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Facoltà di Scienze MM.FF.NN
      Corso di Laurea in
      Scienze Biologiche

 “La distrofia muscolare
      di Duchenne”
DISTROFIA

 Deriva dal greco “Dys” (negazione,
cattivo funzionamento) + “Trophos”
            (nutrimento).
Distrofie muscolari

Sono un gruppo di più di 30 malattie
    genetiche caratterizzate da
    indebolimento progressivo
   e degenerazione del muscolo
            scheletrico.
Cosa provoca la distrofia?


 La causa scatenante è un gene
danneggiato che non permette la
   formazione di distrofina.
In condizioni normali la
                          distrofina funge da ancora tra
                          sarcolemma e matrice
                          extracellulare;




quando le quantità di distrofina
sono troppo basse a causa di una
delezione sul gene Xp21, il
legame tra il muscolo e la
matrice extracellulare che lo
circonda diviene labile.
LE 9 DM PRINCIPALI:
•   Distrofia muscolare di Duchenne
•   Distrofia muscolare di Becker
•   Distrofia muscolare di Emery – Dreifuss
•   Distrofia muscolare congenita
•   Distrofia muscolare distale
•   Distrofia muscolare facio-scapolo-omerale
•   Distrofia muscolare dei cingoli
•   Distrofia muscolare miotonica
•   Distrofia muscolare oculo – faringea
Distrofia muscolare di Becker




Fu identificata e descritta per
la prima volta dal medico
tedesco Peter Emil Becker
nel 1955
Distrofia muscolare di Emery -
             Dreifuss




Sebbene sia stata identificata all’inizio del XX secolo è
 stata descritta solo nel 1966 da Alan Emery e Fritz
                        Dreifuss
Distrofia Muscolare di Duchenne
            (DMD)


Sebbene la DMD porti il nome di un fisiologo francese,
il primo ad individuare questa patologia fu un fisico
napoletano, Giovanni Semmola nel 1834, che descrisse
la condizione patologica di due fratelli. Due anni dopo
un altro fisico napoletano, Gaetano Conte fu il primo a
refertare (probabilmente sui due stessi fratelli) la
malattia, ben 32 anni prima di Duchenne
Proprio in onore di
 Gaetano Conte è stata
    fondata a Napoli
  un’accademia che si
occupa della ricerca sulla
 DMD e della cura dei
  pazienti che ne sono
         affetti.



Ogni anno inoltre, durante il congresso della MSM
(Mediterranean Society of Myology) viene assegnato il
premio Gaetano Conte allo scienziato che durante l’anno
si è distinto di più nel progresso della conoscenza delle
patologie muscolari.
Accademia Gaetano Conte
Fu il neurologo francese Guillaume
               B.A. Duchenne (1806 – 1875) a
               riportare all’attenzione della comunità
               scientifica la patologia che divenne
               poi famosa con il suo nome.




Fu invece il neurologo britannico William R. Gowers
ad intuire per primo che la patologia fosse a carattere
ereditario e che si manifestava solo in individui di
sesso maschile.
La manovra di Gowers
Il 50% circa di tutti i pazienti affetti da distrofie
muscolari, hanno la DMD.


L’incidenza di questa patologia è stata calcolata
in 1/3600 maschi nati vivi.


 Esistono ca. 50.000 casi di DMD nei soli Stati
 Uniti e oltre 100.000 in Europa, non esistono
 invece statistiche accurate sulla PRC
Nelle donne è molto raro che provochi sintomi,
ma quando succede la patologia è più simile alla
            DMB che alla DMD.
Sintomi caratteristici
• Difficoltà motorie
• Cadute troppo
  frequenti
• Notevoli difficoltà a
  rialzarsi
• Problemi di
  apprendimento o di
  linguaggio (raro)
Test diagnostici
• CPK-MM Sierica

• Elettromiografie

• Test genetici

• Biopsia muscolare
La DMD è una patologia muscolare progressiva,
ed oltra a colpire tutti i muscoli volontari può
anche danneggiare l’apparato respiratorio e
quello cardiovascolare
Finora non esistono cure certe, si utilizzano
quindi corticosteroidi per aumentare forza ed
             energia dei pazienti.
I pazienti non trattati con
glucocorticoidi hanno il
90% di possibilità di
sviluppare diversi tipi di
scoliosi progressive, con
piccole probabilità di
subire fratture vertebrali.
La scoliosi progressiva
                       può diventare molto
                       pericolosa in pazienti
                       che hanno già difficoltà
                       respiratorie           e
                       debolezza muscolare


