I fondamenti di Web Marketing e Social Media. Partire bene per arrivare meglio.
Una dispensa da me creata TRE anni fa, ma che continua a essere attuale, per questo sono felice di pubblicarla su Slideshare.
La mia intenzione è aiutare quante più persone a capire che la comunicazione che va dal sito web ai social, passando per quella offline, non è un costo senza ritorno, bensì un investimento strategico di fondamentale importanza.
A condizione che l'azienda sappia cogliere l'opportunità di allineare l’organizzazione interna alle nuove esigenze di flessibilità e di efficienza provenienti dal mercato. A condizione che l'azienda sappia utilizzare gli strumenti web per capire e ascoltare l'esperienza di contatto con i clienti per migliorarla continuamente, trasformandola in un'ulteriore fonte di reddito.
Ecco il valore spesso non compreso della strategia di comunicazione che se implementata ed usata con accortezza, facilita il raggiungimento dei principali obiettivi di business di un'azienda.
Claudio Gagliardini - Social Media: marketing o relazioniElena Minchenok
Search e Social, due lati della stessa medaglia, che le aziende vorrebbero appendere al collo dei commerciali e che, invece, sempre più sono naturali obiettivi degli uomini di relazione e
di contenuto. Le markette sono morte, così come la pubblicità fatta di spot e di slogan. Questo approccio non funziona più, ma c’è molto che si può fare per cambiare passo ed era, entrando in un mondo nuovo che è fatto di coopetizione, condivisione, interazione e coinvolgimento. Facciamo il punto sui social e sul loro utilizzo da parte delle aziende a più di 15 anni dal Cluetrain Manifesto, che ha cercato di insegnare alle aziende un modo nuovo di approcciare le persone (che un tempo esse definivano consumatori).
Utilizzare il social network più famoso del mondo per generare richieste di informazioni, contatti utili al business e aumentare il fatturato. Workshop tenuto a Smau Napoli il 10 dicembre 2015.
Linkness - your choice for web marketing è specializzata nella promozione su internet tramite innovative strategie di visibilità integrata. Con Linkness il tuo sito internet produce business e aumenta i tuoi contatti. www.linkness.com
Paolo Bolpet - Digital Marketing Strategy - Novembre 2014Paolo Bolpet
Si tratta della prima di una serie di 6 lezioni del corso che tengo presso Consortium Service di Pordenone e che hanno lo scopo di fornire una informazione macro sulle più recenti strategie di digital strategy.
Claudio Gagliardini - Social Media: marketing o relazioniElena Minchenok
Search e Social, due lati della stessa medaglia, che le aziende vorrebbero appendere al collo dei commerciali e che, invece, sempre più sono naturali obiettivi degli uomini di relazione e
di contenuto. Le markette sono morte, così come la pubblicità fatta di spot e di slogan. Questo approccio non funziona più, ma c’è molto che si può fare per cambiare passo ed era, entrando in un mondo nuovo che è fatto di coopetizione, condivisione, interazione e coinvolgimento. Facciamo il punto sui social e sul loro utilizzo da parte delle aziende a più di 15 anni dal Cluetrain Manifesto, che ha cercato di insegnare alle aziende un modo nuovo di approcciare le persone (che un tempo esse definivano consumatori).
Utilizzare il social network più famoso del mondo per generare richieste di informazioni, contatti utili al business e aumentare il fatturato. Workshop tenuto a Smau Napoli il 10 dicembre 2015.
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Paolo Bolpet - Digital Marketing Strategy - Novembre 2014Paolo Bolpet
Si tratta della prima di una serie di 6 lezioni del corso che tengo presso Consortium Service di Pordenone e che hanno lo scopo di fornire una informazione macro sulle più recenti strategie di digital strategy.
Buyer personas microtarget come creare un piano di comunciazione e pr online ...Massimo Petrucci
Come creare un efficace piano di Comunicazione e PR online utilizzando le Buyer Personas nella propria strategia di Web Marketing.
Cosa vende la tua azienda? Prodotti? Servizi? Bene, è il momento di dimenticare tutto e di ribaltare la comunicazione: al centro non ci sono più i tuoi prodotti/servizi ma il tuo acquirente potenziale.
Sono certo che già ti sei chiesto chi è il tuo cliente tipo, ma sei proprio sicuro che sia l’unico e che non ce ne siano degli altri?
Ero in Trentino presso un cliente che gestisce un grande albergo. Stavamo pianificando la strategia di comunicazione per il periodo estivo, siamo nell’ambito del “Turismo montano”.
Egli mi spiega che il suo cliente tipo è “famiglia con bambini”.
Ma tutte le famiglie con bambini sono uguali? Una cosa è una famiglia con bambini piccoli, altra cosa è una famiglia con figli adolescenti. E gli animali domestici? Sono inclusi anche loro?
Un altro aspetto è chi tra moglie e marito decide la meta? A seconda dell’età dei figli cambia chi ha maggiore “potere” decisionale. Scoprimmo, dopo un bel po’ d’interviste, che quando i bambini sono piccoli è la madre ad avere l’ultima parola, mentre le cose tendono ad invertirsi o a diventare meno importante man mano che i figli crescono.
Quindi più che comunicare con la solita campagna di marketing con annunci generici di offerte alla famiglia uguale per tutte le famiglie con figli, pensammo ad una comunicazioni mirata alle famiglie con bambini piccoli, ad una con figli fino ai 15 anni e poi alle stesse ma con la variante cane/gatto a seguito.
Naturalmente i risultati furono molto buoni!
Questa lunga premessa è per dirti che dedicare attenzione ai tuoi clienti piuttosto che al tuo prodotto è spesso più difficile e impegnativo poiché tu sai tutto dei tuoi prodotti ma molto poco dei tuoi clienti, ma alla fine ripaga davvero tanto!
Articolo correlato
http://www.marketingsocialnetwork.it/marketing/buyer-personas-e-piano-di-web-marketing-efficace/
Vuoi saperne di più su Content Marketing e Content Curation? O come impostare una corretta strategia dei contenuti? Vuoi trasformarti in un super eroe dei contenuti? Ecco la presentazione per te!
Il web marketing per le pmi come farlo e come evitare di buttare via soldi in...Enthous Agenzia Web
Scopriamo cosa fare e come fare Web Marketing per le piccole e medie imprese. Evitiamo di fare errore inutili e risaputi e quindi evitiamo di spendere soldi inutilmente. Vedremo gli strumenti adatti per fare Web Marketing per le PMI.
Landingpage - Concetti base per la realizzazione di landingpage efficaciMassimo Petrucci
Landing Page: concetti base per realizzare landing page efficaci, per aumentare la capacità di conversione ovvero vendite, inscrizioni alla newsletter, generazione di lead. Si consiglia l'ebook "Landing Page Perfetta 100 utili consigli" acquistabile a 3 euro sollo store di Amazon: http://www.amazon.it/Landing-Page-Perfetta-consigli-ebook/dp/B008OIPLPY
Buyer persona - Definizione, significato e metodo per individuare il tuo clie...Adv Media Lab
Non dovresti inoltrarti nel marketing digitale ad alte performance senza sapere chi sono esattamente i tuoi clienti, il loro comportamento, la cultura, la loro psicografia. O ancora peggio, senza aver definito il tuo cliente ideale.
Capire chi compra o comprerà il tuo prodotto / servizio è un imperativo per massimizzare il ROI di qualsiasi tua attività di marketing e comunicazione futura. Ecco perché definire le tue buyer persona è tra i migliori investimenti che tu possa fare per garantirti il successo e la sostenibilità economica nel breve, medio e lungo termine.
Come fare marketing B2b con i social media- versione aggiornata.
- Social media scenario (gennaio 2014)
- Vantaggi e motivazioni per il Social media mktg B2b
- le ragioni del no
- come creare un processo social media in 6 passi:
-- Listen, Plan, Engage, Manage, Measure, Refine
nella parte di pianificazione si dettagliano meglio: Obiettivi, strategie, risorse.
Social media marketing aziendale per aziende b2bDario Vignali
FONTE: http://dariovignali.net
Social Media Marketing b2b: come applicare una strategia semplice ed efficace di social media marketing alla tua azienda b2b (business to business).
In questa guida/presentazione PDF:
- Saranno spiegate le finalità del social media marketing in ambito b2b ai meno esperti
-Verranno approfonditi i migliori strumenti e le strategie d'azione di successo per chi fa già uso del social media marketing in azienda.
Una guida piena di spunti di riflessione, sia pratica che teorica, capace di fornirti fin da subito nuove competenze e delucidazioni.
Un linguaggio chiaro ed efficace, capace di spiegare un tema complesso nel modo più semplice possibile.
Buona Lettura.
I Social media stanno modificando profondamente il modo di fare marketing, comunicazione e pubbliche relazioni. Sono finiti i giorni del marketing tradizionale, push, broadcast, unidirezionale; il nuovo paradigma di marketing mette al centro le community online; le aziende innovative stanno cercando di cogliere le opportunità del social media marketing e stanno scoprendo come far leva sulle community per raggiungere i loro obiettivi (dal customer insight, alla new idea generation).
