Fondamenti di algebra lineare, parte 1: vettori e matriciNicola Iantomasi
La presentazione parla di vettori e matrici, cosa sono e come calcolare le principali operazioni tra essi (somma, prodotto, determinante, calcolo della matrice inversa, norme, ecc.). Gli argomenti sono utili anche per chi intende approcciarsi al machine learning e non ha nozioni di Algebra lineare.
Escanear un documento desde GIMP requiere colocar el original boca abajo en el escáner, seleccionar el escáner en el menú Archivo > Crear > Escáner/Cámara, y luego escoger la resolución y tipo de salida deseados en la interfaz del escáner antes de escanear. Una vez escaneada, la imagen puede redimensionarse en GIMP para el uso previsto, como duplicar su tamaño para imprimir al doble de tamaño original manteniendo la calidad.
La panificazione sarà il tema principale di questa presentazione.
I processi di produzione, le tipologie di elementi che compongono il pane, cos'è il lievito madre e come si produce, la storia della panificazione, come si riconosce il pane buono
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Laboratorio di chimica: formazione di un saleRoberta Coianiz
Uniamo un acido ed una base per formare un sale. L'acido acetico contenuto nell'aceto reagisce con il bicarbonato di sodio per formare...
Che cosa è sfuggito nel primo esperimento?
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Roberto Gregoratti
Powerpoint su sfera celeste sistema solare, galassie, costellazioni, luce, spettri, coordinate astronomiche, spettroscopia, spettri e leggi del corpo nero
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Presentazione Dario Dongo Gift e Fare a #etiche2015cercalanotizia
Informazione al consumatore sui prodotti alimentari, Reg. UE 1169/2011 - Cosa cambia? - Avv. Dario Dongo a #etiche2015 - 26 novembre - Camera di Commercio di Alessandria
Percorso formativo - La competitività dei prodotti agroalimentari: Marchio vs Etichetta.
L'etichettatura legale: requisiti minimi obbligatori e facoltativi
Informazioni obbligatorie, esempi, regolamenti
Priorità Export: opportunità e guida per l’uso. Etichettatura e certificazion...Marcella Zanellato
Europa, le nuove regole sulle etichette alimentari (reg. UE 1169/2011)
- Paesi Extra-UE, autorizzazioni e certificazioni, conformità di prodotti ed etichette
- Il web per il marketing Internazionale, l’esperienza di GIFT
Il ciclo di Laboratori di Questioni d'Educazione con la dietista Marina Montorsi Permesso e ha stimolato Riflessioni e dibattiti Ricchi e articolati rispetto al cibo, SUA Produzione Alla, al Suo e Acquisto, ovviamente, cucina Alla ...
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Percorso formativo - La competitività dei prodotti agroalimentari: Marchio vs Etichetta.
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Normativa di riferimento e regolamenti
La legislazione europea e nazionale sull'etichetttaura dei prodotti vitivinic...Matteo Pennacchia
Seminario sull'etichettatura dei prodotti vitivinicoli, svoltosi il 26.03.2019 presso la Camera di Commercio di Frosinone, tenuto dal Dott. Matteo Pennacchia, Food Law Specialist at Cellitti Legal Firm
Nell’ambito del Corso Per Esperto di Marketing per l’Internazionalizzazione, promosso dall’Asips della Camera di Commercio di Caserta in collaborazione con la Facoltà di Economia della Seconda Università di Napoli, (coordinatore delle attività formative: Prof. Del Giudice), e tenutosi dal 22 settembre al 04 dicembre 2008 presso la sede della CCIAA di P.zza S.Anna (Ce), sono stati previsti degli stage aziendali da tenersi – a valle delle lezioni teoriche e dei project work Kiton e Acqua Calena – presso 7 imprese casertane, affinché gli allievi potessero apprendere sul campo linee strategiche e procedure operative di internazionalizzazione imprenditoriale
This group work analyzes the mozzarella market. It focuses on: consumption, supply, distribution channels, price strategies, different strategies between industrial brands, private labels, dop / igp producers. Finally, the analysis focuses on five references of mozzarella.
1. A cura di: Daniele Simoncelli, Samuel Rossi,
Lorenzo Lonardi, Cristiano Dalle Vedove
L’etichetta del
Parmigiano Reggiano DOP
2. Il marchio Parmigiano Reggiano
Per garantire
l’autenticità e la
corretta identificazione
del formaggio
Parmigiano Reggiano.
È il segno distintivo del
P.R. DOP
rappresenta una garanzia di
autenticità per il consumatore
finale in relazione all’origine del
prodotto.
