SlideShare a Scribd company logo
Titolo: Le fasi di ideazione del progetto:
Project Cycle Management (PCM) e Logical
Framework Approach (LFA)
Modulo: Strumenti di progettazione
europea e gestione progetti
Nome docente: Laura Casta
Una proposta progettuale di successo
Rilevanza
Impatto
Innovazio
ne
Sostenibilità
Partenariato
Monitoraggio
Costi e
benefici
Progetto
vincente
Moltiplicazione
dei risultati
Disseminazione
Valore
aggiunto
europeo
«Un progetto è un’impresa complessa,
unica e di durata determinata, rivolta al
raggiungimento di un obiettivo chiaro e
predefinito mediante un processo
continuo di pianificazione e controllo di
risorse differenziate e con vincoli
interdipendenti di costi – tempo –
qualità»
R.D. Archibald, Project Management. La
gestione di progetti e programmi complessi,
Franco Angeli, Milano 2004
Elaborazione dell’idea progetto
Un progetto è il
perfetto
equilibrio tra
Progetto
Obiettivi
del bando
Bisogno
problema
Elaborazione dell’idea progetto
Problema
Ipotesi di
soluzione
Percorso di
attuazione
Risorse economiche e strumentali
Tempi
Risorse professionali
Condizioni esterne/interne
Il metodo Gopp: Goal-Oriented Project Planning
ll metodo GOPP nasce a partire dagli anni 60
da un insieme di tecniche e di strumenti
elaborati nel quadro delle attività di
progettazione di enti e agenzie dedite alla
cooperazione allo sviluppo
GOPP
Usato in Europa soprattutto nell’ambito di programmi finanziati dalla
Commissione europea a sostegno di progetti basati su partenariati
E’ un metodo per realizzare incontri di lavoro in cui i diversi attori
chiave di un territorio o di un progetto intervengono in maniera
partecipativa nei diversi momenti del ciclo di vita di un progetto o di un
intervento di sviluppo locale
GOPP
Metodo flessibile e può essere utilizzato in tutti quei casi in cui un
processo di analisi e/o decision making ha luogo all’interno di una
organizzazione, di un gruppo o di un contesto locale o progettuale
GOPP: principali ambiti di applicazione
• Progetti finanziati o co-finanziati dalla
Commissione Europea o da altri organismi
internazionali
• Progetti in cui è necessario coinvolgere partner
locali o transnazionali nelle fasi di
programmazione o riflessione-valutazione
ragioni linguistiche e
culturali possono avere
difficoltà a intendersi
anche tenendo conto
della durata limitata
degli incontri
GOPP - PCM e QL
GOPP è la metodologia di progettazione partecipativa
prevista nell’ambito del Project Cycle Management
(PCM) in cui i diversi attori-chiave di un determinato
contesto definiscono in modo condiviso una strategia
progettuale attraverso una chiara definizione degli
obiettivi in un quadro logico
Logical Framework
Quadro logico
Nel Quadro Logico sono riportati tutti gli elementi fondamentali dell’idea
progettuale
• Obiettivi generali
• Obiettivi specifici
• Risultati
• Attività
Gli indicatori e anche le condizioni esterne che concorrono a raggiungere gli
obiettivi del progetto
Quadro logico
Per giungere a definire il Quadro Logico di un progetto, la metodologia GOPP
prevede due fasi ben distinte, a loro volta articolate in sotto fasi
Fase di Analisi
Fase di Progettazione
Quadro logico: fase di analisi
1. Definizione dell’entità
2. Analisi degli attori-chiave
3. Analisi dei problemi
4. Analisi degli obiettivi
5. Individuazione ambiti di intervento
(clustering)
Quadro logico: fase di progettazione
1. Scelta degli ambiti di intervento
2. Definizione della logica di intervento
3. Analisi del rischio
4. Definizione indicatori oggettivamente
verificabili
5. Programmazione temporale delle attività
La fase di analisi
• Definizione/verifica dell’entità
L’entità, nella metodologia GOPP, non è altro che il
tema, l’argomento su cui avviene l’esercizio di
progettazione.
Spesso l’entità è data, nel senso che è un elemento
intoccabile da cui parte, per volontà di un cliente o di
un ente finanziatore, il lavoro di progettazione.
• Definizione/verifica dell’entità
• L’entità delimita la situazione di partenza prima che l’esercizio di
progettazione abbia luogo.
• E’ quindi importante che essa non contenga ipotesi già troppo operative sui
contenuti del progetto.
• L’entità è importante anche perché costituirà di fatto il titolo o meglio il tema
su cui avverrà il lavoro di contatto, negoziazione e progettazione tra gli attori,
quindi è bene che tutti gli attori si riconoscano “in partenza” nell’entità
La fase di analisi
La fase di analisi
• Definizione/verifica dell’entità
Altre volte, quando la progettazione è ancora lontana, tocca al
progettista definirla.
Definire l’entità per una progettazione GOPP non è operazione
semplice.
• né troppo ampia, né troppo ristretta.
Esempio
Donne e mercato del lavoro in Sardegna
Un esempio di entità troppo ampia: “Economia e società in
Sardegna
La fase di analisi
• Definizione/verifica dell’entità
TROPPO AMPIA:
troppi stakeholders rendono complesso il lavoro di progettazione e di
gestione dell’intervento
L’analisi della situazione e la conseguente progettazione rimarrebbero
a un livello troppo generale, mentre in realtà la situazione di partenza
deve toccare temi specifici.
Rischio di dotare l’intervento progettuale di risorse molto maggiori
La fase di analisi
• Definizione/verifica dell’entità
TROPPO RISTRETTA:
limita già da adesso la portata dell’intervento progettuale
Gli inconvenienti che derivano dalla scelta di una entità ristretta
riguardano soprattutto il fatto che alcuni attori si sentirebbero tagliati
fuori in partenza dal progetto (per es. la scuola, gli enti locali ecc.)
La fase di analisi
• Analisi attori-chiave
Questa analisi porta a definire qual è il tipo di contributo che ciascuno
degli attori-chiave o stakeholders apporta all’entità e qual è l’interesse o il
“tornaconto” che ricava da un miglioramento di questa entità
Analisi dei problemi
Il primo vero passo della progettazione consiste in una identificazione dei
problemi che esistono in una determinata situazione, o meglio,
relativamente all’entità prescelta
• Un problema è una situazione attuale negativa
• Un obiettivo è una situazione positiva futura
La fase di analisi
Analisi dei problemi
• E’ importante che i problemi siano formulati a partire dalla realtà e
non sulla base di idee, teorie o prefigurando soluzioni, seppure
auspicabili.
• Quanto più l’identificazione dei problemi è basata sugli aspetti
concreti e tangibili della realtà, tanto più il lavoro di progettazione
sarà di qualità
La fase di analisi
La fase di analisi
Analisi dei problemi
• Una corretta individuazione dei problemi e una loro giusta
gerarchizzazione in termini di causa-effetto costituisce un
elemento fondamentale dell’attività di progettazione
• Una volta identificati i problemi, questi si collocano in un
diagramma ad albero costruito secondo delle relazioni di causa–
effetto dal basso verso l’alto
L’albero dei problemi
L’albero dei problemi
La raffigurazione sintetica
della realtà attuale con tutti i suoi aspetti negativi
La fase di analisi
Analisi degli obiettivi
• Consiste nel trasformare in positivo l’immagine della realtà
attuale (negativa) ottenuta con l’albero dei problemi
