Le idee nuove sono sempre ricombinazioni di elementi precedentiKEA s.r.l.
Le idee nuove sono sempre ricombinazioni di elementi precedenti (Albert Einstein)
Report sull’libro di Alberto Contri, McLuhan non abita più qui? I nuovi scenari della comunicazione nell’era della costante attenzione parziale, Bollati Boringhieri, Torino, 2017. Riflessioni sulla comunicazione nell’era della digitalizzazione, del web 2.0 e del mobile, stimolanti anche nel contesto della comunicazione tecnica
Report sul libro di Rudy Bandiera, Rischi e opportunità del Web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2014
Il libro scritto da Rudy Bandiera, con il contributo di numerosi esperti di settore, ci invita a riflettere sulle strategie delle aziende oggi leader di settore e a gettare uno sguardo sulle tecnologie che saranno forse centrali nell’internet e nel web di domani (il Web 3.0).
All’orizzonte si profila una vera e propria rivoluzione copernicana: principalmente non sarà più l’utente a cercare le informazioni in modo autonomo, ma saranno le informazioni a proporsi attivamente all’utente in base al contesto e all’esperienza che avranno maturato nei suoi confronti, mirando a influenzarne i processi decisionali e a sostituirsi nell’esecuzione di determinati compiti.
Knowledge Management: catturare saperi aziendali, condividerli e collaborare....KEA s.r.l.
Social Knowledge Management, CCMS (component content management system), Knowledge Base, Customer Self-Service… Tanti anglicismi, un unico obiettivo: recepire, creare, gestire e distribuire in modo collaborativo informazioni usabili, contestualmente rilevanti e azionabili, destinate a interlocutori interni ed esterni all’azienda.
In azienda, l’idea di avviare un progetto di Knowledge Management emerge di solito quando ci si accorge del tempo sprecato a cercare contenuti che si sanno esistenti, quando non si riesce a rispondere in modo agile alle esigenze informative degli interlocutori oppure quando persone depositarie di saperi taciti si avvicinano alla soglia della pensione.
Le idee nuove sono sempre ricombinazioni di elementi precedentiKEA s.r.l.
Le idee nuove sono sempre ricombinazioni di elementi precedenti (Albert Einstein)
Report sull’libro di Alberto Contri, McLuhan non abita più qui? I nuovi scenari della comunicazione nell’era della costante attenzione parziale, Bollati Boringhieri, Torino, 2017. Riflessioni sulla comunicazione nell’era della digitalizzazione, del web 2.0 e del mobile, stimolanti anche nel contesto della comunicazione tecnica
Report sul libro di Rudy Bandiera, Rischi e opportunità del Web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono, Dario Flaccovio Editore, Palermo, 2014
Il libro scritto da Rudy Bandiera, con il contributo di numerosi esperti di settore, ci invita a riflettere sulle strategie delle aziende oggi leader di settore e a gettare uno sguardo sulle tecnologie che saranno forse centrali nell’internet e nel web di domani (il Web 3.0).
All’orizzonte si profila una vera e propria rivoluzione copernicana: principalmente non sarà più l’utente a cercare le informazioni in modo autonomo, ma saranno le informazioni a proporsi attivamente all’utente in base al contesto e all’esperienza che avranno maturato nei suoi confronti, mirando a influenzarne i processi decisionali e a sostituirsi nell’esecuzione di determinati compiti.
Knowledge Management: catturare saperi aziendali, condividerli e collaborare....KEA s.r.l.
Social Knowledge Management, CCMS (component content management system), Knowledge Base, Customer Self-Service… Tanti anglicismi, un unico obiettivo: recepire, creare, gestire e distribuire in modo collaborativo informazioni usabili, contestualmente rilevanti e azionabili, destinate a interlocutori interni ed esterni all’azienda.
In azienda, l’idea di avviare un progetto di Knowledge Management emerge di solito quando ci si accorge del tempo sprecato a cercare contenuti che si sanno esistenti, quando non si riesce a rispondere in modo agile alle esigenze informative degli interlocutori oppure quando persone depositarie di saperi taciti si avvicinano alla soglia della pensione.
Lezione 7 - La comunicazione all'interno dell'aziendaW3design sas
Settima lezione del corso in web marketing e social media per la comunicazione d'azienda, by W3design. In questa lezione le basi della comunicazione all'interno dell'impresa, tra blog, social media, wiki, e altri strumenti.
Comunicazione: fra continuità e innovazioneKEA s.r.l.
