1. Innovazione sociale:
definizioni ed esempi
Carmela Nitti
ARCO Lab / Yunus Social Business Centre University of Florence
carmela.nitti@arcolab.org
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2. Il Capitale Sociale
Riassumendo…
• Insieme delle risorse materiali/immateriali a cui puoi accedere grazie alla
tua rete di conoscenze;
• La sua funzione è facilitare l’azione delle persone fanno parte di una rete
• Si compone di: fiducia, norme, rete
• Rafforza l’efficacia dell’azione collettiva e migliora l’efficienza della società
• È la capacità di agire collettivamente per uno scopo comune, migliora le
performance economiche.
• È la colla che tiene insieme una società
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3. Innovazione Sociale:
Nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano dei bisogni
sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo
stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni. In
altre parole, innovazioni che sono buone per la società e che
accrescono le possibilità di azione per la società stessa.
Murray, Grice & Mulgan, 2010
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4. Innovazione Sociale:
Un cambiamento sociale in risposta alle sfide e ai bisogni della
collettività. Implica un cambiamento di concetto, di processo, di
prodotto, di organizzazione favorendo nuove relazioni con gli
stakeholder e i territori.
OECD, 2010
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5. Innovazione Sociale:
Una nuova soluzione a un problema sociale che si distingue dalle
soluzioni esistenti perché più efficace, più sostenibile o più equa e
grazie alla quale il valore creato ricade sulla società nel suo
complesso più che sui singoli individui.
Phillis, Deiglmeier & Dale,
2008
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8. Non una definizione comune, ma…
• Missione di interesse generale;
• Obiettivo di aumentare l’offerta di case a prezzi
accessibili;
• Orientato verso target socio-economici specifici o
che presentano particolari vulnerabilità.
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IL SOCIAL HOUSING
9. “L’ Housing Sociale può essere definito come l’insieme
delle attività, iniziative e strumenti – messi in atto da
istituzioni pubbliche o da operatori privati – volti a ridurre
gli svantaggi sociali di individui o gruppi che non
riescono a soddisfare il proprio fabbisogno abitativo sul
mercato (per ragioni economiche o per assenza di
un’offerta adeguata), consentendo loro di accedere ad un
contesto abitativo e sociale sicuro, salubre e dignitoso”
CITTALIA, 2008, p. 5
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IL SOCIAL HOUSING
10. FATTORI ECONOMICI
• Crisi economica e del mercato
immobiliare
• Aumento del tasso di disoccupazione
• Contrazione finanziaria
• Calo nel potere d’acquisto delle
famiglie
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IL TARGET
FATTORI SOCIALI
• Cambiamenti nella struttura
demografica
• Cambiamenti nella composizione
delle famiglie
• Cambiamenti negli stili di vita (ex.
precariato)
La fascia grigia: una porzione di popolazione
sempre più ampia
14. Partnership tra Polaris Real Estate Sgr, Fondazione
Cariplo, il Comune di Milano e con la collaborazione
della Fondazione Housing Sociale per gli aspetti
teorici della dimensione sociale del progetto.
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Social Housing – Via Cenni Milano
15. Target:
• famiglie selezionate sulla base del reddito +
propensione alla socialità
• 124 appartamenti
• Sviluppo di un Service Plan
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Social Housing – Via Cenni Milano
16. È il risultato di una valutazione dei bisogni dei residenti e delle
interazioni tra loro (favorendole quando possibile)
3 Sfere di servizi:
1. Servizi locali e urbani Servizi prevalentemente per i giovani e
aperti all’intero quartiere (bar, sale espositive, biblioteca, wi-fi,
palestre, car e bike sharing, info point per immigrati, banca del
tempo del quartiere, microcredito, spazi giochi per bambini,
babysitteraggio..)
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Service Plan
17. 2. Servizi residenziali supplementari: scambio di
oggetti; gruppi di acquisto solidali, stanza degli
attrezzi, orto condiviso, lavanderia condominiale,
banca del tempo condominiale e amministratore
sociale.
3. Housing Services: accoglienza di persone
appartenenti a gruppi fragili.
