Il finanziamento di una start-up può avvenire con interlocutori, modalità, implicazioni e tempi diversi, a partire da esigenze e criticità legate allo stadio di sviluppo dell'impresa. Tra gli strumenti innovativi vi è l'equity crowdfunding.
STRUMENTI FINANZIARI PER LA FASE DI START UP DI UN IMPRESA - Coopstartup PugliaCoopfond
Tra i principali fattori di successo di una nuova iniziativa
imprenditoriale ci sono:
- la capacità di prevedere il fabbisogno finanziario aziendale iniziale e prospettico,
- l’abilità di attrarre risorse finanziarie;
- la capacità di valutare e scegliere le fonti di finanziamento disponibili sul mercato più adatte alle necessità dell’iniziativa.
Come un giovane imprenditore può finanziare la sua impresa: slides preparate ...Fabrizio Favre
Propongo le slides predisposte dal direttore di Confindustria Valle d'Aosta Edda CRosa per il programma di Fabrizio Favre "Under 35" dedicato all'imprenditoria giovanile. Le slides si soffermano sugli aiuti nazionali e su quelli attualmente in vigore in Valle d'Aosta per chi vuole dare vita ad una nuova impresa con un occhio di riguardo agli imprenditori Under 35.
Le start up innovative: crowdfunding e mercati di capitaleP101
Dal ciclo di incontri "Innovazione in Terrazza", che P101 ha organizzato con Chiomenti Studio Legale a giugno 2014, le slideshow per approfondire alcuni aspetti chiave del Decreto Crescita.
STRUMENTI FINANZIARI PER LA FASE DI START UP DI UN IMPRESA - Coopstartup PugliaCoopfond
Tra i principali fattori di successo di una nuova iniziativa
imprenditoriale ci sono:
- la capacità di prevedere il fabbisogno finanziario aziendale iniziale e prospettico,
- l’abilità di attrarre risorse finanziarie;
- la capacità di valutare e scegliere le fonti di finanziamento disponibili sul mercato più adatte alle necessità dell’iniziativa.
Come un giovane imprenditore può finanziare la sua impresa: slides preparate ...Fabrizio Favre
Propongo le slides predisposte dal direttore di Confindustria Valle d'Aosta Edda CRosa per il programma di Fabrizio Favre "Under 35" dedicato all'imprenditoria giovanile. Le slides si soffermano sugli aiuti nazionali e su quelli attualmente in vigore in Valle d'Aosta per chi vuole dare vita ad una nuova impresa con un occhio di riguardo agli imprenditori Under 35.
Le start up innovative: crowdfunding e mercati di capitaleP101
Dal ciclo di incontri "Innovazione in Terrazza", che P101 ha organizzato con Chiomenti Studio Legale a giugno 2014, le slideshow per approfondire alcuni aspetti chiave del Decreto Crescita.
Le start up innovative: deroghe al diritto societario e fallimentareP101
Dal ciclo di incontri "Innovazione in Terrazza", che P101 ha organizzato con Chiomenti Studio Legale a giugno 2014, le slideshow per approfondire alcuni aspetti chiave del Decreto Crescita.
L’equity crowdfunding in italia opportunita’, normative e regolamentiPasquale Stefanizzi
EQUITY CROWDFUNDING IN ITALIA: OPPORTUNITA’, NORMATIVE E REGOLAMENTI
Angelo Miglietta
Ordinario di Economia delle Aziende e dei Mercati Internazionali presso IULM, Coordinatore del dottorato in Economics,
Management and Comunication for Creativity, Presidente e fondatore di Smathub
Equity Crowdfunding: pregi e limiti del sistema italiano vs UKFabio Allegreni
Il regolamento italiano dell'equity crowdfunding è stato il primo, ma la sua rigidità ha portato a risultati nettamente inferiori rispetto al sistema inglese. Conviene dunque alle imprese italiane finanziarsi in UK?
Fare impresa: ciclo produttivo, attività di produzione, creazione di ricchezz...guest76e3bb
Nelle slides denominate "Fare impresa" sono stati affrontati i seguenti argomenti: ciclo produttivo, attività di produzione, creazione di ricchezza, fonti di finanziamento, la gestione e il patrimonio.
Le start up innovative: accesso al regime e disciplina fiscale di favoreP101
Dal ciclo di incontri "Innovazione in Terrazza", che P101 ha organizzato con Chiomenti Studio Legale a giugno 2014, le slideshow per approfondire alcuni aspetti chiave del Decreto Crescita.
Continuità vs liquidazione senza un terzo investitore non vi è continuità -...Paolo Cirani
Arkios Italy, Advisor M&A leader in Italia nelle operazioni straordinarie di M&A – con 14 operazioni concluse in 5 anni, e 13 uffici nel mondo, già collabora con importanti Studi Legali e Professionali nel supporto alla ricerca e strutturazione di operazioni di ricerca investitori/acquirenti nell’ambito di Procedure di Concordato Preventivo in Continuità, laddove sia possibile e auspicabile perseguire una continuità aziendale (186bis l.f.)
Forte della sua esperienza diretta nella ricerca di Investitori e strutturazione delle Operazioni nell’ambito delle Procedure Concorsuali, e della proficua collaborazione con primari Studi Legali e Professionali, intende allargare la sua collaborazione ad altri Studi che operano su tali tematiche e che - SERIAMENTE - intendono perseguire –laddove possibile – l’opzione della “Continuità Aziendale” – in ottica di Team, affiancando sia il team legale, che i professionisti che seguono la procedura, nella ricerca di Investitori/Assuntori (c.d. “Cavaliere Bianco”), e nella strutturazione dell’operazione.
il razionale:
(1) "Continuità" è meglio di "Liquidazione" (per tutti gli stakeholder)
(2) La Continuità è possibile (salvo rari casi) solo se subentra un Investitore
(3) Chi gestisce un Concordato -oggi - non è attrezzato per trovare un Investitore (M&A)
Se questi postulati sono veri (e credo che lo siano, in quanto il team che gestisce oggi un concordato non ha -salvo rari casi -esperienza di M&A) difficilmente si riuscirà a perseguire la strada della Continuità Aziendale. Da qui il ruolo fondamentale dell'M&A.
