Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondoAlberto Mini
Questa è una presentazione riassuntiva dell'opera di Galileo Galilei, intitolata appunto "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", nella quale vengono discussi il sistema aristotelico-tolemaico e quello copernicano
La concezione dell'uomo tra medioevo, umanesimo rinascimento ed età modernaRosangela Costa
Viene esaminata l'educazione dell'uomo durante la storia, e più precisamente nel Medioevo, Umanesimo-Rinascimento e in età moderna, descrivendo anche le caratteristiche di ogni singolo periodo storico.
Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondoAlberto Mini
Questa è una presentazione riassuntiva dell'opera di Galileo Galilei, intitolata appunto "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", nella quale vengono discussi il sistema aristotelico-tolemaico e quello copernicano
La concezione dell'uomo tra medioevo, umanesimo rinascimento ed età modernaRosangela Costa
Viene esaminata l'educazione dell'uomo durante la storia, e più precisamente nel Medioevo, Umanesimo-Rinascimento e in età moderna, descrivendo anche le caratteristiche di ogni singolo periodo storico.
Sabato 2 marzo 2013 alle ore 18.30 nella sala delle riunioni '' Antonio Buscaino '' dell'Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese sita in Trapani via Vespri 32 si è volto il settimanale incontro previsto dal XXVII Corso di cultura; relatrice della serata la Prof.ssa Lina Novara.
Con questo numero ha inizio una galleria di farmacisti
contemporanei che si sono distinti, nel bene e nel male, nel corso del Novecento. Si comincia con Georges Anawati, promotore del dialogo tra cristianesimo e islam. Articolo pubblicato sul quindicinale nazionale professionale Punto Effe.
La storia, ambientata alla fine dell’Ottocento, si svolge in Egitto. La narrazione, in stile autobiografico, è imperniata sulla ricerca della tomba della principessa Néfert-ahyt, vissuta all’inizio della XVIII dinastia. La vicenda, ricca di colpi di scena, si dipana fra strani fenomeni e avvenimenti che collegano l’Egitto faraonico a quello del XIX secolo, avendo come filo conduttore un amore spezzato tremila anni prima e magicamente rivissuto all’epoca della vicenda. Il finale, originale e a sorpresa, capovolge alcuni valori tradizionali in nome dell’immanenza di una giustizia e di una magia determinata e atemporale.
NASCE ANUBI MAGAZINE
E’ con immmenso piacere e orgoglio che annunciamo l’uscita di Anubi Magazine in versione digitale. Dopo la messa on line della versione web eccoci con la versione scaricabile. Questa rivista si differenzia per i contenuti accurati e approfonditi sulle tematiche riguardanti la Cultura, la Storia e il Turismo dell’Egitto. Ci saranno interviste con le maggiori personalità Egiziane e Italiane. La versione di lancio avrà come numero di uscita lo “0” e sarà liberamente scaricabile sulle maggiori piattaforme on line. Uscirà bimestralmente e dal numero “1” sarà scaricabile in versione Epub 3 leggibile sui tutti i reader e pc sul mercato. La nostra scelta editoriale parte dalla considerazione che la civiltà Egizia è la base della cultura Occidentale, che spesso viene dimenticata a vantaggio di culture più distanti da noi come origine. Da qui la volontà di ricercare le nostre radici, per potare alla luce questo grande patrimonio culturale e sociale del passato.
DIGITALSOUL
Leonardo Paolo Lovari - Paola Agnolucci
ScanPyramids – Results from the first measurements campaign in the Bent Pyr...Leonardo Paolo Lovari
Tuesday April 26th, The #ScanPyramids team presented to The Minister of Antiquities, Dr Khaled El-Enany, to the
former minister of Antiquities Dr. Mamdouh El Damaty
and to the members of the permanent Committee of Egyptian Antiquities the results of its first muography mission done on the Bent Pyramid. The principle of this new innovative technology: Get an inside radiography of the monument
thanks to muons, cosmic particles that are permanently and naturally rainingon earth and are able to penetrate any material very deeply.
