Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mixISTUD Business School
I risultati della 4 ricerca dell'Osservatorio ISTUD su giovani e lavoro presentati da Luca Quaratino durante l'evento "Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mix" svoltosi a Milano il 19 ottobre 2011
Le persone di maggior talento, oggi, chiedono a lavoro ed ambiente di lavoro molto di più rispetto al passato.
Sulla base dei risultati dell’indagine globale condotta da Kelly Services coinvolgendo più di 164.000
persone in 28 Paesi, questo report raccoglie le opinioni dei lavoratori dell’Europa e dell’APAC. In particolare, rileva un cambiamento delle aspettative e delle attitudini dei lavoratori, che sta spingendo le organizzazioni a ripensare le loro tecniche di acquisizione e gestione dei talenti: un approccio che
chiamiamo “Work-Life Design.”
Sempre più diffuso tra i lavoratori, il Work-Life Design ridefinisce il concetto di equilibrio tra lavoro e vita privata. Non si limita al lavoro con orari flessibili. Riconosce che i lavoratori hanno esigenze, interessi ed
aspirazioni in costante evoluzione. Inoltre, vogliono realizzarsi sia nel contesto lavorativo che al di fuori di esso e “disegnare” l’equilibrio perfetto tra vita privata e professionale.
Le aziende sono pienamente consapevoli che i candidati qualificati per determinati ruoli sono difficili
da trovare. La competizione per assicurarsi i migliori talenti è spesso serrata. Creare un ambiente di lavoro dinamico imperniato sui principi del Work-Life Design può, potenzialmente, contribuire all’empowerment dei singoli individui, con nuovi vantaggi anche per le organizzazioni stesse.
KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX 2015 - L'ascesa della Resilienza DIY sul lavoroKelly Services Italia
Quando si tratta di lavoro, quanto sei competitivo e resiliente?
Fai tua la mentalità “Do it yourself” (DIY) per il tuo sviluppo professionale, cercando di acquisire competenze che ti permettano di avere successo in qualsiasi azienda?
Kelly® ha analizzato a fondo il fenomeno della resilienza sul lavoro e come questa interessa l’incerto contesto occupazionale europeo.
I lavoratori europei oggi reagiscono prendendo l’iniziativa nella gestione della propria carriera.
Resilienti e autonomi infatti fanno propria la mentalità “Do it yourself” (DIY) quando si tratta di sviluppo professionale, cercando di acquisire competenze che permettano loro di avere successo in qualsiasi azienda.
Allo stesso modo anche per i datori di lavoro assumere e trattenere i collaboratori di talento potrebbe diventare sempre più difficile e con l’ascesa della cosiddetta resilienza DIY sul lavoro dovranno investire di più nei loro talenti più validi, che probabilmente sono anche quelli più pronti, più disposti e più preparati a cogliere le future opportunità.
Per saperne di più visita il nostro sito www.kellyservices.it
Secondo i dati raccolti da Kelly Services, l'Europa rischia di rimanere indietro nel panorama mondiale perché la mancanza di ingegneri e scienziati, in particolare donne, contribuisce alla riduzione della produttività e alla perdita di opportunità commerciali a livello nazionale e internazionale.
Se intendiamo ridurre l’enorme carenza di talenti in materie quali scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) in Europa, dobbiamo cominciare a coinvolgere un numero maggiore di donne collaborando per raggiungere tale obiettivo.
Per attirare un maggior numero di talenti nei settori STEM, che sia diversificato in termini di genere, non occorre unicamente incrementare gli sforzi profusi in materia di assunzione;
è necessario creare un ambiente globale che favorisca un maggiore coinvolgimento femminile nonché la promozione della partecipazione delle donne in questo ambito.
Nel contempo, l’eliminazione di pregiudizi e ostacoli, l’assistenza “dall’alto” e la responsabilizzazione delle istituzioni devono diventare una priorità. Dobbiamo inoltre garantire maggiori opportunità di mentoring per le donne nei settori STEM e potenziare la diversità di genere, perché la posta in
gioco è molto elevata, non solo per la vostra azienda, ma anche per il futuro dei settori STEM in tutta Europa.