DA ogni condizione attuale negativa (problema)
A una condizione positiva futura (obiettivo)
• Così facendo si ottiene l’albero degli obiettivi
Problemi - Obiettivi
• E’ importante rilevare che questa semplice trasposizione dei problemi in obiettivi
non costituisce l’individuazione degli obiettivi del progetto
• Essa semplicemente descrive una raffigurazione positiva della realtà (della
situazione) qualora tutti i problemi fossero risolti
• il progetto potrà o dovrà scegliere di raggiungere solamente alcuni degli
obiettivi così raffigurati.
La fase di progettazione
Mentre nella fase precedente si è condotta una analisi generale della
situazione, prescindendo da qualsiasi decisione sull’intervento che si
desidera mettere in atto, in questa fase il gruppo degli attori-chiave
(o il progettista) opera scelte inerenti il progetto vero e proprio
La fase di progettazione
Scelta degli ambiti d’ intervento
Questa sottofase porta a definire quale sarà la vera dimensione o
portata del progetto.
E’ poco probabile che il progetto che si sta identificando possa
intervenire in tutti gli ambiti di intervento esistenti nell’albero degli
obiettivi.
•Normalmente questa scelta è effettuata in maniera
negoziata tra gli attori
•Alcuni dei criteri in base a cui questi possono eseguire la
scelta sono i seguenti
La fase di progettazione
Scelta degli ambiti d’ intervento
Il quadro logico
La matrice di progettazione del
quadro logico
Logical Framework
Perché il QL?
•la convenzione logica e terminologica è
condivisa in partenza
• facilita la comunicazione tra chi deve
progettare, valutare o comunque interagire
sul progetto
Il quadro logico
La logica di intervento è articolata in quattro
livelli, legati tra loro da un rapporto di causa-
effetto in senso verticale, dal basso verso l’alto
Il quadro logico
• Le attività portano Ai risultati
• I risultati conducono al raggiungimento
Dello scopo del progetto
• E lo scopo contribuisce al raggiungimento
Degli obiettivi generali
Obiettivi generali
Sono i benefici sociali e/o economici di lungo
termine per la società in generale, non solo e
non tanto quindi per i beneficiari del progetto
ai quali il progetto contribuirà
Obiettivi generali
Non vengono raggiunti esclusivamente
tramite il progetto ma con il contributo di
altri interventi o progetti o programmi. Essi
sono attinenti a diversi aspetti di carattere
sociale ed economico.
Scopo del progetto
(obiettivo specifico)
• Indica i benefici o il beneficio tangibile che i beneficiari otterranno mettendo
a frutto i servizi che riceveranno nell’ambito del progetto
• l’aspetto o condizione della vita dei beneficiari che registrerà un
miglioramento a seguito della realizzazione delle attività previste nell’ambito
del progetto.
Scopo del progetto
(obiettivo specifico)
• Il progetto può stabilire più obiettivi specifici
• A differenza dell’obiettivo generale, che è uno solo ma a cui il
progetto può contribuire insieme ad altri fattori
• Il progetto è direttamente responsabile del raggiungimento
dell’obiettivo specifico.
Beneficiari
Gli individui i cui problemi sono affrontati dal
progetto e non il personale delle
organizzazioni impegnate nella sua
realizzazione
Risultati
• i servizi che i beneficiari, o altri soggetti facenti parte del contesto
specifico, otterranno a seguito delle attività realizzate nell’ ambito
del progetto
• definiscono cosa i beneficiari saranno in grado di fare, di sapere o di
saper fare grazie alle attività del progetto
NON riguardano le infrastrutture
realizzate ma i servizi offerti
nell’ambito di tali infrastrutture
Risultati
Ciò che resta sul campo, a progetto appena terminato, sono i
risultati, vale a dire quello che i beneficiari sono in grado di
fare, di essere o di saper fare grazie alle azioni del progetto
OUTPUTS O RISULTATI?
Attività
• Le azioni che saranno realizzate nell’ambito del progetto per
fornire i servizi necessari ai beneficiari o ad altri soggetti
• L’elenco delle attività consente di comprendere cosa farà
concretamente il progetto
Le ipotesi
• L’esistenza delle ipotesi scaturisce dalla considerazione che gli interventi
progettuali, spesso per mancanza di risorse o di competenza degli attori,
non possono operare in più settori allo stesso tempo
• Quindi per raggiungere i propri obiettivi o risultati, il progetto deve appunto
“ipotizzare” che altre condizioni, assolutamente esterne e indipendenti dal
progetto, si verifichino
E’ ciò che si può osservare nella realtà nel momento in cui si raggiunge un
obiettivo (o un risultato).
Esso di norma è costituito dai seguenti elementi:
Una variabile
Un target-group
Un tempo di osservazione
Un valore di riferimento
Definizione degli indicatori
Definizione degli indicatori
Può essere effettuata sia nella fase di identificazione sia rimandata alla fase di
progettazione esecutiva
Questo dipende da diversi fattori:
• il tempo disponibile
• la necessità di farlo
• il tema stesso
• ecc.
• processo lungo che presuppone approfondite conoscenze sia
metodologiche sia dei contenuti
• Spesso questo processo viene effettuato nella fase di progettazione
esecutiva, che è affidata per l’appunto a figure tecniche
Definizione degli indicatori
Definizione della logica di intervento e analisi
del rischio
Suggerimenti
• La prima cosa da definire è l’obiettivo specifico (lo scopo) del progetto
• E’ importante infatti stabilire subito dove si vuole arrivare
• Come ci si arriverà sarà poi deciso in seguito
• Lo scopo del progetto è il beneficio che i beneficiari otterranno
utilizzando i servizi forniti dal progetto/miglioramento evidente della
loro condizione di vita
• Stabilito lo scopo del progetto, si individueranno gli obiettivi generali
• Per quanto attiene ai risultati del progetto, questi di norma seguono
nell’albero degli obiettivi, il livello gerarchico immediatamente
inferiore allo scopo del progetto
Definizione della logica di
intervento e analisi del rischio
• Una volta definita la dinamica dell’intervento, per ciascun
risultato che si intende raggiungere si dovranno
individuare le attività che adesso conducono.
Definizione della logica di
intervento e analisi del rischio
Le tappe per la preparazione
di una proposta progettuale
• Chiara identificazione del problema
• Identificazione dei problemi dei beneficiari e del contesto
• Collocazione dei problemi individuati in un diagramma di causa-effetto
(albero dei problemi)
• Trasformazione dei problemi (condizione negativa attuale) in obiettivi
(condizione positiva futura)
• Identificazione di aree di obiettivi omogenei (ambiti di intervento)
• Scelta degli ambiti di intervento su cui il progetto interverrà
• Definizione dello scopo del progetto (inteso come beneficio per i
beneficiari)
• Definizione degli obiettivi generali (impatto su strutture e sistemi)
• Definizione dei risultati(che cosa i beneficiari saranno in grado di
sapere, fare, o essere grazie alle attività del progetto?)
• Definizione delle attività (attività innovative per raggiungere i
risultati)
• Identificazione delle condizioni esterne
• Definizione degli indicatori
Grazie per l’attenzione!!
Laura Casta