Many assumptions have been made about the identity of who is hidden behind the pseudonym "The three began". The most common and accepted hypothesis is that the author is William Walker Atkinson, alone or in collaboration with others. Atkinson fact was known for his habit of using several pseudonyms depending on the type of audience he addressed each his work. Kybalion appeared for the first time in December 1908. The book claims to be based on ancient teachings Hermetic however many of the ideas it presents are actually modern concepts developed within the school of thought of the New Thought.
The central argument of the work is the "mental transmutation" (also described as "mental alchemy", "Art of Mental Chemistry," "Art of Polarization" and mystical psychology ") or the art to change and transform their own states mental as well as those of the other. The book devotes a chapter to each of its seven "principles", or axioms: the principle of mentalism, correspondence principle principle of vibration, polarity principle, the principle of rhythm, the principle of cause and effect, the principle of gender equality.
Il Nilo, questo imponente fiume di 6671 km, che nasce nei luoghi centro-orientali dell’Africa (Sudan.Il Nilo ha anche due grandi affluenti: Nilo Bianco e Nilo Azzurro, che s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. Le sue piene sono abbastanza regolari: iniziano a giugno e arrivano alla portata massima alla fine di settembre, dopodiché regrediscono fino al successivo giugno (gli egizi si erano dati solo tre stagioni divise in quattro mesi ciascuna: estate, autunno e inverno. Tutte le tombe dell’antico Egitto sono state costruite a ovest del Nilo, poiché gli Egiziani credevano che, al fine di entrare nell'oltretomba, bisognasse essere sepolti sul lato che simboleggiava la morte.
A Narmer è attribuita, per tradizione, l'unificazione del Basso Egitto con l'Alto Egitto, in una data intorno al 3000 a.C. Questa tradizione risale al Nuovo Regno e non esistono prove documentali che possano ulteriormente confermarla o smentirla. L'esistenza di questo sovrano è attestata da una paletta per trucco, scoperta a Hierakompolis nel 1898, su cui compare il Serekht con i glifi nˁr mr, e da numerosi altri reperti.
Un ingegnere chimico Joseph Davidovitz indagando sui blocchi delle Piramidi di Giza, notò la
presenza di un capello e di una conchiglia fossile inseriti dentro una grande blocco di calcare. Questo
poteva dimostrare che la pietra non era di origine naturale, ma poteva essere fatta da un particolare
tipo di calcestruzzo. Di calcare intorno alle Piramidi ne esiste in grandi quantità, e si mise in ricerca,
questa ricerca lo portò sull’Isola di Seel, nei pressi di Elefantina. Qui scoprì che nel 1889 era stata
tradotta una stele che riguardava un sogno fatto dall’architetto Imhotep, nel sogno il dio Khnun gli
aveva fornito le indicazione di come preparare questo cemento.
Manetone, lo storico egiziano, vissuto nell’era tolemaica, è la principale fonte di informazione sull’invasione degli Hyksos. Alcune pezzi di informazione che si occupano dell’invasione sono conservati da Giuseppe Flavio, Eusebio e Sesto Giulio Africano. Giuseppe Flavio, ha conservato una gran parte del secondo libro dell’Egitto di Manetone.
La passione dà colore alla nostra vita e la vivacizza per
renderla più umana con le emozioni che ci dona. Credo
che la nostra vita acquisti un andamento armonico e sia
in grado di intonarsi con il coro dove viene cantata la
vita degli altri se viene accordata con un “la” speciale
che è la passione.
Essere appassionati da qualcosa o per qualcosa è
impegnarsi con la gioia di fare ed essere contenti di
questo. Le nostre passioni ci rendono meno monotono
il quotidiano e l’interesse che mett iamo per svolgerle
ci gratifi ca durante lo svolgimento. Qui sono raccolti
quatt ordici racconti dove vengono elaborate le varie
passioni, come la passione alla vita della persona
malata, la passione per l’artigianato o quella per la
scritt ura. L’obiett ivo è quello di “dare una spazzolata”
alla polvere dell’anima umana e far di nuovo emergere
l’att accamento alla vita che vissuta con passione ha
veramente valore per ognuno di noi e per gli altri.
