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ENERGIA 2030
Le prospettive del settore
energetico in Italia
a cura di Stefano Palumbo e Maurizio Urbani
L’indagine previsionale “ENERGIA 2030. Le prospettive
del settore energetico in Italia” è stata ideata e realizzata
da Stefano Palumbo e Maurizio Urbani. Al progetto
ha collaborato Manuela Gervasi.
All’indagine hanno partecipato, in qualità di esperti:
Luca Bragoli (Erg), Alfredo Camponeschi (Enel), Gian Piero
Celata (Enea), Franco Del Manso (Unione Petrolifera), Sergio
Ferraris (QualEnergia), Fabrizio Fontanesi (Engineering),
Alberto Gallucci (Enel), Giambattista Guidi (Enea), Alessandro
Lagostena (Erg), Mariano Marciano (Engineering), Gianni
Silvestrini (Kyoto Club), Remo Giulio Vaudano (Cni), Roberto
Venafro (Edison).
Gold Sponsor del progetto sono stati ENGINEERING
INGEGNERIA INFORMATICA SpA ed ERG SpA.
Silver Sponsor del progetto sono stati EDISON SpA,
ENEL SpA e TERNA SpA.
ENERGIA 2030. Le prospettive del settore energetico in Italia
di Stefano Palumbo e Maurizio Urbani
Finito di stampare nel maggio 2019
Impaginazione e stampa a cura di Format Roma Srl, Roma
È consentita la riproduzione e diffusione con citazione degli autori
ENERGIA 2030
Le prospettive del settore
energetico in Italia
INDICE
Premessa 11
Introduzione di Maurizio Urbani 17
PARTE PRIMA
LO SCENARIO PREVISIONALE
a cura di Stefano Palumbo
1. Evoluzione tecnologica 25
Ricerca e innovazione 27
Sviluppo di batterie e accumuli, p. 28 –
Prospettive della mobilità elettrica, p. 32 –
Innovazione digitale, p. 35
Reti e approvvigionamento 40
Evoluzione delle reti, p. 40 – Competitività e
sicurezza dell’approvvigionamento, p. 46
La produzione energetica italiana nel 2030 49
Transizione energetica, p. 49 – Le rinnovabili,
fra crescita e repowering, p. 51 – Ruolo
dei combustibili fossili, p. 53 – Situazione nel
2030, p. 57
2. Economia dell’energia 61
Scenario competitivo 63
Innovazione nel business, p. 63 – Ruolo del
digitale, p. 66 – Attori e posizionamento, p. 68
– Ascesa dell’autoproduzione, p. 72
Finanza e mercato 76
market design, p. 79 – Prezzi, costi e tariffe, p. 82
Organizzazione, lavoro e competenze 84
Modelli organizzativi, p. 84 – Competenze, p. 85
– Tendenze dell’occupazione, p. 86
Energia ed economia nazionale 88
risparmio energetico, p. 93
3. Regolazione e politiche pubbliche 97
L’Italia nel macro-scenario 99
Fra tecnologia e geopolitica, p. 99 – Strategie
europee, p. 102
Politiche e pratiche degli attori pubblici 108
Dalla Sen al Pnec, p. 108 – Ruolo degli attori
pubblici, p. 110 – Linee di politica pubblica, p. 114
L’impatto sul cambiamento climatico 119
4. Energia e società 123
Aspetti sociali dell’uso dell’energia 125
Energia, qualità della vita e salute, p. 125
– Evoluzione dei consumi, p. 127 – Povertà
energetica e politica sociale, p. 128
Territori, comunità, movimenti 131
Le basi della sensibilità ambientale, p. 131
– Attivazione politico-sociale, p. 134 – Imprese,
istituzioni e cittadini, p. 136
Gli ostacoli allo sviluppo energetico 141
PARTE SECONDA
IL PUNTO DI VISTA DEI PROTAGONISTI
Rinnovabili: uno sviluppo da non sottostimare,
Gianpiero Celata, Giambattista Guidi (Enea), p. 145
– La nostra visione, Luca Bragoli, Alessandro
Lagostena (Erg), p. 150 – Mobilità elettrica:
un’innovazione all’ordine del giorno, Alfredo
– Gas naturale e rinnovabili per l’energia 2030,
Roberto Venafro (Edison), p. 166 – Quattro megatrend
per il settore Energy & Utilities, Fabrizio Fontanesi
(Engineering), p. 172 – Le scelte autolesioniste
della politica energetica europea, Franco del Manso
(Unione Petrolifera), p. 181 – Uno scenario troppo
timido, Gianni Silvestrini (Kyoto Club), p. 189
(QualEnergia), p. 194
Glossario 199
Nota metodologica 205
Gli esperti 211
I curatori 219
11
PREMESSA
Il progetto
Lo scenario previsionale contenuto in questo libro
è il frutto di un progetto svoltosi fra il novembre del
2018 e il marzo del 2019. Una dozzina di manager e
osservatori di primo piano del settore dell’energia e
dell’ambiente si sono confrontati durante tre seminari
-
mente uno scenario previsionale per l’energia in Italia,
nell’orizzonte del 2030. Stimolati nella discussione
dai curatori di questo libro, ma liberi di focalizzare
-
-
tono a disposizione delle comunità professionali cui
appartengono. Il valore dell’iniziativa è accentuato dal
la Sen (Strategia Energetica Nazionale) del 2017, sia la
proposta di Piano Nazionale Energia e Clima (Pnec)
di inizio 2019, documenti con i quali i governi italiani
per analizzare la fattibilità degli obiettivi proposti nella
programmazione europea e nazionale.
Il risultato del lavoro svolto in una sede ristretta,
dunque, diventa uno strumento per promuovere l’e-
voluzione del settore energetico e per immaginare il
12
-
-
Il panel di esperti
La metodologia
-
-
13
trasformati in domande sul 2030: Quale sarà il mix
-
stibili fossili all’interno del mix energetico del Paese,
digitalizzazione alla trasformazione tecnologica del
evolverà lo scenario competitivo del settore energetico
-
-
a rispettare gli obiettivi di riduzione dell’impatto cli-
gli aspetti sociali (domanda, fuel poverty, etc) rispetto
punto un ampio ventaglio di interrogativi, i parteci-
coordinatore del progetto.
Nelle settimane successive le risposte sono state
elaborate, riorganizzate per tema e trasformate in un
previsionali emerse dalla prima giornata. Si è svolto
dunque un secondo seminario, in cui sono stati in pri-
mo luogo discussi gli argomenti principali emersi dalla
14
seguito la valutazione individuale delle idee: ogni par-
selezionato, nell’ampia messe di idee contenute, quelle
Durante i due mesi successivi è stato predisposto il
-
terza giornata di seminario, i risultati sono stati presen-
tati dall’équipe e discussi approfonditamente dai parte-
-
cuni autorevoli discussant esterni, appartenenti all’area
istituzionale e associativa del settore energetico: Luca
Barberis (Gestore Servizi Energetici), Luciano Barra
(Ministero dello Sviluppo Economico), Alessandro
Carettoni (Ministero dell’Ambiente), Dario Di Santo
(Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Ener-
gia) e Clara Poletti (Autorità Regolatrice Energia Reti
e Ambiente).
La credibilità del rapporto previsionale, riporta-
to nella prima parte di questo libro, è in primo luo-
go direttamente legata alla qualità professionale degli
esperti consultati. Alla loro competenza, tuttavia, si ag-
– la doppia forma di consultazione (prima liberamen-
importanti, poi analitica e basata sul meccanismo
intellettualmente impegnativo della scelta secca fra
15
il “SÌ
-
-
-
giungono un ampio consenso (in questo caso, alme-
no i due terzi del panel).
17
INTRODUZIONE
di Maurizio Urbani
Quarant’anni di energia
Ho cominciato a occuparmi di energia quarant’anni
fa e le condizioni erano diametralmente opposte a quel-
le di oggi. La mia tesi di laurea riguardava la progetta-
dell’uranio dal plutonio nei processi di ritrattamento
del combustibile nucleare irraggiato.
Negli anni novanta mi sono occupato del piano di
risanamento ambientale del parco termoelettrico nazio-
nale. Le grandi centrali utilizzavano olio combustibile
ad alto tenore di zolfo e le conseguenti emissioni in
atmosfera raggiungevano i 5.100 mg/Nm3
di biossido di
zolfo. Sempre in quegli anni, come componente della
potuto analizzare e valutare un gran numero di im-
-
petrolifere, terminali Gnl, etc.). Era il periodo della
riconversione degli impianti termoelettrici con la pro-
gettazione e la costruzione dei primi cicli combinati a
gas ad alto rendimento e basse emissioni.
impatto ambientale delle centrali progettate sulla co-
siddetta “clean coal technology” (insieme di tecnolo-
gie volte alla riduzione dell’impatto ambientale della
produzione di energia elettrica dalla combustione del
18
carbone), con la conseguente costruzione della centrale
installata (entrata in esercizio nel 2010). In quest’ulti-
mo decennio, lo scenario è profondamente mutato, mi
e impianti da fonti rinnovabili. In ogni caso, sempre
all’inizio della mia attività professionale, ebbi la for-
dirigente dell’Enea e consigliere dell’allora Ministro
delegazione italiana al primo summit sulla terra, tenu-
tosi a Rio de Janeiro nel giugno 1992.
“negawatt” (termine coniato dal fisico americano
-
sparmiata in un processo grazie a una tecnologia o a
un comportamento. L’agorà energetico-ambientale in-
torno Giancarlo era fonte di continuo apprendimento e
non tutto sia andato nel verso desiderato. I cambiamen-
ti climatici in atto ne sono la prova lampante. Si è pas-
sati da analisi e valutazioni per ridurre l’effetto serra
a strategie per adattarsi ad un futuro surriscaldato. È
dell’era dei combustibili fossili, accelerando sulle poli-
strada è ancora lunga da percorrere.
19
tecnologie innovative e dirompenti siano la soluzione
dei problemi ma occorre alzare l’asticella della cultura
di tutti (in particolare, politici, imprenditori e cittadini).
esplicative di quanto consumiamo e di quanto potrem-
mo risparmiare accompagnando l’utente nel migliora-
mento dell’uso dell’energia. Ad esempio, confrontare i
-
risparmiando denaro, le utility
e l’ambiente riducendo le emissioni.
Rispetto al passato, quando i temi dello sviluppo
sostenibile venivano declinati quasi esclusivamente da
-
to nella società civile, troppo impegnata nei problemi
quotidiani, oggi lo scenario sembra, però, cambiato:
da una parte l’indiscutibile evidenza dei cambiamenti
Dieci anni per il clima
“Energia 2030” affronta in modo complessivo gli
scenari energetici in questo momento strategico. In
Italia, lo stato di attuazione al 2017 dei tre obiettivi del
cosiddetto “20-20-20 pacchetto energia
20
e clima” dell’Unione Europea al 2020, è stato traguar-
dato (riduzione dei gas serra: -17,7% rispetto all’obiet-
di energia: -25,3% rispetto all’obiettivo di -20%). Crisi
-
duzione e la quantità di energia necessaria per realiz-
e superato il 34,2% nei consumi di elettricità, sono ar-
rivate al 19% nei consumi termici e sono poco sopra il
7% nei consumi di energia nei trasporti. Ma c’è ancora
molto da fare. Il cosiddetto “Clean Energy Package”
gas serra del 40% rispetto ai livelli del 1990, quota di
32% e riduzione dei consumi di energia primaria del
nazionali. Entro il 2019 dovrà essere approvato il piano
-
La mia personale visione continua a porre al pri-
mo posto l’efficienza energetica (“first efficienty”)
“negawatt”. Molteplici i fronti su cui si dovrà lavora-
21
della mobilità elettrica e a gas naturale e biometano,
repowering”
-
ci e conto termico nella pubblica amministrazione) e
accesso al credito e ruolo delle Esco (Energy Service
Company). Mi preme evidenziare un unico aspetto del
complessivo lavoro emerso nella ricerca. Il panel di
lo sviluppo digitale, i sistemi di accumulo, i contatori
smart di seconda generazione e le reti intelligenti di
-
zione dei costi dell’energia fotovoltaica ed eolica. Sarà
fondamentale il ruolo dei sistemi di accumulo dell’e-
nergia in termini tecnologici, regolatori e normativi.
L’evoluzione tecnologica dovrà dare risposte convin-
del sistema e di riduzione delle emissioni. Il lavoro non
PARTE PRIMA
LO SCENARIO PREVISIONALE
a cura di Stefano Palumbo
1. EVOLUZIONE TECNOLOGICA
27
RICERCA E INNOVAZIONE
Discontinuità imminenti
per lo sviluppo di sistemi, tecnologie e dispositivi inno-
vativi in campo energetico sarà soprattutto la coniuga-
zione della sostenibilità ambientale, con quella sociale
dal 2030 assisteremo a due tipi di cambiamento nel
settore energetico:
disruptive
– dall’altro, proseguiranno alcune linee di cambia-
Ad avere effetti maggiormente “dirompenti” saran-
– la digitalizzazione e le reti di connessione di nuova
– il roll out dei contatori elettronici smart di seconda
– lo sviluppo delle reti intelligenti (“smart grid”) nel-
la distribuzione elettrica.
Quest’ultimo punto sarà di particolare importan-
-
tegrazione nella rete elettrica delle crescenti quote di
28
(Fer) in buona parte intermittenti, come eolico e foto-
voltaico, e quindi per il raggiungimento dell’obiettivo
di decarbonizzazione.
Avanzamenti progressivi
-
tà, tuttavia, è un’indicazione utile alla comprensione
dello scenario futuro e alla conseguente formulazione
di policy. Da qui al 2030, ad esempio, la diffusione
in Italia dei veicoli elettrici non rappresenterà ancora
un’innovazione capace di stravolgere il nostro modello
di mobilità.
Il processo di innovazione negli impianti fotovol-
riduzione dei costi, troverà continuità durante il pros-
simo decennio. La riduzione dei costi dell’energia in-
graduale rispetto a quella fotovoltaica.
SVILUPPO DI BATTERIE E ACCUMULI
Novità tecniche, vantaggi economici
nell’ambito dell’accumulo di energia. Va sottolineato
29
-
menti di natura economica.
Le batterie evolveranno verso modelli e tipologie
-
si avvantaggeranno dell’evoluzione tecnologica incen-
trata soprattutto sulla capacità delle materie prime uti-
lizzate per l’accumulo dell’energia. La tecnologia elet-
costo altrettanto rapida. I costi delle batterie a ioni di
litio, in particolare, diminuiranno di circa due terzi da
qui al 2030, mentre la loro durata aumenterà nell’ordine
del 50% (come indicato nel Rapporto Irena del 2017).
Pluralità di soluzioni
Nel prossimo decennio si diffonderanno i sistemi
di accumulo a corredo degli impianti di produzione
elettrica da Fer, declinati a seconda degli intervalli
temporali con cui diverranno disponibili e convenien-
pompaggio idroelettrico, dal power to gas (P2G) e dal
power to hydrogen (P2H).
-
quindi tale da favorirne l’installazione su larga scala, a
vantaggio dell’integrazione delle fonti rinnovabili nella
rete e della diffusione della generazione distribuita.
30
Flessibilità e inerzia
I progressi dei sistemi di accumulo energetico si
-
mento, dalla generazione, trasmissione e distribuzione,
di natura puramente elettrica, un altro campo applica-
tivo di particolare interesse riguarderà l’integrazione
degli accumuli nelle reti caratterizzate dalla presen-
za di molteplici vettori energetici, quali, ad esempio,
elettricità e calore (infatti, in tale contesto, il sistema
di accumulo sarà in grado di erogare servizi aggiunti-
vi al sistema energetico integrato, fornendo maggiore
settori, quali quelli dell’elettricità, del riscaldamento e
L’incremento della capacità di accumulo e della velo-
(quale ad esempio l’inerzia sintetica), consentiranno di
compensare la progressiva perdita di inerzia del sistema
elettrico dovuta alla diminuzione del parco convenzio-
nale rotante, in particolare quello alimentato a carbone.
Diventare smart
lo stoccaggio dell’energia (come le batterie, l’idroge-
no, il gas di sintesi, l’accumulo termico, etc.), assieme
all’adozione di tecnologie avanzate e abilitanti per le
applicazioni nelle reti intelligenti (smart grid), consen-
31
tiranno di accelerare il processo di “smartizzazione”
-
sibilità e integrazione delle reti dell’elettricità, del gas
e della mobilità verrà fornito dalle tecnologie power to
gas
-
zato tal quale oppure per ottenere metano di sintesi,
trasportabile e immagazzinabile con le infrastrutture
gas to
power) o H2P (hydrogen to power) contribuirà a gestire
al meglio gli sbilanci energetici fra domanda e produ-
Nei prossimi anni, inoltre, in Italia verrà sfruttato
idroelettrici.
Miglioramenti sistemici
Come detto, gli avanzamenti tecnici esprimeranno
il loro pieno potenziale in combinazione con le innova-
zioni di mercato. Un elemento fortissimo di mutamen-
to, infatti, sarà la “concorrenza” indotta dall’offerta
di sistemi di piccola generazione e accumulo, il cui
-
-
golatorio. Questa nuova offerta entrerà in competizione
diretta con la tradizionale fornitura, sia di energia, sia
di servizi connessi.
32
gli accumuli potranno essere inseriti nel sistema come
Di conseguenza, le utility del settore si orienteranno a
guardare oltre l’aspetto locale, per assumere una visio-
Crescita sinergica
-
dualmente, dalla maggiore penetrazione dei veicoli elet-
trici favoriranno una progressiva diminuzione del costo
-
Il ritmo di crescita dei sistemi di accumulo sarà
-
vergenza di interessi fra il mondo dell’auto e quello
delle rinnovabili.
PROSPETTIVE DELLA MOBILITÀ ELETTRICA
Frontiere climatiche e barriere economiche
due esigenze ben distinte:
– un consistente taglio strutturale alle emissioni cli-
33
malteranti, per rispettare gli impegni assunti negli
– una riduzione immediata delle emissioni inquinan-
ti allo scarico dei veicoli per migliorare la qualità
dell’aria, in particolare in ambito urbano.
Le soluzioni al problema degli effetti ambientali del
trasporto verranno selezionate in base a un criterio di
soddisfazione delle esigenze di mobilità e di sosteni-
bilità economica dei consumatori: qualsiasi soluzione
avanzata, sarà destinata a fallire completamente.
Lenta innovazione e ricambio veloce
Nel prossimo decennio, dunque, si avrà un progres-
sivo sviluppo della mobilità elettrica. La diffusione dei
veicoli elettrici risulterà stimolata da due fattori:
– da un lato, lo sviluppo di accumuli con maggiore
– dall’altro, la realizzazione di infrastrutture di rica-
rica rapida.
Quest’ultimo aspetto rappresenterà una debolezza
del sistema energetico italiano rispetto agli altri paesi
europei: una rete di ricarica troppo limitata, tale da
In Italia, comunque, in considerazione del parco
in parallelo con la promozione della mobilità elettrica,
si punterà su un ricambio veloce di tale parco.
34
Alternativa strategica
La diffusione della mobilità elettrica, da qui al
adottata in Italia e in Europa (imposizione per legge
o, piuttosto, sviluppo secondo le regole del libero mer-
cato).
Nel caso prevalga il primo approccio, si avrà un’ac-
centuazione della normativa sui motori a combustione
interna, in particolare sui limiti alle emissioni di CO2
e
degli altri inquinanti delle auto e degli autotreni.
Se invece lo sviluppo della mobilità elettrica avver-
rà nel rispetto delle regole del libero mercato, esso sarà
-
-
– inoltre, in assenza di un breakthrough tecnologico,
costi, pesi, autonomia, tempi di ricarica, disponibi-
lità di materie prime, continueranno a condizionare
la convenienza e la fruibilità di questa forma di
battery electric vehicle)
non saranno ancora auto di massa entro il 2030.
Indipendenza industriale
Nei principali Paesi europei verranno adottate
misure indirizzate al phase out dei veicoli diesel e a
di stimolo alla mobilità elettrica non avranno conse-
35
guenze particolarmente negative per l’economia na-
zionale. L’Europa, infatti, si attrezzerà per non restare
dei componenti di un auto elettrica (batterie, inverter
(e con essa, centinaia di migliaia di posti di lavoro)
non verrà compromessa dalla scelta politica per la
mobilità elettrica. L’industria automobilistica inve-
stirà intensamente sulla mobilità elettrica, sebbene
con differenze legate ai diversi sistemi industriali. La
stessa Germania, nonostante i consistenti investimenti
effettuati in passato sulla produzione di veicoli di tipo
tradizionale, si muoverà rapidamente su questo terreno.
-
struttura di trasporto dell’energia e di ricarica delle
batterie, d’altronde, avverrà lasciando gli investimenti a
INNOVAZIONE DIGITALE
Nel settore energetico il prossimo decennio sarà
-
elettrica.
La gestione digitale dell’energia rappresenterà
una tecnologia disruptive
i comparti, in forma pervasiva, a livello capillare. Essa
36
assemblerà e disassemblerà l’offerta e la domanda in
-
sostanzialmente le emissioni in molti ambiti, tra cui lo
-
coltura, la produzione industriale, etc.
-
– migliorerà il dispacciamento dell’energia elettrica
di generazione elettrica da Fer (manutenzione pre-
dittiva, diagnostica avanzata, self-reparing
– supporterà la fornitura di servizi di rete da parte
– farà emergere i servizi V2G (vehicle-to-grid
– accelererà lo sviluppo della domotica.
Smart building, smart city, smart car
-
tica nell’edilizia, attraverso gli appositi software per la
prossimo decennio sarà quindi quello del pieno avvento
37
delle “Smart City”, città intelligenti in cui, in maniera
integrata, il sistema connettivo delle città (rete traspor-
ti, commercio, trasferimento dati, Internet of Things
-
-
seranno da una funzione di mera fornitura di energia
ai centri di consumo alla capacità di scambiare energia
con tali centri.
La digitalizzazione dei sistemi elettrici, inoltre,
aiuterà nei prossimi anni la diffusione della mobilità
elettrica. La connessione dei veicoli elettrici alla rete
-
offrire servizi alla rete elettrica (V2G).
Intelligenza continentale
Il contributo della rivoluzione digitale alla mitiga-
zione dei cambiamenti climatici e alla decarbonizza-
zione dell’economia sarà di particolare rilievo: essa,
infatti, consentirà la realizzazione (già avviata) di
una rete intelligente su scala europea (Pan-European
Network) in grado di integrare con successo la crescen-
te quota di energia da fonti rinnovabili intermittenti. La
digitalizzazione, fra l’altro, aiuterà a realizzare rispar-
mi ottimizzando l’uso della risorsa energetica, specie
38
crescente lo sviluppo di registri digitali condivisi (ad
esempio la tecnologia blockchain
di superare la necessità di strutture centrali di controllo
Consapevolezza e attivismo
Lo sviluppo del digitale in ambito energetico por-
-
da. La digitalizzazione sarà infatti un fattore abilitante
per lo sviluppo della customer awareness e della de-
mand side response
consumi e i propri comportamenti energetici – possano
-
I sistemi di demand response avranno un ruolo
-
-
di accumulo distribuito e uno strumento per l’offerta
di servizi alla rete.
39
Le imprese reagiranno al mutamento disruptive
introdotto dal digitale offrendo servizi in sostituzione
dell’energia pura e semplice come avviene oggi.
Nel segmento downstream
i vendor sarà la capacità di trasformare gli attuali si-
stemi di Information Technology (It) in vere e proprie
piattaforme digitali, funzionali alla gestione del busi-
-
piattaforma da parte di un soggetto terzo costituirà una
nuova fonte di ricavo.
Nuove vulnerabilità
L’introduzione del digitale favorirà miglioramenti sia
-
no della sicurezza, tuttavia, avremo problemi crescenti,
La digitalizzazione dei sistemi energetici, infatti,
cybersecurity, aprendo scenari nuovi in termini di ri-
privacy.
40
RETI E APPROVVIGIONAMENTO
EVOLUZIONE DELLE RETI
L’ora della rivoluzione
Lo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzio-
ne sarà indispensabile per l’integrazione dei rilevanti
volumi di energia rinnovabile necessari a raggiungere
Integrare la nuova generazione, proveniente da fon-
ti diffuse e rinnovabili non programmabili, rappresen-
terà per le reti di trasmissione e distribuzione sempre
disruptive -
sentire tale rivoluzione saranno, come detto, gli accu-
di dimostrare il loro potenziale nell’erogazione di ser-
I crescenti livelli di penetrazione delle fonti eoli-
ca e solare, per loro natura distribuite, intermittenti e
-
41
sponibilità temporale della componente rinnovabile.
