Uses & Gratifications Theory, Leading Discussion, Fardin Ayar.pdfAfghanistan
The belief that the use of media depends on the satisfaction, need, desire or motivation of each audience is almost as old as media research. Audiences are often formed based on the similarity of individual needs, interests and tastes, which have a social or psychological origin.
This way of thinking is belonging to the school of research called (use and gratification or interest and satisfaction) (McQuoid).
This approach was first described in an article by Katz (1959), which Katz began with the question, "What do people do with the media?"
“Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, rapporto elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e di Sida Group, l'unico rapporto che annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale.
The Walking Dead: un caso di cultura convergente zombieDavide Bennato
Slide del mio intervento in cui usando gli strumenti della cultural analytics e applicando i big data all'analisi dei fenomeni culturali faccio uno studio dell'immaginario zombie e poi una analisi di The Walking Dead
http://www.tecnoetica.it/2015/10/01/sociologia-degli-zombie-da-romero-walking-dead/
Consigli e indicazioni su come fare una tesi di laurea con la cattedra di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e Sociologia dei Media Digitali (Università di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche)
Slides della lezione "Molteplicità di culture: la stessa identità? La costruzione sociale dell'identità latinoamericana". Università degli Studi di Padova (Italia), Corso di aggiornamento professionale (2011/2012), Studi Latinoamericani. 18/05/2012. Lic. Leticia Carro Zanella
Uses & Gratifications Theory, Leading Discussion, Fardin Ayar.pdfAfghanistan
The belief that the use of media depends on the satisfaction, need, desire or motivation of each audience is almost as old as media research. Audiences are often formed based on the similarity of individual needs, interests and tastes, which have a social or psychological origin.
This way of thinking is belonging to the school of research called (use and gratification or interest and satisfaction) (McQuoid).
This approach was first described in an article by Katz (1959), which Katz began with the question, "What do people do with the media?"
“Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, rapporto elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e di Sida Group, l'unico rapporto che annualmente quantifica il peso della cultura e della creatività nell’economia nazionale.
The Walking Dead: un caso di cultura convergente zombieDavide Bennato
Slide del mio intervento in cui usando gli strumenti della cultural analytics e applicando i big data all'analisi dei fenomeni culturali faccio uno studio dell'immaginario zombie e poi una analisi di The Walking Dead
http://www.tecnoetica.it/2015/10/01/sociologia-degli-zombie-da-romero-walking-dead/
Consigli e indicazioni su come fare una tesi di laurea con la cattedra di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e Sociologia dei Media Digitali (Università di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche)
Slides della lezione "Molteplicità di culture: la stessa identità? La costruzione sociale dell'identità latinoamericana". Università degli Studi di Padova (Italia), Corso di aggiornamento professionale (2011/2012), Studi Latinoamericani. 18/05/2012. Lic. Leticia Carro Zanella
Informazione locale e comunità. La sfida glocalLorenzo Fabbri
Le comunità locali sono davvero schiacciate dalla globalizzazione? La presentazione analizza il duplice ruolo delle comunità nella interpretazione e localizzazione di fenomeni globali e nella condivisione di esperienze locali secondo una cultura di rete.
Il programma delinea un percorso nel campo della psicosociologia dei consumi da un punto di vista storico e critico; in esso si studia l’evoluzione della disciplina fino alla nostra contemporaneità.
Il corso illustra i concetti fondamentali della psicosociologia dei consumi e prende in esame le principali teorie della disciplina con lo scopo di fornire allo studente anche strumenti teorici che lo aiutino nella costruzione delle narrazioni più pertinente ai contesti analizzati.
Il percorso proposto cerca dunque di sviluppare la capacità d’analisi dello studente, con l’obiettivo di attivarla, pertanto la parte finale consisterà in un approccio via via più pratico ai contenuti del corso, in modo da potenziare le capacità espressive, argomentative e di ricerca dello studente, insieme allo sviluppo di uno sguardo critico sulla realtà.
Più specificamente, i contenuti del corso saranno i seguenti:
1. Introduzione al corso: problematizzazione del concetto di cultura, analisi della rivoluzione industriale, del progresso e delle quattro ere della produzione artistico-culturale.