Ma è possibile pianificare il Social Media Marketing? Secondo Mike Moran, autore di "Do it wrong quickly" non ha senso pianificare, ma se si deve sbagliare conviene farlo subito e lasciare poi alla community dirci cosa funziona e non funziona..
Come organizzare un Piano Strategico di Social Media Marketing. Il Social Planning, il modello P.O.S.T. di Forrester, le metodologie di ascolto in rete, le metriche fondamentali, alcuni strumenti gratuiti (o quasi) per ascoltare la rete.
Come usare il social media marketing e dare visibilità al nostro brandMaria Morone
Presentazione utilizzata per "La Settimana della Formazione" organizzata da GT Idea. http://www.lasettimanadellaformazione.com/
Argomenti trattati
1) Cosa si intende per Social Media Marketing
2)Come costruire un progetto di social media
3)Inbound marketing: cos'è e come ci aiuta a raggiungere la visibilità sul web
5)Come utilizzare Facebook e Google+ in una campagna di SMM
Perché è importante utilizzare un profilo business su Facebook e Google+
E se smettessimo di chiamarli semplicemente Influencer?SMAU
Il rapporto tra le aziende e i cosiddetti influencer è costellato di ottimi casi di studio e di flop inenarrabili, ma è nel mezzo che nascono le collaborazioni più interessanti e proficue. Un mezzo in cui si stagliano figure di ogni genere, cui la definizione di influencer non soltanto non calza, ma spesso è del tutto fuorviante.
Questa semplificazione genera inevitabili malintesi, aspettative non sempre realistiche e sovrapposizioni tipiche di un grave errore di fondo, che consiste nel definire le competenze di queste figure nel modo sbagliato, fosse anche solo per comodità.
10 consigli, best practice e linee guida da seguire per ottimizzare l'adozione di un programma di social sellng in azienda. Tratto da un Ebook pubblicato da Hubspot in collaborazione con PeopleLinx.
Buyer personas microtarget come creare un piano di comunciazione e pr online ...Massimo Petrucci
Come creare un efficace piano di Comunicazione e PR online utilizzando le Buyer Personas nella propria strategia di Web Marketing.
Cosa vende la tua azienda? Prodotti? Servizi? Bene, è il momento di dimenticare tutto e di ribaltare la comunicazione: al centro non ci sono più i tuoi prodotti/servizi ma il tuo acquirente potenziale.
Sono certo che già ti sei chiesto chi è il tuo cliente tipo, ma sei proprio sicuro che sia l’unico e che non ce ne siano degli altri?
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Egli mi spiega che il suo cliente tipo è “famiglia con bambini”.
Ma tutte le famiglie con bambini sono uguali? Una cosa è una famiglia con bambini piccoli, altra cosa è una famiglia con figli adolescenti. E gli animali domestici? Sono inclusi anche loro?
Un altro aspetto è chi tra moglie e marito decide la meta? A seconda dell’età dei figli cambia chi ha maggiore “potere” decisionale. Scoprimmo, dopo un bel po’ d’interviste, che quando i bambini sono piccoli è la madre ad avere l’ultima parola, mentre le cose tendono ad invertirsi o a diventare meno importante man mano che i figli crescono.
Quindi più che comunicare con la solita campagna di marketing con annunci generici di offerte alla famiglia uguale per tutte le famiglie con figli, pensammo ad una comunicazioni mirata alle famiglie con bambini piccoli, ad una con figli fino ai 15 anni e poi alle stesse ma con la variante cane/gatto a seguito.
Naturalmente i risultati furono molto buoni!
Questa lunga premessa è per dirti che dedicare attenzione ai tuoi clienti piuttosto che al tuo prodotto è spesso più difficile e impegnativo poiché tu sai tutto dei tuoi prodotti ma molto poco dei tuoi clienti, ma alla fine ripaga davvero tanto!
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Il web marketing per le pmi come farlo e come evitare di buttare via soldi in...Enthous Agenzia Web
Scopriamo cosa fare e come fare Web Marketing per le piccole e medie imprese. Evitiamo di fare errore inutili e risaputi e quindi evitiamo di spendere soldi inutilmente. Vedremo gli strumenti adatti per fare Web Marketing per le PMI.
Landingpage - Concetti base per la realizzazione di landingpage efficaciMassimo Petrucci
Landing Page: concetti base per realizzare landing page efficaci, per aumentare la capacità di conversione ovvero vendite, inscrizioni alla newsletter, generazione di lead. Si consiglia l'ebook "Landing Page Perfetta 100 utili consigli" acquistabile a 3 euro sollo store di Amazon: http://www.amazon.it/Landing-Page-Perfetta-consigli-ebook/dp/B008OIPLPY
Buyer persona - Definizione, significato e metodo per individuare il tuo clie...Adv Media Lab
Non dovresti inoltrarti nel marketing digitale ad alte performance senza sapere chi sono esattamente i tuoi clienti, il loro comportamento, la cultura, la loro psicografia. O ancora peggio, senza aver definito il tuo cliente ideale.
Capire chi compra o comprerà il tuo prodotto / servizio è un imperativo per massimizzare il ROI di qualsiasi tua attività di marketing e comunicazione futura. Ecco perché definire le tue buyer persona è tra i migliori investimenti che tu possa fare per garantirti il successo e la sostenibilità economica nel breve, medio e lungo termine.
Come fare marketing B2b con i social media- versione aggiornata.
- Social media scenario (gennaio 2014)
- Vantaggi e motivazioni per il Social media mktg B2b
- le ragioni del no
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-- Listen, Plan, Engage, Manage, Measure, Refine
nella parte di pianificazione si dettagliano meglio: Obiettivi, strategie, risorse.
Social media marketing aziendale per aziende b2bDario Vignali
FONTE: http://dariovignali.net
Social Media Marketing b2b: come applicare una strategia semplice ed efficace di social media marketing alla tua azienda b2b (business to business).
In questa guida/presentazione PDF:
- Saranno spiegate le finalità del social media marketing in ambito b2b ai meno esperti
-Verranno approfonditi i migliori strumenti e le strategie d'azione di successo per chi fa già uso del social media marketing in azienda.
Una guida piena di spunti di riflessione, sia pratica che teorica, capace di fornirti fin da subito nuove competenze e delucidazioni.
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Buona Lettura.
I Social media stanno modificando profondamente il modo di fare marketing, comunicazione e pubbliche relazioni. Sono finiti i giorni del marketing tradizionale, push, broadcast, unidirezionale; il nuovo paradigma di marketing mette al centro le community online; le aziende innovative stanno cercando di cogliere le opportunità del social media marketing e stanno scoprendo come far leva sulle community per raggiungere i loro obiettivi (dal customer insight, alla new idea generation).
Ma è possibile pianificare il Social Media Marketing? Secondo Mike Moran, autore di "Do it wrong quickly" non ha senso pianificare, ma se si deve sbagliare conviene farlo subito e lasciare poi alla community dirci cosa funziona e non funziona..
Come organizzare un Piano Strategico di Social Media Marketing. Il Social Planning, il modello P.O.S.T. di Forrester, le metodologie di ascolto in rete, le metriche fondamentali, alcuni strumenti gratuiti (o quasi) per ascoltare la rete.
Come usare il social media marketing e dare visibilità al nostro brandMaria Morone
Presentazione utilizzata per "La Settimana della Formazione" organizzata da GT Idea. http://www.lasettimanadellaformazione.com/
Argomenti trattati
1) Cosa si intende per Social Media Marketing
2)Come costruire un progetto di social media
3)Inbound marketing: cos'è e come ci aiuta a raggiungere la visibilità sul web
5)Come utilizzare Facebook e Google+ in una campagna di SMM
Perché è importante utilizzare un profilo business su Facebook e Google+
E se smettessimo di chiamarli semplicemente Influencer?SMAU
Il rapporto tra le aziende e i cosiddetti influencer è costellato di ottimi casi di studio e di flop inenarrabili, ma è nel mezzo che nascono le collaborazioni più interessanti e proficue. Un mezzo in cui si stagliano figure di ogni genere, cui la definizione di influencer non soltanto non calza, ma spesso è del tutto fuorviante.
Questa semplificazione genera inevitabili malintesi, aspettative non sempre realistiche e sovrapposizioni tipiche di un grave errore di fondo, che consiste nel definire le competenze di queste figure nel modo sbagliato, fosse anche solo per comodità.
10 consigli, best practice e linee guida da seguire per ottimizzare l'adozione di un programma di social sellng in azienda. Tratto da un Ebook pubblicato da Hubspot in collaborazione con PeopleLinx.
Sul web siamo ciò che suggerisce Google: quali sono tecniche e contenuti che possiamo sviluppare per essere trovati dai nostri clienti? Ne parleremo mettendo in evidenza le potenzialità che la costruzione di una corretta identità online può offrire alla visibilità delle nostra attività.
