto in diverse realtà italiane ed estere e il ricorso al Tar:
- ANNIBALE BIGGERI – Professore Ordinario di Statistica Medica, Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” Università di Firenze.
- CLAUDIO TAMBURINI – Avvocato, Coordinamento Comitati della Piana
- ROSSANO ERCOLINI – Presidente Zero Waste Italy
- DON DANIELE BANI – Parroco di San Martino (Sesto Fiorentino)
Di seguito le slide della presentazione di DON DANIELE BANI dal titolo: "La tutela dell’ambiente nell’enciclica Laudato Si”
Per l'occasione il Cinema Grotta era strapieno di persone dentro e fuori la sala. Oltre 800 persone erano presenti al Cinema, a cui si sono aggiunte circa 400 persone che hanno seguito l'evento in diretta streaming.
Impatto ambientale e sviluppo sostenibile - Francesco CufariImage Line
Un incontro tecnico a Rizziconi (Rc) per scoprire la fertilizzazione completa per via fogliare e le nuove tecniche di potatura verde per il kiwi | Relazione di Francesco Cufari, divulgatore Arssa
Una previsione del fabbisogno del futuro rispetto alla necessita' di una risposta forte contro i disastri. Due sono i messaggi: (1) dato i rischi che si materializzeranno, avremo bisogno di una protezione civile che e' un ordine di magnitudo piu' forte di quella attuale; (2) dovremo combattere contro la "realta' fabbricata" di false informazioni.
Crisi economica, disastri ambientali, inquinamento, povertà, carestie, guerre, disoccupazione, violenza, riscaldamento globale, immigrazione, deforestazione, globalizzazione: problemi e fenomeni della nostra epoca moderna. Questioni da affrontare separatamente? Utilizzando la crescita economica e lo sviluppo dell’industria e della tecnologia come unico mezzo per garantire un futuro migliore agli uomini? Economia, politica, religione, cultura, ambiente: sfere della vita umana da considerare indipendenti l’una dall’altra? Felicità, benessere, dignità: parole che hanno ancora un senso?
Il testo affronta le grandi questioni della nostra società partendo dalle fondamenta e costruendo una teoria tecnica e una culturale per un cambiamento radicale e globale su tutti i fronti. Una proposta chiara, pratica ed essenziale per la felicità di tutti gli esseri umani e non solo.
Firenze, ottobre 2010
L’agricoltura e il cambiamento climatico si caratterizzano per una relazione complessa di causa-effetto. L’agricoltura produce rilevanti volumi di gas a effetto serra, principale causa del cambiamento climatico. Al tempo stesso però, subisce gli impatti negativi di quest’ultimo, in termini di riduzione della produttività e di incremento dei rischi legati alla sicurezza alimentare. “La sfida del cambiamento climatico, e ciò che faremo per affrontarlo, definirà la nostra generazione, la nostra era, e infine la nostra eredità globale”.
Cambiamento climatico: l'impatto nel bacino del fiume ArnoBernardo Mazzanti
Si riassumono alcune risultanze delle analisi alla base della valutazione degli effetti del cambiamento climatico nell'ambito del Piano di Gestione delle Acque e del Piano di Gestione delle Alluvioni.
Lunedì 25 gennaio 2016 si è tenuto al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino l'iniziativa pubblica organizzata dalle Mamme NO Inceneritore dal titolo "Inceneritore di Firenze: cosa possiamo ancora fare? Nessun rischio evitabile è accettabile".
All’incontro sono intervenuti diversi relatori che hanno illustrato i rischi sulla salute dei cittadini, le alternative possibili e di successo già in atto in diverse realtà italiane ed estere e il ricorso al Tar:
- ANNIBALE BIGGERI – Professore Ordinario di Statistica Medica, Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” Università di Firenze.
- CLAUDIO TAMBURINI – Avvocato, Coordinamento Comitati della Piana
- ROSSANO ERCOLINI – Presidente Zero Waste Italy
- DON DANIELE BANI – Parroco di San Martino (Sesto Fiorentino)
Di seguito le slide della presentazione di DON DANIELE BANI dal titolo: "La tutela dell’ambiente nell’enciclica Laudato Si”
Per l'occasione il Cinema Grotta era strapieno di persone dentro e fuori la sala. Oltre 800 persone erano presenti al Cinema, a cui si sono aggiunte circa 400 persone che hanno seguito l'evento in diretta streaming.
Impatto ambientale e sviluppo sostenibile - Francesco CufariImage Line
Un incontro tecnico a Rizziconi (Rc) per scoprire la fertilizzazione completa per via fogliare e le nuove tecniche di potatura verde per il kiwi | Relazione di Francesco Cufari, divulgatore Arssa
Una previsione del fabbisogno del futuro rispetto alla necessita' di una risposta forte contro i disastri. Due sono i messaggi: (1) dato i rischi che si materializzeranno, avremo bisogno di una protezione civile che e' un ordine di magnitudo piu' forte di quella attuale; (2) dovremo combattere contro la "realta' fabbricata" di false informazioni.