2. Città e merce: Parigi capitale del XIX secolo, illuminazione artificiale, vetrine, grandi magazzini, lusso, moda, consumo, spettacolo e apparizione della sfera pubblica.
3. Teorie classiche del consumo: É. Durkheim, K. Marx, G. Simmel, T. Veblen, M. Weber, J.M. Keynes, alienazione, moda, prestigio, macchina, metropoli e modelli di città.
4. Divismo e modelli di identità: figure della fama, dandysmo, divismo cinematografico, femme fatale, genere, modelli di identità fino ad oggi e narcisismi.
5. Psicologia delle masse: G. Le Bon, S. Freud, J. Ortega y Gasset, H. Broch, E. Canetti, W. Benjamin, kitsch, riproducibilità tecnica, propaganda e consumo di massa.
6. Comunicazione di massa: Scuola di Francoforte, U. Eco, industria culturale, pubblicità, composizione, identità societaria e progettazione di marca.
7. Sistema degli oggetti e villaggio globale: J. Baudrillard, M. Serres, M. McLuhan, G. Debord, spettacolo, controcultura, design e iconosfera globale.
8. La globalizzazione del mondo: omogeneizzazione della cultura, non-luoghi, delocalizzazione, archi-stars, caduta del Muro di Berlino, alterglobalizzazione e 11-S.
9. Turismo e sostenibilità: turismo di massa, gastronomia, disneyficazione e neoliberalismo, crisi, mercato dell’arte, sostenibilità economica e dell’ambiente, greenwashing e fondamenta del XXI secolo.
10. Sistema-rete: caratteristiche della società digitale e dell’immagine digitale, prossumer, anomia digitale, mass customization, Big Brother, attenzione, infobesity, creatività, pluralità e disinformazione.
11. Workshop sui trend dei consumi: futuro anteriore, report su tendenze, web 3.0, IA, blockchain, individuazione delle sfide e campi di ricerca (habitat, digitale e lavoro).
12. Scenari di futuro: esiti del workshop.
Pluralismo dell'informazione e crisi di fiducia nei mediaDavide Bennato
Slide di sintesi della sezione da me curata su Pluralismo e fiducia nei media del report 2023 Osservatorio sul giornalismo digitale
https://www.odg.it/osservatorio-sul-giornalismo-digitale
TEDx Vittoria: Il coraggio di vivere nel 21 secoloDavide Bennato
https://www.youtube.com/watch?v=7XgxbV6UXAc
Il XXI secolo si presenta come una sfida per l'uomo contemporaneo. Da un lato per i profondi cambiamenti - climatici, culturali, politici, economici - che sono alla base degli sconvolgimenti di questi anni. Dall'altro per la mutazione della società a causa di tre nuovi processi: la costante interazione con tecnologie autonome che possiamo considerare come nuovi attori sociali (intelligenza artificiale), la coesistenza degli ambienti fisici negli spazi digitali (realtà aumentata e metaverso), la mutazione antropologica dell'uomo verso un'umanità tecnologicamente potenziata (cyborg e postumanità). La domanda che ci dobbiamo porre adesso è: abbiamo il coraggio di vivere nel XXI Secolo?
Dizionario mediologico della guerra in UcrainaDavide Bennato
La guerra in Ucraina ha avuto l'effetto di scuotere le coscienze e di gettare il mondo in una nuova fase di ansia post-pandemica.
Nonostante la crisi abbia preso piede da pochi giorni, già sono emersi dei sintomi importanti del ruolo che stanno avendo i media - digitali, tradizionali, globali - nel plasmare caratteristiche e strategie del conflitto.
Per poter comprendere meglio il ruolo dei media ho deciso di costruire un dizionario che elencasse in ordine alfabetico alcuni casi studio che sono molto interessanti per capire le dinamiche di un conflitto nel XXI secolo.
Come approccio di analisi ho usato sia la sociologia ma anche la mediologia, ovvero "disciplina che sceglie i media come territorio di osservazione privilegiato per lo studio della società e dei suoi mutamenti".
Quindi la domanda: quali sono i casi studio mediali più interessanti della guerra in Ucraina?
Un dizionario, ventuno voci, due riflessioni e un contest finale
From Research to Investigation. Digital Traces and their Use in Data Journali...Davide Bennato
Slide presented at "What People Leave Behind:
Marks, Traces, Footprints and their Significance for Social Sciences", Online, June 15-16, 2021.