Un particolare tipo di intervento chirurgico,
chiamato fusione spinale, può efficacemente
ridurre tali disturbi.
Il ricorso a ortesi è molto comune per prevenire
    deformazioni come il “piede equino” o per
 sostenere le articolazioni più a rischio, come il
                     ginocchio.
I danni cadiaci causati dalla DMD
si presentano principalmente come:
• Aritmie cardiache
• Cardiomiopatie
• Miopatie primarie

• Queste sono le principali cause di
  morte nei pazienti affetti da DMD, la
  carenza di distrofina infatti, non è di per
  sè letale.
Le ricerche sui modelli animali procedono da
oltre 15 anni, e lasciano sperare che a breve
possa cominciare anche la sperimentazione
sugli esseri umani
Le ricerche attuali per la cura di
  questa patologia comprendono:

• Exon skipping

• Terapie di sostituzione con cellule staminali

• Terapia genica
Exon skipping
L’olandese Prosensa ha
                      annunciato che il suo
                      prodotto “Drisapersen”,
                      conosciuto nel mondo
                      scientifico come PRO051
                      sarà pronto entro la fine
                      del 2013

Mentre gli americani della Sarepta hanno già
portato a termine con successo sperimentazioni
sugli esseri umani con l’”Eteplirsen”.
L’Eteplirsen è un morfolino, ovvero una
molecola utilizzata per modificare l’espressione
                     genica.
I morfolini interagiscono con piccole sequenze
          di RNA (siRNA da 25pb).
Non aumenta solo l’espressione di distrofina, ma
       di tutte le proteine del DAPC.
All’ultimo congresso della WMS (World Muscles
Society), tenutosi a Perth il 13/10/2012 l’AD della
Sarepta ha presentato questi risultati:
                                              Il 6MWT (six minutes
                                              walk test) è un test
                                              diagnostico che i pazienti
                                              affetti da DMD eseguono
                                              per monitorare i progressi
                                              (o i peggioramenti) delle
                                              loro condizioni quando
                                              cominciano a seguire una
                                              determinata cura.



  I pazienti che hanno testato l’Eteplirsen hanno mostrato
  miglioramenti di ca. 90m dopo 48 settimane di trattamento ed
  un’aumento della percentuale di distrofina del 47%, ma...
COSTI:
250.000 – 400.000$ a trattamento (48 settimane)
Si calcola che la Sarepta possa intascare 600mln
$ solo durante il prossimo anno (e solo negli
USA)
La percentuale di pazienti che può permettersi
cure così costose è molto molto bassa!!
Terapie di sostituzione con cellule
                 staminali
Le cellule staminali hanno
l’abilità di differenziarsi in
cellule muscolari, ma non
quella di diffondersi
all’interno dell’organismo,
caratteristica questa che
appartiene ai Periciti.
I Periciti
Si tratta di cellule connettivali pluripotenti che circondano parzialmente
le cellule endoteliali delle reti capillari del cervello. I periciti giocano un
ruolo fondamentale nel mantenimento della barriera sangue-cervello e
per il mantenimento delle funzioni omeostatiche ed emostatiche del
cervello. La loro membrana basale è in grado di aderire o fondersi con
quella dei capillari.
Cellule derivate dai periciti sono in grado di diffondere
 fino ai muscoli danneggiati, attraversare la barriera
   vascolare e fondersi insieme formando miotubi.




                   I primi esperimenti in questo senso
                     vennero fatti nel 2002 da Johnny
                   Huard dell’Università di Pittsburgh.
Terapia genica
                  Nel 2007 un team di ricerca condotto
                  da Jerry Mendel ha eseguito il primo
                  trial clinico al mondo di gene terapia
                  per la DMD.



Sebbene questo tipo di ricerca lasci ben sperare per il
futuro, c’è ancora molto lavoro da fare prima che possa
venire testata sugli esseri umani.
Alcuni AAV sono compatibili con la consegna vascolare,
riuscendo a penetrare le barriere endoteliali, in questo
modo si potrebbero ottenere miglioramenti clinici molto
più rapidamente.