Questo marchio deve obbligatoriamente
essere riprodotto sull’etichettatura
dell’imballaggio primario (a diretto
contatto con il prodotto) e/o su un’etichetta
apposta, con la possibilità di essere
riportato anche sugli imballaggi secondari.
3. Il marchio Parmigiano Reggiano
La dimensione minima del
marchio collettivo è di 20
mm di base e di 20 mm di
altezza e nel caso di
confezione monodose o di
etichetta ad essa apposta,
la minima è di 15 mm di
base e di 15 mm di altezza
e deve essere riprodotto in
quadricromia
l’uso del marchio non può,
inoltre, essere rilasciato presso il
dettagliante.
Nell’etichettatura deve sempre
figurare il numero di
autorizzazione dello
stabilimento in cui il formaggio
Parmigiano Reggiano viene
manipolato. La scritta da
riportare è “AUTORIZZAZIONE
(o AUT.) CONSORZIO
PARMIGIANO-REGGIANO N.
XXX / XXXX”
20 mm
20 mm
AUTORIZZAZIONE CONSORZIO
PARMIGIANO-REGGIANO
N 125/2012
4. Simbolo «Denominazione di Origine Protetta»
e “Certificato MIPAAF”
le confezioni di
formaggio Parmigiano
Reggiano, devono
riportare la dicitura
“Denominazione di
Origine Protetta” e/o il
corrispondente simbolo
dell’Unione ‘DOP’
DIAMETRO MINIMO 15 mm.
In
caso di imballaggi o prodotti di
piccole dimensioni il diametro
può essere 10 mm
Certificato da Organismo
Di Organismo
Autorizzato dal Mipaaf
15 mm
Nell’etichettatura deve essere riportata la dicitura
“Certificato da Organismo di Controllo autorizzato
dal MIPAAF” che ha sostituito la dicitura “Garantito
dal ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali ai sensi dell’art. 10 del Reg. CE 510/06”.
5. Marchio di identificazione UE
Gli stabilimenti
riconosciuti ai sensi del
Reg. (CE) sono tenuti ad
apporre il ‘marchio di
identificazione’. deve
recare il nome del Paese in
cui è situato lo
stabilimento (per l’Italia:
IT), il numero di
riconoscimento dello
stabilimento e, deve essere
di forma ovale e includere
l’abbreviazione CE.
6. Etichettatura del P. R. reg. UE (n. 1169/2011)
Sulla base del Reg. (UE) n. 1169/11, per P. R.
preconfezionato, le indicazioni obbligatorie sono le
seguenti:
• nome o ragione/denominazione sociale e indirizzo
dell’operatore del settore alimentare;
• denominazione dell’alimento;
• sostanze che provocano allergie o intolleranze;
• quantità netta dell’alimento;
• termine minimo di conservazione o data di scadenza;
• condizioni particolari di conservazione;
• dichiarazione nutrizionale (obbligatoria dal 13
dicembre 2016).
• elenco degli ingredienti;
• vendita a distanza.
Indicazioni obbligatorie
Quando l’alimento
preconfezionato è
destinato a essere fornito
a collettività, le
informazioni obbligatorie
devono, apparire in uno
dei seguenti spazi:
• sulla confezione
esterna;
• su un'etichetta ad essa
apposta;
• sui documenti
commerciali relativi
agli alimenti
7. Le indicazioni nello specifico
La denominazione
dell’alimento non è
sostituita dalla
denominazione
protetta, quindi
appare necessario
riportare sempre la
denominazione
legale dell’alimento,
“Formaggio”, oltre
alla denominazione
di origine protetta
Parmigiano Reggiano
Considerato che la
denominazione
dell’alimento,
“Formaggio”, fa
chiaramente riferimento
alla sostanza o al
prodotto che provoca
allergie o intolleranze ,
(‘Latte e prodotti a base
di latte’), non è richiesta
alcuna indicazione della
presenza
dell’ingrediente ‘latte’
La quantità
netta del
formaggio P.R.
preconfezionato
deve essere
indicata in
grammi
(g) o
kilogrammi
(kg).
L’etichettatura deve
riportare il nome o la
ragione/denominazion
e sociale e l’indirizzo
dell’operatore
responsabile delle
informazioni sugli
alimenti.
Verosimilmente, per
indirizzo
dell’operatore si deve
intendere la sede
legale
NOME, INDIRIZZO
SOCIALE
DENOMINAZIONE
ALLERGIE O
INTOLLERANZE
QUANTITA’
NETTA
8. Le indicazioni nello specifico
Se il prodotto necessita
di condizioni
particolari di
conservazione
(temperatura definita),
devono essere riportate.