The digital traces come from two different necessities: technological and social. The technological necessity is the traces used to ensure the proper operation of the system (e.g cookies, IP address). The social necessity is the traces used to facilitate interaction into the platforms (e.g. login, username, posting, liking).
Recently the use of digital traces is used in data journalism and OSINT (Open Source Intelligence) a new approach to information in which the knowledge is based on investigation rather than research. The paper aims to introduce this new kind of approach and their contribution to the research in digital sociology.
Slide presented at "What People Leave Behind:
Marks, Traces, Footprints and their Significance for Social Sciences", Online, June 15-16, 2021
While in sociology there is a little debate in the use of traces, in the Social Sciences and humanities there are several traditions in the interpretation of trace, and we focus our attention on the most interesting: the ethnomethodology, the school of suspicion, the interpretive anthropology, the evidential paradigm. What these traditions have in common is their interest in abductive reasoning or the way to use partial information to build probabilistic knowledge, a typical strategy of hunters, detectives, and physicians, archetypes of the social theory of traces. Then we propose a model for the interpretation of digital traces that is inspired by the cultural diamond of Wendy Griswold and for this reason we call it the digital traces’ diamond. Then we use a series of case study to describe how the proposed model works and how can be useful for the use of digital traces as a source of data.
Consigli e indicazioni su come fare una tesi di laurea con la cattedra di
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Sociologia dei Media Digitali
Università di Catania, Dipartimento di Scienze Umanistiche
Sociologia dell'odio digitale e dello hate speechDavide Bennato
Il mio intervento sulle caratteristiche sociologiche dello hate speech (incitamento all'odio) tenuto al Web marketing Festival di Rimini il 19 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/21/sociologia-dellodio-digitale-e-dello-hate-speech/
I Social media come lente per analizzare i processi sociali: il caso mafia ca...Davide Bennato
Slide sull'uso sociologico della data science con una applicazione al caso di cronaca di mafia Capitale, presentato al workshop sulla data science tenuto al campidoglio (Roma) il 12 giugno 2015
http://www.tecnoetica.it/2015/06/15/cosa-dice-la-data-science-sui-fatti-di-mafia-capitale/
Slide del seminario per i dottorandi dell'Università di Catania "Diffondere la ricerca con i social media" del 23 aprile 2015. E' possibile scaricare le slide da questo link: http://bit.ly/phd-days-ricerca-socialmedia
http://www.tecnoetica.it/2015/04/24/social-media-e-ricerca-scientifica-le-5-cose-da-sapere/
SCIENCE 2.0 Scientific research in the time of social mediaDavide Bennato
Slide presentate al convegno "Scienza aperta per una ricerca migliore" 5-7 marzo 2015.
A questo link è possibile trovare approfondimenti e il video di illustrazione delle slide http://www.tecnoetica.it/2015/04/16/scienza-aperta-opportunita-e-controversie-della-scienza-20-slide-video/
Community detection from a computational social science perspectiveDavide Bennato
This is the talk I gave at the Lipari Summer School on Computational Social Science, 2014. Which are the sociological strategies to detect communities in social media? How we can define a community form a computational social science point of view?