Kelly Services, in qualità di pioniere nel settore del reclutamento di personale e nello studio delle preferenze della forza lavoro, prende in esame la necessità di affrontare la sottorappresentazione delle donne nei settori STEM in Europa e i fattori chiave per il coinvolgimento delle donne nelle
aziende, che rappresentano un vantaggio sul lungo termine per queste ultime.
Esiste sul luogo di lavoro un fattore chiave che possa migliorare sia la redditività di un’azienda che la sua capacità di attrarre e trattenere i talenti migliori?
In tutta Europa la collaborazione sta diventando proprio quell’opportunità. I due terzi dei dirigenti europei concordano sul fatto che l’adozione di forme di lavoro flessibili comporti un importante impatto sui risultati di bilancio e riduca i costi operativi.
Si segnala inoltre un aumento del 39% della produttività del singolo dipendente nelle aziende in cui le modalità di lavoro flessibile sono permesse.
Kelly® , come pioniere nel settore del reclutamento di personale e nello studio delle preferenze della forza lavoro, fornisce dettagli approfonditi sul tema della collaborazione come fattore oggi fondamentale per i lavoratori di tutto il mondo.
Il seminario di ETAss, dedicato ai focus più importanti dell'HRManagement e della formazione, vede il contributo di 10 esperti del settore e la presentazione di numerose case histories e best practice. Più di 200 poagine di materiale per lo studio e la professione e per conoscere la realtà della nostra organizzazione. Nel documento troverete tutti gli atti prodotti dai relatori del seminario. Per informazioni: info@etass.org - ETAss: 0362 231.231 | www.etass.it
Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mixISTUD Business School
I risultati della 4 ricerca dell'Osservatorio ISTUD su giovani e lavoro presentati da Luca Quaratino durante l'evento "Giovani e Lavoro: dall'inserimento alla gestione del generation mix" svoltosi a Milano il 19 ottobre 2011
Le persone di maggior talento, oggi, chiedono a lavoro ed ambiente di lavoro molto di più rispetto al passato.
Sulla base dei risultati dell’indagine globale condotta da Kelly Services coinvolgendo più di 164.000
persone in 28 Paesi, questo report raccoglie le opinioni dei lavoratori dell’Europa e dell’APAC. In particolare, rileva un cambiamento delle aspettative e delle attitudini dei lavoratori, che sta spingendo le organizzazioni a ripensare le loro tecniche di acquisizione e gestione dei talenti: un approccio che
chiamiamo “Work-Life Design.”
Sempre più diffuso tra i lavoratori, il Work-Life Design ridefinisce il concetto di equilibrio tra lavoro e vita privata. Non si limita al lavoro con orari flessibili. Riconosce che i lavoratori hanno esigenze, interessi ed
aspirazioni in costante evoluzione. Inoltre, vogliono realizzarsi sia nel contesto lavorativo che al di fuori di esso e “disegnare” l’equilibrio perfetto tra vita privata e professionale.
Le aziende sono pienamente consapevoli che i candidati qualificati per determinati ruoli sono difficili
da trovare. La competizione per assicurarsi i migliori talenti è spesso serrata. Creare un ambiente di lavoro dinamico imperniato sui principi del Work-Life Design può, potenzialmente, contribuire all’empowerment dei singoli individui, con nuovi vantaggi anche per le organizzazioni stesse.
KELLY GLOBAL WORKFORCE INDEX 2015 - L'ascesa della Resilienza DIY sul lavoroKelly Services Italia
Quando si tratta di lavoro, quanto sei competitivo e resiliente?
Fai tua la mentalità “Do it yourself” (DIY) per il tuo sviluppo professionale, cercando di acquisire competenze che ti permettano di avere successo in qualsiasi azienda?
Kelly® ha analizzato a fondo il fenomeno della resilienza sul lavoro e come questa interessa l’incerto contesto occupazionale europeo.