Le reti, quindi, verranno gradualmente adeguate alle
esigenze di connessione di nuova potenza Fer non pro-
grammabile:
partecipare stabilmente al mercato dei servizi di di-
spacciamento, opportunamente revisionato e adattato,
coadiuvate dai sistemi di accumulo (principalmente,
Innovazione organizzativa
Il processo di evoluzione del sistema energetico na-
zionale ed europeo interesserà, oltre all’infrastruttura,
soprattutto i sistemi di gestione delle reti: queste, in
un’ottica di smart grid
saranno in grado di gestire e monitorare, con elevata
-
Le reti di distribuzione, grazie alle soluzioni di tipo
“smart -
stribuita, in particolare di tipo fotovoltaico.
L’energia dell’Europa
42
assetto “smart”, incrementeranno dunque i livelli di
-
European Network). Verranno realizzati investimenti
sulla rete di trasmissione e sulle reti di distribuzione
per garantire un livello di hosting capacity adeguato ad
accogliere le nuove installazioni rinnovabili.
I sistemi di accumulo rappresenteranno la tecno-
-
genti, grazie alla loro capacità di operare in termini di
scambio di energia e di potenza con la rete e di favorire
il dispacciamento elettrico di crescenti livelli di pe-
netrazione delle fonti rinnovabili non programmabili.
Accumulo distribuito
-
buzione sarà dunque quella della diffusione dell’ac-
cumulo distribuito. Tale innovazione sarà decisiva
elettrica rispetto alla domanda, in particolari ore del
giorno e zone del Paese.
Progressivamente, mediante l’installazione di so-
-
pianti a fonti rinnovabili contribuiranno direttamente
al progressivo incremento della loro “programmabili-
potranno esse stesse fornire servizi di dispacciamento.
43
Riduzione di criticità
Entro la seconda parte del decennio si interverrà
sulle reti di trasmissione e distribuzione per ottenere un
innalzamento della dispacciabilità dell’energia elettrica
da Fer (con riduzione del redispatching).
La rete evolverà nell’ottica di ridurre e risolvere le
evacuare l’overgeneration degli impianti eolici colle-
gati in alta e altissima tensione e di sfruttare le attuali
risorse di pompaggio, prevalentemente ubicate al Nord,
per assorbire l’overgeneration
verranno prevalentemente installati – tenuto conto del-
la prevalente disponibilità di risorsa – al Sud.
Generazione distribuita
L’attività di gestione del distributore avrà la funzio-
ne di fattore abilitante per il raggiungimento dei target
-
zioni del prossimo futuro: la forte crescita degli impianti
connessi alle reti di distribuzione, lo sviluppo dell’auto-
prosumer.
-
za rinnovabile installata sarà di tipo distribuito, si as-
sisterà allo sviluppo di sistemi di autoproduzione ed
energy community. Lo scambio tra grande produzione
e centri di consumo continuerà comunque ad avvenire
-
44
della sicurezza – la costruzione di nuove reti).
Comunità energetiche
La larga diffusione della generazione distribuita
aumenterà lo sviluppo di reti private o “Sistemi di
Le Lec (Local Energy Community) e le Rec
(Renewable Energy Community) consentiranno di svi-
luppare il sistema energetico italiano, ma creeranno an-
La distrettualizzazione delle reti
aggiunto destinati alla comunità. La rete “tradizionale”
– dotati di sistemi di produzione e stoccaggio dell’e-
– autonomi dal punto di vista energetico e potenzial-
mente disconnessi dalla rete tradizionale.
-
strettualizzazione e modelli micro-grid) e dall’amplia-
mento delle loro funzioni (IoT, gestione delle informa-
zioni post-contatore, analytics a supposto dello svilup-
45
po di nuovi servizi) porterà alla progressiva riduzione
delle reti di distribuzione in monopolio.
normativi dalle reti oggetto di monopolio a quelle pri-
vate, verrà elaborato un nuovo modello di conformità
normativa end-to-end.
dall’evoluzione e dalla pervasività degli strumenti di
abitazioni o delle piccole e medie imprese, sarà inter-
connessa con quella gestita dal monopolio, ma non sarà
-
la gestione e lo sviluppo di servizi.
La circolazione delle informazioni nella rete di di-
stribuzione downstream
la comprensione di come l’energia elettrica viene utiliz-
zata all’interno delle abitazioni o delle piccole imprese
per la telefonia mobile come abilitatore e acceleratore
nello sviluppo di servizi a valore aggiunto.
46
COMPETITIVITÀ E SICUREZZA
DELL’APPROVVIGIONAMENTO
Dipendenza declinante
La prosecuzione della transizione energetica già
dipendente dall’importazione di fonti estere. Sarà so-
prattutto l’assetto produttivo basato sulla combinazione
di Fer e, in misura decrescente, gas a permettere una
L’evoluzione del sistema elettrico (cicli a gas, accu-
muli, etc.) consentirà quindi un drastico miglioramen-
to in termini di sicurezza di approvvigionamento e di
-
vigionamento di combustibili e carburanti dall’estero.
La proposta di Piano Nazionale Energia e Clima
(Pnec), diffusa dal Governo italiano all’inizio del 2019
47
prevede che la dipendenza energetica italiana scen-
derà, dal 76% del 2015 a poco più del 71% nel 2030 e
al 67% nel 2040. La previsione al 2030 viene conside-
rata attendibile dal nostro panel di Esperti.
Articolazione strategica
realmente rilevanti per il soddisfacimento del fabbiso-
gno energetico del nostro Paese. Si procederà all’allo-
italiano. Si investirà in nuove infrastrutture di importa-
zione (completamento del gasdotto Tap e nuova capaci-
e sicurezza di approvvigionamento. Le rotte del gas
Sud-Est del Mediterraneo e con le rotte dell’Est.
Il nuovo mix energetico, caratterizzato da una cre-
scente componente di fonti rinnovabili e dalla comple-
mentarità di queste con quelle tradizionali, garantirà
quindi la sicurezza e la stabilità del sistema energetico
nazionale e la sua competitività rispetto agli altri Paesi
europei.
Un sistema robusto
le fonti rinnovabili sarà relativa all’integrazione nella
48
competitività. La non programmabilità e i peculiari
renderanno necessaria la disponibilità di impianti e
soluzioni di back up convenzionali in grado di mante-
necessario livello di sicurezza e adeguatezza della rete.
Il parco produttivo italiano manterrà quindi le pre-
-
menti e riduzione delle emissioni.
-
lerà il miglioramento della sicurezza e dell’adeguatezza
del sistema elettrico. Tale robustezza sarà garantita, in
una prima fase, soprattutto dai cicli a gas (Ccgt e Ocgt).
-
(e G2P).
49
LA PRODUZIONE ENERGETICA
ITALIANA NEL 2030
TRANSIZIONE ENERGETICA
Obiettivi condivisi
Il mix energetico italiano sarà determinato in primo
luogo dalle implicazioni dei target dell’Energy Union
declinati nei provvedimenti del Clean Energy Package
for all Europeans (target ambientali, garanzia della si-
curezza energetica, riduzione del costo dell’energia).
Per rispettare gli obiettivi al 2030, verrà promos-
sa – come detto – un’elevata penetrazione delle fonti
rinnovabili e si spingerà per il phase-out del carbone,
– sul mantenimento in servizio di risorse convenzio-
grado di fornire segnali di prezzo di lungo termine,
quali ad esempio il capacity market
– sullo sviluppo di nuove risorse (impianti a gas a
-
pensare – per la parte non sostituibile con le Fer – le
centrali a carbone in progressivo phase-out.
disruptive” e il
crescente sviluppo delle Fer renderanno progressiva-
mente meno necessaria la presenza delle tecnologie
convenzionali di back-up.
50
Crescita sostenuta
La crescita delle rinnovabili avverrà a ritmi soste-
stimolare una ricrescita del consumo di energia, l’au-
mento della quota di Fer non subirà arresti o inversioni.
permetteranno di sfruttare il potenziale delle rinno-
vabili in modo intersettoriale e di decarbonizzare nel
lungo periodo l’intera economia.
Un declino limitato
Se la crescita delle fonti rinnovabili sarà la tenden-
za dominante, il 2030 risulterà però un orizzonte trop-
delle fonti fossili e sarà soprattutto oltre tale termine
-
te a erodere quella del petrolio.
In uno scenario di transizione verso la decarboniz-
zazione, le altre fonti fossili resteranno indispensabili
e la nostra dipendenza da esse, dunque, sarà ancora
complessivamente alta.
Dinamismo e stasi
Le rinnovabili per la produzione elettrica aumente-
ranno molto, ma in maniera assai differenziata.
51
Il fotovoltaico e l’eolico saranno le fonti con le mi-
gliori performance di crescita nella generazione elet-
trica.
-
“problematici” come il riscaldamento e il trasporto. La
fonte geotermica resterà ancora marginale e l’idroelet-
trico rimarrà sostanzialmente invariato, mantenendo
l’attuale potenzialità.
LE RINNOVABILI, FRA CRESCITA
Tecnologia, mercato, regolazione
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili interesserà pre-
valentemente gli impianti fotovoltaici ed eolici, ovvero
le tecnologie caratterizzate da un Lcoe (Levelized Cost
of Energy -
riore decrescita nel corso dei prossimi anni.
Tale sviluppo, decisamente rilevante rispetto agli
odierni tassi di crescita, dovrà sfruttare le diverse tec-
nologie di realizzazione ad oggi disponibili, quindi sia
l’installazione di nuovi impianti su siti
gli interventi di rilancio, miglioramento e potenzia-
-
cati come “repowering”).
La localizzazione degli impianti, oltre a seguire
la disponibilità delle risorse, tenderà a ottimizzare lo
52
sfruttamento delle infrastrutture di rete esistenti e,
quindi, la prossimità, in termini elettrici, rispetto ai
Le performance del biogas saranno buone, ma co-
munque condizionate dai provvedimenti ad hoc, spe-
cialmente sul fronte autorizzativo e amministrativo.
Molto vento, poco suolo
Il repowering degli impianti eolici – inteso sia
come intervento di integrale ricostruzione, sia di life
time extension, ad esempio il reblading delle turbine
potenza installata, riducendo al contempo il numero
Gli interventi consentiranno sia di rilanciare gli im-
l’evoluzione tecnologica dei componenti.
Il repowering degli impianti sarà indispensabile per
assicurare la continuazione della produzione da parte
-
mite della loro vita utile e sarebbero progressivamente
smantellati, peraltro nelle aree a maggiore ventosità.
Consentirà inoltre, come già detto, di incrementare la
-
tilizzo di nuovo suolo: questa caratteristica sarà fonda-
mentale in funzione della necessità di installazione dei
53
nel Centro-Sud Italia e nelle Isole).
Nodi regolativi
Il repowering degli impianti esistenti, in particolare
-
Fondamentale sarà l’introduzione di procedure au-
, rispetto
a quelle previste per i siti , e la possibilità
per i progetti di repowering di accedere alle aste Cfd
allocate dal Gse, quali adeguati strumenti di stabiliz-
zazione dei ricavi.
Nel breve termine, inoltre, resteranno da risolvere
repowering, a causa
– eccessivo potere decisorio in mano alle P.A. locali.
RUOLO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI
Lunghissimo termine
L’utilizzo dei prodotti di origine fossile nel settore
dell’energia tenderà a diminuire, per effetto della cre-
54
Il petrolio, indispensabile nel breve e medio ter-
2030) una risorsa antieconomica.
A parte alcuni comparti del trasporto, di cui si
-
bituminosi, nonostante il forte progresso della circular
economy
In quest’area arriveranno tecnologie disruptive, la cui
-
rizzonte del 2030.
Accompagnare la transizione
I combustibili fossili manterranno un ruolo rilevan-
te, da qui al 2030, per accompagnare la progressiva
transizione verso un sistema carbon free garantendo il
mantenimento dei requisiti di sicurezza, adeguatezza
e qualità della rete.
dal Gpl, dal gas naturale liquido e gassoso e dai biocar-
buranti avanzati, con elevata riduzione delle emissioni
di CO2
, in particolare biometano.
La crescita della produzione italiana di biometano
porterà alla riduzione delle importazioni di gas, ma
55
qui considerato (attorno al 2035).
Nel settore dei trasporti, pur in presenza di obiettivi
di decarbonizzazione abbastanza spinti, i combustibili
liquidi manterranno al 2030 un ruolo fondamentale in
tutti i comparti.
Fattori contrastanti
L’utilizzo del gas naturale rimarrà complessiva-
– una contestuale diminuzione del gas per il riscal-
damento.
La produzione elettrica da gas naturale, in particola-
re, contribuirà alla decarbonizzazione garantendo una
2
delle emissioni provenienti da una moderna centrale a
Nella generazione elettrica, comunque, il gas natu-
rale resterà fondamentale soprattutto nel primo lustro,
per poi ridursi lentamente sotto la pressione delle po-
sistemi di accumulo.
56
Costi di cattura
(Carbon Capture Storage & Utilization), nel corso del
decennio l’utilizzo di energia fossile tenderà a dimi-
nuire.
L’uso del carbonio tramite strumenti come la Ccs,
elevati costi di adeguamento degli impianti esistenti e
per la riduzione del rendimento degli impianti.
Riduzioni d’impatto
I carburanti di origine fossile resteranno importanti
per il trasporto pesante, aereo, navale e leggero per tut-
to il periodo in osservazione. Solo nel trasporto privato
si assisterà a un’intensa crescita della trazione elettrica,
nella seconda metà del decennio.
Nel frattempo, l’azione dell’industria per la ridu-
zione di impatto ambientale procederà su vari fronti:
– sul lato di quella petrolifera verrà adottato un ap-
proccio basato su interventi in fase di produzione,
miglioramento della qualità e ampliamento della
-
-
mento della CO2
a bordo dei veicoli.
57
Innovazioni di prodotto e di processo
l’utilizzo delle energie rinnovabili, sia direttamente,
decarbonizzata.
fuel per quei settori per i quali la sostituzione dei com-
bustibili liquidi resterà particolarmente problematica
(veicoli pesanti, marina e aviazione).
Si interverrà sulla qualità dei fuel, orientandola
-
bonio. Si punterà quindi su biocarburanti avanzati,
non alimentari. Inoltre, crescerà l’importanza dei car-
buranti liquidi derivanti da processi power-to-liquid
(con power rinnovabile).
SITUAZIONE NEL 2030
Transizione rallentata
Il phase out del carbone non sarà semplice da rea-
lizzare. Per abbandonare il carbone, sostituendo la po-
tenza attualmente installata con altre fonti, come il gas
andrà oltre il 2025. Nel 2025 il phase-out del carbone
dunque sarà conseguito solo parzialmente, mentre nel
58
2030 il processo sarà in stato avanzato di realizzazio-
ne, vicino all’obiettivo dell’eliminazione del 100% del
carbone.
La transizione si rafforzerà grazie alla possibilità di
promuovere lo switching da carbone a gas nella residua
produzione da fonte fossile. Il gas naturale contribuirà
alla sicurezza del sistema nel periodo di transizione
verso la piena decarbonizzazione, in presenza di im-
pianti alimentati da fonti intermittenti.
Il phase-out verrà attuato sulla base di considera-
impatto sociale del percorso.
Nel settore dei trasporti, da qui al 2030, l’apporto
dei combustibili fossili resterà su livelli molto vicini a
quelli attuali:
-
simi decenni resteranno marginali le disponibilità
di biojet
– nel trasporto via mare, il contributo del gas naturale
liquefatto, oggi allo 0,1%, crescerà, ma i prodotti
petroliferi manterranno almeno una quota del 90%
al 2030.
59
-
specie per quanto riguarda la quota delle Fer.
La previsione del panel di Esperti sul mix italiano
di energia primaria al 2030 converge, con modeste dif-
ferenze, con quella formulata nella proposta di Pnec.
-
La produzione elettrica nazionale supererà entro il
il perseguimento degli obiettivi al 2030 sul versante
-
rativa del parco impianti a ciclo combinato o aperto.
2. ECONOMIA DELL’ENERGIA
63
SCENARIO COMPETITIVO
INNOVAZIONE NEL BUSINESS
Costi asiatici
L’area del Mediterraneo e l’Italia in particolare re-
steranno nel prossimo futuro penalizzate dalle impor-
tazioni di prodotti provenienti da operatori internazio-
fortemente sussidiati dai propri Stati, con marginali
vincoli ambientali e sociali e con costi dell’energia mol-
to bassi, continueranno a praticare una “concorrenza
sleale” capace di alterare i rapporti di competitività.
L’industria cinese, e asiatica in genere, essendo
impossibilitata a competere con lo stadio di avanza-
mento tecnologico raggiunto dall’industria motoristica
europea, continuerà a puntare con forza sulla mobilità
mondiale nella produzione di batterie per auto elettri-
del lavoro. L’industria europea, comunque, si ristruttu-
rerà nei prossimi anni per entrare in competizione con
64
Competizione accelerata
Lo scenario competitivo del settore energetico
italiano sarà nel 2030 molto diverso da quello attuale.
mercato libero.
Inoltre, i modelli di business di molte aziende della
-
vicinandosi a quelli delle telecomunicazioni. La com-
competizione si troveranno favoriti gli operatori capaci
attività di ottimizzazione delle performance dell’im-
pianto e dell’Observation & Measurement (O&M),
data mining, data correlation
e manutenzione predittiva.
Il cambiamento, d’altronde, vedrà ben posizionate
le realtà a maggiore impronta industriale, con esperien-
za consolidata nell’ottimizzazione impiantistica e nella
gestione di sistemi complessi. Questo processo porterà
alla concentrazione in un numero inferiori di player di
maggiori dimensioni.
-
bustibili fossili, senza tener conto del processo di tran-
sizione energetica, saranno inevitabilmente indirizzate
verso una prospettiva di declino.
utility, nel prossimo
65
Vista l’impossibilità di diversificare il prodotto
energetico in sé, si punterà su due possibili strategie di
innovazione (non necessariamente alternative):
– integrarlo con servizi a valore aggiunto per arric-
-
contraenti.
Da un lato, dunque, la transizione verso un nuovo
-
la generazione distribuita e sul crescente utilizzo del
vettore elettrico, stimolerà lo sviluppo di servizi com-
utility si orienteranno
via via ad accompagnare la fornitura energetica con
l’offerta di nuovi servizi.
Dall’altro lato, accanto alla tradizionale vendita
all’utenza domestica, si diffonderanno le contrattualiz-
zazioni a lungo termine direttamente tra seller e con-
o ad aggregati di piccole installazioni. Analogamente,
l’off-taker -
matore industriale, sia come un aggregatore/grossista o
consorzio di consumatori di dimensioni inferiori.
66
RUOLO DEL DIGITALE
Nuovi paradigmi
Nei prossimi anni i principali driver di innovazione
digitale (Iot, sistemi per l’Impresa 4.0, cloud, valoriz-
zazione dei Big Data, etc.) saranno decisivi per il cam-
biamento del settore energetico, lungo tutta la catena
del valore. Il digitale farà da collante intersettoriale fra
Grazie all’innovazione digitale cambieranno i para-
-
orientare i prosumer -
infrastruttura, potranno offrire servizi. Viceversa, le
Abilitazione simmetrica
Come già accaduto in altri mercati, uno dei fattori
importanti per lo sviluppo dei nuovi modelli di busi-
ness sarà la presenza di piattaforme digitali abilitanti
La digitalizzazione della rete energetica sarà il fat-
– ai consumatori di conoscere i costi dei propri con-
sumi e, quindi, di presentarsi come demand in
67
– ai nuovi soggetti di response (ESCo e aggregatori)
di sfruttare la piattaforma dati per rendere l’offerta
-
de aggredire.
La digitalizzazione favorirà la formulazione di ser-
demand
side response, mobilità elettrica) da parte delle aziende,
in abbinamento alle tradizionali offerte.
L’ampliamento della rete downstream, in particola-
servizi a valore aggiunto.
Con il digitale, inoltre, la competizione sarà in tem-
di oggi, e la capacità di risposta alle esigenze di merca-
nascita di nuovi player, la digitalizzazione del settore
energetico favorirà l’osmosi di attori con altre indu-
stry. Il digitale, infatti, consentirà un’enorme liquidità
e libertà di movimento di tutti i soggetti. Renderà pos-
di soglia molto basso sul fronte dell’elettricità. Molti
servizi legati all’energia, ad esempio, verranno erogati
68
da aziende It, specialmente quelli legati ai Big Data.
D’altronde, la digitalizzazione consentirà di allar-
in altri contesti (come l’automotive con l’e-vehicle). Le
stazioni di ricarica delle auto verranno gestite sia dai
produttori di energia, sia dai player della distribuzione.
Semplicità e tempestività
La digitalizzazione, rappresentando un breakthrou-
gh
gestione degli impianti e, in generale, tutti i processi
dei processi e l’ottimizzazione dei tempi.
I sistemi digitalizzati saranno infatti in grado di
al momento giusto, nel posto giusto e al minor costo.
ATTORI E POSIZIONAMENTO
Vari ed eventuali
Nel mercato della produzione distribuita si affac-
ceranno vari soggetti:
– le energy service company
69
di energia e servizi energetici per i propri clienti e
conquistare nuove quote del mercato.
Con l’espansione della micro-produzione nasceran-
sul mercato dell’energia per comprare e vendere ener-
perderà quindi terreno e le attuali società di energia
dovranno valorizzare l’infrastruttura a loro disposizio-
-
delli di business innovativi saranno assai diversi dagli
operatori focalizzati sulla vendita della commodity. In
alcuni casi, questi nuovi operatori coincideranno con
la propria capacità produttiva, o di storage (possibile
grazie all’accumulo distribuito), oppure di saltare alcu-
ni livelli di intermediazione commerciale, rivolgendosi
direttamente al mercato della produzione.
Oltre il contatore
Nei prossimi anni le imprese del settore energetico
passeranno dalla fase dell’entrata nel “mobile” – con
la dematerializzazione dei documenti, la facilità di
engagement
70
in altre industry – a quella della valorizzazione delle
opportunità offerte dall’Internet of Things.
contatore”, vale a dire di avere informazioni sui com-
portamenti e le preferenze dei propri clienti e di offri-
re servizi e prodotti su misura (superando l’approccio
di un modello di offerta del tutto nuovo, focalizzato sul
un punto di fornitura: questo modello proporrà servi-
zi (p.es. la ricarica di un device) indirizzati, grazie ai
un ristorante in cui si sta pranzando). Questo modello,
-
sioni normative.
Moltiplicazione di opportunità
Nel contesto di grande cambiamento dell’economia
dell’energia, l’accesso privo di discriminazioni ai dati e
alle informazioni sui consumi di energia e il parallelo
sviluppo degli smart meter, diventeranno snodi centrali
dei mercati al dettaglio competitivi.
Per le aziende (es. venditori, E.S.Co e aggregatori)
un accesso non discriminatorio alle informazioni e ai
-
gano meno le garanzie di tutela della privacy e la sicu-
71
rezza dei dati – sarà condizione indispensabile per lo
-
cienza energetica e per la gestione attiva della domanda.
Uno degli effetti delle nuove potenzialità derivan-
te dalla gestione dei dati sarà quello di un aumento
del numero dei player nel campo della distribuzione
energetica.
Lepri e tartarughe
Molte fra imprese del settore continueranno a fare
molta fatica sulla valorizzazione delle opportunità date
-
spositivi IoT abbastanza strettamente focalizzati sulla
dimensione energetica (termostati, sensori di tempera-
-
commodity e dovrà
imparare a ideare e proporre servizi a valore aggiunto.
questi player avranno, rispetto ai loro competitor, sarà
quella di saper “presidiare” la casa, raccogliendo infor-
mazioni in base alle quali immaginare nuovi servizi.
72
Virtuali, industriali o verticali
Un altro modello di offerta in crescita sarà proposto
-
ranno nelle case con lo storage e la ricarica delle bat-
terie per i device domestici o per le auto. Nasceranno
si occuperanno di intermediazione di energia e servizi
interni all’abitazione, a valle del contatore.
i venditori di elettrodomestici (Samsung in primis
si proporranno come gestori di servizi e sistemi domo-
tici integrati. Questi soggetti:
– troveranno il proprio vantaggio competitivo in una
forte competenza sulla progettazione dei servizi
tutti i dispositivi siano dello stesso produttore.
ASCESA DELL’AUTOPRODUZIONE
Autoproduzione e innovazione commerciale
-
-
toproduzione singola e collettiva (da fonti rinnovabili e
da cogenerazione ad alto rendimento) e per lo sviluppo
73
in ambito industriale, nel decennio da qui al 2030 si
rafforzerà, in maniera lenta e progressiva. L’entità del
mercato calerà proprio a causa dello sviluppo dell’auto-
produzione capace di andare oltre la soglia dei propri
consumi. Tuttavia, superato l’iniziale eccesso di offer-
-
re per le famiglie e di valore per le Pmi, il fenomeno
tenderà sul lungo periodo a stabilizzarsi.
Si svilupperanno dunque per le transazioni ener-
sulle reti di distribuzione esistenti.
un concreto vantaggio economico, basata sull’utilizzo
di energie rinnovabili. Molte Regioni seguiranno l’e-
sempio del Piemonte, la prima ad approvare una legge
-
Oil Free
Zone) per il proprio fabbisogno energetico.
