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Tutti nella rete
INDICE
1. Descrizione della soluzione
Una piccola premessa.
In un’ottica di razionalizzazione del patrimonio ICT pubblico già avviato nell’ambito
delle diverse edizioni del Piano triennale di AgID, il PNRR intende perseguire gli
obiettivi strategici, strettamente correlati, del consolidamento delle infrastrutture ICT
pubbliche e dell’adozione di un approccio cloud first nello sviluppo di nuove
applicazioni.
Con il termine di “infrastrutture digitali”, l’attenzione è focalizzata sulla realizzazione
del Polo Strategico Nazionale (PSN), un’infrastruttura ad alta affidabilità localizzata
sul territorio nazionale che ospiterà i dati ed i servizi strategici di PA centrali, locali e
strutture sanitarie.
La soluzione proposta.
In tale ambito, la mia personale visione vedrebbe tutte le Amministrazioni Pubbliche
collegate in rete tra loro e impegnate in primis nel miglioramento dei servizi iniziando
dal proprio interno, mediante un confronto continuo.
Il concetto è che per migliorare all’esterno bisogna migliorare all’interno.
Con “Tutti nella Rete”, le pubbliche amministrazioni potranno confrontarsi sulle
modalità di organizzazione dei flussi informativi, sul software utilizzato, sui tempi per
l’espletamento delle procedure, sui costi e sul personale impiegato.
Nel confronto, saranno valutate le variabili coinvolte e quelle da implementare per le
simulazioni.
In questo caso, i destinatari dei servizi saranno le stesse amministrazioni pubbliche.
L’obiettivo è quello di generare maggiore sinergia tra gli enti dislocati sul territorio
nazionale minimizzando il dispendio di risorse e massimizzando l’efficienza.
In questo modo, le amministrazioni sofferenti potrebbero trarre vantaggi da quelle più
innovative evitando il rischio di fare investimenti sbagliati o di non farli proprio,
ignorando la possibilità di migliorare l’esistente.
Le simulazioni saranno seguite da apposite elaborazioni mediante metodologie
statistiche per determinare le performance migliori (best practices).
Utilizzando applicazioni ad hoc per piattaforme del tipo cloud, si può implementare
un ambiente dinamico in cui ogni amministrazione potrà inserire, in maniera tabellare,
il tipo di procedura da espletare, il software utilizzato, la documentazione richiesta, il
numero di unità addette alla specifica attività, il livello di istruzione del personale
addetto e la formazione ricevuta, non ultimo il tempo impiegato per la chiusura della
pratica.
Per l’analisi, strettamente statistica, si propongono metodologie che tengano conto
della natura multidimensionale degli Enti coinvolti.
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Degne di nota sono le metodologie DEA (Data Envelopment Analysis ) e FDH (Free
Disposal Hull ).
Si tratta di due metodologie non parametriche di misurazione della performance che
vengono impiegate per la valutazione dell’efficienza di aziende, impegnate
nell’erogazione di servizi pubblici.
Le suddette metodologie considerano simultaneamente più input e output, inoltre
sono molto flessibili in quanto meno restrittive rispetto ai metodi parametrici.
Per citare un esempio pratico, ho utilizzato la metodologia FDH per l’analisi delle
performance degli Enti locali (L.R.Carfagno. ‘Amministrazioni alla prova del
Benchmarking’, articolo pubblicato sul settimanale ‘Guida agli Enti Locali’ n.16 del 21
aprile 2007, pp.86-89).
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Per la costituzione del Team saranno necessarie professionalità differenti e abilità
trasversali (soft skills) per fare rete all’interno e all’esterno. Le figure coinvolte
saranno quelle apicali dell’Amministrazione di appartenenza, gli analisti per
l’applicazione delle metodologie statistiche, gli esperti di tecnologie IT.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Tra i bisogni da soddisfare vi sono innanzitutto la razionalizzazione delle risorse a
disposizione e la loro valorizzazione. Per attuare ciò appare necessario confrontare
l’operato di “Tutti nella Rete” per conoscere, attingere, imparare e migliorare.
Ciascun Ente potrà effettuare elaborazioni che riguardano la propria singola realtà
ed elaborazioni che coinvolgono altri Enti per determinare le performance migliori.
Si potrà così conoscere il settore aziendale interno calibrato meglio e le migliori
performance tra tutte le amministrazioni coinvolte.
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari della conoscenza e del cambiamento sono i soggetti interni ad ogni PA.
La base deve poter comunicare con l’apice e viceversa, tutto il personale deve essere
coinvolto con idee e proposte. Le ristrutturazioni avranno efficacia se sono chiare le
motivazioni altrimenti risultano azioni di routine senza obiettivi particolari da
perseguire.
Nel confronto con altre Pubbliche Amministrazioni, i destinatari e i soggetti che
attuano i cambiamenti rivestono ruoli interscambiabili.
5. Descrizione della tecnologia adottata
Una rete cloud, attraverso la virtualizzazione collega i server fisici posizionati negli
Enti coinvolti, dividendo ed estraendo le risorse per renderle accessibili agli utenti
che sono i soggetti della stessa Amministrazione.
La virtualizzazione astrae lo spazio di storage dai sistemi hardware così che ogni
soggetto dell’Amministrazione possa accedervi come se fosse storage su cloud.
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Le varie Pubbliche Amministrazioni, quindi, si troverebbero ad operare in un
ambiente dinamico come se fossero parti di un macrosistema.
Con i dati immessi potranno interagire al fine di monitorare le varie attività.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
Gli investimenti in infrastrutture IT e i costi di eventuali ristrutturazioni sarebbero
ammortizzati nel giro di qualche anno.
7. Tempi di progetto
I tempi del progetto sono abbastanza variabili, dipendono dall’impegno operativo e
dai costi da affrontare inizialmente soprattutto dalle Amministrazioni in sofferenza.