Quanto conta per te promuovere il Brand, individuare potenziali clienti e fidelizzarli? Umbria Business Group e Pagine Sì! ne hanno discusso in un evento sul Social Selling, con diversi interventi e case study a supporto. Si è parlato di Personal Branding, Prospecting Online e Nurturing.
Community Management e Web Community - Master SQcuola di BlogMarco FABBRI
Per essere un bravo Community Manager non basta sapersi muovere sul Web, bisogna anche conoscere alcuni meccanismi del "social" tradizionale e rendersi conto che non tutti possono fare questo mestiere.
Pro e contro dell'avere una presenza online Elena Pezzolla
Analisi degli elementi che PMI e singoli progetti devono valutare quando prendono in considerazione l'opportunità di avere una presenza online (sito web, sito di commercio elettronico, account sulle piattaforme sociali etc).
Rendi la tua idea visibile con il web e i social media (Campusdimpresa)Paolo Bolpet
Come promuovere e raccogliere fondi via web e social media per finanziare la tua idea
- Crea un piano di promozione online ad alta efficienza
- Dalla startup al brand: istruzioni per l’uso
- Crowdfunding: strumenti e situazione italiana
Per una campagna di Web Marketing vincente serve una corretta strategia di Lead Generation che trasformi i contatti indefiniti in contatti qualificati, ovvero potenziali clienti prima, clienti soddisfatti poi.
La mia presentazione del 15 novembre 2014 a Bolzano per BdiBlogger e il materiale di stimolo per il workshop con aziende e blogger che ha concluso la giornata.
Social su misura è il un NUOVO progetto innovativo che è nato per aiutare le aziende ad aumentare la propria popolarità su internet, in maniera genuina, attraverso la generazione di link spontanei. Mettiamo in comunicazione aziende e influencers per produrre valore attraverso queste relazioni. Venite a trovarci su adseo.it!
La reputazione è l'asset fondamentale della tua azienda. L'ufficio stampaAIMB2B
- Perché la tua azienda B2B dovrebbe curare la buona reputazione attraverso l'ufficio stampa?
- Come riconoscere un "buon" ufficio stampa?
- Come può la tua azienda diventare interessante per i giornalisti e quindi per i loro lettori?
An ExO is a purpose driven project and the MTP paves the way toward two amazing opportunities.
The nature of the purpose is to convey the identity of the entrepreneurial project, to transmit it to the world (inside and outside the project ecosphere).
For this reason, it is indispensable to building a modern brand, whose essence goes well beyond the sphere of the product or the service and it reaches the unconscious sphere to meet the emotions of clients, collaborators, investors, shareholders and suppliers so as to create with all of them a new brand experience dimension.
The paradox of the massive transformative purpose is in its intangible nature that nevertheless concretizes and conveys the most authentic way of being of the entrepreneurial project, allowing it to emerge from the noisy context of modern communication.
The work of the framework, if done with seriousness, places the entrepreneur in front of a choice:
1) inspiring all the communication of the entrepreneurial project (new or pre-existing) to what emerged from the five questions, using it as a not negligible competitive advantage to building a modern brand,
2) or starting the ExO project: in this case, the first and only mandatory among the ExO model exponential attributes, is ready with other indispensable elements to building a modern brand identity.
Le caratteristiche delle Organizzazioni EsponenzialiLuca Leonardini
Stamani ho l'onore e il piacere di presentare un nuovo seminario sulle ExO agli studenti del Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Ferrara iscritti al corso di Gestione dei processi e cost management con la Professoressa Castellini ed il Professor Roberto Mazzotti.
Le caratteristiche delle organizzazioni esponenziali (ExO) e cosa distingue un progetto imprenditoriale esponenziale da un business tradizionale.
1) Le ExO sono strutture snelle, scalabili veloci nell’adattarsi all’imprevedibilità del contesto nel quale operano.
2) Hanno costi d’ingresso e dell’offerta molto contenuti tendenti a zero (marginalità elevata) perché sfruttano le tecnologie in accelerazione.
3) Fanno leva sull’abbondanza di risorse liberate o generate dallo sviluppo tecnologico.
4) Creano progetti di imprenditorialità consapevole in quanto guidate dalla passione per un problema da risolvere in modo trasformativo.
5) Danno vita a un ecosistema basato su una piattaforma unica e difficilmente replicabile.
6) Grazie a tutto ciò le organizzazioni esponenziali sono capaci di migliorare 10 volte lo stato dell’arte di un settore, di un prodotto o di un servizio, di creare un impatto e una crescita 10 volte superiore a qualunque concorrente.
Le Organizzazioni Esponenziali: cinque motivi del loro successoLuca Leonardini
La presentazione online che ho avuto il piacere di fare oggi agli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università della Sapienza di Roma iscritti al corso di Gestione dell'Innovazione del Prof. Nicola Cucari.
In estrema sintesi il modello delle Organizzazioni Esponenziali (le ExO) consente ad aziende, organizzazioni, istituzioni di competere, crescere e prosperare in un contesto imprevedibile e instabile perché:
1. aiuta la comprensione delle dinamiche dell’evoluzione tecnologica in accelerazione esponenziale,
2. crea modelli di business fondati sull’abbondanza di risorse e tecnologie,
3. utilizza il meglio di metodi e strategie di business che hanno rivoluzionato la cultura aziendale negli ultimi decenni,
4. crea progetti di imprenditoria consapevole con la “Formula ExO” e i suoi “1+10” attributi,
5. trasforma gradualmente un’organizzazione dal suo interno con l’ExO Sprint.
Organizzazioni Esponenziali (ExO) - Trova il tuo moonshot o MTPLuca Leonardini
Obiettivo di questo secondo ExO Livorno Meetup è fornire uno strumento utile per identificare, attraverso esempi pratici, due concetti fondamentali nella definizione dell'identità di un progetto aziendale o di qualsiasi iniziativa imprenditoriale:
- la ricerca e definizione del problema da risolvere
- la ricerca e definizione del moonshot o MTP
Organizzazioni Esponenziali (ExO) - Breve IntroduzioneLuca Leonardini
Cosa sono e da dove nascono le ExO?
Come il modello organizzativo delle ExO può trasformare il mondo per creare un futuro migliore?
Quali sono gli elementi che costituiscono il modello ExO?
Obiettivo di questo primo incontro e di questa presentazione è divulgare le basi del modello ExO, di portare ispirazioni ed esempi concreti per applicare il modello ExO nella realtà quotidiana di ogni realtà aziendale, organizzazione, istituzione, attività professionale, commerciale, imprenditoriale.
10 buone pratiche per una comunicazione efficaceLuca Leonardini
10 buone pratiche per una comunicazione efficace distillate dall’esperienza di Livorno 2020 e del progetto TEDx a Livorno.
Ispirate dal titolo del primo evento Startup Grind livornese "Comunicare le idee e il loro impatto".
best practices, comunicazione, creatività, efficacia comunicazione, innovazione, innovazione di valore, livorno, livorno2020, startup, startupgrind, tedxlivorno
Credo in un mondo in cui le aziende competono per essere le migliori per i loro clienti e non le più grandi.
Per questo ho progettato un percorso di formazione personalizzabile per chi vuole davvero qualcosa di diverso.
Per chi avvia una nuova iniziativa o chi vuole consolidare, espandere, rilanciare, diversificare la sua attività.
Il percorso è personalizzabile: dopo una verifica preliminare dei tuoi obiettivi, sei libero di scegliere solo le fasi nelle quali ti interessa consolidare o migliorare alcuni aspetti.
Non esiste alcun vincolo che ti impone di scegliere il percorso integrale.
Officine Vegan è l'iniziativa di un gruppo di vegani che per accelerare la diffusione della cultura e dello stile di vita etico vegan, sceglie di lavorare solo con clienti coerenti alla scelta etica in ogni aspetto della loro attività imprenditoriale e che producono solo prodotti o servizi etici.
Quello Che Nessuno Dice Sul Web Marketing e Sul Social Media MarketingLuca Leonardini
Quello che nessuno dice sul Web Marketing e sui Social Media
Strumenti che migliorano l’esperienza del cliente e creano valore.
In un contesto caratterizzato sempre più dall’Innovazione Esponenziale, un approccio creativo alla strategia di Comunicazione Web mostra come siti, profili e newsletter sono strumenti formidabili per applicare il miglioramento continuo all’Esperienza del Cliente e per creare valore.
Digital Asset Management: from silos to cloud computing the profitable way to...Luca Leonardini
Digital Asset Management: from silos to Cloud Computing the profitable way to improve customer experience.
The DAM system is the premier tool for sharing digital content, improving the level of cooperation between departments or units and bringing benefits for the business and the customers.
The ever-increasing number of assets to be managed, the multiplicity of platforms, the diversity of devices used, and the advent of cloud computing clearly show the most secure and effective way to implement a DAM solution: develop a project as part of a strategic change management plan aimed at improving communication effectiveness, and thus constantly improve the customer’s content viewing experience.