La passione come insegnamento alla vita è quello da
trasmett ere ai nostri fi gli con l’intento di infondere nei
loro cuori un sentimento di fi ducia in ogni istante della
loro vita.
Scrivo per comunicare, trasferendo sulla carta i miei viaggi
siderali fra i concett i, le idee e le immagini. Scrivo per indagare
i valori, gli ideali, i miti, quasi sempre naturalistici,
cercando spunti nell’asse di Fantasia, Natura, Spirito e
Umanesimo. Scrivo per procurare una piacevole esperienza
di lett ura, che concilia svago e rifl essione, bellezza e materia.
Di più, il mio estetismo si fonda proprio sull’antico “bello e
buono”, recuperando lo spessore della gentilezza, dell’armonia,
dell’ equilibrio, della forma. E’ morale, o etico, solo ciò
che non lede e trascende, che rasserena e rende felici. Ed è
perseguendo l’idea dell’Amore, transitante nelle matrici di
Amicizia, Eros e Agape, che si può realizzare la nostra Felicità,
terrena, prima e anzi tutt o.
La dott rina della reincarnazione non si trova solo nelle
tradizioni orientali ma anche nei fi losofi greci, a partire
da Pitagora fi no ad interessare uomini come Voltaire,
Goethe e Mazzini. In realtà tale dott rina è presente in
ogni tradizione mistica, nella Cabbalà ebraica e nel sufi
smo islamico. Anche nel Cristianesimo delle origini la
reincarnazione era tenuta in considerazione, come testimoniato
dai testi gnostici e da uomini di Chiesa come...
Origene e Sinesio. Il presente saggio racconta la storia
ben documentata di una decisione politica: l’imperatore
Giustiniano, ispirato dalla moglie Teodora, arrivò a
far rapire un Papa per sradicare dalla teologia cristiana
ogni possibilità di salvezza perenne per le anime, condannando
così - senza appello e senza misericordia – ad
un inferno eterno tutt i coloro che non volevano piegarsi
al volere della Chiesa imperiale…
La parola “anima” dal greco ànemos, il vento, una forza immane
ma invisibile. Permett e al corpo di vivere identifi candosi
con il concett o stesso di vivere. Il concett o di anima è visto in
tutt e le culture come parte essenziale del creato e della natura
sempre identica a se stessa. Non è separabile dal corpo, ma
legata ad esso. Questo concett o ha generato dubbi sull’immortalità
dell’anima quando si libera dal corpo: una volta privata
del suo involucro corporeo, l’anima secondo alcuni diventa
un’ombra, priva dell’individualità che la rendeva unica quando
era unita con il corpo. Con Platone l’anima viene collocata
in un luogo di scoperta e manifestazione dell’Assoluto, compresa
tra realtà corporea e dimensione spirituale. Il vivere in
questa terra è una via obbligata in cui aspira solo al liberarsi
del vincolo corporeo.
Harmakis Edizioni è la casa editrice che nasce dal desiderio della scoperta e delle nuove possibilità. Viviamo nel tempo dell’accelerazione, un tempo dove tutto cambia velocemente e dove ogni cosa del passato subisce una rivoluzione o approfondimento importante. Dove si sente il bisogno della riflessione, di soffermarsi per capire verso quale direzione siamo diretti, verso quale nuovi orizzonti dobbiamo affacciarci. E l’Harmakis dentro questo cambiamento si pone a disposizione di coloro che dentro questa trasformazione vogliono lasciare traccia del loro passaggio con lo studio, con la scoperta e con la creatività.
2. IPAZIA D’ALESSANDRIA
Ipazia (370÷415 d.C.) fu l’erede
della Scuola alessandrina: fu
filosofa, matematica, astronoma,
antesignana della scienza
sperimentale
Era la figlia del matematico
Teone, che operava nella
biblioteca di Alessandria d’Egitto
(la biblioteca “figlia”), dove erano
custoditi oltre 700.000 vol
3. IPAZIA D’ALESSANDRIA
• Nella seconda metà del IV secolo,
quando nacque Ipazia, Alessandria
d’Egitto, era ancora una fiorente
metropoli ellenica, capitale della cultura e
dell’arte. Con la dinastia dei Tolomei, si
formarono generazioni di scienziati,
letterati e filosofi.