Crisi economica, disastri ambientali, inquinamento, povertà, carestie, guerre, disoccupazione, violenza, riscaldamento globale, immigrazione, deforestazione, globalizzazione: problemi e fenomeni della nostra epoca moderna. Questioni da affrontare separatamente? Utilizzando la crescita economica e lo sviluppo dell’industria e della tecnologia come unico mezzo per garantire un futuro migliore agli uomini? Economia, politica, religione, cultura, ambiente: sfere della vita umana da considerare indipendenti l’una dall’altra? Felicità, benessere, dignità: parole che hanno ancora un senso?
Il testo affronta le grandi questioni della nostra società partendo dalle fondamenta e costruendo una teoria tecnica e una culturale per un cambiamento radicale e globale su tutti i fronti. Una proposta chiara, pratica ed essenziale per la felicità di tutti gli esseri umani e non solo.
Firenze, ottobre 2010
L’agricoltura e il cambiamento climatico si caratterizzano per una relazione complessa di causa-effetto. L’agricoltura produce rilevanti volumi di gas a effetto serra, principale causa del cambiamento climatico. Al tempo stesso però, subisce gli impatti negativi di quest’ultimo, in termini di riduzione della produttività e di incremento dei rischi legati alla sicurezza alimentare. “La sfida del cambiamento climatico, e ciò che faremo per affrontarlo, definirà la nostra generazione, la nostra era, e infine la nostra eredità globale”.
Cambiamento climatico: l'impatto nel bacino del fiume ArnoBernardo Mazzanti
Si riassumono alcune risultanze delle analisi alla base della valutazione degli effetti del cambiamento climatico nell'ambito del Piano di Gestione delle Acque e del Piano di Gestione delle Alluvioni.
Presentazione di Andrea Minutolo (coordinatore ufficio scientifico Legambiente nazionale) al corso di formazione per giornalisti tenutosi a Perugia il 18 marzo 2018.
Le slide sintetizzano uno studio di scenario (con metodologia Delphi), cui hanno partecipato 13 Esperti, appartenenti a: Cni, Edison, Enea, Enel, Engineering, Erg, Kyoto Club, QualEnergia, Unione Petrolifera. La ricerca, focalizzata sull'orizzonte del 2030, ha fra l'altro esaminato gli obiettivi definiti dalla pianificazione del Governo Italiano (Pniec)
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in ItaliaStefano Palumbo
Il libro riporta uno studio di scenario (con metodologia Delphi), cui hanno partecipato 13 Esperti, appartenenti a: Cni, Edison, Enea, Enel, Engineering, Erg, Kyoto Club, QualEnergia, Unione Petrolifera. La ricerca, focalizzata sull'orizzonte del 2030, ha fra l'altro esaminato gli obiettivi definiti dalla pianificazione del Governo Italiano (Pniec)
Lo studio è stato realizzato nel mese di maggio del 2020, nella "Fase 2" della pandemia di Covid-19. L'obiettivo dello studio, condotto con il metodo "instant Delphi", era quello di individuare un set di proposte di politiche pubbliche per migliorare l'occupabilità dei giovani in ingresso nel mercato del lavoro.
Allo studio hanno partecipato: Claudio Biestro (Engineering), Gabriele Blasutig (Università di Trieste), Dario Cera (Sicilia Acque), Andrea Ciarini (Università Sapienza di Roma), Silvia Ciucciovino (Università RomaTre), Giorgio Coraggioso (Erg), Antonio Febbraio (Gruppo La Doria), Giovanna Fullin (Università Bicocca di Milano), Ornella Giambalvo (Università di Palermo), Sonia Malaspina (Danone), Alfonso Orfanelli (ZF Automotive Italia), Layla Pavone (Digital Magics), Stefano Pozzi (Gruppo Marzotto), Maria Letizia Pruna (Università di Cagliari), Lorenzo Rocco (Università di Padova), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Sara Testino (Magnolia/Banijay Group), Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli), Gianfranco Viesti (Università di Bari), Roberto Zecchino (Bosch Italia).
Sintesi della ricerca "Giovani e lavoro nel post-pandemia", realizzata nel maggio 2020, con metodologia Delphi. Presentata in occasione del webinar organizzato da Almalaurea e dalle università siciliane il 3 luglio 2020.
Allo studio hanno partecipato: Claudio Biestro (Engineering), Gabriele Blasutig (Università di Trieste), Dario Cera (Sicilia Acque), Andrea Ciarini (Università Sapienza di Roma), Silvia Ciucciovino (Università RomaTre), Giorgio Coraggioso (Erg), Antonio Febbraio (Gruppo La Doria), Giovanna Fullin (Università Bicocca di Milano), Ornella Giambalvo (Università di Palermo), Sonia Malaspina (Danone), Alfonso Orfanelli (ZF Automotive Italia), Layla Pavone (Digital Magics), Stefano Pozzi (Gruppo Marzotto), Maria Letizia Pruna (Università di Cagliari), Lorenzo Rocco (Università di Padova), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Sara Testino (Magnolia/Banijay Group), Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli), Gianfranco Viesti (Università di Bari), Roberto Zecchino (Bosch Italia).