I wrote and illustrated this short publication in 2013, but I found it's still relevant today in 2015, that's why I am happy to publish and share it on Slideshare.
Digital Asset Management system is the Heart Foundation of Modern CommunicationLuca Leonardini
Digital Asset Management system is the Heart of Modern Communication - The Foundation For The New Business Models Of The Future.
I wrote and illustrated this short publication in 2012.
I found it's still relevant today in 2015, that's why I decided to publish and to share it on Slideshare.
Impatto Tecnologie Indossabili Sulla Comunicazione AziendaleLuca Leonardini
È evidente come il modello di business dell’intermediario, del ricarico sul servizio abbia ormai perso efficacia e valore. I nuovi modelli di business che creano ricchezza sono diretti, personali, empatici, indispensabili. Ecco quindi che nella comunicazione di oggi e nei nuovi modelli di business occorre empatia per imparare a: “Comunicare agli altri ciò che vorremmo (e come vorremmo) che fosse comunicato a noi.”
In conclusione, dal punto di vista dell’azienda, l’impatto delle tecnologie (incluse quelle indossabili) sulla comunicazione porterà a massimizzare gli sforzi per empatizzare in modo autentico e trasparente con i consumatori attraverso relazioni dirette, profilate basate sulla fiducia.
La strategia Lean nelle PMI che lavorano a commessa?
La risposta è affermativa. La strategia Lean identifica gli sprechi, insegna ad eliminarli per ridurre i costi e migliorare l’efficienza. Crea la cultura del miglioramento continuo.
Per la strategia Lean la Qualità non diventa l’obiettivo finale, bensì il risultato dell’azione di miglioramento continuo. Solo così crea e aggiunge Valore rendendo Unico il servizio.
E’ questo che agevola le vendite. E crea Profitto per l’azienda.
Coinvolgere la dirigenza, elaborare la strategia e investire nelle persone.
Presentazione della proposta Think Tank in occasione dell'evento di fine corso organizzato dagli allievi dell'Istituto Tecnico Superiore Angelo Rizzoli di Milano (ITS-AR) martedì 14 ottobre 2014 al Teatro degli Artigianelli.
Il Think Tank è uno strumento concepito per insegnare ai ragazzi un metodo con il quale sviluppare le loro idee, un approccio strutturato e disciplinato allo sviluppo dei progetti secondo la logica imprenditoriale.
Inoltre i migliori progetti presentati saranno presentati a incubatori tecnologici, acceleratori certificati, concorsi di innovazione e creatività sulla rete.
Creatività Risorsa Strategica - Seconda Parte: Come Creare Innovazione di ValoreLuca Leonardini
Seconda parte della presentazione effettuata martedì 26 novembre 2013 presso l'Associazione Centro Studi Grafici di Milano.
Creare Innovazione di Valore: ovvero diversificare le strategie e contemporaneamente ridurre i costi. Valorizzare il cliente (l'individuo, il cittadino, il dipendente, il fornitore, ...): il cliente al centro di ogni decisione strategica dell'azienda.
Sono le due facce della stessa medaglia: un approccio strategico estremamente efficace per reagire alla crisi.
Creatività Risorsa Strategica - Prima Parte: Valorizzare il ClienteLuca Leonardini
Prima parte della presentazione effettuata martedì 12 novembre 2013 presso l'Associazione Centro Studi Grafici di Milano.
Tema della presentazione: La Creatività, una risorsa strategica da sfruttare. Strategia Oceano Blu e Metodo Fionda, Strategia Lean, Strategia Web Marketing e Social media sono le nuove leve strategiche al servizio dell’azienda per mettere il cliente al centro di ogni decisione strategica.
L'Innovazione di Valore crea nuova domanda quando si perseguono contemporaneamente la differenziazione e il basso costo: per il Cliente - Consumatore questo si traduce in maggiore valore, maggiore unicità, quindi vera Innovazione.
L'applicazione della strategia Oceano Blu consente la creazione di nuovi spazi di mercato e l'apertura di nuove opportunità di business. Come creare un Oceano Blu? Seguendo lo Slingshot Framework in soli tre passi è possibile identificare un nuovo Oceano Blu.
La Creatività sommata alla Passione sono la vera base dell'Innovazione, ma l’Innovazione va alimentata continuamente e per definizione non la si conquista mai.
Una Sfida Decisiva: Valorizzare il Cliente - Parte 1Luca Leonardini
Mettere il Cliente al centro di ogni decisione strategica, questo è il principio di valorizzazione del Cliente. L'obiettivo è consolidare i margini competitivi e generare profitto.
Gli strumenti sono tutte quelle strategie che fanno dell'attenzione al Cliente il loro punto di partenza come la Lean, il Social Media Marketing, la Strategia Oceano Blu e lo Slingshot Framework.
Valorizzare il Cliente comporta un doppio vantaggio: maggiore soddisfazione del Cliente, più forte legame di fiducia con l'impresa.
Il valore dell'innovazione è il suo significato. L'innovazione è significativa quando qualità e profitto diventano la conseguenza naturale di un approccio e di una mentalità vincente, non quando vengono considerati obiettivi fine a se stessi. In quest’ottica l’innovazione significativa è l’approccio strategico che agevola il processo di rinnovamento culturale dell’azienda.
Innovazione significativa significa business significativo: le basi che creano profitto durevole. Il mio approccio sviluppa strategie come Lean Six Sigma, Web Marketing, Gestione dei Contenuti estremamente focalizzate sui clienti e sulla loro esperienza (User eXperience).
2. 2www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Fondamentali di
Web Marketing & Social Business:
partire bene per arrivare meglio
di Luca Leonardini, Settembre 2012
Questa pubblicazione è un omaggio a scopo divulgativo e informativo nell’ambito professionale o dell’insegnamento. In nessun caso i contenuti pre-
sentati possono essere riprodotti o divulgati - interamente o parzialmente - a scopo di lucro senza l’esplicito accordo dell’autore.
3. 3www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Sommario
Introduzione 4
15 suggerimenti utili per costruire il proprio brand online 5
Vincere nella Thank You Economy 7
La Strategia: Chiave Per Il ROI Del Social Media 9
Il Ritorno Emotivo Nel Social Media E’ Più Importante
del ROI 11
Creare e condividere contenuti: 10 consigli utili 13
Il Valore Della Condivisione Dei Contenuti 15
Il Futuro Del Marketing Nell’Era Post-PC 16
Il social business visto dall’alto 18
15 fondamentali per bloggare 19
Lean Six Sigma & Web Marketing Insieme Nell’Interesse
Del Cliente 21
Facebook al meglio 22
4. 4www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Introduzione
“Partire bene per arrivare meglio” è fondamentale per chi si avvicina al Web Marketing e al
Social Business per investire delle risorse o più semplicemente per capirne le origini e le dina-
miche. Questa raccolta che contiene una selezione degli 11 post più significativi pubblicati su
questo argomento sul mio blog (www.lucaleonardini.com) nel corso degli ultimi dodici mesi,
ha l’obiettivo di fornire a chi lo legge - imprenditori e dirigenti, scettici o fanatici del web - uno
strumento pratico che contestualizza il fenomeno del social business, che suggerisce comporta-
menti e pratiche utili da adottare a livello individuale ed aziendale.
Desidero aiutare quante più persone a capire che il sito web e tutto l’impianto di comunicazione
che vi si costruisce intorno, inclusi i social media, non è un costo senza ritorno - come molti im-
prenditori ancora credono -, bensì un investimento strategico di fondamentale importanza. Per
l’azienda si tratta di un’opportunità unica che consente di allineare l’organizzazione interna alle
nuove esigenze di flessibilità e di efficienza provenienti dal mercato. Se implementato ed usato
con accortezza, il social business facilita il raggiungimento dei principali obiettivi di business
aziendali.
Se ha dei suggerimenti o più semplicemente se desidera rivolgermi delle domande, condividere
dei commenti o contattarmi può farlo scrivendomi a: “personale@lucaleonardini.com” oppure
chiamandomi al seguente numero: 329-4458381.
Buona lettura!
Luca Leonardini
5. 5www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
15 suggerimenti utili
per costruire il proprio brand online
Dalla lettura dell’articolo di Pam Moore, “People don’t buy things, they join things” ho ritrovato
dei concetti che in passato avevo scoperto sui libri di Gary Vaynerchuk, già pubblicate alcuni
mesi fa. Mi pare comunque che questa lista (incompleta) di consigli da seguire per chi si impe-
gna nella costruzione di una comunità online sia uno spunto interessante di riflessione.
1. Focalizza l’attenzione sulle persone: impara a conoscerle, sforzati di capire cosa vogliono
e soprattutto come poterle aiutare.
2. Prima vengono le persone, il business segue.
3. Il successo non si misura in base al numero di “Like” su FB.
4. La tua abilità nel costruire una comunità e la tua influenza su di essa, sono molto più
importanti del punteggio su Klout.
5. Focalizzati sul valore da portare e da offrire alla comunità: sviluppa una tua proposta e
ascolta ciò che gli altri hanno da offrire.