More Related Content

What's hot

2. project initiation
2. project initiation2. project initiation
2. project initiation
Mad Jutt
 
Project Management
Project Management Project Management
Project Management
Nicola Cerami
 
Software Project Management
Software Project ManagementSoftware Project Management
Software Project Management
Deepak Kumar
 
Defining The Project
Defining The ProjectDefining The Project
Defining The ProjectEarl Tongol
 
PMBOK(R) sixth edition data flow diagrams r2
PMBOK(R)  sixth edition data flow diagrams r2PMBOK(R)  sixth edition data flow diagrams r2
PMBOK(R) sixth edition data flow diagrams r2
Kose Jumnichi
 
Chap 2 Organization Strategy
Chap 2 Organization StrategyChap 2 Organization Strategy
Chap 2 Organization Strategy
project management
 
Introduzione al Project Management [PM01-S]
Introduzione al Project Management [PM01-S]Introduzione al Project Management [PM01-S]
Introduzione al Project Management [PM01-S]
Andrea Maddalena
 
Introduction to Project Management by Javid Hamdard
Introduction to Project Management by Javid HamdardIntroduction to Project Management by Javid Hamdard
Introduction to Project Management by Javid Hamdard
Javid Hamdard
 
Lecture 05:Advanced Project Management PM Processes and Framework
Lecture 05:Advanced Project Management   PM Processes and FrameworkLecture 05:Advanced Project Management   PM Processes and Framework
Lecture 05:Advanced Project Management PM Processes and Framework
Fida Karim 🇵🇰
 
06. Project Management Process Groups
06. Project Management Process Groups06. Project Management Process Groups
06. Project Management Process Groups
BhuWan Khadka
 
06 project time management
06  project time management06  project time management
06 project time management
Ala Ibrahim
 
PMP - Project Initiation Template for Professionals
PMP - Project Initiation Template for ProfessionalsPMP - Project Initiation Template for Professionals
PMP - Project Initiation Template for Professionals
Daniel_Mccrea
 
project time management
 project time management project time management
project time management
Hira Atiq
 
PMI Project Management Framework
PMI Project Management FrameworkPMI Project Management Framework
PMI Project Management FrameworkAarti Dahiya PMP
 
Project Management: Project Schedule Management Knowledge Area
Project Management: Project Schedule Management Knowledge AreaProject Management: Project Schedule Management Knowledge Area
Project Management: Project Schedule Management Knowledge Area
Joshua Render
 
project management (10).pptx
project management (10).pptxproject management (10).pptx
project management (10).pptx
Shree Bhargava and Associate
 