Report sul libro di Ferro Piludu e il Gruppo Artigiano Ricerche Visive, Segno libero, Elèuthera Editrice, Milano, 2016 (prima edizione: Edizioni Antistato, 1981)
***
Pubblicato nel 1981, il bel libro di Ferro Piludu ci guida attraverso gli elementi invarianti della buona comunicazione (centralità di storytelling e dialogo con gli interlocutori, regole per la creazione di un sistema segnico efficace) e ci induce a riflettere sulla rivoluzione operata nel frattempo dalle tecnologie abilitanti del web 2.0, in particolare in termini di:
• Coincidenza e interscambiabilità fra emittente, elaboratore e ricevente del messaggio
• Accelerazione di tempi e modi di coinvolgimento di interlocutori interessati
• Accesso a miniere di contenuti e output
• Monitorare le risposte concrete (l’acquisto di un prodotto dopo la ricezione di un messaggio pubblicitario) o astratte (il mutamento di opinione riguardo a un argomento) degli interlocutori
• Facilità di comunicare “al mondo” e di coinvolgere interlocutori interessati.
Tibbr for communication, come migliorare la comunicazione interna, la collabo...Alycante
Come far comunicare, condividere e collaborare tutte le
persone dell’azienda affinché ognuna ne tragga un
vantaggio per il proprio lavoro, e l’azienda per il proprio
business, creando e favorendo la costruzione dell’abitudine
a frequentare quei luoghi virtuali dove le persone si
possono incontrare dialogando tra loro come farebbero
dal vivo o al telefono o via chat o via email: tutte queste
cose insieme in un unico spazio, che raccoglie tutto ciò
che viene scambiato, rendendo la conoscenza una…
...conoscenza organizzativa
L’intervento dell'amministratore delegato di Annapurna Ventures, Massimiliano Magrini alla presentazione di Anteprima 2010, che si è tenuta al Chiostro del Bramante (Roma) lo scorso 2 dicembre.
Servitization: alla scoperta dell’universo che si cela dietro questo concettoKEA s.r.l.
Quando si parla di servitizzazione, di integrazione a valore aggiunto fra prodotti e servizi, spesso ricorrono sempre le stesse parole chiave: assistenza remota, manutenzione preventiva / predittiva, oggetti IoT e dell’industria 4.0.
Il bel libro di Christian Kowlkowski e Wolfgang Ulaga (Service strategy in action. A practical guide for growing B2B service and solution business, 2017) ha il pregio di restituire un’immagine a tutto tondo della service economy: perché si sta affermando proprio ora? In che cosa si differenziano prodotti e servizi in termini di progettazione, erogazione, miglioramento / innovazione? Quali sono gli ostacoli alla crescita dei servizi? Come classificazione e prezzare correttamente i servizi?
Strutturare la conoscenza in azienda e nei team: missione impossibile?Roberto Cobianchi
Intervento di Stefano Bussolon e Roberto Cobianchi a SMAU ed. 2010, intervento proposto da Architecta, la Società Italiana di Architettura dell'Informazione.
Comunicazioni Integrate per la Pubblica AmministrazioneOpen Solution srl
La Spending Review pone la necessità di contenere i costi ma la PA potrà assolvere a questa necessità pur mantenendo, se non addirittura migliorando, i servizi e gli standard del proprio lavoro.
L’obiettivo del documento è proporre, a grandi linee, un modello di razionalizzazione dei costi della PA basato sull’introduzione di soluzioni tecnologiche denominate Unified Communications & Collaboration (UCC) oppure in Italiano “Comunicazioni Unificate (o Integrate) e Collaborazione”.
Nell’attuale contesto della Pubblica Amministrazione, che vede da un lato il crescente bisogno dei dipendenti pubblici di creare ambienti e team virtuali per comunicare e collaborare in modo efficace e flessibile (anche al di fuori degli schemi organizzativi formali ed in condizioni di mobilità) e, dall’altro, l’esigenza non più rinviabile di contenere la spesa pubblica senza, ovviamente, intaccare la qualità dei servizi erogati a cittadini ed imprese, il principale supporto proveniente dal mondo dell’Information Technology prende il nome di Unified Communications & Collaboration (UCC).
Si tratta di un insieme di soluzioni hardware e software in grado di unificare, all’interno di una qualsiasi organizzazione, i vari canali di comunicazione e di associarvi innovativi strumenti per la collaborazione digitale, al fine di ottimizzare i processi di business e ottenere notevoli risparmi.