6. Stimola la nascita di leader perché saranno i più sicuri sostenitori e diffusori del tuo mes-
saggio.
7. Non affidarti al giudizio di Klout per stabilire chi
“può entrare” nella tua comunità: se ti affidi a valuta-
zioni impersonali, senza venirlo mai a sapere, potresti
perdere l’occasione di agganciare dei
leader, dei decision maker, degli investitori, dei
partner.
8. Non scimmiottare la concorrenza: impara dalla con-
correnza, ma non copiarla. Il fatto che i tuoi concor-
renti abbiano sempre operato in un certo modo, non
significa che sia il modo giusto.
Ricorda che “il modo migliore per battere la concor-
renza è smettere di cercare battere la concorrenza.”
9. Fatti vedere, mostrati di persona: “mettici la faccia”
in tutti i sensi, partendo da una tua bella immagine
in cui sei sorridente, per fare capire che dietro FB non
c’è un robot, ma una persona con le sue idee, i suoi
valori e le sue proposte.
10. Considera gli altri come persone e non come robot:
chi ti legge e ascolta è una persona con le orecchie, la bocca, il cuore e soprattutto con gli
6. 6www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
alti e i bassi di tutti i giorni che viviamo quotidianamente. Quindi 1. ascolta, 2. proponi il
tuo messaggio mai in maniera ripetitiva, ma sempre con modalità diverse.
11. Impara ad ascoltare gli altri per prima cosa: impiega la maggior parte del tuo tempo per
capire con chi hai a che fare, più che cercare di spiegare chi sei e cosa fai. Se invii delle
newsletter fai in modo di portare soluzioni concrete ai problemi che proponi evitando
“sboronate autocelebrative”.
12. Fai in modo di creare il terreno sul quale la comunità si svilupperà: assicura la guida senza
esercitare il controllo su di essa. Lascia fare alla natura umana senza forzare le tappe del
processo “norm-storm-form-perform”.
13. Sii creativo e innovativo: non dipendere solo da TW, FB, G+, ... e muoviti sia online che
offline.
14. Non continuare a chiedere i “Like”: non chiedere di essere visitato o di farti dare un “Like”,
perché di fatto è una forma di spamming. Piuttosto utilizza quel tempo per sviluppare una
proposta innovativa che offra valore ai tuoi contatti.
15. Condividi ciò che fai gratuitamente, condividi il tuo brand e mostrati: condividi le tue
passioni e non temere di mostrare ciò che veramente sei. Fallo in modo tale che gli altri
si sentano di collegarsi a te perché ti approvano e ti percepiscono come qualcuno da cui
poter trarre ispirazione, da cui poter imparare qualcosa di utile.
Post pubblicato sul blog il 20 ottobre 2011
Titolo: 15 suggerimenti utili per costruire il proprio brand
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
7. 7www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Vincere nella Thank You Economy
Un’iniziativa di marketing che ha successo nella
Thank You Economy nasce per ispirare un’inte-
razione emotivamente carica e significativa per il
cliente. E’ finito il tempo in cui le grandi iniziative
di marketing erano un messaggio unidirezio-
nale infilato a forza nella testa del consuma-
tore, così come è finito il tempo del messaggio
promozionale sparato sulla massa sperando di
suscitare l’interesse dei potenziali acquirenti.
Nella Thank You Economy vince chi ha cura e
chi si preoccupa della soddisfazione finale dei
suoi “clienti-consumatori-utenti”. Non importa
quanto tu sia piccolo, sconosciuto o anche più
costoso rispetto ai tuoi concorrenti: abbi cura dei
tuoi clienti molto più di quanta ne hanno i tuoi
concorrenti per i loro clienti. Gli strumenti del
social business consentono di entrare in contat-
to diretto con i “clienti-consumatori-utenti”, di
aprire con loro un dialogo emotivamente ricco,
significativo e dunque utile. Chi riesce a costruire una relazione forte con i “clienti-consumato-
ri-utenti” e chi riesce a coltivarla nel tempo, vince nella Thank You Economy e rimarrà sempre
al top.
1. Abbi molta cura, la più grande, la più autentica, la più genuina cura per i tuoi clienti, per i
tuoi impiegati, collaboratori e per il tuo brand;
2. ogni novità rappresenta un’opportunità, non temere il nuovo o le cose che non conosci;
3. mostrati sempre, renditi visibile a tutti il più in fretta possibile;
4. coltiva la cultura della cura e dell’attenzione in questi modi:
- sii consapevole delle tue capacità, dei tuoi limiti, delle tue competenze, dei tuoi punti di
forza e di debolezza;
- impegnati in prima persona a promuovere il cambiamento;
- stabilisci i toni giusti con il tuo comportamento e con ciò che dici;
- investi nei tuoi impiegati e collaboratori;
- assumi persone con il tuo stesso DNA imprenditoriale, che condividono la tua visione e
8. 8www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
il tuo approccio; identificali nel tuo staff;
- sii sempre te stesso, sii autentico: dì quello che intendi e intendi ciò che dici;
- stimola i tuoi impiegati e collaboratori a essere creativi, generosi, trasparenti e intra-
prendenti.
5. ricordati che dietro ad ogni transazione B2B c’è sempre un “C”, il Cliente che è una perso-
na come te;
6. parla lo stesso linguaggio del tuo cliente;
7. fai in modo che i tuoi clienti contribuiscano allo sviluppo del tuo brand o del tuo business
senza mai perdere il controllo della strategia di sviluppo;
8. suscita intorno al tuo marchio un forte senso di appartenenza al gruppo, alla comunità;
9. per aumentare la tua capacità di diffusione crea un mix sapiente di strumenti di marketing
classici e di strumenti di social business;
10. tutte le tue iniziative di marketing devono suscitare emozioni ed essere estremamente cre-
ative;
11. avvicinati al social business con franchezza, mirando ad affermare solo il tuo impegno di
qualità, non di quantità;
12. suscita l’impressione e l’ammirazione dei tuoi clienti per aprire ed ingaggiare un dialogo;
13. fai in modo che i tuoi clienti abbiano sempre presente il valore del tuo brand;
14. se le dimensioni del tuo business sono piccole, pensa come se fossi grande, se sei già
grande, pensa come se fossi una piccola società;
15. per imparare a camminare si deve cadere: non temere di cadere.
La Thank You Economy si prefigura come una gigantesca opportunità per tutti a condizione di
rimboccarsi le maniche e di fare della soddisfazione del cliente, il mantra di ogni attività.
Post pubblicato sul blog il 24 ottobre 2011
Titolo: Vincere nella Thank You Economy
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
La Strategia:
Chiave Per Il ROI Del Social Media
Trovo sorprendente il fatto che ancora oggi (r)esistano società di servizi e di produzione (le ho
incontrate negli ultimi mesi) che abbiano deciso di non avere ancora il sito web. Ne ho cono-
sciute altre che invece il sito lo hanno, ma si tratta di vere e proprie “gallerie dell’orrore” di
estetica e di funzionalità: siti illeggibili, creati in Flash con animazioni noiose, introduzioni insi-
gnificanti, suoni irritanti. Tutti lavori pagati fior di quattrini anni fa e da allora mai più modificati.
Infine ho incontrato altre realtà più illuminate che hanno aggiunto alla loro “galleria degli orro-
ri” (vedi sopra) i bottoni dei social media. Finalmente, ti dici! Vai, clicchi i bottoncini e ti trovi in
un account di Twitter con un solo tweet di prova di sei mesi fà, oppure nella scheda LinkedIn di
un responsabile dell’azienda oppure in una pagina di Facebook con due post dell’anno prima.
Queste semplici osservazioni spalancano la porta ad una serie di riflessioni che sintetizzo.
1. La prima: viene da chiedersi se in effetti non sia più conveniente non avere un sito piut-
tosto che averlo “tanto per averlo, tanto per esserci”. Di certo nessuna delle due deci-
sioni produce effetti o risultati utili, ma almeno la prima decisione ha il pregio di aver
risparmiato un costo. Questo per voler essere positivi e guardare il bicchiere mezzo pieno
anziché mezzo vuoto!
2. La seconda: per quanto tempo ancora un business di piccole o medie dimensioni potrà
permettersi di rimandare una scelta così fondamentalmente strategica per il suo svilup-
po? Credo sia meglio non procrastinare ulteriormente: il fatto di essere stati “virtuosi” in
passato, potrebbe volgersi a completo sfavore e annullare il risparmio di costi sul web
realizzato negli anni.
3. La terza riguarda l’uso dei Social Media
che in buona parte si ricollega a quanto
osservato nel primo punto: “essere su
Facebook tanto per esserci” significa
non soltanto buttare via dei soldi, ma
soprattutto fare una pessima figura per
l’uso improprio e inadeguato degli stru-
menti Social Media.
4. Quarta e ultima riflessione riguarda la
domanda classica! Qual è il ROI del web
e dei social media? Quando un impren-
ditore mi rivolge questa domanda, mi
rendo conto che non ha capito il web e
neppure il fenomeno dei Social Media.
