Presentazione del seminario svoltosi a Milano il 23 maggio 2015 sul tema "adolescenti e internet: normalità, dipendenza, trattamento", organizzato dalla Fondazione Minotauro.
3. Operazione culturale complessa quella di distinguere tra nuove
normalità e nuove patologie in adolescenza
Nuove normalità e nuove dipendenze degli adolescenti «nativi
digitali» e della touch generation
Dipendenze non chimiche, senza sostanza o comportamentali
Peculiarità dell’utilizzo fisiologico/patologico fase specifico
dell’adolescente vs. adulto
Nuove normalità e nuove dipendenze
3
4. Gli adolescenti odierni navigano in acque molto diverse da
quelle del passato
Famiglia affettiva, relazionale, dove spesso entrambi i genitori
lavorano: dal padre simbolico alla madre virtuale
Le relazioni senza corpo: spesso distanti ma mai soli
Immersi precocemente nel bagno delle relazioni tra pari: dagli
amici del nido alla dipendenza dai coetanei
La chiusura degli spazi di socializzazione e di gioco: dalla strada
alla piazza virtuale, dal cortile alle console
Come nasce un adolescente navigato
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5. La scuola: tra surfisti e sommozzatori
I videogiochi: non sappiamo quasi niente
La dipendenza: come si diagnostica
Il corpo: tra sperimentazione e perdita di tempo
La patologia: sofferenza web mediata
La presa in carico in una prospettiva evolutiva
I ritirati nella rete
I sovraesposti nella rete
Adolescenza e internet
5
6. Prevenzione e presa in carico del cyberbullismo
I videogiochi e le difficoltà specifiche di apprendimento
Cosa cambia nelle comunità educative e psicoterapeutiche
Come cambia l’adozione
Come cambia la relazione d’aiuto, la consultazione e la
psicoterapia
Adolescenza e internet
6
7. Virtuale come ambiente di espressione del Sé adolescenziale
Cambia il modo di produrre e accedere alla cultura: nuove
modalità espressive e creative
Creatività: intelligenza personale al servizio di un progetto
capace di dare libera espressione al proprio Sé, alla propria
verità personale, al proprio talento
Il ruolo adulto: tra controllo e governo del cambiamento
Vivervirtuale in adolescenza
7
9. Immersione nella rete: uso o abuso?
Allarme nel mondo adulto ma non solo: consapevolezza di
abuso da parte degli adolescenti
Possibile parlare di dipendenza vera e propria?
Siamo tutti dipendenti? Cosa cambia per gli adolescenti?
Uso e abuso
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10. «Interazione eccessiva con la rete, connotata da un rapporto di
dipendenza e dominanza, al quale si accompagnano modificazioni del
tono dell’umore, fenomeni di tolleranza, astinenza, conflitto e rischio di
ricadute» (Griffiths, 1996).
Diagnosi in adolescenza:
A – preoccupazione per attività svolte online, impulso incontrollato a
connettersi, tolleranza, ritiro, mancanza di controllo, tempo e impegno
spesi online, compromissione decision making.
B – mancato adempimento obblighi scolastici e domestici,
compromissione relazioni sociali, violazione regole scolastiche o
legge.
C – esclusione di disturbo psicotico e bipolare.
Almeno 6 sintomi del criterio A e presenza di criteri B-C
Dipendenza
10
11. Incertezza nosografica ma molti modelli esplicativi:
- Neuropsicologico: circuito dopaminergico
- Psicoanalitico: processo primario; reverie
- Cognitivo-comportamentale: credenze patogene e rinforzi
Dipendenza
11
12. Incertezza diagnostica: prevalenza tra 1% (Tsitsika et al., 2009)
e il 19.8% (Ko et al., 2005)
Evitare l’equazione adolescente nativo digitale = internet
dipendente
Dipendenza
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13. Come fare diagnosi?
Tempo di connessione
Test: Internet Addiction Test (Young, 1996,1998)
Colloquio clinico
Diagnosi
13
14. Basato sui criteri che definiscono le dipendenze nel DSM IV
(Astinenza, Tolleranza, Craving, Ossessività, Assorbimento mentale
nei confronti di internet, Compromissione sociale e lavorativa)
20 item, riconducibili a 3 fattori (scala Likert 5 punti)
• Ritiro e problemi sociali: cercate di nascondere quanto tempo
passate in rete?, vi capita di preferire l’eccitazione offerta dal web
dall’intimità col partner?
• Gestione del tempo-performance: avete già cercato di ridurre il
tempo online inutilmente?, rendete meno nello studio per colpa del
tempo passato online?
• Dissociazione dalla realtà: perdete ore di sonno per restare in
rete fino a tardi?, vi capita di controllare la mail prima di fare altre
cose importanti?
Diagnosi - Test
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15. Gli adolescenti italiani sono dipendenti dalla Rete?
I giovani addicted sono effettivamente soggetti problematici?
Come stanno gli adolescenti a rischio dipendenza da Internet?
Gli strumenti diagnostici sono efficaci nel valutare le situazioni
meritevoli di attenzione clinica e quelle di rischio?
Ricerca
15
16. 1757 studenti di istituti secondari di secondo grado di Milano e
provincia, poi ridotti a 1483 (solo italiani)
Età compresa tra i 14 e i 21 anni (M=15.982, DS=1.404),
prevalenza di maschi (63%).
63.7% istituto tecnico professionale, 36.3% liceo
Ricerca
16
17. Domande socio-demografiche
Domande sull’utilizzo di Internet
Internet Addiction Test (IAT, Young, 1998)
Youth Self Report (YSR, Achenbach, 1991)
Test di Valutazione Multidimensionale dell’Autostima (TMA,
Bracken, 1992)
Ricerca
17
19. 1,2% soggetti, di cui 50% uomini e 50% donne, età media 15
anni
50% liceo, 50% istituto tecnico-professionale
Ore connessione giornata tipo: M=6.571; DS=3.468; giornata di
vacanza: M=9.566; DS=7.734 (cfr. Durkee et al., 2012)
Autostima sotto la normalità: autostima totale (M=81.692;
DS=8.209), competenza di controllo ambientale (M=80.230;
DS=11.468) e successo scolastico (M=81.272; DS=10.050)
Profilo dipendenti
19
20. 49% soggetti, di cui 67.8% uomini e 32.2% donne
Età media 16 anni, 29.3% studenti liceo, 70.7% istituto tecnico-
professionale
Ore connessione medie giornaliere: 3
Autostima nella norma in tutte le componenti
Profilo soggetti a rischio
20
23. Problema non pienamente internalizzante né ancora
esternalizzante, maggiormente legato ad aree di pensiero, di
attenzione, sociali e a fragilità narcisistica.
Strumenti diagnostici: item poco attuali e difficoltà nella
rilevazione delle situazioni di rischio.
Nuova normalità → ottica evolutiva.
Conclusioni
23
24. LA RETE PRENDE CORPO
La mentalizzazione del corpo in rete
Elena Buday
25. Caratteristiche dei soggetti
• Adolescenti
• alle prese con compiti evolutivi tra cui la
mentalizzazione del corpo
• figli della famiglia affettiva e delle «mamme
avatar»
• Nativi digitali
Caratteristiche dei soggetti
26. Caratteristiche del mezzo:
Verso una sempre maggiore:
• Integrazione nella vita quotidiana
• Ricerca della corporeità
• Funzione affettiva
Caratteristiche del mezzo
27. La rete come area transizionale
• Amici come pubblico reale e non reale
• Funzione di Oggetto se’ che eroga un
rispecchiamento
• Sentirsi visti e quindi sentirsi esistere
La rete come area transizionale
28. LE TAPPE
• Sperimentazione dell’identità di genere
maschile e femminile
• L’amicizia monosessuale
• Il gruppo eterossessuale
• L’amore. Il corpo è pronto per essere
collaudato fuori dalla rete
Le tappe
32. • Prevalentemente genitori di adolescenti
maschi 13-18 anni
• “Staccare” la mente dal mondo virtuale e
“attaccarla” ai libri di scuola
La richiesta di consultazione
32
33. A partire dal I colloquio: riformulazione del
problema
Abuso tecnologico associato a problematiche
con la scuola, con il corpo, nella relazionali con i
coetanei e con i genitori33
Il primo colloquio con i genitori
34. • Problematiche adolescenziali in generale
connesse a situazione di blocco nella
realizzazione dei compiti evolutivi
Mentalizzazione corporea
Separazione-individuazione
Nascita sociale
Acquisizione di valori ed ideali
34
Prospettiva evolutiva
35. Colloqui separati con padri, madri e figli:
• Raccogliere la cultura affettiva familiare, e i
miti affettivi prevalenti di ciascuno
Intercettare l’insieme delle loro rappresentazioni
e dei loro vissuti profondi
• Elaborazione d’equipe
• Restituzione
35
Il modello della consultazione
36. • Costruire un’alleanza il sintomo significa
allearsi con il significato evolutivo della
dipendenza tecnologica
(soluzione momentanea alle problematiche
incontrate nella crescita)
• A quale bisogno evolutivo risponde l’abuso
tecnologico?
• Quali sono le paure, le angosce, le difficoltà
evolutive che stanno attraversando?
36
Bilancio evolutivo e
alleanza con il sintomo
37. • Moderna forma di intellettualizzazione come difesa
dalla tristezza e dalla rabbia connessa alle difficoltà
di mentalizzazione del corpo, assunzione di un ruolo
sociale
Ricerca di informazioni
Siti d’opinione
Giochi storici
Giochi di ruolo
• Corpo e relazioni virtuali vs corpo e relazioni reali
37
Mondo virtuale come difesa
38. • Diversi livelli di gravità:
continuum dal “più grave” assenza di contatti
virtuali (gioco solitario, ricerca informazioni), al
“meno grave”chat e relazioni virtuali
38
Indici di gravità
39. • Rispondere alle domande dei genitori:
quali strategie di intervento utilizzare?
Condizione fondamentale per attivare la presa in
carico:
• No al ritiro dei dispositivi
• No alla disconnessione dalla rete
39
Alleanza di lavoro con i genitori
40. Internet:
• Non è l’aspetto clinico centrale della crisi
adolescenziale
• Non è l’origine del problema
Problematica di II livello
40
Dipendenza da internet in ottica evolutiva
41. Adolescenti fragili narcisisticamente:
due facce della stessa medaglia
• Ritirati sociali: rete come rifugio dalla realtà,
percepita come troppo complessa e
pericolosa, poco rispondente a sostenere il Sé
grandioso
• Sovraesposti sociali: “agiti virtuali”, sexting,
cyberbullismo…
41
Adolescenti dipendenti dalla rete
42. • Trattamento inteso come sostegno alla crescita
non come cura di una patologia
• Senso di inadeguatezza connesso al crollo
dell’ideale infantile onnipotente: scontro con la
realtà del cambiamento corporeo e con le relazioni
con i coetanei
• I rischi più gravi da cui questi ragazzi si mettono al
riparo attraverso la rete sono:
Rischio suicidale
Rischio break-down psicotico42
Psicoterapia evolutiva
43. • Collocare al centro dello spazio mentale dei genitori
il DOLORE del figlio e allontanare l’idea del
“MENEFREGHISMO”
Noia correlata a:
Crescita senza divertimento
Senza passioni
Senza progetto futuro
Ritirati: Chiusi nella stanza anziché fuori a
sperimentare la vita
Sovraesposti: Costretti a far mostra di sé o ad agire la
rabbia che non riesce ad essere mentalizzata43
Il dolore 1
44. • “ADDOLORARE” (con cautela) gli addolorati: favorire
una funzione riflessiva e la risimbolizzazione dei loro
comportamenti
• “ADDOLORARE” la loro immagine agli occhi degli
altri…per primi i genitori, poi gli insegnanti…la
scuola…
“Mio figlio dice che sta bene così, che a lui il resto non
interessa…che gli altri sono tutti scemi e che della
scuola non gliene frega niente…!”44
Il dolore 2
45. Lo stato di apatia e di sospensione dalla crescita si accompagna spesso
anche all’ANESTESIA DEL DOLORE, o all’alternarsi DI DUE IMMAGINI DI
SE’ OPPOSTE:
ONNIPOTENTE IMPOTENTE
Sono speciale Mi vergogno, non valgo niente
Non ho bisogno di nulla Non ho niente
Non ho bisogno degli altri Da solo non valgo nulla
Non ho desiderio I miei desideri non potranno mai
Fuori nel mondo non c’è nulla realizzarsi
alla mia altezza Non sono in grado di affrontare
nulla
45
Tra onnipotenza e impotenza
46. La relazione terapeutica può offrire all’adolescente una
mediazione rispetto alla funzione psichica offerta dalla rete che
diventa per loro:
Compagno immaginario (Adamo, 2006) e Custode
narcisistico (Benson,1980)
• Protegge lo sviluppo di un’immagine di Sé accettabile,
tutelando da un rapporto diretto con la realtà
• Media tra l’onnipotenza narcisistica e l’adattamento alla realtà
46
Mondo virtuale come
custode narcisistico
47. Nel corso del trattamento si assiste ad una progressiva
evoluzione nel modo di utilizzare
il mondo virtuale
Palestra sociale sia nella fisiologia che nella crisi
adolescenziale
47
Evoluzioni
49. Ritiro sociale
49
• Condizione di volontaria reclusione domestica, con
isolamento dal contesto sociale e rifiuto di qualsiasi
contatto e relazione con il mondo esterno.
• Si tratta per lo più di maschi che abbandonano la scuola
in modo inspiegabile.
• Crisi che si verifica in adolescenza: fobia scolare e intensa
angoscia sociale
50. 50
L’ottica evolutiva
• Mito affettivo di un bambino straordinario, cullato fin
dall’infanzia all’interno di un «piano narcisistico» che entra
in crisi di fronte alla crescita
• A far da regia allo scacco evolutivo è la fragilità narcisistica
Il ritiro sociale segnala un gravissimo blocco nel processo
di crescita e nella realizzazione dei compiti evolutivi fase-
specifici
Scacco nel compito di:
Mentalizzazione del corpo
Nascita sociale
51. • Il ritiro sociale non è diretta conseguenza dell’influenza della
rete: nei casi più gravi l’uso della rete è assente.
• Offre importanti possibilità per la crescita:
> Riappropriarsi del corpo
> Riabilitare le competenze sociali
51
Quali funzioni svolge la rete?
Può sostenere il recupero evolutivo
52. 52
Lavorare sul corpo
• Il processo di mentalizzazione del corpo sessuato e
generativo è un compito complesso: richiede tempo,
collaudi e un intenso lavoro di risimbolizzazione e
donazione di senso ai cambiamenti innescati dalla pubertà.
• La rete come può sostenere la realizzazione di questo
compito? La scelta e le sembianze che l’avatar assume
sono ricche di valore da un punto di vista simbolico.