Le cooperative di produzione e approvvigionamen-
to dell’energia, costituite da piccoli produttori e piccoli
consumatori, rappresenteranno soluzioni capaci di ot-
timizzare l’approccio energetico locale.
74
Sicurezza distribuita
Le energy community e la generazione distribuita,
avvalendosi dell’evoluzione tecnologica dei prossimi
anni, contribuiranno alla sicurezza degli approvvigio-
namenti e alla competitività del sistema elettrico.
La costituzione di aggregati, come pure la nascita
delle “community” (Lec o Rec), disegneranno un mer-
-
tecnologica, la trasformazione sarà nei servizi e nelle
modalità di gestione e di ottimizzazione dell’energia.
In molti casi, tale trasformazione verrà sollecitata dalle
crescenti esigenze dei cittadini.
L’ora del prosumer
Nel prossimo futuro smart grid, smart building e
e reti intelligenti, elettrotecnologie e domotica, favori-
consumatore-piccolo produttore di energia elettrica, in
grado di immettere in rete quanto prodotto in eccesso
rispetto alle proprie esigenze di consumo (prosumer).
Il prosuming
nella forma individuale (la singola villetta), in quella
collettiva del quartiere o del condominio, protagonista
della produzione e dell’accumulo distribuiti.
La diffusione su vasta scala del modello del prosu-
mer, domestico e/o industriale, verrà supportata dalla
75
diffusione di nuovi “attori” legati alle attività di aggre-
gazione e vendita dell’energia autoprodotta in eccesso
rispetto ai fabbisogni del produttore.
Il consumatore 2.0
L’elevata digitalizzazione dei servizi di metering e
di domotica darà la possibilità di capitalizzare la gran-
-
potenziali fornitori.
litro di benzina o per 1 kg di pasta). L’accesso a infor-
mazioni dettagliate sui propri consumi sarà un requisi-
e consapevole al mercato, sia per adeguare i propri
comportamenti di consumo e scelte di investimento
questo diventi un soggetto attivo della rete, in grado di:
– offrire servizi alla rete, assumendo, di conseguen-
za, una funzione cruciale per la gestione del mer-
cato elettrico.
76
FINANZA E MERCATO
ATTORI FINANZIARI E INVESTIMENTI
Propulsione esterna
politica, rappresentando una forza propulsiva del cam-
biamento in ambito energetico. Nel mercato italiano
arriveranno soggetti ibridi stranieri, come fondi d’in-
credito italiane, pur con la loro scarsa propensione alla
sperimentazione, parteciperanno comunque all’evolu-
-
munque, per vari anni ancora il problema dell’accesso
al credito a tutti i livelli (grande o piccolo), resterà un
freno rilevante alla crescita delle rinnovabili.
Più mercato, meno incentivi
-
forti investimenti nei sistemi per l’energia.
Tuttavia, gli investimenti necessari ad accelerare
la diffusione delle rinnovabili saranno in larga misura
77
presenza di forti incentivi e tariffe vantaggiose assi-
curate a lungo termine. Lo sviluppo della produzione
-
Gli investimenti saranno diretti soprattutto allo svi-
di nuova capacità solare ed eolica onshore (incluso il
repowering). A causa della non programmabilità delle
rinnovabili e del fabbisogno legato al phase out del car-
per disporre di una maggiore capacità di generazione
elettrica “di picco” alimentata a gas.
Per raggiungere la quota di rinnovabili nel settore
dei trasporti occorrerà inoltre programmare investi-
menti:
A parte il sostegno alle innovazioni, peraltro, il di-
sinvestimento dai combustibili fossili avrà nei prossimi
anni un’accelerazione.
Problemi di taglia
-
vengano redditizi, sarà necessaria l’integrazione con le
78
batterie per l’accumulo dei surplus e l’ottimizzazione
dell’autoconsumo.
impianti di taglia maggiore, o per gli impianti piccoli
ma aggregati, verranno implementati strumenti di con-
trattualizzazione di lungo periodo.
Una traiettoria lineare
rilevanti saranno indirizzati:
– sullo sviluppo di ulteriore potenza di generazione
– sulla digitalizzazione.
L’eolico verrà installato con il supporto di investi-
da fotovoltaico aumenterà grazie soprattutto agli inve-
stimenti privati.
Gli investimenti in tecnologie digitali da parte delle
-
nel recente passato.
79
Prospettive di accelerazione
Il Governo italiano, nel Pnec, prevede un aumento
degli investimenti cumulati 2017-2030 di 184 miliardi di
euro (+18,3% rispetto allo scenario a politiche correnti).
In particolare, viene previsto un incremento di 16 miliardi
su quest’ultima voce, quanto quella complessiva, vengono
ritenute credibili dal panel di Esperti.
IL NUOVO MARKET DESIGN
Segnali di lungo periodo
Dal punto di vista economico, il raggiungimento
strumenti in grado di fornire segnali di prezzo capaci di
80
indirizzare le scelte di investimento e disinvestimento.
Per le rinnovabili una questione decisiva sarà quella
dei Power Purchase Agreement
un rapporto diretto fra consumatore e produttore per la
fornitura di energia a un prezzo concordato per il lun-
go periodo (superiore a 10 anni). L’introduzione di tali
destinata a grandi consumatori di energia, a un prezzo
vantaggioso per entrambi i contraenti.
Per il sostentamento degli impianti Fer, dunque,
verranno utilizzati diffusamente i sistemi di stabi-
lizzazione dei ricavi attraverso aste statali o C-Ppa
(Constant Purchasing Power Accounting), mentre
permarrà un mercato “del bilanciamento” per coprire i
Il mercato elettrico verrà profondamente rivisto per
costi tutti concentrati nella fase di costruzione e manu-
tenzione e invece costi variabili trascurabili). Il nuovo
modello permetterà di formulare il prezzo dell’energia
-
ne, come è attualmente), abbandonando quello attuale,
progettato per un mix di generazione opposto (produ-
zione concentrata e ad alto costo variabile, consumo
distribuito e indipendente dalla generazione).
Verranno introdotte forme di approvvigionamento
-
81
to spot di servizi, nell’ottica di fornire, nel medio-lun-
go periodo, segnali di “flessibilità” e visibilità dei
fabbisogni di servizio del Tso (Transmission System
Operator). Il meccanismo di capacity market rispon-
derà all’esigenza di adeguatezza del sistema elettrico,
fornendo segnali di prezzo di medio/lungo periodo.
Innovazioni di mercato
Per integrare le diverse esigenze (sicurezza ed ade-
corso al “Capacity market”, aperto alla partecipazione
di tutte le fonti, comprese le rinnovabili, i sistemi di
accumulo, la demand side response, al Mercato per il
Servizio di Dispacciamento.
In questo campo i progetti pilota avviati da Terna
con le Uvap, Uvac e Uvam (unità virtuali di produzio-
ne, consumo e miste) accelereranno nei prossimi anni
la trasformazione del mercato energetico. I progetti di
Terna di progressiva apertura del mercato dei servizi
di dispacciamento, in fase “pilota” nell’ambito della de-
libera 300/2017 dell’Arera, verranno inquadrati nella
disciplina organica del dispacciamento.
Soggetti plurimi, innovazioni multiple
Sarà quindi attivo (nonostante le diverse indicazio-
ni Ue) un capacity market per la remunerazione, su
82
base competitiva, degli impianti con ruolo di backup,
sia a gas (Ccgt/Ocgt), sia Fer, sia storage, con l’intro-
duzione di Emission Performance System penalizzanti
serra” e di premialità per le performance in termini di
Il capacity market consentirà quindi la formazione
di indicazioni di prezzo per il mantenimento in servi-
zio o il superamento della generazione convenzionale
esistente assieme allo sviluppo di nuova generazione.
In parallello, la riforma del mercato del dispacciamento
-
-
sorse, quali le rinnovabili, i sistemi di accumulo (stand
alone e distribuiti), la demand side response, il V2G.
PREZZI, COSTI E TARIFFE
La curva dei costi
Portare su tutti i mercati le tecnologie a basse o nul-
da affrontare nel nostro tempo, un processo impegna-
tivo e costoso. La rimozione degli ostacoli economici
dipenderà, fra l’altro, dalla formulazione di strategie
nazionali stabili e con orizzonti duraturi nel tempo.
costi maggiori saranno dovuti alla fase di dimostrazio-
ne, necessaria per la successiva industrializzazione. Per
83
realizzare la conversione degli impianti a carbone si
continuerà a raccogliere risorse attraverso lo strumento
delle tariffe.
Tuttavia, il progressivo incremento della quota da
fonti rinnovabili nel mix energetico italiano e lo svi-
luppo delle soluzione digitali ridurranno i costi dell’e-
imprese, consentendo loro di ridurre nel medio-lungo
Orizzonti strategici e strumenti tattici
Come sta avvenendo per i dati nel settore della tele-
fonia, i sistemi di tariffazione evolveranno, abbastanza
lentamente, verso una tariffa per la componente
energia, valorizzando invece i servizi aggiunti.
Nei prossimi anni, il progressivo stabilizzarsi de-
gli orientamenti governativi – in termini normativi,
di sostegno agli investimenti, di tariffe, etc – renderà
l’investimento:
decisione sulla strategia dell’autoproduzione.
L’attenzione degli investitori e degli operatori, co-
munque, sarà orientata, già nel breve termine, a imma-
-
dai tradizionali incentivi “a sportello”.
84
ORGANIZZAZIONE, LAVORO
E COMPETENZE
MODELLI ORGANIZZATIVI
Integrazione e scalabilità
In un contesto di grid parity e di assenza di incen-
-
lizzazione e procurement -
servizi corollari.
Uno dei vantaggi della digitalizzazione per le im-
-
cile scalabilità del modello di servizi: ciò consentirà
l’espansione del mercato di una grande impresa dalla
dimensione di player nazionale a quella globale, ma an-
Riorganizzazione e reskilling
Lo sviluppo di nuove forme di produzione ener-
85
onerosi in termini di riorganizzazione dei propri pro-
reskilling del proprio personale.
I modelli organizzativi dovranno evolvere, come
del resto molti altri settori, con una polarizzazione del
-
quello alto, focalizzato sull’aspetto strategico.
COMPETENZE
Il settore energetico, come d’altronde molti altri,
-
nali emergeranno, ad esempio, a seguito dei processi di
digitalizzazione, con competenze traversali e relazio-
Per individuare i fabbisogni di competenze ed ela-
necessarie servirà uno stretto collegamento fra sistema
universitario e sistema delle imprese.
Trasversalità e relazionalità
Le competenze e le abilità di carattere manageriale
dovranno evolvere profondamente, in considerazione:
86
– da un lato, delle numerose interferenze e correla-
zioni dell’area di specializzazione energetica con
– dall’altro della sempre crescente complessità del
-
diffusione di nuovi modelli di business.
quelle relative all’ingegneria energetica, soprattutto
-
matori, sia i prosumer saranno coinvolti in profondità
TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE
L’affermazione di un modello energetico low-car-
bon stimolerà rilevanti trasformazioni nel modo in cui
un incremento dell’occupazione:
– sia temporanea (legata alla fase di realizzazione de-
– sia, in misura minore, stabile.
tendenza sarà opposta (come mostra la tabella alla pa-
gina seguente).
87
Il Governo italiano, nel Pnec, stima un aumento al
2030 dell’occupazione permanente nella produzione
elettrica di quasi 6.700 unità (+19%), come risultato di
una crescita di oltre 12.700 unità nella produzione da
Fer (+34%) e di una diminuzione di oltre 6.000 unità
nella produzione da fossili (-34%). Il panel di Esperti
concorda su tale previsione di sviluppo occupazionale.
88
ENERGIA ED ECONOMIA
NAZIONALE
IMPATTO SULLE FILIERE ECONOMICHE
Economia circolare
Con la trasformazione del mercato energetico na-
scerà una nuova imprenditoria, preparata e orientata a
cogliere i vantaggi legati all’innovazione tecnologica in
ambito energetico. Tale imprenditoria adotterà modelli
di business evoluti, capaci di coniugare crescita econo-
mica, ridotto impatto ambientale e positive ricadute per
la società e per il territorio.
saranno dunque le basi su cui si costruirà un nuovo
modello di produzione e consumo orientato a utilizzare
gli scarti dei processi industriali come “materie prime”
impiegabili in altri processi produttivi.
Diventare protagonisti
La trasformazione energetica stimolerà un’aggre-
gazione bidirezionale tra produttori e consumatori in-
dustriali. Le imprese – tanto nella manifattura, quanto
nei servizi – prenderanno in mano tutto lo scenario
-
tà). In molti casi esse punteranno su un’aggregazione,
89
unendo i propri interessi grazie alla digitalizzazione
e useranno questa soluzione come leva per limitare i
costi e aumentare la competitività.
La trasformazione energetica impatterà positiva-
dei costi per le attività manifatturiere attraverso due
distinti fattori:
– diminuiranno gli oneri associati ai sistemi di incen-
-
ranno i consumi dei processi industriali.
Tanto al livello nazionale quanto a quello locale, i
del sistema energetico saranno soprattutto quelli relativi
alla creazione di nuove imprese e allo sviluppo di una
per le aziende operanti nel settore e garantire la compe-
titività del sistema economico nel suo complesso.
repowering e il reblading degli impianti
Fer esistenti consentirà di avviare un nuovo, impor-
tante corso di investimenti sul territorio, creando, fra
nell’ambito di tale tecnologia energetica e della relativa
-
spetto alla generazione elettrica, infatti, sarà in buona
parte prerogativa di realtà nazionali (fatta salva la pro-
90
duzione core di aerogeneratori o pannelli fotovoltaici).
Intensità energetica
La proposta di Pnec prevede che l’intensità ener-
getica dell’economia italiana scenderà, nel 2030, a
poco più del 60% del valore del 2005 (che era di circa
116 tep/M€). Ciò equivale a circa 72 tep/M€ al 2030.
La previsione è ritenuta credibile dagli Esperti.
LE FONTI FOSSILI FRA ENERGIA E ALTRI USI
resterà nel prossimo decennio di notevole importanza
per l’economia del Paese e per l’occupazione.
91
Gli investimenti in infrastrutture e in ricerca e in-
novazione da attuare entro il 2030 consentiranno all’in-
dustria petrolifera italiana di competere adeguatamente
sui mercati internazionali dell’energia.
della produzione di biometano consentirà di aumentare
la competitività del settore sui mercati internaziona-
li, di migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti
petroliferi e di sviluppare prodotti innovativi, quali i
biocarburanti, per assicurare l’immissione sul mercato
di combustibili con minor contenuto di carbonio e mi-
gliori prestazioni ambientali.
Un decennio ibrido
Nel trasporto aereo e marittimo il petrolio conti-
nuerà nel 2030 a essere adoperato come carburante so-
stanzialmente quanto oggi. Ma il settore dei trasporti
nel suo insieme compierà nel prossimo decennio una
-
tomobili alimentate da carburanti di origine fossile ad
-
stazioni in termini di conducibilità elettrica, di stabilità
termica e di compatibilità con i materiali, renderanno
possibile lo sviluppo e un’ampia diffusione di veicoli
elettrici e ibridi in grado di operare in completa sicu-
rezza pur in presenza di batterie con elevate densità di
92
-
-
trica rinnovabile.
Dal petrolio, inoltre, continueranno a derivare tutte
le parti in plastica e in gomma, molto importanti per
ridurre il peso dei veicoli elettrici (già oggi dal 30 al
-
te adeguate per essere funzionali ai nuovi combustibili
liquidi per la mobilità.
Fra tendenza e contingenza
-
-
verde. Importanti innovazioni, complementari a quella
energetica, da qui al 2030, verranno dallo sviluppo:
a base bio avranno una tendenza alla crescita di
– dei materiali alternativi per pavimentazione stradale.
Nell’orizzonte ravvicinato preso in esame in questo
studio, tuttavia, il petrolio continuerà a essere necessa-
territorio nazionale.
93
EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO
Nonostante la crescita dell’energia prodotta grazie
alle rinnovabili, l’Europa non si troverà nel prossimo
decennio in una situazione di surplus d’energia auto-
rappresenteranno un aspetto decisivo per la strategia
continentale.
-
risulterà stabile o in riduzione.
Potenziale intesettoriale
Il raggiungimento degli obiettivi ambientali sarà
facilitato dall’implementazione di una interoperabilità
cross-sector (come ad esempio per gli e-vehicle).
Grazie alla progressiva diffusione del vettore elet-
-
ziale e trasporti, sarà possibile sfruttare pienamente il
potenziale delle fonti rinnovabili in termini intersetto-
energetica.
94
Comportamenti consapevoli
-
stria, nel terziario e nell’edilizia, comporterà una mag-
giore consapevolezza dei propri consumi e, conseguen-
temente, una migliore gestione dell’energia.
-
portantissimo:
– per contenere le emissioni di CO2
– per garantire la sicurezza energetica.
Mobilità sostenibile
Il settore del trasporto su gomma darà da qui al
2030 un rilevante contributo al risparmio energetico
del Paese:
– innanzitutto, si diffonderanno autovetture caratte-
rizzate da migliori prestazioni in termini di emis-
– la digitalizzazione, inoltre, contribuirà al miglio-
ramento della sostenibilità dei trasporti soprattutto
-
bilità (maggiore mobilità pubblica e condivisa).
Il giacimento energetico
Nonostante l’importanza del trasporto, i maggio-
ri cambiamenti in termini di efficienza e risparmio
95
energetico avverranno nelle abitazioni. L’edilizia rap-
presenterà il grande “giacimento energetico” italiano,
innovativi consentirà enormi risparmi sui consumi.
Sull’edilizia innovativa, d’altronde, convergeranno nei
prossimi anni forti investimenti a livello europeo.
La riqualificazione energetica degli edifici sarà
al 2030 per il risparmio energetico. Ciò avverrà soprat-
tutto con l’ausilio di strumenti digitali e di software
come i Bim (Building Information Modeling) e i Bems
(Building Energy Management System) impiegati per la
La connessione fra sviluppo delle tecnologie ener-
-
dustria delle costruzioni di accelerare la riconversione
ecologica del patrimonio edilizio, grazie a un’ulteriore
diminuzione dei costi.
3. REGOLAZIONE E POLITICHE
PUBBLICHE
99
L’ITALIA NEL MACRO-SCENARIO
FRA TECNOLOGIA E GEOPOLITICA
Geopolitica dell’innovazione
Il rapido sviluppo registrato dalle fonti fossili “non
convenzionali” (shale oil e shale gas) consentirà agli
Stati Uniti di mantenere un marcato vantaggio com-
petitivo rispetto all’Ue. Tuttavia, potendosi escludere
breakthrough
tecnologico nello sfruttamento delle risorse fossili non
convenzionali, lo sfruttamento del Gnl da parte degli
Con l’incremento dell’utilizzo delle Fer, d’altronde,
nel medio-lungo periodo l’Italia diverrà meno vulne-
legate soprattutto ai paesi produttori di combustibili
fossili.
Lo sviluppo delle Fer consentirà all’Europa e all’I-
talia di passare progressivamente dalla geopolitica
dell’estrazione fossile a quella dell’innovazione e della
realizzazione di sistemi per la generazione da rinnova-
bili. Pur in questo quadro rinnovato, peraltro, l’Italia
resterà un Paese importatore.
100
Sussidiarietà divergente
a impatto climatico zero entro il 2050 sia perseguito
siano nulli. La scelta di Trump di uscire dall’Accordo
di Parigi (peraltro avversata da molti degli Stati confe-
derati negli Usa) resterà in effetti largamente ignorata
da gran parte degli altri stati. L’unica grande eccezione,
a parte alcuni fra i paesi produttori di petrolio, sarà
rappresentata dal Brasile di Bolsonaro.
-
-
gole regioni o città (come sta avvenendo negli Usa, in
contrasto con le scelte dell’Amministrazione Trump).
Un mondo più rinnovabile
101
L’Iea (International Energy Agency) prevede che
tutte le fonti energetiche primarie abbiano incrementi
produttivi da qui al 2030, più marcati per nucleare e
rinnovabili, intermedi per il gas naturale, molto con-
tenuti per carbone e prodotti petroliferi. Per queste
ultime due fonti la quota scenderebbe dal 60% com-
plessivo al 54%. La previsione del panel di Esperti è
simile, ma leggermente più alta su gas e rinnovabili e
più bassa sul nucleare e soprattutto sul carbone.
Più leggeri, più sicuri
-
ziare la rete di approvvigionamento e distribuzione del
La sicurezza dell’approvvigionamento energetico
resterà quindi protetta da possibili eventi geopolitici,
-
damente il mix di paesi fornitori.
L’economia, inoltre, diventando progressivamente
102
-
del prezzo dei combustibili fossili. Va però tenuto pre-
-
del decennio considerato.
STRATEGIE EUROPEE
Gregarietà strategica
Nei prossimi anni la debolezza strategica delle au-
adeguarsi alle strategie europee, senza riuscire a elabo-
rare un percorso sostanzialmente autonomo.
La politica energetica e climatica nazionale resterà
guidata dalle scelte comunitarie. In tal senso, l’in-
-
2030, sia nel contesto Onu per la lotta ai cambiamenti
Ridurre gli impatti, ridurre i prezzi
-
sioni inquinanti e gli altri target previsti per il 2030 in
103
-
-
conomia. I target ambientali comunitari (e in partico-
lare quello relativo alla quota di rinnovabili) verranno
perseguiti in maniera compatibile con le esigenze sia
di ridurre il prezzo dell’energia, per i consumatori e per
approvvigionamenti energetici.
L’evoluzione normativa comunitaria non avrà un
impatto sul costo dell’energia, né per l’onere dell’in-
centivazione delle rinnovabili, né in relazioni ai limiti
alla CO2
di auto e camion.
Decarbonizzati e competitivi
L’aumento di spesa dell’Unione Europea nell’ambi-
-
di comunitari di fungere da propulsore per la sosteni-
bilità energetica e di orientare gli investimenti lontano
dalle scelte “business as usual”, indirizzandoli verso
azioni a sostegno della decarbonizzazione.
L’intrapresa di un percorso ambizioso di decarbo-
-
mente dall’Ue, non andrà a danno della competitività
internazionale del sistema industriale comunitario,
al di fuori dell’Europa.
104
-
vembre 2016 (“Clean Energy for All Europeans”) con-
sentirà agli operatori economici di svolgere un ruolo
attivo nella transizione verso un sistema energetico a
basse emissioni di carbonio. Nei prossimi anni, uni-
First”), i paesi europei faranno assumere al perse-
-
Nella transizione verso la decarbonizzazione, un
-
munitari verrà svolto dai Piani energetici e climatici
-
mentazione di tali strategie risiederà, fra l’altro, nella
-
li istituzioni, produttori, fornitori, utilizzatori, regola-
di clima ed energia utilizzeranno vari meccanismi di
verso scelte ecosostenibili.
intense campagne di marketing da parte delle impre-
micro-produzione, o di advocacy, per accogliere con
maggior favore gli impianti Fer sul territorio.
105
un ulteriore aggiornamento degli obiettivi al 2030 e del
Scelta politica, conseguenze economiche
Le recenti proposte della Commissione Europea
sulla mobilità pulita e sui limiti alle emissioni di CO2
per auto e veicoli commerciali, prevedendo disposi-
europea a spostarsi sull’auto elettrica a prescindere da
altre considerazioni di tipo tecnico o economico.
Da qui al 2030 la strategia europea di decarbo-
nizzazione dell’economia resterà focalizzata sull’idea
-
disfatta con il 100% di energia rinnovabile. Le fonti
l’impatto sulla salute umana e sui danni ambientali.
Dall’orizzonte strategico dell’Ue resteranno fuori le tec-
nologie di cattura, stoccaggio e riutilizzo del carbonio.
presentano una emissione di CO2
allo scarico compresa
-
ma solo allo scarico, mettendo in secondo piano le
emissioni prodotte nell’intero ciclo di vita, ossia quelle
relative alla produzione e allo smaltimento delle bat-
terie e quelle derivanti dalla produzione dell’energia
106
La strategia della Commissione Europea sulla
mobilità orienterà la politica industriale, inducendo i
costruttori continentali a produrre e, successivamente,
pesanti sanzioni previste dalla normativa. Questa linea
strategica danneggerà la competitività della produzione
dei combustibili fossili, ma non quella dell’industria
automotive
nel suo insieme.
di un’industria produttrice di apparati per la mobilità
elettrica e per l’energia rinnovabile, per evitare la di-
pendenza tecnologica dai produttori asiatici.