La proficua collaborazione si basa su alcuni punti:
- Visione “Industriale” del Business da parte di Arkios Italy: capacità di capire il valore industriale dell’azienda, indipendentemente dai numeri e dalla situazione finanziaria
- Esperienza diretta nella ricerca diretta di Investitori nell’ambito di una Procedura (conoscenza diretta delle problematiche day-by-day della gestione di una procedura
- Network Internazionale e consolidati rapporti sia con Fondi Distressed US e Esteri, sia con Partner “Industriali”
Per maggiori informazioni: paolo.cirani@arkios.it
Arkios Company Profile: www.slideshare.net/pcirani/arkios-italy-company-presentation-ita-feb-2013
www.slideshare.net/pcirani/come-gestire-una-situazione-di-crisi-finanziaria-strumenti-e-ruolo-mm oppure http://www.youtube.com/watch?v=J2guRb54P3k
Report su attività e costi per lanciare campagna di equity crowdfundingFabio Allegreni
Crowd Advisors, con EdiBeez e AIEC, ha pubblicato il primo rapporto sulle attività e i costi delle startup italiane che hanno lanciato una campagna di equity crowdfunding.
Si tratta della prima volta che una ricerca entra in questo tipo di merito, in cui viene anche analizzato il ruolo degli advisor esterni.
I dati del rapporto sono stati raccolti grazie alle risposte a un questionario inoltrato a tutte le società che avevano lanciato una campagna di equity crowdfunding sulle piattaforme italiane dal 2013 al luglio 2016, indipendentemente dal fatto che avessero avuto successo. Su 33 società contattate, 13 (il 39%) hanno risposto al questionario. Si tratta quindi di un campione piuttosto ristretto, che, pur non essendo possibile considerare scientificamente rilevante, può comunque fornire un importante termine di paragone, utile soprattutto a tutte le imprese che intendono finanziarsi con l’equity crowdfunding.
Le Startup Innovative, Opportunità per il Territorio. Licata (AG), 17 Ottobre...Eugenio Agnello
Slide del Seminario di Innovastartup e Startup Licata "Le Startup Innovative, Opportunità per il Territorio" L’evento si è svolto presso il Caffè Letterario Licata, a Licata (AG), Giovedì 17 ottobre ORE 18:30. Hashtag evento: #startuplicata
Offriamo supporto agli imprenditori nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti di crescita delle loro aziende attraverso l’accesso a capitale di rischio e di debito.
Definire il funzionamento di un round di investimento con un Venture Capital/Angel, quali sono gli elementi che agevolano l’investimento di un fondo e quali gli step da seguire.
Come e perché investire in equity crowdfundingFabio Allegreni
Investire in società ad alto potenziale di crescita è una grande opportunità che, finora, è stata riservata a business angels professionali e venture capitalist. Con l'equity crowdfunding chiunque può investire.
Ma quali sono i rischi e i benefici?
E qual è il profilo ideale dell'investitore, specialmente in Italia?
Esiste un mercato potenziale in Italia e quanto è grande?
Presentazione "6 modi per finanziare un start up o una PMI" con approfondimento sul credito bancario. Small talk "The 6 best ways to finance a start up or a Sme", by Armando Panvini and Luigi Mastronardi. A class of prof. Luca Ruzza. Università La Sapienza Roma - Roma March 21, 2018
6 modi per finanziare una startup- GUIDA alle principali fonti di finanziamentoArmando Panvini
Presentazione nell'ambito di:
“Competenze per l'inserimento nel mondo del lavoro e il metodo interdisciplinare” Workshop Ospitalità, Mobilità e Turismo: Neo Imprenditorialità e Nuove Professioni
Esperienze, progetti, risorse.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”
Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società Corso di Laurea in Scienze del Turismo
Laboratorio
"Mettersi in proprio" tematica affrontata nella conferenza dedicata all'Autoimprenditorialià e nuova impresa di Job Matching, svoltosi il 24 ottobre 2013. Speech a cura di Cinzia Tonin
Le start up innovative: deroghe al diritto societario e fallimentareP101
Dal ciclo di incontri "Innovazione in Terrazza", che P101 ha organizzato con Chiomenti Studio Legale a giugno 2014, le slideshow per approfondire alcuni aspetti chiave del Decreto Crescita.
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Arkios Italy, Advisor M&A leader in Italia nelle operazioni straordinarie di M&A – con 14 operazioni concluse in 5 anni, e 13 uffici nel mondo, già collabora con importanti Studi Legali e Professionali nel supporto alla ricerca e strutturazione di operazioni di ricerca investitori/acquirenti nell’ambito di Procedure di Concordato Preventivo in Continuità, laddove sia possibile e auspicabile perseguire una continuità aziendale (186bis l.f.)
Forte della sua esperienza diretta nella ricerca di Investitori e strutturazione delle Operazioni nell’ambito delle Procedure Concorsuali, e della proficua collaborazione con primari Studi Legali e Professionali, intende allargare la sua collaborazione ad altri Studi che operano su tali tematiche e che - SERIAMENTE - intendono perseguire –laddove possibile – l’opzione della “Continuità Aziendale” – in ottica di Team, affiancando sia il team legale, che i professionisti che seguono la procedura, nella ricerca di Investitori/Assuntori (c.d. “Cavaliere Bianco”), e nella strutturazione dell’operazione.
il razionale:
(1) "Continuità" è meglio di "Liquidazione" (per tutti gli stakeholder)
(2) La Continuità è possibile (salvo rari casi) solo se subentra un Investitore
(3) Chi gestisce un Concordato -oggi - non è attrezzato per trovare un Investitore (M&A)
Se questi postulati sono veri (e credo che lo siano, in quanto il team che gestisce oggi un concordato non ha -salvo rari casi -esperienza di M&A) difficilmente si riuscirà a perseguire la strada della Continuità Aziendale. Da qui il ruolo fondamentale dell'M&A.