I lavoratori europei oggi reagiscono prendendo l’iniziativa nella gestione della propria carriera.
Resilienti e autonomi infatti fanno propria la mentalità “Do it yourself” (DIY) quando si tratta di sviluppo professionale, cercando di acquisire competenze che permettano loro di avere successo in qualsiasi azienda.
Allo stesso modo anche per i datori di lavoro assumere e trattenere i collaboratori di talento potrebbe diventare sempre più difficile e con l’ascesa della cosiddetta resilienza DIY sul lavoro dovranno investire di più nei loro talenti più validi, che probabilmente sono anche quelli più pronti, più disposti e più preparati a cogliere le future opportunità.
Per saperne di più visita il nostro sito www.kellyservices.it
Secondo i dati raccolti da Kelly Services, l'Europa rischia di rimanere indietro nel panorama mondiale perché la mancanza di ingegneri e scienziati, in particolare donne, contribuisce alla riduzione della produttività e alla perdita di opportunità commerciali a livello nazionale e internazionale.
Se intendiamo ridurre l’enorme carenza di talenti in materie quali scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) in Europa, dobbiamo cominciare a coinvolgere un numero maggiore di donne collaborando per raggiungere tale obiettivo.
Per attirare un maggior numero di talenti nei settori STEM, che sia diversificato in termini di genere, non occorre unicamente incrementare gli sforzi profusi in materia di assunzione;
è necessario creare un ambiente globale che favorisca un maggiore coinvolgimento femminile nonché la promozione della partecipazione delle donne in questo ambito.
Nel contempo, l’eliminazione di pregiudizi e ostacoli, l’assistenza “dall’alto” e la responsabilizzazione delle istituzioni devono diventare una priorità. Dobbiamo inoltre garantire maggiori opportunità di mentoring per le donne nei settori STEM e potenziare la diversità di genere, perché la posta in
gioco è molto elevata, non solo per la vostra azienda, ma anche per il futuro dei settori STEM in tutta Europa.
Kelly Services, in qualità di pioniere nel settore del reclutamento di personale e nello studio delle preferenze della forza lavoro, prende in esame la necessità di affrontare la sottorappresentazione delle donne nei settori STEM in Europa e i fattori chiave per il coinvolgimento delle donne nelle
aziende, che rappresentano un vantaggio sul lungo termine per queste ultime.
Esiste sul luogo di lavoro un fattore chiave che possa migliorare sia la redditività di un’azienda che la sua capacità di attrarre e trattenere i talenti migliori?
In tutta Europa la collaborazione sta diventando proprio quell’opportunità. I due terzi dei dirigenti europei concordano sul fatto che l’adozione di forme di lavoro flessibili comporti un importante impatto sui risultati di bilancio e riduca i costi operativi.
Si segnala inoltre un aumento del 39% della produttività del singolo dipendente nelle aziende in cui le modalità di lavoro flessibile sono permesse.
Kelly® , come pioniere nel settore del reclutamento di personale e nello studio delle preferenze della forza lavoro, fornisce dettagli approfonditi sul tema della collaborazione come fattore oggi fondamentale per i lavoratori di tutto il mondo.
Il seminario di ETAss, dedicato ai focus più importanti dell'HRManagement e della formazione, vede il contributo di 10 esperti del settore e la presentazione di numerose case histories e best practice. Più di 200 poagine di materiale per lo studio e la professione e per conoscere la realtà della nostra organizzazione. Nel documento troverete tutti gli atti prodotti dai relatori del seminario. Per informazioni: info@etass.org - ETAss: 0362 231.231 | www.etass.it
Sintesi della ricerca "Giovani e lavoro nel post-pandemia", realizzata nel maggio 2020, con metodologia Delphi. Presentata in occasione del webinar organizzato da Almalaurea e dalle università siciliane il 3 luglio 2020.
