Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat, 13-02-2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Roma, Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Si è tenuta l'11 marzo 2014 a Palazzo Chigi la conferenza stampa di presentazione dei risultati delle indagini svolte nella Terra dei fuochi. La mappatura dei terreni nelle aree interessate è stata disposta in seguito all’approvazione del Decreto Legge n. 136 del 2013 per fronteggiare l’emergenza ambientale di questa zona della Campania. Contestualmente i Ministri hanno firmato il decreto interministeriale per disporre i controlli necessari.
Sono intervenuti il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
L. Zavattero, G. Capotorti, C. Blasi, R. Chiocchini, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Fonti e metodi innovativi per la misurazione dell'ambiente e la lettura territoriale
Titolo: Classificazione dei comuni secondo le Ecoregioni: supporto della statistica ufficiale allo sviluppo sostenibile del territorio
Osservazioni associazioni ambientaliste presentate nella Inchiesta Pubblica sulla procedura di VIA della discarica di rifiuti speciali in località Saturnia SP
Risposta Accesso Atti Regione Lombardia 171103 riscontro documentazione r.432Ferdinando Alberti
Situazione dei progetti finanziati con fondi FSC, sia di competenza ministeriale che rientranti nel c.d. "Patto per la Lombardia, e con il Fondo di cui al comma 140 della legge di Bilancio 2017. A pagina 2 la Regione dice di aver rinunciato al fondo del comma 140 e non prevede il finanziamento del Collettore del Garda attraverso il "Patto per le Regioni".
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat Roma 13 febbraio 2017 Verso un sistema
nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati
Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat, 13-02-2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Roma, Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
Si è tenuta l'11 marzo 2014 a Palazzo Chigi la conferenza stampa di presentazione dei risultati delle indagini svolte nella Terra dei fuochi. La mappatura dei terreni nelle aree interessate è stata disposta in seguito all’approvazione del Decreto Legge n. 136 del 2013 per fronteggiare l’emergenza ambientale di questa zona della Campania. Contestualmente i Ministri hanno firmato il decreto interministeriale per disporre i controlli necessari.
Sono intervenuti il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
L. Zavattero, G. Capotorti, C. Blasi, R. Chiocchini, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Fonti e metodi innovativi per la misurazione dell'ambiente e la lettura territoriale
Titolo: Classificazione dei comuni secondo le Ecoregioni: supporto della statistica ufficiale allo sviluppo sostenibile del territorio
Osservazioni associazioni ambientaliste presentate nella Inchiesta Pubblica sulla procedura di VIA della discarica di rifiuti speciali in località Saturnia SP
Risposta Accesso Atti Regione Lombardia 171103 riscontro documentazione r.432Ferdinando Alberti
Situazione dei progetti finanziati con fondi FSC, sia di competenza ministeriale che rientranti nel c.d. "Patto per la Lombardia, e con il Fondo di cui al comma 140 della legge di Bilancio 2017. A pagina 2 la Regione dice di aver rinunciato al fondo del comma 140 e non prevede il finanziamento del Collettore del Garda attraverso il "Patto per le Regioni".