La proficua collaborazione si basa su alcuni punti:
- Visione “Industriale” del Business da parte di Arkios Italy: capacità di capire il valore industriale dell’azienda, indipendentemente dai numeri e dalla situazione finanziaria
- Esperienza diretta nella ricerca diretta di Investitori nell’ambito di una Procedura (conoscenza diretta delle problematiche day-by-day della gestione di una procedura
- Network Internazionale e consolidati rapporti sia con Fondi Distressed US e Esteri, sia con Partner “Industriali”
Per maggiori informazioni: paolo.cirani@arkios.it
Arkios Company Profile: www.slideshare.net/pcirani/arkios-italy-company-presentation-ita-feb-2013
www.slideshare.net/pcirani/come-gestire-una-situazione-di-crisi-finanziaria-strumenti-e-ruolo-mm oppure http://www.youtube.com/watch?v=J2guRb54P3k
Report su attività e costi per lanciare campagna di equity crowdfundingFabio Allegreni
Crowd Advisors, con EdiBeez e AIEC, ha pubblicato il primo rapporto sulle attività e i costi delle startup italiane che hanno lanciato una campagna di equity crowdfunding.
Si tratta della prima volta che una ricerca entra in questo tipo di merito, in cui viene anche analizzato il ruolo degli advisor esterni.
I dati del rapporto sono stati raccolti grazie alle risposte a un questionario inoltrato a tutte le società che avevano lanciato una campagna di equity crowdfunding sulle piattaforme italiane dal 2013 al luglio 2016, indipendentemente dal fatto che avessero avuto successo. Su 33 società contattate, 13 (il 39%) hanno risposto al questionario. Si tratta quindi di un campione piuttosto ristretto, che, pur non essendo possibile considerare scientificamente rilevante, può comunque fornire un importante termine di paragone, utile soprattutto a tutte le imprese che intendono finanziarsi con l’equity crowdfunding.
Le Startup Innovative, Opportunità per il Territorio. Licata (AG), 17 Ottobre...Eugenio Agnello
Slide del Seminario di Innovastartup e Startup Licata "Le Startup Innovative, Opportunità per il Territorio" L’evento si è svolto presso il Caffè Letterario Licata, a Licata (AG), Giovedì 17 ottobre ORE 18:30. Hashtag evento: #startuplicata
Offriamo supporto agli imprenditori nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti di crescita delle loro aziende attraverso l’accesso a capitale di rischio e di debito.
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Come e perché investire in equity crowdfundingFabio Allegreni
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”
Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società Corso di Laurea in Scienze del Turismo
Laboratorio
"Mettersi in proprio" tematica affrontata nella conferenza dedicata all'Autoimprenditorialià e nuova impresa di Job Matching, svoltosi il 24 ottobre 2013. Speech a cura di Cinzia Tonin
Giuseppe Matteo Merlino, Presidente CTD di Extrafin, ci spiega le differenze tra equity crowdfunding e social lending. Illustra anche le opportunità di Extrafunding, piattaforma di crowdfunding
Accesso al credito: fondi di garanzia e riduzione del costo del debitoBHR Group
Le imprese di piccole dimensioni, comunque le si voglia definire, rappresentano una parte importante di tutti i sistemi economici.
Approfondire la conoscenza della piccola e media impresa è di indubbio interesse per la nostra economia, perché la capacità occupazionale futura del Paese sarà realisticamente concentrata in questo segmento dimensionale di imprese e nella sua capacità di crescere e di svilupparsi secondo corrette traiettorie manageriali. Tanta è la riconosciuta capacità imprenditoriale alla base della nascita così copiosa di imprese, tanto carente è invece per queste la diffusione di conoscenze e tecniche manageriali mirate e non mutuate, per facile semplificazione, dalla grande impresa. C’è dunque un compito da realizzare, un lavoro da svolgere, un’attività da perseguire individuando nuovi obbiettivi e rotte innovative. Il ruolo della funzione finanza ai fini della creazione del valore, soprattutto nella fase del ciclo economico che stiamo attraversando, è assolutamente di primo piano, eppure la finanza aziendale è spesso un buco nero nelle competenze di dirigenti ed imprenditori, in particolare nel caso di realtà aziendali di piccole e medie dimensioni. I mutati rapporti di valutazione tra banche ed imprese, iniziati con l’avvento di Basilea 2 ed acuiti con la crisi mondiale, hanno esposto molte imprese ad improvvisi restringimenti della loro capacità di accesso al credito, indebolendone posizioni economiche e finanziarie. Per queste ragioni, nell’ottica di poter dare un contributo, l’incontro mira a sensibilizzare gli imprenditori sul tema, e non solo, del credito all’impresa, elemento centrale e strategico per tutte le attività imprenditoriali, indipendentemente dal settore economico di appartenenza.
Finanziamenti alle aziende? Che cosa posso farmi finanziare e da chi? Che tipo di finanziamento posso ricevere? Ho del capitale, posso fare dei finanziamenti alle aziende?
Capire un Term Sheet: le regole del gioco per convivere e sopravvivere con un VCjuniorjedi
Capire un Term Sheet: le regole del gioco per convivere e sopravvivere con un VC - 28 Giugno 2012 @ StartMiUp - Pierantonio Luceri e Matteo Panfilo
Alcune riflessioni sulle principali caratteristiche e finalità di un Term Sheet negli investimenti di Venture Capital. Le aspettative del Vc e quelle del Founder.
La situazione dell'equity crowdfunding e del p2p business lending in Italia ad un anno dal lancio della prima piattaforma equity. Aspettando l'apertura dell'equity crowdfunding alle PMI innovative
“Voucher Digitalizzazione” misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un “voucher”, di importo non superiore a 10 mila euro, finalizzato all'adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
La rete e il web
Come aiutare le imprese a competere sui mercati; creazione di valori e di immagine.
Massafra - Venerdi 24 aprile 2015 - Palazzo della cultura
Pugliastartup è incubatore e acceleratore d’impresa.
Supportiamo un’idea imprenditoriale nella sua fase di realizzazione e inserimento nel mercato per essere indirizzata in tempi ristretti a un mercato di potenziali finanziatori.
Work Shop organizzato dalla CCIAA di Potenza
Il materiale riguarda nello specifico il tema dell'accesso al credito con Gli Strumenti alternativi di finanziamento alle PMI
REGIONE PUGLIA - PO FESR 2007 - 2013
Asse VI – Competitività dei sistemi produttivi e occupazione
Linea di intervento 6.1.5
Nuove Iniziative d’Impresa.
