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Adolescenti e internet:
normalità, dipendenza, trattamento
Milano, 23 maggio 2015
Adolescenti e internet:
tra nuove normalità e nuove dipendenze
Matteo Lancini
Operazione culturale complessa quella di distinguere tra nuove
normalità e nuove patologie in adolescenza
Nuove normalità e nuove dipendenze degli adolescenti «nativi
digitali» e della touch generation
Dipendenze non chimiche, senza sostanza o comportamentali
Peculiarità dell’utilizzo fisiologico/patologico fase specifico
dell’adolescente vs. adulto
Nuove normalità e nuove dipendenze
3
Gli adolescenti odierni navigano in acque molto diverse da
quelle del passato
Famiglia affettiva, relazionale, dove spesso entrambi i genitori
lavorano: dal padre simbolico alla madre virtuale
Le relazioni senza corpo: spesso distanti ma mai soli
Immersi precocemente nel bagno delle relazioni tra pari: dagli
amici del nido alla dipendenza dai coetanei
La chiusura degli spazi di socializzazione e di gioco: dalla strada
alla piazza virtuale, dal cortile alle console
Come nasce un adolescente navigato
4
La scuola: tra surfisti e sommozzatori
I videogiochi: non sappiamo quasi niente
La dipendenza: come si diagnostica
Il corpo: tra sperimentazione e perdita di tempo
La patologia: sofferenza web mediata
La presa in carico in una prospettiva evolutiva
I ritirati nella rete
I sovraesposti nella rete
Adolescenza e internet
5
Prevenzione e presa in carico del cyberbullismo
I videogiochi e le difficoltà specifiche di apprendimento
Cosa cambia nelle comunità educative e psicoterapeutiche
Come cambia l’adozione
Come cambia la relazione d’aiuto, la consultazione e la
psicoterapia
Adolescenza e internet
6
Virtuale come ambiente di espressione del Sé adolescenziale
Cambia il modo di produrre e accedere alla cultura: nuove
modalità espressive e creative
Creatività: intelligenza personale al servizio di un progetto
capace di dare libera espressione al proprio Sé, alla propria
verità personale, al proprio talento
Il ruolo adulto: tra controllo e governo del cambiamento
Vivervirtuale in adolescenza
7
Dipendenza da internet
Tommaso Zanella
Immersione nella rete: uso o abuso?
Allarme nel mondo adulto ma non solo: consapevolezza di
abuso da parte degli adolescenti
Possibile parlare di dipendenza vera e propria?
Siamo tutti dipendenti? Cosa cambia per gli adolescenti?
Uso e abuso
9
«Interazione eccessiva con la rete, connotata da un rapporto di
dipendenza e dominanza, al quale si accompagnano modificazioni del
tono dell’umore, fenomeni di tolleranza, astinenza, conflitto e rischio di
ricadute» (Griffiths, 1996).
Diagnosi in adolescenza:
A – preoccupazione per attività svolte online, impulso incontrollato a
connettersi, tolleranza, ritiro, mancanza di controllo, tempo e impegno
spesi online, compromissione decision making.
B – mancato adempimento obblighi scolastici e domestici,
compromissione relazioni sociali, violazione regole scolastiche o
legge.
C – esclusione di disturbo psicotico e bipolare.
Almeno 6 sintomi del criterio A e presenza di criteri B-C
Dipendenza
10
Incertezza nosografica ma molti modelli esplicativi:
- Neuropsicologico: circuito dopaminergico
- Psicoanalitico: processo primario; reverie
- Cognitivo-comportamentale: credenze patogene e rinforzi
Dipendenza
11
Incertezza diagnostica: prevalenza tra 1% (Tsitsika et al., 2009)
e il 19.8% (Ko et al., 2005)
Evitare l’equazione adolescente nativo digitale = internet
dipendente
Dipendenza
12
Come fare diagnosi?
Tempo di connessione
Test: Internet Addiction Test (Young, 1996,1998)
Colloquio clinico
Diagnosi
13
Basato sui criteri che definiscono le dipendenze nel DSM IV
(Astinenza, Tolleranza, Craving, Ossessività, Assorbimento mentale
nei confronti di internet, Compromissione sociale e lavorativa)
20 item, riconducibili a 3 fattori (scala Likert 5 punti)
• Ritiro e problemi sociali: cercate di nascondere quanto tempo
passate in rete?, vi capita di preferire l’eccitazione offerta dal web
dall’intimità col partner?
• Gestione del tempo-performance: avete già cercato di ridurre il
tempo online inutilmente?, rendete meno nello studio per colpa del
tempo passato online?
• Dissociazione dalla realtà: perdete ore di sonno per restare in
rete fino a tardi?, vi capita di controllare la mail prima di fare altre
cose importanti?
Diagnosi - Test
14
Gli adolescenti italiani sono dipendenti dalla Rete?
I giovani addicted sono effettivamente soggetti problematici?
Come stanno gli adolescenti a rischio dipendenza da Internet?