Allo studio hanno partecipato: Claudio Biestro (Engineering), Gabriele Blasutig (Università di Trieste), Dario Cera (Sicilia Acque), Andrea Ciarini (Università Sapienza di Roma), Silvia Ciucciovino (Università RomaTre), Giorgio Coraggioso (Erg), Antonio Febbraio (Gruppo La Doria), Giovanna Fullin (Università Bicocca di Milano), Ornella Giambalvo (Università di Palermo), Sonia Malaspina (Danone), Alfonso Orfanelli (ZF Automotive Italia), Layla Pavone (Digital Magics), Stefano Pozzi (Gruppo Marzotto), Maria Letizia Pruna (Università di Cagliari), Lorenzo Rocco (Università di Padova), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Sara Testino (Magnolia/Banijay Group), Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli), Gianfranco Viesti (Università di Bari), Roberto Zecchino (Bosch Italia).
Presentazione tenuta dal prof. Maurizio Masini dell'Università degli Studi di Siena in occasione del Forum "Multimedia per la Cultura", tenutosi a Vigevano l'11 e 12 giugno 2010
Una sintesi dello sforzo collettivo di 30 esperti di innovazione presentata il 10 giugno 2016 in occasione del PISA INNOVATION DAY: Innovare per crescere. Un lavoro pensato per fornire indicazioni su come far crescere il sistema dell'innovazione in provincia di Pisa.
Una Junior Enterprise èunarealtà nonprofit interamente gestita dagli studenti delle migliori università italiane. È organizzata come una piccola azienda e si interfaccia con realtà di diverso tipo (enti, aziende, istituzioni) allo scopo di lavorare con loro e per loro in diverse tipologie di progetto, che variano a seconda dei diversi campi di competenza di ogni J.E.. Questo modus operandi permette ai Junior Entrepreneur di creare un bagaglio di esperienze e skill che sono complementari edintegrative delle nozioni acquisite tramite ladidattica universitaria
JELU, Junior Enterprise LUISS, è la Junior Enterprise degli studenti dell'Università LUISS Guido Carli. Offre consulenza ad aziende, enti e istituzioni.
All'alba della crisi che stiamo ancora vivendo, una riflessione sui segnali che indicavano un crescente bisogno di stringersi in comunità a rete, con lo scopo di cooperare piuttosto che competere. Un cambio di paradigma che sta accelerando, grazie anche alle giovani generazioni dei nativi digitali.
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Una rassegna di case history aziendali, che testimoniano una nuova attenzione alla gestione dei lavoratori “maturi” e al passaggio di saperi e competenze a livello intergenerazionale. A cura di Paola Ellero e Adelina Brizio
Mentorship e mentoring: resistenze, risorse e punti di attenzioneifoasapereutile
Verso l’Europa 2020 - imprese e persone che cambiano
Evento Finale del Progetto EMPOWER+ “Rete Europea per la promozione dell’occupabilità: lavoratori senior come Mentor, Coach e Team-Leaders”
Intervento di Isabella Degli Esposti - Coach e Formatore
“Verso l’Europa 2020, persone e imprese che cambiano” è il titolo con cui si è celebrato il 24 settembre 2013 in IFOA, a Reggio Emilia, l’evento finale del progetto europeo “Empower Plus”, realizzato da un partnership costituita da enti rappresentativi di diversi paesi europei: Grecia, regione della Macedonia Centrale, Germania, Spagna e Italia che con IFOA ha contribuito al progetto apportando la sua esperienza nella formazione.
Il convegno si è soffermato sull’importanza del mantenimento del filo di collegamento intergenerazionale che garantisce la continuità nel ricambio all’interno delle organizzazioni: mantenere il patrimonio di conoscenze che i lavoratori più anziani detengono e studiare e praticare modalità di trasferimento delle competenza ai più giovani significa per le imprese sopravvivere al cambiamento e assicurarsi continuità e innovazione.
Resto perchè cambio: così l’invecchiamento attivo sul posto di lavoro diventa un valore sociale, una ricchezza per l’impresa, un’ opportunità per i giovani, un arricchimento per i lavoratori maturi.