Aggiustamenti ricorrenti
Il sistema Ets, recentemente revisionato per il IV
Market
Stability Reserve, Msr, e la revisione del Lrf, il Linear
Reduction Factor delle quote gratuite di emissioni di
CO2
), subirà ulteriori aggiustamenti, nel caso si veri-
-
re equilibrio tra disponibilità e domanda di quote di
emissione. Esso, svolgendo la funzione di garantire
riduzioni economicamente convenienti delle emissio-
trasporto aereo, resterà uno strumento fondamentale
107
-
zione dell’impatto ambientale dei consumi energetici
si porrà la necessità di un rafforzamento dell’Ets, al
low carbon
tale meccanismo avrà bisogno di liberarsi del surplus
riequilibrio del mercato.
Il menù della regolazione
Il sistema Ets resterà un punto di riferimento per
delle emissioni di gas a “effetto serra”. Ma a tale stru-
-
portamenti considerati virtuosi dalle autorità europee.
L’istituzione di una carbon tax (per i settori non
-
la CO2
low-carbon.
Si eviterà inoltre l’introduzione a livello nazionale di
un (sul modello del Regno Unito),
puntando invece su una soluzione a livello comunitario.
108
POLITICHE E PRATICHE DEGLI
ATTORI PUBBLICI
DALLA SEN AL PNEC
Nel contesto italiano, il passaggio dalla Strategia
Energetica Nazionale del 2017 al Piano Nazionale
Integrato Energia e Clima 2021-2030 – previsto dal-
la Governance Regulation europea e vincolante negli
obiettivi di decarbonizzazione in termini di penetrazio-
di interconnessione con gli altri Stati Membri – forni-
sce la traiettoria da seguire per il raggiungimento degli
compliance e soggetta ad eventuali mi-
sure di .
Il Pnec stimolerà, nell’orizzonte di medio-lungo
-
-
l’economia.
L’attore pubblico mirerà a tracciare, per ogni fonte,
-
tura dei sistemi.
109
Priorità ambientale
Nella ridefinizione progressiva degli obiettivi si
terrà conto dei tre pilastri dell’energia, quello sociale,
quello economico e quello di sostenibilità ambientale.
-
te in funzione della variabile clima, il mix energetico
verrà realizzato orientando gli altri due pilastri attorno
sceglierà di concentrare le risorse sulla mobilità elet-
trica.
Uno dei principali limiti italiani resterà quello di
affrontare la questione climatica solo dal punto di vista
-
-
no molti dei paesi europei.
Piccolo è bello
Sen al Piano Nazionale Energia e Clima sarà l’innalza-
mento dell’obiettivo Fer al 30%. Il passaggio dalla Sen
al Pnec, inoltre, accentuerà la spinta per uno sviluppo
delle rinnovabili basato su risorse piccole e distribuite,
ruolo attivo del consumatore. Il regolatore pubblico,
quindi, orienterà lo scenario verso la micro-produzione
e lo scambio in loco, rimuoverà ostacoli e barriere al
suo sviluppo e favorirà un completo passaggio al mer-
110
cato libero dell’energia.
Il Governo italiano, inoltre, promuoverà nei pros-
simi anni una strategia a lungo termine per la ristrut-
turazione e la riqualificazione energetica del parco
-
RUOLO DEGLI ATTORI PUBBLICI
L’aumento della competenza dell’Autorità per
l’Energia (Arera), con l’allargamento alle attività dei
-
gamenti strettissimi con il settore energetico, porterà
risultati positivi nel corso dei prossimi anni.
Una delle principali funzioni del regolatore pub-
blico (e in particolare proprio dell’Arera) sarà il man-
vista dello sviluppo di nuove reti. L’Autorità, inoltre,
Un limite per l’azione del regolatore pubblico in
ambito energetico sarà quello di non essere dotato di
una robusta struttura d’indagine tecnologica di sup-
porto.
111
Una regia debole
-
scritti (vale a dire soprattutto gli sviluppi tecnologici
e l’evoluzione nell’organizzazione del mercato), i costi
dell’energia resteranno ancora a lungo una fonte di in-
certezza per le imprese, soprattutto a causa delle per-
sistenti irrazionalità dell’azione pubblica.
L’azione del Governo nazionale sarà nei prossimi
anni priva di una strategia forte e perseguita con con-
vinzione, al di là dell’applicazione delle linee guida
provenienti dalle strategie comuni europee. Una volta
adottate le normative comunitarie e nazionali in tema
di energia (Piano Nazionale Energia e Clima, Red II,
Strategia di decarbonizzazione di lungo termine), l’a-
zione della Pubblica Amministrazione sarà indirizzata
al controllo del rispetto dei criteri generali: il raggiun-
gimento dei target ambientali, la riduzione del costo
dell’energia e la garanzia della sicurezza dell’approv-
vigionamento.
La “Cabina di Regia” sarà sostanzialmente irrile-
-
gura forte (un Sottosegretario alla Presidenza, un forte
Incertezze insostenibili
Il quadro normativo italiano rimarrà incerto, ri-
sentendo dei ritardi nell’emanazione delle disposizioni
112
-
grammazione dello sviluppo di iniziative da parte degli
fortissimo deterrente allo sviluppo dell’autoproduzione,
investimento, tanto delle imprese, quanto delle comu-
nità territoriali o delle singole famiglie.
Un’altra delle principali criticità della P.A. verrà dal
debole aggiornamento sull’innovazione, per il quale
-
care frequentemente le scelte di incentivo e le regole
-
vestitori dovranno fronteggiare.
Il protagonismo delle città
L’Ue sosterrà con vigore le azioni e gli interventi
per il clima nelle città, in quanto queste ultime svol-
geranno un ruolo cruciale per il raggiungimento degli
obiettivi di decarbonizzazione previsti nell’accordo di
Parigi.
Le città, generando una grande quota di emissioni –
sia a livello Ue, sia a livello globale – rappresenteranno
un importante campo di prova per l’implementazio-
orientati alla decarbonizzazione. In tal senso, il “Patto
113
all’inizio del 2019 oltre 7.700 città in circa 50 paesi –
sarà nel prossimo futuro protagonista del cambiamento
dei comportamenti in ambito energetico.
Un sistema da sbloccare
protagonisti della trasformazione: in positivo per certi
versi, in negativo per altri.
Sul primo versante, la Pubblica Amministrazione
-
Con le istituzioni locali e centrali, inoltre, si ope-
re-
powering o di nuova installazione con un iter di auto-
rizzazione (inclusa la connessione alla rete) fortemen-
contesto gli operatori Fer competeranno “a mercato”
per aggiudicarsi la realizzazione e il successivo eser-
cizio di progetti con una “cantierabilità” assicurata nel
breve periodo.
Tuttavia, in molti casi, l’installazione di impianti,
del permitting prolungato e dell’eccessiva pluralità di
Nel prossimo futuro, tuttavia, le regole Ue del
Clean Energy Package verranno implementate nel
114
allo sviluppo del sistema di produzione energetica, dal
anni per le nuove installazioni e un anno per i repowe-
ring (salvo casi eccezionali documentati).
Nel medio periodo, comunque, si renderà necessa-
rio un provvedimento di natura eccezionale, simile al
urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico).
LINEE DI POLITICA PUBBLICA
Snellimento normativo
La regolazione in campo energetico ed elettrico su-
birà un processo di snellimento per consentire nuove
forme di produzione e consumo dell’energia (prosu-
ming, local community, aggregati abitativi o di piccola
impresa).
Parallelamente, verranno semplificati gli assetti
regolatori e normativi relativi alla partecipazione delle
e-Fer nei mercati dei servizi di dispacciamento elettri-
Mercato emergente
I meccanismi di mercato risulteranno preferibili ri-
115
permetteranno di:
-
gidità amministrative e i problemi tipici di registri
e graduatorie.
La regolazione pubblica in ambito downstream, in
vista di una situazione di liberalizzazione consolidata,
perderà progressivamente il controllo sulle tariffe.
-
barriere normative/regolatorie e un mercato solo par-
zialmente liberalizzato.
All’interno di questa tendenza evolutiva, fra l’altro,
persisterà la presenza di pressioni di tipo lobbistico.
in particolare per la mobilità elettrica, continueranno
-
mobilistica.
Dall’incentivazione all’abilitazione
costo degli impianti fotovoltaici ed eolici (in particolare
per quelli utility scale -
titivi, rispetto al passato saranno necessari incentivi,
o altre forme di supporto, con minore impatto sulle
bollette dei consumatori.
Il complesso delle regole di mercato evolverà ver-
116
sostegno smetteranno di rappresentare sistemi incen-
tivanti, diventando piuttosto fattori abilitanti per inne-
scare lo sviluppo.
Tuttavia, per gli impianti di piccola taglia sarà ne-
cessario, almeno nel breve periodo, il mantenimento
del sistema di supporto attuale, basato sulla esenzione
dal pagamento delle componenti variabili degli oneri di
sistema e di rete. Nel lungo periodo verranno introdotti
-
ranno una maggiore coerenza tra livello di supporto e
costo della tecnologia.
Più sviluppo, meno energia
A livello nazionale, la politica energetica industria-
-
scali per il risparmio energetico, etc.) contribuirà:
– ad accrescere la competitività internazionale delle
-
sitive ricadute in termini occupazionali.
La riduzione dell’intensità energetica della nostra
economia continuerà a essere perseguita nei prossimi
anni attraverso strumenti quali:
– il conto termico nella pubblica amministrazione.
117
L’Italia, seguendo le indicazioni del Clean Energy
Package comunitario, metterà al centro della sua stra-
– verrà rafforzato il fondo nazionale di garanzia per
– verranno promossi il risparmio energetico e le fonti
-
pe di calore, teleriscaldamento, etc.), intervenendo
contestualmente alla messa in sicurezza antisismica
degli immobili.
In funzione di tale evoluzione, nel Paese si veri-
-
cienza energetica:
– sia nella conversione, trasmissione e distribuzione
pubblica amministrazione e delle imprese private.
La nascita di nuovi tipi di operatori e nuove forme
-
mento (come peraltro già in corso in alcuni Stati Ue).
Si punterà nei prossimi anni su un’armonizzazione
la condivisione di regole omogenee nel rapporto tra
118
di armonizzazione, verranno introdotte alcune inno-
vazioni, fra cui:
-
– il ruolo attivo dei consumatori di energia sui mer-
cati.
-
riati anni, durante i quali i vincoli attuali manterranno
nuovi sistemi energetici ne risulterà rallentato.
119
L’IMPATTO SUL CAMBIAMENTO
CLIMATICO
Lenti in partenza
La possibilità italiana di rispettare gli obiettivi di ri-
duzione dell’impatto climatico del consumo energetico
dipenderà in primo luogo dalla potenza degli impianti
installare.
-
zioni italiane metteranno in atto uno sforzo crescente,
soprattutto a livello statale, dove verranno implemen-
tati strumenti normativi capaci di garantire, al tempo
stesso:
– lo sviluppo degli impianti a fonti rinnovabili in
termini compatibili con la bancabilità dei relativi
– il mantenimento dei requisiti di sicurezza e adegua-
tezza della rete.
L’Italia si troverà in ritardo rispetto ai milestone
intermedi della riduzione delle emissioni, soprattutto
-
zativa dei progetti.
Entro il 2030, tuttavia, il target nazionale di ridu-
zione delle emissioni del 33% rispetto al 2005 verrà
raggiunto. L’Italia riuscirà, nel lungo termine, a rispet-
componenti, a partire dagli attori dell’economia, lavo-
reranno effettivamente per la riduzione delle emissioni.
120
di forte accelerazione della riduzione di emissioni di
gas serra, puntando a una riduzione del 40% nel 2030
(rispetto ai valori del 1990) e dell’80% nel 2050. Il
panel di Esperti ritiene credibile la previsione per il
2030, mentre per il 2050 individua un livello di riduzio-
ne che sarà nettamente minore, vale a dire dell’ordine
del 60%.
121
Il Governo italiano, nella Sen, prevedeva livelli di
riduzione delle emissioni Ghg molto differenziati fra
settore e settore. Il settore industriale (responsabile al
2015 del 37% di tali emissioni) è quello che dovrebbe
effettuare la più forte riduzione, -38%). La riduzione
complessiva ottenuta dall’Italia (non riportata nel gra-
del panel di esperti si accostano a quelle della Sen,
con una maggiore prudenza sui risultati possibili nel
settore dei trasporti.
L’Italia, come già avvenuto per gli obiettivi al 2020,
riuscirà a rispettare il target di riduzione delle emissioni
di CO2
per i settori non Ets. Gli obiettivi di riduzione
delle emissioni climalteranti al 2030 verranno però rag-
122
Nel settore dei trasporti leggeri il ricambio del
parco circolante nella sua naturale evoluzione sarà in-
riduzione di emissioni climalteranti.
Per il trasporto pesante si manifesteranno forti
criticità in merito al rispetto degli obiettivi. Per porvi
rimedio verrà sviluppato maggiormente l’uso del Gnl
e si favorirà lo spostamento del trasporto merci dalla
strada alla ferrovia e alle navi.
L’innovazione tecnologica porterà miglioramenti
di polveri e di anidride solforosa, caratterizzante il gas
naturale, consentirà di ottenere un miglioramento della
qualità dell’aria.
4. ENERGIA E SOCIETÀ
125
ASPETTI SOCIALI DELL’USO
DELL’ENERGIA
ENERGIA, QUALITÀ DELL’ARIA E SALUTE
Soluzioni combinate
sul ricambio del parco veicoli circolante, come stru-
mento per conseguire un rapido miglioramento della
qualità dell’aria in molteplici città europee.
delle emissioni allo scarico (ricircolazione dei gas di
scarico, catalizzatori ossidanti e riduzione catalitica de-
gli ossidi di azoto – NOx – con urea) in vetture diesel
Euro 6d, consentendo di rispettare i limiti alle emissio-
ni per gli NOx in condizioni reali di guida, garantirà il
rispetto del limite per le vetture diesel (pari a 80 mg/
km) senza il ricorso ad alcun fattore di conformità.
I miglioramenti tecnologici dei fuel e dei motori
a combustione interna, mantenendo le emissioni allo
scarico dei veicoli entro i limiti, contribuiranno a rag-
giungere i target di qualità dell’aria nelle aree urbane.
Le emissioni di Pm10
e di Pm2,5
derivanti dal trasporto
veicolo, all’aumentare del quale aumentano le emissio-
ni “non allo scarico” (derivanti dall’usura dei freni, dei
pneumatici, del manto stradale e dal rimescolamento).
126
Riduzioni d’impatto
Il progressivo incremento della quota rinnovabile
nel mix energetico, il rinnovo del parco veicoli circo-
cittadini.
Le minori emissioni di inquinanti quali ossidi di
azoto, ammoniaca, biossido di zolfo, particolato, infat-
ti, daranno risultati molto positivi in termini di qualità
dell’aria, con la conseguente, sensibile diminuzione:
Valore sistemico
L’aumento della quota di rinnovabili, caratterizzate
-
mente la qualità della vita dei cittadini e, conseguen-
temente, comporterà una riduzione dei costi sanitari.
Le esternalità delle rinnovabili – ossia i costi derivanti
dalla monetizzazione degli impatti delle fonti energe-
un ordine di grandezza inferiore rispetto a quelle delle
fonti fossili.
I vantaggi della generazione elettrica, inoltre, de-
in vari ambiti (si pensi allo switch verso l’elettrico nel
trasporto urbano).
127
EVOLUZIONE DEI CONSUMI
Nuove generazioni e salto tecnologico
-
trollare i propri consumi e gestirli da remoto, già oggi
una realtà, si diffonderanno da qui al 2030 in gran par-
del peso sociale delle persone capaci di avvalersi in
maniera disinvolta di strumenti digitali, come i cosid-
detti “millennial”.
-
sumatori in termini di approccio al consumo di energia.
Innovazione ed etica
Nelle abitazioni le soluzioni digitali intelligenti, per
apparati quali i termostati e l’illuminazione, potranno
comportare una riduzione del consumo totale di ener-
gia dell’ordine del 10%.
Grazie alla digitalizzazione, inoltre, sarà possibile
usare energie rinnovabili (pregiate sul fronte etico) per
realizzare micro-economie di scambio a sfondo eco-
logico.
La digitalizzazione, comunque, avrà effetti energe-
tici e di impatto climatico molto rilevanti per le nuove
128
già esistenti.
dei veicoli elettrici) rappresenteranno uno strumento
prezioso a disposizione dell’utenza. Si assisterà quin-
di a un’integrazione spinta di tali sistemi nei consumi
personali, domestici e non, e a una proliferazione delle
offerte commerciali per l’utilizzo dell’energia all’inter-
servizi collegati alla mobilità).
Con lo snellimento delle procedure autorizzative
relative all’installazione di pannelli solari, inoltre, verrà
abilitata la possibilità di vendita di energia all’interno
dei condomini.
POVERTÀ ENERGETICA E POLITICA SOCIALE
Il lusso di innovare
Il possesso di strumenti di produzione energetica
dell’energia, in particolare, creerà un divario sociale
129
nei tempi dell’innovazione:
– il ricorso a forme di energia sostenibili sarà sempre
obiettivi ambientali saranno coniugati con decise
riduzioni del costo dell’energia.
-
fuel poverty) sarà nel prossimo futuro in crescita. Va
quota effettiva di popolazione in condizione di povertà
energetica resterà comunque sostanzialmente invariata
nei prossimi anni (attorno al 7-8% delle famiglie), an-
ad hoc. Ciò sarà
dovuto alla progressiva riduzione dei consumi residen-
ziali (circa il 15% in meno fra il 2016 e il 2030) e si
del costo dell’energia.
Innovazione politica
I Sustainable Development Goals dell’Onu orien-
teranno l’azione di gran parte delle nazioni verso il
perseguimento contemporaneo di obiettivi relativi al
contenimento del cambiamento climatico, all’inclusio-
ne, all’eradicazione della fame e all’eliminazione della
povertà energetica.
Il cambiamento dirompente dei prossimi anni verrà
-
130
Nel prossimo futuro, dunque, le misure mirate a
generare risorse per incentivare la mobilità elettrica
verranno concepite in maniera tale da non costituire un
Inoltre, per ridurre il fenomeno della povertà ener-
getica si punterà su:
– la riduzione della spesa energetica delle famiglie
-
– i sussidi alle famiglie con redditi bassi.
Bollette alleggerite
Nei trasporti le misure dirette a incentivare la mo-
causa sia dello stadio ancora arretrato di maturazione
di questa tecnologia, sia della necessità di creare da
zero tutta l’infrastruttura di ricarica delle batterie: ov-
viamente la spesa necessaria a sostenere queste politi-
Nonostante l’entità degli investimenti necessari allo
sviluppo delle rinnovabili nella produzione di energia
elettrica (sia per nuova capacità di generazione, sia per
l’adeguamento della rete elettrica con elevate capacità
di accumulo) risulterà però possibile, da qui al 2030,
ridurre il peso delle innovazioni sulle bollette.
131
TERRITORI, COMUNITÀ,
MOVIMENTI
LE BASI DELLA SENSIBILITÀ AMBIENTALE
Fra convenienza e sensibilità
La sensibilità ai temi ambientali continuerà a di-
pendere da vari fattori:
– l’evoluzione del costo dell’energia.
Verranno messe in atto incisive campagne infor-
Nel campo del trasporto delle persone la valutazio-
ne del consumo energetico rappresenterà un aspetto di
crescente importanza, preso in esame al momento della
decisione d’acquisto. Attorno al 2024, d’altronde, le auto
cui il consumatore avrà un’effettiva possibilità di scelta.
La diffusione della mobilità elettrica, necessaria
-
progressivamente i comportamenti e le scelte dei con-
sumatori. Quello della mobilità, dunque, sarà un settore
in cui si riscontreranno buoni risultati in termini di
crescita della sensibilità ambientale.
132
Conoscenza e cittadinanza
L’energia e i modi sostenibili per produrla e ren-
derla disponibile a una popolazione crescente costitui-
sarà legata la sopravvivenza del genere umano.
Il cambiamento del sistema energetico e la conse-
sviluppo del livello di informazione della popolazione
indicatore della consapevolezza del cittadino, rappre-
-
ne di responsabilità delle persone nella riduzione dei
consumi e nella lotta ai cambiamenti climatici.
Consapevolezza collettiva
-
-
pevole dei propri comportamenti energetici e dell’im-
patto degli stessi sull’ambiente.
Lo sviluppo delle micro-grid, d’altro canto, cam-
bierà i rapporti fra imprese, attori istituzionali e po-
polazioni, in funzione del netto aumento di consape-
volezza delle persone rispetto alla generazione, all’u-
tilizzo e al risparmio di energia: portare verso il basso
la gestione della rete, inclusa la necessità di continuità
e di bilanciamento, genererà una diffusa competenza.
133
Rivoluzione culturale
Gli effetti dei fenomeni di autoproduzione (quantità
di energia prodotta e fruita all’interno del micro-conte-
sto, costi dell’energia stessa, impatto ambientale, etc.)
saranno piuttosto rilevanti, già nel medio termine,
come sprone all’evoluzione culturale del Paese.
-
irà un fattore abilitante della customer awareness (la
consapevolezza dei consumatori sui propri compor-
-
dell’energia e dei servizi di dispacciamento).
Tali tipi di innovazione avranno un valore di cam-
persone a far entrare la sostenibilità ambientale nell’in-
sieme di fattori di cui si tiene conto nel prendere una
decisione di spesa (come la scelta di un appartamento
-
stico). Nel lungo termine, dunque, il consumatore com-
pierà una rivoluzione culturale, ripensando i propri stili
virtuosi.
La sensibilità, comunque, si tradurrà in comporta-
-
verse aree metropolitane, delle condizioni strutturali
urbana, piattaforme di connessione, lo snellimento nor-
mativo e regolatorio necessario alla fornitura di energia
elettrica in forme innovative.
134
Evoluzione sociale
Nonostante in Italia sia mancata in passato una
adeguata coniugazione delle questioni ambientali con
quelle sociali, la sensibilità ambientale diverrà nei pros-
non resterà indietro sul piano dei comportamenti am-
bientalmente responsabili.
-
-
società, per le ragioni esposte in precdenza.
ATTIVAZIONE POLITICO-SOCIALE
Clima, ricchezza e consenso
climate change
saranno uno dei principali driver
molti cittadini dell’Ue l’azione per il clima farà sempre
attenzione verso scelte rispettose dell’ambiente e del
clima. La società civile sarà parte attiva del dibattito e
-
sionale dell’Ue in materia di clima ed energia.
-
binato con quello della povertà. La divaricazione fra
135
-
-
so politico (come è avvenuto per le proteste dei “gilet
gialli” in Francia dove partendo dall’energia, la protesta
si è espansa a una serie di rivendicazioni di carattere
-
Coinvolgimento e innovazione
Nel prossimo futuro, dunque, la coniugazione delle
questioni ambientali con quelle sociali sarà decisiva per
l’accettazione delle tecnologie delle Fer. La questio-
ne dovrà essere affrontata con la dovuta attenzione,
-
obiettivi 2030.
Le innovazioni descritte nei capitoli precedenti,
d’altronde, rendendo la popolazione protagonista del
sistema energetico, favoriranno tale coinvolgimento e,
energie rinnovabili.
Spinte contrastanti
Il fenomeno “Nimby” (Not-In-My-Back-Yard) re-
sterà un elemento con il quale gli operatori del settore
136
misura essere superato grazie a un approccio basato
sulla partecipazione condivisa.
continueranno a rappresentare nei prossimi anni un
fattore di accelerazione dei fenomeni “Nimby”, favo-
o meno ampi orientati a contestare l’insediamento di
attività produttive e infrastrutture sul territorio.
verranno promossi dalle istituzioni, e a cui le imprese
del settore energetico tenderanno a collaborare, si do-
vranno confrontare con processi partecipativi paralle-
ragione del fatto di svolgersi fuori dagli ambiti istitu-
zionali e di essere potenziati dagli strumenti “social”.
IMPRESE, ISTITUZIONI E CITTADINI
L’adeguamento delle legislazioni nazionali e la
-
novabili verranno ostacolati sia dalle lobby contrarie,
membri e dalle conseguenti resistenze interne (come il
nucleare in Francia, il gas naturale in Italia e la lignite
in Germania).
La stessa sensibilità dei cittadini verso le infra-
137
social
in tema di allocazione di impianti energetici, inoltre,
-
un paese o del continente europeo nel suo insieme.
Un diverso approccio
-
-
ratterizzante della strategia industriale. In tale ottica,
esse porranno attenzione crescente al rapporto con il
territorio.
energetici, le imprese tenderanno a cambiare il proprio
approccio, utilizzando un metodo di partecipazione
condivisa già nella fase preparatoria di un progetto.
Attivazione istituzionale
-
gimento degli obiettivi ambientali con decise riduzioni
del costo dell’energia, ma saranno comunque formulate
tenendo conto dei rapporti fra imprese, attori istituzio-
nali e popolazioni. Il lavoro “di squadra” tra i diversi
stakeholder sarà un prerequisito del successo della
transizione energetica e quindi del raggiungimento
138
dei target 2030.
