Ancora prima dell'intervento di Paolo Savona alla relazione annuale Consob, il numero di giugno di Investire nell'articolo di Francesco Priore aveva delineato quattro scelte possibili di prestiti irredimibili per evitare il ricorso a scelte estreme e impopolari di prelievo forzoso dai c/c degli italiani. Eccolo.
Non hai capito niente del Quantitative easing? Ecco come spiegarlo la sera ai...Massimo Brugnone
Con il Quantitative easing la BCE stampa nuova moneta che immette nel mercato. Ma in quale momento del ciclo economico si inserisce e perché è un bene per le tasche degli italiani?
Una breve e semplice spiegazione.
Il MES nasce con la funzione di prestare assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro in difficoltà. È stato introdotto dal Trattato sul Meccanismo di Stabilità Europeo (European Stability Mechanism Treaty) firmato il 2 febbraio 2012. Come funziona? Come opera? Che cosa significa Dual limb CACs?
Non hai capito niente del Quantitative easing? Ecco come spiegarlo la sera ai...Massimo Brugnone
Con il Quantitative easing la BCE stampa nuova moneta che immette nel mercato. Ma in quale momento del ciclo economico si inserisce e perché è un bene per le tasche degli italiani?
Una breve e semplice spiegazione.
Il MES nasce con la funzione di prestare assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro in difficoltà. È stato introdotto dal Trattato sul Meccanismo di Stabilità Europeo (European Stability Mechanism Treaty) firmato il 2 febbraio 2012. Come funziona? Come opera? Che cosa significa Dual limb CACs?
Materiale divulgativo realizzato da Daniele della Bona (Me-MMT Italia) in occasione dell'incontro di Fermo - Come l'Eurozona e la tassazione vincolano le attività locali
Conseguenze e valutazioni per le famiglie ed imprese detentrici di titoli di ...Giorgio Zoppo
L'articolo è uno stralcio di un trattato che ho scritto per l'università ove viene valutata in maniera semplicizzata la bontà nel detenere il proprio risparmio SOLO BTP rispetto alla bontà nel detenere SOLO gestioni finanziarie a basso profilo GESTITE (come la stragrande maggioranza dei miei clienti) che sono composte NON SOLO da titoli obbligazionari ma ANCHE da una minima percentuale di azioni e materie prime creando il cosiddetto principio della diversificazione.
Rassegna stampa Massimo Caputi Maggio-Giugno 2014 I
* Massimo Caputi lancia l’alleanza Prelios-Fortress
* Caputi conferma Fortress su dossier Release e Uccmb
* Caputi: stiamo andando avanti per la fusione di Prelios SGR con Torre SGR
* Caputi: gli investitori esteri guardano all’Italia con ottica opportunistica
* Per Caputi Prelios è l’accesso privilegiato per investire in Italia
* Caputi: investitori anche sul Real Estate Residenziale
* Caputi: procedono a pieno ritmo le trattative per il nuovo assetto societario di Prelios
* Caputi e Iasi presentano il Piano Industriale di Prelios
Surroga del mutuo
Conviene cambiare banca e mutuo? Quanto costa la surroga del mutuo?
La surroga vale per i mutui prima casa, seconda casa e per quelli relativi a ristrutturazione.
"Forse più di ogni altra cosa, l\'incapacità di riconoscere la precarietà e la mutevolezza della fiducia (in particolare nei casi in cui i debiti a breve termine sono elevati e devono essere continuamente rinnovati) è il fattore chiave che dà origine alla sindrome del this-time-is-different. Ai governi, alle banche o alle società fortemente indebitate può sembrare di poter rinnovare allegramente le scadenze dei loro debiti per un periodo di tempo molto lungo, ma poi arriva il bang! - la fiducia crolla, i finanziatori spariscono e a quel punto la crisi arriva.
Complici le turbolenze
finanziarie, le banche
hanno aumentato gli
spread. Oggi, rispetto
a giugno, il costo dei
nuovi prestiti
ipotecari lieviterà
complessivamente
tra i 2mila e i 10mila
euro in più.
Materiale divulgativo realizzato da Daniele della Bona (Me-MMT Italia) in occasione dell'incontro di Fermo - Come l'Eurozona e la tassazione vincolano le attività locali
Conseguenze e valutazioni per le famiglie ed imprese detentrici di titoli di ...Giorgio Zoppo
L'articolo è uno stralcio di un trattato che ho scritto per l'università ove viene valutata in maniera semplicizzata la bontà nel detenere il proprio risparmio SOLO BTP rispetto alla bontà nel detenere SOLO gestioni finanziarie a basso profilo GESTITE (come la stragrande maggioranza dei miei clienti) che sono composte NON SOLO da titoli obbligazionari ma ANCHE da una minima percentuale di azioni e materie prime creando il cosiddetto principio della diversificazione.
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Surroga del mutuo
Conviene cambiare banca e mutuo? Quanto costa la surroga del mutuo?
La surroga vale per i mutui prima casa, seconda casa e per quelli relativi a ristrutturazione.
"Forse più di ogni altra cosa, l\'incapacità di riconoscere la precarietà e la mutevolezza della fiducia (in particolare nei casi in cui i debiti a breve termine sono elevati e devono essere continuamente rinnovati) è il fattore chiave che dà origine alla sindrome del this-time-is-different. Ai governi, alle banche o alle società fortemente indebitate può sembrare di poter rinnovare allegramente le scadenze dei loro debiti per un periodo di tempo molto lungo, ma poi arriva il bang! - la fiducia crolla, i finanziatori spariscono e a quel punto la crisi arriva.
Complici le turbolenze
finanziarie, le banche
hanno aumentato gli
spread. Oggi, rispetto
a giugno, il costo dei
nuovi prestiti
ipotecari lieviterà
complessivamente
tra i 2mila e i 10mila
euro in più.
Il 24 gennaio il Senato approva definitivamente l'Investment Compact, il pacchetto di misure finalizzato al riordino del sistema bancario e al rilancio degli investimenti, soprattutto per le Pmi italiane.
Il Leasing Finanziario permette di scegliere il fornitore e il tipo di attrezzatura adatta alle proprie esigenze e, al termine del contratto, il soggetto utilizzatore può decidere di diventare proprietario del bene dietro versamento di un prezzo stabilito (riscatto del leasing).
Le banche al servizio del paese.
La finanza e il credito sono elementi fondamentali per
ritrovare la via della crescita e dell’occupazione. In questa
cornice definiamo le banche attività produttive private di
interesse pubblico.
FISAC e CGIL avanzano sette proposte per quattro obiettivi
che siano parte integrante di un programma di interventi
più ampio come il Piano del Lavoro già definito dalla CGIL.
Un manifesto a sostegno della crescita dell’economia reale,
dell’etica della finanza, per la legalità e per l’eguaglianza.
Un settore, quello del credito, che pur essendo specchio
reale della crisi del paese e che vive come l’industria negli
anni ’80 una profonda ristrutturazione tra crisi e
innovazione immaginiamo al servizio del paese.
Bond perpetui, quattro opzioni per scongiurare la patrimoniale
1. ULTIME NOTIZIE DA
Investire
COME ATTUARE L'IDEA DEL PRESIDENTE CONSOB
Invia
Francesco Priore
Bond perpetui, quattro opzioni
per scongiurare la patrimoniale
Con tempismo,primadell'intervento di Paolo Savonaallarelazione
annuale Consob, il numero di giugno di Investire (nell'articolo di Francesco
Priore che riportiamo integralmente)avevadelineatoquattro scelte
possibili di prestiti irredimibiliper evitare il ricorsoascelte estreme e
impopolaridi prelievoforzoso dai c/cdegli italiani
2. I cittadini italiani negli anni ’70 detenevano gran parte del debito pubblico, in quegli anni i rendimenti
erano a due cifre ma l’inflazione misurava 2 punti di più. Un anno i tassi arrivarono al 20% e
l’inflazione al 25%; chi aveva investito 100 lire, dopo un anno ne aveva 120, ma in potere d’acquisto
90.
Frutto avvelenato dell’illusione numerica. L’Italia si riprese, con
conseguenze che perdurano, svalutando sistematicamente e innescando un circolo vizioso: tassi
maggiori per attirare sottoscrizioni, crescita del debito e di nuovo bisognava svalutare. Gli italiani
diventavano sempre più poveri, mentre il 20 settembre ‘73 per comprare un dollaro occorrevano 561,9
lire, il 15 marzo ‘85 ne occorrevano 2.198,9.
3. Nel ’92, dopo aver speso 51mila miliardi nell’inutile difesa della parità della lira nello Sme, l’Italia
svalutò del 30%. Giuliano Amato applicò un prelievo forzoso del 6 per mille sui c/c, restituito solo al
60%, per ragioni politiche o di costituzionalità anni dopo. L’iniziativa aveva dei precedenti storici. Per
esempio la famosa “Quota 90”, cioè riportare a 90 lire il costo di 1 sterlina. La Quota 90 fu realizzata da
Mussolini e Volpi dal 1926 al 1928, con varie operazioni tra cui la riduzione dei salari e la conversione
forzosa di 15 miliardi di lire di liquidità in titoli di Stato.
I deconsolidamenti dei titoli pubblici da fluttuanti a consolidati o viceversa, non sempre con effetti
negativi, si ripeterono durante il Regno d’Italia. I prestiti irredimibili, quello del Littorio e quello del
1935, quest’ultimo per finanziare la guerra d’Etiopia, non erano i primi, c’era stata alla fine dell’800 la
Rendita 5%, titoli irredimibili ma gli italiani comunque li sottoscrissero sempre.
Gli irredimibili furono redenti, definitivamente negli anni ’80, a valore nominale. All’epoca del Regno e
del Regime queste manovre erano realizzabili, senza troppe difficoltà, perché la legge fondamentale
dello Stato era lo Statuto, che era nato come una concessione e non esisteva una Costituzione, quella che
oggi sottopone queste iniziative all’esame del Parlamento. Oggi a una patrimoniale ci si oppone innanzi
tutto per la incostituzionalità dell’iniziativa, ma se si proponessero ai cittadini strumenti di risparmio
convenienti, gli italiani tornerebbero probabilmente a sottoscrivere il debito.
Gli italiani direttamente ne detengono il 5%, si arriva al 50% sottoscritto in Italia perché a quel 5% si
aggiunge il 45% detenuto da banche, assicurazioni e fondi, enti che li sottoscrivono con i risparmi
conferiti loro dai cittadini. La liquidità dei risparmiatori, depositata in banca, ammonta a 1.300/1.400
miliardi di euro, basterebbero 500 miliardi di euro per far ripartire l’Italia speditamente.
Agli italiani, finanziariamente, converrebbe già oggi comprarsi una parte del debito pubblico perché ha
un rendimento positivo superiore a quello dei c/c. Questi ultimi costano e non rendono, salvo qualche
promozione su depositi vincolati e per un ammontare delimitato. Gli italiani non sottoscrivono il debito
perché non si fidano, ma se potessero fidarsi, come reagirebbero?
Molteplici le soluzioni, quelle che seguono sono ipotesi di fantatitoli. L’obiettivo è stimolare la
creatività degli esperti per realizzare titoli sicuri e convenienti, senza trascurare anche qualche privilegio
per i risparmiatori domestici. Se questo obiettivo fosse raggiunto forse la liquidità, che è tornata sotto il
materasso perché i cittadini non si fidano più né dello Stato né delle banche, potrebbe affluire in parte
sui nuovi titoli ed essere impiegata a risollevare l’economia reale, creando un circolo virtuoso. La
liquidità è il carburante per il motore dell’economia e se non è alimentato il Paese si ferma.
Fantatitoli di Stato, ma non tanto. Partiamo dal prestito irredimibile
Buoni del Tesoro Irredimibili (BTI), quotati e negoziabili. Si tratta di strumenti con tasso e flusso
cedolare da definire. Solo la quota interessi pesa sul debito pubblico, le sottoscrizioni non incidono sullo
stock.