Sintesi della ricerca "Giovani e lavoro nel post-pandemia", realizzata nel maggio 2020, con metodologia Delphi. Presentata in occasione del webinar organizzato da Almalaurea e dalle università siciliane il 3 luglio 2020.
Allo studio hanno partecipato: Claudio Biestro (Engineering), Gabriele Blasutig (Università di Trieste), Dario Cera (Sicilia Acque), Andrea Ciarini (Università Sapienza di Roma), Silvia Ciucciovino (Università RomaTre), Giorgio Coraggioso (Erg), Antonio Febbraio (Gruppo La Doria), Giovanna Fullin (Università Bicocca di Milano), Ornella Giambalvo (Università di Palermo), Sonia Malaspina (Danone), Alfonso Orfanelli (ZF Automotive Italia), Layla Pavone (Digital Magics), Stefano Pozzi (Gruppo Marzotto), Maria Letizia Pruna (Università di Cagliari), Lorenzo Rocco (Università di Padova), Alessandro Rosina (Università Cattolica di Milano), Sara Testino (Magnolia/Banijay Group), Giorgio Ventre (Università Federico II di Napoli), Gianfranco Viesti (Università di Bari), Roberto Zecchino (Bosch Italia).
Presentazione tenuta dal prof. Maurizio Masini dell'Università degli Studi di Siena in occasione del Forum "Multimedia per la Cultura", tenutosi a Vigevano l'11 e 12 giugno 2010
Una sintesi dello sforzo collettivo di 30 esperti di innovazione presentata il 10 giugno 2016 in occasione del PISA INNOVATION DAY: Innovare per crescere. Un lavoro pensato per fornire indicazioni su come far crescere il sistema dell'innovazione in provincia di Pisa.
Una Junior Enterprise èunarealtà nonprofit interamente gestita dagli studenti delle migliori università italiane. È organizzata come una piccola azienda e si interfaccia con realtà di diverso tipo (enti, aziende, istituzioni) allo scopo di lavorare con loro e per loro in diverse tipologie di progetto, che variano a seconda dei diversi campi di competenza di ogni J.E.. Questo modus operandi permette ai Junior Entrepreneur di creare un bagaglio di esperienze e skill che sono complementari edintegrative delle nozioni acquisite tramite ladidattica universitaria
JELU, Junior Enterprise LUISS, è la Junior Enterprise degli studenti dell'Università LUISS Guido Carli. Offre consulenza ad aziende, enti e istituzioni.
All'alba della crisi che stiamo ancora vivendo, una riflessione sui segnali che indicavano un crescente bisogno di stringersi in comunità a rete, con lo scopo di cooperare piuttosto che competere. Un cambio di paradigma che sta accelerando, grazie anche alle giovani generazioni dei nativi digitali.
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Una rassegna di case history aziendali, che testimoniano una nuova attenzione alla gestione dei lavoratori “maturi” e al passaggio di saperi e competenze a livello intergenerazionale. A cura di Paola Ellero e Adelina Brizio
Mentorship e mentoring: resistenze, risorse e punti di attenzioneifoasapereutile
Verso l’Europa 2020 - imprese e persone che cambiano
Evento Finale del Progetto EMPOWER+ “Rete Europea per la promozione dell’occupabilità: lavoratori senior come Mentor, Coach e Team-Leaders”
Intervento di Isabella Degli Esposti - Coach e Formatore
“Verso l’Europa 2020, persone e imprese che cambiano” è il titolo con cui si è celebrato il 24 settembre 2013 in IFOA, a Reggio Emilia, l’evento finale del progetto europeo “Empower Plus”, realizzato da un partnership costituita da enti rappresentativi di diversi paesi europei: Grecia, regione della Macedonia Centrale, Germania, Spagna e Italia che con IFOA ha contribuito al progetto apportando la sua esperienza nella formazione.