Principi di Project Management nella Pubblica Amministrazione
Principi di Project Management nella Pubblica AmministrazionePrincipi di Project Management nella Pubblica Amministrazione
Principi di Project Management nella Pubblica Amministrazione
EmilioGianatti
 

What's hot (20)

2. project initiation
2. project initiation2. project initiation
2. project initiation
 
Project Management
Project Management Project Management
Project Management
 
Software Project Management
Software Project ManagementSoftware Project Management
Software Project Management
 
Inicio de un proyecto
Inicio de un proyectoInicio de un proyecto
Inicio de un proyecto
 
Defining The Project
Defining The ProjectDefining The Project
Defining The Project
 
PMBOK(R) sixth edition data flow diagrams r2
PMBOK(R)  sixth edition data flow diagrams r2PMBOK(R)  sixth edition data flow diagrams r2
PMBOK(R) sixth edition data flow diagrams r2
 
Chap 2 Organization Strategy
Chap 2 Organization StrategyChap 2 Organization Strategy
Chap 2 Organization Strategy
 
Project management
Project managementProject management
Project management
 
Introduzione al Project Management [PM01-S]
Introduzione al Project Management [PM01-S]Introduzione al Project Management [PM01-S]
Introduzione al Project Management [PM01-S]
 
Introduction to Project Management by Javid Hamdard
Introduction to Project Management by Javid HamdardIntroduction to Project Management by Javid Hamdard
Introduction to Project Management by Javid Hamdard
 
Lecture 05:Advanced Project Management PM Processes and Framework
Lecture 05:Advanced Project Management   PM Processes and FrameworkLecture 05:Advanced Project Management   PM Processes and Framework
Lecture 05:Advanced Project Management PM Processes and Framework
 
06. Project Management Process Groups
06. Project Management Process Groups06. Project Management Process Groups
06. Project Management Process Groups
 
06 project time management
06  project time management06  project time management
06 project time management
 
PMP - Project Initiation Template for Professionals
PMP - Project Initiation Template for ProfessionalsPMP - Project Initiation Template for Professionals
PMP - Project Initiation Template for Professionals
 
project time management
 project time management project time management
project time management
 
Slides chapter 2
Slides chapter 2Slides chapter 2
Slides chapter 2
 
PMI Project Management Framework
PMI Project Management FrameworkPMI Project Management Framework
PMI Project Management Framework
 
Project Management: Project Schedule Management Knowledge Area
Project Management: Project Schedule Management Knowledge AreaProject Management: Project Schedule Management Knowledge Area
Project Management: Project Schedule Management Knowledge Area
 
project management (10).pptx
project management (10).pptxproject management (10).pptx
project management (10).pptx
 
Principi di Project Management nella Pubblica Amministrazione
Principi di Project Management nella Pubblica AmministrazionePrincipi di Project Management nella Pubblica Amministrazione
Principi di Project Management nella Pubblica Amministrazione
 

Similar to Le fasi di ideazione del progetto (Laura Casta)

La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...
La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...
La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...
Sardegna Ricerche
 
L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)
L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)
L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)
Pragma Management Systems S.r.l.
 
Pm, Qualità,Comunicazione
Pm, Qualità,ComunicazionePm, Qualità,Comunicazione
Pm, Qualità,Comunicazione
progettare
 
Prsntazn Tecniche Progettuali
Prsntazn Tecniche ProgettualiPrsntazn Tecniche Progettuali
Prsntazn Tecniche ProgettualiGiuseppe Sarno
 
Lezioni imperfette di project management
Lezioni imperfette di project managementLezioni imperfette di project management
Lezioni imperfette di project managementAdriana De Cesare
 
Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei
Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei
Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei
paolo_rotoni
 
Ldb Stress Da Terzo Settore_Finazzi
Ldb Stress Da Terzo Settore_FinazziLdb Stress Da Terzo Settore_Finazzi
Ldb Stress Da Terzo Settore_Finazzilaboratoridalbasso
 
PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...
PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...
PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...
Mario Gentili
 
Project Management
Project ManagementProject Management
Project Managementlukic83
 
Il Ciclo Di Vita Del Progetto
Il Ciclo Di Vita Del ProgettoIl Ciclo Di Vita Del Progetto
Il Ciclo Di Vita Del ProgettoAliante
 
Pm first presentation
Pm first presentationPm first presentation
Pm first presentation
carlobisio
 
4 cost management
4 cost management4 cost management
4 cost management
gianni raducci
 
Gopp progettare per obiettivi
Gopp  progettare per obiettiviGopp  progettare per obiettivi
Gopp progettare per obiettivi
Fedele Congedo
 
guida alla progettazione
guida alla progettazioneguida alla progettazione
guida alla progettazione
Fabiano Corsini
 
le fasi del progetto
le fasi del progettole fasi del progetto
le fasi del progetto
Fabiano Corsini
 
Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2
Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2
Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2
laboratoridalbasso
 
Ldb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata gopp
Ldb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata goppLdb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata gopp
Ldb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata gopp
laboratoridalbasso
 
Presentazione corso Project Management
Presentazione corso Project ManagementPresentazione corso Project Management
Presentazione corso Project Management
roberta osti
 

Similar to Le fasi di ideazione del progetto (Laura Casta) (20)

La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...
La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...
La strutturazione di un progetto in pacchetti di lavoro, output, outcome e de...
 