Le istituzioni saranno attive a tutti i livelli, ma con
il programma Life e il partenariato europeo per l’in-
novazione sulle città e le comunità intelligenti), sarà
possibile coinvolgere la società civile nel percorso di
Energia e Clima, da sottoporre a Valutazione
Ambientale Strategica, favorirà un approccio parteci-
pativo delle popolazioni.
Competenze parcellizzate
La competenza concorrente fra Stato e Regioni in
tema di energia, favorendo un’elevata parcellizzazione
delle competenze stesse, costituirà ostacoli di prima-
ria importanza rispetto alla transizione energetica. Per
questa ragione si punterà nel prossimo futuro su un
maggiore coinvolgimento – da parte degli operatori
Fer e delle istituzioni nazionali – delle comunità locali
nelle fasi iniziali dei progetti di insediamento, aprendo
-
tagonismo crescente dei prosumer di cui s’è detto in
precedenza, al processo partecipativo sociale si ag-
giungerà un processo partecipativo economico diffuso,
consentito dallo sviluppo delle rinnovabili.
139
Resistenze sistemiche
-
no normalmente in una posizione sfavorevole, specie
nella fase d’introduzione, essendo generalmente costo-
sviluppate in termini di qualità ed esigenze degli uti-
Per accelerare il processo d’implementazione del-
economico e sociale, allo scopo di valutare le resisten-
di insediamento degli impianti, una maggiore sensibili-
tà da parte delle comunità locali, cui si risponderà con
forme di coinvolgimento diretto sin dalle fasi proget-
investimenti partecipativi.
Metodologie partecipative
La transizione energetica, dunque, assumerà una
Fer e comunità locali, sia in occasione di interventi di
repowering di impianti esistenti, sia per le nuove in-
stallazioni.
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia
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Energia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia

  • 1. ENERGIA 2030 Le prospettive del settore energetico in Italia a cura di Stefano Palumbo e Maurizio Urbani
  • 2. L’indagine previsionale “ENERGIA 2030. Le prospettive del settore energetico in Italia” è stata ideata e realizzata da Stefano Palumbo e Maurizio Urbani. Al progetto ha collaborato Manuela Gervasi. All’indagine hanno partecipato, in qualità di esperti: Luca Bragoli (Erg), Alfredo Camponeschi (Enel), Gian Piero Celata (Enea), Franco Del Manso (Unione Petrolifera), Sergio Ferraris (QualEnergia), Fabrizio Fontanesi (Engineering), Alberto Gallucci (Enel), Giambattista Guidi (Enea), Alessandro Lagostena (Erg), Mariano Marciano (Engineering), Gianni Silvestrini (Kyoto Club), Remo Giulio Vaudano (Cni), Roberto Venafro (Edison). Gold Sponsor del progetto sono stati ENGINEERING INGEGNERIA INFORMATICA SpA ed ERG SpA. Silver Sponsor del progetto sono stati EDISON SpA, ENEL SpA e TERNA SpA. ENERGIA 2030. Le prospettive del settore energetico in Italia di Stefano Palumbo e Maurizio Urbani Finito di stampare nel maggio 2019 Impaginazione e stampa a cura di Format Roma Srl, Roma È consentita la riproduzione e diffusione con citazione degli autori
  • 3. ENERGIA 2030 Le prospettive del settore energetico in Italia
  • 4.
  • 5. INDICE Premessa 11 Introduzione di Maurizio Urbani 17 PARTE PRIMA LO SCENARIO PREVISIONALE a cura di Stefano Palumbo 1. Evoluzione tecnologica 25 Ricerca e innovazione 27 Sviluppo di batterie e accumuli, p. 28 – Prospettive della mobilità elettrica, p. 32 – Innovazione digitale, p. 35 Reti e approvvigionamento 40 Evoluzione delle reti, p. 40 – Competitività e sicurezza dell’approvvigionamento, p. 46 La produzione energetica italiana nel 2030 49 Transizione energetica, p. 49 – Le rinnovabili, fra crescita e repowering, p. 51 – Ruolo dei combustibili fossili, p. 53 – Situazione nel 2030, p. 57 2. Economia dell’energia 61 Scenario competitivo 63 Innovazione nel business, p. 63 – Ruolo del digitale, p. 66 – Attori e posizionamento, p. 68 – Ascesa dell’autoproduzione, p. 72
  • 6. Finanza e mercato 76 market design, p. 79 – Prezzi, costi e tariffe, p. 82 Organizzazione, lavoro e competenze 84 Modelli organizzativi, p. 84 – Competenze, p. 85 – Tendenze dell’occupazione, p. 86 Energia ed economia nazionale 88 risparmio energetico, p. 93 3. Regolazione e politiche pubbliche 97 L’Italia nel macro-scenario 99 Fra tecnologia e geopolitica, p. 99 – Strategie europee, p. 102 Politiche e pratiche degli attori pubblici 108 Dalla Sen al Pnec, p. 108 – Ruolo degli attori pubblici, p. 110 – Linee di politica pubblica, p. 114 L’impatto sul cambiamento climatico 119 4. Energia e società 123 Aspetti sociali dell’uso dell’energia 125 Energia, qualità della vita e salute, p. 125 – Evoluzione dei consumi, p. 127 – Povertà energetica e politica sociale, p. 128 Territori, comunità, movimenti 131 Le basi della sensibilità ambientale, p. 131 – Attivazione politico-sociale, p. 134 – Imprese, istituzioni e cittadini, p. 136 Gli ostacoli allo sviluppo energetico 141
  • 7. PARTE SECONDA IL PUNTO DI VISTA DEI PROTAGONISTI Rinnovabili: uno sviluppo da non sottostimare, Gianpiero Celata, Giambattista Guidi (Enea), p. 145 – La nostra visione, Luca Bragoli, Alessandro Lagostena (Erg), p. 150 – Mobilità elettrica: un’innovazione all’ordine del giorno, Alfredo – Gas naturale e rinnovabili per l’energia 2030, Roberto Venafro (Edison), p. 166 – Quattro megatrend per il settore Energy & Utilities, Fabrizio Fontanesi (Engineering), p. 172 – Le scelte autolesioniste della politica energetica europea, Franco del Manso (Unione Petrolifera), p. 181 – Uno scenario troppo timido, Gianni Silvestrini (Kyoto Club), p. 189 (QualEnergia), p. 194 Glossario 199 Nota metodologica 205 Gli esperti 211 I curatori 219
  • 8.
  • 9. 11 PREMESSA Il progetto Lo scenario previsionale contenuto in questo libro è il frutto di un progetto svoltosi fra il novembre del 2018 e il marzo del 2019. Una dozzina di manager e osservatori di primo piano del settore dell’energia e dell’ambiente si sono confrontati durante tre seminari - mente uno scenario previsionale per l’energia in Italia, nell’orizzonte del 2030. Stimolati nella discussione dai curatori di questo libro, ma liberi di focalizzare - - tono a disposizione delle comunità professionali cui appartengono. Il valore dell’iniziativa è accentuato dal la Sen (Strategia Energetica Nazionale) del 2017, sia la proposta di Piano Nazionale Energia e Clima (Pnec) di inizio 2019, documenti con i quali i governi italiani per analizzare la fattibilità degli obiettivi proposti nella programmazione europea e nazionale. Il risultato del lavoro svolto in una sede ristretta, dunque, diventa uno strumento per promuovere l’e- voluzione del settore energetico e per immaginare il
  • 10. 12 - - Il panel di esperti La metodologia - -
  • 11. 13 trasformati in domande sul 2030: Quale sarà il mix - stibili fossili all’interno del mix energetico del Paese, digitalizzazione alla trasformazione tecnologica del evolverà lo scenario competitivo del settore energetico - - a rispettare gli obiettivi di riduzione dell’impatto cli- gli aspetti sociali (domanda, fuel poverty, etc) rispetto punto un ampio ventaglio di interrogativi, i parteci- coordinatore del progetto. Nelle settimane successive le risposte sono state elaborate, riorganizzate per tema e trasformate in un previsionali emerse dalla prima giornata. Si è svolto dunque un secondo seminario, in cui sono stati in pri- mo luogo discussi gli argomenti principali emersi dalla
  • 12. 14 seguito la valutazione individuale delle idee: ogni par- selezionato, nell’ampia messe di idee contenute, quelle Durante i due mesi successivi è stato predisposto il - terza giornata di seminario, i risultati sono stati presen- tati dall’équipe e discussi approfonditamente dai parte- - cuni autorevoli discussant esterni, appartenenti all’area istituzionale e associativa del settore energetico: Luca Barberis (Gestore Servizi Energetici), Luciano Barra (Ministero dello Sviluppo Economico), Alessandro Carettoni (Ministero dell’Ambiente), Dario Di Santo (Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Ener- gia) e Clara Poletti (Autorità Regolatrice Energia Reti e Ambiente). La credibilità del rapporto previsionale, riporta- to nella prima parte di questo libro, è in primo luo- go direttamente legata alla qualità professionale degli esperti consultati. Alla loro competenza, tuttavia, si ag- – la doppia forma di consultazione (prima liberamen- importanti, poi analitica e basata sul meccanismo intellettualmente impegnativo della scelta secca fra
  • 13. 15 il “SÌ - - - giungono un ampio consenso (in questo caso, alme- no i due terzi del panel).
  • 14.
  • 15. 17 INTRODUZIONE di Maurizio Urbani Quarant’anni di energia Ho cominciato a occuparmi di energia quarant’anni fa e le condizioni erano diametralmente opposte a quel- le di oggi. La mia tesi di laurea riguardava la progetta- dell’uranio dal plutonio nei processi di ritrattamento del combustibile nucleare irraggiato. Negli anni novanta mi sono occupato del piano di risanamento ambientale del parco termoelettrico nazio- nale. Le grandi centrali utilizzavano olio combustibile ad alto tenore di zolfo e le conseguenti emissioni in atmosfera raggiungevano i 5.100 mg/Nm3 di biossido di zolfo. Sempre in quegli anni, come componente della potuto analizzare e valutare un gran numero di im- - petrolifere, terminali Gnl, etc.). Era il periodo della riconversione degli impianti termoelettrici con la pro- gettazione e la costruzione dei primi cicli combinati a gas ad alto rendimento e basse emissioni. impatto ambientale delle centrali progettate sulla co- siddetta “clean coal technology” (insieme di tecnolo- gie volte alla riduzione dell’impatto ambientale della produzione di energia elettrica dalla combustione del
  • 16. 18 carbone), con la conseguente costruzione della centrale installata (entrata in esercizio nel 2010). In quest’ulti- mo decennio, lo scenario è profondamente mutato, mi e impianti da fonti rinnovabili. In ogni caso, sempre all’inizio della mia attività professionale, ebbi la for- dirigente dell’Enea e consigliere dell’allora Ministro delegazione italiana al primo summit sulla terra, tenu- tosi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. “negawatt” (termine coniato dal fisico americano - sparmiata in un processo grazie a una tecnologia o a un comportamento. L’agorà energetico-ambientale in- torno Giancarlo era fonte di continuo apprendimento e non tutto sia andato nel verso desiderato. I cambiamen- ti climatici in atto ne sono la prova lampante. Si è pas- sati da analisi e valutazioni per ridurre l’effetto serra a strategie per adattarsi ad un futuro surriscaldato. È dell’era dei combustibili fossili, accelerando sulle poli- strada è ancora lunga da percorrere.
  • 17. 19 tecnologie innovative e dirompenti siano la soluzione dei problemi ma occorre alzare l’asticella della cultura di tutti (in particolare, politici, imprenditori e cittadini). esplicative di quanto consumiamo e di quanto potrem- mo risparmiare accompagnando l’utente nel migliora- mento dell’uso dell’energia. Ad esempio, confrontare i - risparmiando denaro, le utility e l’ambiente riducendo le emissioni. Rispetto al passato, quando i temi dello sviluppo sostenibile venivano declinati quasi esclusivamente da - to nella società civile, troppo impegnata nei problemi quotidiani, oggi lo scenario sembra, però, cambiato: da una parte l’indiscutibile evidenza dei cambiamenti Dieci anni per il clima “Energia 2030” affronta in modo complessivo gli scenari energetici in questo momento strategico. In Italia, lo stato di attuazione al 2017 dei tre obiettivi del cosiddetto “20-20-20 pacchetto energia
  • 18. 20 e clima” dell’Unione Europea al 2020, è stato traguar- dato (riduzione dei gas serra: -17,7% rispetto all’obiet- di energia: -25,3% rispetto all’obiettivo di -20%). Crisi - duzione e la quantità di energia necessaria per realiz- e superato il 34,2% nei consumi di elettricità, sono ar- rivate al 19% nei consumi termici e sono poco sopra il 7% nei consumi di energia nei trasporti. Ma c’è ancora molto da fare. Il cosiddetto “Clean Energy Package” gas serra del 40% rispetto ai livelli del 1990, quota di 32% e riduzione dei consumi di energia primaria del nazionali. Entro il 2019 dovrà essere approvato il piano - La mia personale visione continua a porre al pri- mo posto l’efficienza energetica (“first efficienty”) “negawatt”. Molteplici i fronti su cui si dovrà lavora-
  • 19. 21 della mobilità elettrica e a gas naturale e biometano, repowering” - ci e conto termico nella pubblica amministrazione) e accesso al credito e ruolo delle Esco (Energy Service Company). Mi preme evidenziare un unico aspetto del complessivo lavoro emerso nella ricerca. Il panel di lo sviluppo digitale, i sistemi di accumulo, i contatori smart di seconda generazione e le reti intelligenti di - zione dei costi dell’energia fotovoltaica ed eolica. Sarà fondamentale il ruolo dei sistemi di accumulo dell’e- nergia in termini tecnologici, regolatori e normativi. L’evoluzione tecnologica dovrà dare risposte convin- del sistema e di riduzione delle emissioni. Il lavoro non
  • 20.
  • 21. PARTE PRIMA LO SCENARIO PREVISIONALE a cura di Stefano Palumbo
  • 22.
  • 24.
  • 25. 27 RICERCA E INNOVAZIONE Discontinuità imminenti per lo sviluppo di sistemi, tecnologie e dispositivi inno- vativi in campo energetico sarà soprattutto la coniuga- zione della sostenibilità ambientale, con quella sociale dal 2030 assisteremo a due tipi di cambiamento nel settore energetico: disruptive – dall’altro, proseguiranno alcune linee di cambia- Ad avere effetti maggiormente “dirompenti” saran- – la digitalizzazione e le reti di connessione di nuova – il roll out dei contatori elettronici smart di seconda – lo sviluppo delle reti intelligenti (“smart grid”) nel- la distribuzione elettrica. Quest’ultimo punto sarà di particolare importan- - tegrazione nella rete elettrica delle crescenti quote di
  • 26. 28 (Fer) in buona parte intermittenti, come eolico e foto- voltaico, e quindi per il raggiungimento dell’obiettivo di decarbonizzazione. Avanzamenti progressivi - tà, tuttavia, è un’indicazione utile alla comprensione dello scenario futuro e alla conseguente formulazione di policy. Da qui al 2030, ad esempio, la diffusione in Italia dei veicoli elettrici non rappresenterà ancora un’innovazione capace di stravolgere il nostro modello di mobilità. Il processo di innovazione negli impianti fotovol- riduzione dei costi, troverà continuità durante il pros- simo decennio. La riduzione dei costi dell’energia in- graduale rispetto a quella fotovoltaica. SVILUPPO DI BATTERIE E ACCUMULI Novità tecniche, vantaggi economici nell’ambito dell’accumulo di energia. Va sottolineato
  • 27. 29 - menti di natura economica. Le batterie evolveranno verso modelli e tipologie - si avvantaggeranno dell’evoluzione tecnologica incen- trata soprattutto sulla capacità delle materie prime uti- lizzate per l’accumulo dell’energia. La tecnologia elet- costo altrettanto rapida. I costi delle batterie a ioni di litio, in particolare, diminuiranno di circa due terzi da qui al 2030, mentre la loro durata aumenterà nell’ordine del 50% (come indicato nel Rapporto Irena del 2017). Pluralità di soluzioni Nel prossimo decennio si diffonderanno i sistemi di accumulo a corredo degli impianti di produzione elettrica da Fer, declinati a seconda degli intervalli temporali con cui diverranno disponibili e convenien- pompaggio idroelettrico, dal power to gas (P2G) e dal power to hydrogen (P2H). - quindi tale da favorirne l’installazione su larga scala, a vantaggio dell’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete e della diffusione della generazione distribuita.
  • 28. 30 Flessibilità e inerzia I progressi dei sistemi di accumulo energetico si - mento, dalla generazione, trasmissione e distribuzione, di natura puramente elettrica, un altro campo applica- tivo di particolare interesse riguarderà l’integrazione degli accumuli nelle reti caratterizzate dalla presen- za di molteplici vettori energetici, quali, ad esempio, elettricità e calore (infatti, in tale contesto, il sistema di accumulo sarà in grado di erogare servizi aggiunti- vi al sistema energetico integrato, fornendo maggiore settori, quali quelli dell’elettricità, del riscaldamento e L’incremento della capacità di accumulo e della velo- (quale ad esempio l’inerzia sintetica), consentiranno di compensare la progressiva perdita di inerzia del sistema elettrico dovuta alla diminuzione del parco convenzio- nale rotante, in particolare quello alimentato a carbone. Diventare smart lo stoccaggio dell’energia (come le batterie, l’idroge- no, il gas di sintesi, l’accumulo termico, etc.), assieme all’adozione di tecnologie avanzate e abilitanti per le applicazioni nelle reti intelligenti (smart grid), consen-
  • 29. 31 tiranno di accelerare il processo di “smartizzazione” - sibilità e integrazione delle reti dell’elettricità, del gas e della mobilità verrà fornito dalle tecnologie power to gas - zato tal quale oppure per ottenere metano di sintesi, trasportabile e immagazzinabile con le infrastrutture gas to power) o H2P (hydrogen to power) contribuirà a gestire al meglio gli sbilanci energetici fra domanda e produ- Nei prossimi anni, inoltre, in Italia verrà sfruttato idroelettrici. Miglioramenti sistemici Come detto, gli avanzamenti tecnici esprimeranno il loro pieno potenziale in combinazione con le innova- zioni di mercato. Un elemento fortissimo di mutamen- to, infatti, sarà la “concorrenza” indotta dall’offerta di sistemi di piccola generazione e accumulo, il cui - - golatorio. Questa nuova offerta entrerà in competizione diretta con la tradizionale fornitura, sia di energia, sia di servizi connessi.
  • 30. 32 gli accumuli potranno essere inseriti nel sistema come Di conseguenza, le utility del settore si orienteranno a guardare oltre l’aspetto locale, per assumere una visio- Crescita sinergica - dualmente, dalla maggiore penetrazione dei veicoli elet- trici favoriranno una progressiva diminuzione del costo - Il ritmo di crescita dei sistemi di accumulo sarà - vergenza di interessi fra il mondo dell’auto e quello delle rinnovabili. PROSPETTIVE DELLA MOBILITÀ ELETTRICA Frontiere climatiche e barriere economiche due esigenze ben distinte: – un consistente taglio strutturale alle emissioni cli-
  • 31. 33 malteranti, per rispettare gli impegni assunti negli – una riduzione immediata delle emissioni inquinan- ti allo scarico dei veicoli per migliorare la qualità dell’aria, in particolare in ambito urbano. Le soluzioni al problema degli effetti ambientali del trasporto verranno selezionate in base a un criterio di soddisfazione delle esigenze di mobilità e di sosteni- bilità economica dei consumatori: qualsiasi soluzione avanzata, sarà destinata a fallire completamente. Lenta innovazione e ricambio veloce Nel prossimo decennio, dunque, si avrà un progres- sivo sviluppo della mobilità elettrica. La diffusione dei veicoli elettrici risulterà stimolata da due fattori: – da un lato, lo sviluppo di accumuli con maggiore – dall’altro, la realizzazione di infrastrutture di rica- rica rapida. Quest’ultimo aspetto rappresenterà una debolezza del sistema energetico italiano rispetto agli altri paesi europei: una rete di ricarica troppo limitata, tale da In Italia, comunque, in considerazione del parco in parallelo con la promozione della mobilità elettrica, si punterà su un ricambio veloce di tale parco.
  • 32. 34 Alternativa strategica La diffusione della mobilità elettrica, da qui al adottata in Italia e in Europa (imposizione per legge o, piuttosto, sviluppo secondo le regole del libero mer- cato). Nel caso prevalga il primo approccio, si avrà un’ac- centuazione della normativa sui motori a combustione interna, in particolare sui limiti alle emissioni di CO2 e degli altri inquinanti delle auto e degli autotreni. Se invece lo sviluppo della mobilità elettrica avver- rà nel rispetto delle regole del libero mercato, esso sarà - - – inoltre, in assenza di un breakthrough tecnologico, costi, pesi, autonomia, tempi di ricarica, disponibi- lità di materie prime, continueranno a condizionare la convenienza e la fruibilità di questa forma di battery electric vehicle) non saranno ancora auto di massa entro il 2030. Indipendenza industriale Nei principali Paesi europei verranno adottate misure indirizzate al phase out dei veicoli diesel e a di stimolo alla mobilità elettrica non avranno conse-
  • 33. 35 guenze particolarmente negative per l’economia na- zionale. L’Europa, infatti, si attrezzerà per non restare dei componenti di un auto elettrica (batterie, inverter (e con essa, centinaia di migliaia di posti di lavoro) non verrà compromessa dalla scelta politica per la mobilità elettrica. L’industria automobilistica inve- stirà intensamente sulla mobilità elettrica, sebbene con differenze legate ai diversi sistemi industriali. La stessa Germania, nonostante i consistenti investimenti effettuati in passato sulla produzione di veicoli di tipo tradizionale, si muoverà rapidamente su questo terreno. - struttura di trasporto dell’energia e di ricarica delle batterie, d’altronde, avverrà lasciando gli investimenti a INNOVAZIONE DIGITALE Nel settore energetico il prossimo decennio sarà - elettrica. La gestione digitale dell’energia rappresenterà una tecnologia disruptive i comparti, in forma pervasiva, a livello capillare. Essa
  • 34. 36 assemblerà e disassemblerà l’offerta e la domanda in - sostanzialmente le emissioni in molti ambiti, tra cui lo - coltura, la produzione industriale, etc. - – migliorerà il dispacciamento dell’energia elettrica di generazione elettrica da Fer (manutenzione pre- dittiva, diagnostica avanzata, self-reparing – supporterà la fornitura di servizi di rete da parte – farà emergere i servizi V2G (vehicle-to-grid – accelererà lo sviluppo della domotica. Smart building, smart city, smart car - tica nell’edilizia, attraverso gli appositi software per la prossimo decennio sarà quindi quello del pieno avvento
  • 35. 37 delle “Smart City”, città intelligenti in cui, in maniera integrata, il sistema connettivo delle città (rete traspor- ti, commercio, trasferimento dati, Internet of Things - - seranno da una funzione di mera fornitura di energia ai centri di consumo alla capacità di scambiare energia con tali centri. La digitalizzazione dei sistemi elettrici, inoltre, aiuterà nei prossimi anni la diffusione della mobilità elettrica. La connessione dei veicoli elettrici alla rete - offrire servizi alla rete elettrica (V2G). Intelligenza continentale Il contributo della rivoluzione digitale alla mitiga- zione dei cambiamenti climatici e alla decarbonizza- zione dell’economia sarà di particolare rilievo: essa, infatti, consentirà la realizzazione (già avviata) di una rete intelligente su scala europea (Pan-European Network) in grado di integrare con successo la crescen- te quota di energia da fonti rinnovabili intermittenti. La digitalizzazione, fra l’altro, aiuterà a realizzare rispar- mi ottimizzando l’uso della risorsa energetica, specie
  • 36. 38 crescente lo sviluppo di registri digitali condivisi (ad esempio la tecnologia blockchain di superare la necessità di strutture centrali di controllo Consapevolezza e attivismo Lo sviluppo del digitale in ambito energetico por- - da. La digitalizzazione sarà infatti un fattore abilitante per lo sviluppo della customer awareness e della de- mand side response consumi e i propri comportamenti energetici – possano - I sistemi di demand response avranno un ruolo - - di accumulo distribuito e uno strumento per l’offerta di servizi alla rete.
  • 37. 39 Le imprese reagiranno al mutamento disruptive introdotto dal digitale offrendo servizi in sostituzione dell’energia pura e semplice come avviene oggi. Nel segmento downstream i vendor sarà la capacità di trasformare gli attuali si- stemi di Information Technology (It) in vere e proprie piattaforme digitali, funzionali alla gestione del busi- - piattaforma da parte di un soggetto terzo costituirà una nuova fonte di ricavo. Nuove vulnerabilità L’introduzione del digitale favorirà miglioramenti sia - no della sicurezza, tuttavia, avremo problemi crescenti, La digitalizzazione dei sistemi energetici, infatti, cybersecurity, aprendo scenari nuovi in termini di ri- privacy.