53. • Si pone su un piano adolescenziale a forte marca virile:
53
Lavorare sul corpo
le funzioni dell’avatar
Dotazioni muscolari, aggressività
ed esercizio della potenza
Simbolizzate e integrate in
una nuova immagine di sè
Sperimentazione di aspetti identitari
dotati di valore nel mondo virtuale e
mortificati in quello reale
Costruzione dell’universo dei
valori e degli ideali di
riferimento
Sfide, prove e ostacoli: allenare virtualmente la
nuova identità di genere maschile
54. "Facebook è una vetrina per chi pensa solo ad apparire! A me non
interessa, preferisco parlare, discutere, esprimere opinioni"
"Ho conosciuto dei ragazzi nuovi su quei forum a cui partecipo
sempre...sono simpatici e per tenerci meglio in contatto ho aperto
un profilo Facebook"
"Abbiamo deciso di vederci sabato sera, così possiamo parlare
meglio e uscire un po'"
54
Riabilitare le competenze sociali
dal debutto virtuale a quello reale
55. 55
Riabilitare le competenze sociali
le funzioni svolte dalla rete
Da osservatore a
protagonista attivo
Spinta a interagire
Spazio di espressione di istanze del
Sé adolescenziale
Costruzione di relazioni e
formazione del gruppo
Gruppo monosessuale maschile
basato sulla sperimentazione e sul
fare
Senso di appartenenza e di
accettazione
Sperimentazione di relazioni
protette e valorizzanti
Dal debutto sul palcoscenico virtuale al
debutto sul palcoscenico reale
57. Campeggiano dall’altro lato della fragilità narcisistica gli
adolescenti che fanno un uso dei mezzi tecnologici per
far mostra di Sé, alla ricerca di grandi imprese in grado
di impreziosire un Sè fragile e bisognoso di
riconoscimento.
SOVRAESPOSTI
57
58. SENSIBILITÀ AI VALORI CONTEMPORANEI DI
SUCCESSO POPOLARITÀ E VISIBILITÀ
Dipendenza dallo sguardo e dall’apprezzamento
nell’acquisizione del valore di Sè
Scacco nella mentalizzazione del corpo e costruzione
dell’identità di genere (corpo erotico femminile e
gestione del suo potere seduttivo/espressione e
riconoscimento forza e potenza virile nei maschi)
Utilizzo della piazza virtuale come nuova area di
sperimentazione e trasgressione (nuove potenzialità e
nuovi rischi),
Più raramente arrivano negli spazi di consultazione
psicologica
SOVRAESPOSTI
Alcune caratteristiche
58
59. - Criticità del processo di separazione – spinta emancipativa
(bisogno di socializzazione fase specifico) minata da una
visione paranoicizzata del mondo extrafamiliare
- Profilo facebook fasullo come spazio di sperimentazione
del Sè, palestra sociale protetta dalla virtualità, fonte di
rifornimento narcisistico non ottenuto altrove
Dal palcoscenico familiare,
alla vetrina virtuale,
alle relazioni reali
CASO 1
Isolata a scuola, Principessa su Facebook
59
60. • Pubertà precoce, da bambina meravigliosa e
promettente, ad adolescente deludente
• Esasperazione della potenza di genere, un nuovo
potere da gestire, femminilità seduttiva e pericolosa.
• Agiti non pensati, (DCA, tagli, TS, sexting) che con
l’accesso alla rete hanno mantenuto gravità, promiscuità,
pericolosità, impulsività ma hanno conquistato la
protezione dalla virtualità.
dal corpo alla mente
dall’agito non pensato alla costruzione
dell’identità
CASO 2
Un corpo che non sta in mente
60
62. Iconize
Fotografo 23enne con 31.000 amici su Facebook
Dopo 15 giorni:
496.000 visualizzazioni
6.900 condivisioni
22.000 mi piace
Centinaia di commenti
Il successo di un video
SOCIAL GENERATION
62
63. Prospettive
63
1. Recuperare competenze non solo sui nuovi media
ma più in generale sulle nuove culture
2. Arrivare prima, intervenire in preadolescenza con
attività di prevenzione e formazione per i ragazzi e
per i loro genitori
3. Studiare Interventi mirati per gli attacchi al corpo
4. Predisporre modelli specifici di presa in carico e
trattamento delle dipendenze in adolescenza