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
ANZA’,TOLOMEO,SANSONE,GULLO,INTERLANDI,ITALCEMENTI,ZUCCARELLO,D’ANGELO,ANGELA BIANCHETTI, ELETTRODOTTO, ENEL, Erin Brockovich, Gianluca Rossellini, Giusy Pollino, induzione magnetica, ITALCEMENTI, Luigi Maximilian Caligiuri, PACE DEL MELA, SACELIT, TRALICCI, TUMORI,BRUNO, CUTINO, ENEA,ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2009, BODY CENTER,ISOLA DELLE FEMMINE,LUCIDO MARIA STELLA, LOTTIZZAZIONE LA PALOMA, LUCIDO, MAFIA, PALAZZOTTO, POMIERO, PORTOBELLO, RISO, UFFICIO TECNICO COMUNALE,VOTO DI SCAMBIO,AIELLO MARIA,AIELLO PAOLO,BATTAGLIA ROSALIA,CARDINALE,CUTINO MARCELLO,GIUCASTRO,GUTTADAURO,LUCIDO SALVATORE,BOLOGNA, PAL_azzotto,PELOSO,CALTANISETTA,PORTOBELLO,Riso Napoleone,Riso Rosaria,ISOLA DELLE FEMMINE,REGGIO CLABRIA,SCIOGLIMENTO CONSIGLIO COMUNALE,MAFIA,INFILTRAZIONI MAFIOSE,COPACABANA,POMIERO,BRUNO
Roberto Cappelletti, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTTO 7 A DETERMINA DEL 3 SETTORE N.40, LUCIDO ANTONINO RISO NAPOLEONE LUCIDO MARIA STELLA BODY CENTER ENEA CIMITERO DECADENZA AREA LOTO 7 A DET DEL 1 SETT N.157
SENTENZA 864 2013,BRUNO FRANCESCO,BRUNO PIETRO,MOROSINI,STEFANO GALLINA,ENEA VINCENZO,ISOLA DELLE FEMMINE,SAN LORENZO 1,SAN LORENZO 2,LO BONO VINCENZO,RENAULT 18/TL,8 GIUGNO 1982,TAORMINA GIUSEPPE,ENEA PIETRO,ISOLA DELLE FEMMINE, FIAT 124 BIANCA,D’AGOSTINO BENEDETTO BENNY,MUTOLO,NAIMO,ONORATO,PROCEDIMENTO PENALE 4538 1993 R.G.N.R.,LO PICCOLO,RICCOBONO,MICALIZZI,BRUNO PIETRO,ADDIO PIZZO 5,COPACABANA,BADALAMENTI,VASSALLO GIUSEPPE,TROJA ANTONINO,BRUNO GIUSEPPE, SCALICI SALVATORE,COSTA CORSARA,AIELLO GIUSEPPE BENITO,ALIMENA GIUSEPPALO CICERO,POMIERO GIUSEPPE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,B.B.P.,BRUNO GIOVANNI FACIAMACCHIATA,D’AGOSTINO VINCENZO,CARDINALE GIUSEPPA,RICCOBONO CATERINA,UVA MARIA,IMPASTATO GIOVANNI,CONIGLIO MARIA CONCETTA,
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 righe ricopiate righe 264 all 20 arpa...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Allegati piano aria sicilia arpa 2006 laboratorio mobile righe copiate e inco...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Similar to F. Fasano, Elaborazioni statistiche riferite al settore estrattivo: l’ esperienza della Regione Puglia (20)
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
F. Fasano, Elaborazioni statistiche riferite al settore estrattivo: l’ esperienza della Regione Puglia
1. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
1
Elaborazioni statistiche riferite
al settore estrattivo:
l’esperienza della Regione Puglia
Dott. Fabrizio Fasano
2. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
2
UN PO’ DI STORIA
Dal 2009 la Regione Puglia ha avviato una raccolta dati più strutturata riguardo le
attività estrattive. Nel 2009, richiesta alle ditte dei dati del 2006, 2007 e 2008
Dal 2010, richiesta di dati in riferimento all’anno precedente.
Negli ultimi anni si è deciso di disciplinare i dati da raccogliere, con la DGR di
aggiornamento della tariffa sulle attività estrattive
Dal 2017, novità della raccolta dati esclusivamente on line
2009 2010 2013 2017
Dott. Fabrizio Fasano
3. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
3
UNO DEGLI SCOPI DELLA RACCOLTA DATI PIU’
STRUTTURATA
Art. 33 N.T.A. PRAE Regione Puglia (Adottato con Delibera di Giunta Regionale n. 2112
del 10/11/2009 e approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 445 del 23/02/2010)
Osservatorio delle produzioni e catasto delle cave
1. L’Osservatorio per l’attività estrattiva, istituito presso il Servizio Attività Estrattive della
Regione, conduce studi di settore per una miglior conoscenza del mercato e delle relative
richieste e per una ottimale gestione delle risorse minerarie di II categoria in conformità
alle previsioni del PRAE. ……
Dott. Fabrizio Fasano
4. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
4
TIPI DI DATI RACCOLTI
Dati occupazionali
Dati economici (Ricavi, Costi, Utili Lordi, Utili netti)
Dati di estrazione e commerciali per ciascuna litologia di materiale estratto (estratto,
di cui venduto, vendite complessive, tariffe medie applicate, destinazioni geografiche,
concorrenti, utilizzi del materiale)
Dati di giacimento (es. volumi residui rispetto all’autorizzato, volume estratto dall’inizio
dell’autorizzazione)
Dati sui “consumi” di materiale ed energetici (materiale per abbattimento, consumi
energetici)
Dati sui macchinari utilizzati in cava (escavazione, coltivazione, carico, sollevamento,
trasporto interno etc.)