  • 38. 40 RETI E APPROVVIGIONAMENTO EVOLUZIONE DELLE RETI L’ora della rivoluzione Lo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzio- ne sarà indispensabile per l’integrazione dei rilevanti volumi di energia rinnovabile necessari a raggiungere Integrare la nuova generazione, proveniente da fon- ti diffuse e rinnovabili non programmabili, rappresen- terà per le reti di trasmissione e distribuzione sempre disruptive - sentire tale rivoluzione saranno, come detto, gli accu- di dimostrare il loro potenziale nell’erogazione di ser- I crescenti livelli di penetrazione delle fonti eoli- ca e solare, per loro natura distribuite, intermittenti e -
  • 39. 41 sponibilità temporale della componente rinnovabile. Le reti, quindi, verranno gradualmente adeguate alle esigenze di connessione di nuova potenza Fer non pro- grammabile: partecipare stabilmente al mercato dei servizi di di- spacciamento, opportunamente revisionato e adattato, coadiuvate dai sistemi di accumulo (principalmente, Innovazione organizzativa Il processo di evoluzione del sistema energetico na- zionale ed europeo interesserà, oltre all’infrastruttura, soprattutto i sistemi di gestione delle reti: queste, in un’ottica di smart grid saranno in grado di gestire e monitorare, con elevata - Le reti di distribuzione, grazie alle soluzioni di tipo “smart - stribuita, in particolare di tipo fotovoltaico. L’energia dell’Europa
  • 40. 42 assetto “smart”, incrementeranno dunque i livelli di - European Network). Verranno realizzati investimenti sulla rete di trasmissione e sulle reti di distribuzione per garantire un livello di hosting capacity adeguato ad accogliere le nuove installazioni rinnovabili. I sistemi di accumulo rappresenteranno la tecno- - genti, grazie alla loro capacità di operare in termini di scambio di energia e di potenza con la rete e di favorire il dispacciamento elettrico di crescenti livelli di pe- netrazione delle fonti rinnovabili non programmabili. Accumulo distribuito - buzione sarà dunque quella della diffusione dell’ac- cumulo distribuito. Tale innovazione sarà decisiva elettrica rispetto alla domanda, in particolari ore del giorno e zone del Paese. Progressivamente, mediante l’installazione di so- - pianti a fonti rinnovabili contribuiranno direttamente al progressivo incremento della loro “programmabili- potranno esse stesse fornire servizi di dispacciamento.
  • 41. 43 Riduzione di criticità Entro la seconda parte del decennio si interverrà sulle reti di trasmissione e distribuzione per ottenere un innalzamento della dispacciabilità dell’energia elettrica da Fer (con riduzione del redispatching). La rete evolverà nell’ottica di ridurre e risolvere le evacuare l’overgeneration degli impianti eolici colle- gati in alta e altissima tensione e di sfruttare le attuali risorse di pompaggio, prevalentemente ubicate al Nord, per assorbire l’overgeneration verranno prevalentemente installati – tenuto conto del- la prevalente disponibilità di risorsa – al Sud. Generazione distribuita L’attività di gestione del distributore avrà la funzio- ne di fattore abilitante per il raggiungimento dei target - zioni del prossimo futuro: la forte crescita degli impianti connessi alle reti di distribuzione, lo sviluppo dell’auto- prosumer. - za rinnovabile installata sarà di tipo distribuito, si as- sisterà allo sviluppo di sistemi di autoproduzione ed energy community. Lo scambio tra grande produzione e centri di consumo continuerà comunque ad avvenire -
  • 42. 44 della sicurezza – la costruzione di nuove reti). Comunità energetiche La larga diffusione della generazione distribuita aumenterà lo sviluppo di reti private o “Sistemi di Le Lec (Local Energy Community) e le Rec (Renewable Energy Community) consentiranno di svi- luppare il sistema energetico italiano, ma creeranno an- La distrettualizzazione delle reti aggiunto destinati alla comunità. La rete “tradizionale” – dotati di sistemi di produzione e stoccaggio dell’e- – autonomi dal punto di vista energetico e potenzial- mente disconnessi dalla rete tradizionale. - strettualizzazione e modelli micro-grid) e dall’amplia- mento delle loro funzioni (IoT, gestione delle informa- zioni post-contatore, analytics a supposto dello svilup-
  • 43. 45 po di nuovi servizi) porterà alla progressiva riduzione delle reti di distribuzione in monopolio. normativi dalle reti oggetto di monopolio a quelle pri- vate, verrà elaborato un nuovo modello di conformità normativa end-to-end. dall’evoluzione e dalla pervasività degli strumenti di abitazioni o delle piccole e medie imprese, sarà inter- connessa con quella gestita dal monopolio, ma non sarà - la gestione e lo sviluppo di servizi. La circolazione delle informazioni nella rete di di- stribuzione downstream la comprensione di come l’energia elettrica viene utiliz- zata all’interno delle abitazioni o delle piccole imprese per la telefonia mobile come abilitatore e acceleratore nello sviluppo di servizi a valore aggiunto.
  • 44. 46 COMPETITIVITÀ E SICUREZZA DELL’APPROVVIGIONAMENTO Dipendenza declinante La prosecuzione della transizione energetica già dipendente dall’importazione di fonti estere. Sarà so- prattutto l’assetto produttivo basato sulla combinazione di Fer e, in misura decrescente, gas a permettere una L’evoluzione del sistema elettrico (cicli a gas, accu- muli, etc.) consentirà quindi un drastico miglioramen- to in termini di sicurezza di approvvigionamento e di - vigionamento di combustibili e carburanti dall’estero. La proposta di Piano Nazionale Energia e Clima (Pnec), diffusa dal Governo italiano all’inizio del 2019
  • 45. 47 prevede che la dipendenza energetica italiana scen- derà, dal 76% del 2015 a poco più del 71% nel 2030 e al 67% nel 2040. La previsione al 2030 viene conside- rata attendibile dal nostro panel di Esperti. Articolazione strategica realmente rilevanti per il soddisfacimento del fabbiso- gno energetico del nostro Paese. Si procederà all’allo- italiano. Si investirà in nuove infrastrutture di importa- zione (completamento del gasdotto Tap e nuova capaci- e sicurezza di approvvigionamento. Le rotte del gas Sud-Est del Mediterraneo e con le rotte dell’Est. Il nuovo mix energetico, caratterizzato da una cre- scente componente di fonti rinnovabili e dalla comple- mentarità di queste con quelle tradizionali, garantirà quindi la sicurezza e la stabilità del sistema energetico nazionale e la sua competitività rispetto agli altri Paesi europei. Un sistema robusto le fonti rinnovabili sarà relativa all’integrazione nella
  • 46. 48 competitività. La non programmabilità e i peculiari renderanno necessaria la disponibilità di impianti e soluzioni di back up convenzionali in grado di mante- necessario livello di sicurezza e adeguatezza della rete. Il parco produttivo italiano manterrà quindi le pre- - menti e riduzione delle emissioni. - lerà il miglioramento della sicurezza e dell’adeguatezza del sistema elettrico. Tale robustezza sarà garantita, in una prima fase, soprattutto dai cicli a gas (Ccgt e Ocgt). - (e G2P).
  • 47. 49 LA PRODUZIONE ENERGETICA ITALIANA NEL 2030 TRANSIZIONE ENERGETICA Obiettivi condivisi Il mix energetico italiano sarà determinato in primo luogo dalle implicazioni dei target dell’Energy Union declinati nei provvedimenti del Clean Energy Package for all Europeans (target ambientali, garanzia della si- curezza energetica, riduzione del costo dell’energia). Per rispettare gli obiettivi al 2030, verrà promos- sa – come detto – un’elevata penetrazione delle fonti rinnovabili e si spingerà per il phase-out del carbone, – sul mantenimento in servizio di risorse convenzio- grado di fornire segnali di prezzo di lungo termine, quali ad esempio il capacity market – sullo sviluppo di nuove risorse (impianti a gas a - pensare – per la parte non sostituibile con le Fer – le centrali a carbone in progressivo phase-out. disruptive” e il crescente sviluppo delle Fer renderanno progressiva- mente meno necessaria la presenza delle tecnologie convenzionali di back-up.
  • 48. 50 Crescita sostenuta La crescita delle rinnovabili avverrà a ritmi soste- stimolare una ricrescita del consumo di energia, l’au- mento della quota di Fer non subirà arresti o inversioni. permetteranno di sfruttare il potenziale delle rinno- vabili in modo intersettoriale e di decarbonizzare nel lungo periodo l’intera economia. Un declino limitato Se la crescita delle fonti rinnovabili sarà la tenden- za dominante, il 2030 risulterà però un orizzonte trop- delle fonti fossili e sarà soprattutto oltre tale termine - te a erodere quella del petrolio. In uno scenario di transizione verso la decarboniz- zazione, le altre fonti fossili resteranno indispensabili e la nostra dipendenza da esse, dunque, sarà ancora complessivamente alta. Dinamismo e stasi Le rinnovabili per la produzione elettrica aumente- ranno molto, ma in maniera assai differenziata.
  • 49. 51 Il fotovoltaico e l’eolico saranno le fonti con le mi- gliori performance di crescita nella generazione elet- trica. - “problematici” come il riscaldamento e il trasporto. La fonte geotermica resterà ancora marginale e l’idroelet- trico rimarrà sostanzialmente invariato, mantenendo l’attuale potenzialità. LE RINNOVABILI, FRA CRESCITA Tecnologia, mercato, regolazione Lo sviluppo delle fonti rinnovabili interesserà pre- valentemente gli impianti fotovoltaici ed eolici, ovvero le tecnologie caratterizzate da un Lcoe (Levelized Cost of Energy - riore decrescita nel corso dei prossimi anni. Tale sviluppo, decisamente rilevante rispetto agli odierni tassi di crescita, dovrà sfruttare le diverse tec- nologie di realizzazione ad oggi disponibili, quindi sia l’installazione di nuovi impianti su siti gli interventi di rilancio, miglioramento e potenzia- - cati come “repowering”). La localizzazione degli impianti, oltre a seguire la disponibilità delle risorse, tenderà a ottimizzare lo
  • 50. 52 sfruttamento delle infrastrutture di rete esistenti e, quindi, la prossimità, in termini elettrici, rispetto ai Le performance del biogas saranno buone, ma co- munque condizionate dai provvedimenti ad hoc, spe- cialmente sul fronte autorizzativo e amministrativo. Molto vento, poco suolo Il repowering degli impianti eolici – inteso sia come intervento di integrale ricostruzione, sia di life time extension, ad esempio il reblading delle turbine potenza installata, riducendo al contempo il numero Gli interventi consentiranno sia di rilanciare gli im- l’evoluzione tecnologica dei componenti. Il repowering degli impianti sarà indispensabile per assicurare la continuazione della produzione da parte - mite della loro vita utile e sarebbero progressivamente smantellati, peraltro nelle aree a maggiore ventosità. Consentirà inoltre, come già detto, di incrementare la - tilizzo di nuovo suolo: questa caratteristica sarà fonda- mentale in funzione della necessità di installazione dei
  • 51. 53 nel Centro-Sud Italia e nelle Isole). Nodi regolativi Il repowering degli impianti esistenti, in particolare - Fondamentale sarà l’introduzione di procedure au- , rispetto a quelle previste per i siti , e la possibilità per i progetti di repowering di accedere alle aste Cfd allocate dal Gse, quali adeguati strumenti di stabiliz- zazione dei ricavi. Nel breve termine, inoltre, resteranno da risolvere repowering, a causa – eccessivo potere decisorio in mano alle P.A. locali. RUOLO DEI COMBUSTIBILI FOSSILI Lunghissimo termine L’utilizzo dei prodotti di origine fossile nel settore dell’energia tenderà a diminuire, per effetto della cre-
  • 52. 54 Il petrolio, indispensabile nel breve e medio ter- 2030) una risorsa antieconomica. A parte alcuni comparti del trasporto, di cui si - bituminosi, nonostante il forte progresso della circular economy In quest’area arriveranno tecnologie disruptive, la cui - rizzonte del 2030. Accompagnare la transizione I combustibili fossili manterranno un ruolo rilevan- te, da qui al 2030, per accompagnare la progressiva transizione verso un sistema carbon free garantendo il mantenimento dei requisiti di sicurezza, adeguatezza e qualità della rete. dal Gpl, dal gas naturale liquido e gassoso e dai biocar- buranti avanzati, con elevata riduzione delle emissioni di CO2 , in particolare biometano. La crescita della produzione italiana di biometano porterà alla riduzione delle importazioni di gas, ma
  • 53. 55 qui considerato (attorno al 2035). Nel settore dei trasporti, pur in presenza di obiettivi di decarbonizzazione abbastanza spinti, i combustibili liquidi manterranno al 2030 un ruolo fondamentale in tutti i comparti. Fattori contrastanti L’utilizzo del gas naturale rimarrà complessiva- – una contestuale diminuzione del gas per il riscal- damento. La produzione elettrica da gas naturale, in particola- re, contribuirà alla decarbonizzazione garantendo una 2 delle emissioni provenienti da una moderna centrale a Nella generazione elettrica, comunque, il gas natu- rale resterà fondamentale soprattutto nel primo lustro, per poi ridursi lentamente sotto la pressione delle po- sistemi di accumulo.
  • 54. 56 Costi di cattura (Carbon Capture Storage & Utilization), nel corso del decennio l’utilizzo di energia fossile tenderà a dimi- nuire. L’uso del carbonio tramite strumenti come la Ccs, elevati costi di adeguamento degli impianti esistenti e per la riduzione del rendimento degli impianti. Riduzioni d’impatto I carburanti di origine fossile resteranno importanti per il trasporto pesante, aereo, navale e leggero per tut- to il periodo in osservazione. Solo nel trasporto privato si assisterà a un’intensa crescita della trazione elettrica, nella seconda metà del decennio. Nel frattempo, l’azione dell’industria per la ridu- zione di impatto ambientale procederà su vari fronti: – sul lato di quella petrolifera verrà adottato un ap- proccio basato su interventi in fase di produzione, miglioramento della qualità e ampliamento della - - mento della CO2 a bordo dei veicoli.
  • 55. 57 Innovazioni di prodotto e di processo l’utilizzo delle energie rinnovabili, sia direttamente, decarbonizzata. fuel per quei settori per i quali la sostituzione dei com- bustibili liquidi resterà particolarmente problematica (veicoli pesanti, marina e aviazione). Si interverrà sulla qualità dei fuel, orientandola - bonio. Si punterà quindi su biocarburanti avanzati, non alimentari. Inoltre, crescerà l’importanza dei car- buranti liquidi derivanti da processi power-to-liquid (con power rinnovabile). SITUAZIONE NEL 2030 Transizione rallentata Il phase out del carbone non sarà semplice da rea- lizzare. Per abbandonare il carbone, sostituendo la po- tenza attualmente installata con altre fonti, come il gas andrà oltre il 2025. Nel 2025 il phase-out del carbone dunque sarà conseguito solo parzialmente, mentre nel
  • 56. 58 2030 il processo sarà in stato avanzato di realizzazio- ne, vicino all’obiettivo dell’eliminazione del 100% del carbone. La transizione si rafforzerà grazie alla possibilità di promuovere lo switching da carbone a gas nella residua produzione da fonte fossile. Il gas naturale contribuirà alla sicurezza del sistema nel periodo di transizione verso la piena decarbonizzazione, in presenza di im- pianti alimentati da fonti intermittenti. Il phase-out verrà attuato sulla base di considera- impatto sociale del percorso. Nel settore dei trasporti, da qui al 2030, l’apporto dei combustibili fossili resterà su livelli molto vicini a quelli attuali: - simi decenni resteranno marginali le disponibilità di biojet – nel trasporto via mare, il contributo del gas naturale liquefatto, oggi allo 0,1%, crescerà, ma i prodotti petroliferi manterranno almeno una quota del 90% al 2030.
  • 57. 59 - specie per quanto riguarda la quota delle Fer. La previsione del panel di Esperti sul mix italiano di energia primaria al 2030 converge, con modeste dif- ferenze, con quella formulata nella proposta di Pnec. - La produzione elettrica nazionale supererà entro il il perseguimento degli obiettivi al 2030 sul versante - rativa del parco impianti a ciclo combinato o aperto.
  • 58.
  • 60.
  • 61. 63 SCENARIO COMPETITIVO INNOVAZIONE NEL BUSINESS Costi asiatici L’area del Mediterraneo e l’Italia in particolare re- steranno nel prossimo futuro penalizzate dalle impor- tazioni di prodotti provenienti da operatori internazio- fortemente sussidiati dai propri Stati, con marginali vincoli ambientali e sociali e con costi dell’energia mol- to bassi, continueranno a praticare una “concorrenza sleale” capace di alterare i rapporti di competitività. L’industria cinese, e asiatica in genere, essendo impossibilitata a competere con lo stadio di avanza- mento tecnologico raggiunto dall’industria motoristica europea, continuerà a puntare con forza sulla mobilità mondiale nella produzione di batterie per auto elettri- del lavoro. L’industria europea, comunque, si ristruttu- rerà nei prossimi anni per entrare in competizione con
  • 62. 64 Competizione accelerata Lo scenario competitivo del settore energetico italiano sarà nel 2030 molto diverso da quello attuale. mercato libero. Inoltre, i modelli di business di molte aziende della - vicinandosi a quelli delle telecomunicazioni. La com- competizione si troveranno favoriti gli operatori capaci attività di ottimizzazione delle performance dell’im- pianto e dell’Observation & Measurement (O&M), data mining, data correlation e manutenzione predittiva. Il cambiamento, d’altronde, vedrà ben posizionate le realtà a maggiore impronta industriale, con esperien- za consolidata nell’ottimizzazione impiantistica e nella gestione di sistemi complessi. Questo processo porterà alla concentrazione in un numero inferiori di player di maggiori dimensioni. - bustibili fossili, senza tener conto del processo di tran- sizione energetica, saranno inevitabilmente indirizzate verso una prospettiva di declino. utility, nel prossimo
  • 63. 65 Vista l’impossibilità di diversificare il prodotto energetico in sé, si punterà su due possibili strategie di innovazione (non necessariamente alternative): – integrarlo con servizi a valore aggiunto per arric- - contraenti. Da un lato, dunque, la transizione verso un nuovo - la generazione distribuita e sul crescente utilizzo del vettore elettrico, stimolerà lo sviluppo di servizi com- utility si orienteranno via via ad accompagnare la fornitura energetica con l’offerta di nuovi servizi. Dall’altro lato, accanto alla tradizionale vendita all’utenza domestica, si diffonderanno le contrattualiz- zazioni a lungo termine direttamente tra seller e con- o ad aggregati di piccole installazioni. Analogamente, l’off-taker - matore industriale, sia come un aggregatore/grossista o consorzio di consumatori di dimensioni inferiori.
  • 64. 66 RUOLO DEL DIGITALE Nuovi paradigmi Nei prossimi anni i principali driver di innovazione digitale (Iot, sistemi per l’Impresa 4.0, cloud, valoriz- zazione dei Big Data, etc.) saranno decisivi per il cam- biamento del settore energetico, lungo tutta la catena del valore. Il digitale farà da collante intersettoriale fra Grazie all’innovazione digitale cambieranno i para- - orientare i prosumer - infrastruttura, potranno offrire servizi. Viceversa, le Abilitazione simmetrica Come già accaduto in altri mercati, uno dei fattori importanti per lo sviluppo dei nuovi modelli di busi- ness sarà la presenza di piattaforme digitali abilitanti La digitalizzazione della rete energetica sarà il fat- – ai consumatori di conoscere i costi dei propri con- sumi e, quindi, di presentarsi come demand in
  • 65. 67 – ai nuovi soggetti di response (ESCo e aggregatori) di sfruttare la piattaforma dati per rendere l’offerta - de aggredire. La digitalizzazione favorirà la formulazione di ser- demand side response, mobilità elettrica) da parte delle aziende, in abbinamento alle tradizionali offerte. L’ampliamento della rete downstream, in particola- servizi a valore aggiunto. Con il digitale, inoltre, la competizione sarà in tem- di oggi, e la capacità di risposta alle esigenze di merca- nascita di nuovi player, la digitalizzazione del settore energetico favorirà l’osmosi di attori con altre indu- stry. Il digitale, infatti, consentirà un’enorme liquidità e libertà di movimento di tutti i soggetti. Renderà pos- di soglia molto basso sul fronte dell’elettricità. Molti servizi legati all’energia, ad esempio, verranno erogati
  • 66. 68 da aziende It, specialmente quelli legati ai Big Data. D’altronde, la digitalizzazione consentirà di allar- in altri contesti (come l’automotive con l’e-vehicle). Le stazioni di ricarica delle auto verranno gestite sia dai produttori di energia, sia dai player della distribuzione. Semplicità e tempestività La digitalizzazione, rappresentando un breakthrou- gh gestione degli impianti e, in generale, tutti i processi dei processi e l’ottimizzazione dei tempi. I sistemi digitalizzati saranno infatti in grado di al momento giusto, nel posto giusto e al minor costo. ATTORI E POSIZIONAMENTO Vari ed eventuali Nel mercato della produzione distribuita si affac- ceranno vari soggetti: – le energy service company
  • 67. 69 di energia e servizi energetici per i propri clienti e conquistare nuove quote del mercato. Con l’espansione della micro-produzione nasceran- sul mercato dell’energia per comprare e vendere ener- perderà quindi terreno e le attuali società di energia dovranno valorizzare l’infrastruttura a loro disposizio- - delli di business innovativi saranno assai diversi dagli operatori focalizzati sulla vendita della commodity. In alcuni casi, questi nuovi operatori coincideranno con la propria capacità produttiva, o di storage (possibile grazie all’accumulo distribuito), oppure di saltare alcu- ni livelli di intermediazione commerciale, rivolgendosi direttamente al mercato della produzione. Oltre il contatore Nei prossimi anni le imprese del settore energetico passeranno dalla fase dell’entrata nel “mobile” – con la dematerializzazione dei documenti, la facilità di engagement
  • 68. 70 in altre industry – a quella della valorizzazione delle opportunità offerte dall’Internet of Things. contatore”, vale a dire di avere informazioni sui com- portamenti e le preferenze dei propri clienti e di offri- re servizi e prodotti su misura (superando l’approccio di un modello di offerta del tutto nuovo, focalizzato sul un punto di fornitura: questo modello proporrà servi- zi (p.es. la ricarica di un device) indirizzati, grazie ai un ristorante in cui si sta pranzando). Questo modello, - sioni normative. Moltiplicazione di opportunità Nel contesto di grande cambiamento dell’economia dell’energia, l’accesso privo di discriminazioni ai dati e alle informazioni sui consumi di energia e il parallelo sviluppo degli smart meter, diventeranno snodi centrali dei mercati al dettaglio competitivi. Per le aziende (es. venditori, E.S.Co e aggregatori) un accesso non discriminatorio alle informazioni e ai - gano meno le garanzie di tutela della privacy e la sicu-
  • 69. 71 rezza dei dati – sarà condizione indispensabile per lo - cienza energetica e per la gestione attiva della domanda. Uno degli effetti delle nuove potenzialità derivan- te dalla gestione dei dati sarà quello di un aumento del numero dei player nel campo della distribuzione energetica. Lepri e tartarughe Molte fra imprese del settore continueranno a fare molta fatica sulla valorizzazione delle opportunità date - spositivi IoT abbastanza strettamente focalizzati sulla dimensione energetica (termostati, sensori di tempera- - commodity e dovrà imparare a ideare e proporre servizi a valore aggiunto. questi player avranno, rispetto ai loro competitor, sarà quella di saper “presidiare” la casa, raccogliendo infor- mazioni in base alle quali immaginare nuovi servizi.
  • 70. 72 Virtuali, industriali o verticali Un altro modello di offerta in crescita sarà proposto - ranno nelle case con lo storage e la ricarica delle bat- terie per i device domestici o per le auto. Nasceranno si occuperanno di intermediazione di energia e servizi interni all’abitazione, a valle del contatore. i venditori di elettrodomestici (Samsung in primis si proporranno come gestori di servizi e sistemi domo- tici integrati. Questi soggetti: – troveranno il proprio vantaggio competitivo in una forte competenza sulla progettazione dei servizi tutti i dispositivi siano dello stesso produttore. ASCESA DELL’AUTOPRODUZIONE Autoproduzione e innovazione commerciale - - toproduzione singola e collettiva (da fonti rinnovabili e da cogenerazione ad alto rendimento) e per lo sviluppo
  • 71. 73 in ambito industriale, nel decennio da qui al 2030 si rafforzerà, in maniera lenta e progressiva. L’entità del mercato calerà proprio a causa dello sviluppo dell’auto- produzione capace di andare oltre la soglia dei propri consumi. Tuttavia, superato l’iniziale eccesso di offer- - re per le famiglie e di valore per le Pmi, il fenomeno tenderà sul lungo periodo a stabilizzarsi. Si svilupperanno dunque per le transazioni ener- sulle reti di distribuzione esistenti. un concreto vantaggio economico, basata sull’utilizzo di energie rinnovabili. Molte Regioni seguiranno l’e- sempio del Piemonte, la prima ad approvare una legge - Oil Free Zone) per il proprio fabbisogno energetico. Le cooperative di produzione e approvvigionamen- to dell’energia, costituite da piccoli produttori e piccoli consumatori, rappresenteranno soluzioni capaci di ot- timizzare l’approccio energetico locale.