• Si dedicò in prima fase allo studio delle
scienze matematiche, scrivendo libri di
astronomia e geometria. Si interessò di
scienze applicate disegnando strumenti
scientifici fra cui l’idrometro, che serviva
a misurare la densità dei liquidi,
l’aerometro e soprattutto l’astrolabio (lo
strumento che precedette il sestante),
sfruttando un rozzo progetto di Ipparco
da Nicea
4. IPAZIA D’ALESSANDRIA – IL SERAPEO
• La biblioteca “madre” (annessa al
Mouseîon, l’antico Centro Studi,
prospiciente il porto) era stata
involontariamente bruciata da Giulio
Cesare.
• E allora gli antichi pensarono di
spostarne la sede nell’unico luogo
sicuro, nel Serapeo... il principale
tempio pagano di Alessandria. E così la
biblioteca “figlia” divenne la prima
biblioteca dell’umanità il cui accesso era
consentito anche al popolo... e non solo
agli studiosi.
5. IPAZIA D’ALESSANDRIA – IL SERAPEO
• Sopra la biblioteca, nel tempio vero e
proprio, davanti alla statua del dio
Serapide, c’era una colonna di
marmo su cui svettava il simbolo
dell’accordo fra la Ragione e la
Religione, fra la Scienza e gli dèi
pagani: un mesolabio (uno dei primi
strumenti di calcolo nella storia
dell’umanità, simile al regolo calcolatore
in uso fino a pochi decenni fa).
• La statua di Serapide, il dio-demone in
trono, era opera dello scultore greco
Briasside,
6. IPAZIA D’ALESSANDRIA – IL SERAPEO
• La più importante comunità scientifica
della storia aveva operato là, nel
Mouseîon prima e nella biblioteca
“figlia” dopo: lì avevano studiato
Archimede, Aristarco di Samo,
Eratostene, Ipparco, Euclide,
Tolomeo, Erone, Ctesibio, Maria l’Ebrea
(colei che per prima pose le fondamenta
della chimica moderna)... e tutti i
geni che hanno gettato le basi del
sapere scientifico universale.
7. IPAZIA D’ALESSANDRIA - FILOSOFA
• Si dedicò alla filosofia, si recò ad Atene
e in Italia, dove forse ebbe contatti con i
circoli neoplatonici. In ogni caso
raggiunse un tale livello di conoscenza
che presto le venne conferita la cattedra
di filosofia alla scuola di Alessandria.
• Alla fine della giornata, si gettava
sulle spalle il tribon... il mantello nero
dei filosofi, e usciva per le strade di
Alessandria e con ingegno oratorio e
straordinaria saggezza insegnava alla
gente umile un po’ di matematica e
’astronomia, ma soprattutto l’uso della
Ragione.
8. IPAZIA D’ALESSANDRIA - FILOSOFA
• Insegnava come Socrate per le strade e
il prefetto romano Oreste si diceva che
cercasse il suo consiglio nelle questioni
di carattere pubblico e che addirittura
fosse suo discepolo.
• Ipazia insegnò ininterrottamente ad
Alessandria per più di vent’anni.
9. IPAZIA D’ALESSANDRIA - FILOSOFA
• Seguace di un sistema eclettico di
filosofia, Ipazia può essere considerata
come una gnostica che cercò di
difendere la rinascita del platonismo
contro il cristianesimo.
• I neoplatonici, che si diffusero dal III al V
sec., volevano la fusione di tutte le
chiese in un unico organismo a sfondo
più filosofico che teologico, o se
vogliamo più intellettuale che ecclesiale.
10. IPAZIA D’ALESSANDRIA
• Il suo discepolo più illustre fu Sinesio di
Cirene, filosofo neoplatonico, poeta e
oratore, che poi divenne, forse tradendo
l'insegnamento di Ipazia, vescovo
cristiano di Tolemaide.
11. LA DISTRUZIONE DEL SERAPEO
• Nel 391 una costituzione di Teodosio
aveva reso di fatto il cristianesimo
religione di stato e nel 392 una legge
speciale contro i culti pagani era stata
emanata per l’Egitto.