Dati di estrazione generale (con particolare riguardo al settore economico in cui il
meteriale venduto complessivamente è stato utilizzato – es. ICR – industria costruzioni
residenziali)
Dati sugli scarti
Dati sugli stoccaggi
Dati sugli infortuni in cava
Dott. Fabrizio Fasano
5. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
5
RISULTATI RACCOLTA DATI – RITORNO PER GLI
STAKEHOLDERS
Pubblicazione annuale di un rapporto sulle attività
estrattive
Oltre 100 pagine di Rapporto
Tipi di analisi:
Analisi SWOT sulla raccolta dati
Statistica descrittiva su tutti i dati raccolti ed in
possesso del Servizio, con confronto con i dati
nazionali, ove possibile
Statistica inferenziale sugli infortuni in cava
Analisi dei flussi di materia del settore
Analisi dei flussi di trasporto dei materiali di cava
Analisi previsionali (serie storiche) e potenzialità
produttive
Indicatori e relativa analisi con metodologia PSR
Geostatistica sui giacimenti residui
Dott. Fabrizio Fasano
6. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
6
Inferenza statistica sugli infortuni in cava
IPOTESI: Negli ultimi anni (2006-2014) vi è stata una differenza statisticamente significativa
sul numero di infortuni, in relazione ai dipendenti occupati in cava tra le cave che
estraggono materiale da taglio e quelle che estraggono materiale per inerti?
RISULTATI DEL TEST
Test applicato: χ2 Corretto Yates
Gradi di libertà: 1
Programma Utilizzato per l’effettuazione del test: “R”
Risultato del test: χ2 Corretto Yates = 13,54 – p< 0,001
commento
Vi è una differenza estremamente significativa tra infortuni nelle cave di Materiale da
Taglio e quelle in cave in cui si estrae materiale per inerti.
Giacimenti N° di
dipendenti
infortunati
N° di
dipendenti
non
coinvolti
da
incidenti
Totale
dipendenti
% Infortuni/dipendenti
Materiale da taglio 105 5.764 5.869 1,8%
Materiale per inerti 128 11.499 11.627 1,1%
Dott. Fabrizio Fasano
7. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
7
Analisi dei flussi di materia del settore 2014
LEGENDA SCHEMA
Flussi in uscita
Flussi in entrata
Flussi interni alla cava
Cave Puglia
Scarti di produzione
Materiali in uscita
Materiali in ingresso
Dott. Fabrizio Fasano
8. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
8
Analisi dei flussi di materia del settore 2014
Nota metodologica calcolo CO2
Il calcolo delle emissioni della CO2 è stato effettuato sulla base dei consumi
energetici derivanti dal processo estrattivo (Consumi di energia elettrica, Olio
combustibile, Gasolio, Altri Combustibili). I fattori di conversione derivano della
Delibera n°14/2009 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare – Ministero dello Sviluppo Economico – “Disposizioni di attuazione della
decisione della Commissione Europea 207/589/CE del 18 Luglio 2007 che istituisce
le linee guida per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto
serra si sensi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio” –
Appendice 1 (per l’Olio Combustibile, Gasolio e altri Combustibili) e dal fattore di
conversione medio del 2012 dell’ENEL per i consumi energetici in Italia (per i
consumi di energia elettrica)
Fattori di conversione: 836,57 kG di CO2 per MWh prodotta (Energia Elettrica) –
3,16 t per t consumata (Olio combustibile e altri combustibili) - 3,173 t per t
consumata (Gasolio)
Dott. Fabrizio Fasano
9. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
9Dott. Fabrizio Fasano
Analisi flussi trasporto 2014 – entrambi sensi marcia
10. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
10
Analisi flussi trasporto 2014 – entrambi sensi marcia
Risultati analisi
Sulla base di tale analisi, particolarmente battute dai mezzi di trasporto
che trasportano materiali di cava sono:
le autostrade,
le strade di innesto delle cave di Apricena alla rete viaria statale,
autostradale,
le strade di collegamento con il Cementifico di Galatina,
la SS 96 direzione Bari,
la SS 16 e 89 in direzione Foggia, la SP 47 in direzione Taranto.