L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)
L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)
L'IMPRESA AGILE & MOBILE 2.0_Metodologia Agile Project Management (Ing. Rea)
 
Pm, Qualità,Comunicazione
Pm, Qualità,ComunicazionePm, Qualità,Comunicazione
Pm, Qualità,Comunicazione
 
Prsntazn Tecniche Progettuali
Prsntazn Tecniche ProgettualiPrsntazn Tecniche Progettuali
Prsntazn Tecniche Progettuali
 
Lezioni imperfette di project management
Lezioni imperfette di project managementLezioni imperfette di project management
Lezioni imperfette di project management
 
Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei
Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei
Corso Università Politecnica Ancona - PCM Progetti Europei
 
Ldb Stress Da Terzo Settore_Finazzi
Ldb Stress Da Terzo Settore_FinazziLdb Stress Da Terzo Settore_Finazzi
Ldb Stress Da Terzo Settore_Finazzi
 
Pcm
PcmPcm
Pcm
 
PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...
PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...
PMP - Generalità, Project Life Cicle e Organizzazioni, Processi e Aree di con...
 
Project Management
Project ManagementProject Management
Project Management
 
Il Ciclo Di Vita Del Progetto
Il Ciclo Di Vita Del ProgettoIl Ciclo Di Vita Del Progetto
Il Ciclo Di Vita Del Progetto
 
La Traccia
La TracciaLa Traccia
La Traccia
 
Pm first presentation
Pm first presentationPm first presentation
Pm first presentation
 
4 cost management
4 cost management4 cost management
4 cost management
 
Gopp progettare per obiettivi
Gopp  progettare per obiettiviGopp  progettare per obiettivi
Gopp progettare per obiettivi
 
guida alla progettazione
guida alla progettazioneguida alla progettazione
guida alla progettazione
 
le fasi del progetto
le fasi del progettole fasi del progetto
le fasi del progetto
 
Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2
Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2
Ldb 98 21.01.2015 Giaffreda project management 2
 
Ldb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata gopp
Ldb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata goppLdb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata gopp
Ldb CultureLab 2.0 Paci 02-pcm e progettazione partecipata gopp
 
Presentazione corso Project Management
Presentazione corso Project ManagementPresentazione corso Project Management
Presentazione corso Project Management
 

More from Sardegna Ricerche

Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...
Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...
Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...
Sardegna Ricerche
 
PRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasivi
PRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasiviPRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasivi
PRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasivi
Sardegna Ricerche
 
PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...
PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...
PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...
Sardegna Ricerche
 
PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...
PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...
PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...
Sardegna Ricerche
 
PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...
PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...
PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...
Sardegna Ricerche
 
Il progetto PRELuDE, attività e risultati raggiunti
Il progetto PRELuDE, attività e risultati raggiuntiIl progetto PRELuDE, attività e risultati raggiunti
Il progetto PRELuDE, attività e risultati raggiunti
Sardegna Ricerche
 
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
Sardegna Ricerche
 
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...
Sardegna Ricerche
 
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
Sardegna Ricerche
 
Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019
Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019
Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019
Sardegna Ricerche
 
La soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël Sonney
La soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël SonneyLa soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël Sonney
La soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël Sonney
Sardegna Ricerche
 
Introduzione AIAS - Alessandra Scognamiglio
Introduzione AIAS - Alessandra ScognamiglioIntroduzione AIAS - Alessandra Scognamiglio
Introduzione AIAS - Alessandra Scognamiglio
Sardegna Ricerche
 
L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...
L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...
L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...
Sardegna Ricerche
 
Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...
Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...
Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...
Sardegna Ricerche
 
Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...
Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...
Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...
Sardegna Ricerche
 
Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...
Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...
Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...
Sardegna Ricerche
 
Digitalizzazione del sistema energetico - M.Gawronska
Digitalizzazione del sistema energetico - M.GawronskaDigitalizzazione del sistema energetico - M.Gawronska
Digitalizzazione del sistema energetico - M.Gawronska
Sardegna Ricerche
 
Avvio lavori - M.Gawronska
Avvio lavori - M.GawronskaAvvio lavori - M.Gawronska
Avvio lavori - M.Gawronska
Sardegna Ricerche
 
Esempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microreti
Esempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microretiEsempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microreti
Esempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microreti
Sardegna Ricerche
 
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
Sardegna Ricerche
 

More from Sardegna Ricerche (20)

Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...
Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...
Progetto PRELuDE PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in ...
 
PRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasivi
PRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasiviPRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasivi
PRELuDE - La valutazione del comfort termoigrometrico con sensori non invasivi
 
PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...
PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...
PRELuDE - Rete di sensori innovativi per il monitoraggio energetico e control...
 
PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...
PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...
PRELuDE - La simulazione degli interventi migliorativi per il padiglione Mand...
 
PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...
PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...
PRELuDE - Il Building Information Modelling per la gestione dell'audit energe...
 
Il progetto PRELuDE, attività e risultati raggiunti
Il progetto PRELuDE, attività e risultati raggiuntiIl progetto PRELuDE, attività e risultati raggiunti
Il progetto PRELuDE, attività e risultati raggiunti
 
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
 
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Il progetto P...
 
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
PROGETTO PRELuDE3 PRotocollo ELaborazione Dati per l'Efficienza Energetica in...
 
Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019
Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019
Progetto PRELuDE: presentazione di Giuseppe Desogus in occasione di Sinnova 2019
 
La soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël Sonney
La soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël SonneyLa soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël Sonney
La soluzione di agrivoltaico dinamico_Insolight - Sardegna_Raphaël Sonney
 
Introduzione AIAS - Alessandra Scognamiglio
Introduzione AIAS - Alessandra ScognamiglioIntroduzione AIAS - Alessandra Scognamiglio
Introduzione AIAS - Alessandra Scognamiglio
 
L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...
L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...
L’impronta idrica della produzione di idrogeno elettrolitico su larga scala -...
 
Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...
Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...
Produzione di elettrodi migliorata per un’elettrolisi più efficiente - Albert...
 
Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...
Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...
Soluzioni per il trattamento dell’acqua destinata all’elettrolisi - Giulia Sp...
 
Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...
Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...
Soluzioni digitali per la flessibilità del sistema energetico - M.Repossi _ L...
 