10. 10www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Perché? Innanzitutto perché chi pone questa domanda spesso ha un sito da fare spavento, nel
quale ha speso un occhio della testa ed è consapevole che non gli ha portato nulla. Natural-
mente non potendo ammettere ciò, nel timore di un’ennesima fregatura, si difende tirando fuo-
ri un argomento, il ROI appunto, che ha sentito dire, ma che evidentemente non conosce. Già
perché se davvero avesse mai fatto un ROI, tanto per iniziare non avrebbe il sito che si ritrova!
Il sito web e l’uso adeguato dei Social Media producono certamente un ritorno tangibile e misu-
rabile dell’investimento. Ma la questione non è legata al ROI e vi spiego perché con un esempio
concreto. L’adozione del Job Definition Format (il JDF), una tecnologia che nelle arti grafiche
facilita la comunicazione tra reparti in azienda riducendo tempi di esecuzione, diminuendo costi
e aumentando la qualità del lavoro (!!!), ha un ritorno dell’investimento del 277% e raggiunge
il break-even in appena 4 mesi dalla messa in opera. Direte voi, questa soluzione andrà a ruba!
No, il bello è proprio questo. Questa soluzione e le tecnologie ad essa correlate, non vanno
affatto a ruba. Perché?
Perché nel caso del JDF come nel caso del web e dell’uso dei Social Media, chiedere se esiste
il ROI diventa solo un pretesto per l’imprenditore distratto e disinformato. Tutto dipende dalla
sua effettiva disponibilità ad abbracciare il cambiamento, ad andare incontro all’innovazione
che questi strumenti portano dentro la sua azienda creando una nuova cultura d’impresa ed un
nuovo modo di relazionarsi col mercato e con i clienti. La questione allora non è lo strumento o
la tecnologia, ma l’impostazione di un progetto di change management che definisca la strate-
gia del cambiamento più adeguata. Per aiutare l’imprenditore a capire quanto tempo può con-
tinuare ancora su questa strada, credo sia sufficiente che risponda onestamente a due semplici
domande.
1. Quali NUOVE strategie prevedo di adottare per raggiungere i miei attuali clienti e tutti i
miei prospetti attuali o futuri?
2. Quali servizi realmente INNOVATIVI ho sviluppato per rilanciare il mio business nei prossi-
mi anni?
3. Quali sono le vostre risposte?
Post pubblicato sul blog il 3 marzo 2012
Titolo: Strategia: chiave del ROI nel Social Media
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Il Ritorno Emotivo Nel Social Media
E’ Più Importante del ROI
“Quale sarà il ritorno del mio investimento nel Social Media?” Una delle prime domande che
l’imprenditore rivolge al consulente che propone servizi di Web Marketing, Social Media e
Comunicazione. Riflettendo su questo argomento già affrontato nel post “La Strategia: Chiave
Per Il ROI Nel Social Media” faccio una considerazione sulle due diverse modalità che ispirano le
aziende a investire nella pubblicità o nel Social Media.
La prima riguarda l’approccio all’investimento pubblicitario (di qualsiasi tipo) così come è
sempre esistito fino all’avvento delle reti sociali e dei relativi strumenti di comunicazione. Per
un’azienda investire in marketing e pubblicità implicava (e implica tutt’ora) erogare una cifra
in cambio della prestazione di un servizio all’interno di un arco di tempo definito. Se al termine
della campagna si registrava un incremento del numero di clienti o delle vendite, voleva dire
che lo sforzo di marketing era ripagato dal successo.
Il secondo riguarda la modalità che ispira a investire nel Social Media. Grazie ad esso l’azienda
massimizza il beneficio dell’uso corretto delle reti sociali investendo TEMPO nella costruzione
di genuine relazioni bidirezionali con gli utenti del proprio blog ai quali offre gratuitamente
soluzioni, consigli utili a problemi concreti. Ciò esercita un forte richiamo sui contatti che sono
interessati al valore dei contenuti offerti attraverso blog e Social Media: è così che scoprono il
valore della proposta dell’azienda, ne apprezzano l’approccio e maturano quella fiducia che al
momento giusto (per loro, non per l’azienda!) li trasformerà in clienti.
Grazie alla forza della rete, il Social Media potenzia ciò che veniva fatto in passato attraverso
la rete di conoscenze, di referenze ed il “passa parola”. Internet aggiunge velocità, flessibilità e
convenienza all’azione di comunicazione: consente di raggiungere un numero sempre più ampio
di contatti in minor tempo, offrendo un modo efficace per coltivare e migliorare le relazioni
esistenti e quelle nuove.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
La conclusione della mia considerazione è che naturalmente il mercato NON premia l’approc-
cio in cui il Social Media è visto come una campagna pubblicitaria. Premia invece l’approccio
che vede nel Social Media lo strumento ideale per creare e sviluppare relazioni attraverso le
quali maturare la fiducia che porta una persona ad acquistare il prodotto o il servizio ... proprio
della vostra azienda. Cosa hanno fatto le aziende che sono già riuscite a massimizzare il ritorno
dell’investimento nel Social Media?
> Hanno identificato il profilo del cliente ideale,
> hanno definito obiettivi precisi e misurabili,
> hanno saputo ascoltare, offrire valore e comunicare,
> hanno monitorato costantemente il loro operato per adeguarsi velocemente con correttivi.
Concludendo si potrebbe affermare provocatoriamente che per generare ritorno economico nel
Social Media è opportuno concentrarsi sul ROE (Return On Emotion) più che sul ROI.
Post pubblicato sul blog il 16 marzo 2012
Titolo: Il ritorno emotivo nel Social Media è più importante del ROI
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Creare e condividere contenuti:
10 consigli utili
1. Assimilare e incorporare nel DNA i seguenti concetti. I contenuti devono essere rilevanti,
avere valore, essere di grande qualità, devono saper invitare, trattenere, stimolare l’azio-
ne, attivare l’impegno, acquisire nuovi contatti, migliorare la fedeltà al marchio e la profit-
tabilità.
2. Incorporare tutti questi concetti nel tuo DNA imprenditoriale, nel DNA del tuo business
plan e della tua strategia di marketing.
3. Non appiattirti unicamente sulle relazioni digitali, ma coltiva contatti diretti con le per-
sone. La stretta di mano, lo scambio di sguardi con i clienti, con i partner, i prospetti, gli
attori della tua filiera sono essenziali per entrare nella mente e nel cuore di ciascuno di
essi. L’anima vera, il cuore pulsante della tua comunità sono le persone, online e offline:
sono loro il motore del social media.
4. Non dare nulla per scontato. Se negli ultimi anni non ti sei mai chiesto quali novità desi-
derino i tuoi clienti o i tuoi gruppi target, ti consiglio di verificare. Infatti potresti rimanere
sorpreso nello scoprire di non sapere ciò che pensavi su di loro.
5. Assicurati di definire obiettivi misurabili. Il primo passo di una saggia strategia di web
marketing è darsi degli obiettivi misurabili così in seguito li potrai ottimizzare, migliorare,
monetizzare.
14. 14www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
6. Non barare con te stesso sulle tue capacità. Se scrivere dei testi accattivanti non è il tuo
forte, non temere di ricorrere all’aiuto di un freelance o di uno specialista dotato nella
scrittura di testi. Il mercato offre queste figure ed il loro lavoro è qualitativamente superio-
re a qualsiasi sforzo fatto in casa, realizzato a basso costo.
7. Cerca stimoli esterni. Occasionalmente per alcuni progetti, amplia le prospettive abituali
inserendo teste, menti e sguardi nuovi nel tuo team di lavoro. Un’opinione esterna è un
valido aiuto per avvicinare in modo originale i tuoi target.
8. Pazienza e perseveranza richiedono tempo. Non avere fretta, non correre: per creare con-
tenuti di valore, di qualità e rilevanza occorre tempo, non esistono alternative.
9. Non puoi vincere la lotteria se non comperi mai un biglietto. Non puoi sapere come andrà
finché non inizi. Del resto che rischio c’è provare a creare dei contenuti? Credi sia peggio
che tenere sulla tua pagina web dei bottoni colorati con dei link inutili?
10. Anche i giganti nascono piccoli. Ricordando che il tuo obiettivo non è di avere fan in quan-
tità, ma bensì fan di qualità, non aver paura di confrontarti con quelli che hanno più fan e
più retweet di te. Quando hanno iniziato erano come te: hanno tenuto la testa bassa e con
il tempo, la pazienza e con tanta perseveranza sono riusciti a incantare, a conquistare, a
interessare, a stimolare, a impegnare, a migliorare, a invitare, a informare ... proprio come
quello che farai tu.
Post pubblicato sul blog il 7 aprile 2012
Titolo: Consigli utili per creare e condividere contenuti
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Il Valore Della Condivisione Dei Contenuti
La condivisione dei contenuti è fondamentale nell’attività di web marketing e risponde es-
senzialmente ad un unico criterio valutativo: “i tuoi contenuti meritano di essere condivisi?”