Dott. Fabrizio Fasano
11. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
11
Analisi serie storiche – analisi previsionali
Andamento scavi 2006 -2014 e previsioni di scavo 2015-2017
Sulla base delle estrazioni dal 2006 al 2014 è stato possibile determinare la linea di
tendenza (con la relativa equazione) e determinare una possibile previsione degli
scavi 2015-2016 e 2017. Il tipo di tendenza che più si avvicina all’effettivo
andamento degli scavi nel corso degli anni è quella esponenziale.
Dott. Fabrizio Fasano
12. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
12
Analisi serie storiche –potenzialità produttive
ogni cava è stata autorizzata nello scavo di un certo quantitativo di materiale per un
numero limitato di anni (es. la cava X è stata autorizzata a scavare 1.000.000 di m3 di calcare
dall’anno 2012 all’anno 2020).
Ogni anno le ditte comunicano con scheda statistica quanto hanno effettivamente scavato
nel corso dell’anno e quanto ancora hanno da scavare fino alla fine dell’autorizzazione.
Sulla base di tali dati è stato possibile determinare per le cave autorizzate al 31.12.2014
quanti scavi massimi possono effettuare ancora complessivamente e per ciascun anno
futuro.
Tale analisi è stata utile per determinare una stima degli scavi effettivi rispetto
all’autorizzato negli ultimi anni e può essere estremamente utile per fare considerazioni sui
possibili scavi futuri nel territorio regionale.
Le cave autorizzate al 31.12.2014 hanno ancora autorizzazioni per 411 milioni di m3 di
materiale (con prevalenza evidente del calcare per inerti), con scadenze di autorizzazioni che
arrivano anche al 2035.
E’ stato possibile stimare che negli ultimi anni, in media il 20-25% delle possibili
autorizzazioni sono state soggette ad effettivo scavo. Tale dato è stato influenzato anche
dalla crisi globale degli ultimi anni, che non è stata magari prevista, negli anni passati, nelle
previsioni di vendita delle ditte e di conseguenza sulle autorizzazioni richieste negli scavi
Dott. Fabrizio Fasano
13. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
13
Geostatistica
Sulla base dei giacimenti residui da scavare comunicati dalle ditte e delle superfici
autorizzate è stato possibile determinare per ogni m2 di cava autorizzata i m3 di
materiale utile ancora da scavare. Utilizzando tecniche di geostatistica (Kriging) è
stato possibile stimare, in via sperimentale, la distribuzione dei giacimenti
commerciabili da scavare all’interno del territorio pugliese per la principale
tipologia di giacimento pugliese (calcare). L’analisi sperimentale si è concentrata su
tale giacimento per i numerosi punti a disposizione (278 punti) derivanti dai dati
raccolti e dalla abbastanza regolare distribuzione nel territorio pugliese. Sebbene
approssimata, l’analisi che potrà in futuro essere soggetta ad approfondimento sia
sul calcare che sugli altri materiali, dà un idea della distribuzione di tali giacimento
in Puglia
Dott. Fabrizio Fasano
14. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
14
Geostatistica
Stima della distribuzione dei giacimenti utili – calcare
Dott. Fabrizio Fasano
15. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
15
Applicazione dei dati raccolti sulla programmazione
della tariffa (1) – Tabella C
A partire dal 2011 (per i dati relativi all’anno 2010) le ditte nelle loro comunicazioni
annuali forniscono dati sulle “destinazioni d’uso” dei materiali venduti nel corso
dell’anno. Il Servizio quindi ha potuto definire per il periodo 2010 -2015, su base
regionale, il “peso” di utilizzo delle diverse “destinazioni d’uso” di ciascuna tipologia
litologica di materiale venduto.