Digitalizzazione del sistema energetico - M.Gawronska
Digitalizzazione del sistema energetico - M.GawronskaDigitalizzazione del sistema energetico - M.Gawronska
Digitalizzazione del sistema energetico - M.Gawronska
 
Avvio lavori - M.Gawronska
Avvio lavori - M.GawronskaAvvio lavori - M.Gawronska
Avvio lavori - M.Gawronska
 
Esempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microreti
Esempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microretiEsempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microreti
Esempi applicativi di impiego dell’energia termica nelle microreti
 
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
 

Le fasi di ideazione del progetto (Laura Casta)

  • 1. Titolo: Le fasi di ideazione del progetto: Project Cycle Management (PCM) e Logical Framework Approach (LFA) Modulo: Strumenti di progettazione europea e gestione progetti Nome docente: Laura Casta
  • 2. Una proposta progettuale di successo Rilevanza Impatto Innovazio ne Sostenibilità Partenariato Monitoraggio Costi e benefici Progetto vincente Moltiplicazione dei risultati Disseminazione Valore aggiunto europeo «Un progetto è un’impresa complessa, unica e di durata determinata, rivolta al raggiungimento di un obiettivo chiaro e predefinito mediante un processo continuo di pianificazione e controllo di risorse differenziate e con vincoli interdipendenti di costi – tempo – qualità» R.D. Archibald, Project Management. La gestione di progetti e programmi complessi, Franco Angeli, Milano 2004
  • 3. Elaborazione dell’idea progetto Un progetto è il perfetto equilibrio tra Progetto Obiettivi del bando Bisogno problema
  • 4. Elaborazione dell’idea progetto Problema Ipotesi di soluzione Percorso di attuazione Risorse economiche e strumentali Tempi Risorse professionali Condizioni esterne/interne
  • 5. Il metodo Gopp: Goal-Oriented Project Planning ll metodo GOPP nasce a partire dagli anni 60 da un insieme di tecniche e di strumenti elaborati nel quadro delle attività di progettazione di enti e agenzie dedite alla cooperazione allo sviluppo
  • 6. GOPP Usato in Europa soprattutto nell’ambito di programmi finanziati dalla Commissione europea a sostegno di progetti basati su partenariati E’ un metodo per realizzare incontri di lavoro in cui i diversi attori chiave di un territorio o di un progetto intervengono in maniera partecipativa nei diversi momenti del ciclo di vita di un progetto o di un intervento di sviluppo locale
  • 7. GOPP Metodo flessibile e può essere utilizzato in tutti quei casi in cui un processo di analisi e/o decision making ha luogo all’interno di una organizzazione, di un gruppo o di un contesto locale o progettuale
  • 8. GOPP: principali ambiti di applicazione • Progetti finanziati o co-finanziati dalla Commissione Europea o da altri organismi internazionali • Progetti in cui è necessario coinvolgere partner locali o transnazionali nelle fasi di programmazione o riflessione-valutazione ragioni linguistiche e culturali possono avere difficoltà a intendersi anche tenendo conto della durata limitata degli incontri
  • 9. GOPP - PCM e QL GOPP è la metodologia di progettazione partecipativa prevista nell’ambito del Project Cycle Management (PCM) in cui i diversi attori-chiave di un determinato contesto definiscono in modo condiviso una strategia progettuale attraverso una chiara definizione degli obiettivi in un quadro logico Logical Framework
  • 10. Quadro logico Nel Quadro Logico sono riportati tutti gli elementi fondamentali dell’idea progettuale • Obiettivi generali • Obiettivi specifici • Risultati • Attività Gli indicatori e anche le condizioni esterne che concorrono a raggiungere gli obiettivi del progetto
  • 11. Quadro logico Per giungere a definire il Quadro Logico di un progetto, la metodologia GOPP prevede due fasi ben distinte, a loro volta articolate in sotto fasi Fase di Analisi Fase di Progettazione
  • 12. Quadro logico: fase di analisi 1. Definizione dell’entità 2. Analisi degli attori-chiave 3. Analisi dei problemi 4. Analisi degli obiettivi 5. Individuazione ambiti di intervento (clustering)
  • 13. Quadro logico: fase di progettazione 1. Scelta degli ambiti di intervento 2. Definizione della logica di intervento 3. Analisi del rischio 4. Definizione indicatori oggettivamente verificabili 5. Programmazione temporale delle attività
  • 14. La fase di analisi • Definizione/verifica dell’entità L’entità, nella metodologia GOPP, non è altro che il tema, l’argomento su cui avviene l’esercizio di progettazione. Spesso l’entità è data, nel senso che è un elemento intoccabile da cui parte, per volontà di un cliente o di un ente finanziatore, il lavoro di progettazione.
  • 15. • Definizione/verifica dell’entità • L’entità delimita la situazione di partenza prima che l’esercizio di progettazione abbia luogo. • E’ quindi importante che essa non contenga ipotesi già troppo operative sui contenuti del progetto. • L’entità è importante anche perché costituirà di fatto il titolo o meglio il tema su cui avverrà il lavoro di contatto, negoziazione e progettazione tra gli attori, quindi è bene che tutti gli attori si riconoscano “in partenza” nell’entità La fase di analisi
  • 16. La fase di analisi • Definizione/verifica dell’entità Altre volte, quando la progettazione è ancora lontana, tocca al progettista definirla. Definire l’entità per una progettazione GOPP non è operazione semplice. • né troppo ampia, né troppo ristretta.
  • 17. Esempio Donne e mercato del lavoro in Sardegna Un esempio di entità troppo ampia: “Economia e società in Sardegna
  • 18. La fase di analisi • Definizione/verifica dell’entità TROPPO AMPIA: troppi stakeholders rendono complesso il lavoro di progettazione e di gestione dell’intervento L’analisi della situazione e la conseguente progettazione rimarrebbero a un livello troppo generale, mentre in realtà la situazione di partenza deve toccare temi specifici. Rischio di dotare l’intervento progettuale di risorse molto maggiori
  • 19. La fase di analisi • Definizione/verifica dell’entità TROPPO RISTRETTA: limita già da adesso la portata dell’intervento progettuale Gli inconvenienti che derivano dalla scelta di una entità ristretta riguardano soprattutto il fatto che alcuni attori si sentirebbero tagliati fuori in partenza dal progetto (per es. la scuola, gli enti locali ecc.)
  • 20. La fase di analisi • Analisi attori-chiave Questa analisi porta a definire qual è il tipo di contributo che ciascuno degli attori-chiave o stakeholders apporta all’entità e qual è l’interesse o il “tornaconto” che ricava da un miglioramento di questa entità
  • 21. Analisi dei problemi Il primo vero passo della progettazione consiste in una identificazione dei problemi che esistono in una determinata situazione, o meglio, relativamente all’entità prescelta • Un problema è una situazione attuale negativa • Un obiettivo è una situazione positiva futura La fase di analisi
  • 22. Analisi dei problemi • E’ importante che i problemi siano formulati a partire dalla realtà e non sulla base di idee, teorie o prefigurando soluzioni, seppure auspicabili. • Quanto più l’identificazione dei problemi è basata sugli aspetti concreti e tangibili della realtà, tanto più il lavoro di progettazione sarà di qualità La fase di analisi
  • 23. La fase di analisi Analisi dei problemi • Una corretta individuazione dei problemi e una loro giusta gerarchizzazione in termini di causa-effetto costituisce un elemento fondamentale dell’attività di progettazione • Una volta identificati i problemi, questi si collocano in un diagramma ad albero costruito secondo delle relazioni di causa– effetto dal basso verso l’alto