Avviso per la presentazione delle istanze di accesso ai sensi del Regolamento Ue n. 1407/2013 della
Commissione del 18/12/2013 pubblicato sulla G.U. L352 del 24/12/2013 e dell’Accordo di
Finanziamento sottoscritto tra la Regione Puglia e Puglia Sviluppo in data 20/11/2013.
Internazionalizzazione e strumenti per il superamento della crisi d'impresa
La finanza innovativa per le startup - LO STRUMENTO DELL’EQUITY CROWDFUNIDING
1. LO STRUMENTO DELL’EQUITY CROWDFUNIDING
LA FINANZA INNOVATIVA
PER LE STARTUP
MAURIZIO MARAGLINO MISCIAGNA
RIMINI 18 OTTOBRE 2015 - HOTEL AMBASCIATORI
2. Gli strumenti di finanziamento
COME SI FINANZIA UNA STARTUP
Il finanziamento di una start-up può avvenire con interlocutori, modalità, implicazioni e tempi
diversi, a partire da esigenze e criticità legate allo stadio di sviluppo dell'impresa.
Nella fase di messa a punto del progetto, saranno da finanziare le attività di ricerca e sviluppo,
analisi di mercato, scelta dei collaboratori, pianificazione delle attività, ecc.
Il passo successivo sarà il finanziamento dei cosiddetti investimenti strutturali, finalizzati alla
capacità produttiva (attrezzature, impianti, macchinari, immobili) e di quelli necessari ad
assicurare l’operatività aziendale (attivazione della funzione commerciale, amministrativa, ecc.).
Una volta quantificato il fabbisogno, le possibili fonti dovranno essere valutate e scelte a
seconda delle attività, dei costi, dell'entità del finanziamento. Nell'individuazione della fonte
saranno da valutare attentamente i costi e le condizioni di accesso.
3. Gli strumenti di finanziamento
COME SI FINANZIA UNA STARTUP
Sotto il profilo finanziario, la start-up in fase nascente presenta spesso alcuni tratti tipici:
• il fabbisogno finanziario nasce dalla necessità di proseguire attività di ricerca o studi di
fattibilità, di sviluppare software per la costruzione di piattaforme tecnologiche, di
sostenere spese vive per avviare le prime attività in marketing e pubblicità: tutti elementi
intangibili, di difficile valutazione per il finanziatore esterno;
• l’inesistenza di un cash flow iniziale, il basso livello di capitalizzazione e la mancanza di
dimensioni adeguate rendono difficile l’accesso a fonti di capitale;
• prima dell’emissione della prima fattura, i mezzi propri detenuti dai componenti della
compagine sono l’unica fonte di finanziamento;
• in generale, il sistema bancario tende a non concedere fondi ad aziende “senza storia” e
“senza garanzie reali”, mentre in taluni casi anche alle start-up sono dedicate linee di
credito particolari;
• dopo l’emissione della prima fattura si può ricorrere a mezzi di terzi (sconto, anticipo, ecc.)
• solo quando il bilancio è in utile si può ottenere lo scoperto di conto corrente;
4. Gli strumenti di finanziamento
CATEGORIE DI FINANZIAMENTO
PUBBLICO PRIVATO
5. Gli strumenti di finanziamento
FORME PRINCIPALI DI FINANZIAMENTO
INTERNO ESTERNO
Risorse economiche personali apportate dal
titolare o dai soci dell’impresa, evitando un
eccessivo indebitamento bancario e
mutamenti della compagine societaria.
Questa soluzione può assumere la forma
del versamento in conto capitale o del
finanziamento dei soci.
Mezzi finanziari apportati a titolo temporale da soggetti che
non fanno parte della società. La forma più importante è il
credito bancario.. Sono forme di finanziamento esterno anche
gli apporti di capitale da parte di investitori esterni, ovvero gli
investimenti nel capitale di rischio dell’impresa.
finanziamenti a breve termine (fino a 18 mesi), come le a
perture di credito in conto/corrente
a medio termine (fino a 5 anni), come i prestiti obbligazionari (che
possono durare di più)
a lungo termine, come i mutui o i leasing
6. Gli strumenti di finanziamento
TIPOLIGIE DI FINANZIAMENTO
CAPITALE DI DEBITO
CAPITALE
DI RISCHIO
Indebitamento a breve, medio e lungo termine con
soggetti terzi, con obbligo di rimborso, modalità e
tempi predefiniti. La remunerazione è determinata
in base ad un tasso di interesse, fisso o variabile,
pattuito contrattualmente;
Conferito dal titolare della società, è una
risorsa stabile, non prevede obbligo di rimborso,
è vincolato all’impresa per durata illimitata e
non presenta obbligo formale di remunerazione.
7. Gli strumenti di finanziamento
TIPOLOGIE DI FINANZIAMENTO
CAPITALE DI DEBITO CAPITALE DI RISCHIO
FINANZIAMENTI INTERNI FINANZIAMENTO SOCI Versamento in conto capitale, au
mento capitale sociale (da parte
dei soci)
FINANZIAMENTI ESTERNI APERTURA CREDITO BUSINESS ANGEL
OBBLIGAZIONI VENTURE CAPITAL
MUTUI MERCATO CON QUOTAZIONE
LEASING
FACTORING
FINANZ. AGEV. PUBBLICI
PRESTITI PARTECIPATIVI
8. Gli strumenti di finanziamento
CICLO DI VITA DI UNA STARTUP
Immediatamente dopo il concepimento dell’idea, l’entrepreneur studia la fattibilità; non sono previsti investimenti finanziari
(e dunque costi) né vendite e ricavi. La business idea è, in generale, poco più che abbozzata: le incertezze relative agli
sviluppi futuri dell’idea imprenditoriale e/o all’innovatività della stessa sono ai livelli massimi e le risorse finanziarie esterne
sono difficili da ottenere.
PRE SEED
In questa fase, i vincoli finanziari sono stringenti e
determinano il ricorso a forme di finanziamenti
informali (cd. bootstrapping) che provengono dalle
risorse personali dell’imprenditore (autofinanziamento)
o da famiglia ed amici (le 3 F: Family – Friends – Fools).