Litologia
Industria
Costruzioni
Residenziali
Industria
Costruzioni
Non
residenziali
Opere
Pubbliche
Infrastrut. di
Trasporto
Sistemi
idraulici,
consolidam
enti,
disinquinam
enti delle
acque
Consumi
per le
attività
industriali
Opere di
intervento
in ambito
agrario
Manutenz.
strade TOT
Codice a b c d e f g h
Calcare da
taglio
44,4% 6,5% 7,1% 0,0% 2,7% 38,8% 0,1% 0,3% 100%
Calcare per
inerti
32,5% 13,1% 11,4% 4,4% 0,9% 26,0% 0,6% 11,0% 100%
Calcarenite
da taglio
61,5% 20,1% 15,0% 0,1% 0,0% 3,0% 0,2% 0,0% 100%
Calcarenite
per inerti e
inerti silicei
37,3% 13,2% 6,0% 3,7% 2,8% 12,6% 0,2% 24,2% 100%
Argilla 8,4% 1,6% 5,2% 0,0% 3,8% 65,6% 0,0% 15,4% 100%
Gesso 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 100%
Sabbia e
Ghiaia
14,5% 15,5% 24,8% 14,2% 15,5% 1,3% 0,0% 14,3% 100%
Altro 0,0% 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100%
Dott. Fabrizio Fasano
16. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
16
Applicazione dei dati raccolti sulla programmazione
della tariffa (2) – Tabella D
Ci sono alcuni indici Istat settoriali che sono strettamente correlati alle “destinazioni
d’uso” individuate nella raccolta dati. Dove tale correlazione non è individuabile è
comunque possibile far riferimento al generico “indice dei prezzi al consumo”
Cod. Destinazione Cod.
N°
Indice ISTAT
correlato
Evoluzione
correlata dal 2011
al 2016
a Industria Costruzioni Residenziali 2 Indice del costo di costruzione
di un fabbricato residenziale
+3,3%
b Industria Costruzioni Non residenziali 1 Indice dei prezzi al consumo +3,3%
c Opere Pubbliche 1 Indice dei prezzi al consumo +3,3%
d Infrastrutture di Trasporto 4 Indice del costo delle
costruzione di tronchi stradali -
strada in rilevato
+4,9%
e Sistemi idraulici, consolidamenti,
disinquinamenti delle acque
1 Indice dei prezzi al consumo +3,3%
f Consumi per le attività industriali 3 Indice dei prezzi alla
produzione dei prodotti
industriali
-1,6%
g Opere di intervento in ambito agrario 1 Indice dei prezzi al consumo +3,3%
h Manutenzione strade 4 Indice del costo delle
costruzione di tronchi stradali -
strada in rilevato
+4,9%
TAB. D– Correlazione destinazioni d’uso di vendita – indici ISTAT
Dott. Fabrizio Fasano
17. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
17
Applicazione dei dati raccolti sulla programmazione
della tariffa (3)
E’ stato possibile quindi elaborare un “indice” che mettesse in correlazione in
maniera pesata per ciascun materiale e destinazione d’uso delle vendite,
l’evoluzione della tariffa, sulla base degli indici descritti nella tabella D,
mediante la seguente formula:
Evoluzione della tariffa per ciascuna litologia di materiale= ∑ ((Tariffa base
2011-2016) + (Tariffa base 2011-2016 *% evoluzione indice ISTAT per
ciascuna “destinazione di vendita” di cui alla tabella D) * % di peso di
ciascuna destinazione di vendita come da tabella C))
TAB. D– Correlazione destinazioni d’uso di vendita – indici ISTAT
QUESTO E’ UN POSSIBILE ESEMPIO DI COME I DATI RACCOLTI POSSANO
CONSENTIRE UNA PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE I SETTORE PIU’ PRECISA
IL DATO, DOVE DISPONIBILE, DEVE ESSERE SEMPRE ALLA BASE DI UNA
CORRETTA PIANIFICAZIONE
Dott. Fabrizio Fasano
18. SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
18
TAB. D– Correlazione destinazioni d’uso di vendita – indici ISTAT
Grazie per l’attenzione
REGIONE PUGLIA
SEZIONE CICLO DEI RIFIUTI E BONIFICHE
Servizio Attività Estrattive
Via delle Magnolie 6-8 – ZI Modugno (BA) – 080/5404773
f.fasano@regione.puglia.it
PEC: serv.rifiutiebonifica@pec.rupar.puglia.it
Dott. Fabrizio Fasano