Quando si parla di UCC non si fa riferimento ad un singolo prodotto o servizio, bensì ad una architettura di sistemi telematici che, avvalendosi di mezzi, tecnologie e soluzioni differenti (tipicamente raggiungibili attraverso un’unica interfaccia comune), abilitano all’interno di un’organizzazione la gestione e l’accesso ad ogni tipo di comunicazione e collaborazione, interne ed esterne, sincrone ed asincrone, il tutto in modo unitario e indipendente dai supporti e dai dispositivi adottati per veicolare informazioni e contenuti. In pratica, tali soluzioni affiancano ad una gestione unificata dei diversi canali di comunicazione la predisposizione di spazi virtuali e appositi strumenti per l’abilitazione di una reale collaborazione digitale.
Open XML is an XML-based document format standardized as ISO/IEC 29500 and proposed by ECMA as an open standard for office document files. It aims to provide interoperability for word processing, spreadsheet and presentation documents through an open XML document standard that can become widely adopted.
Document Exchange Methodologyfor Collaborative Work ineGovernmentRomeo Pruno
This represent my contribute for the second edition of Ontogov06, in this session I had explayn concepts towards the realization of a common framework for document exchange cooperation
Lezione 7 - La comunicazione all'interno dell'aziendaW3design sas
Settima lezione del corso in web marketing e social media per la comunicazione d'azienda, by W3design. In questa lezione le basi della comunicazione all'interno dell'impresa, tra blog, social media, wiki, e altri strumenti.
Comunicazione: fra continuità e innovazioneKEA s.r.l.
Report sul libro di Ferro Piludu e il Gruppo Artigiano Ricerche Visive, Segno libero, Elèuthera Editrice, Milano, 2016 (prima edizione: Edizioni Antistato, 1981)
***
Pubblicato nel 1981, il bel libro di Ferro Piludu ci guida attraverso gli elementi invarianti della buona comunicazione (centralità di storytelling e dialogo con gli interlocutori, regole per la creazione di un sistema segnico efficace) e ci induce a riflettere sulla rivoluzione operata nel frattempo dalle tecnologie abilitanti del web 2.0, in particolare in termini di:
• Coincidenza e interscambiabilità fra emittente, elaboratore e ricevente del messaggio
• Accelerazione di tempi e modi di coinvolgimento di interlocutori interessati
• Accesso a miniere di contenuti e output
• Monitorare le risposte concrete (l’acquisto di un prodotto dopo la ricezione di un messaggio pubblicitario) o astratte (il mutamento di opinione riguardo a un argomento) degli interlocutori
• Facilità di comunicare “al mondo” e di coinvolgere interlocutori interessati.
Tibbr for communication, come migliorare la comunicazione interna, la collabo...Alycante
Come far comunicare, condividere e collaborare tutte le
persone dell’azienda affinché ognuna ne tragga un
vantaggio per il proprio lavoro, e l’azienda per il proprio
business, creando e favorendo la costruzione dell’abitudine
a frequentare quei luoghi virtuali dove le persone si
possono incontrare dialogando tra loro come farebbero
dal vivo o al telefono o via chat o via email: tutte queste
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che viene scambiato, rendendo la conoscenza una…
...conoscenza organizzativa
L’intervento dell'amministratore delegato di Annapurna Ventures, Massimiliano Magrini alla presentazione di Anteprima 2010, che si è tenuta al Chiostro del Bramante (Roma) lo scorso 2 dicembre.
Servitization: alla scoperta dell’universo che si cela dietro questo concettoKEA s.r.l.
Quando si parla di servitizzazione, di integrazione a valore aggiunto fra prodotti e servizi, spesso ricorrono sempre le stesse parole chiave: assistenza remota, manutenzione preventiva / predittiva, oggetti IoT e dell’industria 4.0.
Il bel libro di Christian Kowlkowski e Wolfgang Ulaga (Service strategy in action. A practical guide for growing B2B service and solution business, 2017) ha il pregio di restituire un’immagine a tutto tondo della service economy: perché si sta affermando proprio ora? In che cosa si differenziano prodotti e servizi in termini di progettazione, erogazione, miglioramento / innovazione? Quali sono gli ostacoli alla crescita dei servizi? Come classificazione e prezzare correttamente i servizi?
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Intervento di Stefano Bussolon e Roberto Cobianchi a SMAU ed. 2010, intervento proposto da Architecta, la Società Italiana di Architettura dell'Informazione.
