Non basta essere su Facebook per essere 2.0. La qualità della presenza della ...Alessandro Lovari
Il mio intervento al Webinar "Il web 2.0 e le frontiere della relazione con il cittadino" organizzato da ForumPA e Funzione Pubblica. Riflessioni sulla presenza delle PA sui social media e su quali possono essere strategie di qualità per una comunicazione pubblica conversazionale.
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Slide dello speech tenuto presso il convegno Comunicare e promuovere la salute ai tempi dei social media", di Milano, organizzato da Pubblicità Progresso e Istituto Mario Negri, il 24 maggio 2016. Le slide contengono alcuni aggiornamenti della ricerca "Asl e social media" realizzata da Lovari, Cioni, con la collaborazione di Claudia Pecorari (UNISS)
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
Comunicare Nichi Vendola sui social media: la giornata tipoDino Amenduni
Informazione, feedback, analisi, creatività: la costruzione quotidiana di una strategia politica 2.0.
(slideshow presentato a Forlì il 28 febbraio 2011, seminario "Giornalismo e politica", corso di Laurea Magistrale in "Mass Media e Politica", Università di Bologna.
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
1. Non trattare gli iscritti ai partiti come un gruppo di idioti
2. Accettare la complessità: si è in campagna elettorale tutti i giorni, volenti o nolenti
3. Iniziare (finalmente!) a considerare Internet come il luogo del dialogo e non del monologo
4. Aggiornare il significato delle parole sinistra e destra
5. Rinunciare all’alibi preferito di chi non vuole iniziare mai: “su Internet ci vanno solo i giovani”
(slideshow presentato agli Stati Generali della Comunicazione Politica, LUISS - Roma, 29 maggio 2013)
Non basta essere su Facebook per essere 2.0. La qualità della presenza della ...Alessandro Lovari
Il mio intervento al Webinar "Il web 2.0 e le frontiere della relazione con il cittadino" organizzato da ForumPA e Funzione Pubblica. Riflessioni sulla presenza delle PA sui social media e su quali possono essere strategie di qualità per una comunicazione pubblica conversazionale.
L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani 2013Dino Amenduni
L'analisi delle più importanti tabelle presentate nella ricerca annuale con cui il Censis racconta le abitudini informative degli italiani: quali mezzi utilizzano, per quanto tempo, con quali scopi, quanto e come condividono le informazioni. La ricerca è un documento fondamentale per tutti gli operatori della comunicazione e nell'edizione 2013 emergono alcune tendenze assai significative per il futuro del giornalismo, in particolare la nascita del press divide, cioè esiste una quota di italiani che ha smesso di leggere dalla carta stampata.
Slide dello speech tenuto presso il convegno Comunicare e promuovere la salute ai tempi dei social media", di Milano, organizzato da Pubblicità Progresso e Istituto Mario Negri, il 24 maggio 2016. Le slide contengono alcuni aggiornamenti della ricerca "Asl e social media" realizzata da Lovari, Cioni, con la collaborazione di Claudia Pecorari (UNISS)
Cinque idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioniDino Amenduni
Cinque cose da fare subito dopo aver vinto le elezioni:
1. Evitare un cambio drastico delle abitudini di comunicazione
2. Ampliare e diversificare la propria presenza sui social
per evitare l’effetto-parafulmine
3. Continuare a fornire contenuti inediti e aggiornati ai sostenitori
4. Creare (e comunicare) format stabili di comunicazione
5. Organizzare la mobilitazione: le super-issues
Nichi Vendola: la sfida italiana della comunicazione politica sul webDino Amenduni
Dalla Presidenza della Regione Puglia
alla corsa per diventare Premier:
il ruolo dei social media
Parigi, 16 novembre 2011
Du web en politique: que nous reserve 2012?
RSLN – Microsoft France
Comunicare Nichi Vendola sui social media: la giornata tipoDino Amenduni
Informazione, feedback, analisi, creatività: la costruzione quotidiana di una strategia politica 2.0.