Questa fase si conclude generalmente con la
redazione di un business plan, documento guida per
ogni imprenditore (anche se vi è un caldo dibattito a
tal proposito);
9. Gli strumenti di finanziamento
CICLO DI VITA DI UNA STARTUP
1) SEED: è il momento della valutazione tecnico-economica del progetto d’investimento. Vi è un continuo processo di
Business Prototyping, un processo iterativo durante il quale l’idea iniziale del prodotto/servizio viene continuamente mo
dificata e adattata dopo i feedback che si ricevono dagli utenti iniziali (i cosiddetti early adopters). Questo processo, di
solito, va avanti finché non si raggiunge un minimum viable product (MVP) che indica la versione di un nuovo prodott
o che consente ad un team di raccogliere la mole di conoscenza validata sui clienti con il minimo sforzo;
EARLY STAGE
2) START-UP: il prodotto è pronto, il progetto viene sottoposto al mercato. L’avvio è caratterizzato da un
elevato fabbisogno finanziario a cui si contrappone, nella fase iniziale, una sostanziale assenza di ricavi
(inesistenza di un cash flow iniziale) associata ad una crescente intensità di capitale. Primi clienti conducono a
primi ricavi;
10. Gli strumenti di finanziamento
CICLO DI VITA DI UNA STARTUP
Fase di espansione iniziale; essa vede diminuire il rischio operativo ma il fabbisogno
finanziario resta elevato. L’impresa per espandersi deve sviluppare una distribuzione e
una commercializzazione del prodotto piuttosto capillare sul mercato;
EARLY GROWTH
11. Gli strumenti di finanziamento
CICLO DI VITA DI UNA STARTUP
Stadio della crescita sostenuta, caratterizzato da un grado di rischio operativo più contenuto. In questa fase
il tasso di crescita del fatturato è elevato e l’impresa inizia a diversificare le proprie fonti di finanziamento,
indirizzandosi anche verso strumenti finanziari complessi e/o verso i mercati finanziari, in quanto si riducono
le asimmetrie informative.
SUSTAINED GROWTH
In estrema sintesi, le fasi che più necessitano di risorse finanziarie, sono dunque la fase di start-up e di early growth del progetto
innovativo; quelle invece che presentano un grado di rischio più elevato sono la fase di concepimento (seed) e di avvio (start-up),
caratterizzate da una forte opacità informativa e poche informazioni quantitative (report, track record, bilanci…).
12. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi è uno strumento istituito con la legge numero
662 del 1996, operativo dal 2000 e da giugno 2013 destinato anche alle startup inn
ovative e agli incubatori certificati.
13. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
A chi è destinato?
Alle imprese che rispettano questi tre requisiti preliminari:
• massimo 250 occupati,
• fatturato inferiore ai 50 milioni di euro,
• bilancio inferiore ai 43 milioni di euro.
L’impresa deve essere in grado di rimborsare il finanziame
nto garantito, perciò deve essere considerata economicam
ente e finanziariamente sana sulla base di appositi modelli
di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichi
arazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le startup sono
invece valutate sulla base di piani previsionali.
14. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
Quali operazioni garantisce e in quale misura?
L’intervento è concesso, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su
tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per
liquidità che per investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa un
importo massimo di 2,5 milioni di euro, da utilizzare anche attraverso più
operazioni. Considerando che una startup è tale quando non supera i 5
milioni di fatturato annuo, appare evidente che l’importo di garanzia è
elevato, ma in ogni caso non potrà coprire più dell’80% dell’ammontare del
finanziamento o l’80% dell’importo garantito da confidi o altro fondo di
garanzia nel caso di controgaranzia. Il restante 20% tocca al creditore, cioè la
banca, che tuttavia resta incentivata a sostenere la startup, tenendo conto
che non rischia più l’intera cifra ma soltanto un quinto.
15. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
A chi bisogna presentare la domanda?
L’impresa non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Deve rivolgersi
a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che
sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad
occuparsi della domanda. In alternativa, l’impresa si può rivolgere a un Confidi
che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al
Fondo. Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande mentre occorre
rivolgersi ad un Confidi accreditato.
16. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
Procedura semplificata per le startup
La garanzia del fondo sui finanziamenti bancari sarà concessa a titolo
gratuito alle startup innovative e agli incubatori certificati.
La garanzia potrà coprire fino allo 80% del credito ottenuto e sarà conce
ssa sulla base di criteri di accesso estremamente semplificati.
Il decreto fissa infine in 2,5 milioni di euro l’importo massimo garantito p
er ogni startup o incubatore e assegna alle richieste di garanzia riferite a
queste due tipologie di impresa priorità nell’istruttoria e nella
presentazione al Fondo.
17. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
Fino al 31 agosto 2015 sono state selezionate 510 startup innovative per accedere ai finanziamenti bancari facilit
ati del Fondo garanzia per le Pmi. Un totale di 216,9 milioni di euro sono stati messi a disposizione di imprese
ed incubatori, di cui l’importo garantito è pari a 170.608.515 €, ha spiegato una nota del Ministero dello Sviluppo
Economico, con una media di € 295.909 € a prestito per un totale di 733 operazioni (alcune startup hanno ricevu
to più di un prestito).
Il 3° Rapporto bimestrale del MiSE rileva un amento di startup beneficiarie del Fondo, 49 in più rispetto a giugno
2015, con un incremento di finanziamenti erogati per 19 milioni di euro e 87 operazioni in più. A registrare un d
ecremento è il valore del prestito medio, che perde 10.224 euro.
18. Gli strumenti di finanziamento
FONDO DI GARANZIA PER STARTUP
Il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (FGPMI) è un’azione di Governo che dal 2013 facilita l’access
o al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia copre l’80% del credito erogato
dalla banca alla startup o all’incubatore, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, ed è concessa sulla base di crit
eri di accesso estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario.
A livello regionale, si legge nel Rapporto, in testa c’è la Lombardia, che si è vista finanziarie 186 domande per u
n importo complessivo di 91,5 milioni di euro, seguita dall’Emilia-Romagna con 83 operazioni per un totale di 1
8,7 milioni, il Veneto con 84 operazioni e 17,5 milioni di euro erogati, il Lazio (56 progetti finanziati con 12,8 mili
oni) e il Piemonte (58 operazioni per 10 milioni di finanziamenti).