  • 72. 74 Sicurezza distribuita Le energy community e la generazione distribuita, avvalendosi dell’evoluzione tecnologica dei prossimi anni, contribuiranno alla sicurezza degli approvvigio- namenti e alla competitività del sistema elettrico. La costituzione di aggregati, come pure la nascita delle “community” (Lec o Rec), disegneranno un mer- - tecnologica, la trasformazione sarà nei servizi e nelle modalità di gestione e di ottimizzazione dell’energia. In molti casi, tale trasformazione verrà sollecitata dalle crescenti esigenze dei cittadini. L’ora del prosumer Nel prossimo futuro smart grid, smart building e e reti intelligenti, elettrotecnologie e domotica, favori- consumatore-piccolo produttore di energia elettrica, in grado di immettere in rete quanto prodotto in eccesso rispetto alle proprie esigenze di consumo (prosumer). Il prosuming nella forma individuale (la singola villetta), in quella collettiva del quartiere o del condominio, protagonista della produzione e dell’accumulo distribuiti. La diffusione su vasta scala del modello del prosu- mer, domestico e/o industriale, verrà supportata dalla
  • 73. 75 diffusione di nuovi “attori” legati alle attività di aggre- gazione e vendita dell’energia autoprodotta in eccesso rispetto ai fabbisogni del produttore. Il consumatore 2.0 L’elevata digitalizzazione dei servizi di metering e di domotica darà la possibilità di capitalizzare la gran- - potenziali fornitori. litro di benzina o per 1 kg di pasta). L’accesso a infor- mazioni dettagliate sui propri consumi sarà un requisi- e consapevole al mercato, sia per adeguare i propri comportamenti di consumo e scelte di investimento questo diventi un soggetto attivo della rete, in grado di: – offrire servizi alla rete, assumendo, di conseguen- za, una funzione cruciale per la gestione del mer- cato elettrico.
  • 74. 76 FINANZA E MERCATO ATTORI FINANZIARI E INVESTIMENTI Propulsione esterna politica, rappresentando una forza propulsiva del cam- biamento in ambito energetico. Nel mercato italiano arriveranno soggetti ibridi stranieri, come fondi d’in- credito italiane, pur con la loro scarsa propensione alla sperimentazione, parteciperanno comunque all’evolu- - munque, per vari anni ancora il problema dell’accesso al credito a tutti i livelli (grande o piccolo), resterà un freno rilevante alla crescita delle rinnovabili. Più mercato, meno incentivi - forti investimenti nei sistemi per l’energia. Tuttavia, gli investimenti necessari ad accelerare la diffusione delle rinnovabili saranno in larga misura
  • 75. 77 presenza di forti incentivi e tariffe vantaggiose assi- curate a lungo termine. Lo sviluppo della produzione - Gli investimenti saranno diretti soprattutto allo svi- di nuova capacità solare ed eolica onshore (incluso il repowering). A causa della non programmabilità delle rinnovabili e del fabbisogno legato al phase out del car- per disporre di una maggiore capacità di generazione elettrica “di picco” alimentata a gas. Per raggiungere la quota di rinnovabili nel settore dei trasporti occorrerà inoltre programmare investi- menti: A parte il sostegno alle innovazioni, peraltro, il di- sinvestimento dai combustibili fossili avrà nei prossimi anni un’accelerazione. Problemi di taglia - vengano redditizi, sarà necessaria l’integrazione con le
  • 76. 78 batterie per l’accumulo dei surplus e l’ottimizzazione dell’autoconsumo. impianti di taglia maggiore, o per gli impianti piccoli ma aggregati, verranno implementati strumenti di con- trattualizzazione di lungo periodo. Una traiettoria lineare rilevanti saranno indirizzati: – sullo sviluppo di ulteriore potenza di generazione – sulla digitalizzazione. L’eolico verrà installato con il supporto di investi- da fotovoltaico aumenterà grazie soprattutto agli inve- stimenti privati. Gli investimenti in tecnologie digitali da parte delle - nel recente passato.
  • 77. 79 Prospettive di accelerazione Il Governo italiano, nel Pnec, prevede un aumento degli investimenti cumulati 2017-2030 di 184 miliardi di euro (+18,3% rispetto allo scenario a politiche correnti). In particolare, viene previsto un incremento di 16 miliardi su quest’ultima voce, quanto quella complessiva, vengono ritenute credibili dal panel di Esperti. IL NUOVO MARKET DESIGN Segnali di lungo periodo Dal punto di vista economico, il raggiungimento strumenti in grado di fornire segnali di prezzo capaci di
  • 78. 80 indirizzare le scelte di investimento e disinvestimento. Per le rinnovabili una questione decisiva sarà quella dei Power Purchase Agreement un rapporto diretto fra consumatore e produttore per la fornitura di energia a un prezzo concordato per il lun- go periodo (superiore a 10 anni). L’introduzione di tali destinata a grandi consumatori di energia, a un prezzo vantaggioso per entrambi i contraenti. Per il sostentamento degli impianti Fer, dunque, verranno utilizzati diffusamente i sistemi di stabi- lizzazione dei ricavi attraverso aste statali o C-Ppa (Constant Purchasing Power Accounting), mentre permarrà un mercato “del bilanciamento” per coprire i Il mercato elettrico verrà profondamente rivisto per costi tutti concentrati nella fase di costruzione e manu- tenzione e invece costi variabili trascurabili). Il nuovo modello permetterà di formulare il prezzo dell’energia - ne, come è attualmente), abbandonando quello attuale, progettato per un mix di generazione opposto (produ- zione concentrata e ad alto costo variabile, consumo distribuito e indipendente dalla generazione). Verranno introdotte forme di approvvigionamento -
  • 79. 81 to spot di servizi, nell’ottica di fornire, nel medio-lun- go periodo, segnali di “flessibilità” e visibilità dei fabbisogni di servizio del Tso (Transmission System Operator). Il meccanismo di capacity market rispon- derà all’esigenza di adeguatezza del sistema elettrico, fornendo segnali di prezzo di medio/lungo periodo. Innovazioni di mercato Per integrare le diverse esigenze (sicurezza ed ade- corso al “Capacity market”, aperto alla partecipazione di tutte le fonti, comprese le rinnovabili, i sistemi di accumulo, la demand side response, al Mercato per il Servizio di Dispacciamento. In questo campo i progetti pilota avviati da Terna con le Uvap, Uvac e Uvam (unità virtuali di produzio- ne, consumo e miste) accelereranno nei prossimi anni la trasformazione del mercato energetico. I progetti di Terna di progressiva apertura del mercato dei servizi di dispacciamento, in fase “pilota” nell’ambito della de- libera 300/2017 dell’Arera, verranno inquadrati nella disciplina organica del dispacciamento. Soggetti plurimi, innovazioni multiple Sarà quindi attivo (nonostante le diverse indicazio- ni Ue) un capacity market per la remunerazione, su
  • 80. 82 base competitiva, degli impianti con ruolo di backup, sia a gas (Ccgt/Ocgt), sia Fer, sia storage, con l’intro- duzione di Emission Performance System penalizzanti serra” e di premialità per le performance in termini di Il capacity market consentirà quindi la formazione di indicazioni di prezzo per il mantenimento in servi- zio o il superamento della generazione convenzionale esistente assieme allo sviluppo di nuova generazione. In parallello, la riforma del mercato del dispacciamento - - sorse, quali le rinnovabili, i sistemi di accumulo (stand alone e distribuiti), la demand side response, il V2G. PREZZI, COSTI E TARIFFE La curva dei costi Portare su tutti i mercati le tecnologie a basse o nul- da affrontare nel nostro tempo, un processo impegna- tivo e costoso. La rimozione degli ostacoli economici dipenderà, fra l’altro, dalla formulazione di strategie nazionali stabili e con orizzonti duraturi nel tempo. costi maggiori saranno dovuti alla fase di dimostrazio- ne, necessaria per la successiva industrializzazione. Per
  • 81. 83 realizzare la conversione degli impianti a carbone si continuerà a raccogliere risorse attraverso lo strumento delle tariffe. Tuttavia, il progressivo incremento della quota da fonti rinnovabili nel mix energetico italiano e lo svi- luppo delle soluzione digitali ridurranno i costi dell’e- imprese, consentendo loro di ridurre nel medio-lungo Orizzonti strategici e strumenti tattici Come sta avvenendo per i dati nel settore della tele- fonia, i sistemi di tariffazione evolveranno, abbastanza lentamente, verso una tariffa per la componente energia, valorizzando invece i servizi aggiunti. Nei prossimi anni, il progressivo stabilizzarsi de- gli orientamenti governativi – in termini normativi, di sostegno agli investimenti, di tariffe, etc – renderà l’investimento: decisione sulla strategia dell’autoproduzione. L’attenzione degli investitori e degli operatori, co- munque, sarà orientata, già nel breve termine, a imma- - dai tradizionali incentivi “a sportello”.
  • 82. 84 ORGANIZZAZIONE, LAVORO E COMPETENZE MODELLI ORGANIZZATIVI Integrazione e scalabilità In un contesto di grid parity e di assenza di incen- - lizzazione e procurement - servizi corollari. Uno dei vantaggi della digitalizzazione per le im- - cile scalabilità del modello di servizi: ciò consentirà l’espansione del mercato di una grande impresa dalla dimensione di player nazionale a quella globale, ma an- Riorganizzazione e reskilling Lo sviluppo di nuove forme di produzione ener-
  • 83. 85 onerosi in termini di riorganizzazione dei propri pro- reskilling del proprio personale. I modelli organizzativi dovranno evolvere, come del resto molti altri settori, con una polarizzazione del - quello alto, focalizzato sull’aspetto strategico. COMPETENZE Il settore energetico, come d’altronde molti altri, - nali emergeranno, ad esempio, a seguito dei processi di digitalizzazione, con competenze traversali e relazio- Per individuare i fabbisogni di competenze ed ela- necessarie servirà uno stretto collegamento fra sistema universitario e sistema delle imprese. Trasversalità e relazionalità Le competenze e le abilità di carattere manageriale dovranno evolvere profondamente, in considerazione:
  • 84. 86 – da un lato, delle numerose interferenze e correla- zioni dell’area di specializzazione energetica con – dall’altro della sempre crescente complessità del - diffusione di nuovi modelli di business. quelle relative all’ingegneria energetica, soprattutto - matori, sia i prosumer saranno coinvolti in profondità TENDENZE DELL’OCCUPAZIONE L’affermazione di un modello energetico low-car- bon stimolerà rilevanti trasformazioni nel modo in cui un incremento dell’occupazione: – sia temporanea (legata alla fase di realizzazione de- – sia, in misura minore, stabile. tendenza sarà opposta (come mostra la tabella alla pa- gina seguente).
  • 85. 87 Il Governo italiano, nel Pnec, stima un aumento al 2030 dell’occupazione permanente nella produzione elettrica di quasi 6.700 unità (+19%), come risultato di una crescita di oltre 12.700 unità nella produzione da Fer (+34%) e di una diminuzione di oltre 6.000 unità nella produzione da fossili (-34%). Il panel di Esperti concorda su tale previsione di sviluppo occupazionale.
  • 86. 88 ENERGIA ED ECONOMIA NAZIONALE IMPATTO SULLE FILIERE ECONOMICHE Economia circolare Con la trasformazione del mercato energetico na- scerà una nuova imprenditoria, preparata e orientata a cogliere i vantaggi legati all’innovazione tecnologica in ambito energetico. Tale imprenditoria adotterà modelli di business evoluti, capaci di coniugare crescita econo- mica, ridotto impatto ambientale e positive ricadute per la società e per il territorio. saranno dunque le basi su cui si costruirà un nuovo modello di produzione e consumo orientato a utilizzare gli scarti dei processi industriali come “materie prime” impiegabili in altri processi produttivi. Diventare protagonisti La trasformazione energetica stimolerà un’aggre- gazione bidirezionale tra produttori e consumatori in- dustriali. Le imprese – tanto nella manifattura, quanto nei servizi – prenderanno in mano tutto lo scenario - tà). In molti casi esse punteranno su un’aggregazione,
  • 87. 89 unendo i propri interessi grazie alla digitalizzazione e useranno questa soluzione come leva per limitare i costi e aumentare la competitività. La trasformazione energetica impatterà positiva- dei costi per le attività manifatturiere attraverso due distinti fattori: – diminuiranno gli oneri associati ai sistemi di incen- - ranno i consumi dei processi industriali. Tanto al livello nazionale quanto a quello locale, i del sistema energetico saranno soprattutto quelli relativi alla creazione di nuove imprese e allo sviluppo di una per le aziende operanti nel settore e garantire la compe- titività del sistema economico nel suo complesso. repowering e il reblading degli impianti Fer esistenti consentirà di avviare un nuovo, impor- tante corso di investimenti sul territorio, creando, fra nell’ambito di tale tecnologia energetica e della relativa - spetto alla generazione elettrica, infatti, sarà in buona parte prerogativa di realtà nazionali (fatta salva la pro-
  • 88. 90 duzione core di aerogeneratori o pannelli fotovoltaici). Intensità energetica La proposta di Pnec prevede che l’intensità ener- getica dell’economia italiana scenderà, nel 2030, a poco più del 60% del valore del 2005 (che era di circa 116 tep/M€). Ciò equivale a circa 72 tep/M€ al 2030. La previsione è ritenuta credibile dagli Esperti. LE FONTI FOSSILI FRA ENERGIA E ALTRI USI resterà nel prossimo decennio di notevole importanza per l’economia del Paese e per l’occupazione.
  • 89. 91 Gli investimenti in infrastrutture e in ricerca e in- novazione da attuare entro il 2030 consentiranno all’in- dustria petrolifera italiana di competere adeguatamente sui mercati internazionali dell’energia. della produzione di biometano consentirà di aumentare la competitività del settore sui mercati internaziona- li, di migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti petroliferi e di sviluppare prodotti innovativi, quali i biocarburanti, per assicurare l’immissione sul mercato di combustibili con minor contenuto di carbonio e mi- gliori prestazioni ambientali. Un decennio ibrido Nel trasporto aereo e marittimo il petrolio conti- nuerà nel 2030 a essere adoperato come carburante so- stanzialmente quanto oggi. Ma il settore dei trasporti nel suo insieme compierà nel prossimo decennio una - tomobili alimentate da carburanti di origine fossile ad - stazioni in termini di conducibilità elettrica, di stabilità termica e di compatibilità con i materiali, renderanno possibile lo sviluppo e un’ampia diffusione di veicoli elettrici e ibridi in grado di operare in completa sicu- rezza pur in presenza di batterie con elevate densità di
  • 90. 92 - - trica rinnovabile. Dal petrolio, inoltre, continueranno a derivare tutte le parti in plastica e in gomma, molto importanti per ridurre il peso dei veicoli elettrici (già oggi dal 30 al - te adeguate per essere funzionali ai nuovi combustibili liquidi per la mobilità. Fra tendenza e contingenza - - verde. Importanti innovazioni, complementari a quella energetica, da qui al 2030, verranno dallo sviluppo: a base bio avranno una tendenza alla crescita di – dei materiali alternativi per pavimentazione stradale. Nell’orizzonte ravvicinato preso in esame in questo studio, tuttavia, il petrolio continuerà a essere necessa- territorio nazionale.
  • 91. 93 EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO Nonostante la crescita dell’energia prodotta grazie alle rinnovabili, l’Europa non si troverà nel prossimo decennio in una situazione di surplus d’energia auto- rappresenteranno un aspetto decisivo per la strategia continentale. - risulterà stabile o in riduzione. Potenziale intesettoriale Il raggiungimento degli obiettivi ambientali sarà facilitato dall’implementazione di una interoperabilità cross-sector (come ad esempio per gli e-vehicle). Grazie alla progressiva diffusione del vettore elet- - ziale e trasporti, sarà possibile sfruttare pienamente il potenziale delle fonti rinnovabili in termini intersetto- energetica.
  • 92. 94 Comportamenti consapevoli - stria, nel terziario e nell’edilizia, comporterà una mag- giore consapevolezza dei propri consumi e, conseguen- temente, una migliore gestione dell’energia. - portantissimo: – per contenere le emissioni di CO2 – per garantire la sicurezza energetica. Mobilità sostenibile Il settore del trasporto su gomma darà da qui al 2030 un rilevante contributo al risparmio energetico del Paese: – innanzitutto, si diffonderanno autovetture caratte- rizzate da migliori prestazioni in termini di emis- – la digitalizzazione, inoltre, contribuirà al miglio- ramento della sostenibilità dei trasporti soprattutto - bilità (maggiore mobilità pubblica e condivisa). Il giacimento energetico Nonostante l’importanza del trasporto, i maggio- ri cambiamenti in termini di efficienza e risparmio
  • 93. 95 energetico avverranno nelle abitazioni. L’edilizia rap- presenterà il grande “giacimento energetico” italiano, innovativi consentirà enormi risparmi sui consumi. Sull’edilizia innovativa, d’altronde, convergeranno nei prossimi anni forti investimenti a livello europeo. La riqualificazione energetica degli edifici sarà al 2030 per il risparmio energetico. Ciò avverrà soprat- tutto con l’ausilio di strumenti digitali e di software come i Bim (Building Information Modeling) e i Bems (Building Energy Management System) impiegati per la La connessione fra sviluppo delle tecnologie ener- - dustria delle costruzioni di accelerare la riconversione ecologica del patrimonio edilizio, grazie a un’ulteriore diminuzione dei costi.
  • 94.
  • 95. 3. REGOLAZIONE E POLITICHE PUBBLICHE
  • 96.
  • 97. 99 L’ITALIA NEL MACRO-SCENARIO FRA TECNOLOGIA E GEOPOLITICA Geopolitica dell’innovazione Il rapido sviluppo registrato dalle fonti fossili “non convenzionali” (shale oil e shale gas) consentirà agli Stati Uniti di mantenere un marcato vantaggio com- petitivo rispetto all’Ue. Tuttavia, potendosi escludere breakthrough tecnologico nello sfruttamento delle risorse fossili non convenzionali, lo sfruttamento del Gnl da parte degli Con l’incremento dell’utilizzo delle Fer, d’altronde, nel medio-lungo periodo l’Italia diverrà meno vulne- legate soprattutto ai paesi produttori di combustibili fossili. Lo sviluppo delle Fer consentirà all’Europa e all’I- talia di passare progressivamente dalla geopolitica dell’estrazione fossile a quella dell’innovazione e della realizzazione di sistemi per la generazione da rinnova- bili. Pur in questo quadro rinnovato, peraltro, l’Italia resterà un Paese importatore.
  • 98. 100 Sussidiarietà divergente a impatto climatico zero entro il 2050 sia perseguito siano nulli. La scelta di Trump di uscire dall’Accordo di Parigi (peraltro avversata da molti degli Stati confe- derati negli Usa) resterà in effetti largamente ignorata da gran parte degli altri stati. L’unica grande eccezione, a parte alcuni fra i paesi produttori di petrolio, sarà rappresentata dal Brasile di Bolsonaro. - - gole regioni o città (come sta avvenendo negli Usa, in contrasto con le scelte dell’Amministrazione Trump). Un mondo più rinnovabile
  • 99. 101 L’Iea (International Energy Agency) prevede che tutte le fonti energetiche primarie abbiano incrementi produttivi da qui al 2030, più marcati per nucleare e rinnovabili, intermedi per il gas naturale, molto con- tenuti per carbone e prodotti petroliferi. Per queste ultime due fonti la quota scenderebbe dal 60% com- plessivo al 54%. La previsione del panel di Esperti è simile, ma leggermente più alta su gas e rinnovabili e più bassa sul nucleare e soprattutto sul carbone. Più leggeri, più sicuri - ziare la rete di approvvigionamento e distribuzione del La sicurezza dell’approvvigionamento energetico resterà quindi protetta da possibili eventi geopolitici, - damente il mix di paesi fornitori. L’economia, inoltre, diventando progressivamente
  • 100. 102 - del prezzo dei combustibili fossili. Va però tenuto pre- - del decennio considerato. STRATEGIE EUROPEE Gregarietà strategica Nei prossimi anni la debolezza strategica delle au- adeguarsi alle strategie europee, senza riuscire a elabo- rare un percorso sostanzialmente autonomo. La politica energetica e climatica nazionale resterà guidata dalle scelte comunitarie. In tal senso, l’in- - 2030, sia nel contesto Onu per la lotta ai cambiamenti Ridurre gli impatti, ridurre i prezzi - sioni inquinanti e gli altri target previsti per il 2030 in
  • 101. 103 - - conomia. I target ambientali comunitari (e in partico- lare quello relativo alla quota di rinnovabili) verranno perseguiti in maniera compatibile con le esigenze sia di ridurre il prezzo dell’energia, per i consumatori e per approvvigionamenti energetici. L’evoluzione normativa comunitaria non avrà un impatto sul costo dell’energia, né per l’onere dell’in- centivazione delle rinnovabili, né in relazioni ai limiti alla CO2 di auto e camion. Decarbonizzati e competitivi L’aumento di spesa dell’Unione Europea nell’ambi- - di comunitari di fungere da propulsore per la sosteni- bilità energetica e di orientare gli investimenti lontano dalle scelte “business as usual”, indirizzandoli verso azioni a sostegno della decarbonizzazione. L’intrapresa di un percorso ambizioso di decarbo- - mente dall’Ue, non andrà a danno della competitività internazionale del sistema industriale comunitario, al di fuori dell’Europa.
  • 102. 104 - vembre 2016 (“Clean Energy for All Europeans”) con- sentirà agli operatori economici di svolgere un ruolo attivo nella transizione verso un sistema energetico a basse emissioni di carbonio. Nei prossimi anni, uni- First”), i paesi europei faranno assumere al perse- - Nella transizione verso la decarbonizzazione, un - munitari verrà svolto dai Piani energetici e climatici - mentazione di tali strategie risiederà, fra l’altro, nella - li istituzioni, produttori, fornitori, utilizzatori, regola- di clima ed energia utilizzeranno vari meccanismi di verso scelte ecosostenibili. intense campagne di marketing da parte delle impre- micro-produzione, o di advocacy, per accogliere con maggior favore gli impianti Fer sul territorio.
  • 103. 105 un ulteriore aggiornamento degli obiettivi al 2030 e del Scelta politica, conseguenze economiche Le recenti proposte della Commissione Europea sulla mobilità pulita e sui limiti alle emissioni di CO2 per auto e veicoli commerciali, prevedendo disposi- europea a spostarsi sull’auto elettrica a prescindere da altre considerazioni di tipo tecnico o economico. Da qui al 2030 la strategia europea di decarbo- nizzazione dell’economia resterà focalizzata sull’idea - disfatta con il 100% di energia rinnovabile. Le fonti l’impatto sulla salute umana e sui danni ambientali. Dall’orizzonte strategico dell’Ue resteranno fuori le tec- nologie di cattura, stoccaggio e riutilizzo del carbonio. presentano una emissione di CO2 allo scarico compresa - ma solo allo scarico, mettendo in secondo piano le emissioni prodotte nell’intero ciclo di vita, ossia quelle relative alla produzione e allo smaltimento delle bat- terie e quelle derivanti dalla produzione dell’energia
  • 104. 106 La strategia della Commissione Europea sulla mobilità orienterà la politica industriale, inducendo i costruttori continentali a produrre e, successivamente, pesanti sanzioni previste dalla normativa. Questa linea strategica danneggerà la competitività della produzione dei combustibili fossili, ma non quella dell’industria automotive nel suo insieme. di un’industria produttrice di apparati per la mobilità elettrica e per l’energia rinnovabile, per evitare la di- pendenza tecnologica dai produttori asiatici. Aggiustamenti ricorrenti Il sistema Ets, recentemente revisionato per il IV Market Stability Reserve, Msr, e la revisione del Lrf, il Linear Reduction Factor delle quote gratuite di emissioni di CO2 ), subirà ulteriori aggiustamenti, nel caso si veri- - re equilibrio tra disponibilità e domanda di quote di emissione. Esso, svolgendo la funzione di garantire riduzioni economicamente convenienti delle emissio- trasporto aereo, resterà uno strumento fondamentale
  • 105. 107 - zione dell’impatto ambientale dei consumi energetici si porrà la necessità di un rafforzamento dell’Ets, al low carbon tale meccanismo avrà bisogno di liberarsi del surplus riequilibrio del mercato. Il menù della regolazione Il sistema Ets resterà un punto di riferimento per delle emissioni di gas a “effetto serra”. Ma a tale stru- - portamenti considerati virtuosi dalle autorità europee. L’istituzione di una carbon tax (per i settori non - la CO2 low-carbon. Si eviterà inoltre l’introduzione a livello nazionale di un (sul modello del Regno Unito), puntando invece su una soluzione a livello comunitario.