(slideshow presentato a Forlì il 28 febbraio 2011, seminario "Giornalismo e politica", corso di Laurea Magistrale in "Mass Media e Politica", Università di Bologna.
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
1. Non trattare gli iscritti ai partiti come un gruppo di idioti
2. Accettare la complessità: si è in campagna elettorale tutti i giorni, volenti o nolenti
3. Iniziare (finalmente!) a considerare Internet come il luogo del dialogo e non del monologo
4. Aggiornare il significato delle parole sinistra e destra
5. Rinunciare all’alibi preferito di chi non vuole iniziare mai: “su Internet ci vanno solo i giovani”
(slideshow presentato agli Stati Generali della Comunicazione Politica, LUISS - Roma, 29 maggio 2013)
Intervento al convegno di Pesaro "PA Digitale e Smart Communities", 28 giugno. Nello speech sono incluse le slide delle sue fasi della ricerca Amministrazioni e Cittadini 2.0 condotte
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Fandom e broadcaster: l'interazione è possibile?Beatrice Belli
Presentazione della tesi di laurea in Scienze dei Media e della Comunicazione: "Fandom e Broadcaster: l'interazione è possibile? Proposte di collaborazione tra chi le serie tv le trasmette e chi ne fruisce attivamente"
Democrazia senza fiducia, comunicazione extramediale, il ruolo di Internet: le nuove dinamiche di socializzazione elettorale.
Reggio Emilia
PolitiCamp – W la libertà
6 Luglio 2013
Comunicazione sanitaria ai tempi dei social network sitesAlessandro Lovari
Slide dell'intervento al corso di formazione organizzato dalla Regione Emilia Romagna sul tema "I social media per la comunicazione in Sanità", in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti. Le slide contengono i risultati dell'Osservatorio su social media e ASL dell'Università di Sassari, cattedra di comunicazione pubblica, Dipartimento PolComIng.
Semantica dei nuovi media: il wikivocabolario (quinta versione)Dino Amenduni
Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
Psicologia: relazioni e comunicazione nelle nuove tecnologieLuca Mazzucchelli
in che modo le nuove tecnologie infulenzano la nostra comunicazione e la modalità di relazionarci con gli altri?
E che implicazioni può avere questo sullo sviluppo di psicopatologie?
in questo intervento Luca Mazzucchelli fa il punto su quanto sta succedendo nel mondo e in particolare in Italia: attenzione particolare è dedicata al riolo che i professionisti della salute possono svolgere in questo contesto, per sfruttare a loro vantaggio le nuove tecnologie.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
presentazione utilizzata da Dino Amenduni nella sua lezione su "Comunicazione politica social" (27 settembre 2014) per il corso di aggiornamento in Social Media Strategies organizzato dal Communication Strategies Lab
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
Dal self-branding all’Open Gov - nuovi paradigmi per la comunicazione politic...Dino Amenduni
Fiducia nelle istituzioni politiche: molto bassa +
Popolarità sui social media dei politici italiani: alta
=
La comunicazione politica online attuale non raggiunge i suoi obiettivi qualitativi. Serve un nuovo paradigma.
Comunicare la politica (settima edizione)Dino Amenduni
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media: una professione in radicale cambiamento.
(modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in non-conventional marketing e social media, Settembre-dicembre 2013)
analisi del rapporto tra Twitter e Sfera Pubblica. se su questo social network si possa ricreare una sorta di sfera pubblica virtuale e se sia un luogo dove si forma l'opinione pubblica.
Campagne elettorali - i professionisti sono indispensabili?Dino Amenduni
Cinque ragioni per affidarsi ai tecnici della comunicazione politica. Slideshow presentato il 17 dicembre 2011 a San Giorgio a Cremano (Na) per Comizi di Classe, scuola di formazione politica del Pd Napoli
Slide della lezione del 25 Ottobre 2013 - Master in Web Communication e Social Media - Università di Parma. Corso Psicosociologia dei Social Media. Professori Nicola Lercari e Marco Valesi.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Web Politics: perché in Italia non decollaMario Grasso
La comunicazione politica online in Italia ha parecchi punti deboli. Un quadro dei politici italiani sul web. Consigli e strumenti utili su come comunicare su internet.