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Sclerosi Multipla
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La Distrofia Muscolare di Duchenne

  • 1. Facoltà di Scienze MM.FF.NN Corso di Laurea in Scienze Biologiche “La distrofia muscolare di Duchenne”
  • 2. DISTROFIA Deriva dal greco “Dys” (negazione, cattivo funzionamento) + “Trophos” (nutrimento).
  • 3. Distrofie muscolari Sono un gruppo di più di 30 malattie genetiche caratterizzate da indebolimento progressivo e degenerazione del muscolo scheletrico.
  • 4. Cosa provoca la distrofia? La causa scatenante è un gene danneggiato che non permette la formazione di distrofina.
  • 5.
  • 6. In condizioni normali la distrofina funge da ancora tra sarcolemma e matrice extracellulare; quando le quantità di distrofina sono troppo basse a causa di una delezione sul gene Xp21, il legame tra il muscolo e la matrice extracellulare che lo circonda diviene labile.
  • 7. LE 9 DM PRINCIPALI: • Distrofia muscolare di Duchenne • Distrofia muscolare di Becker • Distrofia muscolare di Emery – Dreifuss • Distrofia muscolare congenita • Distrofia muscolare distale • Distrofia muscolare facio-scapolo-omerale • Distrofia muscolare dei cingoli • Distrofia muscolare miotonica • Distrofia muscolare oculo – faringea
  • 8. Distrofia muscolare di Becker Fu identificata e descritta per la prima volta dal medico tedesco Peter Emil Becker nel 1955
  • 9. Distrofia muscolare di Emery - Dreifuss Sebbene sia stata identificata all’inizio del XX secolo è stata descritta solo nel 1966 da Alan Emery e Fritz Dreifuss
  • 10. Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) Sebbene la DMD porti il nome di un fisiologo francese, il primo ad individuare questa patologia fu un fisico napoletano, Giovanni Semmola nel 1834, che descrisse la condizione patologica di due fratelli. Due anni dopo un altro fisico napoletano, Gaetano Conte fu il primo a refertare (probabilmente sui due stessi fratelli) la malattia, ben 32 anni prima di Duchenne
  • 11. Proprio in onore di Gaetano Conte è stata fondata a Napoli un’accademia che si occupa della ricerca sulla DMD e della cura dei pazienti che ne sono affetti. Ogni anno inoltre, durante il congresso della MSM (Mediterranean Society of Myology) viene assegnato il premio Gaetano Conte allo scienziato che durante l’anno si è distinto di più nel progresso della conoscenza delle patologie muscolari.
  • 13. Fu il neurologo francese Guillaume B.A. Duchenne (1806 – 1875) a riportare all’attenzione della comunità scientifica la patologia che divenne poi famosa con il suo nome. Fu invece il neurologo britannico William R. Gowers ad intuire per primo che la patologia fosse a carattere ereditario e che si manifestava solo in individui di sesso maschile.
  • 14. La manovra di Gowers
  • 15. Il 50% circa di tutti i pazienti affetti da distrofie muscolari, hanno la DMD. L’incidenza di questa patologia è stata calcolata in 1/3600 maschi nati vivi. Esistono ca. 50.000 casi di DMD nei soli Stati Uniti e oltre 100.000 in Europa, non esistono invece statistiche accurate sulla PRC
  • 16.
  • 17. Nelle donne è molto raro che provochi sintomi, ma quando succede la patologia è più simile alla DMB che alla DMD.
  • 18. Sintomi caratteristici • Difficoltà motorie • Cadute troppo frequenti • Notevoli difficoltà a rialzarsi • Problemi di apprendimento o di linguaggio (raro)
  • 19. Test diagnostici • CPK-MM Sierica • Elettromiografie • Test genetici • Biopsia muscolare
  • 20. La DMD è una patologia muscolare progressiva, ed oltra a colpire tutti i muscoli volontari può anche danneggiare l’apparato respiratorio e quello cardiovascolare
  • 21. Finora non esistono cure certe, si utilizzano quindi corticosteroidi per aumentare forza ed energia dei pazienti.
  • 22. I pazienti non trattati con glucocorticoidi hanno il 90% di possibilità di sviluppare diversi tipi di scoliosi progressive, con piccole probabilità di subire fratture vertebrali.