Slide deck of my talk "Big data for a new sociability" for the event "Social Renaissance" (Turin, 26 june 2014) on social innovation: http://socialrenaissance.it/
Slide dell'intervento da me tenuto all'Istituto Mario Negri in occasione della riunione annuale dell'Associazione Alessandro Liberati della Cochrane Italia il 23 maggio 2014
http://www.tecnoetica.it/2014/05/27/ricerca-comunicazione-amori-difficili-non-impossibili/
Social media data for Social science researchDavide Bennato
This is the talk I gave at the Lipari Summer School on Computational social science 2013. What are relationship between social science and big data? With a focus on Twitter and its social media mining tools
http://www.tecnoetica.it/2013/08/07/lipari-summer-school-computational-social-science-big-data-e-twitter/
Vedere dati: infografica e data visualization nell'epoca dei social mediaDavide Bennato
Le slide del mio seminario all'Accademia di belle arti di Catania dal titolo "Vedere dati. Infografica e data visualization nell'epoca dei social media"
La società dei media digitali fra continuita e cambiamentoDavide Bennato
Le slide della presentazione del mio libro "Sociologia dei media digitali" svoltasi presso l'Istat il 9 maggio 2013 http://www.tecnoetica.it/2013/05/10/la-societa-dei-media-digitali-fra-continuita-e-cambiamento-istat/
Slide del mio intervento al liceo Tasso (RM) del 06/04/2013 su Web e democrazia all'interno del progetto Agorà Laterza "Mondo2: scegliere il futuro che vogliamo" qui il post http://www.tecnoetica.it/2013/04/08/il-web-e-davvero-democratico/
Una proposta per un modello in grado di mettere in ordine le strategie attraverso le quali le startup usano i social media http://www.tecnoetica.it/2013/03/11/luso-dei-social-media-da-parte-delle-startup-un-aiuto-dagli-anni-40/
La scienza dei non scienziati La citizen science come modello culturale
Griswold: industria culturale, problemi sociali, culture organizzative
1. Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Griswold 1994: capitoli 4, 5, 6, 7
Davide Bennato
Università di Catania
dbennato@unict.it
2. Produzione, distribuzione e ricezione della cultura
• La produzione della cultura
Hirsch 1972: il sistema dell’industria culturale
Beni culturali: incertezza della domanda, tecnologia relativamente economica,
eccedenza di creatori culturali
Il sottosistema tecnico: offre professionisti della creatività
Il sottosistema manageriale: organizzazioni che producono il prodotto
Il sottosistema istituzionale: veicola il prodotto verso il pubblico
I mercati culturali
Peterson 1978: il processo di istituzionalizzazione del country all’indomani del Rock
and Roll
White e White 1965: l’impressionismo come espressione della borghesia in ascesa
Griswold 1981: i temi della letteratura americana frutto della legislazione sul
copyright
AA.2008-09
Davide Bennato
4. Il sistema dell’industria culturale (Hirsch 1972)
Consumatori
Sottosistema Sottosistema Sottosistema
Filtro Filtro Filtro
tecnico manageriale istituzionale
#1 #2 #3
artisti creativi organizzazioni media
Area di input Area di output Feedback
AA.2008-09
Davide Bennato
5. • La ricezione della cultura
Gans 1974: le culture del gusto
Modo per identificare i consumatori senza che abbia definizione sociale o demografica
La classe media come “onnivora culturale” (Peterson 19929
Bourdieu 1979: la distinzione
La cultura come capitale (culturale): accumulato, investito, convertito
La cultura riproduce la stratificazione sociale. il processo di inflazionamento del valore
Jauss 1987: il libro come orizzonte di aspettative
La costruzione del significato: aspetto sociale e aspetto culturale
La morte di un bambino negli slum di Brasilia (Scheper-Hughes 1992)
Dallas: per ebrei marocchini (famiglia) per ebrei russi (anticapitalismo) (Liebes e Katz
1990)
AA.2008-09
Davide Bennato
6. • La libertà di interpretazione culturale
La gente può costruire qualunque significato
Levi-Strauss 1961: la cultura come bricolage
Gli oggetti culturali non hanno autonomia
Problema per la concezione umanistica e per quella antropologica di cultura
La cultura popolare
La gente deve sottostare ai significati intriseci dell’oggetto culturale
Chi ignora le convenzioni di un oggetto culturale non può capirlo
La cultura di massa
La seduzione della cultura di massa
L’industria culturale come tecnologia per l’intrattenimento di massa
La seduzione degli innocenti (Wertham 1954)
La polemica cultura di massa e violenza
La resistenza attraverso la cultura popolare
La cultura veicola significati nascosti che solo il pubblico può comprendere
Il pubblico fruendo della cultura produce significati sovversivi
AA.2008-09
Davide Bennato
8. La costruzione culturale dei problemi sociali
• Creare noie: nascita e declino dei problemi sociali
La creazione di un oggetto culturale è simile alla creazione di un evento
I fatti diventano problemi sociali identificati come problemi sociali
La guida in stato di ebbrezza: responsabilità individuale e le colpe della strada
Hilgartner e Bosk 1988: il sorgere e declino dei problemi sociali frutto della
competizione dei potenziali problemi sull’arena pubblica
Definizione o inquadramento dello stesso problema
Cattura delle attenzione delle istituzioni
Il caso dell’AIDS: malattia gay o malattia sessualmente promiscua?