  • 25. L’albero dei problemi La raffigurazione sintetica della realtà attuale con tutti i suoi aspetti negativi
  • 26.
  • 27. La fase di analisi Analisi degli obiettivi • Consiste nel trasformare in positivo l’immagine della realtà attuale (negativa) ottenuta con l’albero dei problemi DA ogni condizione attuale negativa (problema) A una condizione positiva futura (obiettivo) • Così facendo si ottiene l’albero degli obiettivi
  • 28.
  • 29. Problemi - Obiettivi • E’ importante rilevare che questa semplice trasposizione dei problemi in obiettivi non costituisce l’individuazione degli obiettivi del progetto • Essa semplicemente descrive una raffigurazione positiva della realtà (della situazione) qualora tutti i problemi fossero risolti • il progetto potrà o dovrà scegliere di raggiungere solamente alcuni degli obiettivi così raffigurati.
  • 30. La fase di progettazione Mentre nella fase precedente si è condotta una analisi generale della situazione, prescindendo da qualsiasi decisione sull’intervento che si desidera mettere in atto, in questa fase il gruppo degli attori-chiave (o il progettista) opera scelte inerenti il progetto vero e proprio
  • 31. La fase di progettazione Scelta degli ambiti d’ intervento Questa sottofase porta a definire quale sarà la vera dimensione o portata del progetto. E’ poco probabile che il progetto che si sta identificando possa intervenire in tutti gli ambiti di intervento esistenti nell’albero degli obiettivi.
  • 32.
  • 33. •Normalmente questa scelta è effettuata in maniera negoziata tra gli attori •Alcuni dei criteri in base a cui questi possono eseguire la scelta sono i seguenti La fase di progettazione Scelta degli ambiti d’ intervento
  • 34.
  • 35. Il quadro logico La matrice di progettazione del quadro logico Logical Framework
  • 36. Perché il QL? •la convenzione logica e terminologica è condivisa in partenza • facilita la comunicazione tra chi deve progettare, valutare o comunque interagire sul progetto
  • 37.
  • 38. Il quadro logico La logica di intervento è articolata in quattro livelli, legati tra loro da un rapporto di causa- effetto in senso verticale, dal basso verso l’alto
  • 39. Il quadro logico • Le attività portano Ai risultati • I risultati conducono al raggiungimento Dello scopo del progetto • E lo scopo contribuisce al raggiungimento Degli obiettivi generali
  • 40. Obiettivi generali Sono i benefici sociali e/o economici di lungo termine per la società in generale, non solo e non tanto quindi per i beneficiari del progetto ai quali il progetto contribuirà
  • 41. Obiettivi generali Non vengono raggiunti esclusivamente tramite il progetto ma con il contributo di altri interventi o progetti o programmi. Essi sono attinenti a diversi aspetti di carattere sociale ed economico.
  • 42. Scopo del progetto (obiettivo specifico) • Indica i benefici o il beneficio tangibile che i beneficiari otterranno mettendo a frutto i servizi che riceveranno nell’ambito del progetto • l’aspetto o condizione della vita dei beneficiari che registrerà un miglioramento a seguito della realizzazione delle attività previste nell’ambito del progetto.
  • 43. Scopo del progetto (obiettivo specifico) • Il progetto può stabilire più obiettivi specifici • A differenza dell’obiettivo generale, che è uno solo ma a cui il progetto può contribuire insieme ad altri fattori • Il progetto è direttamente responsabile del raggiungimento dell’obiettivo specifico.
  • 44.
  • 45. Beneficiari Gli individui i cui problemi sono affrontati dal progetto e non il personale delle organizzazioni impegnate nella sua realizzazione
  • 46. Risultati • i servizi che i beneficiari, o altri soggetti facenti parte del contesto specifico, otterranno a seguito delle attività realizzate nell’ ambito del progetto • definiscono cosa i beneficiari saranno in grado di fare, di sapere o di saper fare grazie alle attività del progetto NON riguardano le infrastrutture realizzate ma i servizi offerti nell’ambito di tali infrastrutture
  • 47. Risultati Ciò che resta sul campo, a progetto appena terminato, sono i risultati, vale a dire quello che i beneficiari sono in grado di fare, di essere o di saper fare grazie alle azioni del progetto OUTPUTS O RISULTATI?
  • 48. Attività • Le azioni che saranno realizzate nell’ambito del progetto per fornire i servizi necessari ai beneficiari o ad altri soggetti • L’elenco delle attività consente di comprendere cosa farà concretamente il progetto
  • 49.
  • 50. Le ipotesi • L’esistenza delle ipotesi scaturisce dalla considerazione che gli interventi progettuali, spesso per mancanza di risorse o di competenza degli attori, non possono operare in più settori allo stesso tempo • Quindi per raggiungere i propri obiettivi o risultati, il progetto deve appunto “ipotizzare” che altre condizioni, assolutamente esterne e indipendenti dal progetto, si verifichino
  • 51. E’ ciò che si può osservare nella realtà nel momento in cui si raggiunge un obiettivo (o un risultato). Esso di norma è costituito dai seguenti elementi: Una variabile Un target-group Un tempo di osservazione Un valore di riferimento Definizione degli indicatori
  • 52. Definizione degli indicatori Può essere effettuata sia nella fase di identificazione sia rimandata alla fase di progettazione esecutiva Questo dipende da diversi fattori: • il tempo disponibile • la necessità di farlo • il tema stesso • ecc.
  • 53. • processo lungo che presuppone approfondite conoscenze sia metodologiche sia dei contenuti • Spesso questo processo viene effettuato nella fase di progettazione esecutiva, che è affidata per l’appunto a figure tecniche Definizione degli indicatori
  • 54.
  • 55. Definizione della logica di intervento e analisi del rischio Suggerimenti • La prima cosa da definire è l’obiettivo specifico (lo scopo) del progetto • E’ importante infatti stabilire subito dove si vuole arrivare • Come ci si arriverà sarà poi deciso in seguito
  • 56. • Lo scopo del progetto è il beneficio che i beneficiari otterranno utilizzando i servizi forniti dal progetto/miglioramento evidente della loro condizione di vita • Stabilito lo scopo del progetto, si individueranno gli obiettivi generali • Per quanto attiene ai risultati del progetto, questi di norma seguono nell’albero degli obiettivi, il livello gerarchico immediatamente inferiore allo scopo del progetto Definizione della logica di intervento e analisi del rischio
  • 57. • Una volta definita la dinamica dell’intervento, per ciascun risultato che si intende raggiungere si dovranno individuare le attività che adesso conducono. Definizione della logica di intervento e analisi del rischio
  • 58.
  • 59.
  • 60. Le tappe per la preparazione di una proposta progettuale
  • 61. • Chiara identificazione del problema • Identificazione dei problemi dei beneficiari e del contesto • Collocazione dei problemi individuati in un diagramma di causa-effetto (albero dei problemi) • Trasformazione dei problemi (condizione negativa attuale) in obiettivi (condizione positiva futura) • Identificazione di aree di obiettivi omogenei (ambiti di intervento)
  • 62. • Scelta degli ambiti di intervento su cui il progetto interverrà • Definizione dello scopo del progetto (inteso come beneficio per i beneficiari) • Definizione degli obiettivi generali (impatto su strutture e sistemi) • Definizione dei risultati(che cosa i beneficiari saranno in grado di sapere, fare, o essere grazie alle attività del progetto?) • Definizione delle attività (attività innovative per raggiungere i risultati) • Identificazione delle condizioni esterne • Definizione degli indicatori
  • 63.