Intervento al convegno di Pesaro "PA Digitale e Smart Communities", 28 giugno. Nello speech sono incluse le slide delle sue fasi della ricerca Amministrazioni e Cittadini 2.0 condotte
Cinque domande frequenti sulla comunicazione politica onlineDino Amenduni
In queste slide ho provato a rispondere a un po' di quesiti che in questi anni hanno spesso rimbalzato tra docenze e social media:
1. Un politico sta per iniziare una campagna elettorale
e vuole fare il primo passo su Facebook:
meglio usare un profilo o aprire una pagina pubblica?
2. Chi deve gestire gli account social dei politici
in campagna elettorale (il candidato, i comunicatori, entrambi)?
3. Cosa faccio quando un utente trolla o insulta?
4. È utile utilizzare i social media anche in contesti territoriali molto piccoli?
5. Esiste un profilo professionale ideale per lavorare sulla comunicazione politica online?
Fandom e broadcaster: l'interazione è possibile?Beatrice Belli
Presentazione della tesi di laurea in Scienze dei Media e della Comunicazione: "Fandom e Broadcaster: l'interazione è possibile? Proposte di collaborazione tra chi le serie tv le trasmette e chi ne fruisce attivamente"
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Reggio Emilia
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6 Luglio 2013
Comunicazione sanitaria ai tempi dei social network sitesAlessandro Lovari
Slide dell'intervento al corso di formazione organizzato dalla Regione Emilia Romagna sul tema "I social media per la comunicazione in Sanità", in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti. Le slide contengono i risultati dell'Osservatorio su social media e ASL dell'Università di Sassari, cattedra di comunicazione pubblica, Dipartimento PolComIng.
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Quaranta parole-chiave (aggiornabilissime) per chi lavora online e sui social media: strategie, tattiche, buone pratiche, strumenti, opportunità e limiti.
Psicologia: relazioni e comunicazione nelle nuove tecnologieLuca Mazzucchelli
in che modo le nuove tecnologie infulenzano la nostra comunicazione e la modalità di relazionarci con gli altri?
E che implicazioni può avere questo sullo sviluppo di psicopatologie?
in questo intervento Luca Mazzucchelli fa il punto su quanto sta succedendo nel mondo e in particolare in Italia: attenzione particolare è dedicata al riolo che i professionisti della salute possono svolgere in questo contesto, per sfruttare a loro vantaggio le nuove tecnologie.
Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (aggiornato a luglio 2012)Dino Amenduni
Un esperimento lungo, in continuo divenire e quindi potenzialmente infinito: la definizione del vocabolario dei nuovi media
Cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio.
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica)
presentazione utilizzata da Dino Amenduni nella sua lezione su "Comunicazione politica social" (27 settembre 2014) per il corso di aggiornamento in Social Media Strategies organizzato dal Communication Strategies Lab
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
Comunicazione, politica, economia, giornalismo: cosa cambia se tutto cambia su Internet
Febbraio-Giugno 2013
Eurogiovani - Master in non-conventional marketing e social media
Dal self-branding all’Open Gov - nuovi paradigmi per la comunicazione politic...Dino Amenduni
Fiducia nelle istituzioni politiche: molto bassa +
Popolarità sui social media dei politici italiani: alta
=
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Comunicare la politica (settima edizione)Dino Amenduni
Crisi di fiducia, centralità dei media tradizionali, il ruolo dei social media: una professione in radicale cambiamento.
(modulo di comunicazione politica all'interno del Corso in non-conventional marketing e social media, Settembre-dicembre 2013)
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Semantica dei nuovi media - il wikivocabolario (seconda versione)Dino Amenduni
Questa presentazione è la prima parte di un processo che sarà lungo e in continuo divenire: la definizione del vocabolario dei nuovi media: cinquanta parole chiave che spiegano l’universo di questo pezzo di mondo della comunicazione e ne intrecciano dinamiche e metodi di studio
(psicologia, sociologia, semiotica, applicazione, comunicazione aziendale, istituzionale, politica). La prossima release è il 28 febbraio 2011, per suggerimenti: dino.amenduni@proformaweb.it
Web Politics: perché in Italia non decollaMario Grasso
La comunicazione politica online in Italia ha parecchi punti deboli. Un quadro dei politici italiani sul web. Consigli e strumenti utili su come comunicare su internet.
Twitter, politica e social TV: political or audience participation?Antonio Garofalo
Analisi della modalità di engagement su Twitter rispetto alle varie tipologie d'interazione all'interno dei più importanti talkshow politici italiani.
Garofalo Antonio, Pendino Marilisa, Rosciglione Licia, Fabi Patrizia, Giorgi Francesco Saverio
Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...Marco Binotto
Articolo pubblicato sul numero monografico di Mediascape Journal dedicato al tema "Comunicazione è politica" (3/2014, pp. 65-96, ISSN 2282-2542). L'articolo presenta nuove elaborazioni e dati della ricerca sulle iniziative del Terzo Settore per le ultime elezioni politiche nazionali..
La cittadinanza nel tempo del web 2.0: uno studio sul contesto della città di...Michele d'Alena
La ricerca su 6.892 utenti twitter, realizzata da un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica dell’Università di Bologna, "Sede di Forli'”
con il coordinamento scientifico di Cristian Vaccari e Augusto Valeriani e la direzione di Maria Laura Lanzillo e con il supporto e finanziamento dell'Agenda Digitale del Comune di Bologna
Amministrative e referendum, due storie da raccontare, due motivi per cui è possibile sostenere che il ruolo del web nella politica italiana è oramai centrale.
(presentato a Frattocchie 2.0, Firenze, 4 settembre 2011)
Campagne elettorali: perché l'Italia è diversa da tutti gli altri PaesiDino Amenduni
La presentazione con cui ho partecipato al dibattito con Michael Slaby (Chief Innovation and Integration Office, Obama 2008&2012) a Bari, il 25 settembre, per provare a spiegare perché Italia e Stati Uniti non sono paragonabili, a mio avviso, dal punto di vista elettorale.
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
A. Come la politica dovrebbe comunicare online: la guida di Twitter
B. Politica e social media: regole minime di sopravvivienza
C. Cinque post di successo sui social media
(Moduli presentati allo IED, Roma, 17 dicembre 2015)
I Media Civici in ambito parlamentare. Strumenti disponibili e possibili scen...AmmLibera AL
Il servizio informatico del Senato ha pubblicato il dossier “I media civici in Ambito Parlamentare. Strumenti disponibili e possibili scenari d’uso”. Una guida alla e-democracy per i lavori parlamentari con un'analisi dei rischi e delle opportunità offerte dal web alla nuova richiesta di partecipazione dei cittadini.
Lo studio è stato realizzato per il Parlamento, il luogo per eccellenza dell’esercizio della democrazia rappresentativa, e “non propone alcuna modifica di questo impianto, non vuole e non ha alcun titolo per farlo”, ma attraverso lo studio dei “Media Civici”, vuole individuare nuove modalità di potenziamento della attività parlamentare, “con particolare riferimento alle opportunità di coinvolgimento del più largo numero di cittadini, ed alla rimozione dei tradizionali vincoli di tempo e di spazio che hanno limitato fino ad oggi questa possibilità.”
Lo studio si sviluppa su tre direttrici:
a) il censimento e l’analisi dei principali strumenti tecnologici classificabili come “Media Civici”;
b) l’analisi e l’approfondimento degli utilizzi possibili dei Media Civici nelle attività dei singoli parlamentari e dei relativi Gruppi, delle Commissioni, e negli istituti referendari;
c) il confronto diretto con alcuni attori significativi per competenza ed esperienza diretta delle piattaforme tecnologiche e del loro effettivo utilizzo per evidenziarne caratteristiche tecniche e organizzative
ed ha l’obiettivo di produrre uno know how istituzionale al servizio di un uso certificato e democratico delle piattaforme online sia per la consultazione che, eventualmente, per la deliberazione democratica.
Queste le slide del mio keynote speech al ForumPA del 17 maggio. Si parla di cosa si intende per comunicazione pubblica 2.0, quale ruolo hanno i media sociali e le tecnologie partecipative nel ridefinire la comunicazione e le relazioni tra PA e cittadini. Nell'ultima parte i dati delle ricerche Amministrazioni e Cittadini 2.0 sulle cnnversazioni sviluappate dai comuni su Facebook e sulla percezione dei cittadini fan sulle presenze istituzionali
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
1. Vale la pena dedicare tempo a parlare di politica sui social media, o a scrivere commenti sulla bacheca/profilo di un politico se sei un cittadino?
2. Vale la pena dedicare tempo a rispondere ai commenti dei cittadini sui social media se sei un politico?
Ho provato a rispondere a queste due domande nei dieci minuti di intervento durante Inspiring PR 2017 - www.inspiringpr.it
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
RICERCHE
Le moderne tecnologie digitali e in particolare internet
Similar to Come usano internet i politici italiani??? (20)
3. Distacco, Disaffezione e Disincanto
In numerose democrazie contemporanee,
vi è una situazione di “entropia rappresentativa”
(Rosanvallon, 2009),
ovvero il degradarsi dei rapporti tra eletti ed elettori.
“Vecchie o nuove che siano, parlamentari o
presidenziali, la dimensione della rappresentanza versa
in un cattivo stato ormai cronico. Vi è la sensazione
diffusa che i politici e le persone da loro rappresentate
abitino mondi diversi, parlino linguaggi mutualmente
incomprensibili e si manchino di rispetto l’un l’altro”
(Coleman, Blumler, 2009, p. 69).
4. «il funzionamento di successo
di ogni democrazia parlamentare dipende
da flussi di informazione efficienti e multidirezionali»
1999, Coleman, Taylor e Van De Donk
5. La constituency communication digitale
Il web ha contribuito a migliorare la situazione – tramite l’offerta
di nuove opportunità comunicative – e a dare vita a una
electronic constituency communication? (oppure no?)
Il contributo offerto dal web è davvero significativo quando
rende possibile
• connettere i parlamentari con i cittadini in un modo diretto e
relativamente poco costoso. Non solo [il web] è innovativo
dal punto di vista della tecnologia ma lo è anche dal punto di
vista delle modalità di uso, ridefinendo la forma della politica
tramite nuove forme organizzative e consentendo ai cittadini
di esprimere direttamente ai legislatori i loro punti di vista
senza la necessità di intermediari come i giornalisti, e i partiti
politici (Norton, 2007, p. 355).
6. I parlamentari online
• Obiettivo della ricerca: mappatura dei parlamentari presenti nel
web sulle diverse piattaforme (sito, blog, Facebook, Twitter e
YouTube) per individuare modelli e finalità di uso (31 gennaio/27
febbraio 2011)
• Rispondere all’interrogativo: “per quale ragione e come utilizzano
le piattaforme?”
• Premessa
– il “porcellum” vanifica qualsiasi attenzione per la constituency
communication
– Ergo la scelta di presenza nel web risponde più che altro a
esigenze di self promotion
11. La “colonizzazione” dei SNS?
Il livello di mortalità
Ipotesi “colonizzazione” 2 indicatori:
il livello di mortalità (abbandono) e il ciclo di vita (età)
Piattaforme tecnologiche Attivi Dismessi
Siti 220 146
Blog 139 41
Facebook (profili e pagine) 342 53
Twitter 92 5
YouTube 127 127
14. Repertorio comunicativo e gruppi parlamentari
(Camera)
Fattore incentivante all’uso del web nel nostro paese:
la condizione di “partito di opposizione”
16. Interrogativi di ricerca:
attenzione alla presenza su Facebook
RQ1. La presenza in FB rappresenta un’opportunità
per i MPs di presentare se stessi e di esercitare
un controllo sulla propria “visibilità” pubblica?
RQ2. In che misura si instaurano conversazioni
“pubbliche” nello spazio FB degli MPs?
RQ3. Nel continuum tra “communicative activism” a
“communicative conformism” dove sono
posizionati i MPs italiani?
17. I Parlamentari su FB
• 342 parlamentari (35,9%) sono su FB:
– Camera piuttosto che dal Senato (71,3% vs 28,7%) totale
parlamentari
• 38,7% Deputati vs. 30,5% Senatori presenti su
Facebook
• nel 55,0% dei casi il profilo aperto, nel 27,2% il profilo
chiuso e nel 17,8% la pagina
19. RQ1:Self Presentation Index
MPs info
INDEX of Self Presentation:
• Short Presentation (from 1 to 3 dimensions)
• Medium Presentation (from 4 to 6 dimensions)
• Long Presentation (7 and more dimensions)
26. Profili Mps su FB
• Dormienti: 22,2% dei parlamentari, mai pubblicato post,
accettazione amicizie, network di dimensioni contenute.
• Pigri: 53,5%, occasionale pubblicazione di post,
accettazione delle amicizie, network non molto esteso.
• Tradizionalisti: 11,7%, cadenza regolare post,
accettazione amicizie settimanalmente, rete dimensioni
medie, bacheca per pubblicare CS ed eventi.
• Intraprendenti: 12,6%, posta regolarmente, attiva
occasioni comunicative con i membri del network
tramite la pubblicazione di note/commenti. condivide la
cultura web 2.0 con gli amici che lo ricambiano
partecipando attivamente alle discussioni.
27. RQ3: Cluster di parlamentari su FB
e Self Presentation; Struttura; Piattaforme; Gruppo
28. Are Italian MPs lost in Technology?
• la maggior parte dei deputati si perde nella tecnologia o,
almeno, nel mondo di FB.
•È facile, economico e "trendy" per eseguire un profilo FB,
35,9% dei parlamentari ha scelto di rimanere lì, ma solo una
minoranza è attivo (circa il 25%).
•Per questa minoranza, la presenza FB è utile per presentarsi,
pubblicare le loro posizioni politiche, impegnarsi in
conversazioni, coltivare le relazioni.
•Per gli altri, è una nuova occasione persa per acquisire una
identificazione pubblica, bypassare i media tradizionali,
interagire con i cittadini.
•In poche parole, FB è solo una sorta di adesivo da mettere
sulla giacca.
30. Online per…. Ascoltare i cittadini ?
• I parlamentari sembrano impegnati a tenere in vita “dispositivi
comunicativi web 1.0 ma con l’aspetto del web 2.0”.
• Riguardo ai blog, vi sono casi nei quali, addirittura, non è possibile
inserire commenti (26,6%). Anche quando possibile, i cittadini non
sembrano così interessati a far ascoltare la loro voce: nel corso
delle quattro settimane di rilevazione, il numero medio
complessivo dei commenti si è attestato su 44,88.
• Altrettanto modesti i commenti che hanno ricevuto i parlamentari
che dispongono di un canale YouTube: il 14,2% dei soggetti che
ha ricevuto commenti si è fermato sotto la soglia di 5.
• Più partecipativi, invece, gli amici dei parlamentari su Facebook:
con l’esclusione del 28,7% parlamentari che non ha mai ricevuto
un commento, il 30,7% ne ha ricevuti da 1 a 20, il 13,5% da 41 a
100 mentre il 9,1% è arrivato addirittura a superare il tetto dei
200.
31. Online per…. Interagire con i cittadini ?
• Blog: l’interattività - come un un flusso two-way se
non three-way - è pressoché del tutto assente: il
numero medio di risposte del parlamentare ai
commenti lasciati dai visitatori non supera le 2 unità.
• Facebook: la dinamica conversazionale è più attiva:
oltre il 30% dei parlamentari ha interagito con la rete
dei suoi amici. Il 29,5% dei parlamentari ha
pubblicato fino a 10 risposte e il 10,6% ne ha
pubblicate oltre 10.
