Per il Complexity Management Literacy Meeting 2014 organizzato dal Complexity Institute, Elena Pessot - Laurea in Ingegneria gestionale, dottoranda presso l'Università di Udine e partecipante al Complexity Management Winter Lab ed alla Complexity Management Summer School 2014 - ed Alberto Felice De Toni - Rettore dell'Università di Udine e docente della Complexity Management School del Complexity Institute - hanno presentato come Libro consigliato
The Management of Complexity in Manufacturing di Gerald Frizelle
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Complexity Management Literacy Meeting - Presentazione Elena Pessot ed Alberto Felice De Toni di "The Management of Complexity in Manufacturing"
1. Università degli Studi di Udine
Presentazione del libro consigliato da:
Elena Pessot
Alberto F. De Toni
Università degli Studi di Udine Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica
COMPLEXITY MANAGEMENT LITERACY MEETING Fiesole, 15-16 Novembre 2014
2. Università degli Studi di Udine
Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica
CASA EDITRICE: Business Intelligence ANNO PUBBLICAZIONE: 1998
The Management of Complexity in Manufacturing. A Strategic Route Map to Competitive Advantage Through the Control and Measurement of Complexity
di Gerald Frizelle
3. AGENDA
La Strategic Route Map
L’Autore e il Report
Introduzione alla Gestione della complessità in produzione
Conclusioni
4. L’AUTORE: Gerald Frizelle
«… try to lift a corner of the veil from this fascinating subject. However what is presented here matches and seems to help answer the questions that troubled me when trying to run factories and companies.»
p. VII
4
Gerald Frizelle coordinare del corso di post-dottorato in Sistemi Industriali, Produzione e Gestione all’Institute for Manufacturing (Cambridge University)
5. IL «REPORT»
Introduction
Chapter 1 – Setting the Scene
Chapter 2 – Understanding Complexity
Chapter 3 – Complexity as a Strategic Issue
Chapter 4 – Simplifying the Manufacturing Structure – Designing out Complexity
Chapter 5 – Pruning Existing Structures
Chapter 6 – The Complexity of an Operation
Chapter 7 – Disturbances
Chapter 8 – Controlling the Complex Plant
Chapter 9 – The Supply Chain
Chapter 10 – The Cost of Complexity
Chapter 11 – Emerging Concepts
Theory appendix
5
6. AGENDA
La Strategic Route Map
L’Autore e il Report
Introduzione alla Gestione della complessità in produzione
Conclusioni
7. LA GESTIONE DELLA COMPLESSITA’ IN PRODUZIONE COME PROBLEMA STRATEGICO
«Manufacturing is becoming more complex»
7
MASS CUSTOMISATION
Supply Chain
"to cope with"
GLOBALISATION
8. PARTIAMO DALLE BASI … COMPLESSITA’ IN PRODUZIONE
8
TAYLORISMO
FORDISMO
GENERAL MOTORS
(LOAN APPROACH)
TOYOTISMO (OHNO APPROACH)
TEMPI STANDARD
MODELLO T
LINEE DI MONTAGGIO
DIVISIONI – CENTRI DI PROFITTO
JIT
RIDUZIONE SPRECHI
DAL MONDO DELLA PRODUZIONE:
Complessità come varietà di prodotto e complessità di processo
9. PARTIAMO DALLE BASI … COMPLESSITÁ IN ACCADEMIA
9
Tempo di elaborazione dei computer
Connessioni
Tra completo ordine e totale disordine
VARIETÁ
CAS = Sistemi Complessi Adattativi
DAL MONDO ACCADEMICO: Complessità come varietà in termini di traiettorie del sistema
Definizioni:
10. PARTIAMO DALLE BASI … COMPLESSITA’ IN STRATEGIA
10
PORTER
SKINNER
HAYES & PISANO
Vantaggio competitivo sostenibile 5 Forze
Fabbrica focalizzata
Trade-off Nuova frontiera
PUTTICK
Focalizzazione sui mercati chiave in base a complessità e incertezza
DAL MONDO STRATEGICO:
Focalizzarsi = ‘selezionare’ la complessità in base al proprio riferimento
11. AGENDA
La Strategic Route Map
L’Autore e il Report
Introduzione alla Gestione della complessità in produzione
Conclusioni
12. STRUTTURA
COMPORTAMENTO
LA COMPLESSITÁ IN PRODUZIONE
12
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Prevenzione
Cura
SEMPLIFICARE
GESTIONE & CONTROLLO
13. STRATEGIC ROUTE MAP
13
STRATEGIA
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Semplificare
Gestione & Controllo
Prevenzione
Cura
Dispersione / trasferimento
Processare le informazioni
Progettazione migliore (Semplificare la struttura)
Ristrutturazione (Potare le strutture esistenti)
Migliorare l’affidabilità
(Disturbi)
Migliorare il Planning and Scheduling (Controllare lo stabilimento)
15. SEMPLIFICARE LA STRUTTURA
15 DFM Design For Manufacturing DFA Design For Assembly Configurazione dello stabilimento (job shop, celle, linee di produzione)
16. SEMPLIFICARE LA STRUTTURA
16 DFM Design For Manufacturing DFA Design For Assembly Configurazione dello stabilimento (job shop, celle, linee di produzione)
Ridurre le comunanze
Ridurre le fasi e i percorsi dei materiali
17. STRATEGIC ROUTE MAP
17
STRATEGIA
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Semplificare
Gestione & Controllo
Prevenzione
Cura
Progettazione migliore (Semplificare la struttura)
Ristrutturazione (Potare le strutture esistenti)
18. RISTRUTTURARE
18
•BPR = Business Process Re-engineering
•Identificare flussi e ostacoli (risorse)
19. L’INDICE DI COMPLESSITÁ STRUTTURALE
Struttura = Ostacoli al flusso
Peso degli ostacoli = Componenti in
competizione per l’occupazione della capacità
Deriva dall’interazione tra prodotti e processi
19
20. COMPLESSITÁ STRUTTURALE E COMPLESSITÁ OPERATIVA
20 Complessità operativa Complessità strutturale
«Structural complexity is a contributory element representing the potential within the structure to cause operating problems» p. 108
21. L’INDICE DI COMPLESSITÁ OPERATIVA (1/2)
21 Stati programmabili e non programmabili Comportamento delle code
MISURARE LA COMPLESSITÁ OPERATIVA:
1.Fissare gli estremi (input – output)
2.Identificare le stazioni di lavoro
3.Allocare le code
4.Pianificare ed effettuare le osservazioni
5.Analizzare i risultati
22. L’INDICE DI COMPLESSITÁ OPERATIVA (2/2)
22
dove: P è la probabilità del sistema produttivo di essere sotto controllo M è il numero di macchinari pq sono le probabilità di code di varia lunghezza (>1) pm è la probabilità di avere una coda pari a 1 o 0 (gli stati produttivi) pb sono le probabilità degli stati bernoulliani 푁푗 푞+푁푗 푚+푁푗 푏=푁푗 numero totale degli stati osservati alla risorsa j
퐻푆=− 푃log2푃+1−푃log21−푃+ 1−푃 푝푖푗 푞 푁푗 푏 log2푝푖푗 푞 푀푏 + 푝푖푗 푚 푁푗 푞 log2푝푖푗 푚 푀푞 + 푝푖푗 푏 푁푗 푚 log2푝푖푗 푏 푀푚 •Entropia di Shannon
Stati programmabili
Stati non programmabili
Code
Attività risorse
Disturbi
23. STRATEGIC ROUTE MAP
23
STRATEGIA
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Semplificare
Gestione & Controllo
Prevenzione
Cura
Progettazione migliore (Semplificare la struttura)
Ristrutturazione (Potare le strutture esistenti)
Migliorare l’affidabilità (Disturbi)
24. MIGLIORARE L’AFFIDABILITÁ
24
DISTURBI
Principali fonti di disturbi:
oFluttuazioni nella domanda
oDifettosità – cali di qualità
oBassa sincronizzazione del flusso
oConsegne in ritardo dal fornitore
oAssenteismo
Minimizzare l’impatto
Recover
Prevenire
TPM
25. STRATEGIC ROUTE MAP
25
STRATEGIA
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Semplificare
Gestione & Controllo
Prevenzione
Cura
Progettazione migliore (Semplificare la struttura)
Ristrutturazione (Potare le strutture esistenti)
Migliorare l’affidabilità (Disturbi)
Migliorare il Planning and Scheduling (Controllare lo stabilimento)
26. •Fattibile? → Capacità
•Flessibile/Robusto? → Tolleranza
CONTROLLARE LO STABILIMENTO
26 Planning & Scheduling MRP MRP II FCS
27. STRATEGIC ROUTE MAP
27
STRATEGIA
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Semplificare
Gestione & Controllo
Prevenzione
Cura
Dispersione / trasferimento
Progettazione migliore (Semplificare la struttura)
Ristrutturazione (Potare le strutture esistenti)
Migliorare l’affidabilità (Disturbi)
Migliorare il Planning and Scheduling (Controllare lo stabilimento)
28. Rimuovere livelli
Ridurre le operazioni
DISPERSIONE / TRASFERIMENTO
28
Complessità dovuta a:
Ostacoli al flusso
Variazione nella domanda
Entità indipendenti
No sorgente di controllo
Non ben definita SUPPLY CHAIN Semplificare
Make or buy
Relazioni Controllare
29. STRATEGIC ROUTE MAP
29
STRATEGIA
Complessità Strutturale
Complessità Operativa
Semplificare
Gestione & Controllo
Prevenzione
Cura
Dispersione / trasferimento
Processare le informazioni
Progettazione migliore (Semplificare la struttura)
Ristrutturazione (Potare le strutture esistenti)
Migliorare l’affidabilità (Disturbi)
Migliorare il Planning and Scheduling (Controllare lo stabilimento)
30. PROCESSARE LE INFORMAZIONI
30
Entità indipendenti e persistenti
Input dall’ambiente
Abilità di decision-making
CAS in produzione: algoritmi Il ruolo degli Agenti Sistemi informativi
31. AGENDA
La Strategic Route Map
L’Autore e il Report
Introduzione alla Gestione della complessità in produzione
Conclusioni
32. DALL’AUTORE
«Do not try to carry out measurements based on the concepts presented here, there is insufficient detail. The danger is that it is always possible to arrive at an index; however, without careful analysis, there is no way of knowing whether the results are meaningful or not. There have been occasions in the past when an analyst has been trying to explain some improbable ‘finding’ only to discover an error in his calculation!»
p. 270
32
33. "TO COPE WITH" LA VARIETÁ DELLE VOSTRE OPINIONI
36
GRAZIE!
34. Prof. Alberto F. De Toni detoni@uniud.it www.diegm.uniud.it/detoni/wordpress/
CONTATTI
37
Ing. Elena Pessot
elena.pessot@uniud.it