  • 106. 108 POLITICHE E PRATICHE DEGLI ATTORI PUBBLICI DALLA SEN AL PNEC Nel contesto italiano, il passaggio dalla Strategia Energetica Nazionale del 2017 al Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2021-2030 – previsto dal- la Governance Regulation europea e vincolante negli obiettivi di decarbonizzazione in termini di penetrazio- di interconnessione con gli altri Stati Membri – forni- sce la traiettoria da seguire per il raggiungimento degli compliance e soggetta ad eventuali mi- sure di . Il Pnec stimolerà, nell’orizzonte di medio-lungo - - l’economia. L’attore pubblico mirerà a tracciare, per ogni fonte, - tura dei sistemi.
  • 107. 109 Priorità ambientale Nella ridefinizione progressiva degli obiettivi si terrà conto dei tre pilastri dell’energia, quello sociale, quello economico e quello di sostenibilità ambientale. - te in funzione della variabile clima, il mix energetico verrà realizzato orientando gli altri due pilastri attorno sceglierà di concentrare le risorse sulla mobilità elet- trica. Uno dei principali limiti italiani resterà quello di affrontare la questione climatica solo dal punto di vista - - no molti dei paesi europei. Piccolo è bello Sen al Piano Nazionale Energia e Clima sarà l’innalza- mento dell’obiettivo Fer al 30%. Il passaggio dalla Sen al Pnec, inoltre, accentuerà la spinta per uno sviluppo delle rinnovabili basato su risorse piccole e distribuite, ruolo attivo del consumatore. Il regolatore pubblico, quindi, orienterà lo scenario verso la micro-produzione e lo scambio in loco, rimuoverà ostacoli e barriere al suo sviluppo e favorirà un completo passaggio al mer-
  • 108. 110 cato libero dell’energia. Il Governo italiano, inoltre, promuoverà nei pros- simi anni una strategia a lungo termine per la ristrut- turazione e la riqualificazione energetica del parco - RUOLO DEGLI ATTORI PUBBLICI L’aumento della competenza dell’Autorità per l’Energia (Arera), con l’allargamento alle attività dei - gamenti strettissimi con il settore energetico, porterà risultati positivi nel corso dei prossimi anni. Una delle principali funzioni del regolatore pub- blico (e in particolare proprio dell’Arera) sarà il man- vista dello sviluppo di nuove reti. L’Autorità, inoltre, Un limite per l’azione del regolatore pubblico in ambito energetico sarà quello di non essere dotato di una robusta struttura d’indagine tecnologica di sup- porto.
  • 109. 111 Una regia debole - scritti (vale a dire soprattutto gli sviluppi tecnologici e l’evoluzione nell’organizzazione del mercato), i costi dell’energia resteranno ancora a lungo una fonte di in- certezza per le imprese, soprattutto a causa delle per- sistenti irrazionalità dell’azione pubblica. L’azione del Governo nazionale sarà nei prossimi anni priva di una strategia forte e perseguita con con- vinzione, al di là dell’applicazione delle linee guida provenienti dalle strategie comuni europee. Una volta adottate le normative comunitarie e nazionali in tema di energia (Piano Nazionale Energia e Clima, Red II, Strategia di decarbonizzazione di lungo termine), l’a- zione della Pubblica Amministrazione sarà indirizzata al controllo del rispetto dei criteri generali: il raggiun- gimento dei target ambientali, la riduzione del costo dell’energia e la garanzia della sicurezza dell’approv- vigionamento. La “Cabina di Regia” sarà sostanzialmente irrile- - gura forte (un Sottosegretario alla Presidenza, un forte Incertezze insostenibili Il quadro normativo italiano rimarrà incerto, ri- sentendo dei ritardi nell’emanazione delle disposizioni
  • 110. 112 - grammazione dello sviluppo di iniziative da parte degli fortissimo deterrente allo sviluppo dell’autoproduzione, investimento, tanto delle imprese, quanto delle comu- nità territoriali o delle singole famiglie. Un’altra delle principali criticità della P.A. verrà dal debole aggiornamento sull’innovazione, per il quale - care frequentemente le scelte di incentivo e le regole - vestitori dovranno fronteggiare. Il protagonismo delle città L’Ue sosterrà con vigore le azioni e gli interventi per il clima nelle città, in quanto queste ultime svol- geranno un ruolo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione previsti nell’accordo di Parigi. Le città, generando una grande quota di emissioni – sia a livello Ue, sia a livello globale – rappresenteranno un importante campo di prova per l’implementazio- orientati alla decarbonizzazione. In tal senso, il “Patto
  • 111. 113 all’inizio del 2019 oltre 7.700 città in circa 50 paesi – sarà nel prossimo futuro protagonista del cambiamento dei comportamenti in ambito energetico. Un sistema da sbloccare protagonisti della trasformazione: in positivo per certi versi, in negativo per altri. Sul primo versante, la Pubblica Amministrazione - Con le istituzioni locali e centrali, inoltre, si ope- re- powering o di nuova installazione con un iter di auto- rizzazione (inclusa la connessione alla rete) fortemen- contesto gli operatori Fer competeranno “a mercato” per aggiudicarsi la realizzazione e il successivo eser- cizio di progetti con una “cantierabilità” assicurata nel breve periodo. Tuttavia, in molti casi, l’installazione di impianti, del permitting prolungato e dell’eccessiva pluralità di Nel prossimo futuro, tuttavia, le regole Ue del Clean Energy Package verranno implementate nel
  • 112. 114 allo sviluppo del sistema di produzione energetica, dal anni per le nuove installazioni e un anno per i repowe- ring (salvo casi eccezionali documentati). Nel medio periodo, comunque, si renderà necessa- rio un provvedimento di natura eccezionale, simile al urgenti per garantire la sicurezza del sistema elettrico). LINEE DI POLITICA PUBBLICA Snellimento normativo La regolazione in campo energetico ed elettrico su- birà un processo di snellimento per consentire nuove forme di produzione e consumo dell’energia (prosu- ming, local community, aggregati abitativi o di piccola impresa). Parallelamente, verranno semplificati gli assetti regolatori e normativi relativi alla partecipazione delle e-Fer nei mercati dei servizi di dispacciamento elettri- Mercato emergente I meccanismi di mercato risulteranno preferibili ri-
  • 113. 115 permetteranno di: - gidità amministrative e i problemi tipici di registri e graduatorie. La regolazione pubblica in ambito downstream, in vista di una situazione di liberalizzazione consolidata, perderà progressivamente il controllo sulle tariffe. - barriere normative/regolatorie e un mercato solo par- zialmente liberalizzato. All’interno di questa tendenza evolutiva, fra l’altro, persisterà la presenza di pressioni di tipo lobbistico. in particolare per la mobilità elettrica, continueranno - mobilistica. Dall’incentivazione all’abilitazione costo degli impianti fotovoltaici ed eolici (in particolare per quelli utility scale - titivi, rispetto al passato saranno necessari incentivi, o altre forme di supporto, con minore impatto sulle bollette dei consumatori. Il complesso delle regole di mercato evolverà ver-
  • 114. 116 sostegno smetteranno di rappresentare sistemi incen- tivanti, diventando piuttosto fattori abilitanti per inne- scare lo sviluppo. Tuttavia, per gli impianti di piccola taglia sarà ne- cessario, almeno nel breve periodo, il mantenimento del sistema di supporto attuale, basato sulla esenzione dal pagamento delle componenti variabili degli oneri di sistema e di rete. Nel lungo periodo verranno introdotti - ranno una maggiore coerenza tra livello di supporto e costo della tecnologia. Più sviluppo, meno energia A livello nazionale, la politica energetica industria- - scali per il risparmio energetico, etc.) contribuirà: – ad accrescere la competitività internazionale delle - sitive ricadute in termini occupazionali. La riduzione dell’intensità energetica della nostra economia continuerà a essere perseguita nei prossimi anni attraverso strumenti quali: – il conto termico nella pubblica amministrazione.
  • 115. 117 L’Italia, seguendo le indicazioni del Clean Energy Package comunitario, metterà al centro della sua stra- – verrà rafforzato il fondo nazionale di garanzia per – verranno promossi il risparmio energetico e le fonti - pe di calore, teleriscaldamento, etc.), intervenendo contestualmente alla messa in sicurezza antisismica degli immobili. In funzione di tale evoluzione, nel Paese si veri- - cienza energetica: – sia nella conversione, trasmissione e distribuzione pubblica amministrazione e delle imprese private. La nascita di nuovi tipi di operatori e nuove forme - mento (come peraltro già in corso in alcuni Stati Ue). Si punterà nei prossimi anni su un’armonizzazione la condivisione di regole omogenee nel rapporto tra
  • 116. 118 di armonizzazione, verranno introdotte alcune inno- vazioni, fra cui: - – il ruolo attivo dei consumatori di energia sui mer- cati. - riati anni, durante i quali i vincoli attuali manterranno nuovi sistemi energetici ne risulterà rallentato.
  • 117. 119 L’IMPATTO SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO Lenti in partenza La possibilità italiana di rispettare gli obiettivi di ri- duzione dell’impatto climatico del consumo energetico dipenderà in primo luogo dalla potenza degli impianti installare. - zioni italiane metteranno in atto uno sforzo crescente, soprattutto a livello statale, dove verranno implemen- tati strumenti normativi capaci di garantire, al tempo stesso: – lo sviluppo degli impianti a fonti rinnovabili in termini compatibili con la bancabilità dei relativi – il mantenimento dei requisiti di sicurezza e adegua- tezza della rete. L’Italia si troverà in ritardo rispetto ai milestone intermedi della riduzione delle emissioni, soprattutto - zativa dei progetti. Entro il 2030, tuttavia, il target nazionale di ridu- zione delle emissioni del 33% rispetto al 2005 verrà raggiunto. L’Italia riuscirà, nel lungo termine, a rispet- componenti, a partire dagli attori dell’economia, lavo- reranno effettivamente per la riduzione delle emissioni.
  • 118. 120 di forte accelerazione della riduzione di emissioni di gas serra, puntando a una riduzione del 40% nel 2030 (rispetto ai valori del 1990) e dell’80% nel 2050. Il panel di Esperti ritiene credibile la previsione per il 2030, mentre per il 2050 individua un livello di riduzio- ne che sarà nettamente minore, vale a dire dell’ordine del 60%.
  • 119. 121 Il Governo italiano, nella Sen, prevedeva livelli di riduzione delle emissioni Ghg molto differenziati fra settore e settore. Il settore industriale (responsabile al 2015 del 37% di tali emissioni) è quello che dovrebbe effettuare la più forte riduzione, -38%). La riduzione complessiva ottenuta dall’Italia (non riportata nel gra- del panel di esperti si accostano a quelle della Sen, con una maggiore prudenza sui risultati possibili nel settore dei trasporti. L’Italia, come già avvenuto per gli obiettivi al 2020, riuscirà a rispettare il target di riduzione delle emissioni di CO2 per i settori non Ets. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti al 2030 verranno però rag-
  • 120. 122 Nel settore dei trasporti leggeri il ricambio del parco circolante nella sua naturale evoluzione sarà in- riduzione di emissioni climalteranti. Per il trasporto pesante si manifesteranno forti criticità in merito al rispetto degli obiettivi. Per porvi rimedio verrà sviluppato maggiormente l’uso del Gnl e si favorirà lo spostamento del trasporto merci dalla strada alla ferrovia e alle navi. L’innovazione tecnologica porterà miglioramenti di polveri e di anidride solforosa, caratterizzante il gas naturale, consentirà di ottenere un miglioramento della qualità dell’aria.
  • 121. 4. ENERGIA E SOCIETÀ
  • 122.
  • 123. 125 ASPETTI SOCIALI DELL’USO DELL’ENERGIA ENERGIA, QUALITÀ DELL’ARIA E SALUTE Soluzioni combinate sul ricambio del parco veicoli circolante, come stru- mento per conseguire un rapido miglioramento della qualità dell’aria in molteplici città europee. delle emissioni allo scarico (ricircolazione dei gas di scarico, catalizzatori ossidanti e riduzione catalitica de- gli ossidi di azoto – NOx – con urea) in vetture diesel Euro 6d, consentendo di rispettare i limiti alle emissio- ni per gli NOx in condizioni reali di guida, garantirà il rispetto del limite per le vetture diesel (pari a 80 mg/ km) senza il ricorso ad alcun fattore di conformità. I miglioramenti tecnologici dei fuel e dei motori a combustione interna, mantenendo le emissioni allo scarico dei veicoli entro i limiti, contribuiranno a rag- giungere i target di qualità dell’aria nelle aree urbane. Le emissioni di Pm10 e di Pm2,5 derivanti dal trasporto veicolo, all’aumentare del quale aumentano le emissio- ni “non allo scarico” (derivanti dall’usura dei freni, dei pneumatici, del manto stradale e dal rimescolamento).
  • 124. 126 Riduzioni d’impatto Il progressivo incremento della quota rinnovabile nel mix energetico, il rinnovo del parco veicoli circo- cittadini. Le minori emissioni di inquinanti quali ossidi di azoto, ammoniaca, biossido di zolfo, particolato, infat- ti, daranno risultati molto positivi in termini di qualità dell’aria, con la conseguente, sensibile diminuzione: Valore sistemico L’aumento della quota di rinnovabili, caratterizzate - mente la qualità della vita dei cittadini e, conseguen- temente, comporterà una riduzione dei costi sanitari. Le esternalità delle rinnovabili – ossia i costi derivanti dalla monetizzazione degli impatti delle fonti energe- un ordine di grandezza inferiore rispetto a quelle delle fonti fossili. I vantaggi della generazione elettrica, inoltre, de- in vari ambiti (si pensi allo switch verso l’elettrico nel trasporto urbano).
  • 125. 127 EVOLUZIONE DEI CONSUMI Nuove generazioni e salto tecnologico - trollare i propri consumi e gestirli da remoto, già oggi una realtà, si diffonderanno da qui al 2030 in gran par- del peso sociale delle persone capaci di avvalersi in maniera disinvolta di strumenti digitali, come i cosid- detti “millennial”. - sumatori in termini di approccio al consumo di energia. Innovazione ed etica Nelle abitazioni le soluzioni digitali intelligenti, per apparati quali i termostati e l’illuminazione, potranno comportare una riduzione del consumo totale di ener- gia dell’ordine del 10%. Grazie alla digitalizzazione, inoltre, sarà possibile usare energie rinnovabili (pregiate sul fronte etico) per realizzare micro-economie di scambio a sfondo eco- logico. La digitalizzazione, comunque, avrà effetti energe- tici e di impatto climatico molto rilevanti per le nuove
  • 126. 128 già esistenti. dei veicoli elettrici) rappresenteranno uno strumento prezioso a disposizione dell’utenza. Si assisterà quin- di a un’integrazione spinta di tali sistemi nei consumi personali, domestici e non, e a una proliferazione delle offerte commerciali per l’utilizzo dell’energia all’inter- servizi collegati alla mobilità). Con lo snellimento delle procedure autorizzative relative all’installazione di pannelli solari, inoltre, verrà abilitata la possibilità di vendita di energia all’interno dei condomini. POVERTÀ ENERGETICA E POLITICA SOCIALE Il lusso di innovare Il possesso di strumenti di produzione energetica dell’energia, in particolare, creerà un divario sociale
  • 127. 129 nei tempi dell’innovazione: – il ricorso a forme di energia sostenibili sarà sempre obiettivi ambientali saranno coniugati con decise riduzioni del costo dell’energia. - fuel poverty) sarà nel prossimo futuro in crescita. Va quota effettiva di popolazione in condizione di povertà energetica resterà comunque sostanzialmente invariata nei prossimi anni (attorno al 7-8% delle famiglie), an- ad hoc. Ciò sarà dovuto alla progressiva riduzione dei consumi residen- ziali (circa il 15% in meno fra il 2016 e il 2030) e si del costo dell’energia. Innovazione politica I Sustainable Development Goals dell’Onu orien- teranno l’azione di gran parte delle nazioni verso il perseguimento contemporaneo di obiettivi relativi al contenimento del cambiamento climatico, all’inclusio- ne, all’eradicazione della fame e all’eliminazione della povertà energetica. Il cambiamento dirompente dei prossimi anni verrà -
  • 128. 130 Nel prossimo futuro, dunque, le misure mirate a generare risorse per incentivare la mobilità elettrica verranno concepite in maniera tale da non costituire un Inoltre, per ridurre il fenomeno della povertà ener- getica si punterà su: – la riduzione della spesa energetica delle famiglie - – i sussidi alle famiglie con redditi bassi. Bollette alleggerite Nei trasporti le misure dirette a incentivare la mo- causa sia dello stadio ancora arretrato di maturazione di questa tecnologia, sia della necessità di creare da zero tutta l’infrastruttura di ricarica delle batterie: ov- viamente la spesa necessaria a sostenere queste politi- Nonostante l’entità degli investimenti necessari allo sviluppo delle rinnovabili nella produzione di energia elettrica (sia per nuova capacità di generazione, sia per l’adeguamento della rete elettrica con elevate capacità di accumulo) risulterà però possibile, da qui al 2030, ridurre il peso delle innovazioni sulle bollette.
  • 129. 131 TERRITORI, COMUNITÀ, MOVIMENTI LE BASI DELLA SENSIBILITÀ AMBIENTALE Fra convenienza e sensibilità La sensibilità ai temi ambientali continuerà a di- pendere da vari fattori: – l’evoluzione del costo dell’energia. Verranno messe in atto incisive campagne infor- Nel campo del trasporto delle persone la valutazio- ne del consumo energetico rappresenterà un aspetto di crescente importanza, preso in esame al momento della decisione d’acquisto. Attorno al 2024, d’altronde, le auto cui il consumatore avrà un’effettiva possibilità di scelta. La diffusione della mobilità elettrica, necessaria - progressivamente i comportamenti e le scelte dei con- sumatori. Quello della mobilità, dunque, sarà un settore in cui si riscontreranno buoni risultati in termini di crescita della sensibilità ambientale.
  • 130. 132 Conoscenza e cittadinanza L’energia e i modi sostenibili per produrla e ren- derla disponibile a una popolazione crescente costitui- sarà legata la sopravvivenza del genere umano. Il cambiamento del sistema energetico e la conse- sviluppo del livello di informazione della popolazione indicatore della consapevolezza del cittadino, rappre- - ne di responsabilità delle persone nella riduzione dei consumi e nella lotta ai cambiamenti climatici. Consapevolezza collettiva - - pevole dei propri comportamenti energetici e dell’im- patto degli stessi sull’ambiente. Lo sviluppo delle micro-grid, d’altro canto, cam- bierà i rapporti fra imprese, attori istituzionali e po- polazioni, in funzione del netto aumento di consape- volezza delle persone rispetto alla generazione, all’u- tilizzo e al risparmio di energia: portare verso il basso la gestione della rete, inclusa la necessità di continuità e di bilanciamento, genererà una diffusa competenza.
  • 131. 133 Rivoluzione culturale Gli effetti dei fenomeni di autoproduzione (quantità di energia prodotta e fruita all’interno del micro-conte- sto, costi dell’energia stessa, impatto ambientale, etc.) saranno piuttosto rilevanti, già nel medio termine, come sprone all’evoluzione culturale del Paese. - irà un fattore abilitante della customer awareness (la consapevolezza dei consumatori sui propri compor- - dell’energia e dei servizi di dispacciamento). Tali tipi di innovazione avranno un valore di cam- persone a far entrare la sostenibilità ambientale nell’in- sieme di fattori di cui si tiene conto nel prendere una decisione di spesa (come la scelta di un appartamento - stico). Nel lungo termine, dunque, il consumatore com- pierà una rivoluzione culturale, ripensando i propri stili virtuosi. La sensibilità, comunque, si tradurrà in comporta- - verse aree metropolitane, delle condizioni strutturali urbana, piattaforme di connessione, lo snellimento nor- mativo e regolatorio necessario alla fornitura di energia elettrica in forme innovative.
  • 132. 134 Evoluzione sociale Nonostante in Italia sia mancata in passato una adeguata coniugazione delle questioni ambientali con quelle sociali, la sensibilità ambientale diverrà nei pros- non resterà indietro sul piano dei comportamenti am- bientalmente responsabili. - - società, per le ragioni esposte in precdenza. ATTIVAZIONE POLITICO-SOCIALE Clima, ricchezza e consenso climate change saranno uno dei principali driver molti cittadini dell’Ue l’azione per il clima farà sempre attenzione verso scelte rispettose dell’ambiente e del clima. La società civile sarà parte attiva del dibattito e - sionale dell’Ue in materia di clima ed energia. - binato con quello della povertà. La divaricazione fra
  • 133. 135 - - so politico (come è avvenuto per le proteste dei “gilet gialli” in Francia dove partendo dall’energia, la protesta si è espansa a una serie di rivendicazioni di carattere - Coinvolgimento e innovazione Nel prossimo futuro, dunque, la coniugazione delle questioni ambientali con quelle sociali sarà decisiva per l’accettazione delle tecnologie delle Fer. La questio- ne dovrà essere affrontata con la dovuta attenzione, - obiettivi 2030. Le innovazioni descritte nei capitoli precedenti, d’altronde, rendendo la popolazione protagonista del sistema energetico, favoriranno tale coinvolgimento e, energie rinnovabili. Spinte contrastanti Il fenomeno “Nimby” (Not-In-My-Back-Yard) re- sterà un elemento con il quale gli operatori del settore
  • 134. 136 misura essere superato grazie a un approccio basato sulla partecipazione condivisa. continueranno a rappresentare nei prossimi anni un fattore di accelerazione dei fenomeni “Nimby”, favo- o meno ampi orientati a contestare l’insediamento di attività produttive e infrastrutture sul territorio. verranno promossi dalle istituzioni, e a cui le imprese del settore energetico tenderanno a collaborare, si do- vranno confrontare con processi partecipativi paralle- ragione del fatto di svolgersi fuori dagli ambiti istitu- zionali e di essere potenziati dagli strumenti “social”. IMPRESE, ISTITUZIONI E CITTADINI L’adeguamento delle legislazioni nazionali e la - novabili verranno ostacolati sia dalle lobby contrarie, membri e dalle conseguenti resistenze interne (come il nucleare in Francia, il gas naturale in Italia e la lignite in Germania). La stessa sensibilità dei cittadini verso le infra-
  • 135. 137 social in tema di allocazione di impianti energetici, inoltre, - un paese o del continente europeo nel suo insieme. Un diverso approccio - - ratterizzante della strategia industriale. In tale ottica, esse porranno attenzione crescente al rapporto con il territorio. energetici, le imprese tenderanno a cambiare il proprio approccio, utilizzando un metodo di partecipazione condivisa già nella fase preparatoria di un progetto. Attivazione istituzionale - gimento degli obiettivi ambientali con decise riduzioni del costo dell’energia, ma saranno comunque formulate tenendo conto dei rapporti fra imprese, attori istituzio- nali e popolazioni. Il lavoro “di squadra” tra i diversi stakeholder sarà un prerequisito del successo della transizione energetica e quindi del raggiungimento
  • 136. 138 dei target 2030. Le istituzioni saranno attive a tutti i livelli, ma con il programma Life e il partenariato europeo per l’in- novazione sulle città e le comunità intelligenti), sarà possibile coinvolgere la società civile nel percorso di Energia e Clima, da sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica, favorirà un approccio parteci- pativo delle popolazioni. Competenze parcellizzate La competenza concorrente fra Stato e Regioni in tema di energia, favorendo un’elevata parcellizzazione delle competenze stesse, costituirà ostacoli di prima- ria importanza rispetto alla transizione energetica. Per questa ragione si punterà nel prossimo futuro su un maggiore coinvolgimento – da parte degli operatori Fer e delle istituzioni nazionali – delle comunità locali nelle fasi iniziali dei progetti di insediamento, aprendo - tagonismo crescente dei prosumer di cui s’è detto in precedenza, al processo partecipativo sociale si ag- giungerà un processo partecipativo economico diffuso, consentito dallo sviluppo delle rinnovabili.
  • 137. 139 Resistenze sistemiche - no normalmente in una posizione sfavorevole, specie nella fase d’introduzione, essendo generalmente costo- sviluppate in termini di qualità ed esigenze degli uti- Per accelerare il processo d’implementazione del- economico e sociale, allo scopo di valutare le resisten- di insediamento degli impianti, una maggiore sensibili- tà da parte delle comunità locali, cui si risponderà con forme di coinvolgimento diretto sin dalle fasi proget- investimenti partecipativi. Metodologie partecipative La transizione energetica, dunque, assumerà una Fer e comunità locali, sia in occasione di interventi di repowering di impianti esistenti, sia per le nuove in- stallazioni.