• 391 vescovo e patriarca di Alessandria
era lo zio di Cirillo, Teofilo: erano stati
appena promulgati gli editti
dall’imperatore Teodosio che mettevano
fuorilegge il paganesimo. Teofilo sobillò
la folla cristiana e con l’appoggio
delle guardie dell’imperatore romano,
guidò l’assalto al tempio di Serapide
bruciando tutto.
12. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• Dopo la morte del vescovo Teofilo, la
cattedra vescovile fu occupata, nel 412,
da suo nipote Cirillo, di idee
fondamentaliste, specie contro i
novaziani e i giudei, e che venne subito
in urto col prefetto romano Oreste.
• Paladini dell’ortodossia più radicale, i
cristiani alessandrini mostrarono una
crescente ostilità nei confronti dei
pagani.
13. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• In quella fase caotica della storia della
chiesa, Cirillo appoggiò il papato
Romano contro l’eresia nestoriana,
elaborando una dottrina
sull’incarnazione che alimenterà un’altra
eresia, il monofisismo.
• Per dieci secoli l’Egitto cristiano, si è
sottratto al dominio politico bizantino.
14. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• 415 d.C., anno in cui scoppiò una nuova
crisi. I disordini cominciarono quando un
centinaio di monaci provenienti dal
deserto, seguaci di Cirillo, giunsero in
città e accerchiarono il prefetto Oreste
con il suo seguito.
• i monaci parabolani, erano capitanati
da Pietro il Lettore,
15. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• i monaci presero a investire Oreste con
parole offensive, accusandolo di essere
un «sacrificatore» e un «elleno».
• Una pietra, scagliata a quanto pare da
un certo Ammonio, raggiunge Oreste fin
nella carrozza, lo ferisce alla testa .
• Ammonio è arrestato e muore sotto
tortura.
16. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• Due dispacci partono per
Costantinopoli, il rapporto di Oreste e un
contro rapporto di Cirillo.
• Cirillo, che subito dopo fa tributare ad
Ammonio esequie solenni e ne
pronuncia in pubblico un elogio funebre.
17. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• Tuttavia Cirillo ha ora contro, avverte
Socrate, l'ala più moderata del popolo
ecclesiastico.
• Per questo motivo è indotto a chiedere
udienza a Oreste. Vi si reca portando in
dono il libro dei Vangeli — simbolo della
religione di stato in contrapposizione
all'Antico Testamento dei giudei
18. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• Fu il prestigio che godeva fra i suoi
concittadini che fece scattare la gelosia
di Cirillo.
• Oltre al fatto di godere il favore del
Prefetto Oreste.
19. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• «Un giorno» si legge in Suida
«accadde al vescovo dell'opposta setta,
Cirillo, entre passava dinanzi alla
dimora di Ipazia, di scorgere una gran
ressa dinanzi alle sue porte,
• Cirillo si sentì mordere l'anima: fu per
tale motivo che organizzò ben presto il
suo assassinio.
20. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• Monaci e parabalani si riuniscono sotto
il comando di Pietro il Lettore e quando
Cirillo cominciò a predicare nella
cattedrale cattolica di Alessandria, il
Cesareo
• I monaci mettono in atto un piano
segreto per uccidere Ipazia.
21. IL MARTIRIO DI IPAZIA
• Cinquecento monaci parabolani
diedero la caccia a Ipazia, la
trascinarono nella cattedrale, la
denudarono e la immobilizzarono
sull’altare di marmo bianco.
• si scagliarono su di lei, facendola a
pezzi con dei gusci (ostraka) taglienti,
la smembrarono viva
• trascinarono per le vie di Alessandria
i poveri resti smembrati, fino al
Cinerone, dove si bruciava la
spazzatura, e li la incenerirono,
22. IPAZIA
Quando ti vedo mi inchino
a te e al tuo sapere
E guardo la Casa astrale della Vergine:
Perché i tuoi atti si segnano in cielo
Ipazio venerata, perfezione
Di ogni discorso,
Stella purissima della filosofia.
Pallada: Antologia Palatina