Il convegno si è soffermato sull’importanza del mantenimento del filo di collegamento intergenerazionale che garantisce la continuità nel ricambio all’interno delle organizzazioni: mantenere il patrimonio di conoscenze che i lavoratori più anziani detengono e studiare e praticare modalità di trasferimento delle competenza ai più giovani significa per le imprese sopravvivere al cambiamento e assicurarsi continuità e innovazione.
Resto perchè cambio: così l’invecchiamento attivo sul posto di lavoro diventa un valore sociale, una ricchezza per l’impresa, un’ opportunità per i giovani, un arricchimento per i lavoratori maturi.
Convegni e workshop per la didattica innovativa dedicati a docenti e dirigenti scolastici alla RomeCup 2013.
Dalle competenze per la vita, alla capacità imprenditoriale fino ad arrivare alla ricerca e all'integrazione sociale. Le tematiche affrontate nella parte formativa della manifestazione di robotica promossa dalla Fondazione Mondo Digitale sono state diverse. In brevi video interviste i relatori ci raccontano i loro interventi.
Intervento di Rossella Latempa al CONVEGNO DI AGGIORNAMENTO CESP: PER RIPARTIRE DALLA SCUOLA. DISCUSSIONE INTORNO A SETTE TEMI:
9 febbraio 2018 - IIS USUELLI-RUZZA - Padova
http://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article1464
Ecosistemi della Formazione, lezione al Corso di HR Management di Marcello Martinez. Le 3 P dell'Ecosistema. In libreria a Cura di Raoul Nacamulli e Alessandra Lazazzara. Egea-Bocconi Editore.
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
Intervista a Barbara Spangaro, Responsabile Gestione HR Staff, Sviluppo e Welfare - SEA Aeroporti di Milano
Intervista a cura di Alberto Barbella, Germana Barlocco, Cristina Gallina, Alessandro Nocera, Debora Sinatra - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsISTUD Business School
Presentati da Simonetta Manzini, ricercatrice di ISTUD, i primi risultati del progetto europeo "Lead3.0 Academy" sulle competenze di E-leadership dei manager e sui bisogni formativi.
Il progetto mira a creare un’Alleanza per la Conoscenza tra il mondo delle università e quello delle imprese con il fine di diffondere tra i formatori l’uso dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e delle OER- (Open Educational Resources) per sviluppare le competenze trasversali di e-leadership richieste dal mercato del lavoro nell’era digitale.
Gli obiettivi operativi del progetto sono:
Identificare le competenze trasversali dei nuovi leader sia a livello individuale che a livello organizzativo/strategico;
Identificare le competenze mancanti dei formatori e svolgere un’analisi dei gap esistenti per sviluppare un programma formativo e degli approcci didattici, basati sul Web 3.0 e sulle OER, finalizzati a migliorare le competenze trasversali;
Creare, mettere in atto e testate un ambiente virtuale e un kit di strumenti per i formatori, che permetta processi formativi finalizzati alla formazione delle competenze trasversali di e-leadership;
Predisporre una Comunità di Pratica di formatori finalizzata all’utilizzo del Web 3.0 e delle Risorse didattiche aperte nell’educazione sulle competenze trasversali di e-leadership.
Il progetto ha come capofila la Fondazione Istud e include un consorzio di alto livello formato da 9 partner di 7 paesi diversi (2 università – Università di Coventry e Università delle Scienze Applicate di Münster; 2 grandi gruppi aziendali – Gruppo Auchan e Unicredit; 2 Business school- Fondazione ISTUD e Fondazione OIC Polonia; un network internazionale per l’educazione d’impresa – La Fondazione europea per il management e lo sviluppo EFMD; 2 imprese – Gruppo Pragma e Advancis Business Services) e due partner associati.
Il progetto Le@d3.0 Academy creerà e testerà, in sinergia con iniziative già in atto, metodi di formazione innovativi basati sui MOOC e sulle OER e meccanismi di cooperazione tra il mondo delle università e quello delle imprese, che facilitino lo scambio, il flusso e la co-creazione di conoscenza tra i formatori di contesti e settori differenti per lo sviluppo delle “competenze trasversali di e-leadership”.