Cinque, infine, sono stati gli incubatori certificati riconosciuti, a cui sono andati più di 10,2 milioni di euro di fina
nziamenti per una durata media di 64,5 mesi.
20. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
IL Crowdfunding
CURIOSITA’
Alla fine dell'Ottocento la rivista The World, di proprietà
di Joseph Pulitzer, lanciò una raccolta di fondi dal basso
per finanziare il piedistallo e l'installazione della Statua d
ella Libertà, dopo che il Comitato preposto era riuscito a
raccogliere solo 150.000 dei 300.000 dollari necessari.
21. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
IL Crowdfunding
CURIOSITA’
La campagna elettorale che ha portato alla vittoria di Barack
Obama nel 2008 è stato il primo esempio mondiale di
crowdfunding su larga scala.
23. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
IL Crowdfunding
Gli elementi che differenziano tale fenomeno dai
canali tradizionali (es.: venture capital e business
angels) possono essere individuati da un lato
nella prevalente partecipazione di investitori
non professionali e, dall’altro, nel mezzo scelto,
ossia il ricorso a piattaforme on-line in cui si
verifica l’incontro tra la domanda e l’offerta.
Le operazioni si svolgono, dunque, interamente on-line: l’ideatore
pubblica sul sito web della piattaforma (infra) il suo progetto,
segnalando la somma che ritiene necessaria per la relativa realizzazione
e l’eventuale remunerazione, peraltro non necessariamente di tipo
pecuniario, che intende riconoscere ai sottoscrittori. Per ciò che
concerne gli aspetti prettamente operativi, lo strumento in questione
può essere applicato sulla base di differenti approcci, che possono
essere ricondotti alle seguenti tipologie di crowdfunding.
24. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
Equity Based
Gli investitori, in cambio del proprio apporto di risorse finanzi
arie, ricevono una quota nel capitale dell’impresa. Quella del f
inanziamento azionario è una pratica ben radicata e in tale di
rezione il private equity, il venture capital e gli investitori infor
mali (angels) svolgono da tempo un ruolo importante nello s
viluppo delle imprese. La principale differenza tra l’equity cro
wdfunding e questi modelli tradizionali è l’apertura a un’ampi
a gamma di investitori potenziali, alcuni dei quali
potrebbero essere anche attuali o futuri clienti.
25. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
Equity Based
• E’ necessario stabilire in maniera adeguata i termini dell’operazione, definendo la quota di
capitale che si intende vendere, definendo il prezzo e le modalità per ricompensare gli
investitori.
• I costi da sostenere per lanciare un finanziamento azionario attraverso la piattaforma di
crowdfunding sono di solito rappresentati da una commissione di successo (success fee) e
dai costi legali o amministrativi legati all’iniziativa, oltre ad eventuali altri oneri per
consulenza.
• L’operazione consente di avere un gran numero di comproprietari invece di pochi grandi in
vestitori con minori oneri dal punto di vista finanziario e organizzativo rispetto alla
quotazione in borsa.
• Pur trattandosi di una modalità semplificata di raccolta di capitali, è in ogni caso
necessario dimostrare che l’impresa è matura per l’investimento programmato, attraverso
la presentazione di un business plan e di proiezioni finanziarie.
• I diritti degli investitori possono variare anche se, generalmente, i soci hanno il diritto di
voto sugli aspetti principali della gestione aziendale, sull’emissione di nuove azioni o quote
, ecc. In fase di pianificazione, è necessario effettuare accurate valutazioni in relazione alla
porzione di controllo sull’impresa che l’imprenditore è disposto a cedere agli azionisti
esterni .
26. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
Donation Based
I sostenitori, in questa circostanza effettuano donazioni
in maniera liberale, per portare avanti una causa
considerata meritevole, senza ricevere una ricompensa o
un bene di equivalente valore monetario.
27. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
Lending Based
Gli investitori sono ripagati del loro investimento nel tempo,
con un margine di redditività rappresentato dagli interessi
concordati in fase di apporto di risorse. Si tratta di un’
alternativa al credito bancario con la differenza che, invece
di prendere in prestito da un’unica fonte, le imprese
possono ottenere risorse da decine, a volte centinaia di
persone disposte a prestare denaro. In molti casi sono gli
stessi investitori a lanciare offerte, segnalando il tasso
d’interesse al quale sarebbero disposti a concedere un
prestito.
28. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
Lending Based
Il crowdlending presenta le seguenti peculiarità:
• incremento delle possibilità di accesso al credito tout court.
• Maggiore flessibilità dei tassi d’interesse nel caso in cui la
campagna goda di buona popolarità. Poiché la soglia
minima del prestito è generalmente bassa, l’operazione può
avere appeal e spingere a partecipare un’ampia platea di
soggetti.
• Il prestito è rimborsato attraverso versamenti diretti alla piatt
aforma, che successivamente distribuisce i rimborsi ai
prestatori.
29. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
Reward Based
Si tratta di una modalità di sostegno connessa a una specifica
ricompensa, che nella maggior parte dei casi è di tipo non
finanziario, ma può essere rappresentata da beni o servizi di cui
usufruire in una fase successiva.
Dal punto di vista strettamente gestionale, questa tipologia di crowdfunding, se ben strutturata, consente alle
imprese di partire con ordinativi già in bilancio e con un flusso di cassa assicurato (elemento di grande rileva
nza per le start-up), oltre a creare un pubblico e contattare un potenziale mercato di riferimento prima ancor
a del lancio vero e proprio di un prodotto.
30. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le tipologie
pre-purchase model
Evoluzione del modello reward-based e in un certo senso rappresenta un momento di
transizione verso schemi partecipativi, particolarmente utilizzato da società di nuova
costituzione. Tale tipologia di crowdfunding prevede che, al finanziatore, oltre a
condizioni di vantaggio connesse alla fruizione dei servizi erogati dalla società o
all’acquisto dei suoi prodotti, potrà essere attribuito un eventuale diritto di opzione
all’acquisto di quote o azioni in un momento successivo.
31. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Le piattaforme
Nel 2001 comparve la prima delle piattaforme web specificamente dedicate al
crowdfunding, che nel corso degli anni sono cresciute in maniera significativa, fino
a diventare diverse centinaia su scala globale.