La trasformazione digitale delle organizzazioniStefano Palumbo
È un evento formativo originale, coinvolgente. Il format è stato messo a punto in decine di applicazioni ed è suscettibile di essere adattato per durata, target e approfondimento. È basato su contenuti di forte affidabilità e concretezza, prodotti tramite due ricerche previsionali. La creazione degli scenari ha coinvolto una ventina di autorevoli esperti i quali, grazie al metodo scientifico utilizzato, hanno focalizzato le tendenze più
importanti della “trasformazione digitale” delle aziende.
Tlc 2025. Il futuro delle Telecomunicazioni e della trasformazione digitale i...Stefano Palumbo
Il volume riporta uno studio sul futuro della filiera delle Telecomunicazioni in Italia. Lo scenario previsionale è stato realizzato durante un ciclo di tre seminari destinato a 10 manager, appartenenti alle seguenti organizzazioni: Agenzia per l’Italia Digitale, Ericsson, ForumPa, Gruppo Engineering, Linkem, McLink, Tim e Top-Ix. Le previsioni sono riferite al periodo tra il 2017 e il 2025.
Testo della ricerca "Ingegneri 2020. Tutela sviluppo e occupazione", realizzata dalla S3.Studium su incarico nel Consiglio Nazionale degli Ingegneri nel 2012
Testo della ricerca "Ingegneri 2020. Tutela sviluppo e occupazione", realizzata dalla S3.Studium su incarico nel Consiglio Nazionale degli Ingegneri nel 2012
Le slide di sintesi del rapporto di ricerca Terziario futuro 2010-2012, realizzato dalla S3.Studium su incarico del CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario).
All'indagine hanno partecipato in qualità di esperti: Duccio Bianchi, Stefano Caselli, Alberto Castelvecchi, Mario Deaglio, Maria Immacolata Macioti, Emanuela Mora, Serafino Negrelli, Enzo Rullani, Severino Salvemini.
La ricerca previsionale, condotta da S3.Studium, è stata diretta da Stefano Palumbo, con la collaborazione di Ruben Criscuolo e Alessandro Gentile.
Il futuro delle arti visive in Italia - rapportoStefano Palumbo
L’indagine sul futuro delle arti visive contemporanee è stata commissionata da Terna alla S3.Studium nel 2009. E’ stata presentata a Ravello (Sa) in occasione del II Premio Terna per le arti visive.
Il testo qui allegato è il rapporto finale della ricerca
Il futuro delle arti visive contemporanee - SlideStefano Palumbo
L'indagine sul futuro delle arti visive contemporanee è stata commissionata da Terna alla S3.Studium nel 2009. E' stata presentata a Ravello (Sa) in occasione del II Premio Terna per le arti visive.
Il futuro della consulenza nel sistema finanziario italiano - rapporto finaleStefano Palumbo
L'indagine previsionale è stata commissionata alla S3.Studium da Fineco, che l'ha poi presentata, durante il "Fineco Financial Village", in otto città italiane. Realizzata nel 2009 con metodo Delphi, la ricerca abbraccia l'orizzonte temporale del 2015.
L'impatto del cambiamento climatico 2008-2012Stefano Palumbo
Nel 2007 la S3.Studium ha realizzato un'indagine previsionale sull'impatto economico, sociale e politico del cambiamento climatico in Italia, nell'orizzonte del 2012. Il documento qui caricato è il rapporto finale della ricerca.
Il futuro delle piccole e medie imprese italiane fra il 2008 e il 2012
La ricerca “Il futuro delle Piccole e Medie Imprese italiane” è stata realizzata da S3.Studium su incarico di Confesercenti. All'indagine hanno partecipato in qualità di esperti: Emilio Bellini, Mario Centorrino, Gregorio De Felice, Giampaolo Galli, Patrizia Musso, Serafino Negrelli, Marina Puricelli, Anna Soru, Gianfranco Viesti.
Il testo integrale della ricerca, realizzata da S3.Studium su incarico di "Rino Snaidero Scientific Foundation", sul futuro dell'abitazione, letto con la prospettiva dell'aumento della longevità e delle relative conseguenze sociali, culturali, economiche e politico-amministrative. L'indagine ha preso in esame l'arco temporale 2008-2012.
L'impatto del cambiamento climatico, prospettive per il 2012
1. Gianni Alemanno Duccio Bianchi Lucio Caracciolo Innocenzo Cipolletta Mario Cucinella Eugenio Magnani Sergio Marini Luigi Paganetto Nando Pagnoncelli Walter Passerini Carlo Petrini Pasquale Pistorio Gli esperti consultati
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12. 1) Gli energy manager pubblici e privati; 2) gli specialisti di risparmio energetico; 3) gli analisti delle problematiche ambientali legate ai cicli aziendali; 4) gli sviluppatori di fonti autonome e alternative; 5) gli auditor dei consumi e dei risparmi energetici. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE