Safety Factor: sicurezza in rete e uso dei social network con i nostri ragazziFattoreMamma Srl
Come possiamo noi genitori aiutare i ragazzi a utilizzare la rete e i social network in modo sicuro? Una serie di consigli e suggerimenti per genitori che vogliono accompagnare i loro figli su Internet
Safety Factor: sicurezza in rete e uso dei social networkFattoreMamma Srl
E tu ce l'hai il Safety Factor? Il fattore che ti permetterà di essere vincente in rete, utilizzandola in modo sicuro? Suggerimenti e consigli per i ragazzi su come si usa la rete in modo sicuro e su come utilizzare i social network in sicurezza
I Nativi Digitali e l'avventura nella Grande ReteSectorNoLimits
Figli, Internet, Rischi, Opportunità, Web, Social Media, Social Network, nuove tecnologie digitali e opportunità in ambito scolastico. I Nativi Digitali e le nuove tecnologie. Rischi online per i minori: adescamento, pedofilia, contenuti inappropriati e dannosi, giochi online e videogiochi, dipendenza da Internet. Responsabilità e reati. Sicurezza: misure di prevenzione, rilevazione e reazione. A chi rivolgersi in caso di emergenza.
Safety Factor: sicurezza in rete e uso dei social network con i nostri ragazziFattoreMamma Srl
Come possiamo noi genitori aiutare i ragazzi a utilizzare la rete e i social network in modo sicuro? Una serie di consigli e suggerimenti per genitori che vogliono accompagnare i loro figli su Internet
Safety Factor: sicurezza in rete e uso dei social networkFattoreMamma Srl
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I Nativi Digitali e l'avventura nella Grande ReteSectorNoLimits
Figli, Internet, Rischi, Opportunità, Web, Social Media, Social Network, nuove tecnologie digitali e opportunità in ambito scolastico. I Nativi Digitali e le nuove tecnologie. Rischi online per i minori: adescamento, pedofilia, contenuti inappropriati e dannosi, giochi online e videogiochi, dipendenza da Internet. Responsabilità e reati. Sicurezza: misure di prevenzione, rilevazione e reazione. A chi rivolgersi in caso di emergenza.
Nativi Digitali - La sicurezza online dei minori spiegata agli adulti - Elisa...SectorNoLimits
Social media e whatsapp, tutela della privacy online, cura della propria immagine online, geolocalizzazione, youtube, cyberbullismo, sexting, dipendenza da Internet
- Quali sono i pericoli di Internet, e come possiamo evitarli?
- Come tutelare i figli minorenni?
- Come difenderci da malintenzionati?
- A chi chiedere aiuto?
- Ricerca del lavoro e Web Reputation: gli errori da evitare su web prima di affrontare un colloquio di lavoro.
Navigare su Internet può essere utile e divertente, ma senza controllo può diventare fonte di minacce e pericoli. Ormai un crimine su cinque viene commesso in Rete.
E' per questo che sotto il patrocinio dell'Associazione Levi-Montalcini e forti della esperienza dei giornalisti scientifici di Gravità Zero e dei tecnici informatici di ChieriWeb, è stato realizzato qusto seminario dal titolo "Rischi e pericoli del Web" che cercherà di fare luce su quanto il mondo sia cambiato da quando "telefonavamo con il gettone" e da quando "le lettere si spedivano su carta". Sembra un secolo eppure sono passati solo 20 anni.
Di seguito i video utilizzati in ordine di apparizione
VIDEO INTRODUTTIVO (copertina)
http://www.youtube.com/watch?v=dAc9t8zY1yo
NAVIGARE SICURI
http://www.youtube.com/watch?v=_IxDnrE4JcY
ADOLESCENTI IN RETE
http://www.youtube.com/watch?v=Nvkj3JnGsj4
POSTA CON LA TESTA
http://www.youtube.com/watch?v=hWIXotxK6Jo
USARE INTERNET IN SICUREZZA
http://www.youtube.com/watch?v=fCtLMGod0Ok
Pericoli di Internet - reale e virtuale - Dov'è Klaus?
http://www.youtube.com/watch?v=KoFUr3h0Yxc
INTERVISTA CISCO (linguaggio tra generazioni)
http://www.youtube.com/watch?v=Zkd3hcEhYjA
SPOT BELGA sull'ingenuità della gente riguardo i propri dati in pasto ai social network
http://www.youtube.com/watch?v=Fa7YlDPG1I
Gap generazionale e tecnologico, social media e minori, rischi di Internet, YouTube e gli adolescenti, room tour, videoblog, Facebook, Ask.fm, cyberbullismo, sexting, pedofilia e molestie, autolesionismo, controllo parentale.
Una panoramica sull'uso della rete e di internet da parte degli adolescenti. Incontro organizzato in collaborazione con la rivista "Etica per le professioni".
NativaMente Digitali - Peculiarità e rischi di una generazione always on - Il...SectorNoLimits
Serata di sensibilizzazione dedicata alla sicurezza online dei minori e indirizzata a genitori, educatori e adulti in genere cui interessa comprendere come la nuova generazione interagisce con le moderne tecnologie digitali, quali sono i rischi cui è inevitabilmente soggetta e come è possibile affrontarli al meglio.
Si è parlato della nuova generazione iperconnessa, dei nuovi modelli cognitivi e delle peculiarità che la contraddistingue, l'uso dei dispositivi digitali e di Internet, i rischi dell'esperienza online e le principali misure di prevenzione, rilevazione e reazione.
Si è parlato di gioco digitale e videogaming violento, cyber pedofilia, adescamento, contenuti inappropriati e dannosi che è possibile incontrare online, uso responsabile dei social media, cyberbullismo, cybersesso, sexting e dipendenza da Internet. Infine, verranno illustrate le migliori misure di sicurezza e i giusti comportamenti da adottare e da trasmettere ai minori per prevenire brutte esperienze che potrebbero turbarli.
Nativi digitali - La sicurezza online dei minori spiegata agli adulti - Ettor...SectorNoLimits
Incontro dedicato ad adulti, in particolare genitori e docenti, che vogliono approfondire la conoscenza delle moderne tecnologie digitali, dei rischi che esse comportano e delle migliori misure di prevenzione da assimilare e trasmettere ai propri figli e alunni. Relatore: Ettore Guarnaccia. Nell'incontro si è parlato di Internet, Sicurezza, Riservatezza, Reati Informatici, Cyber pedofilia e adescamento, Gioco digitale e videogame violenti e Contenuti inappropriati e dannosi per i minori. Infine, sono stati illustrati ai presenti i migliori comportamenti e le misure da adottare per prevenire e gestire eventuali problematiche.
Sicurezza online per i minori - Laboratorio 2 - Ettore Guarnaccia - Padova 25...SectorNoLimits
Laboratorio di sicurezza online per i minori con le classi medie del V Istituto Comprensivo Statale "Donatello" di Padova. Con 100 ragazzi di età compresa fra 11 e 12 anni si è parlato di cyber pedofilia, adescamento online, rischi e utilizzo responsabile dei social media (Facebook, YouTube, Whatsapp, ecc.), netiquette e galateo digitale.
Sicurezza online per i minori - Laboratorio 1 - Ettore Guarnaccia - Padova 14...SectorNoLimits
Laboratorio di sicurezza online per i minori con le classi medie del V Istituto Comprensivo Statale "Donatello" di Padova. Con 100 ragazzi di età compresa fra 11 e 12 anni si è parlato di cyberbullismo, riservatezza, reati informatici, dipendenza da Internet e gioco digitale.
Sicurezza online per i minori - Round table - Ettore Guarnaccia - Padova 31 m...SectorNoLimits
Tavola rotonda con genitori e docenti delle quattro classi medie del V Istituto Comprensivo Statale "Donatello" di Padova (circa 100 ragazzi di età compresa fra 11 e 12 anni). Ai genitori sono stati presentati i temi trattati nel corso dei due laboratori di sicurezza online per i minori con i loro ragazzi e si è parlato di riservatezza, reati informatici, gioco digitale, cyber pedofilia e adescamento. Nel corso dell'incontro sono stati formulati i migliori consigli per genitori e docenti affinché forniscano ai ragazzi i migliori strumenti per prevenire, riconoscere e gestire i rischi e le potenziali brutte esperienze online.
Lavoro interdisciplinare sui pericoli della rete e il cyberbullismo, realizzato dagli alunni della Seconda C della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo Statale "Padre Pio da Pietralcina"
Tutti in rete! il web, tra rischi e risorse. Alcuni spunti per una buona navi...Sonia Bertinat
Una breve guida sui rischi online e su come tutelare se stessi o i propri figli.
Creato con Laura Salvai
Scarica la versione ebook da qui http://bit.ly/1ir615x
Sviluppo cerebrale e rischi da digitale di Ilaria PorroBraglia
La rete neurale si forma nel periodo
fetale e nei primi due tre anni, con due
processi chiave: la neurogenesi e la sinaptogenesi,
entrambe massime in questa
prima epoca della vita.
Si individuano 4 fasi dello sviluppo cerebrale:
- Proliferazione: fase in cui si generano
nuovi neuroni
- Sinaptogenesi: fase in cui avviene la
formazione di nuove connessioni (sinapsi)
tra neuroni
- Prunning o sfoltimento sinaptico: è
il processo in cui vengono eliminate
dal cervello le connessioni meno importanti
o poco utilizzate
- Mielinizzazione: processo in cui gli
assoni delle vie neurali importanti
vengono ricoperti da una guaina
isolante, la mielina, che li rende più
veloci e stabili.
Tutto quello che avreste voluto sapere su internet per viverla serenamente con i vostri figli
Vodafone Lab @Donna Moderna Experience, Genova, 10/12/2011
Nativi Digitali - La sicurezza online dei minori spiegata agli adulti - Elisa...SectorNoLimits
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La rete neurale si forma nel periodo
fetale e nei primi due tre anni, con due
processi chiave: la neurogenesi e la sinaptogenesi,
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prima epoca della vita.
Si individuano 4 fasi dello sviluppo cerebrale:
- Proliferazione: fase in cui si generano
nuovi neuroni
- Sinaptogenesi: fase in cui avviene la
formazione di nuove connessioni (sinapsi)
tra neuroni
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assoni delle vie neurali importanti
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Adolescenti e internet: normalità, dipendenza, trattamentoCentroMinotauro
Presentazione del seminario svoltosi a Milano il 23 maggio 2015 sul tema "adolescenti e internet: normalità, dipendenza, trattamento", organizzato dalla Fondazione Minotauro.
Presentazione dei risultati dei questionari somministrati ai partecipanti al ciclo di seminari: "Famiglie in rete: consapevolmente nel web". Il ciclo di seminari si è tenuto a Medicina (BO) a Marzo/Aprile 2014.
AIB Toscana Formazione. Accesso all'informazione e collaborazione virtuale. Corso di aggiornamento finanziato dalla Regione Toscana per le biblioteche pubbliche
(9 gennaio- 16 febbraio 2012). Come comunicano i giovani.
Lucia Bertini
Report dell'indagine "La didattica a distanza dal punto di vista dei genitori...Simone Aliprandi
La didattica a distanza dal punto di vista dei genitori. Report dell'indagine condotta nella primavera 2020 da Giulia Pastori, Andrea Mangiatordi, Valentina Pagani, Alessandro Pepe del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "R. Massa" (Università degli Studi di Milano-Bicocca). Pubblicato online a fine luglio 2020; versione con grafici interattivi disponibile qui https://create.piktochart.com/output/47858163-report-dad-genitori); commento sintetico qui https://www.unimib.it/comunicati/didattica-distanza-65-cento-delle-mamme-lavoratrici-non-ritiene-conciliabile-lavoro.
L'adolescente oggi: la crisi, la ricerca di certezze, le statistiche sulla vita sessuale nel nostro Paese e i rischi che si possono correre; infine, delle possibili linee guida per i genitori!
2. P. Stanziale
Le dipendenze tecnologiche
- Il QUADRO GENERALE
- STADI DELLO SVILUPPO
- TECNOLOGIE EDETA’ EVOLUTIVA
- LE DIPENDENZE TECNOLOGICHE
(Tecnologie, sintomi, patologie, la Scuola, i
reati e la legislazione, interventi e terapie)
- BIBLIOGRAFIA
2
4. Alunni età evolutiva –sviluppo –
condizionamenti
Società complessa media – spettacolo-
globalizzazione- stili di vita- rivoluzioni
tecnologiche
Scuola complessità relazionale –teoria di
Postman
4
6. STADI DELLO SVILUPPOSTADI DELLO SVILUPPO
P. Stanziale
Counseling scolastico
Aggiornamenti
culturali
P. Stanziale
Counseling scolastico
Aggiornamenti
culturali
7. Piaget
L’intelligenza in 5 fasi:
1) Stadio senso-motorio (dalla nascita ai 2
anni) - l'intelligenza si sviluppa attraverso
l'azione;
2) Stadio pre-concettuale ( di 2 ai 4 anni ) - il
Bambino inizia ad articolare il linguaggio;
3) Stadio del pensiero intuitivo (dai 4 ai 7 anni) -
il bambino intraprende il processo di
socializzazione;
4) Stadio delle operazioni concrete (dai 7 agli 11
anni) - passa dal pensiero analogico a quello
induttivo;
5) Stadio delle operazioni formali (dagli 11 ai 14
anni) - l'adolescente acquisisce la capacità del
pensiero astratto, di tipo ipotetico-deduttivo.
8.
Stadio delleoperazioni formali: periodo
che va dagli 11 ai 15 anni.
Si fanno gli ultimi passi verso il
pensiero astratto e la
concettualizzazione; il bambino é in
grado di formulare un ragionamento
ipotetico-deduttivo.
Piaget
9. Erickson
Erickson propone una concezione degli stadi di
sviluppo intesa
come succedersi di stadi psicosociali,
nei quali l’individuo crescendo affronta una
gamma sempre più vasta di relazioni umane.
Gli stadi dello sviluppo psicosociale di Erickson
sono otto.
10. CRISI
PSICOSOCIALI
fiducia e sfiducia
autonomia, dubbio,
vergogna
iniziativa e senso di
colpa
industriosità e senso
di inferiorità
identità e rifiuto;
dispersione
dell'identità
intimità e solidarietà,
isolamento
generatività,
ripiegamento dell'Io
integrità dell'Io e
disperazione
ETA’
Infanzia
Prima
fanciullezza
Età del gioco
Età scolare
Adolescenza
Giovinezza
Età adulta
Età senile
RAGGIO
RELAZIONI
SIGNIFICATIVE
la madre
i genitori
nucleo familiare
vicinato, scuola
coetanei ed esterni
partner (amicizia,
sesso)
divisione del lavoro
Umanità
VIRTU’
ERICKSON
Speranza
Volontà
Fermezza di
propositi
Competenza
Fedeltà
Amore
Sollecitudine
Saggezza
11. FREUD
orale (0-18/24 mesi)
anale (2-4 anni)
fallica (4-6 anni) Fase edipica caratterizzata dal
desiderio sessuale nei confronti del genitore del sesso
opposto.
di latenza (6-10/11 anni) gli stimoli sessuali cessano
di essere attivi, il che fa si che il bambino di scuola
elementare indirizzi i propri interessi all’ambiente.
genitale (dagli 11 anni in poi) si ha il sorgere degli
interessi
sessuali (fase prepuberale e fase puberale).
12. Adolescenza
Va dalla pubertà 11-12 anni, ad un’età quasi adulta.
Vi sono 3 sottoperiodi nell’adolescenza:
Una prima adolescenza che è caratterizzata da
cambiamenti a livello di scuola,
da un aumento di co nflittualità in famiglia
e da una gruppalità ancora qualificata da quella
segregazione sessuale tipica dell’infanzia.
Fase di transizione.
Tarda adolescenza dove è prevalente la
preoccupazione per il futuro (laurea, lavoro), minor
conflitto in famiglia e una gruppalità mista.
13. Adolescenza
L’identità, l’adolescente non può affrontare la separazione
dalla famiglia se non conquistandosi la propria identità.
Quando l’adolescente raggiunge il senso dell’identità, ha anche
fiducia che la propria identità e la propria continuità interiore
. Con la PRECLUSIONE DELL’IDENTITÀ l’adolescente tende
solo a conformarsi alle richieste del genitore, cercando la
propria identità nell’adeguamento alle richieste genitoriali.
L’IDENTITÀ NEGATIVA prevede che il figlio cerchi di adottare
un’identità che vada contro le attese genitoriali.
Con l’IDENTITÀ DIFFUSA l’adolescente sembra non cercare
una vera identità, ma vive una forma di apatia nei confronti dei
compiti della sua età.
Con la MORATORIA, l’adolescente sperimenta diverse e
successive identità senza sceglierne nessuna.
15. Il gruppo
svolge molte funzioni importanti:
Funge da base sicura
Il gruppo svolge un’importante funzione nell’orientare
l’adolescente verso i valori della propria coorte e nel
mettere in discussione gli standard degli adulti.
Il gruppo favorisce processi di assimilazione e
differenziazione dagli altri gruppi.
Il gruppo è il contenitore o il tramite per la formazione di
rapporti più esclusivi come le amicizie o le relazioni
sentimentali.
Il gruppo aiuta l’adolescente a ricercare una propria
identità.
Il gruppo può produrre conformismo.
Il gruppo produce leader e gregari.
17. Età evolutiva e tecnologie- Scuola
dell’Infanzia
Il TABLET ed il PC influiscono sui nativi digitali
dal punto di vista della
manipolazione
socializzazione
concentrazione
Approccio è prima dei tre anni- circa 40%
17
18. Scuola dell’infanzia
Necessaria una mediazione parentale nell’uso
infantile delle tecnologie informatiche
Privilegiare l’aspetto ludico (App. soft. ecc.)
REGOLARE - STIMOLARE – PARTECIPARE
CONDIVIDERE E MEDIARE fin dall’inizio.
18
19. Regole
1 Meglio educare che vietare
2 Attenzione ai contenuti non allo strumento
3 Tablet con vuol dire Internet (4 5 anni x siti
dedicati)
4 Filtri e blocchi non bastano ci vuole il
genitore
5 Giocare online ma con amici e compagni
reali
6 Osservare per dite BASTA – uso/abuso
7 Non invadenti e ficcanaso ma attenti e
19
20. Conclusioni
NO A TABLET –
SMARTPHONE E TV
FINO A 2 ANNI.
DOPO I DUE ANNI NON
OLTRE UN’ORA AL
GIORNO (Ass. Ped.
20
21. SMARTPHONE ed età
evolutiva
1 Lo SMARTPHONE si condivide con mamma
e papà
2 Si usa solo quando serve
3 Non si usa a tavola- non si leggono SMS
quando qualcuno parla- si spegne di notte
4 Educare ad Internet
5 Non si prende in giro e non si parla male dei
compagni
6 Non si leggono i messaggi di nascosto ma si
leggono insieme
21
22. 7 Fino a 12 anni il bambino va tenuto sotto
controllo
8 Mamma e papà danno il buon esempio
9 Durante i compiti si spegne tutto
10 Usare le faccine ma esprimere anche le
emozioni nella realtà
Lo SP avvicina amici e familiari
Opportunità di controllo parentale
22
23. ETA’ EVOLUTIVA E TECNOLOGIE
TELEVISIONE
Visione + 3 ore tv/giorno
peggioramento rendimento scolastico
Minore attenzione
Difficoltà lettura
Difficoltà motorie
Pensiero analogico
Uso prolungato computer NON legato a basso
livello attenzione
23
24. Fruizione computer
Effetti sulle attività spaziali- tempi reazione
giochi
Concentrazione e capacità iconiche-
rappresentazione grafiche
Abilità di attenzione visiva- percezione veloce
target visivi
24
25. Possesso computer
7 anni 55 %
10 anni 63 %
17 anni 65 %
Maschi usano maggiormente il computer
rispetto alle femmine –maggiormente per 7 e
10 anni
7 -10 anni giochi – mattina
13 17 anni videoscrittura – Internet -sera
25
26. Regole
1 Controllo dell’adulto
2 Software adatto all’ età
3 E’ solo uno strumento di gioco tra tanti
4 Ascoltare il bambino – il computer non
pensa
5 Non lasciare da solo il bambino al computer
per molto tempo
6 Favorire l’aspetto ludico
7 Non enfatizzare ciò che produce ilcomputer
26
27. I MINORI E INTERNET
Fanno ricerche (85%);
Giocano online (83%);
Guardano video (76%);
Comunicano con gli amici via IM (62%);
Studiano, approfondiscono;
Scaricano musica, film,
cartoni animati, serie TV;
Discutono su social media,
chat, forum, newsgroup;
Bloggano su weblog,
audioblog e videoblog;
Acquistano beni e servizi.
27
28. I MINORI E INTERNET
Il 57% ha un profilo personale
su almeno un Social Network;
Il 35% dei profili è ad accesso pubblico.
Molti mentono sull’età
al momento della registrazione;
Ha un proprio profilo personale:
il 22% dei ragazzi di 6-9 anni,
il 26% dei ragazzi di 9-10 anni,
il 49% dei ragazzi di 11-12 anni,
I minori di 13 anni non sono pronti
a gestire con la dovuta cognizione
le funzionalità e i rischi.
28
29. La scuola
è chiamata a svolgere un compito di difficilemediazione
tra la tecnologia e i suoi principali fruitori: i giovani
Un minore europeo su due dichiara
che i propri insegnanti sono interessati
alle loro esperienze online.
Il più basso livello di coinvolgimento
fra insegnanti e alunni si registra
purtroppo in Italia (65% contro 73%).
Molti insegnanti italiani non si sentono
ancora sufficientemente sicuri
per supportare e aiutare gli alunni
su problematiche e rischi online.
L’impegno dello Stato in termini
di infrastrutture tecnologiche e
formazione è ancora insufficiente
29
30. Il 70% dichiara di parlare con i propri figli
delle loro attività online;
Il 28% blocca o filtra la
navigazione;
Il 24% controlla i siti visitati dai propri figli;
Il 13% non svolge alcuna
mediazione;
Il 54% esclude la possibilità
di esperienze ed incontri negativi.
L’81% non è a conoscenza delle
esperienze negative dei figli.
Il 91% vorrebbe maggiori informazioni
30
I genitori dei nativi digitali
31. I RISCHI E LA RETE
Il 41% dei minori si è imbattuto online in contenuti
o contesti inappropriati o potenzialmente pericolosi.
Il 12% ne è rimasto turbato.
Il 7% ha visto immagini a sfondo sessuale.
Il 6% ha ricevuto messaggi offensivi, il 3% ne ha
inviati.
Il 4% ha ricevuto immagini a sfondo sessuale da coetanei.
Il 27% ha comunicato con persone
sconosciute.
Il 4% ha incontrato di persona
soggetti conosciuti online.
Di questi, l’11% si è dichiarato
turbato dall’incontro.
Il 18% dei ragazzi italiani (11-16)
31
32. Art. 30, I comma, Costituzione: “èdovereediritto dei genitori
mantenere, istruireededucarei figli, anchesenati fuori del
matrimonio”.
Art. 147 c.c. prevede “l'obbligo di mantenere, istruireededucare
laproletenendocontodellecapacità, dell'inclinazionenaturale
edelleaspirazioni dei figli”.
Art. 2048 c.c.: “Il padreelamadreo iltutore, sono
responsabili
deldannocagionatodalfattoillecito deifigliminori non
emancipati odellepersonesoggetteallatutela, che
abitanoconessi.
“Lepersoneindicatedaicommiprecedenti
32
Responsabilità e reati penali
33. Cellulare a scuola
DPR 249/1998
L’uso del cellulare di altri dispositivi elettronici
audio-video da parte degli studenti durante le
attività didattiche è
VIETATO.
Le singole scuole nel Regolamento d’Istituto
disciplinano l’uso del cellulare e degli altri
dispositivi
33
34. Reati
Calunnia(art. 368): reclusione fino a 6 anni.
Sostituzionedipersona(art. 494): reclusione fino a 1
anno.
Pubblicazioni oscene(art. 528): reclusione fino a 3 anni più multa.
Ingiuria(art. 594): reclusione fino a 1 anno, multa fino a €
1.000.
Diffamazione(art. 595): reclusione fino a 3 anni, multa fino a € 2.000.
Attipersecutoriestalking(art. 612-bis): reclusione fino 4
anni.
Prostituzioneminorile(art. 600-bis): reclusione fino a 12 anni,
multa fino a € 150.000.
Pornografiaminorile(art. 600-ter): reclusione fino a 12
anni,
multa fino a €
240.000.
Detenzionedi materialepornograficominorile(art. 600-quater):
reclusione fino a 3 anni (reato applicabile anche se il reo è minorenne).
Pornografiavirtuale(art. 600-quater-1): reclusione fino a 2
34
35. Reati
Detenzione e diffusione abusiva di codici d’accesso a sistemi informatici o
telematici (art. 615-quater): reclusione fino a 1 anno.
Diffusione di programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema
informatico (art. 615-quinquies): reclusione fino a 2 anni.
Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza (art. 616):
reclusione fino a 3 anni.
Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o
conversazioni telegrafiche o telefoniche (art. 617): reclusione fino a 5 anni.
Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazione
informatica o telematica (art. 617-quater): reclusione fino a 5 anni.
Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire
o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche
(art. 617-quinquies): reclusione fino a 5 anni.
Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni
informatiche o telematiche (art. 617-sexies): reclusione fino a 5 anni.
35
36. Reati
Rivelazioni del contenuto di corrispondenza
(art. 618): reclusione fino a 6 mesi.
Danneggiamento di informazioni,
dati e programmi informatici
(art. 635-bis): reclusione fino a 4
anni.
Truffa telematica (art. 640):
reclusione fino a 5 anni.
Frode informatica (art. 640-ter):
reclusione fino a 3 anni.
Protezione del diritto d'autore
e di altri diritti connessi al suo esercizio
Legge 22 aprile 1941 n. 633
(G.U. n.166 del 16 luglio 1941)
Testo consolidato al 9 febbraio 2008
Nuovo regolamento AGCOM
in vigore dal 31 marzo 2014.
36
37. O.K.A. SESSA AURUNCA (CE)
P. STANZIALE
COUNSELING SCOLASTICO
AGGIORNAMENTI CULTURALI
LE DIPENDENZE
TECNOLOGICHE
38. DIPENDENZE
TECNOLOGICHE38
Le dipendenze comportamentali che implicano
una funzione uomo macchina
comprendono:
Dipendenza da computer
Dipendenza da internet
Dipendenza dal telefono cellulare
Dipendenza dalla televisione
39. Dominanza
dell’attività sul pensiero e
sui sentimenti: l’attività o la
sostanza dominano i
pensieri ed il
comportamento del
soggetto, assumendo un
valore primario fra tutti i
suoi interessi
Dipendenze tecnologiche
40. Alterazioni del tono
dell’umore:
l’inizio dell’attività (o
l’assunzione della sostanza)
provocano cambiamenti nel
tono dell’umore. Il soggetto
può sperimentare un
sentimento di eccitazione o
maggiore rilassatezza come
diretta conseguenza
dell’incontro con l’oggetto
della dipendenza.
Dipendenze tecnologiche
Sintomatologia
41. Tolleranza: Bisogno di aumentare
progressivamente la quantità di droga o
l’attività per ottenere l’effetto desiderato;
Sintomi di astinenza: malessere psichico
e/o fisico che si manifesta quando
s’interrompe o si riduce il comportamento
o l’uso della sostanza;
Conflitto: conflitti interpersonali tra il
soggetto e coloro che gli sono vicini, e
conflitti interpersonali interni a se stesso, a
causa del suo comportamento
dipendente;
Ricaduta: tendenza a ricominciare l’attività
o l’uso della droga dopo averla interrotta.
Dipendenze tecnologiche
42. INTERNET ADDICTION
DISORDER
Nel 1997 una pubblicazione scientifica della
Dr.ssa Kimberly Young dell’Università di
Pittsburg rese l’Internet Addiction un
disturbo riconosciuto dalla comunità
psichiatrica internazionale fino a diventare in
pochi anni un quadro clinico
42
43. INTERNET ADDICTION
DISORDER
Secondo la ricercatrice americana i futuri rete
dipendenti affascinati da questa enorme
potenzialità passano da:
Una fase tossicofilica: caratterizzata da
interesse ossessivo per l’e mail e progressiva
frequentazione e partecipazione a siti internet
e chat.
Una fase tossicomanica: caratterizzata da
collegamenti così prolungati da
compromettere la vita di relazione sociale e
43
44. TEST DI YOUNG PERLA VALUTAZIONE DELLO IAD
(Internet Addiction Disorder)
Il Disturbo da Dipendenza da
Internet (IAD) può essere
diagnosticato solo da una
specialista, ma il test realizzato
dalla psicologa Kimberley S.
Young può essere utilizzato come
primo elemento di valutazione.
44
45. Test Cantelmi e Talli (2007)
E’ necessario che siano presenti 2 o più dei sintomi OVERT e 2 o più dei sintomi
COVERT, perun periodo di tempo di almeno 6 mesi. I sintomi non sono meglio spiegato
da altri disturbi.
OVERT
1. Elevato tempo di permanenza online, non giustificato da motivi
di lavoro o di studio
2. Manifestazioni sintomatiche offline (ad es. nervosisimo, irritabilità,
depressione, ecc.)
3. Conseguenze negative dovute all’uso eccessivo di Internet
(ad es. isolamento sociale, scarso rendimento lavorativo, ecc.)
COVERT
1. Irrefrenabile impulso a collegarsi ad Internet
2. Ripetuti tentativi di controllare, ridurre o interrompere l’uso
di Internet
3. Frequenti menzogne relative all’uso eccessivo di Internet
4. Ricorrenti pensieri e/o fantasie relativi ad Internet
45
46. Dipendenze tecnologiche
Cybersexual addiction
Cyber-Relational Addiction
Dipendenza da giochi di ruolo on line
Information overload
INTERNET ADDICTION DISORDER
L’Internet Addiction non è una categoria
omogenea ma si manifesta sotto varie forme
(Cantelmi et al 2000)
47. 1 Cybersexsual Addiction
:
è l’uso compulsivo di
siti dedicati al sesso
virtuale ed alla
pornografia
Dipendenze tecnologiche
INTERNET ADDICTION DISORDER
48. 48
Il fenomeno della pornografia in Rete
diventa quasi il
sostituto dell’incontro erotico vero e proprio.
In questi casi si parla di Cybersex addiction
ossia, uno stato di dipendenza da sesso in Rete,
in cui l’uso del computer è eccessivo per
frequenza e durata e tende a sostituire
totalmente la vita relazionale reale.
Cybersexsual Addiction
49. 2 Cyber-RelationalAddiction: è la
tendenza ad instaurare relazioni amicalio
amorosecon persone incontrate on line.
A poco a poco lerelazionivirtuali
diventanopiùimportantidiquellereali ed
il soggetto si isola.
Lerelazionichenascono inretesono
spesso destinatearestaretali, inquanto si
rifiutal’ideadiconoscersi realmenteper
mantenere un’immagine virtuale di sé
idealizzata.
Dipendenze tecnologiche
INTERNET ADDICTION DISORDER
50. 3 Dipendenzadagiochidiruolo on
line
I giochi di ruolo in rete (Holeton
1998) usano la rete per far giocare
tra loro più utenti
simultaneamente. Il giocatore si
immedesima in un personaggio.
Anche in questo caso può comparire
un comportamento per il quale il
soggetto tenderà a dedicare gran
parte del tempo al gioco mettendo in
crisi i rapporti interpersonali e gli
impegnidellavitareale.
Dipendenze tecnologiche
INTERNET ADDICTION DISORDER
51. 4): Informationoverload: Si dipende
dalla ricerca continua ed estenuante
di informazioni di cui si va in cerca
perore ed ore di collegamento.
Una ricerca frenetica che si tenta
inutilmente di ridurre e che perdura
anche se il tempo trascorso in rete
aumenta a scapito del lavoro,
famigliavitasocialeedirelazione.
Dipendenze tecnologiche
INTERNET ADDICTION DISORDER
52. 52
-Dipendenza da gioco d’azzardo
-Dipendenza dalla televisione
-Dipendenza da trading on-line
-Dipendenza da cellulare
E QUINDI
53. 53
Il gioco d’azzardo patologico
colpisce lo 0,79 %.
Sembra una cifra irrisoria, ma chi ne
è colpito entra in una spirale di
sofferenze, menzogne, debiti e
disperazione.
Dipendenza da gioco
d’azzardo
54. 54
Le conseguenze sono devastanti:
i giocatori patologici finiscono per
indebitarsi per ingenti cifre di denaro
e mettere a repentaglio la propria
attività lavorativa (assenteismo e
distrazione) e la vita familiare.
Dipendenza da gioco
d’azzardo
55. 55
Dipendenza da televisione
Come ogni altro mezzo di
comunicazione,
anche la TV può essere utilizzata in
modo assennato o nocivo:
la teledipendenza si sviluppa dal
cattivo uso e, successivamente,
dall’abuso di questo strumento.
56. 56
Il cattivo uso della televisione: al
confronto diretto con il mondo
circostante viene a
sostituirsi
una costruzione di conoscenze e
competenze
subìta ed accettata passivamente.
Dipendenza da televisione
57. 57
La dipendenza da televisione è legata: al
teleabuso,
un uso smodato,
ed alla tele fissazione, un atteggiamento
passivo.
Questo atteggiamento è rischioso perché una
caratteristica della televisione è il potere di
impegnare non solo
i sensi della vista e dell’udito,
ma anche la sensibilità e le emozioni.
Dipendenza da televisione
58. 58
L’abuso
(si intende qui un uso della TV superiore alle
3 ore quotidiane) e
l’atteggiamento passivo
verso la televisione
causano effetti deleteri, come
l’incapacità a distinguere
la realtà dalla finzione
oppure come
l’isolamento sociale ed il
deterioramento dei rapporti con gli altri.
Dipendenza da televisione
59. 59
Infine, l’incapacità e l’impossibilità di assumere
criticamente
le informazioni porta a sviluppare una vera e propria
ipersensibilità verso quello che viene proposto dalla TV,
tanto da manifestarsi nella eccessiva e smisurata
preoccupazione
riguardo alle notizie (per es. vere e proprie psicosi e
attacchi di panico conseguenti a certe notizie).
Inoltre nel teledipendente cresce inconsapevolmente la
necessità di
corrispondere ad ogni costo ai modelli di vita proposti,
più o meno realistici.
Dipendenza da televisione
60. 60
TRADING ON LINE COMPULSIVO
pur essendo un comportamento di addiction
viene di solito sottostimato.
Le caratteristiche del web che velocizzano
gli scambi di compravendita sui mercati mondiali,
con un controllo in tempo reale dell’andamento della rendita delle diverse
azioni, può dare l’illusione di controllo su operazioni che
possono comportare guadagni ma anche perdite piuttosto ingenti.
SHOPPING ON LINE COMPULSIVO
si caratterizza con comportamenti di
addiction legati all’acquisto di oggetti tramite la Rete. La rapidità,
la possibilità di usufruire di una gamma infinita di possibili acquisti,
favorisce l’insorgere di comportamenti compulsivi
in tal senso. Lo shoppingcompulsivo
può avvenire anche tramite le aste on-line, primo fra tutti e-bay.
INTERNET ADDICTION
62. 62
LA DIPENDENZA
DA CELLULARE
Anche il telefonino rappresenta
un oggetto verso il quale si può
sviluppare una
forma di dipendenza.
Con la crescita del numero e dei modelli di
cellulari, nonché dei servizi, il telefonino, si
assiste a quella che in alcuni paesi, è già
diventata una “malattia sociale” e che è stata
definita “telefonino-dipendenza”,
“cellularomania” o “cellulare-addiction”.
63. 63
Con la moltiplicazione delle sue funzioni
si sono trasformate anche le
funzioni sociali e psicologiche del cellulare:
il cellulare oggi
accompagna ogni momento della giornata,
aiuta ad organizzare ed a gestire ogni momento della vita,
dal lavoro ai momenti di svago (con i giochi, le fotocamere,
le videocamere).
Il telefonino rappresenta uno strumento che riveste
almeno tre importanti funzioni psicologiche relative sia alla
sfera individuale, che a quella relazionale.
LA DIPENDENZA DA CELLULARE
64. 64
1-Una delle principali funzioni psicologiche del cellulare è quella
di regolare la distanza nella comunicazione e nelle relazioni .
ci si può proteggere
dai rischi dell’impatto emotivo diretto,
trovando una risposta alle proprie insicurezze relazionali,
ma ci si può altresì mantenere vicini e presenti alle persone a cui si è
legati affettivamente, gestendo
l’ansia da separazione e la distanza,
costruendo un “ponte telefonico” che attraversa infiniti spazi in
pochissimo tempo.
Gli adolescenti sono più spesso esempio dell’utilizzo del telefonino come
strumento di difesa per affrontare le insicurezze nella comunicazione,
sia nella fase di conoscenza che in quelle di gestione delle relazioni.
I genitori
invece trovano nel telefonino una risposta al proprio bisogno di restare
costantemente presenti nella vita dei propri figli, adoperando il cellulare
come ciò che è stato definito un “guinzaglio telematico
LA DIPENDENZA DA CELLULARE
65. 65
2-Un’altra importante funzione psicologica del cellulare è
quella di rappresentare
un mezzo per gestire la solitudine e l’isolamento ,
assumendo quasi il ruolo di
“antidepressivo o ansiolitico multimediale”,
nei confronti del quale diviene facile diventare dipendenti. In
questo senso il telefonino diventa il simbolo della “presenza
dell’altro”, che è un’entità sempre a portata di mano. Da ciò
nasce conseguentemente
un estremo investimento affettivo del telefonino che
può trasformarlo nello stato
dell’“essere posseduti”, in cui spegnere il cellulare diventa
quasi come essere trasparenti e incapaci di entrare in altro
modo in relazione.
LA DIPENDENZA DA CELLULARE
66. 66
3-Una terza funzione ormai crescente del
cellulare è quella
di rappresentare un mezzo per vivere e
dominare la realtà,
in grado di regalare l’idea di poter essere
presente e capace di
“fermare il tempo”,
con una o più immagini.
LA DIPENDENZA DA CELLULARE
67. 67
Generalmente si parla di “cellularomania” quando il traffico
telefonico quotidiano di un individuo, costituito da chiamate
e sms sia in entrata che in uscita, ammonta
all’incirca a 300 contatti.
Tuttavia, il problema quantitativo potrebbe anche essere
manifestato in termini di
lunghe conversazioni
con poche persone o ancora l’utilizzo eccessivo potrebbe
essere legato all’abuso di altre funzioni del cellulare.
Inoltre, si può ipotizzare una “dipendenza da telefonino”
quando una persona presenta alcuni dei seguenti
atteggiamenti-spia:
LA DIPENDENZA DA CELLULARE
68. 68
•dedica la maggior parte del proprio tempo ad attività
connesse all’utilizzo del telefonino (telefonate, sms, giochi,
consultazioni, uso di foto-videocamere, ecc.)
•manifesta senso di stordimento, mal di testa, vertigini,
dolori al viso o all’orecchio o altri sintomi fisici che possono
essere collegati all’abuso del telefonino;
•manifesta un atteggiamento di estrema affettività verso
l’oggetto telefonico che si evidenzia con la resistenza ad
allontanarsi da esso anche per poco tempo;
•mostra un utilizzo del telefonino non giustificato da
necessità.
SINTOMATOLOGIA
69. 69
•utilizza il telefonino come mezzo di protezione e di intermediazione per entrare in
rapporto con altri con i quali altrimenti non si riuscirebbe a comunicare in modo
diretto;
•propende ad utilizzare il cellulare come strumento di controllo nelle relazioni
sentimentali e affettive;
•tende ad entrare in ansia o perfino in panico, o comunque a sperimentare stati
emotivi spiacevoli, se il telefonino è scarico o se non funziona;
•tende a giustificare l’incapacità a staccarsi dal telefonino con l’uso di alibi (es.
ragioni di sicurezza);
•tende ad utilizzare il telefonino per tenere sotto controllo alcune paure o
insicurezze (paura della solitudine, fobie specifiche, crisi d’ansia, ecc.);
•tende ad usare più telefonini, spesso linee separate in base all’utenza (es.
lavoro/amici);
•ha l’abitudine di mantenere il telefono acceso anche di notte e di effettuare
eventuali risvegli notturni per controllare l’arrivo di short message o di chiamate.
•è incapace di mantenere dei momenti di assenza di contatto e di comunicazione
con qualcuno.
SINTOMATOLOGIA
70. 70
Ben presto la necessità di esprimere tanto attraverso uno
short message ha portato allo sviluppo di un
linguaggio sintetico,
fatto di abbreviazioni e codici
e che rappresenta il vero rischio della dipendenza da sms,
soprattutto in età evolutiva.
Il linguaggio sintetico infatti rischia di prendere il
sopravvento tra le funzioni cognitive ed emotive in via di
sviluppo, predisponendo alla strutturazione di una forma di
pensiero eccessivamente sintetico.
SMS
72. Si calcola che un grande utilizzatore di Internet
possa trascorrere in rete da 40 a 80 ore
settimanali con sessioni singole che possono
durare anche 20 ore.