Comunicazioni Integrate per la Pubblica AmministrazioneOpen Solution srl
La Spending Review pone la necessità di contenere i costi ma la PA potrà assolvere a questa necessità pur mantenendo, se non addirittura migliorando, i servizi e gli standard del proprio lavoro.
L’obiettivo del documento è proporre, a grandi linee, un modello di razionalizzazione dei costi della PA basato sull’introduzione di soluzioni tecnologiche denominate Unified Communications & Collaboration (UCC) oppure in Italiano “Comunicazioni Unificate (o Integrate) e Collaborazione”.
Nell’attuale contesto della Pubblica Amministrazione, che vede da un lato il crescente bisogno dei dipendenti pubblici di creare ambienti e team virtuali per comunicare e collaborare in modo efficace e flessibile (anche al di fuori degli schemi organizzativi formali ed in condizioni di mobilità) e, dall’altro, l’esigenza non più rinviabile di contenere la spesa pubblica senza, ovviamente, intaccare la qualità dei servizi erogati a cittadini ed imprese, il principale supporto proveniente dal mondo dell’Information Technology prende il nome di Unified Communications & Collaboration (UCC).
Si tratta di un insieme di soluzioni hardware e software in grado di unificare, all’interno di una qualsiasi organizzazione, i vari canali di comunicazione e di associarvi innovativi strumenti per la collaborazione digitale, al fine di ottimizzare i processi di business e ottenere notevoli risparmi.
Quando si parla di UCC non si fa riferimento ad un singolo prodotto o servizio, bensì ad una architettura di sistemi telematici che, avvalendosi di mezzi, tecnologie e soluzioni differenti (tipicamente raggiungibili attraverso un’unica interfaccia comune), abilitano all’interno di un’organizzazione la gestione e l’accesso ad ogni tipo di comunicazione e collaborazione, interne ed esterne, sincrone ed asincrone, il tutto in modo unitario e indipendente dai supporti e dai dispositivi adottati per veicolare informazioni e contenuti. In pratica, tali soluzioni affiancano ad una gestione unificata dei diversi canali di comunicazione la predisposizione di spazi virtuali e appositi strumenti per l’abilitazione di una reale collaborazione digitale.
Open XML is an XML-based document format standardized as ISO/IEC 29500 and proposed by ECMA as an open standard for office document files. It aims to provide interoperability for word processing, spreadsheet and presentation documents through an open XML document standard that can become widely adopted.
Document Exchange Methodologyfor Collaborative Work ineGovernmentRomeo Pruno
This represent my contribute for the second edition of Ontogov06, in this session I had explayn concepts towards the realization of a common framework for document exchange cooperation
Identità e biometria, firme e sigilli, blockchain e trattamento del dato sono state le tre macrotematiche discusse dagli esperti che ne hanno messo in rilievo opportunità e pericoli oggettivi.
Dati e informazioni nella pubblica amministrazione da strumento a bene comunedatitrentinoit
Slide del corso "Il Patrimonio Informativo Pubblico" organizzato dal Progetto Open Data in Trentino in collaborazione con TSM e rivolto agli enti del sistema provinciale. 19 febbraio 2013 http://www.innovazione.provincia.tn.it/contenuti.php?t=opendata_tab&id=5
Watch full webinar here: https://bit.ly/2MAlOED
In un’era sempre più dominata dal cloud computing, dall’AI e dall’analisi avanzata, può sembrare per lo meno anacronistico che molte organizzazioni facciano ancora affidamento ad architetture di dati costruite prima della fine del secolo.
Fortunatamente questo scenario sta subendo un cambiamento repentino con l’adozione di nuove tecnologie di integrazione dati, come la virtualizzazione dei dati, che forniscono un livello logico, in tempo reale e sicuro di accesso ai dati aziendali. Le diverse sorgenti dati non devono più essere trasferite fisicamente in un nuovo repositorio e trasformate, prima di essere utilizzate dall’azienda. E’ per questo che la virtualizzazione dei dati soddisfa le esigenze di trasformazione dell’architettura e permette la costruzione di un Data Fabric aziendale.