Nell’ambito del web marketing, l’inbound marketing è la tattica che cerca di guadagnare l’inte-
resse e la fiducia delle persone anziché spingerle ad acquistare. Per giungere a questo risultato
occorre creare, gestire e distribuire contenuti rilevanti e di grande qualità capaci di attrarre,
interessare, stimolare, conquistare e impegnare le persone di un target group. L’obiettivo è
guidarle verso un’azione utile e profittevole che non necessariamente coincide con la vendita
immediata.
Dalle risposte che darai alle seguenti domande potrai elaborare una mappa utile per capire se i
tuoi contenuti contengono il valore aggiunto capace di trattenermi sul tuo sito e di conquistare
la mia fiducia spingendomi ad agire nella direzione da te auspicata.
- Per quale ragione dovrei leggere i tuoi contenuti?
- Perché dovrei credere a ciò che scrivi?
- In che misura i tuoi contenuti mi aiutano a far crescere il business?
- Qual è il valore che i tuoi contenuti aggiungono alla mia vita?
- Per quale motivo dovrei dare un retweet, un G+, un Like, un Pin ai tuoi contenuti?
- Cosa distingue ciò che scrivi dalle centinaia di milioni di altri post?
- Perché dovrei seguire il tuo invito all’azione?
Come fai a sapere se ciò che pubblichi merita
la condivisione? E’ facile: basta che sia utile
per chi lo trova e lo legge. Come fai a sapere
se è utile? Dai commenti che ricevi e dal livello
di interazione che suscita la tua proposta. Non
trascurare che i contenuti che crei devono
essere utili al tuo business, ai tuoi stakeholder,
ai tuoi clienti.
Post pubblicato sul blog il 9 aprile 2012
Titolo: Il valore della condivisione dei contenuti
Rispetta il tuo ambiente,
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Il Futuro Del Marketing Nell’Era Post-PC
Volete sapere perché scrivo sul mio blog?
Anzitutto perché mi piace; condividere le idee su vari argomenti mi appassiona. In secondo
luogo per guadagnare la fiducia di chi, dopo avermi trovato, legge i miei articoli, invia commen-
ti, mi contatta, desidera scambiare o condividere idee, proposte, emozioni, opinioni, iniziare
un dialogo, allacciare un rapporto. E’ un lavoro che richiede tempo, pazienza, perseveranza,
ma posso garantire che quando iniziano ad arrivare i primi frutti è una bella sensazione, molto
gratificante.
Forse è per questa ragione che rimango perplesso di fronte al fatto che ancora oggi siano in
molti a chiedersi a che serva scrivere su un blog. In occasione di un recente incontro al quale
ho partecipato mi ha sopreso rilevare che diversi imprenditori (fra cui molti giovani!) abbiano
candidamente ammesso che il sito web non è importante (ancor più sconcertante!) e di non
capire quindi l’esigenza del blog per le loro aziende. Basterebbe visitare il sito HubSpot e guar-
dare alcune delle presentazioni pubblicate su SlideShare per capire, ad esempio, come il blog
incrementi il traffico sul sito del 55% oppure come per un terzo delle aziende americane il blog
rappresenti uno strumento di marketing e comunicazione.
Esiste un solo modo per attirare l’attenzione attraverso ciò che si pubblica: creare contenuti
utili e rilevanti dai quali altri possano trarre beneficio. Anche lo spirito sempre costruttivo e col-
laborativo dei contenuti espressi, sotto forma di consigli, opinioni, informazioni che stimolano
riflessioni positive sul futuro, svolge un ruolo fondamentale. Infine, per attirare l’attenzione dei
lettori è importante trattare argomenti estranei ai trend del momento: il coraggio di scegliere
temi originali ripaga gli sforzi.
Rivolgendomi a chi è ancora incerto sull’utilità del sito web e quindi dei blog, vorrei fare notare
come il senso di tutta l’attività di content marketing sia racchiuso nel concetto di reputazione
17. 17www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
che attraverso l’inbound marketing agevola la scoperta spontanea sul web dei blog. Se i vostri
contenuti sono rilevanti, stimolanti e pregnanti di significato per chi li legge, dovrete profondere
un minore sforzo per farvi trovare, poiché saranno i lettori stessi a volervi trovare, saranno loro
a sapervi scovare in ogni caso.
Tutto ciò si concretizza in un’opportunità di business. Infatti il futuro del marketing nell’era
post-PC, dei tablet e dei mobile appartiene
1) a chi saprà creare contenuti rilevanti,
2) in grado di appassionare,
3) capaci di creare follower,
4) consumabili dovunque ed in qualsiasi momento.
Post pubblicato sul blog il 23 aprile 2012
Titolo: Il futuro del marketing nell’èra del post-PC
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Il social business visto dall’alto
Dallo studio “Social Business: What Are Companies Really Doing?” realizzato in aziende di ogni
settore e tipologia, emerge che a livello dei vertici più alti dell’azienda la percezione del valore
dei social business e più in generale del web marketing risulta assai diversificata.
Mediamente i proprietari/presidenti, gli AD, i membri del CdA, i direttori generali sono convinti
che il social business sia un’iniziativa determinante per spingere lo sviluppo, molto più di quan-
to non lo siano, sorprendentemente, i responsabili delle infrastrutture informatiche o dei servizi
finanzari. E’ interessante notare come il 70% degli executive interpellatii ritiene che fra tre anni
il social business sarà importante nelle loro realtà: ciò suggerisce come non sia ancora perce-
pito come una minaccia, ma neppure come un trend passeggero, il che porta a concludere che
abbiano bisogno di comprenderne il funzionamento, le dinamiche, il contesto prima di identifi-
carne il valore trasferibile nel business.
Viene da chiedersi se durante
questi tre anni continueranno a
parlarne oppure se inizieranno a
rimboccarsi le maniche per lavo-
rarci concretamente. Il motivo di
questa domanda risiede nel fatto
che per assicurare il funzionamen-
to ed il successo di una strategia
di comunicazione basata sul web
marketing occorre tenere pre-
sente che social business NON è
tecnologia, ma relazioni tra persone, quindi essenzialmente processi di comunicazione. Questi
possono cambiare solo se i vertici ci credono così fortemente da adattare per primi il loro com-
portamento dandone l’esempio, solo se inseriscono nel DNA aziendale il desiderio di stimolare
la crescita del capitale umano attraverso il social business e solo se sono in grado di comunica-
re adeguatamente tutto ciò.
Purtroppo lo studio sopra citato rivela che il 70% dei progetti social business fallisce proprio
per questo motivo: non riflettono un’autentica trasformazione del codice genetico aziendale che
dovrebbe partire dall’interno di ciascun individuo, a cominciare da quelli che si trovano più in
alto.
Post pubblicato sul blog il 8 giugno 2012
Titolo: Il social business visto dall’alto
Rispetta il tuo ambiente,
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
15 fondamentali per bloggare
Alcuni consigli fondamentali per approfondire e imparare a conoscere l’attività di blogging:
1. Costruisci il tuo blog utilizzando possibilmente gli strumenti gratuiti più facili: tumblr.com,
wordpress.com, blogger.com.
2. Scegli la tua area di interesse e fai in modo che sia molto ampia. Non limitarti nella visio-
ne di ciò che puoi fare. La mia ad esempio è aiutare le persone a lavorare meglio.
3. Inizia a scrivere pianificando - all’inzio - almeno un’uscita settimanale, in una seconda
fase, prova con due (se non il massimo che puoi!).
4. Fai che la lunghezza degli articoli - i post - sia compresa tra un minimo di 100 parole ed un
massimo di 1.000: è un suggerimento, non una regola. E’ utile fare questa considerazione
pratica: nessuno ha tempo, nessuno sul web ama e legge testi troppo lunghi.
5. Prima di pubblicare verifica l’ortografia e la grammatica: errori anche piccoli (quando
rilevati!) danno l’idea che hai avuto poca cura dei dettagli, che hai pubblicato frettolosa-
mente.
6. Elimina dai tuoi articoli ripetizioni e tutto ciò che non ha valore per chi legge.
7. Non l’interesse, ma l’utilità dei contenuti è molto apprezzata e quindi condivisa con i so-
cial media.
8. Commenti di commenti su articoli di altri non stimolano attenzione.
9. Anche in caso tu sia un super-tecnico come pochi al mondo, fai passare ciò che ti appas-
siona e chi veramente sei attraverso i tuoi testi.
10. Il miglior modo per scrivere è leggere sempre di più. Il secondo modo è scrivere sempre di
più! Esercita lettura e scrittura: leggendo e scrivendo scopri di imparare molto più di ciò
che scrivi e che leggi.
20. 20www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
11. Non copiare! Sii te stesso in ogni caso.
12. Gli articoli migliori sono quelli che butto giù velocemente.
13. Le immagini sono importantissime: l’immagine sintetizza e illustra il concetto del post e
facilita la memorizzazione con strumenti di web bookmarking (Pinterest, Delicious).