Gli strumenti diagnostici sono efficaci nel valutare le situazioni
meritevoli di attenzione clinica e quelle di rischio?
Ricerca
15
1757 studenti di istituti secondari di secondo grado di Milano e
provincia, poi ridotti a 1483 (solo italiani)
Età compresa tra i 14 e i 21 anni (M=15.982, DS=1.404),
prevalenza di maschi (63%).
63.7% istituto tecnico professionale, 36.3% liceo
Ricerca
16
Domande socio-demografiche
Domande sull’utilizzo di Internet
Internet Addiction Test (IAT, Young, 1998)
Youth Self Report (YSR, Achenbach, 1991)
Test di Valutazione Multidimensionale dell’Autostima (TMA,
Bracken, 1992)
Ricerca
17
Ricerca
18
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Normale A rischio IAD Addicted
49,8
49,0
1,2
1,2% soggetti, di cui 50% uomini e 50% donne, età media 15
anni
50% liceo, 50% istituto tecnico-professionale
Ore connessione giornata tipo: M=6.571; DS=3.468; giornata di
vacanza: M=9.566; DS=7.734 (cfr. Durkee et al., 2012)
Autostima sotto la normalità: autostima totale (M=81.692;
DS=8.209), competenza di controllo ambientale (M=80.230;
DS=11.468) e successo scolastico (M=81.272; DS=10.050)
Profilo dipendenti
19
49% soggetti, di cui 67.8% uomini e 32.2% donne
Età media 16 anni, 29.3% studenti liceo, 70.7% istituto tecnico-
professionale
Ore connessione medie giornaliere: 3
Autostima nella norma in tutte le componenti
Profilo soggetti a rischio
20
Testo slide
21
Testo slide
22
Problema non pienamente internalizzante né ancora
esternalizzante, maggiormente legato ad aree di pensiero, di
attenzione, sociali e a fragilità narcisistica.
Strumenti diagnostici: item poco attuali e difficoltà nella
rilevazione delle situazioni di rischio.
Nuova normalità → ottica evolutiva.
Conclusioni
23
LA RETE PRENDE CORPO
La mentalizzazione del corpo in rete
Elena Buday
Caratteristiche dei soggetti
• Adolescenti
• alle prese con compiti evolutivi tra cui la
mentalizzazione del corpo
• figli della famiglia affettiva e delle «mamme
avatar»
• Nativi digitali
Caratteristiche dei soggetti
Caratteristiche del mezzo:
Verso una sempre maggiore:
• Integrazione nella vita quotidiana
• Ricerca della corporeità
• Funzione affettiva
Caratteristiche del mezzo
La rete come area transizionale
• Amici come pubblico reale e non reale
• Funzione di Oggetto se’ che eroga un
rispecchiamento
• Sentirsi visti e quindi sentirsi esistere
La rete come area transizionale
LE TAPPE
• Sperimentazione dell’identità di genere
maschile e femminile
• L’amicizia monosessuale
• Il gruppo eterossessuale
• L’amore. Il corpo è pronto per essere
collaudato fuori dalla rete
Le tappe
Integrato
Vicino alla realtà
Al servizio del nuovo sé adolescenziale
29
Uso fisiologico
Scisso
Distante dalla realtà
Al servizio di un Sé onnipotente che nasconde e
protegge un sé mortificato
30
Uso problematico
Consultazione e psicoterapia
in una prospettiva evolutiva
Loredana Cirillo
• Prevalentemente genitori di adolescenti
maschi 13-18 anni
• “Staccare” la mente dal mondo virtuale e
“attaccarla” ai libri di scuola
La richiesta di consultazione
32
A partire dal I colloquio: riformulazione del
problema
Abuso tecnologico associato a problematiche
con la scuola, con il corpo, nella relazionali con i
coetanei e con i genitori33
Il primo colloquio con i genitori
• Problematiche adolescenziali in generale
connesse a situazione di blocco nella
realizzazione dei compiti evolutivi
Mentalizzazione corporea
Separazione-individuazione
Nascita sociale
Acquisizione di valori ed ideali
34
Prospettiva evolutiva
Colloqui separati con padri, madri e figli:
• Raccogliere la cultura affettiva familiare, e i
miti affettivi prevalenti di ciascuno
Intercettare l’insieme delle loro rappresentazioni
e dei loro vissuti profondi
• Elaborazione d’equipe
• Restituzione
35
Il modello della consultazione
• Costruire un’alleanza il sintomo significa
allearsi con il significato evolutivo della
dipendenza tecnologica
(soluzione momentanea alle problematiche
incontrate nella crescita)
• A quale bisogno evolutivo risponde l’abuso
tecnologico?
• Quali sono le paure, le angosce, le difficoltà
evolutive che stanno attraversando?
36
Bilancio evolutivo e
alleanza con il sintomo
• Moderna forma di intellettualizzazione come difesa
dalla tristezza e dalla rabbia connessa alle difficoltà
di mentalizzazione del corpo, assunzione di un ruolo
sociale
 Ricerca di informazioni
 Siti d’opinione
 Giochi storici
 Giochi di ruolo
• Corpo e relazioni virtuali vs corpo e relazioni reali
37
Mondo virtuale come difesa
• Diversi livelli di gravità:
continuum dal “più grave” assenza di contatti
virtuali (gioco solitario, ricerca informazioni), al
“meno grave”chat e relazioni virtuali
38
Indici di gravità
• Rispondere alle domande dei genitori:
quali strategie di intervento utilizzare?
Condizione fondamentale per attivare la presa in
carico:
• No al ritiro dei dispositivi
• No alla disconnessione dalla rete
39
Alleanza di lavoro con i genitori
Internet:
• Non è l’aspetto clinico centrale della crisi
adolescenziale
• Non è l’origine del problema
Problematica di II livello
40
Dipendenza da internet in ottica evolutiva
Adolescenti fragili narcisisticamente:
due facce della stessa medaglia
• Ritirati sociali: rete come rifugio dalla realtà,
percepita come troppo complessa e
pericolosa, poco rispondente a sostenere il Sé
grandioso
• Sovraesposti sociali: “agiti virtuali”, sexting,
cyberbullismo…
41
Adolescenti dipendenti dalla rete
• Trattamento inteso come sostegno alla crescita
non come cura di una patologia
• Senso di inadeguatezza connesso al crollo
dell’ideale infantile onnipotente: scontro con la
realtà del cambiamento corporeo e con le relazioni
con i coetanei
• I rischi più gravi da cui questi ragazzi si mettono al
riparo attraverso la rete sono:
 Rischio suicidale
 Rischio break-down psicotico42
Psicoterapia evolutiva
• Collocare al centro dello spazio mentale dei genitori
il DOLORE del figlio e allontanare l’idea del
“MENEFREGHISMO”
Noia correlata a:
 Crescita senza divertimento
 Senza passioni
 Senza progetto futuro
Ritirati: Chiusi nella stanza anziché fuori a
sperimentare la vita
Sovraesposti: Costretti a far mostra di sé o ad agire la
rabbia che non riesce ad essere mentalizzata43
Il dolore 1
• “ADDOLORARE” (con cautela) gli addolorati: favorire
una funzione riflessiva e la risimbolizzazione dei loro
comportamenti
• “ADDOLORARE” la loro immagine agli occhi degli
altri…per primi i genitori, poi gli insegnanti…la
scuola…
“Mio figlio dice che sta bene così, che a lui il resto non
interessa…che gli altri sono tutti scemi e che della
scuola non gliene frega niente…!”44
Il dolore 2
Lo stato di apatia e di sospensione dalla crescita si accompagna spesso
anche all’ANESTESIA DEL DOLORE, o all’alternarsi DI DUE IMMAGINI DI
SE’ OPPOSTE:
ONNIPOTENTE IMPOTENTE
Sono speciale Mi vergogno, non valgo niente
Non ho bisogno di nulla Non ho niente
Non ho bisogno degli altri Da solo non valgo nulla
Non ho desiderio I miei desideri non potranno mai
Fuori nel mondo non c’è nulla realizzarsi
alla mia altezza Non sono in grado di affrontare
nulla
45
Tra onnipotenza e impotenza
La relazione terapeutica può offrire all’adolescente una
mediazione rispetto alla funzione psichica offerta dalla rete che
diventa per loro:
Compagno immaginario (Adamo, 2006) e Custode
narcisistico (Benson,1980)
• Protegge lo sviluppo di un’immagine di Sé accettabile,
tutelando da un rapporto diretto con la realtà
• Media tra l’onnipotenza narcisistica e l’adattamento alla realtà
46
Mondo virtuale come
custode narcisistico
Nel corso del trattamento si assiste ad una progressiva
evoluzione nel modo di utilizzare
il mondo virtuale
Palestra sociale sia nella fisiologia che nella crisi
adolescenziale
47
Evoluzioni
Internet e ritiro sociale
Tania Scodeggio
Ritiro sociale
49
• Condizione di volontaria reclusione domestica, con
isolamento dal contesto sociale e rifiuto di qualsiasi
contatto e relazione con il mondo esterno.
• Si tratta per lo più di maschi che abbandonano la scuola
in modo inspiegabile.
• Crisi che si verifica in adolescenza: fobia scolare e intensa
angoscia sociale
50
L’ottica evolutiva
• Mito affettivo di un bambino straordinario, cullato fin
dall’infanzia all’interno di un «piano narcisistico» che entra
in crisi di fronte alla crescita
• A far da regia allo scacco evolutivo è la fragilità narcisistica
Il ritiro sociale segnala un gravissimo blocco nel processo
di crescita e nella realizzazione dei compiti evolutivi fase-
specifici
Scacco nel compito di:
Mentalizzazione del corpo
Nascita sociale
• Il ritiro sociale non è diretta conseguenza dell’influenza della
rete: nei casi più gravi l’uso della rete è assente.
• Offre importanti possibilità per la crescita:
> Riappropriarsi del corpo
> Riabilitare le competenze sociali
51
Quali funzioni svolge la rete?
Può sostenere il recupero evolutivo
52
Lavorare sul corpo
• Il processo di mentalizzazione del corpo sessuato e
generativo è un compito complesso: richiede tempo,
collaudi e un intenso lavoro di risimbolizzazione e
donazione di senso ai cambiamenti innescati dalla pubertà.
• La rete come può sostenere la realizzazione di questo
compito? La scelta e le sembianze che l’avatar assume
sono ricche di valore da un punto di vista simbolico.
• Si pone su un piano adolescenziale a forte marca virile:
53
Lavorare sul corpo
le funzioni dell’avatar
Dotazioni muscolari, aggressività
ed esercizio della potenza
Simbolizzate e integrate in
una nuova immagine di sè
Sperimentazione di aspetti identitari
dotati di valore nel mondo virtuale e
mortificati in quello reale
Costruzione dell’universo dei
valori e degli ideali di
riferimento
Sfide, prove e ostacoli: allenare virtualmente la
nuova identità di genere maschile
"Facebook è una vetrina per chi pensa solo ad apparire! A me non
interessa, preferisco parlare, discutere, esprimere opinioni"
"Ho conosciuto dei ragazzi nuovi su quei forum a cui partecipo
sempre...sono simpatici e per tenerci meglio in contatto ho aperto
un profilo Facebook"
"Abbiamo deciso di vederci sabato sera, così possiamo parlare
meglio e uscire un po'"
54
Riabilitare le competenze sociali
dal debutto virtuale a quello reale
55
Riabilitare le competenze sociali
le funzioni svolte dalla rete
Da osservatore a
protagonista attivo
Spinta a interagire
Spazio di espressione di istanze del
Sé adolescenziale
Costruzione di relazioni e
formazione del gruppo
Gruppo monosessuale maschile
basato sulla sperimentazione e sul
fare
Senso di appartenenza e di
accettazione
Sperimentazione di relazioni
protette e valorizzanti
Dal debutto sul palcoscenico virtuale al
debutto sul palcoscenico reale
Internet e
sovraesposizione sociale
Laura Turuani
Campeggiano dall’altro lato della fragilità narcisistica gli
adolescenti che fanno un uso dei mezzi tecnologici per
far mostra di Sé, alla ricerca di grandi imprese in grado
di impreziosire un Sè fragile e bisognoso di
riconoscimento.
SOVRAESPOSTI
57
SENSIBILITÀ AI VALORI CONTEMPORANEI DI
SUCCESSO POPOLARITÀ E VISIBILITÀ
 Dipendenza dallo sguardo e dall’apprezzamento
nell’acquisizione del valore di Sè
 Scacco nella mentalizzazione del corpo e costruzione
dell’identità di genere (corpo erotico femminile e
gestione del suo potere seduttivo/espressione e
riconoscimento forza e potenza virile nei maschi)
 Utilizzo della piazza virtuale come nuova area di
sperimentazione e trasgressione (nuove potenzialità e
nuovi rischi),
 Più raramente arrivano negli spazi di consultazione
psicologica
SOVRAESPOSTI
Alcune caratteristiche
58
- Criticità del processo di separazione – spinta emancipativa
(bisogno di socializzazione fase specifico) minata da una
visione paranoicizzata del mondo extrafamiliare
- Profilo facebook fasullo come spazio di sperimentazione
del Sè, palestra sociale protetta dalla virtualità, fonte di
rifornimento narcisistico non ottenuto altrove
Dal palcoscenico familiare,
alla vetrina virtuale,
alle relazioni reali
CASO 1
Isolata a scuola, Principessa su Facebook
59
• Pubertà precoce, da bambina meravigliosa e
promettente, ad adolescente deludente
• Esasperazione della potenza di genere, un nuovo
potere da gestire, femminilità seduttiva e pericolosa.
• Agiti non pensati, (DCA, tagli, TS, sexting) che con
l’accesso alla rete hanno mantenuto gravità, promiscuità,
pericolosità, impulsività ma hanno conquistato la
protezione dalla virtualità.
dal corpo  alla mente
dall’agito non pensato  alla costruzione
dell’identità
CASO 2
Un corpo che non sta in mente
60
https://www.youtube.com/watch?v=ruoLawxX2Do
VIDEO
SOCIAL GENERATION
61
Iconize
Fotografo 23enne con 31.000 amici su Facebook
Dopo 15 giorni:
496.000 visualizzazioni
6.900 condivisioni
22.000 mi piace
Centinaia di commenti
Il successo di un video
SOCIAL GENERATION
62
Prospettive
63
1. Recuperare competenze non solo sui nuovi media
ma più in generale sulle nuove culture
2. Arrivare prima, intervenire in preadolescenza con
attività di prevenzione e formazione per i ragazzi e
per i loro genitori
3. Studiare Interventi mirati per gli attacchi al corpo
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trattamento delle dipendenze in adolescenza

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Adolescenti e internet: normalità, dipendenza, trattamento

  • 1. Adolescenti e internet: normalità, dipendenza, trattamento Milano, 23 maggio 2015
  • 2. Adolescenti e internet: tra nuove normalità e nuove dipendenze Matteo Lancini
  • 3. Operazione culturale complessa quella di distinguere tra nuove normalità e nuove patologie in adolescenza Nuove normalità e nuove dipendenze degli adolescenti «nativi digitali» e della touch generation Dipendenze non chimiche, senza sostanza o comportamentali Peculiarità dell’utilizzo fisiologico/patologico fase specifico dell’adolescente vs. adulto Nuove normalità e nuove dipendenze 3
  • 4. Gli adolescenti odierni navigano in acque molto diverse da quelle del passato Famiglia affettiva, relazionale, dove spesso entrambi i genitori lavorano: dal padre simbolico alla madre virtuale Le relazioni senza corpo: spesso distanti ma mai soli Immersi precocemente nel bagno delle relazioni tra pari: dagli amici del nido alla dipendenza dai coetanei La chiusura degli spazi di socializzazione e di gioco: dalla strada alla piazza virtuale, dal cortile alle console Come nasce un adolescente navigato 4
  • 5. La scuola: tra surfisti e sommozzatori I videogiochi: non sappiamo quasi niente La dipendenza: come si diagnostica Il corpo: tra sperimentazione e perdita di tempo La patologia: sofferenza web mediata La presa in carico in una prospettiva evolutiva I ritirati nella rete I sovraesposti nella rete Adolescenza e internet 5
  • 6. Prevenzione e presa in carico del cyberbullismo I videogiochi e le difficoltà specifiche di apprendimento Cosa cambia nelle comunità educative e psicoterapeutiche Come cambia l’adozione Come cambia la relazione d’aiuto, la consultazione e la psicoterapia Adolescenza e internet 6
  • 7. Virtuale come ambiente di espressione del Sé adolescenziale Cambia il modo di produrre e accedere alla cultura: nuove modalità espressive e creative Creatività: intelligenza personale al servizio di un progetto capace di dare libera espressione al proprio Sé, alla propria verità personale, al proprio talento Il ruolo adulto: tra controllo e governo del cambiamento Vivervirtuale in adolescenza 7
  • 9. Immersione nella rete: uso o abuso? Allarme nel mondo adulto ma non solo: consapevolezza di abuso da parte degli adolescenti Possibile parlare di dipendenza vera e propria? Siamo tutti dipendenti? Cosa cambia per gli adolescenti? Uso e abuso 9
  • 10. «Interazione eccessiva con la rete, connotata da un rapporto di dipendenza e dominanza, al quale si accompagnano modificazioni del tono dell’umore, fenomeni di tolleranza, astinenza, conflitto e rischio di ricadute» (Griffiths, 1996). Diagnosi in adolescenza: A – preoccupazione per attività svolte online, impulso incontrollato a connettersi, tolleranza, ritiro, mancanza di controllo, tempo e impegno spesi online, compromissione decision making. B – mancato adempimento obblighi scolastici e domestici, compromissione relazioni sociali, violazione regole scolastiche o legge. C – esclusione di disturbo psicotico e bipolare. Almeno 6 sintomi del criterio A e presenza di criteri B-C Dipendenza 10
  • 11. Incertezza nosografica ma molti modelli esplicativi: - Neuropsicologico: circuito dopaminergico - Psicoanalitico: processo primario; reverie - Cognitivo-comportamentale: credenze patogene e rinforzi Dipendenza 11
  • 12. Incertezza diagnostica: prevalenza tra 1% (Tsitsika et al., 2009) e il 19.8% (Ko et al., 2005) Evitare l’equazione adolescente nativo digitale = internet dipendente Dipendenza 12
  • 13. Come fare diagnosi? Tempo di connessione Test: Internet Addiction Test (Young, 1996,1998) Colloquio clinico Diagnosi 13
  • 14. Basato sui criteri che definiscono le dipendenze nel DSM IV (Astinenza, Tolleranza, Craving, Ossessività, Assorbimento mentale nei confronti di internet, Compromissione sociale e lavorativa) 20 item, riconducibili a 3 fattori (scala Likert 5 punti) • Ritiro e problemi sociali: cercate di nascondere quanto tempo passate in rete?, vi capita di preferire l’eccitazione offerta dal web dall’intimità col partner? • Gestione del tempo-performance: avete già cercato di ridurre il tempo online inutilmente?, rendete meno nello studio per colpa del tempo passato online? • Dissociazione dalla realtà: perdete ore di sonno per restare in rete fino a tardi?, vi capita di controllare la mail prima di fare altre cose importanti? Diagnosi - Test 14
  • 15. Gli adolescenti italiani sono dipendenti dalla Rete? I giovani addicted sono effettivamente soggetti problematici? Come stanno gli adolescenti a rischio dipendenza da Internet? Gli strumenti diagnostici sono efficaci nel valutare le situazioni meritevoli di attenzione clinica e quelle di rischio? Ricerca 15
  • 16. 1757 studenti di istituti secondari di secondo grado di Milano e provincia, poi ridotti a 1483 (solo italiani) Età compresa tra i 14 e i 21 anni (M=15.982, DS=1.404), prevalenza di maschi (63%). 63.7% istituto tecnico professionale, 36.3% liceo Ricerca 16
  • 17. Domande socio-demografiche Domande sull’utilizzo di Internet Internet Addiction Test (IAT, Young, 1998) Youth Self Report (YSR, Achenbach, 1991) Test di Valutazione Multidimensionale dell’Autostima (TMA, Bracken, 1992) Ricerca 17
  • 19. 1,2% soggetti, di cui 50% uomini e 50% donne, età media 15 anni 50% liceo, 50% istituto tecnico-professionale Ore connessione giornata tipo: M=6.571; DS=3.468; giornata di vacanza: M=9.566; DS=7.734 (cfr. Durkee et al., 2012) Autostima sotto la normalità: autostima totale (M=81.692; DS=8.209), competenza di controllo ambientale (M=80.230; DS=11.468) e successo scolastico (M=81.272; DS=10.050) Profilo dipendenti 19
  • 20. 49% soggetti, di cui 67.8% uomini e 32.2% donne Età media 16 anni, 29.3% studenti liceo, 70.7% istituto tecnico- professionale Ore connessione medie giornaliere: 3 Autostima nella norma in tutte le componenti Profilo soggetti a rischio 20
  • 23. Problema non pienamente internalizzante né ancora esternalizzante, maggiormente legato ad aree di pensiero, di attenzione, sociali e a fragilità narcisistica. Strumenti diagnostici: item poco attuali e difficoltà nella rilevazione delle situazioni di rischio. Nuova normalità → ottica evolutiva. Conclusioni 23
  • 24. LA RETE PRENDE CORPO La mentalizzazione del corpo in rete Elena Buday
  • 25. Caratteristiche dei soggetti • Adolescenti • alle prese con compiti evolutivi tra cui la mentalizzazione del corpo • figli della famiglia affettiva e delle «mamme avatar» • Nativi digitali Caratteristiche dei soggetti
  • 26. Caratteristiche del mezzo: Verso una sempre maggiore: • Integrazione nella vita quotidiana • Ricerca della corporeità • Funzione affettiva Caratteristiche del mezzo
  • 27. La rete come area transizionale • Amici come pubblico reale e non reale • Funzione di Oggetto se’ che eroga un rispecchiamento • Sentirsi visti e quindi sentirsi esistere La rete come area transizionale
  • 28. LE TAPPE • Sperimentazione dell’identità di genere maschile e femminile • L’amicizia monosessuale • Il gruppo eterossessuale • L’amore. Il corpo è pronto per essere collaudato fuori dalla rete Le tappe
  • 29. Integrato Vicino alla realtà Al servizio del nuovo sé adolescenziale 29 Uso fisiologico
  • 30. Scisso Distante dalla realtà Al servizio di un Sé onnipotente che nasconde e protegge un sé mortificato 30 Uso problematico
  • 31. Consultazione e psicoterapia in una prospettiva evolutiva Loredana Cirillo
  • 32. • Prevalentemente genitori di adolescenti maschi 13-18 anni • “Staccare” la mente dal mondo virtuale e “attaccarla” ai libri di scuola La richiesta di consultazione 32
  • 33. A partire dal I colloquio: riformulazione del problema Abuso tecnologico associato a problematiche con la scuola, con il corpo, nella relazionali con i coetanei e con i genitori33 Il primo colloquio con i genitori
  • 34. • Problematiche adolescenziali in generale connesse a situazione di blocco nella realizzazione dei compiti evolutivi Mentalizzazione corporea Separazione-individuazione Nascita sociale Acquisizione di valori ed ideali 34 Prospettiva evolutiva
  • 35. Colloqui separati con padri, madri e figli: • Raccogliere la cultura affettiva familiare, e i miti affettivi prevalenti di ciascuno Intercettare l’insieme delle loro rappresentazioni e dei loro vissuti profondi • Elaborazione d’equipe • Restituzione 35 Il modello della consultazione
  • 36. • Costruire un’alleanza il sintomo significa allearsi con il significato evolutivo della dipendenza tecnologica (soluzione momentanea alle problematiche incontrate nella crescita) • A quale bisogno evolutivo risponde l’abuso tecnologico? • Quali sono le paure, le angosce, le difficoltà evolutive che stanno attraversando? 36 Bilancio evolutivo e alleanza con il sintomo
  • 37. • Moderna forma di intellettualizzazione come difesa dalla tristezza e dalla rabbia connessa alle difficoltà di mentalizzazione del corpo, assunzione di un ruolo sociale  Ricerca di informazioni  Siti d’opinione  Giochi storici  Giochi di ruolo • Corpo e relazioni virtuali vs corpo e relazioni reali 37 Mondo virtuale come difesa
  • 38. • Diversi livelli di gravità: continuum dal “più grave” assenza di contatti virtuali (gioco solitario, ricerca informazioni), al “meno grave”chat e relazioni virtuali 38 Indici di gravità
  • 39. • Rispondere alle domande dei genitori: quali strategie di intervento utilizzare? Condizione fondamentale per attivare la presa in carico: • No al ritiro dei dispositivi • No alla disconnessione dalla rete 39 Alleanza di lavoro con i genitori
  • 40. Internet: • Non è l’aspetto clinico centrale della crisi adolescenziale • Non è l’origine del problema Problematica di II livello 40 Dipendenza da internet in ottica evolutiva
  • 41. Adolescenti fragili narcisisticamente: due facce della stessa medaglia • Ritirati sociali: rete come rifugio dalla realtà, percepita come troppo complessa e pericolosa, poco rispondente a sostenere il Sé grandioso • Sovraesposti sociali: “agiti virtuali”, sexting, cyberbullismo… 41 Adolescenti dipendenti dalla rete
  • 42. • Trattamento inteso come sostegno alla crescita non come cura di una patologia • Senso di inadeguatezza connesso al crollo dell’ideale infantile onnipotente: scontro con la realtà del cambiamento corporeo e con le relazioni con i coetanei • I rischi più gravi da cui questi ragazzi si mettono al riparo attraverso la rete sono:  Rischio suicidale  Rischio break-down psicotico42 Psicoterapia evolutiva
  • 43. • Collocare al centro dello spazio mentale dei genitori il DOLORE del figlio e allontanare l’idea del “MENEFREGHISMO” Noia correlata a:  Crescita senza divertimento  Senza passioni  Senza progetto futuro Ritirati: Chiusi nella stanza anziché fuori a sperimentare la vita Sovraesposti: Costretti a far mostra di sé o ad agire la rabbia che non riesce ad essere mentalizzata43 Il dolore 1
  • 44. • “ADDOLORARE” (con cautela) gli addolorati: favorire una funzione riflessiva e la risimbolizzazione dei loro comportamenti • “ADDOLORARE” la loro immagine agli occhi degli altri…per primi i genitori, poi gli insegnanti…la scuola… “Mio figlio dice che sta bene così, che a lui il resto non interessa…che gli altri sono tutti scemi e che della scuola non gliene frega niente…!”44 Il dolore 2
  • 45. Lo stato di apatia e di sospensione dalla crescita si accompagna spesso anche all’ANESTESIA DEL DOLORE, o all’alternarsi DI DUE IMMAGINI DI SE’ OPPOSTE: ONNIPOTENTE IMPOTENTE Sono speciale Mi vergogno, non valgo niente Non ho bisogno di nulla Non ho niente Non ho bisogno degli altri Da solo non valgo nulla Non ho desiderio I miei desideri non potranno mai Fuori nel mondo non c’è nulla realizzarsi alla mia altezza Non sono in grado di affrontare nulla 45 Tra onnipotenza e impotenza
  • 46. La relazione terapeutica può offrire all’adolescente una mediazione rispetto alla funzione psichica offerta dalla rete che diventa per loro: Compagno immaginario (Adamo, 2006) e Custode narcisistico (Benson,1980) • Protegge lo sviluppo di un’immagine di Sé accettabile, tutelando da un rapporto diretto con la realtà • Media tra l’onnipotenza narcisistica e l’adattamento alla realtà 46 Mondo virtuale come custode narcisistico
  • 47. Nel corso del trattamento si assiste ad una progressiva evoluzione nel modo di utilizzare il mondo virtuale Palestra sociale sia nella fisiologia che nella crisi adolescenziale 47 Evoluzioni
  • 48. Internet e ritiro sociale Tania Scodeggio
  • 49. Ritiro sociale 49 • Condizione di volontaria reclusione domestica, con isolamento dal contesto sociale e rifiuto di qualsiasi contatto e relazione con il mondo esterno. • Si tratta per lo più di maschi che abbandonano la scuola in modo inspiegabile. • Crisi che si verifica in adolescenza: fobia scolare e intensa angoscia sociale
  • 50. 50 L’ottica evolutiva • Mito affettivo di un bambino straordinario, cullato fin dall’infanzia all’interno di un «piano narcisistico» che entra in crisi di fronte alla crescita • A far da regia allo scacco evolutivo è la fragilità narcisistica Il ritiro sociale segnala un gravissimo blocco nel processo di crescita e nella realizzazione dei compiti evolutivi fase- specifici Scacco nel compito di: Mentalizzazione del corpo Nascita sociale
  • 51. • Il ritiro sociale non è diretta conseguenza dell’influenza della rete: nei casi più gravi l’uso della rete è assente. • Offre importanti possibilità per la crescita: > Riappropriarsi del corpo > Riabilitare le competenze sociali 51 Quali funzioni svolge la rete? Può sostenere il recupero evolutivo
  • 52. 52 Lavorare sul corpo • Il processo di mentalizzazione del corpo sessuato e generativo è un compito complesso: richiede tempo, collaudi e un intenso lavoro di risimbolizzazione e donazione di senso ai cambiamenti innescati dalla pubertà. • La rete come può sostenere la realizzazione di questo compito? La scelta e le sembianze che l’avatar assume sono ricche di valore da un punto di vista simbolico.