AA.2008-09
Davide Bennato
10. • La riproduzione culturale della disuguaglianza
Cultura e sviluppo economico negli anni ‘50-’60
L’Occidente come modello culturale per lo sviluppo delle altre società
I modelli culturali di altre società come disfunzionali
I paesi sottosviluppati sviluppano modelli culturali che ostacolano lo sviluppo economico
I fattori strutturali causa dei risultati economici
L’economia mondo: paesi periferia e paesi centro
La cultura della povertà come critica ai poveri
La cultura riproduce la diseguaglianza sociale
Bernstein 1981: svantaggi linguistici dei bambini degli operai, codici elaborati e codici ristretti
Fattori culturali e fattori strutturali si rinforzano l’un l’altro
L’interiorizzazione di modelli perdenti: il caso degli scavezzacolllo (Willis 1977)
L’educazione all’idillio di ragazze e ragazzi del college (Holland e Eisenhart 1990)
AA.2008-09
Davide Bennato
11. • Razza ed etnia come oggetti culturali
L’ipotesi del melting pot
L’assimilazione razziale ed etnica
La convergenza di culture, usi e costumi
La rivendicazione identitaria degli anni ’60
Black pride, orgoglio latinos: la costruzione culturale dell’etnicità
L’esplosione degli abiti tradizionali e altri simbologie di appartenenza
Gli intellettuali interessati alla perpetuazione identitiaria: apprendimento scolastico e cultura
Leader politici e strumentalizzazione dell’appartenenza identitaria
Le ricerche sulla costruzione dell’identità etnico-culturale
Cornell 1988: la nascita degli indiani d’america
Riserve e comune agenda politica: l’American Indian Movement
L’invenzione della tradizione
AA.2008-09
Davide Bennato
13. • Le guerre della modernità
La promessa mancata della modernità
Una società dalla debole appartenenza identitaria
Sociologia e fantascienza come proiezioni del moderno
Postmodernismo
La forma culturale della società industriale avanzata (postindustriale)
Il dominio dei mezzi di comunicazione di massa
La crisi della metanarrazioni
Fondamentalismo
Rifiuto della modernità in toto o in parte
Accettazione di modelli culturali e sociali legittimati dalla religione
Risposta conservatrice ai cambiamenti dei rapporti di potere (le donne delle favelas)
Le guerre culturali tra tradizionalisti e modernisti (Hunter 1991)
Il caso dell’aborto negli USA: la lotta per controllare i significati del gesto
AA.2008-09
Davide Bennato
15. Culture e organizzazioni
• La cultura influenza le transazioni economiche e il consumo?
Haberman 1993: Israele e il McDonald kosher
I rabbini ortodossi e la pubblicità della Pepsi sull’evoluzione
Cultura locale, cultura nazionale ed economie globali
• Culture organizzative
Lavorare di più? Lo scarso funzionamento degli incentivi economici
Homans 1950: la definizione di gruppo del corretto ritmo di lavoro
Benson 1986: la negoziazione della corretta quota di vendite delle commesse degli inizi 900
Approcci attraverso cui le organizzazioni creano culture di lavoro produttive
Appiattimento burocratico contro l’alienazione burocratica
Reclutamento selettivo e socializzazione attiva
Kunda 1992: L’uso di rituali per istillare la cultura tech
Modelli di pensiero e di comportamento sottoforma di attori esemplari e storie organizzative
Spence 1990: La campagna del Diario di Lei Feng come esempio di soldato esemplare
AA.2008-09
Davide Bennato
16. Tutta la vita davanti (Paolo Virzì, Italia, 2008)
AA.2008-09
Davide Bennato
18. • Culture di solidarietà e ambiguità
Martin et al. 1983: i 7 tipi di racconti che si ritrovano nelle organizzazioni per rendere
unica l’organizzazione stessa
Il rischio frammentazione delle subculture organizzative
Le subculture si sviluppano lungo modelli di appartenenza culturale
Il rischio di ostacolo all’equivalenza funzionale
La distinzione fra lavoro e management
Il rinforzo simbolico della divisione sociale intra-organizzativa
La cultura dei lavoratori: l’emergere della solidarietà in periodi di crisi (Fantasia 1988)