  • 23. La scoliosi progressiva può diventare molto pericolosa in pazienti che hanno già difficoltà respiratorie e debolezza muscolare Un particolare tipo di intervento chirurgico, chiamato fusione spinale, può efficacemente ridurre tali disturbi.
  • 24. Il ricorso a ortesi è molto comune per prevenire deformazioni come il “piede equino” o per sostenere le articolazioni più a rischio, come il ginocchio.
  • 25. I danni cadiaci causati dalla DMD si presentano principalmente come: • Aritmie cardiache • Cardiomiopatie • Miopatie primarie • Queste sono le principali cause di morte nei pazienti affetti da DMD, la carenza di distrofina infatti, non è di per sè letale.
  • 26. Le ricerche sui modelli animali procedono da oltre 15 anni, e lasciano sperare che a breve possa cominciare anche la sperimentazione sugli esseri umani
  • 27. Le ricerche attuali per la cura di questa patologia comprendono: • Exon skipping • Terapie di sostituzione con cellule staminali • Terapia genica
  • 29. L’olandese Prosensa ha annunciato che il suo prodotto “Drisapersen”, conosciuto nel mondo scientifico come PRO051 sarà pronto entro la fine del 2013 Mentre gli americani della Sarepta hanno già portato a termine con successo sperimentazioni sugli esseri umani con l’”Eteplirsen”.
  • 30. L’Eteplirsen è un morfolino, ovvero una molecola utilizzata per modificare l’espressione genica.
  • 31. I morfolini interagiscono con piccole sequenze di RNA (siRNA da 25pb).
  • 32. Non aumenta solo l’espressione di distrofina, ma di tutte le proteine del DAPC.
  • 33.
  • 34. All’ultimo congresso della WMS (World Muscles Society), tenutosi a Perth il 13/10/2012 l’AD della Sarepta ha presentato questi risultati: Il 6MWT (six minutes walk test) è un test diagnostico che i pazienti affetti da DMD eseguono per monitorare i progressi (o i peggioramenti) delle loro condizioni quando cominciano a seguire una determinata cura. I pazienti che hanno testato l’Eteplirsen hanno mostrato miglioramenti di ca. 90m dopo 48 settimane di trattamento ed un’aumento della percentuale di distrofina del 47%, ma...
  • 35. COSTI: 250.000 – 400.000$ a trattamento (48 settimane) Si calcola che la Sarepta possa intascare 600mln $ solo durante il prossimo anno (e solo negli USA) La percentuale di pazienti che può permettersi cure così costose è molto molto bassa!!
  • 36. Terapie di sostituzione con cellule staminali Le cellule staminali hanno l’abilità di differenziarsi in cellule muscolari, ma non quella di diffondersi all’interno dell’organismo, caratteristica questa che appartiene ai Periciti.
  • 37. I Periciti Si tratta di cellule connettivali pluripotenti che circondano parzialmente le cellule endoteliali delle reti capillari del cervello. I periciti giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento della barriera sangue-cervello e per il mantenimento delle funzioni omeostatiche ed emostatiche del cervello. La loro membrana basale è in grado di aderire o fondersi con quella dei capillari.
  • 38. Cellule derivate dai periciti sono in grado di diffondere fino ai muscoli danneggiati, attraversare la barriera vascolare e fondersi insieme formando miotubi. I primi esperimenti in questo senso vennero fatti nel 2002 da Johnny Huard dell’Università di Pittsburgh.
  • 39.
  • 40. Terapia genica Nel 2007 un team di ricerca condotto da Jerry Mendel ha eseguito il primo trial clinico al mondo di gene terapia per la DMD. Sebbene questo tipo di ricerca lasci ben sperare per il futuro, c’è ancora molto lavoro da fare prima che possa venire testata sugli esseri umani.
  • 41.
  • 42.
  • 43. Alcuni AAV sono compatibili con la consegna vascolare, riuscendo a penetrare le barriere endoteliali, in questo modo si potrebbero ottenere miglioramenti clinici molto più rapidamente.