  • 53. • Si pone su un piano adolescenziale a forte marca virile: 53 Lavorare sul corpo le funzioni dell’avatar Dotazioni muscolari, aggressività ed esercizio della potenza Simbolizzate e integrate in una nuova immagine di sè Sperimentazione di aspetti identitari dotati di valore nel mondo virtuale e mortificati in quello reale Costruzione dell’universo dei valori e degli ideali di riferimento Sfide, prove e ostacoli: allenare virtualmente la nuova identità di genere maschile
  • 54. "Facebook è una vetrina per chi pensa solo ad apparire! A me non interessa, preferisco parlare, discutere, esprimere opinioni" "Ho conosciuto dei ragazzi nuovi su quei forum a cui partecipo sempre...sono simpatici e per tenerci meglio in contatto ho aperto un profilo Facebook" "Abbiamo deciso di vederci sabato sera, così possiamo parlare meglio e uscire un po'" 54 Riabilitare le competenze sociali dal debutto virtuale a quello reale
  • 55. 55 Riabilitare le competenze sociali le funzioni svolte dalla rete Da osservatore a protagonista attivo Spinta a interagire Spazio di espressione di istanze del Sé adolescenziale Costruzione di relazioni e formazione del gruppo Gruppo monosessuale maschile basato sulla sperimentazione e sul fare Senso di appartenenza e di accettazione Sperimentazione di relazioni protette e valorizzanti Dal debutto sul palcoscenico virtuale al debutto sul palcoscenico reale
  • 57. Campeggiano dall’altro lato della fragilità narcisistica gli adolescenti che fanno un uso dei mezzi tecnologici per far mostra di Sé, alla ricerca di grandi imprese in grado di impreziosire un Sè fragile e bisognoso di riconoscimento. SOVRAESPOSTI 57
  • 58. SENSIBILITÀ AI VALORI CONTEMPORANEI DI SUCCESSO POPOLARITÀ E VISIBILITÀ  Dipendenza dallo sguardo e dall’apprezzamento nell’acquisizione del valore di Sè  Scacco nella mentalizzazione del corpo e costruzione dell’identità di genere (corpo erotico femminile e gestione del suo potere seduttivo/espressione e riconoscimento forza e potenza virile nei maschi)  Utilizzo della piazza virtuale come nuova area di sperimentazione e trasgressione (nuove potenzialità e nuovi rischi),  Più raramente arrivano negli spazi di consultazione psicologica SOVRAESPOSTI Alcune caratteristiche 58
  • 59. - Criticità del processo di separazione – spinta emancipativa (bisogno di socializzazione fase specifico) minata da una visione paranoicizzata del mondo extrafamiliare - Profilo facebook fasullo come spazio di sperimentazione del Sè, palestra sociale protetta dalla virtualità, fonte di rifornimento narcisistico non ottenuto altrove Dal palcoscenico familiare, alla vetrina virtuale, alle relazioni reali CASO 1 Isolata a scuola, Principessa su Facebook 59
  • 60. • Pubertà precoce, da bambina meravigliosa e promettente, ad adolescente deludente • Esasperazione della potenza di genere, un nuovo potere da gestire, femminilità seduttiva e pericolosa. • Agiti non pensati, (DCA, tagli, TS, sexting) che con l’accesso alla rete hanno mantenuto gravità, promiscuità, pericolosità, impulsività ma hanno conquistato la protezione dalla virtualità. dal corpo  alla mente dall’agito non pensato  alla costruzione dell’identità CASO 2 Un corpo che non sta in mente 60
  • 62. Iconize Fotografo 23enne con 31.000 amici su Facebook Dopo 15 giorni: 496.000 visualizzazioni 6.900 condivisioni 22.000 mi piace Centinaia di commenti Il successo di un video SOCIAL GENERATION 62
  • 63. Prospettive 63 1. Recuperare competenze non solo sui nuovi media ma più in generale sulle nuove culture 2. Arrivare prima, intervenire in preadolescenza con attività di prevenzione e formazione per i ragazzi e per i loro genitori 3. Studiare Interventi mirati per gli attacchi al corpo 4. Predisporre modelli specifici di presa in carico e trattamento delle dipendenze in adolescenza