• Questi dati segnalano una sostanziale e diffusa
indifferenza nei confronti degli interventi dei cittadini
e un profondo disinteresse per le occasioni di
interazione diretta.
32. Conclusioni:
parlamentari in cerca di self promotion
• La constituency communication si declina quasi
esclusivamente nei termini di un’operazione di self promotion
da parte del soggetto politico per autopromuoversi mediante
il “personal marketing” (Williamson, 2009).
• Ma che senso ha la disponibilità di un blog che altro non è se
non una cassa di risonanza per materiale già apparso nei
media tradizionali o comunque per essi costruito, con un
seguito di lettori di entità davvero modesta ai quali, talvolta,
viene addirittura impedito di prendere la parola?
• Quale funzione assolvono presenze su siti come Facebook,
YouTube o Twitter, gestite e interpretate come ennesime
espressioni di conformismo comunicativo piuttosto che come
occasioni per realizzare nuove forme di attivismo
comunicativo, frutto della condivisione di quella cultura
partecipativa comune agli utenti del web 2.0?
33. Conclusioni:
parlamentari in cerca di self promotion
• Per cercare risposte a tali interrogativi, può essere utile
ricordare che viviamo nella “democrazia del pubblico”
(Manin, 2010), ovvero una democrazia all’interno della quale
i rappresentanti dei cittadini “sono eletti in base all’immagine”
• La presenza nel web può tradursi in uno status symbol da
utilizzare per costruirsi un’immagine al passo con i tempi:
l’ultimo must have della stagione da esibire per meglio
aderire alla definizione del politico tecnologicamente
avveduto, aperto alle innovazioni, cittadino della
contemporaneità.
• L’esclusiva attenzione alla self promotion da parte dei
parlamentari può essere vista come un’interpretazione
funzionale dei principi della democrazia del pubblico.
Finalizzata a ritagliarsi un profilo identificativo piuttosto che
ad attivare canali comunicativi con i cittadini.
36. MPs su Twitter
Gruppo parlamentare N Parlamentari N Parlamentari
su Twitter
% Parlamentari
su Twitter
PD 312 35 11,2
PDL 358 30 8,3
FLI 29 5 17,2
Misto 44 4 9,0
IDV 34 5 14,7
Lega Nord 85 3 3,5
UDC 36 3 8,3
Iniziativa Responsabile 29 7 24,1
• 72,3% MPs in USA.
• 33 % MPs in UK.
• 20,8% in Italia dicembre 2011. Nel dicembre 2010 erano il 9,7%
Camera: 23,3% e Senato: 15,9%
37. MPs su Twitter:
I 10 early adopters di Twitter
Parlamentare (Età) Gruppo Attivazione Sito Blog FB YouTube Flickr
Antonio Palmieri (50) PDL 15/06/2007 A P P A A
Mariangela Bastico (60) PD 17/10/2007 A P P P P
Elisa Marchioni (45) PD 30/11/2007 P A A A A
Simone Baldelli (39) PDL 22/02/2008 A P P P P
Antonio Di Pietro (61) IDV 04/03/2008 A P P P P
Antonio Luongo (53) PD 17/03/2008 A A A A P
Marco Stradiotto (46) PD 27/03/2008 A P P A P
Alessia Mosca (36) PD 28/04/2008 A P P P P
Luca Barbareschi (55) FLI 23/05/2008 A P P P P
Enrico Gasbarra (49) PD 25/06/2008 P A A A A
42. A million follower fallacy?
• Formula usata per mettere in discussione l’effettiva
rilevanza della numerosità dei follower al fine di
individuare l’influenza esercitata.
• Se non è l’ampiezza della rete dei follower a essere
rilevante, quale variabile influisce sul potere di
influenza?
• Es. Costruzione di un Indice di Influenza frutto del
contributo dei seguenti indicatori:
– Dimensione della rete dei Follower
– Numero Retwet
– Numero Mentions