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Service Plan
21. È una politica
abitativa con un
target preciso: la
“fascia grigia”
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Forma di aggregazione
libera di cittadini in grado
di auto-sostenersi a
condizioni di libero
mercato
SOCIAL HOUSING VS CO - HOUSING
22. • Nasce da un processo partecipativo
• Design collettivo degli spazi e dei servizi da
condividere
• Presenza di servizi condivisi
• Amministrazione diretta da parte dei co-housers
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CO-HOUSING
23. Diventa sede di fornitura di servizi di second welfare,
servizi che la Pubblica Amministrazione non riesce
più a fornire.
Nel co-housing si creano forme di mutuo sostegno
importanti per la collettività offrendo occasioni di
lavoro, sviluppo e arricchimento personale e servizi
alla collettività.
23
CO-HOUSING
24. Possibile soluzione per garantire l’accesso,
attraverso la proprietà comune e/o la realizzazione
di economie di scala a beni e servizi di utilità
privata ma anche sociale/ambientale.
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CO-HOUSING
26. • Magazzino per GAS
• Stanza del riciclo
• Ciclofficina
• Car sharing & car pooling
• Salotto comune
• Giardino condiviso
• Spazio giochi per bambini
• Orto condiviso
• Pannelli solari
• Parcheggio
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Co-housing – San Lazzaro di Savena
- BO
28. Obiettivo: socializzare con i vicini della propria
strada di residenza al fine di instaurare un legame,
condividere necessità, scambiarsi professionalità,
conoscenze, portare avanti progetti collettivi di
interesse comune.
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SOCIAL STREET
31. INNOVAZIONE SOCIALE
NEL CONSUMARE
• Consumo responsabile
• Last Minute Market
• Banco Alimentare, GAS, Libera, Commercio Equo e
Solidale….
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32. ”Il nostro consumo riguarda tutta l’umanità perché dietro questo nostro
gesto quotidiano si nascondono problemi di portata planetaria di natura
sociale, politica e ambientale.
Basti pensare all’impatto sulle risorse, sull’energia, alle ripercussioni sociali
legate ai prezzi, alle condizioni di lavoro, alle problematiche legate ai rifiuti.”
Guida al Consumo Critico
Centro Nuovo Modello di Sviluppo
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CONSUMO RESPONSABILE
33. • SOBRIETÀ
• LOTTA AI RIFIUTI
• CONSUMO LOCALE E NATURALE
• COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
• ATTENZIONE AL COMPORTAMENTO DELLE IMPRESE
• CONSUMO SENZA CRUDELTÀ
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CONSUMO RESPONSABILE: i pilastri
34. Nasce come spin-off dell’Università di Bologna
(2003) e favorisce l’incontro diretto tra domanda e
l’offerta di prodotti invenduti tenendo sotto controllo
gli aspetti nutrizionali, igienico-sanitari, logistici e
fiscali.
Il loro metodo di lavoro permette di attivare in
maniera progressiva il sistema di donazioni/ritiri.
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LAST MINUTE MARKET
35. Chi dona: GDO; Piccola distribuzione; Ristorazione
Chi riceve: Enti caritativi di Assistenza
Collaborazioni: Comuni, Province, Regioni; ASL; ATO.
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LAST MINUTE MARKET
37. • Associazione di famiglie e singoli privati che si organizzano per
effettuare acquisti in comune, non nei magazzini all’ingrosso, ma
presso i produttori della propria zona.
• Equità, Solidarietà e Sostenibilità sono i principali criteri di
consumo, ai quali i membri possono decidere di aggiungerne altri.
• I membri (a rotazione) devono: cercare i produttori e raccogliere
preventivi, raccogliere gli ordini, ritirare la merce, consegna della
merce e pagamenti.
• Spesso si crea un rapporto stretto con i produttori.
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I Gruppi di Acquisto Solidale
41. Un social business è un’impresa sostenibile il cui
principale obiettivo non è l’arricchimento personale
dell’investitore, ma la risoluzione di un problema
sociale e/o ambientale
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Il Social Business
57. Contatti
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www.sbflorence.org
Yunus Social Business Centre
University of Florence
YSBCUF
info@sbflorence.org
www.arcolab.org
ARCO Action Research for
CO-development
ARCO lab
info@arcolab.org
Carmela Nitti - carmela.nitti@arcolab.org