La cultura manageriale: specchio della cultura dominante e elementi di specificità (Jackall
1988)
Modelli di cultura organizzativa
Modello consensuale: la dissidenza come problema da risolvere
Modello conflittuale: i gruppi interni animati da interessi diversi
Modello della frammentazione: l’assunzione di prospettive multiple in organizzazioni
ambigue
AA.2008-09
Davide Bennato
19. • Le organizzazioni in contesti culturali
Le teorie sociologiche della burocrazia
La tesi del carattere nazionale: diverse nazioni, diverse burocrazie
Crozier 1964: la cultura burocratica francese più verso l’autonomia che la produttività
La globalizzazione come molla di questi studi
Lo studio dei modelli organizzativi giapponesi di successo
Lincoln e Kalleberg 1990: teoria strutturale (corporativismo imprese) e teoria culturale
(valori dei lavoratori)
Il neoistituzionalismo (Powell e Di Maggio 1991)
Le burocrazie come assemblaggi debolmente connessi di persone, strutture e sistemi
AA.2008-09
Davide Bennato
21. • Lavorare attraverso le culture
La capacità di sincronizzare attivamente operazioni entro una pluralità di culture
Il caso della General Motors e della campagna della Chevy Nova in Messico
Heginbotham 1975: progetto razionale e coordinamento culturale
I Gram Sevak come promotori della Rivoluzione Verde indiana
Convincere i contadini locali a provare la nuova varietà di riso attraverso fertilizzanti
Le quattro culture coinvolte: funzionari agricoli educati nello Iowa, ufficiali locali animati da
una visione di responsabilità individuale gandhiana, burocrazia indiana sviluppata sul
modello coloniale inglese, contadini ispirati al dharma.
Le conseguenze disastrose dell’incomprensione culturale
AA.2008-09
Davide Bennato
22. Tecnologia, comunità e cultura globale
• Tecnologie e comunità culturali
Comunità: come territorio e come relazionalità
Le grandi rivoluzioni che hanno trasformato cultura e società: alfabeto fonetico, stampa,
comunicazioni elettroniche
Le culture orali
Rapporto faccia e faccia e diffusione di un sapere condiviso
Goody e Watt 1963: Il mito e la storia nelle società orali sono fusi insieme
L’alfabetizzazione non ha annullato la cultura orale
L’impatto dell’alfabetizzazione
La comodità nella trasmissione del sapere attraverso alfabeto fonetico
La scrittura come incremento della partecipazione alla cultura scritta
Gutenberg: l’industrializzazione della cultura scritta
Goody e Watt 1963: conseguenze culturali dell’alfabetizzazione: separazione storia/mito,
individualismo basato sul sapere specializzato
Anderson 1991: le comunità immaginate nate dal legame stampa e nazione
AA.2008-09
Davide Bennato
23. • I media elettronici
Caratteristiche comuni
Mettere in relazione persone distanti nello spazio
Rendono possibile un’immediatezza e intimità simile al faccia a faccia
Democratizzano l’accesso culturale in termini spaziali e temporali
Democratizzano l’accesso culturale basato sull’istruzione
Alcuni esempi di intimità tecnologica
Fischer 1992: lo sviluppo del telefono negli USA
Meyrowitz 1985: l’abbattimento di alcune classiche barriere sociali
Alcuni esempi di democratizzazione
La stampa come strumento di segmentazione
Kristof 1993: la crisi politica cinese animata dalla circolazione dei programmi tv USA
AA.2008-09
Davide Bennato
24. • Comunità di senso in una cultura globale
Le nicchie culturali: vivere all’interno di quella specifica organizzazione del significato
Bellah et al. 1984: nicchie di stile di vita di tipo geografico
La balcanizzazione elettronica
Comunicazioni elettroniche fondamento della postmodernità (Jameson 1984, Harvey
1989)
Assenza di spessore, superficialità consapevole
Rifiuto delle metanarrazioni
Rottura delle connessioni, frammentazione
Comunità: incremento delle relazionali ma decremento delle spaziali
I personal media come ghetti culturali?
AA.2008-09
Davide Bennato