Un trend di crescita esponenziale è stato registrato anche per ciò che concerne i
volumi di risorse finanziarie movimentate dai portali di crowdfunding. Dati raccolti
su 1.250 piattaforme attive a livello mondiale indicano che il 2014 si è chiuso con
una raccolta di circa 16,2 miliardi di dollari, con un incremento del 167% rispetto ai
6,1 miliardi del 2013, che a loro volta rappresentano un valore più che doppio risp
etto ai 2,7 del 2012. La forte crescita del mercato asiatico porta a ritenere che il 20
15 chiuderà probabilmente con un ulteriore raddoppio, che condurrà oltre la soglia
dei 34 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, il Nord America continua a
detenere la leadership del mercato, seguita dall’Asia, che ha superato l’Europa per
volumi raccolti, grazie alla straordinaria crescita fatta registrare nel 2014 rispetto all’
anno precedente
32. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
I numeri
Nord America: crescita del 145% (9,46 miliardi di dollari)
Asia: incremento del 320% (3,4 miliardi di dollari)
Europa: aumento del 141% (3,26 miliardi di dollari)
Sud America, Oceania e Africa: crescita dei volumi, rispe
ttivamente, del 167%, 59% e 101%.
33. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
I numeri
Lending-based: crescita del 223% (11,08 miliardi)
Equity-based: incremento pari al 182% (1,1 miliardi)
Hybrid-based: aumento del 290% (487 milioni)
Royalty-based: sviluppo pari al 336% (273 milioni)
Donation e Reward-based: crescita pari, rispettivamente,
al 45% e all’84%
34. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
La normativa
Uno delle prime e più complete normative è quella elaborata dagli Stati
Uniti nel 2012 con l’approvazione del Jumpstart Our Business Startups
(“Jobs Act”) che ha introdotto una particolare esenzione rispetto alle pre
scrizioni del Securities Act per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di i
ntermediazione in materia di crowdfunding, demandando in ogni caso all
a SEC l’attuazione delle norme primarie.
35. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
La normativa in Europa
In Europa non esistono quadri normativi ma alcuni documenti
pubblicati dalle Autorità di vigilanza del settore finanziario a fini
illustrativi delle caratteristiche delle varie tipologie di crowdfunding, dei ri
schi per l’investitore e degli impianti legislativi vigenti nei quali il
fenomeno può essere inquadrato giuridicamente.
In Europa, quindi, i portali on-line operano secondo modalità differenti
sotto il controllo delle Autorità nazionali e dell’ESMA, che nel settembre
del 2012 ha pubblicato una “Avvertenza per gli investitori” relativa alle
“Insidie dell’investimento on-line”.
36. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
La normativa in Europa
La conseguenza della mancanza di una regolamentazione unica e
armonizzata su base europea ci porta ancora ad avere volumi
molto bassi nonostante la gran parte dei progetti proviene dal
vecchio continente.
37. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Il mercato in Europa
Per quanto riguarda i dati europei, una recente ricerca ha rilevato che
il mercato del crowdfunding vale complessivamente 3 miliardi di euro.
Escludendo il Regno Unito, che da solo incide per il 75% degli import
i totali, il resto d’Europa ha raccolto € 620 milioni nel 2014, con
un tasso medio di crescita del 115% negli ultimi tre anni.
38. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Il crowdfunding in Italia
L’Italia è stato il primo Paese europeo a essersi dotato di una norma
tiva specifica e organica relativa all’equity crowdfunding, a seguito di
un processo portato avanti in maniera collaborativa (“open and colla
borative legislation”), in cui tutti gli stakeholders hanno avuto modo
di fornire i propri commenti e il proprio contributo ai testi proposti
in pubblica consultazione.
La Consob ha pianificato un’indagine conoscitiva sul tema: in data 21 gennaio 2013 è stato pubblicato un questionar
io, suddiviso in quattro sezioni riferite ai diversi destinatari della disciplina (gestori “potenziali”, investitori professiona
li, investitori retail e start-up innovative) indirizzato a tutti i soggetti potenzialmente interessati al tema del
crowdfunding. Successivamente, è stato oggetto di consultazione anche il Regolamento concernente le disposizioni
di attuazione del crowdfunding (infra). Una simile metodologia è stata seguita anche a livello comunitario: al fine di
promuovere il fenomeno e valutare la necessità di modifiche all’attuale legislazione, condividendo le istanze di impre
se e stakeholders, il 3 ottobre 2013 la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica – pubblicando u
n apposito questionario – sul processo di finanziamento “crowdfunding”, che è terminata il 31 dicembre 2013.
39. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Decreto Crescita Bis e Decreto 3.0
L’intervento normativo fondamentale è rappresentato dal D.L. 179/2012, re
cante “Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese” (“Decreto Crescita
bis”).
Tale decreto ha assunto la valenza di una vera e propria policy organica, ch
e ha identificato nel sostegno all’imprenditoria innovativa un nuovo approc
cio di politica industriale, individuando altresì gli specifici destinatari della
normativa relativa al crowdfunding.
In particolare, il provvedimento ha introdotto nel nostro
ordinamento la figura giuridica della “start-up innovativa” (art. 25), che inizi
almente si configurava come l’unico soggetto in grado di usufruire dello st
rumento in questione: si tratta di un peculiare tipo di impresa che deve so
ddisfare determinati requisiti e gode di alcune agevolazioni, sia dal punto
di vista fiscale che per ciò che concerne aspetti societari e gestionali.
40. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Decreto Crescita Bis e Decreto 3.0
D.L. 3/2015 (“Decreto Crescita 3.0") ha esteso la possibilità di fruizio
ne anche alla figura delle “PMI innovative”, la cui definizione è conte
nuta all’art. 4 della norma.
