presentazione in 22 pagine del fascismo, la situazione del primo dopoguerra in Italia, a presa del potere da parte del fascismo e la costruzione della dittatura. Ipertesto con documenti e immagini (grafici, tabelle, ecc.) del periodo.
Olimpiadi 1936:evento sportivo o politico?Ugo_Fantozzi
INDICE
1. Introduzione
2. Storia delle Olimpiadi - Berlino 1936
3. Friedrich Nietzsche: La figura del superuomo
4. Nazismo e antisemitismo:Primo Levi
5. Il destino di un campione sportivo è scritto nel Dna
6. Alimentazione di gara
7. Conclusioni
presentazione in 22 pagine del fascismo, la situazione del primo dopoguerra in Italia, a presa del potere da parte del fascismo e la costruzione della dittatura. Ipertesto con documenti e immagini (grafici, tabelle, ecc.) del periodo.
Olimpiadi 1936:evento sportivo o politico?Ugo_Fantozzi
INDICE
1. Introduzione
2. Storia delle Olimpiadi - Berlino 1936
3. Friedrich Nietzsche: La figura del superuomo
4. Nazismo e antisemitismo:Primo Levi
5. Il destino di un campione sportivo è scritto nel Dna
6. Alimentazione di gara
7. Conclusioni
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Giunto alla VII edizione, ha coinvolto, lo scorso anno, 1000 scuole. Il “Joyce” aderisce per la prima volta con due classi seconde (A e E) del Liceo delle Scienze Umane.
La proposta educativa Unicef, “L’albero dei diritti”, sostenuta dal MIUR, comprende percorsi sull’inclusione e sulle pari opportunità di bambini e adolescenti.
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
2. Fabrizio De Andrè
Fabrizio De André (Genova-Pegli, 18 febbraio 1940 - Milano, 11
gennaio 1999) è uno fra i più conosciuti e amati cantautori italiani di
sempre, sicuramente uno fra i più importanti.
Nelle sue opere ha cantato prevalentemente storie di
emarginati, ribelli e diseredati. Molti suoi testi sono considerati dei
veri e propri componimenti poetici e, come tali, inseriti nella gran
parte delle antologie scolastiche di letteratura. Per gli amici e gli
ammiratori fu semplicemente Faber, nome che Paolo Villaggio coniò
in assonanza con quello dei pastelli che il cantautore tanto amava.
Di spirito anarchico e solida formazione culturale, Fabrizio De André
ha pubblicato nei suoi 35 anni di carriera, dal 1961 al 1996, una ventina
di album; un numero relativamente contenuto, ma che non sorprende
chi gli ha sempre riconosciuto una maggiore attenzione alla qualità
rispetto alla quantità. Tra le sue più significative canzoni, ricordiamo
“La guerra di Piero”.
3.
4. Il protagonista è un soldato, Piero, che in una luminosa giornata di
primavera, dopo un lunghissimo cammino iniziato nel cuore
dell'inverno, varca il confine che divide due nazioni. Mentre
riflette sull'inutile ferocia della guerra, vede in fondo alla valle un
soldato nemico che certamente prova le sue stesse paure ed è
tormentato dai dubbi. Pur consapevole che soltanto uccidendolo
potrà salvarsi, Piero appare indeciso sul da farsi.
Quell'incertezza, frutto di un atto istintivo di umana solidarietà, gli
sarà tuttavia fatale, perché l'avversario, accortosi del pericolo, non
esiterà a sparargli.
La follia della guerra viene denunciata senza lanciare proclami, ma
con quasi rassegnata tristezza.
In posizione iniziale e finale, quasi a suggellare con una
nota di malinconia l'intera ballata, è collocata la
sconsolata constatazione del narratore di fronte al
cadavere di Piero, il cui ultimo pensiero, di intonazione
quasi scherzosa, va alla donna amata, a significare che i
sentimenti privati permangono al di là della stupidità
collettiva. Nelle strofe interne si alternano le riflessioni
pacifiste del soldato, gli inviti del narratore e le
sequenze propriamente narrative.
5. La guerra.
La guerra è un evento sociale e politico generalmente di vaste
dimensioni che consiste nel confronto armato fra due o più soggetti
collettivi significativi. Si giunge alla guerra quando il contrasto di
interessi economici, ideologici, strategici o di altra natura non riesce a
trovare una soluzione negoziata, o quando almeno una delle parti
percepisce l'inesistenza di altri mezzi per il conseguimento dei propri
obiettivi. La guerra è preceduta da:
un periodo di tensione, che ha inizio quando le parti percepiscono
l'incompatibilità dei rispettivi obiettivi;
un periodo di crisi, che ha inizio quando le parti non sono più
disponibili a trattare tra di loro per rendere compatibili tali obiettivi.
Nei periodi di tensione e di crisi si sviluppa l'attività politica e
diplomatica di tutta la comunità internazionale per evitare il conflitto:
in tali periodi, le forze armate giocano un ruolo rilevante nel
dimostrare la credibilità e la determinazione dello Stato. La guerra ha
enormi riflessi sulla cultura, sulla religione, sull'arte, sul
costume, sull'economia, sui miti, sull'immaginario collettivo, che
spesso la cambiano nella sua essenza, esaltandola o condannandola.
Le guerre più importanti in Italia e nel mondo, sono state la Prima
Guerra mondiale e la Seconda Guerra Mondiale.
http://www.primaguerramondiale.it/;
http://www.lasecondaguerramondiale.com/
6. Campi semantici e antitesi
la morte: il dormire sepolto, l'ombra dei fossi, i cadaveri dei soldati, l'inverno, i morti
in battaglia, la croce, i colpi da sparare, il vedere un uomo che muore, le parole gelate.
la vita: il grano, i papaveri rossi, i lucci argentati, la primavera, la figura dell'amata
(Ninetta).
il tempo: il fermarsi, il tempo che passa, il passare delle stagioni, il tempo che rimane
per vedere, il non-ritorno dalla morte.
L'antitesi principale sulla quale si costruisce la
poesia è quella tra la morte e la vita, dove ogni
elemento appartenente al campo semantico
dell'uno si trova in prossimità e in contrasto con gli
elementi del campo semantico dell'altro. Tra i due
termini, il tempo costituisce il tramite o la
separazione, talvolta come mezzo di passaggio
dalla vita alla morte (la perdita di tempo di Piero
che è causa della sua morte), talvolta come confine
invalicabile tra i due mondi («ti accorgesti in un
solo momento che (...) non ci sarebbe stato
ritorno»).