Come conseguenza possono comparire:
Dolori dorsali e cervicali
Palpitazioni
Disturbi del sonno e ricorrenti cefalee
Negligenza nell’igiene del corpo
Sindrome da tunnel carpale(dolore caratteristico
72
INTERNET
SINTOMI FISICI
73. SINTOMI PSICHICI
Sensazioni di benessere e di euforia
quando si è in rete
Incapacità di sospendere l’attività
Depressione apatia irritabilità quando non è
possibile connettersi
Assunzione di rischi non abituali, tradimento
dei propri valori per il fatto che si può
rimanere anonimi
Nostalgia per le attività svolte in rete mentre
il soggetto è impegnato in altre attività.
73
74. TRANCE DISSOCIATIVA DA
VIDEO TERMINALE
Indica un fenomeno psicopatologico correlato alla
rete ed alle tecnologie percettive, caratterizzato
da
Assenza di patologia psichiatrica pregressa;
Abuso di navigazione in rete, preceduta da uso
compulsivo delle mail;
Insorgenza acuta di disorientamento, deliri ed
allucinazioni;
Trattamento psicofarmacologico;
Ritorno alla normalità con necessità di limitare
fortemente l’accesso alla navigazione.
74
77. FACEBOOK
“In superficie, Facebook fornisce una
risorsa nel soddisfare il bisogno
umano di connessione sociale.
Ma piuttosto che migliorare il
benessere si è trovato che l’uso di
Facebook provoca il risultato
opposto”, ha spiegato, Ethan Kross
77
78. FACEBOOK
La ricerca ha riguardato 82 utenti del
popolare social network creato da Mark
Zuckerberg e hanno
monitorato il loro livello di benessere
cinque volte al giorno perdue settimane,
sottoponendo loro domande su come si
sentivano in quel momento (se fossero
preoccupati, se si sentissero soli, quanto
stessero usando Facebook e se avessero
interagito direttamente e con quale
frequenza con altre persone).
78
79. FACEBOOK
Il risultato dimostra che le persone che
dicevano di utilizzare Facebookpiù
spesso si sentivano tristi e infelici.
Anzi, maggiore era il numero di ore
passate davanti al pc e minore era il
livello di soddisfazione della loro vita.
Al contrario, i ricercatori hanno
dimostrato che le interazioni dirette con
altre persone nella “realtà” hanno portato
i partecipanti allo studio a sentirsi meglio.
79
80. Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie
per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, farsentire a disagio o
escludere altre persone
Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi
media. Alcuni di essi sono:
Telefonate - Messaggi (con o senza immagini)- Chat sincrone- Social
network (peresempio, Facebook)- Siti di domande e risposte- Siti di
giochi online- Forumonline.
Le modalità specifiche con cui i ragazzi realizzano atti di cyberbullismo
sono molte. Alcuni esempi sono:
pettegolezzi diffusi attraverso messaggi suicellulari, mail, social network;
postando o inoltrando informazioni, immagini ovideo
imbarazzanti (inclusequellefalse);
rubandol’identitàeil profilo di altri, o costruendonedi falsi, al finedi
mettereinimbarazzoo danneggiarelareputazionedellavittima;
insultando oderidendo lavittimaattraverso messaggi sulcellulare, mail,
social network, blogo altri media;
facendo minaccefisiche allavittimaattraverso unqualsiasi media.
80
81. TIPOLOGIE DI I.A.D.
Non tutti concordano nel definire
Internet Addiction come un
disturbo indipendente
e dunque tale da meritare una
propria collocazione nosografica.
Secondo questi autori le varie forme
di IAD sarebbero manifestazioni
diverse di alcuni vecchi disturbi prima
fra tutti quelli dello specchio fobico
81
82. Dipendenze tecnologiche
INTERNET ADDICTION DISORDER
Alcune caratteristiche quali
l’anonimato e l’assenza di vincoli spazio-
temporali,
creano uno spazio psicologico in cui il soggetto
può proiettare i propri vissuti e le proprie
fantasie,
contribuendo allo sviluppo di una vera e propria
dipendenza dal mondo virtuale.
(Del Miglio, Corbelli 2003)
83. Dipendenze tecnologiche
INTERNET ADDICTION DISORDER
In particolare l’adolescente avendo
un’identità ancora fluida sente il
bisogno di rifuggire da una definizione
di sé e l’utilizzo di internet e di uno
pseudonimo gli consentono di creare
una persona on line, una maschera
che crea un’interfaccia tra sé e gli altri.
Si può ipotizzare che agli occhi di
un adolescente questo mondo sia
più leggero, lontano dalle
responsabilità di ogni giorno, dalla
sofferenza, dalle ingiustizie…..
84. 84
Viviamo in un epoca in cui il mondo virtuale sta sostituendo
pian piano gran parte di quello reale,
In molti casi le nuove tecnologie ci possono essere d'aiuto, ma
anche alimentare sempre di più i bisogni di controllo e di
onnipotenza che spesso ci caratterizzano e che a volte possono
creare non pochi problemi o disagi.
Inoltre, la sempre più estesa realtà virtuale sta sempre più
atrofizzando il nostro bisogno di relazioni umane tanto da creare
l'illusione di avere "molti amici" e continui feedback positivi
("mi piace") per ogni parola che viene pubblicata.
Intrattenere relazioni umane, conoscere gente, fare
nuovi incontri, intraprendere discussioni sono
esperienze possibili anche nella realtà virtuale,
sarebbe meglio però non perdere l'abitudine di viverle
davvero.
85. L'uso di Internet in Italia è molto diffuso. ("Cittadini e Nuove
Tecnologie 2011“)
"Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche:
l'84,4% possiede un pc, il 78,9% ha accesso a Internet e il 68%
utilizza perquesto una connessione a banda larga.
All'estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani (>65
anni) che presentano livelli modesti di dotazioni tecnologiche. Se
si confronta la disponibilità di pc, di un accesso a Internet e di una
connessione a banda larga, il divario tra i nuclei in cui il
capofamiglia è un operaio e quelli in cui è un dirigente, un
imprenditore o un libero professionista è di circa 24 punti
percentuali a favore di questi ultimi.”
INTERNET IN ITALIA
L’uso di internet in Italia
86. “Gli utenti di Internet negli ultimi tre mesi hanno utilizzato la
rete prevalentemente per
spedire o ricevere e-mail (80,7%)
cercare informazioni su merci e servizi (68,2%).
Cresce rispetto al 2010 la quota di coloro che usano Internet
per leggere news o giornali on line (+7 punti percentuali), per
informarsi su merci e servizi (+5,4), avere informazioni
sanitarie (+5).”
“Quasi la totalità delle persone di 6 anni e più che utilizzano
Internet sa usare un motore di ricerca (94,2%) e una quota
molto elevata sa spedire e-mail con allegati (83,1%). Oltre la
metà degli utenti della rete sa trasmettere messaggi in chat,
newsgroup o forum di discussione on line (52,7%) e il 41,3%
sa caricare testi, giochi, immagini, film o musica, ad esempio,
su siti di social networking".
L’uso di internet in Italia
87. 87
Gary Small, capo del “Centro di ricerca sulla memoria e
l’invecchiamento” della University of California, Los Angeles, ha
documentato i cambiamenti del cervello in seguito ad un uso,
anche moderato, di internet. Paragonando 12 persone esperte di
web a 12 totalmente inesperte, sottoponendoli a risonanza
magnetica, ha notato una differenza impressionante: gli
utenti della rete mostravano una corteccia parafrontale
sensibilmente alterata. Ma la vera sorpresa è stata quando
Small ha chiesto ai principianti di passare cinque ore online e di
tornare per una nuova risonanza. Negli stessi soggetti il cervello si
era modificato subito!