14. Se pensi di aver sbagliato qualcosa, considera di essere in buona compagnia!
15. Nessuno dei suggerimenti di questa lista è una norma da rispettare: fai esattamente quel-
lo che più rispecchia il tuo essere te stesso, nella versione più autentica e genuina. E’ per
questo i tuoi fan ti seguiranno.
Questi suggerimenti sono di Chris Brogan uno dei blogger più seguiti al mondo. Ciò che hai letto
è la traduzione del suo articolo con aggiunte e adattamenti secondo la mia esperienza persona-
le.
Post pubblicato sul blog il 18 giugno 2012
Titolo: Fondamentali per bloggare
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
21. 21www.lucaleonardini.com
Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Lean Six Sigma & Web Marketing
Insieme Nell’Interesse Del Cliente
Sono numerose le similitudini tra il Lean Six Sigma ed il Web Marketing e credo che in termini di
importanza il primo grande punto di contatto tra queste due discipline sia quello che entrambe
condividono l’esigenza di partire dal punto di vista del cliente per definire il valore del prodotto
o del servizio.
Nell’implementazione della strategia Lean Six Sigma si parte dall’ascolto della voce del cliente
(Voice of the Customer) il quale ha ben chiari quali sono i suoi parametri specifici per la qualità
(Critical to Quality o CTQ).
Per quanto riguarda il Web Marketing, Seth Godin afferma che il non saper rilevare o captare
ciò che per il cliente rappresenta il valore, costituisce una seria minaccia alla sopravvivenza
dell’impresa. Come muoversi dunque? Da grande esperto mondiale di Web Marketing, Godin
ci suggerisce di imparare a costruire nuove relazioni con i clienti attraverso l’impiego sapiente
del social business per far sì che ogni volta questi scelgano consapevolmente di acquistare il
nostro prodotto o il nostro servizio. Egli sottolinea inoltre che il tipo di rapporto sviluppato con i
clienti diventa un punto di forza dell’azienda e che nel futuro la principale preoccupazione per il
marketing deve essere il dialogo sapientemente costruito intorno al prodotto/servizio e non più
il semplice prodotto o servizio.
Quante sono le aziende che conoscono effettivamente i loro clienti? Rilevare ciò che veramente
conta per il cliente utilizzando strumenti quali il CTQ o il QFD (Quality Function Deployment)
ha un valore fondamentale: aiuta a definire il prodotto o il servizio esattamente come lo vuo-
le il cliente ed inoltre aiuta
l’azienda a compiere il suo
primo passo verso l’organiz-
zazione snella.
Perché dopo tutto fornire il
prodotto o il servizio sbaglia-
to (non richiesto dal cliente)
anche se nel modo giusto,
per la Lean costituisce già
una prima forma di spreco da
combattere.
Post pubblicato sul blog il 10 agosto 2012
Titolo: Lean & Web Marketing Insieme nell’Interesse del Cliente Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
Facebook al meglio
1. Facebook NON è uno strumento di marketing o di pubblicità - Facebook è essenzialmen-
te una piattaforma che agevola la comunicazione bidirezionale e lo sviluppo di relazioni
personali. Facebook non è un cannone con cui sparare nel mucchio il proprio messaggio
a basso costo. Il suo scopo ed il suo impiego corretto è tradurre la fitta rete di relazioni
sociali in gruppi e comunità intorno ad argomenti di interesse specifico. Proviamo a imma-
ginare se domani all’improvviso non esistesse più Facebook, che fine farebbe il patrimonio
di relazioni create attraverso di esso? Non solo non scomparirebbero, ma continuerbbero
a vivere e diffondersi anche offline o con l’ausilio di nuovi strumenti sostitutivi.
2. I fan non escono dal nulla - Facebook è un canale so-
ciale e va utilizzato per socializzare, per uscire fuori
dalla “comfort zone” e coltivare nuove relazioni. Una
volta creata la pagina di Facebook i fan non arrivano
se non sollecitati da un’attività di costante cura delle
relazioni. Arrivano se hanno un interesse da condivi-
dere, se sulla pagina trovano suggerimenti, consigli,
risposte alle loro esigenze, se i contenuti li attraggo-
no, li divertono, li informano, li ingaggiano. E’ così
che nasce il “passa parola” che attira nuovi contatti
e nuovi fan. Inoltre è importante informare i propri
clienti della presenza su Facebook, utilizzando canali
tradizionali “offline” (brochure, pubblicità, annunci,
catalogo, ...) e aggiungere una “call to action” invi-
tante sul sito istituzionale per invitare a iscriversi alla vostra pagina.
3. Facebook è una finestra aperta da cui il mondo guarda l’azienda - La pagina di Facebook
diventa il luogo virtuale che riproduce le dinamiche della vita ordinaria dell’ufficio: con-
tatti e clienti che telefonano per ottenere informazioni, chiedere aiuto, lamentarsi, chiac-
chierare, ... Il modo ed il tono con cui rapportarsi ai clienti o ai contatti su Facebook deve
riflettere quello naturale adottato nella vita reale.
4. Pagina business sì, ma con un tocco personale - La pagina di un’azienda su Facebook
richiede uno stile diverso da quella del profilo personale per ovvi motivi, ma entrambe
condividono una forte componente di personalizzazione che si traduce nello stile e nel
tono di interazione da adottare con i fan. Lo stile non è dell’urlatore con il megafono bensì
di uno spazio di ascolto, uno spazio di scambio e condivisione personale. A maggior ragio-
ne questo è importante nelle pagine aziendali o professionali di Facebook: più che urlare
messaggi a senso unico è importante affermare una presenza discreta che offre valore
gratuitamente, che attraverso l’ascolto condivide, informa e coltiva relazioni dirette, per-
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
sonali con ciascun contatto.
5. Una presenza attiva - Il principale requisito di ogni canale sociale è di essere “socievole”,
ma prima ancora di socializzare è necessario essere presenti e attivi. Ciò significa pubbli-
care il più spesso possibile dei nuovi post, reagire il più velocemente possibile a qualsiasi
attività dei fan, rispondere con precisione, con grande educazione e con empatia. Significa
tenere presente anche gli orari in cui la maggioranza dei fan è attiva, in modo da rendere
più efficace la distribuzione dei post.
6. Cosa cercano i fan? - I fan si collegano con le pagine aziendali per sviluppare la rete di
relazioni intorno a interessi condivisi e soprattutto per usufruire di offerte, di promozioni,
di vantaggi esclusivi presenti sulla pagina i Facebook.
7. Integrazione - Coordinare e integrare tutte le attività sui social media prescelti (incluso
Facebook) con la governance della comunicazione aziendale è il requisito per fare funzio-
nare la strategia social media. Attività offline come pubblicità stampate, video televisivi,
presentazioni devono essere integrate con le attività digitali per offrire ai fan la migliore
percezione dell’immagine dell’azienda.
8. Organizzazione e Cultura - L’uso di Facebook e dei canali sociali correttamente integrati
e utilizzati produce un impatto positivo sulla vita dell’azienda migliorandone l’organizza-
zione e aiutando la diffusione di una nuova cultura. I canali sociali accorciano i tempi di
reazione e di intervento, saltano molti step inutili, trasformano i processi alleggerendoli,
appiattiscono la gerarchia aziendale.
9. Qualità rispetto alla quantità di fan e alla frequenza dei post - Per avere dei buoni risul-
tati a livello di engagement, più che postare di frequente è preferibile postare contenuti
che innescano l’interazione con la pagina di Facebook e generano così il buzz intorno al
marchio, ad esempio incentivando l’utente a partecipare ad un sondaggio, a lasciare un
commento o iscriversi alla newsletter.
10. Attenzione all’immagine della cover - In nessun caso deve contenere informazioni di
acquisto o sui contatti (email, telefono, sito) dell’azienda, nessun riferimento ai prezzi, a
eventuali promozioni, nessuna “call to action”.
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Fondamenti di Web Marketing & Social Business: partire bene per arrivare meglio
11. L’importanza dei “Click” - Che si tratti di un post, di un video o di un collegamento Face-
book con l’algoritmo EdgeRank, calcola tre parametri essenziali per definire la posizione
della pagina nei risultati delle ricerche: 1) rapporto tra creatore del contenuto e utenti, 2)
livello di interazione con il contenuto, 3) l’arco di tempo nel quale avvengono le interazio-
ni. E’ evidente quindi che la quantità di click espressi in “like”, in condivisioni, in commenti
contribuisce a migliorare il posizionamento nei risultati delle ricerche e l’indicizzazione
della pagina.
12. Come coinvolgere gli utenti - La creazione e la condivisione di contenuti che innescano
l’ingaggio con i fan è fondamentale ed in questa ottica un recente studio di Facebook rive-
la che i contenuti più stimolanti per l’ingaggio dei fan sono quelli collegati o focalizzati sul
marchio e non sul prodotto o sul servizio.
Post pubblicato sul blog il 3 settembre 2012
Titolo: Facebook al meglio
Rispetta il tuo ambiente,
pensa prima di stampare.