Il Crowdfunding esteso alle PMI Innovative
41. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Decreto Crescita Bis e Decreto 3.0
I requisiti
Il Crowdfunding esteso alle PMI Innovative
1. la certificazione dell’ultimo bilancio e dell’eventuale bilancio
consolidato redatto, effettuata da un revisore contabile o
da una società di revisione iscritti nel registro dei revisori
contabili;
2. l’assenza di azioni quotate in un mercato regolamentato;
3. l’assenza di iscrizione al registro speciale dal D.L. 179/2012
per le start-up innovative
42. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Decreto Crescita Bis e Decreto 3.0
Almeno due dei seguenti requisiti
Il Crowdfunding esteso alle PMI Innovative
• volume di spesa in ricerca, sviluppo e innovazione in misura uguale o superiore al
3% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione della PMI innova
tiva. Le spese risultano dall’ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota inte
grativa;
• impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale
o superiore al quinto della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di
titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso
un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto,
da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici
o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale uguale o superiore a un terzo
della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale;
• titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie di almeno un brevetto, di una
privativa industriale o di un software.
43. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
DL 179/2012
D.L. 179/2012 (art. 30) il crowdfunding fa ufficialmente ingre
sso nel nostro ordinamento anche per imprese diverse dalle
società per azioni, in seguito a modifiche apportate sia in am
bito civilistico che finanziario, in cui il legislatore ha dovuto a
gire in maniera incisiva per consentire l’utilizzo e la diffusione
del crowdfunding.
44. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
La Deroga all’art.2468 c.c.
Il Decreto prescrive una espressa deroga a quanto disciplinato
dall’art. 2468 C.C., in base al quale, nelle società a responsabilità
limitata, “le partecipazioni dei soci non possono essere
rappresentate da azioni né costituire oggetto di offerta al
pubblico di prodotti finanziari”. L’art. 26, comma 5 del D.L.
179/2012, infatti, stabilisce “che le quote di partecipazione in
start-up innovative costituite in forma di società a responsabilità
limitata possono costituire oggetto di offerta al pubblico di
prodotti finanziari”, specificando che tale offerta può avvenire
“anche attraverso i portali per la raccolta di capitali.
45. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
I vincoli e caratteristiche su operazioni di equity
crowdfunding
Alcuni importanti elementi relativi alle campagne di
crowdfunding sono definiti dal combinato
disposto della disciplina contenuta nel TUF e nel
Regolamento adottato ai sensi degli artt. 50-quinquies
e 100-ter, in base ai quali tali operazioni.
46. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
I vincoli e caratteristiche su operazioni di equity
crowdfunding
• possono essere effettuate solo da portali gestiti da soggetti iscritti o annotati nel Registro
tenuto dalla Consob;
• non possono superare l’importo di 5 milioni di euro;
• possono avere ad oggetto solo strumenti finanziari rappresentativi del capitale di rischio;
• devono essere sottoscritte per almeno il 5% del loro ammontare da parte di un investitore
professionale, una fondazione bancaria o un incubatore di start-up innovative. Tali
operatori, per professionalità e caratteristiche, sono stati considerati dal legislatore quali s
oggetti affidabili, la cui partecipazione al capitale sociale dell'emittente e le cui valutazioni
sull ’ operazione possono rappresentare una ulteriore garanzia per gli investitori retail;
• devono riconoscere il diritto di revoca agli investitori per i casi in cui intervengono
cambiamenti significativi della situazione della start-up o delle condizioni dell’offerta
47. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Verifiche dei requisiti da parte del gestore
Affinché l’offerta sia ammessa sul portale, in base all’art. 24 del Re
golamento, il gestore è tenuto a verificare anche che lo statuto
della società preveda :
Nel caso in cui – una volta che si è chiusa l’offerta sul portale - i soci di
maggioranza trasferiscano la propria partecipazione a terzi, la possibilità per gli
altri soci di recedere dalla società (diritto di recesso a seguito del quale si ha
diritto alla liquidazione della propria partecipazione) ovvero il diritto di vendere
anche le proprie partecipazioni al soggetto che acquista il "pacchetto di
controllo" alle stesse condizioni applicate ai soci di controllo;
la comunicazione alla start up nonché la pubblicazione (sul sito della stessa) dei
patti parasociali
48. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
I gestori dei portali
art. 50-quinquies del TUF : la gestione di piattaforme può
essere affidata alle imprese di investimento ed alle banche
autorizzate ai relativi servizi di investimento, nonchè ai
soggetti che risultano iscritti in un apposito registro tenuto
dalla Consob, in possesso di determinati requisiti.
49. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Semplificazioni Operative
Specifica esenzione dall’applicazione delle regole di condotta in
materia di prestazione dei servizi di investimento (artt. 21-25 bis
TUF) e di collocamento a distanza di servizi e attività di
investimento (art. 32).
50. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Limitazioni
Ai gestori dei portali vige il divieto di detenere somme di
denaro ovvero strumenti finanziari di pertinenza di terzi,
nonché, come in precedenza sottolineato, l’obbligo di
trasmettere gli ordini esclusivamente a banche e imprese di
investimento, che avranno il compito di portare a termine la
Trattativa.
51. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Limitazioni
L’investitore non professionale infatti, dovrà comunque
stipulare un contratto di investimento con la Banca o la
Sim, individuata dal gestore, per la trasmissione degli
ordini e, a tale scopo, dovrà fornire tutte le informazioni
richieste al fine di consentire all’intermediario una verifica
in relazione all’appropriatezza della sottoscrizione.
52. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
I requisiti dei gestori
• forma di società per azioni, di società in accomandita per azioni
, di società a responsabilità limitata o di società cooperativa;
• sede legale e amministrativa o, per i soggetti comunitari, stabile
organizzazione nel territorio italiano; oggetto sociale conforme
a quanto previsto dal comma 1 della norma;
• presentazione di una relazione sull’attività di impresa e sulla
struttura organizzativa;
• possesso da parte di coloro che detengono il controllo e dei
soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e
controllo dei requisiti di onorabilità stabiliti dalla Consob;
• possesso da parte dei soggetti che svolgono funzioni di ammini
strazione, direzione e controllo, di requisiti di professionalità
stabiliti dalla Consob.
54. GLI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO
Muum Lab
MuumLab è un portale, ma anche una App per sistema iOS
e Android, che consente a chiunque di investire in imprese i
nnovative, in maniera semplice, veloce e trasparente.
Le imprese innovative, che troverai nel nostro portale, hanno
scelto di aprirsi al mercato europeo dei capitali, permettend
o a chiunque di sostenerne la crescita tramite un apporto di
denaro in cambio di quote societarie.