Da qui l’idea che il cervello degli internet-dipendenti assomigli a
quello dei tossicodipendenti e degli alcolisti.
Internet modifica il cervello
88. Volendo stimare il fenomeno
della net-dipendenza in Italia, è
possibile affermare che sul totale
degli utilizzatori del web (circa 14
milioni), 1,5 milioni sono affetti
da Internet addiction disorder e
circa 3 milioni sono a rischio.
Internet: opportunità o rischio
89. IL CASO COREA DEL SUD
IL 90% delle famiglie sudcoreane ha la ADSL
Il 30% degli adolescenti è a rischio di
dipendenza
Il governo ha istituito dal 2007 140 consultori
negli ospedali ed ha predisposto un
campeggio, struttura intermedia tra la caserma
militare ed una clinica riabilitativa. In questa
struttura gli adolescenti devono imparare a
vivere senza internet, sostituito da attività di
gruppo, sport, corsi di ceramica.
89
90. 90
La Cina è stata il primo
paese a classificare la
dipendenza da Internet
come un disturbo ufficiale.
Inoltre, è anche il primo a
creare un manuale
diagnostico per la
dipendenza da Internet, e
da allora ha influenzato il
resto del mondo a guardare
più da vicino a questa
crescente preoccupazione.
Secondo il “China Internet
Information Center” in Cina
si registrano oltre 513
milioni i navigatori e circa il
42% sono affetti dalla
internet Addiction.
La Cina
91. 91
Internet Gaming Disorder (Disturbo da Internet
Gaming)
Persistente e ricorrente uso di Internet per i giochi, spesso
con altri giocatori, che porta ad indebolimento o stress
come indicato da 5 (o più) dei seguenti criteri, in un periodo
di 12 mesi:
1. Preoccupazione per i giochi online (Pensiero individuale
su attività di gioco precedente o anticipanti la successiva
sessione di gioco. l’Internet Gaming (IG) diventa l’attività
dominante della quotidianità).
2. Sintomi di astinenza quando lontani all’IG (Normalmente
irritabilità, ansietà o tristezza, ma in assenza di segni fisici si
astinenza).
3. Sviluppo di tolleranza (il bisogno di spendere un tempo
maggiore nelle sessioni di IG.
4. Tentativi inutili di controllare la partecipazione agli IG.
5. Perdita di interesse in altri hobbies e attività ludiche
antecedenti a causa di, e con l’eccezione di, IG.
Segue…
92. 92
Internet Gaming Disorder (Disturbo da Internet
Gaming)
6. Continuato eccessivo comportamento di IG nonostante la
consapevolezza di problematiche psicosociali.
7. Inganno dei membri della sua famiglia, terapeuti ed altri
sul suo comportamento di IG.
8. Pratica di IG per evadere da o alleviare un umore negativo
(sentimenti di colpa, ansietà, impotenza).
9. Compromissione o perdita di relazioni significative,
opportunità educative o di carriera a causa della
partecipazione a IG.
Nota bene: il disturbo da IG è distinto dall’Internet Gambling, che è
incluso nei comportamenti correlati al gioco d’azzardo patologico (GAP).
93. Vi sono degli elementi che possono favorire l’insorgere di
psicopatologie legate all’uso di Internet
t
Possiamo individuare 4 categorie:
1. lepsicopatologiepreesistenti. In più del 50% dei casi la IAD
può essere indotta da alcuni tipi di disturbi psichici preesistenti. I
fattori di rischio includono una storia di dipendenza multipla,
condizioni psicopatologiche come depressione, disturbo ossessivo-
compulsivo, disturbo bipolare, compulsione sessuale, gioco
d’azzardo patologico, o fattori situazionali, come sindrome da
burnout, contrasto coniugale o abuso infantile.
2. lecondottearischio (“eccessivo consumo”, riduzione delle
esperienze di vita e di relazione “reali”,ecc);
3. eventidi vitasfavorevoli (problemi lavorativi, familiari, ecc:
“internet come valvola di sfogo”);
4. lepotenzialitàpsicopatologichepropriedella
rete (anonimato e sentimenti di onnipotenza che possono
degenerare in: pedofilia, sesso virtuale, creazione di false identità,
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94. Quali le terapie?
Le terapie ritenute più efficaci percurare la Internet
dipendenza sono sostanzialmente le stesse impiegate pergli
altri tipi di dipendenza.
Laterapiacognitivocomportamentale, iltradizionalegruppodi
supporto “dei12passi”elaterapiaconiugaleo familiare, a
secondadeicasi.
Negli Stati Uniti viene utilizzata anche la psicoterapiaonline, o
permeglio dire il Counseling online. Tale pratica tuttavia è
attualmente vietata in Italia .
Nell’attesa che l’I.A.D. trovi quindi una collocazione definitiva
nel DSM-V, secondo quanto accertato dalle ricerche ufficiali, è
bene tenere presente un altro dato: nell’86 percento dei casi la
dipendenza da internet è associata anche ad altre forme di
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95. Quali le terapie?
Gruppi di auto-aiuto: formati da persone accomunate dal
medesimo problema, percondividere le proprie esperienze,
prescriversi delle regole sull'utilizzo di Internet e riacquistare il
controllo sulla propria vita. Negli Stati Uniti d'America esistono
numerosi esempi di gruppi di auto-aiuto perInternet Dipendenti,
sia online, sia offline. I primi sono stati estremamente criticati, in
quanto colpevoli di esacerbare tale problema.
Counseling terapeutico: favorisce la presa di consapevolezza delle
motivazioni che stanno alla base del proprio comportamento verso
Internet e può fornire un sostegno nel percorso verso il
cambiamento.
Psicoterapia individuale: particolarmente indicata nel caso in cui la
Dipendenza da Internet si accompagni ad una patologia pregressa.
Permette di giungere alla presa di consapevolezza di parti profonde
di sé ed al loro cambiamento.
Strategie di disintossicazione appositamente elaborate pergestire
e risolvere tale problema. In questo caso, particolarmente efficaci
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96. Numeri..
I ragazzi assuefatti alla rete sono l'80% dell'utenza del
Day Hospital di Psichiatria del Gemelli del Gemelli, e per
lo più sono di sesso maschile.
Il restante 20% sono adulti e nel loro caso, a destare
problemi, sono le ore di gioco d'azzardo online e di
accesso ai siti porno che arrivano a far perdere il posto
di lavoro. Nei casi più acuti i giovani passano fino a 18
ore al giorno di fronte ad uno schermo. Si perde il
sonno, la concezione del tempo e dello spazio si
dilatano e distorcono.
Un trip da cui è difficile svegliarsi perché Internet non
dorme mai, è un flusso continuo, sempre pronto a
saziarci con emozioni facili, rapporti puramente
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97. BIBLIOGRAFIA
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