Presentazione di Andrea Minutolo (coordinatore ufficio scientifico Legambiente nazionale) al corso di formazione per giornalisti tenutosi a Perugia il 18 marzo 2018.
Utilizzo delle System Information Broadcasting nell’acquisizione dei segnali ...
Ambientalismo scientifico: Legambiente
1. PARLARE D’AMBIENTE NELLA
TRANSIZIONE VERSO IL NUOVO
MODELLO DI SVILUPPO
Andrea Minutolo – coordinatore ufficio scientifico Legambiente
Perugia 18 maggio 2018
2. oltre 115.000 tra soci e sostenitori
1.000 gruppi locali
30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale
più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato
Oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà
locali.
4. AMBIENTALISMO
SCIENTIFICO
ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa
dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno
strumento con cui è possibile indicare percorsi
alternativi concreti e realizzabili.
6. AMBIENTALISMO…oggi
inquinamento, protezione degli animali, ecosistemi e le
aree protette, politica di gestione dei rifiuti, agricoltura,
organismi geneticamente modificati, gestione delle
risorse energetiche, sviluppo sostenibile, mutamenti
climatici, pace e democrazia, legalità….
Parole chiave
politiche sostenibilità legalità
7. - creazione dell’EEA
- norme sulla protezione ambientale
(DIRETTIVE)
- introduzione di sistemi di
tassazione dei rifiuti o emissioni
protocollo di Montreal
per la protezione dello strato di ozono
protocollo di Kyoto
per combattere il riscaldamento
globale.
Parole chiave
politiche sostenibilità legalità
Civile/Penale
Morale
10. Green economy
Definizione (wikipedia): un modello teorico di sviluppo economico che prende origine da
un'analisi econometrica del sistema economico dove oltre ai benefici di un certo regime di
produzione si prende in considerazione anche l'impatto ambientale, cioè i potenziali danni
ambientali prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime a partire dalla
loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti finiti
fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento.
Per un’analisi più completa meglio consultare:
http://www.enea.it/it/pubblicazioni/EAI/anno-2012/verso-la-green-economy/la-green-economy-nel-panorama-delle-
strategie-internazionali
Cosa c’è di stonato?
11. Green economy
Voglio raccontarvi quanto si sta realizzando nel nostro Paese nel segno di
una green economy aperta, trasversale a tanti settori, che produce a basse
emissioni di CO2, fatta di coesione sociale e di identità territoriale, di
alleanza tra soggetti sociali e istituzionali, di imprese innovative e di
relazioni culturali e di ricerca, che sa costruire una nuova dimensione di
diritti e di welfare, di benessere e di qualità della vita, radicata nei
territori e che sa stare nel mondo globalizzato.
12. Green economy
L’innovazione tecnologica permette di avviare a riciclaggio rifiuti
considerati fino ad oggi non riciclabili
- i pannolini usa e getta
- le plastiche miste
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
13. Green economy
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
- la raccolta dell’olio minerale usato e la rigenerazione
14. Green economy
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
- il recupero dei pneumatici
fuori uso e dei rifiuti inerti
nelle opere stradali
15. Green economy
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
- la produzione di biogas dalla digestione anaerobica
e il compostaggio di qualità
16. Green economy
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
L’integrazione del ciclo dei rifiuti con l’industria manifatturiera
italiana
- plastiche miste riciclate negli scooter (Pontedera -
Pisa)
17. Green economy
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
L’integrazione del ciclo dei rifiuti con l’industria manifatturiera
italiana
- residui agricoli per la chimica verde (Crescentino, Porto Torres)
18. Green economy
eccellenze che NON finiscono in prima pagina
Queste «buone pratiche» sono trattate (mediaticamente, socialmente, tecnicamente,
politicamente) esattamente come le vecchie e inquinanti pratiche applicate per
decenni.
La sola parola IMPIANTO genera automaticamente la formazione di comitati,
barricate, inquinamento e malattie in ogni territorio.
Perché succede tutto questo?
Difetto di comunicazione Difetto di partecipazione
26. Tutte attività che dimostrano come:
• negli ultimi anni è cresciuta tra i cittadini la voglia di informarsi in prima persona sulle
problematiche che li riguardano da vicino.
• è aumentata la percezione e conoscenza della qualità dell’ambiente che li circonda
• un approccio passivo, in cui misure e provvedimenti vengono calati dall’alto da parte delle
amministrazioni, non è più sufficiente per trovare soluzioni e consensi.
• la voglia di capire, approfondire e partecipare attivamente nella scelta delle possibili soluzioni, è
diventata la chiave di lettura per ottenere percorsi condivisi, consapevoli e prolifici che portano al
raggiungimento di obiettivi concreti, strutturati e duraturi