4. Il Tesoro non redime il prestito, si riserva il diritto di riacquistarlo, non prima di “n” anni
dall’emissione, a un prezzo massi- mo pari a quello di emissione. A un tasso d’interesse del 2,5% annuo
lo Stato restituirebbe l’equivalente dei capitali sottoscritti in 40 anni, al 5% in 20 anni.
I sottoscrittori riceverebbero una rendita fissa garantita a un tasso superiore a quelli correnti. Gli
investitori istituzionali, compagnie di assicurazione e fondi pensione, potrebbero contare su flussi
cedolari costanti per pagare rendite e pensioni.
Prestito vitalizio irredimibile: i Buoni Irredimibili Vitalizi (BIV). Si tratta di titoli irredimibili,
sottoscrivibili solo nominativamente. Il BIV corrisponde solo la rendita vitalizia. Mentre il tasso della
rendita dipende dell’età del sottoscrittore: un calcolo attuariale.
La rendita si estingue con la morte del sottoscrittore, a meno che la sommatoria delle cedole corrisposte
risulti inferiore al valore nominale della sottoscrizione. In questo caso lo Stato corrisponde la differenza
tra l’erogato e l’importo sottoscritto, sempre in cedole alle relative scadenze, agli eredi sino alla
concorrenza del capitale sottoscritto. Questo flusso cedolare è negoziabile. L’emissione del BIV non
incrementa lo stock del debito pubblico, salvo le cedole.
Obbligazioni convertibili in quote di strumenti del tipo fondi comuni chiusi (o...) di società
holding: quotate, negoziabili, con regolamento di conversione e durata definiti.
Buoni obbligazionari convertibili (Boc)in:
A) Quote di fondi azionari chiusi costituiti da azioni quotate detenute o acquisite dallo Stato. Titoli,
legati a beni reali, che prevedono solo la corresponsione della cedola e la convertibilità. alle scadenze
stabilite. Lo Stato conferisce a un fondo comune chiuso, gestito da una Sgr, titoli quotati di sua
proprietà, contestualmente emette un prestito obbligazionario convertibile, di pari importo, in quote del
fondo.
Il debito aumenta solo per il flusso cedolare, lo Stato alla con- versione cede le quote del fondo e
depaupera il proprio patrimonio. Lo Stato potrebbe riservarsi: la possibilità di offrire la conversione
anticipata, il diritto al riacquisto delle obbligazioni anticipatamente o la riaffogliazione alla scadenza.
B) Quote di fondi immobiliari chiusi (o...) costituiti da proprietà, presenti e future, del demanio
generatrici di reddito: Titoli, legati a beni reali, che prevedono solo la corresponsione della cedola e la
convertibilità. alle scadenze stabilite.
Lo Stato conferisce a un fondo comune immobiliare chiuso, gestito da una Sgr, proprietà immobiliari
del Demanio o pubbliche, contestualmente emette un prestito obbligazionario convertibile in quote del
fondo, di pari importo alla valutazione del fondo. La valutazione del patrimonio del fondo si basa sul
valore reale dei beni e sulla redditività degli stessi.
5. Lo Stato al momento della conversione cede le quote del fondo e depaupera il proprio patrimonio. Alla
scadenza lo Stato potrebbe: convertire, rimborsare o proporre una riaffogliazione; in precedenza, può
offrire la conversione anticipata o riservarsi il diritto al riacquisto delle obbligazioni. Gli avanzi primari
di bilancio generati anche dai nuovi titoli contribuirebbero alla riduzione del debito e dello spread.
I risparmiatori sarebbero garantiti da beni reali, alla conversione diventerebbero proprietari di beni
pubblici evitando così la svendita a enti esteri. Ulteriori possibilità: rientro dei capitali e fuoriuscita della
liquidità da sotto i materassi; conferimento ai fondi di poteri sulla governance delle imprese; utilizzo di
manager capaci, a partire da quelli estromessi dalla pandemia; sottoscrizioni provenienti da fondi e
gestioni. Il costo degli interessi annuali per 500 miliardi di euro non supererebbe l’1% del Pil attuale. È
auspicabile che il debito torni nelle mani dei cittadini italiani, è sufficiente che sia appetibile e sicuro:
una sfida che si può vincere