In questa sessione parleremo di:
-Cos'è la virtualizzazione dei dati;
- Come differisce da altre forme di integrazione a livello Enterprise;
- Casi d’uso della Virtualizzazione dei dati: Business Intelligence, Data Science, democratizzazione dei dati, Master Data Management, Dati distribuiti
- Perché la virtualizzazione dei dati si sta espandendo dentro le organizzazioni in Italia;
Massimo Rosso - Social Media e Prodotti TV: esperienze di "Extended Audience"...Cultura Digitale
Nell'ambito della discussione circa i Big Data e l'analisi delle conversazioni CrossMediali correlate agli eventi televisivi, appare di estremo interesse l'approfondimento dell'opportunità' di utilizzo, dei pericoli, e dei ritorni del cosiddetto "canale di ritorno" abilitato dai social media in internet. A seguito della mancata affermazione del flusso informativo proveniente dai decoder (apparati che hanno caratterizzato la transizione al Digitale Terrestre), le moderne media company italiane sono attualmente impegnate a valutare i potenziali ritorni derivanti dall'accesso, trattamento ed analisi delle informazioni pubblicate, in primis, sulle piattaforme di social networking. Il presidio del nuovo "canale di ritorno" così definito promette di abilitare analisi di marketing innovative e valutazioni delle performance di prodotto di elevata puntualità ed affidabilità; in una parola vantaggio competitivo. L'intervento proposto illustrerà, dal punto di vista del Dipartimento ICT di RAI, le esperienze di recente conduzione (sperimentazione di strumenti di "extended audience" in occasione ad esempio del Festival di San Remo) ed approfondirà i principali elementi da considerare per una pertinente gestione dei rischi potenziali.
Open data e politiche pubbliche: visualizzazione e partecipazione
Il Protocollo Informatico Come Cuore Di Un Sistema Di Km Di Una Pubblica Amministrazione
1. Il protocollo informatico come cuore del sistema
di KM di una Pubblica Amministrazione
Romeo Pruno
Senior Developer Specialist, it Consult
rpruno@itconsult.it
2. Agenda
Approcciare il KM
– Organizzazioni pubbliche e private a confronto
Il valore dell’informazione
– La concettualizzazione del dato
Interagire con la PA
– Il nuovo Codice delle Amministrazioni Digitali
Il Protocollo Informatico a norma CNIPA
3. Approcciare il KM
La metodologia è la chiave di volta nel
complesso dominio della gestione della
conoscenza!
Metodologia
Organizzazione Pubblica:
Tecnologia
Efficacia
Propensione
Presenza vincoli normativi
Organizzazione Privata:
Efficienza
Inesistenza vincoli normativi
KM
4. Approcciare il KM: investimenti
* Dati Assinform 2007 sulle PAL
– Investimento totale: 421,7 ML di euro
– Quasi la totalità viene investita da Regioni grazie
all’aggregazione di comuni
– Il 70% per servizi di back-office
– Il 30% per il mantenimento dell’infrastruttura IT
– I progetti di eGovernment rimangono in alto
mare:
Solo il 29,3% dei comuni, il 16,7% delle provincie, il
12,5% delle Comunità Montane sono in regola con la
prima fase di eGovernment (2003)
Il resto dichiara di aver bloccato i lavori per mancanza di
fondi
L’80% ammette di non avere le competenze per gestire l’infrastruttura IT
* http://www.aitech-assinform.it/
5. Approcciare il KM: metodologia
Secondo una visione più ampia, il cosiddetto divario
tecnologico appare in secondo piano se
paragonato, almeno fino ad oggi, ad una pura e
semplice incompletezza della norma a regola dei
processi informativi
Oggi, concetti comuni come:
– l’Europa
– la coscenza dell’importanza dei rapporti tra
cittadino ed Ente pubblico
– la consapevolezza del valore del dato o meglio
della sua contestualizzazione
Spingono governi di ogni paese ad intraprendere un percorso comune di
innovazione, il quale, a differenza delle passate esperienze non agisce
sull’aspetto tecnologico ma metodologico.
6. Approcciare il KM: metodologia
Questa è la grande innovazione!
– Come cittadini abbiamo da una parte il dovere di
prenderne coscenza e dall’altra “finalmente” il
diritto di intervenire, in maniera molto più
invasiva che in passato, nei processi che ci
vedono principali attori.
Il nuovo Codice delle Amm. Digitali
– Un insieme di nuove regole e procedure oggi
permette a qualsiasi Ente pubblico di usufruire
di una vera e propria metodologia comune per la
trattazione della conoscenza, senza barcollare
nelle infinite opportunità di sistemi informativi
altamente tecnologici ma poco efficienti.