Se del caso, devono
essere riportate anche
le indicazioni di
conservazione dopo
l’apertura della
confezione.
Il “termine minimo di conservazione”
di un alimento è la data fino alla
quale tale prodotto conserva le sue
proprietà specifiche in adeguate
condizioni di conservazione. Nel caso
in cui l’operatore aggiunga anche
l’indicazione del giorno, e quindi:
giorno, mese ed anno, non sarà
necessario riportare l’indicazione del
‘lotto’.
DATA DI SCADENZA
CONSERVAZIONE
La Direttiva prevede
l’obbligo di identificare il
lotto di appartenenza
LOTTO
9. Elenco degli ingredienti
Al fine di fornire
informazioni trasparenti
e immediate al
consumatore finale, è
consigliabile riportare
l’elenco degli
ingredienti, con la messa
in evidenza
dell’ingrediente ‘latte’
attraverso un tipo di
carattere chiaramente
distinto dagli altri
ingredienti elencati
Es: Formaggio.
Ingredienti: latte, sale,
caglio.
per il P.R.
preconfezionato
non è necessario
riportare l’elenco
degli ingredienti.
10. Dichiarazione nutrizionale
La dichiarazione
nutrizionale dovrà riportare
le seguenti indicazioni
obbligatorie, nel seguente
ordine: energia, grassi, di
cui acidi grassi saturi,
carboidrati, di cui
zuccheri, proteine, sale.
Valori medi per 100g
100 g
Energia 1633 kJ
392 kcal
Grassi 28 g
di cui
- acidi grassi saturi
19 g
Carboidrati 0 g
di cui
- zuccheri
0 g
Proteine 33 g
Sale 1,6 g
Esempio di dichiarazione nutrizionale del
formaggio Parmigiano Reggiano
valori forniti direttamente dal Consorzio
11. Le informazioni volontarie
Non possono
occupare lo spazio
disponibile per le
informazioni
obbligatorie sugli
alimenti.
Non si possono riportare
nell’etichettatura informazioni
o aggettivi che mettano in luce
proprietà, qualità o pregi che
possano far ritenere al
consumatore che il formaggio
possieda caratteristiche
particolari
Ad esempio è possibile fare
riferimento
nell’etichettatura alla
razza bovina utilizzata
per la produzione del latte
o alla stagionatura del
singolo prodotto
12. Informazioni volontarie
bollini di stagionatura (marchio collettivo)
Le informazioni
volontarie sulla
stagionatura minima del
P.R. DOP, possono essere
comunicate
dall’operatore attraverso
i bollini di stagionatura. P.R. stagionato
oltre 18 mesi
P.R. stagionato
oltre 22 mesi
P.R. stagionato
oltre 30 mesi
14. Curiosità
L’etichetta a semaforo
Si tratta di un sistema introdotto unicamente nel Regno Unito e
fortemente voluto per contrastare l’obesità. Sulle etichette dei
prodotti alimentari distribuiti in Uk c’è dunque un piccolo
semaforo che fornisce le informazioni nutrizionali. I colori del
semaforo indicano il contenuto di zuccheri, sale, grassi e calorie
per 100 grammi di prodotto. Il rosso sta per un contenuto alto di
grassi, zuccheri o sale, il giallo indica una quantità media e il
verde un contenuto basso. Ma il sistema grafico ha suscitato la
contestazione sia dell’industria alimentare che dei governi di
molti Paesi, Italia in testa, che lo giudicano grossolano e
penalizzante dei prodotti tipici di alcune aree, come quella
mediterranea. In pratica il sistema del Regno Unito rende più
difficile l'accesso al mercato per determinate categorie di merci.
L'obiettivo del semaforo era quello
di diminuire il consumo di grassi,
sali e zuccheri ma - sottolinea
Coldiretti -, non basandosi sulle
quantità effettivamente
consumate ma solo sulla generica
presenza di un certo tipo di
sostanze, finisce per fuorviare i
consumatori rispetto al reale
valore nutrizionale.
15. Link e fonti
• LINEE GUIDA ALL'USO DEI MARCHI E ALL'ETICHETTATURA DEL PARMIGIANO REGGIANO DOP (HTTPS://WWW.PARMIGIANO-
REGGIANO.IT/CONSORZIO/LINEE_GUIDA_MARCHI_ETICHETTATURA_PARMIGIANO_REGGIANO/DEFAULT.ASPX) PDF
• L'Ue boccia l'etichetta 'a semaforo' in Gran Bretagna
(https://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2014/10/01/news/l_ue_boccia_l_etichetta_a_semaforo_in_gran_bretag
na-97062799/)
• Immagini e figure (google immagini)