Editor's Notes

  1. L’obiettivo finale della metodologia GOPP di identificazione di un progetto è definire uno schema progettuale strutturato e completo. Questo schema si presenta nella forma di una matrice nota come Quadro Logico.
  2. Un esempio di entità troppo ristretta invece può essere, nel nostro caso “Strumenti per favorire la microimprenditorialità femminile in Sardegna”
  3. Tecnicamente è molto semplice: basta trasformare ogni condizione attuale negativa (problema) in una condizione positiva futura (obiettivo)
  4. Gli attori decidono di operare in quegli ambiti di intervento che più si confanno alle proprie competenze tecniche e istituzionali
  5. Il Quadro Logico è una matrice di progettazione molto utile per definire in maniera chiara i diversi elementi di un intervento progettuale e per visualizzarli in modo efficace, favorendo quindi anche una riflessione comune sul progetto
  6. Nella pratica corrente viene utilizzata una definizione di obiettivi generali e di obiettivi specifici diversa da quella qui proposta Nulla vieta di utilizzare una terminologia piuttosto di un’altra
  7. L’obiettivo specifico di norma viene raggiunto dai beneficiari dopo che il progetto è stato portato a termine.
  8. Costruire, per esempio, un centro di orientamento per le donne costituisce un’ attività, Un’informazione accessibile costituisce il servizio, ovvero il risultato ( o uno dei risultati) del progetto
  9. Alcuni aspetti del Quadro Logico risultano più chiari procedendo nel lavoro di progettazione. Per ciascuno dei 4 livelli, che insieme rappresentano la logica di intervento del progetto, si identificano gli indicatori di raggiungimento, le fonti, presso le quali reperire i dati a essi relativi e soprattutto le ipotesi, definibili come quei fattori o condizioni esterni al progetto ma importanti per raggiungere i risultati e gli obiettivi del progetto.
  10. Esempi: Aumento dal 50% al 60%....(valore di riferimento) Donne, uomini, bambini….(gruppo di riferimento) Entro 3 anni, 4 anni…(tempo di riferimento)