Presentazione a Milano il 3 novembre 2015.
manager sono sotto pressione come mai prima, coinvolti nel loro lavoro quotidiano in sfide enormi: la globalizzazione, la costante tensione allo sviluppo personale, un business sempre più aggressivo H24 e 24/7, l’incertezza crescente nei processi decisionali. Il mondo sta cambiando alla velocità della luce. Siamo nell’era del digitale, della sharing economy e dell’Internet of things; della open innovation e dello smart working. Un vero “brave new world”, citando Shakespeare e Huxley. Le organizzazioni e le persone che si trovano a gestire questa complessità non possono permettersi di rimanere in attesa, ma devono riuscire ad anticipare il futuro e il mondo che sarà. E’ necessario un adeguamento nel mindset dei leader, e di conseguenza nelle skill manageriali e professionali, nei modelli di gestione. Così anche la management education dovrà dare una risposta forte, anche attraverso nuove modalità come i MOOC (Massive Open Online Courses), all’utilizzo di metodologie esperienziali e blended, applicando anche teorie innovative come quelle del connettivismo del Professor George Siemens, che studia l’apprendimento di individui e organizzazioni basandosi sul paradigma delle reti. Per avere un ruolo strategico – quasi disruptive – nell’accompagnamento e nella crescita delle persone in questa trasformazione profonda, e aiutare il business e il successo dell’impresa.
Quali sono dunque le competenze chiave per i nuovi e-Leader dell’era digitale e quali nuove forme prenderà la formazione manageriale? Sempre più i manager dovranno promuovere collaborazione e networking, incentivare l’innovazione collaborativa (co-innovation), sviluppare e consolidare la fiducia tra network e gruppi di lavoro, vivere l’apprendimento continuo. Il tutto mediato e filtrato dalle grandiose opportunità legate all’utilizzo delle nuove tecnologie, per diffondere e far crescere una vera e propria cultura dell’innovazione e del digitale in tutti i processi di lavoro e ambiti dell’organizzazione.
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaISTUD Business School
Risultati della ricerca “Benessere e stato di salute nel mondo dei servizi in Italia: una prospettiva di genere”, sviluppata da Fondazione ISTUD per il Ministero del Lavoro presentati a Milano il 9 marzo 2015 da Maria Giulia Marini
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato ISTUD Business School
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: Il sequenziamento del genoma del mitilo dorato (Limnoperna fortunei) presentato da Francesco Dondero, Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", alla tavola rotonda ISTUD e TIM4Expo sul Crowdfunding del 26/01/2015
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiISTUD Business School
Io e la mia psoriasi: la narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi. A cura di Anna Graziella Burroni, Tito Agnusdei, Serena Pezzetta, Ilaria Proietti – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia: un nuovo possibile approccio gestionale e terapeutico per un difficile rapporto medico-paziente. A cura di Davide De Nardo – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Risultati della ricerca dell'Osservatorio Giovani e Lavoro e alcuni consigli di personal branding per il ciclo di incontri ISTUD DAYS 2014 (Bari, Roma, Napoli)
Poster presentato al VI congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and retrovirus), 25-27 maggio 2014, Roma
Lo scopo dello studio "emotions of people living with HIV" è quello di determinare, attraverso l'utilizzo di un approccio narrativo, le emozioni prevalenti delle persone che vivono con l'HIV per comprendere cosa hanno provato in alcune aree critiche del percorso di cura.
Comprendere quali sono le emozioni è un obiettivo importante per contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle persone con HIV e permettere agli operatori sanitari di attivare un'assistenza più attenta all'individuo.
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?ISTUD Business School
I risultati della ricerca dell'Osservatorio internazionale 2013 di Fondazione ISTUD su giovani e lavoro. Presentazione del 15 aprile 2014 presso Assolombarda.
La Medicina Narrativa è professionalizzante, ed è una competenza di base legata al patrimonio delle scienze sociali che contribuisce a migliorare il modo di lavorare, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sull’ascolto di cui beneficia l’intero sistema delle cure.