7. Il valore dell’informazione
Processo universale della trattazione della
conoscenza
Dato Utilizzo Condivisione
Interpretazione Ricerca Concettualizzazione
Saggezza
Contestualizzazione Definizione
8. Il valore dell’informazione:
Organizzazioni pubbliche
Rare Unusual Common
Definizione
Concettualizzazione Contestualizzazione
Interpretazione
Saggezza
Utilizzo
Condivisione
Ricerca
Accesso unico all’acquisizione del dato
Mancanza di autonomia decisionale
Dislocazione
Mancanza di dialogo a più livelli
Concentrazione di passaggi intermedi tra l’interpretazione e l’utilizzo del dato
9. Il valore dell’informazione:
Organizzazioni private
Interpretazione
Concettualizzazione Contestualizzazione
Dato
Condivisione Definizione
Utilizzo Ricerca
Stimolo all’interpretazione del dato
Contestualizzazione uniforme
Ricerca ed utilizzo del dato condivisi
Partecipazione alla concettualizzazione
Concettualizzazione dinamica della conoscenza acquisita
10. Il valore dell’informazione
L’organizzazione pubblica ha come scopo il
completamento di step intermedi definiti
dalla normativa
L’organizzazione privata deve raggiungere
obiettivi di business sempre diversi e
spesso crescenti nel tempo
Variabili:
– Autonomia decisionale
– Concorrenza nella trattazione del dato, la propria
percezione e modifica
Mentre la prima molto di rado va oltre la ricerca/utilizzo dell’informazione, la
seconda investe in sistemi informativi che permettono una modellazione della
conoscenza dinamica e basata sulla concettualizzazione del dato
11. Interagire con la PA
In una PA l’informazione più importante è
senza dubbio l’identificazione del processo
di comunicazione che coinvolge il cittadino
– Il Protocollo Informatico convoglia flussi
informativi che toccano gli aspetti più importanti
della nostra esistenza
– Le procedure di protocollo interessano circa
l’80% della formazione dei flussi documentali di
una PA
– Il Nuovo Codice delle Amministrazioni Digitali lo
ri-definisce come:
l’insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di com.ne e
delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la
gestione dei documenti.
12. Interagire con la PA: il nuovo
protocollo informatico
La normativa di riferimento * riporta
specifiche indicazioni circa la validità di
una soluzione per il protocollo Informatico:
– Nucleo Minimo
– Gestione Documentale
– Workflow Documentali
– BPR Business Process Rengineering
Le linee guida del CNIPA entrano anche nei merito dei requisiti funzionali:
- La presenza di un sottosistema di gestione documentale
- L’aderenza o l’evoluzione della soluzione proposta alle politiche di BPR
- Un sistema di visualizzazione dei documenti che dia la possibilità di controllare ogni
azione sul documento protocollato (stampa, download, emailTo,...)
- Mantenere un registro delle attività utente centralizzato
- Sistema di archiviazione con servizi di firma digitale e marca temporale
•DPR 445/2000
13. Il protocollo informatico a norma
CNIPA
Il protocollo è il vero impulso di politiche di
KM per una PA
La normativa in vigore imposta una
metodologia comune per la trattazione
dell’informazione
I 4 livelli dettati dalla normativa definiscono
step intermedi per la gestione della
conoscenza
Josh protocol! amplifica i requisiti espressi
dal CNIPA e propone una soluzione
integrata e innovativa
14. Il protocollo informatico a norma
CNIPA: josh Protocol!
Integrato in
Microsoft Office
SharePoint Server
2007
Definizione del
portale in AOO
indipendenti tra
loro, servizio di
statistiche e
ricerca integrato
15. Il protocollo informatico a norma
CNIPA: josh Protocol!
Gestione
protocollo in
entrata/uscita
Gestione,
assegnatari,
fascicoli e titolari
Proprietà e
permessi per ogni
singolo documento
16. Il protocollo informatico a norma
CNIPA: josh Protocol!
Configurazione e
manutenzione del
sistema facile ed
intuitiva. Le entità
sono totalmente
integrate nel
sistema
informativo
17. Il protocollo informatico a norma
CNIPA: josh Protocol!
Un visualizzatore
web-based che
consente il pieno
controllo sui
permessi di ogni
singolo documento
protocollato, in più
per i documenti
elettronici
permette la ricerca
full-text
18. Q&A
Il protocollo informatico come cuore del sistema
di KM di una Pubblica Amministrazione
Romeo Pruno
Senior Developer Specialist, it Consult
rpruno@itconsult.it