Lauree Scientifiche tra formazione e carriera: quali opportunità? Biopharma D...
Il mix di competenze per i leader del futuro
1. Il mix di competenze per i leader del futuro
Evidenze dall'Osservatorio “Giovani e lavoro della Fondazione ISTUD
SODALITAS
“Nuove competenze per i lavori di domani”
Milano, 26 settembre 2012
2. L'Osservatorio “Giovani e lavoro”
Obiettivi
• Esplorare le caratteristiche e gli orientamenti dei giovani in
ingresso nel mondo del lavoro
• Verificare le problematiche di inserimento, gestione e
valorizzazione dei giovani all’interno delle aziende
Dati di sintesi (2008-2012)
• Indagini estensive su circa 4.000 studenti
• Focus Group di approfondimento con 230 studenti di 10 atenei
• Focus group con oltre 200 giovani inseriti presso le aziende
partner
• Indagini estensive, interviste e focus group con oltre 500 senior
manager (HR e line)
3. Alcune dinamiche del mercato del lavoro dei
giovani
Allargamento oltre i confini Concorrenza soprattutto su
nazionali: shortage di ingegneri ed economisti
alcuni profili e percezione di
una “superiorità” del
candidato straniero
Lauree “deboli” come un Spinta a risalire, come
magma indistinto, difficile da salmoni, la filiera educativa
segmentare per intercettare e orientare il
prima possibile i giovani verso
certi mestieri
4. Identikit del candidato “ideale” …
Disponibilità delle aziende a concedere
tempo ai giovani per colmare “sul campo”
Competenze gli eventuali gap che si portano dietro
tecniche uscendo dall'università (“sono più facili da
specifiche insegnare”)
Caratteristiche (apertura mentale, etica,
Attitudini e teamwork, impegno, ecc.), che rendono il
comportamenti giovane flessibile, in grado di imparare in
fretta e di relazionarsi bene con gli altri
Competenze hard di base “Zoccolo duro” di competenze
(inglese, IT, new media, ecc.)
considerate requisiti imprescindibili
5. Un gap di competenze …
Le aziende lamentano una distanza maggiore, rispetto al
profilo ideale, relativamente a:
passione
progettualità
pragmatismo abilità relazionali
proattività
sistema azienda inglese
6. … e un più ampio problema di comunicazione
Due mondi molto distanti e reciprocamente impermeabili
• lavoro come valore “condizionato” per i giovani
• visione non realistica del lavoro, con la complicità di
famiglie, scuola e operatori del mercato del lavoro
• limitata conoscenza delle aziende rispetto al modo di
ragionare dei giovani (Generazione Y)
• difficoltà del sistema educativo in generale a fare
efficacemente da “ponte”
nella distanza e nella non comprensione emerge
il rischio di comportamenti opportunistici
7. Le ragioni di un difficile dialogo
I Giovani sembrano Il Mondo del Lavoro sembra puntare
perseguire …. su ...
- lavoro come esperienza di - lavoro come esperienza di
realizzazione individuale parziale identificazione sociale primaria e
e accessoria totalizzante
- orientamento di breve termine - orientamento di lungo termine
(qui e ora, tutto e subito) (pazienza nel "fare gavetta")
- appartenenze multiple e - fedeltà e dedizione assolute
simultanee
- opzioni non definitive, ‘la non - scelte coerenti rispetto a un
scelta’ obiettivo
8. Come avvicinare i due mondi e colmare i gap
• Riprogettare parzialmente i programmi educativi
• Intensificare e articolare le partnership tra imprese e sistema
educativo
• stage curricolari
• project work
• testimonianze aziendali
• …
• Coinvolgimento e valorizzazione del ruolo degli operatori delle
“terre di mezzo”
• Favorire maggiori occasioni per la mobilità internazionale
(Erasmus) e per anticipare l'uscita dal "guscio domestico"
• Ripensare le strategie aziendali di comunicazione verso il
mercato del lavoro dei giovani